La Biologia (dal greco βιολογία, composto da βίος, bìos = “vita” e λόγος, lògos = “studio”) è la scienza che studia la vita, ovvero i processi fisici, chimici dei fenomeni che caratterizzano i sistemi viventi, inclusa la loro biochimica, meccanismi molecolari, genetica, anatomia, fisiologia, nonché processi emergenti come adattamento, sviluppo, evoluzione, interazione tra gli organismi e comportamento.
Il biologo è uno scienziato che studia i meccanismi cellulari e molecolari e i processi chimico-fisici che avvengono negli esseri viventi (uomo, animali, piante e batteri), la loro genetica e la relazione con l’ambiente esterno, compresi i processi di sviluppo, evoluzione ed interazione con altri organismi.
Esso può lavorare in vari ambiti della scienza e conoscenza:
Il biologo alimentare e/o Nutrizionista, lavora per aziende alimentari:
il suo compito è effettuare analisi e controllo qualità sulle materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti per verificare che le modalità di preparazione, conservazione e trasporto degli alimenti rispettino le norme igienico-sanitarie e HACCP. Sono analisi di tipo preventivo che permettono di identificare potenziali rischi per la salute dei consumatori.
Il biologo nutrizionista si occupa invece direttamente dell’alimentazione umana: valuta i fabbisogni nutritivi ed energetici individuali ed elabora diete personalizzate, finalizzate a fornire il giusto apporto energetico all’organismo.
Le mansioni del biologo variano in base al contesto lavorativo. In generale, tra i compiti affidati ai biologi ci sono:
– Raccogliere dati e campioni
– Effettuare analisi microbiologiche su tessuti, materiali e liquidi biologici
– Effettuare analisi chimico-biologiche e controlli qualità
– Analizzare i dati raccolti con metodo scientifico e statistico
– Redigere referti e report con i risultati delle analisi
– Fare ricerche e osservazioni sul campo
– Condurre esperimenti
– Fornire consulenza in ambito biologico
Un biologo può lavorare anche nel settore della cosmetica, come cosmetologo: effettua analisi e controlli qualità sui prodotti cosmetici come creme e rossetti e monitora le varie fasi di produzione, dalle materie prime e formulazione del cosmetico alla commercializzazione del prodotto. Opportunità di lavoro per biologi ci sono anche in aziende del settore chimico-farmaceutico, prevalentemente nelle aree analisi di laboratorio e controllo qualità delle aziende farmaceutiche.
Oppure nel settore della protezione ambientale e della tutela della biodiversità: svolgono campionamenti e analisi di laboratorio per l’agricoltura e l’industria, ad esempio per monitorare la presenza di sostanze inquinanti nell’ambiente e nelle acque o per valutare il benessere animale negli allevamenti. Ancora, un biologo può dedicarsi allo studio e alla ricerca sugli aspetti della vita marina come biologo marino.
Oppure anche nel settore della ricerca o dell’insegnamento.
I laureati in biologia possono diventare insegnanti di biologia nelle scuole, oppure trovare impiego come ricercatori presso università, laboratori e centri di ricerca pubblici o privati, in équipe con altri scienziati e tecnici di laboratorio.
Ad esempio, gli esperti in scienze biologiche lavorano nell’ambito della ricerca genetica, della ricerca sul cancro o nella ricerca per la produzione di prodotti biologici e biodegradabili.
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La Biologia è credenza
– Da una conversazione con Bruce Lipton autore de libro “La biologia delle credenze”
Durante il periodo in cui Bruce Lipton, Ph.D, lavorava come ricercatore e professore alla scuola di medicina, fece una sorprendente scoperta sui meccanismi biologici attraverso i quali le cellule ricevono ed elaborano le informazioni: infatti, piuttosto che controllarci, i nostri geni sono controllati, sono sotto il controllo di influenze ambientali al di fuori delle cellule, inclusi i pensieri e le nostre credenze.
Questo prova che non siamo degli “automi genetici” vittimizzati dalle eredità biologiche dei nostri antenati. Siamo, invece, i co-creatori della nostra vita e della nostra biologia.
Lipton descrive questa nuova scienza, chiamata epigenetica, nel suo ultimo libro, appena tradotto e pubblicato da Macro Edizioni. Pieno di citazioni e riferimenti di altri scienziati che conducono, in tale campo, ricerche all’avanguardia, questo libro potrebbe, letteralmente, cambiare la nostra vita al suo livello più fondamentale.
Barbara Stahura: La premessa di base della tua ricerca e del tuo libro, The Biology of Belief, è che il DNA non controlla la nostra biologia.
Bruce Lipton: Sì. Ho cominciato a studiare questo verso la fine degli anni ’60. Da allora la scienza di frontiera ha iniziato a rivelare tutte le cose che avevo osservato. I biologi che fanno ricerca d’avanguardia sono a conoscenza di ciò che dico nel libro. Il pubblico, però, non ne ha comprensione alcuna perché, o gli arriva in forma abbreviata, o quello che gli viene venduto è la credenza che siamo controllati dai nostri geni, sebbene ciò non sia sostenuto dalla scienza d’avanguardia. Tutto il mio sforzo si è concentrato nel far giungere al mondo l’informazione d’avanguardia. L’orientamento mentale del pubblico è stato programmato secondo la credenza che siamo degli automi genetici, che i geni controllano la nostra vita, che ne siamo vittime, e via di seguito.
Il punto, però, è che la scienza di frontiera – quella di cui parlo – si è stabilizzata da almeno 15 anni. È ora che sia portata nel mondo perché è lì che viene usata.
BS: Questa scienza relativamente nuova sulla quale tu scrivi viene chiamata epigenetica. Ci spiegheresti di che cosa si tratta ?
BL: L’epigenetica è quella scienza che mostra che i geni non si auto-controllano, ma sono controllati dall’ambiente (NdR sopra tutto corporeo).
Si sa da circa 15 anni, e ora fa finalmente fa capolino da dietro l’angolo. Ti faccio un esempio.
La Società Americana per il Cancro ha recentemente pubblicato una statistica che afferma che il 60 per cento dei tumori sono evitabili, cambiando stile di vita e dieta.
Quest’informazione proviene da un’organizzazione che ha cercato per circa 50 anni i geni del cancro. E ora se ne viene fuori dicendo: è lo stile di vita, non sono i geni.
Ci siamo focalizzati sul cancro come se fosse una questione genetica, ma solo il cinque per cento dei cancri ha una connessione genetica. Il novantacinque per cento dei cancri in effetti non ha nessuna connessione coi geni.
La ragione (che ci fa dire che c’è una connessione genetica) è che tale spiegazione è fisica, tangibile, perciò preferiamo lavorare su di essa. E il 95 per cento che ha un cancro e non c’è una connessione genetica ?
Non è facile fare esperimenti su qualcosa sulla quale non puoi focalizzarti fisicamente.
BS: Così il determinismo genetico – l’idea che siamo controllati dai nostri geni – è inevitabilmente incrinata, come dici nel libro.
BL: Sì.
By Barbara Statura – L’intervista completa è disponibile sulla rivista Scienza e Conoscenza n°16 – Macroedizioni
vedi: BIOFISICA MEDICA + BIO FISICA + Fisica Quantistica
Commento NdR: Epigenetica = è una branca della Biologia Molecolare, che ha a che fare con la Genetica, ma si differenzia da essa per il fatto che l’epigenetica si focalizza sulle modifiche che il materiale genetico può subire durante la vita. Esempio: i tumori, hanno una base detta appunto “epigenetica”.
Un’alterazione delle strutture che riducono o aumentano, l’accessibilità alla trascrizione e traduzione dei geni, si configura come un evento epigenetico che va ad alterare l’equilibrio cellulare.
Lo stesso fatto che una cellula embrionale, totipotente, si indirizzi verso una funzione specifica, e come ciò possa avvenire, è oggetto di studio dell’epigenetica.
Le azioni errate, le forti emozioni (Conflitti Spirituali irrisolti), possono (non sempre) modificare i nostri geni; ma sono sopra tutto le “malattie” che viviamo che, se non eliminate con la medicina naturale dall’organismo, possono informare i geni e quindi produrre informazioni che si trasmettono alla prole, generando le predisposizione genetiche alle malattie degli avi; non solo, ma anche i vaccini per esempio, sono i principali fautori di mutazioni genetiche per le informazioni virali, batteriche, fungine, con le sostanze tossico nocive entro contenute in essi, che una volta inserite negli organismi viventi, vanno facilmente ad alterare il patrimonio genetico umano ed animale, il quale trasmette alla prole predisponendo i rivaccinati alla loro slatentizzazione (somatizzazione della malattia ereditata, dopo una vaccinazione).