BIOETICA + Codice etico della ricerca Europea
La Bioetica (termine italiano composto da due parole greche: bios= vita ed ethikos= teoria del vivere) è una disciplina moderna molto recente che applica la riflessione etica alla scienza ed alla biomedicina. Prevede dunque l’interazione dell’etica con le scienze, con lo scopo di affrontare e valutare anche a livello morale alcuni processi medici quali il trapianto di organi, l’eutanasia, la fecondazione artificiale e tanti altri.
“La legge della biologia richiede la cooperazione. La legge dell’economia richiede la competizione. Quindi, una società competitiva è intrinsecamente patologica. La competizione è l’esatto contrario della risonanza: come faccio a risuonare con qualcuno, se debbo competere con lui, perché o vinco io o vince lui ? Finché esiste un regime fondato sulla competizione tra gli esseri umani il problema della felicità non potrà mai essere risolto“.
By Emilio Del Giudice – Fisico
“Non dovresti curare gli occhi senza curare la testa o la testa senza curare il corpo.Così anche non dovresti curare il corpo senza curare l’anima. Questo è il motivo per cui la cura di molte malattie è sconosciuta ai medici, perché sono ignoranti nei confronti del Tutto che anch’esso dovrebbe essere studiato, dal momento che una parte specifica del corpo non potrà star bene a meno che non stia bene il Tutto”.
By Platone (428-348 AC) in un dialogo con l’amico Carmide
Orizzonti della bioetica
Negli ultimi vent’anni la medicina e più in generale le scienze legate alla biologia hanno compiuto progressi enormi.
Nello stesso tempo, però, questi vorticosi cambiamenti hanno sollevato una serie di interrogativi di carattere morale e giuridico che alimentano ansie e paure rispetto agli scenari del prossimo futuro.
Si è aperta una nuovissima fase della storia della scienza nella quale l’uomo rischia di trasformarsi da soggetto a oggetto di manipolazione, sperimentazione incontrollata, trasformazione della sua più intima natura.
Di tutte queste inquietudini tenta di farsi carico una nuova disciplina, la bioetica, nata all’inizio degli anni Settanta negli Stati Uniti. Attraverso di essa filosofi, giuristi, psicologi, medici, teologi, sociologi cercano una risposta attendibile alla domanda fondamentale: che cosa è giusto fare e in che modo è lecito agire nell’esercizio della medicina?
Questa riflessione parte da un presupposto: non tutto ciò che è tecnicamente realizzabile è per ciò stesso moralmente accettabile. Per questo motivo, la bioetica può essere correttamente definita come quella parte della filosofia morale che considera la liceità o meno degli interventi sulla vita dell’uomo, in particolare in ambito medico-biologico.
Ma se la bioetica, intesa come disciplina organica – a partire dalla parola che la designa, “inventata” dall’oncologo Van Rensselaer Potter nel 1970 – è relativamente recente, i suoi contenuti, i suoi problemi e le sue risposte hanno in realtà origini molto più antiche: già nel V secolo il greco Ippocrate elaborò un “giuramento” che conteneva l’indicazione dei principali doveri di un buon medico. Questo giuramento è rimasto per secoli il codice di deontologia per i medici di tutto il mondo.
Oggi la bioetica è chiamata a volgere il suo sguardo sia in direzione del passato che in quella del futuro: da un lato, riappropriandosi dei principi fondamentali tracciati da Ippocrate, e dall’altro dotandosi di strumenti capaci di applicare questi principi alla pratica clinica di ogni giorno.
La bioetica – come ogni ambito del sapere umano – ha i propri esperti e i propri “luoghi” di approfondimento specialistico.
Ma la bioetica è, anche e soprattutto, questione che interroga le persone comuni, che hanno il diritto e insieme il dovere di partecipare a un dibattito così decisivo per il futuro della nostra civiltà.
Nessuno oggi può dire: la bioetica non mi riguarda.
Questo portale – il primo in Italia interamente dedicato alla bioetica – è la più avanzata risposta al bisogno che la nostra società ha, oggi come un tempo, di tornare a interrogarsi sull’uomo, sul suo destino, sul suo volto, sulla sua dignità.
By Prof. Mario Palmaro – Istituto di filosofia del diritto Università degli Studi di Milano – Tratto da: portaledibioetica.it
Consenso informato
Lo standard internazionale di bioetica per la medicina preventiva è il consenso informato
Il confronto dei risultati sanitari totali tra popolazioni vaccinate e non vaccinate è un’importante informazione da valutare quando si considera il consenso.