OMEOPATIA
Il principio della legge biologica di Arndt-Scultz dice:
“dosi piccole sono stimolanti, dosi medie sono indifferenti, dosi grandi bloccano, paralizzano od uccidono”.
http://www.homeoint.org/books3/kentlect/index.htm
Studi Scientifici che ne provano l’efficacia:
http://www.guna.it/C_Common/Download.asp?file=/doc/pdf/Studi_low.pdf
http://chimclin.univr.it/omc/riassunto_clinica.html
Sono passati più di 200 anni dalla codifica della medicina omeopatica, ma il modus operandi, prima della “Teoria degli IBRIDI”, non era mai stato modificato; ora abbiamo quello che cercavamo QUI
La scienziata indiana Shagun Arora investigando sugli effetti di alcuni farmaci omeopatici, su colture in vitro di cellule cancerose,
ha trovato efficaci gli omeopatici nel distruggere le cellule del cancro
http://www.homeopathyjournal.net/article/S1475-4916%2813%2900041-6/abstract
La Medicina Complementare, che alle voltesi preferisce definire impropriamente “alternativa” od anche “non convenzionale“, sta guadagnando terreno in tutto il mondo, ma negli Stati Uniti fa passi da gigante.
Qui un americano su tre, ha appurato una ricerca pubblicata l’anno scorso sul “New England Journal of Medicine” si affida più volentieri all’Omeopatia, musico terapia od ayurveda, ecc., piuttosto che ricorrere ai farmaci di sintesi.
In Olanda ben il 40% dei medici prescrive rimedi omeopatici.
Una ricerca trovata su “Medline” in Internet, afferma che l’80% di quelli che si curano con l’omeopatia si dichiara soddisfatto ed il successo di queste medicine è tale che oggi persino i veterinari prescrivono farmaci omeopatici.
Alcune recenti ricerche – vedi il numero speciale di JAMA dedicato alle medicine non convenzionali – hanno riscontrato in vari casi un’equivalenza terapeutica fra trattamenti “ortodossi” e trattamenti “alternativi”.
Il propugnatore ed il creatore della moderna Omeopatia è stato Hahnemann (nel suo Organon 1818); …la moderna Omeopatia si basa sul fatto ormai accertato, da parte di tutti coloro che studiano in modo serio la medicina e la fisica, che: “la malattia è una disfunzione dell’energia vitale (quindi trattasi di malattia dei sistemi) che è presente in ogni essere vivente e solo per mezzo di prodotti/rimedi contenenti energie simili alle tossine che hanno prodotto l’intasamento del o dei sistemi, si può riportare il soggetto nella Salute“.
L’omeopatia tra entanglement e memoria dell’acqua
Milgrom lavora al Dipartimento di Chimica dell’Imperial College di Londra ma ha anche una buona competenza filosofica, che applica alle ipotesi sul meccanismo di azione del trattamento omeopatico. In un articolo su Homeopathy Milgrom prende in esame due linee di ricerca: quella definita “locale”, riferita agli studi sulla cosiddetta memoria dell’acqua; e quella denominata “non locale” e sostenuta con argomentazion i desunte dalla teoria quantistica e dal cosiddetto entanglement (termine introdotto nel 1935 dal fisico Schrödinger, che lavorava al tema da alcuni anni, e che si può rendere in italiano come “intreccio”).
Le ipotesi “non locali” hanno uno scarso impatto sullo studio del rimedio in sé; esse fanno riferimento piuttosto a una cornice teorica che giustifica l’efficacia dell’omeopatia come metodo, dal momento che suggeriscono l’esistenza di correlazioni acausali che legano nello stesso campo medico, paziente e medicinale.
L’entanglement quantistico, in particolare, è un fenomeno per cui ogni stato quantico di un insieme di due o più sistemi fisici presenta delle correlazioni significative a distanza: ecco perché si parla di teoria “non locale”.
Si comprende come tale visione sistemica sia in contrasto con i dettami della scienza di orientamento cartesiano-newtoniano; sebbene Milgrom suggerisca che i due paradigmi debbano integrarsi piuttosto che contrapporsi: un po’ come avviene con il principio di indeterminazione di Heisenberg che, suggerendo la comprensione di un fenomeno vuoi come onda, vuoi come particella, di fatto introduce la necessità di una visione binoculare e non più unilaterale. La parte finale di questo articolo lungo e complesso è dedicata a descrivere metafore matematiche che illustrano l’andamento, nella salute, nella malattia e nel corso di una terapia, di quella che Hahnemann definiva Forza Vitale; e a definire un modello di “entanglement a tre vie” che renda ragione dell’interdipendenza tra paziente, medico e medicinale omeopatico.
By Luigi Turinese – Homeopathy, 2007, 96, (3), 209
APPROCCIO al PAZIENTE in Medicina Omeopatica
La medicina ufficiale (detta allopatica – vedi (*) considera la malattia come entità a sé stante che interessa un organo, un apparato o una funzione limitata nel tempo e nello spazio (da ciò la suddivisione in malattie acute, subacute e croniche).
La causa eziologica è quasi sempre ricercata nell’ambiente esterno (virus, batteri, pollini…).
La terapia è per la maggior parte codificata secondo il tipo di malattia e come tale “in serie” per tutti i pazienti (antinfiammatorio per l’infiammazione, antibiotico per l’infezione batterica…).
Le malattie di organo, visceri e funzioni vengono poi suddivise in tante “specialità”, dando origine così alla “medicina dell’uomo disintegrato” dove, più che il malato, viene ad essere “curata” la malattia. – vedi Mercato dei malati
Le principali indicazioni della medicina allopatica diventano di conseguenza le malattie acute e tra queste sopratutto quelle in cui la componente “dolore” e cronicità prevalgono.
L’omeopatia considera invece il “sintomo” non come un messaggio da sopprimere, ma da interpretare nel contesto del sistema uomo, crea il quadro della malattia “dinamica”, tenendo conto sia della parte fisica sia di quella psicologica contemporaneamente (il corpo è sempre lo specchio della mente).
Importanza fondamentale assume quindi, il concetto di “Terreno“, Matrice, in base al quale nell’ammalarsi le cause esterne rappresentano un “fattore scatenante” un disturbo che è già dentro il paziente, la sua “suscettibilità ad ammalarsi” che rappresenta il disturbo da curare prima ancora che questo si manifesti organicamente.
Nella cura omeopatica ogni paziente è una “individualità”: non esisterà quindi la cura per l’ulcera duodenale del Sig. Y, ma la cura del Sig. Y con la sua ulcera duodenale, sicuramente diversa da quella di un altro paziente che soffre della stessa malattia; ciò si chiama: Individualità terapeutica.
Potremo così dire che in omeopatia esistono “malati” e NON malattie !
(*)
Allopatia è il termine usato dalla Medicina Naturale e dagli omeopati e dai Naturopati, per definire le “cure” mediche ufficiali, cioè i sistemi terapeutici che sfruttano l’azione dei principi contrari a quelli che “avrebbero” provocato la malattia, una definizione riportata anche da alcuni dizionari medici.
Il termine Omeopatia, è stato coniato da Samuel Hahnemann nel corso di un dibattito del XIX secolo fra omeopatia e medicina ufficiale.
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Utilizzo della BioElettronica per qualsiasi sintomo che i medici impreparati della medicina ufficiale chiamano impropriamente “malattie“, per il ripristino della funzionalità dei neurotrasmettitori + Protocollo della Salute
L’OMS introduce l’Omeopatia nel gruppo Medicine Tradizionali + Limiti dell’Agopuntura + Simile cura il simile
LETTERA DEI MEDICI OMEOPATI AI CITTADINI – IL MEDICO OMEOPATA E LA LIBERTA’ DI SCELTA OMEOPATICA
Comunicato stampa emesso da:
– AMIOT – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia
– APO – Associazione Pazienti Omeopatici
– COII – Centro Omeopatico Italiano Ippocrate
– FIAMO – Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati
– LUIMO – Ass per la Libera Università Internaz di Medicina Omeopatica “Samuel Hahnemann”
– OMEOMEFAR – Associazione Medici e Farmacisti Omeopati
– SIOMI – Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata
– SMB – Società Medica Bioterapica Italiana
– SIOV – Società Italiana di Omeopatia Veterinaria
CORTOCIRCUITO della Federaazione ORDINI dei Medici: OMEOPATIA SOLO EFFETTO PLACEBO ?
Secondo gli Esperti, solo FALSITA’ Antiscientifiche e Pregiudizio – 08 MAGGIO 2018
Tutte le Società scientifiche italiane che si occupano di Medicina non convenzionale e Complementare manifestano assoluto dissenso in merito alla nuova scheda pubblicata dal sito “ dottoremaeveroche.it” – l’iniziativa contro le bufale online della FNOMCeO – Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri – secondo cui “l’omeopatia non ha alcuna base scientifica e gli effetti riportati da chi la usa sono con buona probabilità dovuti all’effetto placebo”.
“Un’iniziativa in linea generale utile – dichiarano i professionisti iscritti all’Albo dei Medici ed esperti in medicine complementari e omeopatia – ma che nello specifico pone sullo stesso piano l’effetto placebo con una pratica, l’omeopatia, che è invece fin dal 2002 definita come “atto medico” dalla stessa Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici.
Peraltro – precisano i Medici – la pagina sull’omeopatia del sito “dottoremaeveroche.it” è stata redatta da “sedicenti esperti” che in realtà non hanno alcuna esperienza in Medicine complementari, come si evince anche dalla bibliografia di riferimento, risibile e già ampiamente screditata in passato:
“ Stupisce – sostengono i Presidenti delle associazioni scientifiche di settore – che la Federazione degli Ordini dei Medici si affidi a dei soggetti privati, per giunta non qualificati, per la redazione di una pagina informativa su un sistema di salute adottato con soddisfazione da 7 milioni di italiani e da decine di milioni di Europei” (1).
Sia il Parlamento Europeo (2) che il Consiglio d’Europa (3) hanno chiesto di “assicurare ai cittadini la più ampia libertà di scelta terapeutica e il più alto livello d’informazione sull’innocuità, qualità ed efficacia di tali medicine, invitando gli Stati membri a regolarizzare lo status delle Medicine complementari in modo da garantirne a pieno titolo l’inserimento nei Servizi sanitari nazionali”.
Inoltre, non è affatto vero che non esistono prove scientifiche di efficacia a sostegno dell’omeopatia: gli studi rintracciabili sulla banca dati medica PubMed che ne dimostrano la maggior efficacia rispetto al placebo – dichiarano i Medici – “sono pubblicati in numero significativo (4), anche su riviste scientifiche a medio e alto impatto, tanto che anche la prestigiosa Cohrane Collaboration dedica un sito specifico dedicato a queste discipline” (5).
Quest’attacco avviene peraltro proprio nei giorni in cui viene pubblicato online un database (6) che raccoglie più di 1.000 studi scientifici sull’efficacia dell’omeopatia, pubblicati su riviste nazionali ed internazionali, presentato al Presidente FNOMCeO e all’Esecutivo della Federazione in occasione di un incontro che si è tenuto a Roma il 3 maggio scorso, incontro a margine del quale la stessa FNOMCeO con un proprio comunicato stampa (7) ha dichiarato di “voler chiedere
rispetto per tutti i medici, e di sostenere le Società scientifiche di Omeopatia nel chiedere all’Istituto Superiore di Sanità di aprire un tavolo di confronto per una revisione della letteratura scientifica e delle evidenze disponibili in materia”.
“Invece che adeguarci alla civilissima Svizzera – precisano i Presidenti delle società scientifiche di settore – dove il Consiglio Federale dopo anni di approfondimenti e verifiche ha deliberato la piena rimborsabilità delle Medicine Non Convenzionali / complementari (8) proseguiamo con questa assurda caccia alle streghe basata su pregiudizi anti-scientifici”.
Le sigle congiunte fanno quindi appello al Dott. Filippo Anelli, Presidente FNOMCeO, affinché nel rispetto dei principi Costituzionali sulla libertà di cura, chiarisca i contenuti di queste affermazioni che creano un “cortocircuito” rispetto a quanto deliberato dal Consiglio Nazionale della Federazione in data 19 maggio 2002, delibera che classifica a tutti gli effetti l’esercizio dell’omeopatia come “atto medico”, orientamento peraltro largamente condiviso negli altri Paesi Europei.
Per media relation: Ufficio Stampa AMIOT – Glebb & Metzger
– Antonella Desiderio – 011 5618236 – 335 8087257 – adesiderio@glebb-metzger.it
– Claudio Zitoli – 011 5618236 – 333 4998968 – czitoli@glebb-metzger.it
NOTE e LINK multimediali:
(1) Dati Eurispes 2017
http://www.eurispes.eu/content/eurispes-rapporto-italia-2017-comunicato-stampa
(2) Risoluzione n. 75/97
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+REPORT+A4-1997-0075+0+DOC+XML+V0//EN
(3) Risoluzione n. 1206/99
http://assembly.coe.int/nw/xml/XRef/Xref-XML2HTML-en.asp?fileid=16727&lang=en
(4) Evidenze scientifiche di efficacia in Medicina omeopatica
– 1.101 studi pubblicati/indicizzati dal 1949 a oggi, tra cui:
– Revisioni sistematiche con meta-analisi: 16 (Gold Standard)
– Revisioni sistematiche qualitative: 56 (Gold Standard)
– Studi RCT (Randomized Control Trials): 260 (Gold Standard)
– Studi in Agro omeopatia: 113
– Studi osservazionali: 126
– Case report: 41
– Veterinaria : 111
– Ricerca di base (chimico-fisica): 152
– Ricerca di base (pre-clinica): 216
(5) Sezione del sito Cochrane sulle MNC/MC
http://cam.cochrane.org
(6) Data base sulle prove scientifiche di efficacia MNC/MC
https://databaseomeopatia.alfatechint.com/
(7) CS FNOMCeO
https://portale.fnomceo.it/la-fnomceo-incontra-associazioni-omeopati-in-vista-degli-stati-generali/
(8) Svizzera e omeopatia
www.tio.ch/svizzera/politica/1150743/confermato-il-rimborso-delle-cure-omeopatiche-
Indicazioni di Omopeopatia e Fitoterapia per vari disturbi
https://www.scribd.com/doc/119194859/prontuario-rimedi-omeopatici
Bibliografia
1. Linde K et al. Are the clinical effects of homoeopathy placebo effects ? A meta-analysis of placebo-controlled trials. Lancet 1997; 350: 834-43.
2. Ernst E. A systematic review of systematic reviews of homeopathy. Br J Clin Pharmacol 2002; 54: 577-82.
3. Canadian Paediatric Society. Homeopathy in the paediatric population. Paediatr Child Health 2005; 10: 173-7.
4. Shang A et al. Are the clinical effects of homoeopathy placebo effects ? Comparative study of placebo-controlled trials of homoeopathy and allopathy. Lancet 2005; 366: 726-32.
5. McCarney RW, Linde K, Lasserson TJ. Homeopathy for chronicencounter with its abundance of time and empathy seems to work for many patients. The Cochrane Database of Systematic Reviews, Art. no. CD000353, 10.1002/14651858.CD000353.pub2 2004] Issue 1.
6. Lüdtke R, Hacke D. Zur Wirksamkeit des homöopathischen Arzneimittels Arnica montana. Wien Med Wochenschr 2005; 155: 482-90.
7. Milazzo S, et al. Efficacy of homeopathic therapy in cancer treatment. Eur J Cancer 2006; 42: 282-9.
8. Witt CM, et al. Effect sizes in patients treated by homeopathy differ according to diagnoses – result of an observational study. Perfusion 2005; 18: 356-60.
vedi: Memoria dell’acqua e del Sangue
Continua a Pag. 2
+ Omeopatia degli ibridi (English)
https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/omeopatia-epi3-dice-efficacia-cure-la-stessa
https://www.thelivingspirits.net/globuli-omeopatici-testati-con-ultravioletto-risultati-diversi-dai-campioni-di-sola-acqua/
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Ecco ciò che gli “Ordini dei Medici” ed “Ordine dei Farmacisti” italiani, inviano alle farmacie di tutta Italia:
ORDINE dei FARMACISTI della PROVINCIA di UDINE
33100 UDINE – Via Divisione Julia, 30 – C.F. 8000 959 0300 – Tel. 0432 505020 Fax 0432 229109 segreteria@ordinefarmacistiud.it – ordinefarmacistiud@pec.fofi.it
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Beppe GRILLO chiede all’Ordine dei Farmacisti, di NON vendere in farmacia i medicinali Omeopatici,
Il presidente Fofi replica a Beppe Grillo:
“Per la legge gli omeopatici sono farmaci e i farmacisti non possono rifiutarsi di distribuirli”
La Federazione degli Ordini dei farmacisti replica al leader carismatico del M5S che ieri, in un j’accuse nei confronti dell’omeopatia si era appellato alla Fofi affinché in farmacia non fossero più venduti i prodotti omeopatici. Mandelli: “I rimedi omeopatici sono classificati dalla vigente normativa, sia comunitaria che nazionale, come farmaci. Il farmacista non può rifiutarsi di distribuire nessun farmaco regolarmente in commercio, compresi quelli omeopatici”.
14 AGO – “I rimedi omeopatici sono classificati dalla vigente normativa, sia comunitaria che nazionale, come farmaci. È detto in modo inequivocabile dal Codice europeo del farmaco, che l’Italia ha recepito nel 2006 e il farmacista non può rifiutarsi di distribuire nessun farmaco regolarmente in commercio, compresi quelli omeopatici” dice il Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli, in risposta all’intervento di Beppe Grillo sul suo blog.
“La questione va affrontata anche considerando che molti farmaci omeopatici sono prescritti da medici e sarebbe difficile per il farmacista entrare a gamba tesa nel rapporto tra medico omeopata e paziente. Non è una questione solo italiana, tanto che in alcuni paesi europei questi medicinali sono rimborsati dal servizio sanitario o dal terzo pagante” prosegue Mandelli. “Se esiste un rischio di confondere il cittadino paziente, questo discende da una normativa che ancora stenta ad affrontare con chiarezza questa materia, sulla quale si interviene con provvedimenti tampone, come quello contenuto nell’attuale Decreto milleproroghe attualmente licenziato dal Senato l’8 agosto e in attesa del passaggio alla Camera. Personalmente ritengo che Beppe Grillo, quale garante del Movimento 5 stelle sia in grado di promuovere la discussione all’interno della maggioranza su questi temi sempre che lo ritenga opportuno, per ispirare un’azione politica adeguata”.
“Dal canto nostro – conclude il presidente Fofi – nel Codice deontologico del farmacista è chiaramente stabilito che il professionista è tenuto a promuovere trattamenti scientificamente validati e a informare correttamente anche sulle medicine complementari. È quanto dobbiamo fare ed è quanto facciamo ogni giorno”.
Tratto da Quotidianosanita.it
Comunque hanno fatto una circolare sul tema:
FOFI circolare 12558 – Medicinali omeopatici
La FOFI a seguito di alcune segnalazioni pervenute in Federazione, rammenta che i medicinali omeopatici sono definiti ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. d) del D.Lgs. 219/2006, in attuazione della direttiva 2001/83/CE, come “ogni medicinale ottenuto a partire da sostanze denominate materiali di partenza per preparazioni omeopatiche o ceppi omeopatici, secondo un processo di produzione omeopatico descritto dalla farmacopea europea o, in assenza di tale descrizione, dalle farmacopee utilizzate ufficialmente negli Stati membri della Comunità europea; un medicinale omeopatico può contenere più sostanze”.
Tuttavia, i medicinali omeopatici non hanno indicazioni terapeutiche. In tal senso, peraltro, l’art. 85, comma 2, del citato D.Lgs. 219/2006 precisa che l’etichettatura ed eventualmente il foglio illustrativo dei medicinali omeopatici recano obbligatoriamente la frase “senza indicazioni terapeutiche approvate”.
Pertanto, la Federazione ha invitato i Presidenti degli Ordini a dare la massima diffusione a tale circolare, ricordando che i medicinali omeopatici non possono essere dispensati come medicinali con indicazioni terapeutiche.
Si precisa, altresì, che non esiste alcun medicinale omeopatico registrato come vaccino.
Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO – IL PRESIDENTE
(Dr. Maurizio Pace) – (On. Dr. Andrea Mandelli)
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“Altra prova per l’omeopatia” (prof. P Bellavite gennaio 2020)
La prestigiosa rivista “Scientific Reports”, nel numero del 17 gennaio 2020, pubblica un lavoro di ricercatori svizzeri che hanno analizzato le soluzioni omeopatiche. Lo scopo del presente studio era di indagare se la procedura di “succussione” (forte agitazione della soluzione, metodo fondamentale nella produzione dei medicinali omeopatici) modifica le caratteristiche fisico-chimiche di una soluzione medicinale.
https://www.nature.com/articles/s41598-019-57009-2.pdf
Gli autori hanno utilizzato un metodo molto originale: goccioline dei preparati omeopatici prodotti con e senza agitazione (0, 10, 100 scosse verticali della provetta) sono depositate su un vetrino porta-oggetti e lasciate evaporare in condizioni standardizzate. Quel che resta dopo l’evaporazione è una traccia della soluzione di partenza, la cui forma è influenzata dal contenuto e dal tipo di struttura fisica della soluzione.
Cinque preparati farmaceutici (Echinacea 10−2, Baptisia 10−3, Baptisia 10−4, Luffa 10−4 e Spongia 10−6) sono stati preparati secondo le linee guida della farmacopea europea per la produzione di medicinali omeopatici, in tre varianti ciascuno: con numero variabile di colpi di succussione (i) 100, (ii) 10 (campioni agitati) e (iii) zero (campione miscelato delicatamente, senza agitazione). I modelli sono stati valutati per mezzo di sistemi di analisi dell’immagine relativa alla distribuzione del livello di grigio, alla trama e alla frattalità.
Risultati: Per tutti i parametri studiati sono state riscontrate differenze significative tra i campioni non agitati e quelli agitati. La figura allegata (particolare dell’immagine pubblicata) mostra un esempio: Baptisia (una pianta che in omeopatia si usa anche per pazienti con sindromi simil-influenzali) mostra chiare differenze tra la soluzione normale (colonna a destra) e quelle prodotte con agitazione (a sinistra e al centro).
Si vede anche a occhio (ma molto più precisamente con analizzatore di immagini e calcoli informatizzati) che ci sono differenze tra i diversi metodi di preparazione, tra diverse diluizioni dello stesso rimedio e tra due diversi rimedi allo stesso grado di diluizione (Baptisia e Luffa, quest’ultimo un medicinale usato anche per pazienti con allergie).
Questi risultati sono in accordo con un precedente lavoro condotto, con altro disegno sperimentale, su un altro medicinale (arsenico) cui anch’io avevo partecipato.
(https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28325224)
Conclusione:
In sintesi, questo lavoro dimostra che l’applicazione del metodo di evaporazione delle goccioline porta alla creazione di modelli che rivelano l’importanza della succussione eseguita durante la lavorazione farmaceutica omeopatica.
Data l’importanza della rivista scientifica che lo ha pubblicato, si può considerare un ulteriore tassello del grande e complesso mosaico che rappresenta il modo di azione dell’omeopatia, alla cui composizione partecipa anche il nostro gruppo di ricerca veronese”.