SCIENZA (definizione della parola)
Per scienza si intende un complesso organico di conoscenze ottenuto con un processo sistematico di acquisizione delle stesse allo scopo di giungere ad una descrizione precisa della realtà fattuale delle cose e delle leggi in base alle quali avvengono i fenomeni.
L’uomo ha sempre cercato di dare un ordine alla natura, studiandone gli aspetti più manifesti. Questo sforzo ha portato alla complessa costruzione delle discipline scientifiche, che utilizzano il metodo della sperimentazione per individuare le leggi che regolano l’UniVerso.
In questa sezione abbiamo come scopo di fornire gli strumenti per avvicinare e comprendere il grande mondo della Scienza, specie quella d’avanguardia, nella sua tradizionale suddivisione: matematica, fisica, chimica, biologia, medicina.
Essa è l’insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
Quindi per Scienza si intende un sistema di Conoscenze, ottenute con procedimenti metodici e rigorosi e attraverso un’attività di ricerca prevalentemente organizzata, allo scopo di giungere a una descrizione, verosimile e oggettiva, della realtà e delle leggi che regolano l’occorrenza dei fenomeni.
La scienza moderna si sviluppa in modo particolare dalla rivoluzione scientifica del XVI secolo con l’accumulo di conoscenze nei più svariati ambiti del sapere.
Quindi la Scienza e la ricerca scientifica, NON è appannaggio monopolistico di nessuna categoria professionale (esempio la medicina, la biologia, la fisica, ecc.), ma bensì è patrimonio e possibilità dell’Umanità intera, in qualsiasi branca della Conoscenza e del Sapere.
La ricerca di base, chiamata anche ricerca pura o fondamentale, ha come obiettivo primario l’avanzamento della conoscenza e la comprensione teorica delle relazioni tra le diverse variabili in gioco in un determinato processo.
È esplorativa e spesso guidata dalla curiosità, dall’interesse e dall’intuito del ricercatore.
Viene condotta senza uno scopo pratico in mente, anche se i suoi risultati possono avere ricadute applicative inaspettate. L’espressione “di base” indica che, attraverso la generazione di nuove teorie, la ricerca di base fornisce le fondamenta per ulteriori ricerche, spesso con fine applicativo.
La ricerca scientifica è un’attività umana avente lo scopo di scoprire, interpretare e revisionare fatti, eventi, comportamenti o teorie relative alla natura usando i metodi scientifici, cioè basati sul metodo scientifico.
La ricerca scientifica è la metodologia usata per accrescere la conoscenza all’interno della scienza.
Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenze empiriche e misurabili attraverso l’osservazione e l’esperimento; dall’altra, nella formulazione di ipotesi e teorie più generali da sottoporre al vaglio dell’esperimento per testarne l’efficacia. Nel dibattito epistemologico si assiste in proposito alla contrapposizione tra i sostenitori del metodo induttivo e quelli del metodo deduttivo. Ma l’unico giudizio definitivo su di una teoria, è il risultato dell’osservazione sull’esperimento dimostrativo di essa.
La ricerca scientifica – e lo sviluppo tecnologico che l’accompagna – segna, sempre più profondamente, il nostro vivere quotidiano: tutto lascia pensare che, al di là del suo valore intrinseco, il progresso scientifico continuerà ad avere anche nei prossimi anni un enorme impatto sulla società degli Umani.
Ma la Scienza dovrebbe, e ciò non sempre avviene, anzi oggi quasi mai, essere al servizio della Natura, della Vita salubre e per il benessere dei Viventi, ma per ora così non è !
Tutte le teorie della scienza NON sono conclusivamente galileiane, altrimenti diventano leggi della natura e non sono più teorie. Quindi le ragioni invisibili per essere, sono molto più profonde delle cause visibili presunte, e lo sono più importanti, persino di quelle cause sperimentalmente verificate. Infatti ogni esperimento è vero solo fino a quando si ripete identico.
Un Bravo di Settore dunque a: RICHARD LEWONTIN biologo antievoluzionista.
La scienza è fede quanto la religione, ma è difficile farlo ammettere. Eppure la teoria standard e la matematica stessa sono solo ipotesi ipotetico deduttive, valide solo nel loro proprio sistema assiomatico. Vale a dire che sono incomplete o indecidibili. In pratica non sono false, perché sono ipotesi coerenti nel proprio sistema assiomatico.
Con ciò non sono neanche vere però, ma sono solo finte ed immaginarie costruzioni mentali. Le congetture non sono invece nemmeno costruibili e quindi sono false.
Allora il mondo visibile è una costruzione mentale, realizzata con teorema coerenti ma finti.
Per concludere. A quali giudizi si devono sottoporre i concetti sintetici ed analitici per trovare le leggi naturali galileiane visibili ed invisibili ? Ovvero come si trova anche il perché dell’esistere ? RISPOSTA: Con il giudizio completo della logica sineterica.
Vedi sul sito http://www.webalice.it/iltachione,
soprattutto al volume V : “il tempo e il pensiero”.
By Russo Vincenzo – 26/10/2010
La cosiddetta “scienza” NON è mai esatta al 100%, perche è formata da molte ipotesi/teorie, che poi puntualmente vengono in grande parte smentite e/o rimesse in discussione formando nuovi “dogmi” da insegnare, e ciò accade ogni dieci anni…specie in medicina !
Ci vuole quindi umiltà nell’ascoltare le opinioni.
Bisogna cambiare filosofia. Oggi il mondo eè dominato dal “dio denaro” e finché chi è più ricco e potente perde invece la cultura, la solidarietà, la fratellanza, e/o la ricerca medica diagnostica indipendente e multidisciplinare, come dice da decenni il dr. Jean Paul Vanoli, non si va da nessuna parte….
In particolare, Tutti i medici allopati hanno i paraocchi e viaggiano su un binario unico tutta la vita…a loro basta una laurea, ma la vera conoscenza è fatta di confronto, di prove errori umiltà, imparare dal lavoro altrui e condividerlo.
Ci vuole una filosofia diversa…meno acida, dato che oggi tutti pensano di essere i più intelligenti e furbi, ma la presunzione è proprio il loro limite. Bisogna aprirsi al mondo alle culture alternative.
By Claudio Creviz (chimico) e commenti di: Jean Paul Vanoli (giornalista investigativo e naturopata)
La scienza è fatta di ConoScienza
Conoscenza = facoltà di percepire ed apprendere, parola che è composta da una radice che è la stessa della parola Scienza = che significa: sapere
La Scienza è quindi il sapere attraverso il percepire ed apprendere, quindi conoscere, attraverso l’acquisizione e lo studio dello Spirito, la logica e l’insieme delle informazioni del Pensiero.
Spirito = definizione della parola, dal Dizionario: “realtà immateriale come il pensiero”.
La radice della parola Spirito = SPI = anagrammata fornisce la radice della parola PSIcologia (dal greco PSIche = Pensiero = Spirito + Logia = studio; quindi il significato è studio della mente, del pensiero, ovvero studio dell’insieme del pensato della Personalità.
Quindi la Scienza è fatta di ricerca Spirituale….
vedi anche Definizione della parola AniMa + Pensiero
La “Scienza (quella vera, non quella ufficiale imperante che attraverso le donazioni delle multinazionali, controlla le linee guida delle teorie insegnate nelle università…) incontra lo Spirito”, ciò significa quindi: che l’insieme delle in-form-azioni derivanti dalla Conoscenza è proprietà, parte integrante e forma ed informa lo Spirito – l’insieme del pensato elaborabile – per mezzo del Pensiero in continuo movimento entropico negativo (neghentropico) = per accumulare informazioni per arricchire lo Spirito per mezzo della Scienza che permette di Conoscere la Verità su se stessi e sull’InFinito.
Lo Spirito crea attraverso il Verbo che si manifesta attraverso il Suono = Linguaggio
La Scienza quella Vera, dovrebbe operare seguendo questo schema: ma lo fa sempre ?……esempio: in medicina NO !
DEMOCRAZIA della SCIENZA e nella SCIENZA – Una lezione breve ai Somari della Filosofia e della Scienza
Non so chi abbia coniato l’espressione “la scienza non è democratica”.
Se ho ben compreso dovrebbe essere stato Piero Angela, ma la sua ripetizione ossessiva è stata certamente opera del “fustigatore dei somari”, di quel Roberto Burioni che, dalla prossima primavera, i suoi fan dovrebbero chiamare onorevole professore, visto che quell’altro scienziato (della politica) Matteo Renzi dicono abbia in animo di candidarlo alle prossime elezioni politiche, quale simbolo e alfiere della vera scienza, quella che appunto non sarebbe democratica.
By Francesco Bottaccioli – Filosofo e storico della scienza
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COMPUTER ad ACQUA – vedi: Memoria dell’acqua
Parlare di dispositivi elettronici ad acqua potrebbe sembrare una contraddizione in termini, ma i ricercatori della Linköping University e della Aalto University (rispettivamente in Svezia e in Finlandia) stanno cercando di dimostrare che non è così. Guidati da Henrikki Mertaniemi, hanno pubblicato uno studio su Advanced Materials secondo cui sarebbe possibile sviluppare sistemi computazionali che usano proprio questo liquido per immagazzinare dati. Al posto degli elettroni.
Come ?
Gli scienziati sono partiti da una osservazione banale: due gocce che si scontrano su una superficie altamente idrorepellente rimbalzano come palle da biliardo, cioè non si deformano durante l’urto. È questa proprietà che permette di memorizzare bit di informazioni.
I ricercatori hanno determinato sperimentalmente le leggi che regolano il rimbalzo delle gocce dopo l’urto. Nello studio, le gocce sono guidate da binari idrorepellenti (costituiti da rame, ricoperti d’argento e modificati chimicamente con un composto a base di fluoro) e si muovono per effetto delle mutue collisioni. Lungo il percorso, le gocce si comportano proprio come un bit di informazione all’interno di una memoria digitale, codificando cioè uno dei due stati possibili. In pratica, il segnale sì/no o acceso/spento del bit digitale corrisponde a due diversi percorsi che possono compiere le gocce (come mostrato nel video).
Secondo Mertaniemi, partendo da questo processo sarebbe possibile costruire dispositivi che immagazzinano dati senza l’utilizzo di elettricità e capaci di compiere operazioni di logica booleana, alla base del funzionamento dei computer.
C’è di più: se le gocce d’acqua sono “caricate” con composti chimici reattivi, le collisioni possono anche controllare l’innesco di una reazione.
Questa proprietà, aggiunta alla precedente, potrebbe consentire persino di “programmare” le gocce per controllare ogni singola reazione.
Mertaniemi si dice meravigliato che la comunità scientifica sia nuova alla scoperta: “Si tratta di un fenomeno facilmente osservabile: ho condotto il mio primo esperimento utilizzando le foglie delle piante nel giardino di mia madre e ho scoperto le proprietà delle collisioni semplicemente osservando come le gocce si muovevano proprio sulla superficie delle piante”.
I ricercatori sperano che la loro scoperta possa aprire la strada per lo sviluppo di una nuova tecnologia, cui hanno già dato un nome: logica super-idrofobica a gocce.
Riferimenti: Advanced Materials (2012)
Crediti immagine e video: Aalto University
– Tratto da: galileonet.it