Ippocrate, padre della medicina moderna, ha detto 2400 anni fa: “Tutte le malattie hanno origine nell’intestino“
“Noi medici siamo plagiati, fin dall’inizio, dagli insegnamenti universitari che ci vengono propinati da un manipolo di “professori“
che hanno il solo interesse di lasciarci nell’ignoranza sulla vera origine delle malattie. Alcuni di noi, alla fine, raggiungono la consapevolezza e mettono in moto delle grosse energie che provocano reazioni positive nel Tutto.”
By Dott. Giuseppe De Pace (medico ortopedico ospedaliero)
Per medicina Popolare si intende tutto quell’insieme di pratiche attuate per
ricomporre l’equilibrio tra uomo e natura, tra microcosmo e macrocosmo. E’ un modo di curare malattie fisiche e psichiche, disavventure e problemi messo in atto fin dall’antichità ad opera delle classi popolari e meno abbienti.
Nella medicina popolare sono confluite per secoli tradizioni dalle origini più disparate e metodologie di cura attinte da vari aspetti della quotidianità.
Tra le diverse possibilità terapeutiche, vi sono alcune indicazioni che sono riferibili a cure talora antichissime e talora solo un po’ vecchie, ma sempre di indubbia efficacia.
Non deve infatti assolutamente stupire il fatto che terapie che hanno attraversato i secoli, semplicemente tramandate per conoscenza popolare, possano essere utilissime e funzionare perfettamente anche al giorno d’oggi: l’umanità, infatti, si è sempre curata nel corso dei millenni seguendo le linee di terapia idonee alla propria cultura, al proprio tempo e correlate con la situazione climatica e ambientale propria.
La medicina popolare ha spesso dimostrato di avere in sé una profonda verità clinica ed alcune volte una notevole novità scientifica; es.: l’agopuntura cinese, che nei testi di una decina di anni fa veniva raccontata come una raccolta di “storie” più o meno curiose, mentre oggi e’ insegnata e praticata anche in certo ospedali.
Qualche esempio di cure contadine: con le piante ed il loro potere curativo. Il bergamotto, la verbena e il lupino, ad esempio, servivano a lenire i sintomi della malaria, la scilla marittima e la parietaria curavano la cirrosi del fegato e l´idropisia. Alcune di queste soluzioni naturali vengono usate ancora oggi.
In passato, l’otite era curata versando nelle orecchie alcune gocce di latte materno. Il colostro di mucca serviva per medicare le scottature.
Per lenire i dolori causati dal’artrosi e dalla cervicale, si metteva sul collo un sacchetto di sabbia scaldata sul fuoco.
Sul dente cariato dolorante si poggiava del cotone intriso di latte di ristinco o di fichi acerbi o un chicco di sale grosso. Il prezzemolo tritato era utile per far sgonfiare un ernia.
Contro l´insonnia, ai più piccoli si faceva bere dell’acqua con lo zucchero di semi di papavero.
Sulle bruciature si adagiavano una fettina di patata e polvere di calce bruciata.
Per far scendere la febbre, si ponevano sul capo, sui piedi e sui polsi degli impacchi di aceto e acqua fredda.
Per curare il raffreddore, bastava strofinare forte la fronte e il petto con dell’olio riscaldato, oppure bere un infuso di fichi, malva, camomilla, fiori di papavero e arancia amara, o del vino caldo e zuccherato.
Decotti di acqua e sale grosso o di canapa miscelata con un uovo sbattuto, erano efficaci contro le distorsioni e le lussazioni.
Per le punture di insetti era molto salutare massaggiare energicamente sulla parte interessata dell´aglio; ovviamente queste cure erano diverse da luogo a luogo e da cultura a cultura. Le popolazioni che abitavano nei paesi tropicali avevano molte piu’ piante a disposizione che non quelle che abitavano nelle zone piu’ fredde.
vedi: Cure Naturali + Definizione della parola malattia
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La chiesa cattolica e la Medicina Popolare
Come ci si potrebbe aspettare, la Chiesa (cattolica ed i protestanti – NdR) da sempre hanno fronteggiato e ostacolato le pratiche popolari di medicina, in quanto (secondo loro – NdR) in stretto contatto con la magia e il misterico. (come se essi stessi i cattolici, non fossero legati agli stessi riti ed ideologie …..– NdR)
Quello che la sfera “sacra” (religiosa – NdR) ha tentato di fare per secoli è stato allontanare la superstizione e la credenza in fatture, malocchi e quant’altro suggerito da streghe e maghi (secondo quanto quei religiosi ci narrano…ma poi anche quei religiosi parlano di possessione demoniaca…NdR).
Ciò che più era mal visto dalla chiesa (cattolica soprattutto) era l’accostamento indistinto che il popolo faceva tra pratiche religiose e pagane, per cui venivano a convivere santi e stregoni, messi tutti alla stessa stregua.
Se da una parte si cercava di favorire la fede nei santi e nella potenza di Dio, dall’altra ci si adoperava per tenerli lontano dall’occulto e da quelle pratiche definite demoniache.
Usare croci e reliquie di santi pronunciando formule profane era per il clero da perseguitare e fu così che iniziarono le terribili Inquisizioni, i processi alle streghe e le loro successive morti al rogo.
Fra le persone perseguitate e uccise ci furono anche molti che non avevano di fatto nulla a che fare con l’occulto e che si occupavano soltanto di erbe e innocui infusi (Medicine naturali).
La caccia alle streghe fu per tutto il Medioevo uno degli obiettivi principali della chiesa cattolica e fu in questo contesto che vennero stesi molti dei testi che possiamo attualmente osservare come testimonianza di quel periodo.
Infatti, nel tentativo di catalogare ogni forma di pratica demoniaca, la Chiesa compilò molti libri con formule e scritti riguardo all’operato di queste misteriose figure.
Molti sinodi, soprattutto dopo il Concilio di Trento (1545-1563) vietarono l’uso di reliquie dei santi, effigi o quant’altro legato alla religione. Non si concessero più benedizioni su oggetti ritenuti possibili strumenti per le pratiche di guarigione e si iniziò a dubitare di ogni cosa.Si evitò così di distribuire l’acqua santa, per impedire che venisse utilizzata per altri fini e si seminò ovunque un clima di sospetto e circospezione.
Eppure la Chiesa non rinnegò completamente tutte le pratiche, dato che spinse sempre al culto di santi e beati e raccomandò il popolo di credere nell’intervento di Dio e in miracoli di natura inspiegabile.
Una pratica religiosa che si accosta a quelle popolari è quella dell’esorcismo, rituale attuato per allontanare Satana dai posseduti.
Tratto da: utenti.dsc.unibo.it
Commento (NdR): sommario poco serio e redatto da una persona che rispetta ed onora la chiesa cattolica, quindi molto parzialenei suoi commenti; la chiesa cattolica ed i protestanti, qui in Europa, videro i medici di campagna (chiamati in tono denigratorio per l’appunto “pagani”) come concorrenti, perche’ avevano molto credito sulla popolazione dei ceti medio bassi e bassi, quindi essi avendo il potere temporale a loro disposizione, perseguitarono ed eliminarono, i loro diretti concorrenti, bruciandoli sui roghi con accuse le piu’ false, delle quali essi stessi potevano essere accusati !
La stessa cosa succede OGGI; la chiesa cattolica e’ contraria anche in questo tempo, alle medicine dolci della Medicina Alternativaed anche la medicina ufficiale (nuova religione mondiale, alla quale occorre credere per fede) impotente a sanare i malati, tenta di bruciare con la sua “moderna inquisizione”, sui roghi della diffamazione, (con la scusa che vi sono in essa degli imbroglioni ed incapaci, come se nella medicina ufficiale non ve ne fossero….), con invio di controlli dei NAS, carabinieri, GdF, tribunali ecc., i suoi diretti concorrenti che insegnano le medicine alternative naturali, visto che sempre piu’ malati si rivolgono a quelle pratiche per poter guarire, dato che la medicina ufficiale non riesce a sanarli, per incapacita’…ed imperizia, dovuta alla NON conoscenza di tutte le possibili terapie da attuare per la guarigione del malato…terapie che i medici della medicina ufficiale NON conoscono perche’ quelle Cure NON vengono neppure insegnate dalle Universita‘ che li “licenziano”, perche’ esse sono al servizio di Big Pharma !
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Le medicine tradizionali, quelle che mutuano dalla storia e dalle culture popolari, saranno studiate dall’OMS.
O meglio, verranno classificate in un unico database internazionale sia dal punto di vista dei termini che dei risultati terapeutici positivi o pericolosi. Insomma per la prima volta si cercherà di studiare secondo analisi cliniche ed epidemiologiche alcune delle più diffuse tra le medicine naturali: dall’agopuntura alla fitoterapia, passando per la medicina tradizionale cinese.
Un bel passo avanti per ufficializzare le capacità terapeutiche di alcune pratiche, ma anche per poterne regolarizzare adeguatamente gli sviluppi, limitando gli usi impropri e pericolosi.
“Siamo consapevoli di quanto la medicina tradizionale sia diffusa- ha detto Marie Paule Kieny, Vice Direttore Generale per l’Innovazione, informazioni, prove e della Ricerca dell’OMS -Per molte persone, specie nel Pacifico Occidentale, Sud-Est asiatico, Africa e America Latina, la medicina tradizionale è la fonte principale di assistenza sanitaria; per tutto il resto del mondo, in particolare per l’Europa ed il Nord America, l’uso di erbe medicinali, l’agopuntura, le pratiche di medicina tradizionale sono in aumento, ma nonostante questo manca una classificazione globale, riconoscibile e consultabile da tutti”.
Ed è questo che si attiverà a fare l’Organizzazione mondiale della Sanità, attraverso la registrazione e la classificazione di varie metodiche, analizzandone i pro ed i contro, a cui tutti potranno attingere con lo scopo di attivare un percorso di sicurezza e salute.
Ovviamente, all’inizio saranno prese in considerazione solo le pratiche maggiormente evolute e diffuse, come nel caso della medicina tradizionale cinese e dunque dell’agopuntura, ma ci sarà spazio nella prima fase anche per le terapie tradizionali che hanno avuto origine in Giappone e nella Repubblica di Corea. Si passerà poi anche ad altre esperienze culturali. Si tratta di un riconoscimento importante delle medicine più naturali, che finalmente potranno essere studiate e analizzate.
seguito su: Fisica dell’Intenzione, un nuovo modo di fare Medicina
ETNO MEDICINA
Verità scientifiche, strane credenze e singolari terapie, meritevoli di verifica, delle medicine tradizionali dei popoli.
Fin dagli albori della comparsa dell’Uomo sulla faccia della Terra e questo in ogni parte del globo, l’Uomo ha prodotto una serie di conoscenze sulle tecniche naturali, fitoterapiche ecc., per curare le proprie malattie.
Quindi ancor oggi in ogni nazione, popolo, tribù, famiglia, della Terra, ritroviamo una innumerevole mole di conoscenza pratica che può e DEVE essere riConosciuta per tutti i problemi di salute.
Ogni luogo ha i suoi prodotti e le proprie tecniche utili per le popolazioni ivi residenti, quindi è da tutti questi luoghi che dobbiamo attingere per riTrovare utilissime informazioni per tecniche, prodotti adatti a questo scopo.
Sono decine di migliaia i prodotti naturali che le popolazioni del mondo usano per curarsi e migliaia le tecniche utilizzate, quindi ogni uomo nel posto ove si trova, deve informarsi presso i residenti per ottenere le giuste informazioni in materia di rimedi naturali, ma in ogni luogo e per ogni problema ricordiamo la principale e basilare tecnica per la cura di ogni malanno, l’Urino terapia; tutte le altre tecniche o prodotti sono integratori a questa fondamentale tecnica.
Comunque, l’etnomedicina è una branca dell’etnobotanica e dell’antropologia medica che si occupa dello studio delle medicine tradizionali: non solo quelle che hanno rilevanti fonti scritte (ad esempio la medicina tradizionale cinese, l’ayurveda), ma soprattutto quelli, le cui conoscenze e le pratiche sono state trasmesse oralmente nel corso dei secoli.