INTRODUZIONE, info su Coscienza, Mente, Spirito
La cosiddetta “scienza” NON è mai esatta al 100%, perche è formata da molte ipotesi/teorie, che poi puntualmente vengono in grande parte smentite e/o rimesse in discussione formando nuovi “dogmi” da insegnare, e cio’ accade ogni dieci anni…specie in medicina !
Ci vuole quindi umiltà nell’ascoltare le opinioni. Bisogna cambiare filosofia. Oggi il mondo e’ dominato dal “dio denaro” e finche’ chi è più ricco e potente perde invece la cultura, la solidarietà, la fratellanza, e/o la ricerca medica diagnostica indipendente e multidisciplinare, come dice da decenni il dr. Jean Paul Vanoli, non si va da nessuna parte….
In particolare, Tutti i medici allopati hanno i paraocchi e viaggiano su un binario unico tutta la vita…a loro basta una stupida laurea, ma la vera conoscenza e’ fatta di confronto, di prove errori umiltà, imparare dal lavoro altrui e condividerlo.
Ci vuole una filosofia diversa…meno acida, dato che oggi tutti pensano di essere i più intelligenti e furbi, ma la presunzione e’ proprio il loro limite. Bisogna aprirsi al mondo alle culture alternative.
By Jean Paul Vanoli (giornalista investigativo e naturopata)
Questa la sintesi della Medicina Naturale:
Tutte le “malattie” e specialmente quelle degenerative hanno come causa principale i Conflitti Spirituali irrisolti e come concausa fisiologica le intossicazioni (ad esempio e particolarmente quelle dei Vaccini, droghe, farmaci, alimenti contaminati, ecc.) che generano alterazioni nel microcircolo, nel metabolismo cellulare e quindi infiammazioni nei tessuti degli organi bersaglio del Conflitto Spirituale irrisolto.
SPIRITO e SALUTE = Mente sana in Corpo Sano
Ecco come la spiritualità attiva i centri del piacere nel cervello – 20/11/2016
Uno studio americano dimostra che le esperienze religiose e spirituali, attivano determinate aree del sistema nervoso centrale addette all’elaborazione della ricompensa cerebrale. Al pari dell’amore, del sesso, dei giochi d’azzardo, della droga e della musica, anche le esperienze religiose e spirituali danno piacere. In particolare, attivano il sistema di ricompensa, ovvero quelle aree del cervello che evocano sensazioni piacevoli in risposta a determinati comportamenti.
A dimostrarlo sono stati i ricercatori della University of Utah School of Medicine sulla rivista Social Neuroscience.
“Stiamo solo iniziando a capire come il cervello partecipa alle esperienze che i credenti interpretano come spirituali e divine”, spiega l’autore dello studio Jeff Anderson. “Negli ultimi anni, le tecnologie di imaging del cervello sono maturate tanto da permetterci di iniziare a indagare quesiti che sono rimasti irrisolti per millenni”.
Nello studio, i ricercatori hanno cercato di determinare esattamente quali aree del cervello fossero coinvolte nel rappresentare sentimenti spirituali, ricreando un ambiente che aiutasse un gruppo di Mormoni a provare un sentimento di pace, di vicinanza con “Dio” e a “sentire lo Spirito”. In particolare, un gruppo di volontari composto da 19 giovani e adulti religiosi (7 donne e 12 uomini), sono stati chiamati a svolgere alcune attività pensate per evocare sentimenti spirituali.
L’esame, della durata di un’ora, comprendeva sei minuti di riposo, sei minuti di controllo audiovisivo (un video che mostrava l’adesione di alcuni membri alla loro chiesa), otto minuti di citazioni di leader Mormoni di fama mondiale, otto minuti di lettura di brani dal Libro di Mormon; 12 minuti di stimoli audiovisivi, come video sulla chiesa, scene bibliche e altri contenuti religiosamente suggestivi e, infine, altri otto minuti di altre citazioni.
Tratto d: wired.it – By Marta Musso
PERDONARE e NON TENERE RANCORE, FA BENE alla SALUTE
Un gruppo di ricercatori hanno sperimentato con successo la terapia del “perdono” di genitori di vittime di omicidi in Irlanda del Nord; i risultati della sperimentazione su 259 persone, sono stati presentati al meeting dell’American Psycological Association a San Francisco (USA) dallo psicologo Carl Thorensen della Stanford University in California, che ha tenuto a sottolineare che il perdono deve essere inteso come rinuncia al diritto di provare, esasperazione, rancore, irritazione o desiderio di vendetta; un carattere clemente, facilita anche l’amore ed i rapporti intimi !!
Le esperienze a cui siamo sottoposti rilasciano segni chimici sul DNA di un individuo, permettendone la trasmissione ai discendenti.
I ricercatori della McGill University hanno mostrato che esperienze maturate nell’arco della vita, come alcolismo, mal nutrizione o l’esposizione alla violenza, possono provocare dei mutamenti a livello epigenetico. Esistono, infatti, gruppi di molecole deputati all’attivazione dei geni, che stanno appunto “sopra” il DNA (dal gr. epì). Sottoposti allo stress delle esperienze che viviamo, queste molecole cambiano posizione, provocando un cambiamento dei geni attivati, senza che avvenga nessuna mutazione del DNA, se l’esperienza contro natura non diviene cronica, cioè continua a ripetersi.
Uno dei principi della Medicina Naturale è questo: “Ciò che NON si Esprime, si Imprime sull’organismo” !..significa che una volta impresso nel fisico il Conflitto Spirituale va risolto, contemporaneamente al riordino delle funzioni metaboliche cellulare nei tessuti colpiti dal Conflitto Spiritual-Biologico.
Il Conflitto Spirituale Irrisolto blocca l’entrata e l’uscita delle energie Universali (informazioni) dai 7 Ciakra, e da e per il DNA, quindi la vera Terapia e’ l’eliminazione del blocco risolvendo il Conflitto e quindi riattivando l’entrata e l’uscita (la ccomunicazione dell’informazione e quindi la respirazione energetica) dell’organismo per mezzo dei Ciakra.
La “malattia” e la sofferenza, come abbiamo già affermato, sono la conseguenza dei Conflitti Spirituali irrisolti, che “scendono dal cielo dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il Terreno adatto (la matrice), proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, in altre parole l’azione del male, cioè dell’ignoranza. Ciò significa che ogni conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
“Ogni Organismo, risponde in maniera differenziata, agendo secondo precise leggi biologiche e biochimiche adeguandosi ogni istante, alle varie esigenze di stimolazione esterna dell’atmosfera nella quale vive; infatti tutte le variazioni iono atmosferiche, anche minime, modificano ad ogni istante le cariche bioelettroniche dei liquidi (il Terreno o Matrice) del corpo dei vari organismi viventi”
Noi ci ammaliamo perché ci intossichiamo lentamente ma inesorabilmente (immissione di tossine nelle cellule del corpo ), con: alimentazione inadatta, acque malsane, utilizzando Vaccini, farmaci, droghe, stress cronici e Conflitti Spirituali irrisolti: comportamenti non in Etica ed in contrasto con le Leggi della Natura.
NdR: Spesso, infatti, TOSSINE-CHIAVI bloccate nei tessuti, anche e non solo nel mesenchima o le ALTERAZIONI ENZIMATICO CELLULARI, (specie quelle generate dai Vaccini e dai farmaci di sintesi) impediranno una corretta estrinsecazione del potere curativo degli alimenti crudi e quello dei Rimedi Naturali e non, perché bloccano il passaggio e la distribuzione dell’informazione all’interno dell’organismo.
L’acidosi è la base fisiologica del Cancro sulla quale scende lo stress del Conflitto Spirituale Irrisolto, che ne è la Causa primaria attivando il Tumore nell’organo bersaglio dell’archetipo conflittuale.
Cancro = Combattere l’acidità per sconfiggerlo – Le ultime ricerche
RICORDIAMO che uno dei Princìpi più importanti, della Medicina Naturale è questo:
“Ciò che NON si Esprime si Imprime” sull’organismo, per mezzo degli errori Spirituali = Conflitti irrisolti (trasgressioni consce od inconsce alle Leggi del Vivente) – e per caduta, quelli della nutrizione e malfunzione cellulare dello Stress Ossidativo cellulare (sui tessuti degli organi bersaglio dell’archetipo conflittuale), e di quello derivante anche dagli errori alimentari, – vedi Crudismo – e/o con l’utilizzo di farmaci (di sintesi) ma e soprattutto dei Vaccini, i quali null’altro sono Informazioni-/frequenze/vibrazioni-sostanze tossico-nocive NON compatibili con l’organismo, che determinano malfunzioni del fluire o meno e soprattutto dell’informazione all’interno del sistema corpo Vivente (Psicosoma).
La “malattia” ovvero l’ammalamento, lo ricordiamo è il corpo di manifestazione della Trasgressione all’Etica, cioè alle Leggi della Coerenza, dell’Armonia e di conseguenza alla mancanza di Amore (scambio di informazioni coerenti in se stessi e con gli altri Viventi e la Natura); ciò significa che la “malattia” è il corpo di manifestazione dell’ignoranza sulle Leggi del Creato !
vedi in questo sito anche: PSICHE e MALATTIE + Semeiotica Biofisica + Bioelettronica
Ecco qui descritto in sintesi, lo “ABC” della Bioelettronica (elettronica del Vivente); essa determina, qualifica e quantifica, identificando con apposite apparecchiature bioelettroniche, i parametri elettronici dei liquidi extra cellulari e/o intracellulari, ed il mancato o blocco del trasferimento-comunicazione (blocco informazionale ed energetico) fra terreni liquidi e tessuti base ai quali appartengono le cellule nei vari organi e sistemi, molecole, DNA, cellule, e l’indagine può avvenire anche ai vari livelli e sottolivelli.
E’ anche possibile poter agire su di essi (blocchi d’informazione) a livello delle energie (vibrazioni – frequenze) – questi parametri bioelettronici del Vivente sono le Basi fisiologiche, dalle quali per “caduta”, creano, esplicano, comandano e si eseguono con i comandi cerebrali dei vari cervelli del corpo, le informazioni emanate dall’inconscio e dal conscio, che sempre generano azioni e reazioni, biochimiche e non solo, all’interno e fra di essi in tutti i livelli e quindi anche e soprattutto sulla membrana cellulare, nelle cellule stesse…che possono, se ad esempio intossicate, addivenire in uno stato di stress ossidativo, cioè all’alterazione-malfunzione del metabolismo cellulare e quindi quello nei tessuti (la Matrice) che si infiammano, ove le cellule intossicate risiedono, generando malfunzione negli organi corrispondenti a quei tessuti e determinando nel tempo più o meno breve e nei fatti, i vari sintomi che la medicina allopatica ed i medici impreparati, chiamano impropriamente con vari nomi: le “malattie“, mentre questo stato Unico di ammalamento lo si può riordinare e mantenere salubre con stili di vita adeguati (etica, coerenza ecc, lungo la via-legge dell’Amore, la comunione, la compassione, l’aiuto reciproco fra i viventi.
Quindi una vita con stress ridotto al minimo, alimentazione crudista appropriata, le giuste funzioni della Perfetta Salute si manifestano a qualsiasi livello psichico e fisiologico, perché mantengono e/o riportano al giusto pH = leggermente alcalino, modo nel quale gli umani funzionano e debbono vivere per rimanere SANI e quindi il passaggio dell’informazione avviene nell’organismo a tutti i livelli senza malfunzioni e/o blocchi.
Mentre l’Odio, il rancore-risentimento, la violenza, sono matrici di pH ACIDO, e di malfunzioni e/o blocchi del passaggio e distribuzione dell’informazione, e quindi generano anche e non solo l’acidosi metabolica, lo stress ossidativo cellulare fautori di qualsiasi “malattia= sintomo, fino al cancro.
Spirito e Salute = “….Mente sana in Corpo Sano….”
http://www.health-science-spirit.com/ + www.gaetanoconforto.com
Lo Spirito crea attraverso il Verbo che si manifesta anche attraverso il Suono = Linguaggio
INFORMAZIONE, CAMPO UNIVERSALE e SOSTANZA – Campi MORFOGENETICI
L’intestino non serve solo a digerire i cibi, esso è anche un secondo CERVELLO
Lo PSICHIATRA, la PSICOLOGA, il MEDICO ed il CANCRO…
Il Vangelo della Pace ovvero la MEDICINA NATURALE
SPIRITO e Malattia
Le recenti ricerche hanno evidenziato come la psiche e i grandi sistemi biologici (ormonale, nervoso, immunitario), lavorano in sinergia in influenzandosi a vicenda grazie a numerose vie di comunicazione bidirezionali.
Queste vie sono rappresentate sia dai nervi, sia da numerose sostanze prodotte e riconosciute dalle cellule dei diversi sistemi che costituiscono il linguaggio attraverso cui essi comunicano. Si notato infatti che le cellule del sistema immunitario hanno recettori per le sostanze prodotte dal sistema nervoso che in tal modo regola la funzione immunitaria.
Le cellule immunitarie d’altra parte producono sostanze importanti nei fenomeni infiammatori (citochine) che una volta raggiunto il cervello, sono in grado di influenzare l’umore, i comportamenti che la mente corpo esteriore dello Spirito che si evidenziano nel pensiero.
In ebraico la parola Spirito viene tradotta con la parola רוח (“ruah”), nome di genere femminile. Ruah significa anche vento, respiro. “Spirito Santo” è רוח הקודש, “ruah hakodesh”.
Per la Religione ebraica con tale termine viene indicata la Potenza divina che può riempire gli uomini, ad esempio i profeti. Questo concetto non ha avuto tuttavia uno sviluppo particolare nell’Ebraismo, come invece si è avuto nel Cristianesimo.
In greco antico Spirito si dice “πνευμα” (“Pneuma”; da “πνεω”, “pneō”, cioè “respirare/soffiare/aver vita”), da cui deriva il termine pneumatologia con cui è indicata la scienza teologica che studia la relazione tra lo Spirito Santo e la Trinità.
In latino Spirito è “Spiritus” (da “spiro”, cioè “respirare”, “soffiare”).
Lo “Spirito Santo” è, nella tradizione ebraica, cristiana ed islamica, lo spirito del loro “Dio“. Per quasi tutte le confessioni cristiane, lo Spirito Santo è la Terza Persona della Trinità.
Riguardo lo “Spirito Santo”, la teologia cristiana è stata quella sviluppata nei secoli più recenti; per questa ragione le diversità tra le varie confessioni cristiane in questo campo sono maggiori rispetto a quelle riscontrabili rispetto alla teologia su Dio Padre e su Dio Figlio.
Nella fede cattolica lo “Spirito Santo” procede in egual misura dalle altre due persone, il Padre e il Figlio. Secondo invece la fede delle chiese orientali lo Spirito Santo procede esclusivamente da Dio Padre.
Con il termine tecnico procedere si intende una derivazione che non ha implicazioni temporali, né di priorità, in quanto lo “Spirito Santo” non è teologicamente a posteriori rispetto alle altre due persone.
Tratto da: wikipedia
Commento NdR: In realtà NON si tratta di “persone”…ma di…
– vedi Chi è dio – chi è il cristo – Chi è il diavolo o Chi è gesù – ma di aspetti, attributi, funzioni di un UNICO e solo SPIRITO (infatti esso è UNO e TRINO nello stesso istante e modo), ma che è anche energia, e quindi materia; in sintesi è l’INFINITA IN-FORM-AZIONE, ciò che si sta formando nel Finito, parte dell’INFINITO, che si manifesta attraverso il Vuotoquantomeccanico nell’Universo e/o negli infiniti Universi possibili attraverso la materia, solida, liquida, gassosa e plasmica.
La Psiche è lo Spirito in un soggetto, Ego/IO, la personalità che si manifesta nella mente/cervello del soggetto Vivente.
Lo Spirito è quindi l’informazione che si arricchisce di dati informandosi e che si manifesta sempre in un qualsiasi corpo psicoElettronico (che è il suo supporto energetico di plasma) e che, se si incarna sulla Terra diviene una Persona fisica umana.
vedi anche nel sito: Spirito 2 + Materia e Spirito + Chi siamo + Anima + Il corpo e lo Spirito
PSICHE e MALATTIE:
QUANDO il CORPO URLA le SOFFERENZE ed i DISAGI della PROPRIA ESISTENZA
Lo Spirito, la mente ed il corpo, sono tre parti in relazione di un unico insieme. L’uomo è un’unita somato-psichica.
La malattia in reatà solo un sintomo, è il vero urlare del corpo che comportano anche danni a livello organico e che sono causate anche da fattori emotivi, proprio perché interessano sia il corpo che la psiche.
“Nel corso dei miei viaggi ho incontrato uno scienziato che permetteva a persone non vedenti dalla nascita di iniziare a vedere; ho parlato con pazienti, dichiarati incurabili dopo aver subito un ictus decine di anni prima, che sono stati aiutati a guarire con trattamenti neuroplastici; ho conosciuto persone che hanno superato disturbi dell’apprendimento e che hanno migliorato il proprio; ho raccolto prove secondo cui a ottant’anni è possibile rendere più vivace la memoria in modo che funzioni come a cinquantacinque. Ho visto pazienti «ricablare» il loro cervello attraverso i pensieri, per risolvere traumi e ossessioni in precedenza considerati insuperabili. Ho discusso appassionatamente con dei premi Nobel su come dovremmo ripensare il nostro paradigma neurologico alla luce dell’evidenza che il cervello è in continua trasformazione.”
By Norman Doidge.
http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte alle Grazie&idlibro=6101&titolo=IL+CERVELLO+INFINITO
Libro di Norman Doidge.
http://www.internetbookshop.it/code/9788879289030/doidge-norman/cervello-infinito-alle.html
Tratto da: “Il Giornale” (23-11-2007)
Le ricerche hanno evidenziato come la psiche e i grandi sistemi biologici (ormonale, nervoso, immunitario), lavorano in sinergia in influenzandosi a vicenda grazie a numerose vie di comunicazione bidirezionali.
Ti sei accorto di essere uno SCHIAVO ?….E di essere vittima di una colossale truffa ? – continua QUI Ritorna Sovrano !
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La salute e la malattia psicosomatica –
L’uomo come unità somato-psichica, la multifattorialità nella malattia e le vie di somatizzazione
Spesso gli eventi inattesi e difficili della vita come le malattie vengono vissuti come fatti isolati senza alcuna correlazione con il proprio stile di vita, la personalità, quindi, con il nostro modo di essere e di pensare.
In sostanza spesso, tali situazioni si vivono su un concetto di passività e di casualità.
Diversamente, però, gli studi in campo psicosomatico ci continuano a dimostrare la stretta correlazione tra eventi psichici e somatici , tra mondo emotivo – affettivo e mondo corporeo.
La gioia, il piacere, l’esultanza, l’euforia, la rabbia, la paura, la tristezza e le emozioni in genere hanno correlati continui con le funzioni somatiche, dimostrando che corpo e psiche sono due mondi in continua comunicazione secondo una bidirezionalità.
Gli studi più recenti in Psiconeuroendocrinoimmunologia (Pnei), in Neurofisiologia ed in Psicoanalisi evidenziano che le emozioni sviluppano delle modificazioni a carico di organi ed apparati e viceversa.
Possiamo quindi pensare all’uomo ed alla sua psiche , ossia al corpo ed alla mente come ad un’unità somatopsichica.
Il mondo corporeo e quello psichico sono metaforicamente “due facce di una stessa medaglia“.
Attualmente la vecchia concezione di malattia che si basava esclusivamente sul concetto di relazione causa – effetto è stata sostituita da una visione multifattoriale secondo cui l’evento “malattia, cioè il sintomo”, è la risultante dell’intrecciarsi di molti agenti fra loro: la genetica, l’ambiente, le relazioni sociali, lo stato immunitario, gli agenti infettivi, gli aspetti psicologici ecc.
Per fare un esempio possiamo pensare alla sindrome influenzale: ci possiamo chiedere perché di fronte all’esposizione comune di più soggetti ad essa non tutti sviluppano conseguentemente l’infezione. E‘ evidente, pertanto, il ruolo di altre variabili nell’insorgenza della malattia. Oppure soffermandoci sulle malattie che insorgono dopo eventi stressanti o dolorosi come il pensionamento, le separazioni, i licenziamenti o i lutti, possiamo comprendere la non estraneità del mondo psichico.
La correlazione tra “corpo e psiche” su basi scientifiche si è andata affermando a partire dagli anni ’30 con gli studi del fisiologo H.Selye e via via fino ad oggi con ricerche sempre più sofisticate e dai risultati sempre più sorprendenti sull’interazione fra questi due mondi in cui si identificano precisi canali di connessione mente – corpo.
Essi dimostrano che il corpo, durante gli stati emozionali, presenta consistenti modificazioni a carico dei visceri, dei vasi e di varie sostanze. Essi, infatti, hanno correlati continui, intensi e talora imponenti nel funzionamento dell’organismo, seguendo una lunga catena di eventi da alcune aree del cervello quale il Sistema Limbico (parte filogeneticamente intermedia nello sviluppo dell’encefalo), la corteccia cerebrale (porzione più esterna dell’encefalo, filogeneticamente più recente ed ascrivibile ai neomammiferi), l’asse ipotalamo-ipofisario, il sistema neuro-vegetativo, il sistema endocrino ed il sistema immunitario.
Dal punto di vista neurofisiologico la somatizzazione avviene quando, in seguito alla negazione o alla repressione di uno stimolo emotivo per cui viene meno la sua verbalizzazione, la via nervosa che viene maggiormente attivata e’ quella che dal Sistema Limbico prosegue verso l’asse ipotalamo-ipofisario e via via verso il Sistema Nervoso Autonomo Periferico, l’Endocrino e l’Immunitario.
A loro volta i segnali viscerali stabiliscono un feedback con le vie nervose che vanno alla corteccia cerebrale dando luogo a quello che viene definito un “processo di apprendimento delle esperienze emozionali“ quindi la costruzione dei sentimenti. Si tratta dell’interpretazione cognitiva degli stati emozionali.
L’elaborazione corticale delle informazioni concernenti stimoli a contenuto emozionale produce un’esperienza conscia delle emozioni (sentimenti) oltre che segnali che vengono inviati ai centri inferiori e che possono sopprimere o intensificare le manifestazioni somatiche legate alle emozioni.
Le emozioni ed i sentimenti sono strettamente connessi con i comportamenti motivati, quali l’assunzione del cibo, l’assunzione dei liquidi, ecc.
Pensiamo ad esempio a situazioni di anoressia o di bulimia: l’aspetto emotivo ritrova un preciso correlato neurofisiologico.
Diversamente , se il soggetto invece di reprimere le emozioni le libera verbalizzandole, le vie nervose che vengono maggiormente attivate sono quelle dirette alla corteccia cerebrale Pertanto, il flusso d’informazioni si allontana dalla scarica somatica periferica per liberarsi con la parola mediante la verbalizzazione dei contenuti emotivi.
Infatti, l’asse ipotalamo – ipofisario si comporta come un vero e proprio “rele’ ’” del funzionamento endocrino ed a sua volta di comunicazione con vari organi ed apparati.
Risulta ora chiara l’importanza della verbalizzazione dei contenuti emotivi, ossia dell’espressione attraverso le parole delle nostre emozioni per il mantenimento dello stato di salute e della guarigione.
Alcune persone manifestano delle difficoltà nell’esprimere le proprie emozioni, talvolta anche nel riconoscerle : questi soggetti si definiscono alexitimici.
L’Alexitimia è letteralmente la mancanza di parole per esprimere le emozioni : metaforicamente, questi individui si comportano come dei neonati . Nei piccoli infatti il linguaggio utilizzato è quello corporeo come per gli adulti alexitimici.
Essi spesso non si riconoscono emotivamente e non riescono a dare voce al proprio mondo emotivo se non attraverso i disturbi somatici.
Gli studiosi francesi ci parlano di “pensee’ opératoire “ (pensiero operatorio), ossia di soggetti che hanno un linguaggio solo volto al concreto con scarse capacità immaginative e difficolta’ nella simbolizzazione.
Queste modalità di comunicazione innescano il funzionamento delle vie di somatizzazione attraverso le connessioni tra Sistema Limbico e ipotalamo-ipofisi con l’attivazione della cascata ormonale e del sistema nervoso vegetativo.
Altre condizioni si affiancano all’alexitimia quali cofattori scatenanti o predisponenti per l’insorgenza di una malattia in un’ottica multifattoriale:
1. L’aumentato stress esistenziale (recenti eventi di perdita affettiva, continui contrasti affettivi, sovraccarico lavorativo con scarsa soddisfazione, ecc.);
2. Uno stato protratto di demoralizzazione o la depressione fino a condizioni di disperazione;
3. La presenza di un ridotto supporto affettivo ed emozionale, come ad esempio la mancanza di relazioni all’interno delle quali la persona sente di essere importante per gli altri. Questa condizione infatti di per sé non è causa di malattia ,ma risulta avere un effetto protettivo verso patologie somatiche e/o psichiatriche;
4. Condizioni di stress emozionale acuto scatenate da eventi inattesi ed improvvisi .Tipici esempi possono essere il dolore toracico (“l’attacco di cuore”) all’arrivo di una brutta notizia o la paura in seguito ad eventi quali terremoti,nubifragi,ecc; oppure la recidiva di una gastrite o una crisi ipertensiva in seguito a contrasti importanti in contesti in cui non si possono liberamente esprimere le proprie opinioni.
Dal punto di vista psicoanalitico numerosi studi si sono realizzati dai primi del novecento ad oggi per giungere alle attuali conoscenze
(G.Groddeck, Dunbar, F. Alexander, F.Deutsch, ecc.).
Tra i primi ed il più importante quello dello studioso Franz Alexander, negli anni 30-40, principale teorico psicosomatico dell’epoca, il quale sosteneva che condizioni regressive volte alla condizione di dipendenza fossero causa di malattia. In particolare, egli concentrò i suoi studi sulla “specificità del conflitto” ossia sulla “scelta della malattia”: quindi a seconda che ,per un desiderio di dipendenza represso, venisse attivato il sistema nervoso ortosimpatico oppure il parasimpatico, si sarebbero sviluppate specifiche patologie.
Per Alexander i sintomi psicosomatici avevano prevalentemente un significato simbolico e la malattia era il risultato di emozioni cronicamente rimosse in seguito a conflitti inconsci non risolti.
L’asma, l’ulcera peptica, la diarrea, la colite, gli stati di affaticamento, ecc. , erano considerati la conseguenza di una stimolazione del sistema parasimpatico ed l’ ipertensione arteriosa, l’emicrania, l’ipertiroidismo, l’artrite, le nevrosi cardiache, ecc. invece il risultato dell’attivazione del sistema ortosimpatico.
Per esemplificare il paziente affetto da ipertensione arteriosa risultava in conflitto circa la manifestazione dei propri impulsi aggressivi per paura delle ritorsioni e di subire frustrazioni nei suoi desideri di dipendenza; il bambino asmatico manifestava il desiderio di essere tenuto e protetto dalla madre astenendosi dal pianto per paura del rifiuto materno; il soggetto affetto da ulcera peptica soffriva del desiderio inconscio di essere nutrito dalla madre, desiderio che traeva origine dai conflitti irrisolti di dipendenza le cui origini risalivano al periodo orale dello sviluppo psicologico.
In passato , agli inizi degli studi sulla psicosomatica, si ritenevano di tale pertinenza solo l’artrite reumatoide, l’ipertensione arteriosa essenziale, la patologia tiroidea, le dermatiti, la colite ulcerosa, l’ulcera peptica e l’asma bronchiale. Oggi invece, grazie alle ricerche scientifiche che hanno identificato specifici mediatori biologici del rapporto tra la reattività emozionale e la “malattia/sintomo”, possiamo sostenere che quasi sempre la malattia ha contributi psicosomatici nella sua eziologia e nel suo decorso.
In base alle diverse fasi della vita è possibile osservare problematiche specifiche più frequenti, ricordando comunque che quasi tutte le malattie possono avere a tutte le età un’origine psicosomatica.
A questo punto mi soffermo sul valore e sull’importanza della psicoterapia al fine di comprendere le motivazioni degli stati emozionali quali ansia, attacchi di panico e di tutti i sintomi che si possono manifestare nei soggetti che usano la via della somatizzazione oltre che alla cura grazie al sostegno che viene fornito al paziente nell’apprendere e gestire i suoi vissuti, facilitando l’elaborazione dei suoi vissuti a livello della zona corticale dell’encefalo con conseguente modulazione dell’emotività.
Bibliografia
– Eric R.Kandel , James H.Schwartz , Thomas M.Jessell “Principi di Neuroscienze” Casa Editrice Ambrosiana, Terza Edizione 2007;
– D.Frigoli , G.Cavallari , D.Ottolenghi “ La Psicosomatica. Il significato e il senso della Malattia ” Xenia Gennaio 2000;
– G.J.Taylor , “ Medicina Psicosomatica e Psicoanalisi Contemporanea ” Casa Editrice Astrolabio 1993;
– Darley G.M., Glucksbrg S., Kinchla R.A., 1991, “ Psicologia, Lo sviluppo ” il Mulino, Bologna;
– B.Mantellini, L.Merati , “La Medicina Psicosomatica nella pratica Clinica” Masson 2005;
– Rigetti P.L., Sette L., 2000, “ Non c’è due senza tre ”, Boringhieri, Torino;
– Trombini G, Baldoni F., 1999, “ Psicosomatica ”, Il Mulino, Bologna;
– Vegetti Finzi S., 1990, “ Il bambino della notte ”, Arnoldo Mondatori, Milano;
– Winnicott D.W., 1990, “ Dal luogo delle origini “, Raffaello Cortina, Milano.
– Eric Mackinnon della University of Toronto e pubblicata dalla rivista internazionale Osteoporosis International;
– Journal of Bone Mineral Research da parte dei ricercatori dell’Arkansas Children’s Nutrition Center di Little Rock (Stati Uniti)c
– M. F. Coccolo ,“Guida alle terapie naturali “;
– Ricardo Orozco e Clemente Sanchez- “ Fiori di Bach – analisi comparata delle essenze”, edizioni di Benessere Psicofisico;
– Istituto Riza Medicina Psicosomatica, “La nuova guida ai fiori di Bach “;
– Peter Chappel, “ Guarire con l’omeopatia”, David Andrews M.I.R Edizioni, 1999.
By: Dr.ssa Alessandra Bagnoli – Tratto da: idoctors.it/
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La felicità abbassa la pressione
La pressione arteriosa media è un indice affidabile della serenità degli abitanti di un paese. Quanto più è bassa, tanto più le persone si sentono felici.
È la conclusione di una curiosa ricerca condotta all’Università di Warwick, in pubblicazione su “National Bureau of Economie Research“, che per la prima volta ha correlato l’indice di felicità di una nazione con la pressione dei suoi abitanti non solo con la loro ricchezza. «Abbiamo trovato che l’ipertensione rappresenta un parametro molto affidabile per valutare lo stato generale di serenità degli abitanti di una nazione». I risultati non sono certo consolanti per il nostro paese.
Ai vertici del benessere ci sarebbero gli abitanti dei paesi nordici, Finlandia esclusa, seguiti da Olanda, Irlanda, Francia, Lussemburgo. L’Italia si trova nella seconda metà della classifica e precede paesi come la Germania e il Portogallo.
Lo studio ha preso in esame 15 mila persone in numerosi stati del vecchio continente. A ognuno sono state chieste informazioni sulla vita, sul livello di soddisfazione generale, sullo stato di salute generale con particolare riferimento alla condizione psicologica.
Infine sono stati valutati i livelli di pressione arteriosa e si è considerata anche l’ipertensione pregressa. I valori pressori, a detta di Andrew Oswald dell’Università di Warwick, potrebbero diventare in futuro un fattore chiave per valutare lo stato di salute economico e psicologico di un’intera nazione.
Questa tecnica prevede l’apprendimento di modalità di respirazione particolarmente salutari.
Si possono usare anche tecniche di feed back muscolare, per favorire il rilassamento o anche tecniche di feed back più complesse, miranti a favorire una condizione elettroencefalografica particolare chiamata ritmo alfa.
Molto semplice è anche il feed back termico. In questo caso il rilassamento si associa a vasodilatazione e aumento di temperatura superficiale, per cui il paziente riferisce un piacevole senso di calore.
Conclusione logica, se la felicità abbassa la pressione, significa che di conseguenza l’infelicità l’aumenta….
DOMANDA ai medici allopati: Come è possibile che si “giudichi”, nella medicina ufficiale, solo la “materia” capace di avere effetto su altra materia, quando invece è, per esempio, l’immateriale “logica matematica” che da sola può avere effetto sul funzionamento di un microprocessore ?
Quindi anche questa è la dimostrazione lampante dell’influenza costante dello Spirito sulla materia !
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Psicologie e scienze cognitive – Tendenze comportamentali
Il cervello alla ricerca della novità
Cercare esperienze nuove e insolite è una tendenza comportamentale fondamentale per l’uomo e per gli animali, anche se devia dalla perfetta”scelta razionale”.
Diverse ricerche hanno suggerito che gli stimoli nuovi possano attivare parti del sistema cerebrale della ricompensa, ma finora non era stato individuato alcun legame funzionale.
Ora, sfruttando la risonanza magnetica funzionale, un gruppo di ricercatori del Wellcome Trust Centre for Neuroimaging dell’ University College di Londra è riuscito a individuare gli schemi di attività cerebrale correlati alla ricerca della novità.
Come è illustrato in un articolo pubblicato sulla rivista Neuron, nello studio un gruppo di adulti è stato sottoposto a un test in cui avevano l’opportunità di guadagnare del denaro scegliendo fra quattro distinte immagini presentate simultaneamente, a ciascuna delle quali era associato un certo importo. Alcune di queste immagini erano familiari perché i soggetti avevano avuto occasione di giocare con esse già in precedenza.
I ricercatori hanno trovato che i partecipanti preferivano spesso gli stimoli nuovi a quelli familiari e che la scelta della novità era associata all’attivazione dello striato ventrale, un’area associata all’anticipazione di una ricompensa. I risultati suggeriscono che gli uomini sono motivati a ricorrere alla novità anche in situazioni in cui il grado di non familiarità non offre particolari prospettive di un esito più favorevole.
“Cercare esperienze nuove e insolite è una tendenza comportamentale fondamentale per l’uomo e per gli animali”, dice Bianca C. Wittmann, che ha diretto la ricerca.
“Cercare nuove opzioni ha senso perché può portare vantaggi a lungo termine. Così, una scimmia che devii dalla dieta a base di banane – per quanto ciò implichi lo spostarsi in parti ignote della foresta e mangiare un tipo di alimento nuovo – può trovare una dieta più ricca di nutrienti.”
Nell’uomo questa tendenza è spesso sfruttata dall’industria dei beni di consumo, quando riconfezionano gli stessi prodotti con una veste e una pubblicità nuove.
“La sostituzione di qualcosa di noto con qualcosa di nuovo rappresenta una precisa, seppur lieve deviazione dalla scelta razionale, in quanto introduce il rischio che ci venga venduto vino vecchio nella botte nuova”, conclude Wittmann.
“Il più grande bisogno del mondo è il bisogno di uomini; di uomini che NON si possono comprare né vendere; di uomini che sono fedeli ed onesti fin nell’intimo della loro anima; di uomini che non hanno paura di chiamare il male con il suo vero nome; di uomini la cui coscienza e’ fedele al dovere come l’ago magnetico lo è al polo; di uomini che staranno per la Giustizia anche se dovessero crollare i cieli” – E. G. White
“Una società di atei inventerebbe subito una religione” – H. de Balzac (1799-1850)
“Dio è coscienza morale. E’ persino l’ateismo dell’ateo” – Gandhi (1869-1948)
“La religione è un’illusione, e deriva la sua forza dal fatto che corrisponde ai nostri desideri istintuali” – S. Freud (1856-1939)
“Non vi è nulla di nascosto che non debba essere rivelato. Né cosa segreta che non venga alla luce”.
Dalla Bibbia: Matteo, cap. X, v. 26 – Marco, cap. IV, v. 22 – Luca, cap. VIII, v. 17 – cap. XII, v. 2
“Non c’è niente di più profondo di ciò che appare in superficie” – G. W. F. Hegel (1770-1831)
“Tutte le cose erano insieme; poi venne la mente e le dispose in ordine” – Anassagora (499-428 a.C.)
“Sulle ginocchia dei genitori eri un neonato che piangeva, mentre tutti intorno a te sorridevano. Vivi, dunque,
affinché scivolando nel tuo ultimo lungo sonno, tu possa sorridere mentre tutti intorno a te piangeranno” – Hafiz (1325 ca.-1389 ca.)
“La scienza ha radici nell’immanente, ma porta l’uomo verso il trascendente” – Papa Giovanni Paolo II
“Tutto il mondo intero aspira alla libertà, tuttavia ciascuna creatura è innamorata delle proprie catene.
Tale è il primo paradosso ed il nodo inestricabile della nostra natura” – Aurobindo (1872-1950)
“Fa che i miei occhi vedano sempre il rosso e il viola dei tramonti. Rendimi saggio, così che io possa conoscere le cose che tu hai insegnato alla mia gente, i misteri che hai nascosto in ogni foglia e in ogni roccia. Fa che io sia sempre pronto a venire a Te con le mani pulite e a testa alta, in modo che quando la vita svanirà come svanisce il tramonto, il mio Spirito possa raggiungerti senza vergogna” – Tom White Cloud – Ojibway
“Non si può cogliere nell’altro ciò che non si conosce in sé” – Holmes
“Noi non soffriamo per le cose del mondo, ma per le nostre credenze sulle cose del mondo” – Epitteto (50 ca.-138 ca.)
“Non è tanto importante quello che ci accade, quanto il modo con cui vi reagiamo” – Hans Selye (1907-1982)
“Se non conosci bene te stesso, come fai a conoscere un altro ? E quando conosci te stesso, tu sei l’altro” – Nisargadatta Maharaj (1897-1982)
“La mia felicità consiste nel sapere che provengo dal principio, nel contemplare lo yin e lo yang,
nell’osservare il succedersi delle stagioni, l’alternarsi del giorno e della notte, e nel sapere che al principio farò ritorno” – Chuang-tzu
“Noi creiamo il mondo che percepiamo, non perché non esiste realtà fuori dalla nostra mente, ma perché scegliamo e modifichiamo la realtà che vediamo in modo che si adegui alle nostre convinzioni su
l mondo in cui viviamo. Si tratta di una funzione necessaria al nostro adattamento e alla nostra sopravvivenza” – Gregory Bateson (1904-1980)
“Cos’è tutto questo affannarsi per il denaro, e tormentarsi per questo mondo ? Hai mai visto qualcuno che sia vissuto eterno ? Questi uno o due soffi di vita che sono nel tuo corpo, sono un imprestito: a mo’ d’imprestito bisogna vivere” – Omar Khayyàm (1050-1122 ca.)
“Oh Grande Spirito, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza di capirne la differenza” – Preghiera Cherokee
Hanno detto: “Da ogni parte c’è la luce di Dio”. Ma gridano gli uomini tutti: “Dov’è quella luce ?”.
L’ignaro guarda a ogni parte, a destra, a sinistra; ma dice una Voce: “Guarda soltanto, senza destra e sinistra” -Gialâl ad-Dîn Rûmî (1207-1273)
“So che senza di me Dio non può un istante vivere: Se io divento nulla, deve di necessità morire” – Angelus Silesius (1624-1677)
“Mentre discordavano sulla maniera con cui dovesse essere concepito e venerato il nume, tutte le religioni convenivano sul fatto di dover perseguitare, opprimere e distruggere quelli che erano di religione diversa, di dover vendicare con il risentimento più atroce le offese, e di nutrir un odio implacabile verso tutto il resto del genere umano”.
G. Ortes (1713-1790)
“Quando una religione ha la pretesa di imporre la sua dottrina all’umanità intera, si degrada a tirannia e diventa una forma di imperialismo” – R. Tagore (1861-1941)
“Gli estremi di vizio e di virtù sono parimenti detestabili: la virtù assoluta uccide un uomo quanto il vizio assoluto”- S. Butler (1835-1902)
“Ma se i buoi, i cavalli e i leoni avessero le mani, o potessero disegnare con le mani, e fare opere come quelle degli uomini, raffigurerebbero gli dei, il cavallo simili ai cavalli, il bue ai buoi, e farebbero loro dei corpi come quelli che ha ciascuno di loro” – Senofane (565-470 ca. a.C.)
“Come fiamma più cresce più contesa dal vento, ogni virtù, che il cielo esalta, tanto più splende quant’è più offesa” – Michelangelo Buonarroti (1568-1646)
“Che cosa è il nostro concetto di Dio se non la personificazione dell’inconcepibile ?” – G. C. Lichtenberg (1742-1799)
Sintesi: Anima o Spirito ?
In sintesi: l’anima è ciò che anima, fa muovere il corpo fisico e quando il corpo muore non esiste più. Perché e una creazione del corpo fisico, praticamente è il movimento (lavoro) che esso produce.
Lo Spirito invece è immortale ed è un punto di osservazione dell’InFinito che si incarna per fare esperienza sulla Terra e perfezionare la sua personalità.
Lo Spirito quando di incarna nella sua Persona fisica umana, ha un suo Nome e Cognome che gli danno i suoi genitori dai quali discende, per poter essere identificato.
Alla morte/trapasso, del corpo fisico, lo Spirito esce con il suo corpo di plasma e si reca nelle dimensione adatta al suo livello di conoscenza, per accrescere la sua conoscenza verso la Legge dell’Amore e per poi ricominciare….e così all’infinito ..vedi: lo Spirito questo sconosciuto: .https://mednat.news/2023/10/05/26721/
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