COLLUSIONI fra ENTI Statali e Big Pharma
La CORRUZIONE della SCIENZA e COMITATI, ASSCIAZIONI, ORDINI, STUDI TRUCCATI ecc.
https://dituttoedipiu.altervista.org/astrazeneca-finanziava-medici-e-editori-durante-la-pandemia-linchiesta-bomba-ecco-i-beneficiari/ ….e questo è ciò che traspare, ma ciò che è nascosto è ancora più grave…
https://dituttoedipiu.altervista.org/pfizer-ha-occultato-gli-effetti-avversi-ma-400-pagine-di-prove-non-bastano-il-giudice-archivia-tutto/
https://dituttoedipiu.altervista.org/contratti-sui-vaccini-se-li-rendete-pubblici-siamo-alle-minacce-la-mossa-di-big-pharma-per-nascondere-la-verita/
Ecco cosa affermava Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d’Indipendenza USA – 17 Sett 1787
“Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l’arte della medicina solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre “arti”, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica“.
Rapporto Flexner e Dichiarazione di Alma Ata + Sindacato Rockefeller = Dittatura sanitaria
Universo Intelligente + Universo Elettrico + SOVRANITA’ INDIVIDUALE
“I dittatori nascosti (clandestini) della medicina, d’altra parte li conosciamo molto bene…..; che vestano gli abiti dei “baroni” e degli “scienziati”, che si mimetizzano nelle “lobbies accademiche” od operino nelle multinazionali del farmaci, sono loro quelli che “contano”, “governano” e controllano la medicina ufficiale.
Alle menti aperte e liberali il compito di reagire a questa marea montante di intolleranza anti-scientifica, prima che questi nuovi tiranni arrivino ad insegnarci perfino cosa è giusto e non è giusto pensare…! ….. 220 anni dopo, questa situazione di dittatura sanitaria si è realizzata e TU caro lettore cosa fai per contrastarla ??”. By dr. Jean Paul Vanoli
La descrizione del meccanismo che nel secolo scorso permise ai grossi capitali finanziari dei Rothschild, di impadronirsi dell’intero sistema medico americano e non solo, attraverso il controllo dell’insegnamento universitario, i Rockefeller (legati ai Rothschild), amavano chiamarla “filantropia efficiente”, è qui in queste pagine linkate, ben descritto ed illustrato.
QUESTI I VERI PADRONI del MONDO
Woody Harrelson ha ospitato il Saturday Night Live e ha usato il suo monologo di apertura per criticare la risposta di Big Pharma al COVID-19:
“I più grandi cartelli della droga/farmaci del mondo, si uniscono e comprano tutti i media e tutti i politici e costringono tutte le persone del mondo a rimanere chiuse nelle loro case, e le persone possono uscire solo se prendono la droga del cartello e continuano a prenderla ancora e ancora“.
https://t.me/KanekoaTheGreat/6584
Corruzione e sistemi sanitari nel mondo: vedi
http://www.epicentro.iss.it/focus/globale/globalcorrupt.asp
Visionare questi link:
http://www.informatori.it/informatori/filepdf/sperimentazioni.pdf
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=DoS02m0OevM
“L‘industria farmaceutica è grande e potente come l’industria delle armi. Con la differenza che la guerra finisce. La malattia, no, finché c’è qualcuno che la tiene in vita” (By Hans Ruesch) ….magari con i Vaccini
“Noi medici siamo plagiati, fin dall’inizio, dagli insegnamenti universitari che ci vengono propinati da un manipolo di “professori” che hanno il solo interesse di lasciarci nell’ignoranza sulla vera origine delle malattie. Alcuni di noi, alla fine, raggiungono la consapevolezza e mettono in moto delle grosse energie che provocano reazioni positive nel Tutto.”
By Dott. Giuseppe De Pace (medico ortopedico ospedaliero)
Case farmaceutiche e Corruzione: lo scandalo planetario della Glaxo Smith Kline – 26/04/2014
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/26/case-farmaceutiche-e-corruzione-lo-scandalo-planetario-della-glaxo-smith-kline/964564/
La maggior parte delle case farmaceutiche è stata fondata a meta-fine ottocento o primi del novecento. Inizialmente le nazioni trainanti in questo settore furono Svizzera, Germania ed Italia.
Nel novecento il concetto di scoperta scientifica si è fuso con quello di bene di consumo di massa, per cui la aziende farmaceutiche hanno imposto un nuovo modo di fare medicina pratica.
“La professione medica viene comprata dall’industria farmaceutica, non solo in termini di pratica medica, ma anche in termini di insegnamento e ricerca. Le istituzioni accademiche stanno diventando gli agenti pagati dell’industria farmaceutica. Penso che sia vergognoso“.
By Arnold Seymour Relman (1923-2014), professore di medicina a Harvard ed ex redattore capo del New England Medical Journal.
BIG PHARMA CORROMPE TUTTE LE ISTITUZIONI !
Grecia, file Fbi su “presunta” maxi frode Novartis. Coinvolti dieci tra ex ministri ed ex premier
I documenti Usa hanno rivelato i nomi dei politici che, secondo l’accusa, avrebbero ricevuto milioni in tangenti per far ottenere alla multinazionale elvetica una posizione di forza nel mercato ellenico.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/06/grecia-file-fbi-su-presunta-maxi-frode-novartis-coinvolti-dieci-tra-ex-ministri-ed-ex-premier/4140095/#commenti-mobile
Il POTERE delle CASE FARMACEUTICHE:
“Nel 1979, quando Tina Anselmi è ministro della Sanità, decide il ritiro dal mercato di migliaia di farmaci che una commissione tecnica ha appena giudicato inutili o addirittura pericolosi.
Da lì a poco, viene avvicinata da un esponente delle industrie farmaceutiche che le offre 35 miliardi di lire in valuta straniera presso una banca svizzera di sua scelta, affinché ritiri quel provvedimento.
Questo episodio è citato anche da Hans Ruesch nel suo Naked Emperess della Garzanti-Milano.”
Corruzione: elenco dei medici Italiani, pagati dall’industria farmaceutica: corruzione_medici
Negli USA
Il documento trapelato da un membro del Congresso Massie mostra che i fornitori di cure primarie sono stati corrotti per suggerire ai pazienti di assumere vaccini COVID-19
Nel documento vedi foto sopra, elenca persino una struttura bonus basata sui volumi per i colpi vaccinali.
Guarda i bonus (premi) elencati in questo documento condiviso da Massie. È persino intitolato “Il programma di incentivi per i fornitori di vaccini COVID-19”.
– Bonus di $ 20 per membro vaccinato
– Bonus di $ 45 per membro vaccinato
– Bonus di $ 70 per membro vaccinato
– Bonus di $ 100 per membro vaccinato
– Bonus di $ 125 per membro vaccinato
La situazione peggiora ulteriormente se si considerano i pagamenti finali degli incentivi, fino a un bonus di $ 250 per membro vaccinato. Questo è incredibile, la corruzione parte dagli enti a “tutela” ed arriva fino ai medici vaccinatori….
Tratto da: https://thedcpatriot.com/
La CORRUZIONE anche della DIAGNOSTICA nella presunta e falsa PANDEMIA
Si paventa che l’obbligo vaccinale sia stato imposto a seguito di una manovra corruttiva di sconfinate dimensioni. Per ora non vi sono prove certe. Per ora. Ho rinvenuto principi di prova che i produttori di test in vitro abbiano condizionato la valutazione dei loro macchinari leggendo quanto affermato nello studio scientifico titolato:
Accuracy of novel antigen rapid diagnostics for SARS-CoV-2: A living systematic review and meta-analysis scritto da: Lukas E Brümmer ed altri.
Riporta l’esito dell’analisi di 14.254 articoli sull’efficacia dei test antigenici, 133 studi analitici e clinici che hanno portato a 214 set di dati di accuratezza clinica con 112.323 campioni.
Ad un certo punto afferma:
“Concerns of bias were raised across all datasets, and financial support from the manufacturer was reported in 24.1% of datasets“.
cioè: Sussiste il fondato sospetto che abbia avuto luogo una manipolazione dei set dei dati da parte dei produttori. Inoltre, è emerso che nel 24,1% dei dati ha avuto luogo un contributo economico da parte del produttore.
Il dato rilevante è che questo studio non è pubblicato da qualche rivista marginale, ma fa parte della copiosa bibliografia ,72 studi, in calce al contenuto di un report ufficiale dell’ OMS intitolato Antigen-detection in the diagnosis of SARS-CoV-2 infection, Interimguidance 6 ottobre 2021. La corruzione della diagnostica finalizzata a far apparire reale il fantasioso, è il punto debole di tutta l’architettura di cartone della falsa pandemia come è stato ben illustrato alla Corte Costituzionale italiana.
Presto matureranno i frutti di questa semina.
EMEA (oggi EMA) ha legami con l’Industria Farmaceutica – Roma, 09 giugno 2006
“Nessuno ha ricordato una cosa: l’Emea, l’agenzia europea del farmaco (oggi EMA), non dipende dall’amministrazione comunitaria della sanità ma da quella dell’industria. Un distinzione che dovrebbe far riflettere. A Bruxelles la forza delle lobby è grandissima”. L’osservazione è di Luca Poma, portavoce di “Giu’ le mani dai bambini“, Comitato sui disagi dell’infanzia che raggruppa quasi cento associazioni di volontariato e promozione sociale. “Continuano a trattare i bambini come fossero, dal punto di vista metabolico, degli adulti”, protesta Poma: è “assurdo somministrare ai bambini farmaci pensati per gli adulti.
Soprattutto il Prozac, psicofarmaco molto forte, che richiede prudenza nella somministrazione anche negli adulti“.
Prudenza che “sarebbe stato naturale attendersi, soprattutto dopo drammatici fatti di cronaca avvenuti negli Stati uniti – come le stragi nelle scuole causate da ragazzi in cura antidepressiva – ma che non è stata usata”.
Fonte: DIRE
Cosi come i CDC e la FDA, OMS, oltre al Ministero della salute italiano, ISS, gli ordini dei medici, le università ecc., i politici ed i partiti….
CORRUZIONE di BIG PHARMA nella sanità e con i medici
Il mio nome è Peter Gotzche, Direttore del Nordic Cochrane Centre di Copenaghen (Cochrane collaboration) e Professore di Clinical Research Design and Analysis, presso l’Università di Copenhagen.
Due anni fa ho scoperto che le prescrizioni di tutti i farmaci che prescriviamo sono la terza causa di morte, dopo I problemi cardiaci e il cancro.
I nostri farmaci uccidono circa 200.000 persone in America ogni anno e la metà di queste persone muoiono perché fanno quello che il loro medici dicono loro di fare, quindi muoiono a causa delle reazioni avverse. L’altra metà muore a causa degli errori, e spesso sono i dottori che commettono gli errori, perché ogni medicinale viene con circa 20 o 30 o 40 controindicazioni, precauzioni, ecc.
Nessun dottore (medico) al mondo conosce tutto questo, quindi danno ai loro pazienti dei farmaci che non dovrebbero dare, perché hanno interazioni pericolose con gli altri farmaci o prodotti alimentari.
Quindi i pazienti muoiono. Questa è l’altra metà.
Quindi un’altra cosa che ho scoperto in questi due anni, è stato che, per la maggior parte ciò che fa l’industria farmaceutica, è crimine organizzato, secondo la legge americana e in molti modi loro si comportano come fa la mafia, corrompono tutti quelli che possono corrompere, hanno comprato ogni tipo di persona, perfino incluso il ministro della sanità in alcuni paesi.
C’è un grande quantità di corruzione; per esempio, la Danimarca, siamo conosciuti per essere un paese con poca corruzione, ciononostante ci sono migliaia di medici sul libro paga delle case farmaceutiche e in Danimarca siamo solo 20.000 dottori (medici), questo è davvero un tipo di corruzione reale, le case farmaceutiche prima comprano i professori, poi altri direttori, medici e assistenti, non comprano i giovani dottori.
Quindi quando ci sono molte migliaia di dottori (medici) nella libro paga dell’Industria farmaceutica, questo è davvero un male, e questo è il motivo per cui ho scritto il mio libro: “farmaci mortali e crimine organizzato e di come Big Pharma ha corrotto il sistema della salute pubblica”.
Spero di convincere i pazienti che non devono prendere così tanti farmaci perché così tante persone muoiono a causa delle medicine che usano.
Nel mio paese le persone prendono tante medicine e ogni singolo cittadino può essere sotto trattamento con una medicina e mezza da quando è nato fino a quando muore.
Questo è INCREDIBILE ! E i farmaci non sono così buoni per la salute e uccidono molte persone.
Noi lo sappiamo, perché il farmaci sono al terzo posto come causa di morte, dopo i problemi cardiaci e il cancro.
Quindi, quello di cui abbiamo bisogno negli anni a venire, prendere molte meno medicine di quelle che prendiamo attualmente, se noi facessimo questo, se fossimo attenti, potremmo vivere più a lungo e più sani, perché le medicine hanno molti controindicazioni e reazioni avverse, e i pazienti spesso non capiscono che quando loro salute peggiora, potrebbe essere un effetto collaterale proprio delle medicine, e continuano a prenderle, perché questo è quello che dicono loro i dottori.
Quando ero uno specialista di Medicina Interna, quello che facevo spesso era fermare il trattamento farmacologico, specialmente nelle persone anziane, ed è incredibilmente rivelatore il fatto che quando un anziano messo molto male veniva dentro il mio studio e quando interrompevo loro il trattamento, stavano meglio e sembravano molto più giovani.
Molte di queste medicine hanno un negativo effetto sul cervello, la maggior parte delle persone non li tollera affatto, cadono e quando si rompono le anche, un quarto di essi poi muoiono.
Per esempio, molti antidepressivi vengono usati sui nostri anziani per oltre il 10%, sembra che uccidono il 3% di questi, ogni anno, intendo, su 100 anziani che prendono antidepressivi per un anno, 3% di loro cadono e si rompono le anche e muoiono, questo è un tasso molto elevato di mortalità.Così anche altri farmaci, specialmente antidepressivi, possono fa cadere le persone e ucciderli, e possono interferire con la cognizione, la memoria, la coscienza e tutte queste cose, e interagiscono in un modo di cui non sappiamo praticamente nulla, molti anziani prendono più di 5 farmaci al giorno e nessuno sa come questi farmaci interagiscono gli uni con gli altri; quello che invece sappiamo è che tutte le medicine hanno molte reazioni avverse nel corpo, e alcune di queste interferiscono con il loro metabolismo, cosicché si può avere un’alta concentrazione di farmaci nel corpo, se si utilizzano tanti farmaci simultaneamente.
Facciamo così tanto di quel male che nemmeno ci accorgiamo.
Ho una collezione piuttosto colorita di come la gente mi ha chiamato durante tutti questi anni, qualche volta i giornalisti mi hanno chiesto perché tu stai sempre cercando diatribe, e io ho risposto io non le cerco, sono le diatribe che cercano me, perché non è popolare dire la verità per quanto riguarda la salute, si fanno molti nemici, perché molte persone fanno soldi su false premesse, tanto i dottori quanto le industrie farmaceutiche, e i nostri controllori farmaceutici e i politici, sono tutti a bordo del carrozzone, ci sono poche persone indipendenti dal denaro della Salute, ovviamente per questo sono stato attaccato molte volte durante la mia carriera, perché ho toccato molte vacche sacre, la gente ha urlato forte a me, in una rivista francese sono stato chiamato “masturbatore statistico”, perché facevo vedere delle statistiche che gli screening mammografia non funzionavano, sono stato accusato di miscondotta scientifica dall’associazione delle industrie farmaceutiche danesi, è stato veramente ridicolo, non è stato nient’altro che molestia, dall’inizio alla fine, si sono presentati con argomenti vaghi che non hanno riconosciuto le conclusioni dei miei studi, e potevano essere presentati con statistiche e dire che le mie erano sbagliate, ma non hanno fatto nulla, solo molestie, il tutto è durato in totale 18 mesi, mi pare, e poi quando siamo stati assolti, ho fatto in modo che questo comportamento sgradevole fosse raccontato sul British Medical Journal.
Dopo di questo fatto, l’industria farmaceutica danese ha deciso di non perseguirmi più di tanto.
Quando è uscito il mio libro sul crimine organizzato, hanno raccontato un sacco di bugie, come sempre fanno, dicendo che i miei esempi erano vecchi e andavano indietro di 90 anni e così via, ma io sono riuscito a dimostrare che le 10 principali case farmaceutiche sono il crimine organizzato.
Questi esempi in realtà non sono vecchi, vanno indietro di 10-15 anni al massimo, i crimini sono aumentati, perché è così che funziona il crimine, più si guadagna e più crimine aumenta, è così che funziona il capitalismo.
https://telegra.ph/Farmaci-mortali-e-crimine-organizzato-e-di-come-Big-Pharma-ha-corrotto-il-sistema-della-salute-pubblica-10-23
Big Pharma, FINANZIA le varie associazioni dei medici pediatri, fondazioni politiche….!
– vedi il video….
http://www.infovax.it/news/i-soldi-delle-case-farmaceutiche-a-chi-decide-sui-vaccini/
e le UNIVERSITA’:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1211856718867508&id=100001295757504
By Laura Dana Popescu ha aggiunto 32 nuove foto — con Paolo Colpani e altre 41 persone – 4 febbraio 2017
L’azienda Farmaceutica Glaxo Smith Kline, leader mondiale nella distribuzione di vaccini! Ho fatto un piccolo reportage per capire come mai le istituzioni mediche ci spingono cosi ferocemente a vaccinarci! Questo mostro farmaceutico sponsorizza Associazioni, Federazioni, Fondazioni nazionali, europee e globali! Incentiva i medici e gli ospedali a scopo di produrre sempre più soldi con i vaccini. Guardate le Federazioni Globali delle malattie rare, autoimmune, HIV / AIDS, tumori, anziani, sclerosi multipla parkinson etc hanno tutte ricevuto finanziamenti!!! Noi diventiamo i loro pazienti a vita! ( L’articolo è stato creato dalla sottoscritta Laura Dana Popescu e le slide provengono dai siti ufficiali della Glaxo Smith Kline)
Italia:
Telethon
Dynamo Camp
Save the Children
Leggere per Crescere
AIPI Associazione Ipertensione Polmonare Italiana Onlus
AMIP Associazione Malati di Ipertensione Polmonare Onlus
A.N.I.Ma.S.S. Associazione Nazionale Italiana Malati di Sindrome di Sj¿ogren Onlus
Federanziani Senior Italia FederAnziani
Federasma e Allergie Onlus Federazione Italiana Pazienti
Gruppo LES Gruppo Italiano per la lotta contro il LES Onlus
UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare Onlus
Pan European:
Alzheimer Europe (AE)
Associazione Immunodeficienze Primitive (AIP)
European Federation of Allergy and Airways Disease Patients Association
European Institute of Womens Health
European Multiple Sclerosis Platform
European Organisation for Rare Diseases
European Parkinsons Disease Association
European Patients Forum
Global Alliance of Mental Illness Adocacy Networks
International Diabetes Federation
LUPUS EUROPE
Pulmonary Hypertension Association Europe
National European Groups:
Countries with websites:
Austria
Belgium
Bulgaria
Czech Republic
Denmark
Estonia
Finland
France
Germany
Greece
Ireland
Italy
Latvia
Lithuania
Netherlands
Norway
Poland
Portugal
Romania
Serbia
Slovak Republic
Slovenia
Spain
Sweden
Switzerland
Countries without websites:
Israel
Cyprus
Hungary
Malta
Portugal
UK
Asthma UK
British Lung Foundation
Bloodwise
Eczema Outreach Scotland
Epilepsy Scotland
Genetic Alliance UK
Herts Aid
Jo’s Cervical Cancer Trust
Melanoma UK
Meningitis Now
Meningitis Research Foundation
Parkinsons UK
Pulmonary Hypertension Association UK
Target Ovarian Cancer
WellChild
Emerging Markets and Australasia:
Agentina:
– Alua – Systemic Lupus Erythematosus (SLE) and supports SLE’s
– Casa Angelman – Angelman disease
– FundEPOC – respiratory problems (COPD).
Australia:
– ViiV Healthcare – HIV Company
– Stiefel dermatology – global leader in the field of dermatology
Brazile Website
Canada Website
Cile: Chilean Association of Pulmonary Arterial Hypertension (HAPCHI)
Ecuoador: Ecuadorian association in favour of cancer Patients “Esperanza y Vida”
Hong Kong: The Hong Kong Asthma Society – Hong Kong
Korea:
– Korean Lupus Support Group
– Pulmonary Hypertension Association Korea (PYEISA)
Malaysia Website
Mexico:
– Programa Compañeros, A.C. – HIV / AIDS
– Ministerios de Amor, A.C.
New Zealand:
– ASTHMA NEW ZEALAND
– BODY POSITIVE NEW ZEALAND – HIV/ AIDS
– POSITIVE WOMEN – HIV/AIDS
Philippines: Bravehearts Coalition of the Philippines, Inc. (“Bravehearts”)
Russia: New Zealan Website
Taiwan: Russian Website
Thailand: The Foundation for the Deaf Under The Royal Patronage of Her Majesty The Queen
Turkey: Turkey Website
Ukraine: Down Syndrome Charitable Foundation
Global:
Confederation of Meningitis Organisations (CoMO)
International Alliance of Patient Organisations (IAPO)
International Brain Tumour Alliance (IBTA)
International Patient Organisation for Primary Immunodeficiencies (IPOPI)
Complaint to the European Medicines Agency (EMA) over maladministration at the EMA
CLASS ACTION COMPLAINT: VIOLATION OF CIVIL RIGHTS AND CRIMINAL CONSPIRACY
La frase di Henry W Gadsden, direttore generale della multinazionale farmaceutica Merck tra il 1965 e il 1975 (durante la sua leadership i guadagni della Merck quadruplicarono):
“Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane, questo ci permetterebbe di vendere a chiunque”.
OGNI COMMENTO E’ VERAMENTE SUPERFLUO !
vedi anche: Conflitto di interesse + Conflitti di interesse PDF – 1 + Conflitti di interesse PDF – 2 + Conflitti di Interesse, denuncia del Governo Ii – PDF + CDC – 1 + CDC – 2 + FDA + Conflitti di Interesse, business farmaci e vaccini + Conflitti di interesse dell’AIFA
vedi anche: ISS + Ministero della salute + EMA + CNR e Corruzione + Consenso Informato + Le case farmaceutiche ingannano i medici e questi danneggiano i malati = I medici sono una minaccia
Commento NdR:
Oggi sono ben noti i misfatti dell’industria farmaceutica, e sono solo la punta dell’iceberg, ma nell’articolo non vengono tenuti in nessuna considerazione i GRAVISSIMI MISFATTI degli enti governativi Italiani ed esteri, a “Tutela della Salute”; dove sono stati, e dove sono ancora oggi questi enti che dovrebbero controllare con i loro laboratori, i farmaci ed anche i vaccini…..forse al bar a prendersi un caffe’….? ..e chiudendo tutti i due occhi su queste azioni Criminali, cio’ significa che sono collusi con i produttori di farmaci e vaccini, ma significa anche che le case farmaceutiche hanno corrotto e/o immesso nei posti di potere di questi enti, i “loro” uomini affinche’ nascondessero e chiudessero i due occhi su questi CRIMINI contro l’Umanita’ …altro che HITLER….quello ERA un BRAVO RAGAZZO in CONFRONTO a QUESTI CRIMINALI di OGGI !
CORRUZIONE FARMACEUTICA
Dalle industrie farmaceutiche mazzette a politici, funzionari statali e medici di tutto il mondo ? – 06 ottobre 2010 – Inchiesta del dipartimento di giustizia Americano.
USA, New York – Pagavano governanti, medici, agenti di commercio. Pagavano e forse continuano a pagare ancora per vedersi autorizzare un farmaco, riuscire a fare approvare una medicina, costringere a scegliere un prodotto invece di un altro.
Le pratiche della malasanità, si sa, non sono confinate negli angusti confini d’Italia.
Ma in Italia possono avere trovato terreno sicuramente fertile i boss di Big Pharma a cui adesso l’amministrazione degli Stati Uniti sta finalmente cominciando a presentare il conto.
La maggior parte delle case farmaceutiche è stata fondata a meta-fine ottocento o primi del novecento. Inizialmente le nazioni trainanti in questo settore furono Svizzera, Germania ed Italia.
Nel novecento il concetto di scoperta scientifica si è fuso con quello di bene di consumo di massa, per cui la aziende farmaceutiche hanno imposto un nuovo modo di fare medicina pratica.
Parlamentari pagati dalle Lobbies ? – Roma Ott. 2013
L’intervista a un assistente di un Senatore che svelerebbe i traffici illeciti tra parlamentari e Lobbies.
Video dell’intervista:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/390060/roma-parlamentari-pagati-dalle-lobbies.html
I personaggi che fanno le regole e le leggi sulle vaccinazioni sono spesso implicati nella vendita dei vaccini.
Ad esempio, la dr Julie Gerberding, che è stata alla direzione del CDC per 8 anni, è oggi presidente della Merck Vaccini.
Il dr. Paul Offit, membro dell’Advisory Committee on Immunization Practice (ACIP), ha addirittura sviluppato e registrato all’ufficio brevetti il suo stesso vaccino.
Tratto da “PANORAMA” – 14 Nov. 1993
“Un sistema marcio e corrotto di cui Poggiolini era solo il guardaportone” spiega Ivan Cavicchi coordinatore del settore Sanità della Cgil, “Qui c’è la complicità dei ministri, De Lorenzo in testa, ma anche del Consiglio Superiore della Sanità, del luminari del comitato bioetlco, dei professori foraggiati dall’industria farmaceutica, un’intera organizzazione finalizzata a fare soldi sulla pelle dei cittadini” .
Le BUGIE di DE LORENZO, BIANCO, CIRINO POMICINO, oltre a vari Politici, per far varare l’obbligo alla Vaccinazione, per il vaccino per l’epatite B, (chiamato falsamente: Antiepatite B, perché non protegge da nulla, anzi intossica ed infiamma il corpo con la cosiddetta ASIA)
Il termine ASIA Syndrome deriva dal suo acronimo in inglese, e si riferisce alla sindrome autoimmune/autoinfiammatoria indotta da adiuvante Vaccinale (Vaccino); è un’entità molto frequente, in cui si verifica una reazione autoimmune/infiammatoria nei confronti di un “adiuvante” (sostanza estranea all’organismo, inoculata con i Vaccini)
Delle quattro vaccinazioni obbligatorie questa, voluta da De Lorenzo che ha ammesso in Tribunale (dietro denuncia di una associazione contraria ai vaccini) di aver ricevuto una tangente di lire 600 milioni = € 300.000 (600.000 mila lire) dalla casa farmaceutica GSK (tangente pagata e confermata dall’amministratore delegato italiano dell’azienda GSK).
De Lorenzo è stato condannato ed imprigionato anche per altri reati, ma la legge sull’obbligo dell’epatiteB è rimasta…. (qui i particolari) e De Lorenzo una volta uscito di galera è stato “premiato”, dandogli subito un posto di “lavoro”….
Inoltre essa gode di molti studi pubblicati sulla sua pericolosità e nessun pediatra serio ha il coraggio di difenderne il NON obbligo.
“Nell’anno 2013, l’ex ministro della sanità Francesco De Lorenzo (soprannominato all’apice della sua carriera “Sua Santità “) è stato nominato presidente dell’ ECPC che riunisce circa 300 associazioni di malati di cancro in tutta Europa..
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/13/de-lorenzo-ai-vertici-di-fondazione-insieme-contro-cancro-ed-e-subito-polemica/683741/
Leggete perchè è stato condannato…
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/12/lorenzo-poggiolini-condannati-cassazione-dovranno-pagare-milioni-testa-allo-stato/204037/
“La sentenza aveva preso le mosse dalle sentenze penali definitive per i reati di corruzione o concussione “ascritti ai convenuti – si legge nella sentenza – che, negli anni 1982-1992, nelle posizioni rispettivamente rivestite nell’ambito della pubblica amministrazione, avevano percepito somme da numerose case farmaceutiche, producendo un danno erariale derivato dalla ingiustificata lievitazione della complessiva spesa farmaceutica”, non è forse legittimo sospettare che la European Cancer Patient Coalition (ECPC) non sia altro che un fantoccio delle case farmaceutiche che cosi ripagano un loro umile servitore, e non come vogliono farci credere un associazione di malati di cancro… non tutto è ciò che sembra signori… e pensare che questi dovrebbero pensare alla nostra salute, indicarci la retta via… mi sa che pensano più alla loro di salute che alla nostra ! “
Tratto da: ilfattoquotidiano.it
Dalla Merck alla Bristol-Myers Squibb, dalla GlaxoSmithKline all’AstraZeneca i grandi nomi dell’industria farmaceutica per una volta ci sono tutti nell’inchiesta del Dipartimento di giustizia e della Sec, la Consob americana. Obiettivo: scoprire se e come le Quattro Sorelle dei farmaci ungevano i governi di mezzo mondo per inondare il mercato con i loro prodotti.
L’inchiesta è davvero globale. Tra i paesi sotto esame ci sarebbero Brasile, Cina, Germania, Polonia, Russia, perfino Arabia Saudita. E l’Italia, appunto. I contenuti del blitz rivelato dal Wall Street Journal, non sono noti e al momento non è ancora chiaro a che livello nei vari paesi si sia spinta la corruzione.
Ma l’indagine individua almeno quattro tipi di possibili violazioni. Mazzette ai medici dipendenti dal governo per spingerli a comprare farmaci (NdR: e Vaccini).
Pagamento agli agenti di commercio di “commissioni” da passare a medici dipendenti dai governi. Mazzette a cliniche e ospedali per spingere l’acquisto di farmaci particolari. Mazzette ai politici e alle commissioni sanitarie per far approvare l’uso dei farmaci.
L’indagine per ora non ha nessun aspetto penale ma gli investigatori non escludono di aprire nuovi fascicoli.
Il governo si è mosso sulla base di una legge del 1977 che vieta alle compagnie quotate in Borsa negli Usa (ecco quindi l’intervento congiunto della Sec) di pagare funzionari degli altri paesi per fare business: è il cosiddetto Foreign Corrupt Pratices Act. Ma un’inchiesta potrebbe conseguentemente essere stata aperta anche nei paesi coinvolti in queste contrattazioni: e quindi anche in Italia.
Le compagnie sotto accusa hanno ricevuto una lettera del Dipartimento di Giustizia che chiede di giustificare i movimenti di denaro. Gli uomini di Big Pharma replicano che stanno già collaborando. Ma è fuori di dubbio che la mossa rientra nella battaglia con cui il governo di Barack Obama, già odiato dalle grandi compagnie per la riforma sanitaria che cancella decenni di privilegi e sprechi, ha promesso di fare pulizia di certe pratiche. Qualche tempo fa un’indagine simile ha portato alla luce i metodi di corruzione per lavendita in mezzo mondo di apparecchi medici. E nello sforzo di moralizzazione i funzionari Usa minacciano di passare alla denuncia degli stessi manager invece che delle sole aziende.
L’industria farmaceutica è particolarmente esposta alla tentazione delle mazzette internazionali, spiegano gli esperti, perché a differenza che negli Usa all’estero – come in Italia – i governi hanno molta più voce in capitolo nella regolazione dei farmaci.
Il giro d’affari della corruzione, invece, non è ancora stato quantificato. Ma basta considerare che il business di Big Pharma all’estero è un terzo del suo totale: più di 103 miliardi di dollari.
By Angelo Aquaro – Fonte: La Repubblica
vedi: Corruzione Farmaceutici – 1 PDF + Corruzione Farmaceutici – 2 PDF
…ed in Italia….? sembra che non capiti nulla…speriamo in futuro di vedere qualcosa di concreto per fermare questi CRIMINALI, anzi oggi la corruzione è aumentata ancora di più !
Parlamentari pagati dalle Multinazionali: scandalo a Roma – Maggio 2013 – Roma (I)
– vedi anche: Big Pharma
Deputati e Senatori della Repubblica sul libro paga delle grandi multinazionali per avere leggi favorevoli. E’ l’ultimo scandalo che riguarderebbe la politica italiana, dai contorni e dai contenuti tutti da definire. Ad scoperchiare il vaso è stata una trasmissione delle Iene.
“Dalle anticipazioni giornalistiche in merito al servizio delle Iene emerge che, nelle scorse legislature, deputati e senatori sarebbero stati pagati da multinazionali per operare modifiche favorevoli ai disegni di legge in discussione” si legge in una nota del presidente del Senato Pietro Grasso.
“Emerge la denuncia di un comportamento che, se provato, sarebbe gravissimo. Purtroppo – aggiunge Grasso – la natura di denuncia, anonima nella fonte e nei destinatari, rende difficile procedere all’accertamento della verità”.
“Spero quindi che gli autori del servizio e il cittadino informato di fatti così gravi provvedano senza indugio a fare una regolare denuncia alla Procura, in modo da poter accertare natura e gravità dei fatti contestati. “Da parte mia – continua Grasso – assicuro che mi adopererò per fornire agli inquirenti nel più breve tempo tutte le informazioni che riterranno utili alle indagini“.
Parlamentari pagati dalle Lobbies ? – Roma Ott. 2013
L’intervista a un assistente di un Senatore che svelerebbe i traffici illeciti tra parlamentari e Lobbies.
Video dell’intervista:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/390060/roma-parlamentari-pagati-dalle-lobbies.html
RICERCA DEVIATA ai MEDICINALI che MANTENGONO la MALATTIA CRONICA.
INTERVISTA al PREMIO NOBEL per la MEDICINA: RICHARD J. ROBERTS. – MEDITATE e CONDIVIDETE !
Il vincitore del Premio Nobel per la Medicina, Richard J.Roberts, denuncia il modo in cui operano le grandi industrie farmaceutiche nel sistema capitalistico, anteponendo i benefici economici alla salute e rallentando lo sviluppo scientifico nella cura delle malattie perché guarire non è fruttuoso come la cronicità.
L’F.D.A. (USA) ha TENUTO NASCOSTE le PROVE della PERICOLOSITÀ dei CIBI TRANSGENICI
e di molti Farmaci e Vaccini (vedi la trasmissione Report -Rai3 del 20704/08)
CDC e Conflitti di interesse + Corruzione nella Sanita’ italiana = Aifa
Ministero ed Enti informati sui danni dei Vaccini…stanno zitti…
Conflitto di Interesse = Corruzione dei Politici Italiani
Leggete QUI come gli “Enti” internazionali a “tutela della Salute” (OMS + CDC + FDA, ecc.)
sono chiaramente collusi con l’Industria Farmaceutica
Parlamentari pagati dalle Lobbies ? – Roma Ott. 2013
L’intervista a un assistente di un Senatore che svelerebbe i traffici illeciti tra parlamentari e Lobbies.
Video dell’intervista:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/390060/roma-parlamentari-pagati-dalle-lobbies.html
CORRUZIONE FARMACEUTICA – Conflitti di Interesse
Tre anni di carcere a De Lorenzo Tangenti da case farmaceutiche – 30 Ott. 1999
Corruzione: contestata al processo per le tangenti ricevute da imprenditori farmaceutici attraverso il centro studi Rimez.
AIFA e Farmindustria: tutto cambia e nulla cambia
«L’Aifa risponde alle esigenze dei politici e delle case farmaceutiche, ed entrambi non hanno alcun interesse affinché vengano effettuati controlli sui suoi membri, (NdR: né sui prodotti, come confermato dalla corrispondenza avuta fra il sottoscritto e questi “enti a tutela” si… ma dei fatturati di Big Pharma), altrimenti le possibilità di influenza, cioè di far affari, diminuirebbero drasticamente».
Nonostante la baraonda causata a suo tempo dagli scandali che travolsero il ministro della Sanità Francesco De Lorenzo e Duilio Poggiolini, direttore generale del Sevizio farmaceutico nazionale, il sistema non è mai cambiato.
Nell’inchiesta di Torino è coinvolta fra gli altri la Segena, una società di consulenza legale che nel ’92 finì nei guai per aver oliato con una tangente da 300 milioni le pratiche di una molecola, il Muscoril, e che oggi è accusata di tre diversi episodi di corruzione di tre dirigenti dell’Aifa.
Il titolare della Segena che è finito agli arresti, Matteo Mantovani, è figlio d’arte: fu suo padre Azio, condannato a due anni, a rivelare nel corso del processo a De Lorenzo e Poggiolini i meccanismi delle tangenti, e ora tocca a lui raccontare a quali nuovi eccessi si è giunti pur di far approvare un farmaco.
Di padre in figlio e da governo a governo, nessuno ha davvero intenzione di cambiare le cose: «Le nomine all’Aifa vengono stabilite dai potenti di turno, che scelgono fra i propri candidati: pur essendo tecnici e non politici, i membri vengono scelti in quota a questo o a quel partito, e a questo o a quel partito rispondono col loro operato».
Poggiolini prima, Nello Martini poi: sono passati più di quindici anni e i reati sono identici, segno che le cattive abitudini sono dure a morire: «Ma se continui ad affidare le chiavi della cassaforte ai ladri i casi sono due: o non sai scegliere i tuoi collaboratori oppure c’è il caso che i furti non ti infastidiscano».
Aulin:
Di verifiche e studi per appurarne la reale pericolosità non se ne parla, solo un attento monitoraggio. Come mai ?
La risposta è in un filmato di due minuti girato da un regista con le stellette e finito sui tavoli della procura di Torino, in cui un mediatore passa una mazzetta a Pasqualino Rossi, vicedirettore dell’Aifa e – guarda caso – rappresentante italiano all’Emea CHMP, per lasciare tranquillo l’Aulin. «Ai tempi d’oro, il fatturato dell’Aulin arrivava a 40 milioni di euro, il che significa circa 35 milioni di margine in tasca alla Roche, perché i costi di produzione sono bassi e la ricerca è stata fatta da altri».
Cosa tutela dunque l’Aifa: la salute pubblica od il giro d’affari privato ?
Nel sistema italiano del farmaco la corruzione infatti è strutturale: solo da noi è considerata necessaria una figura, quella del procuratore, inesistente negli altri Paesi. «I procuratori sono individui dal dubbio contenuto professionale che bazzicano i palazzi romani, sfruttando e tessendo relazioni con chi si occupa della valutazione dei dossier, ed elargendo tutti i favori necessari affinché le case farmaceutiche ottengano la registrazione dei loro principi attivi, i prezzi migliori per i loro medicinali, e così via».
Nell’inchiesta di Guariniello di queste figure ne sono finite diverse, come il già citato Mantovani; Giliola Sironi – presidente della costituente lombarda del Pd – che annovera fra i propri clienti Named e Molteni; Sante Di Renzo – chimico, editore e procuratore – che descrive candidamente la sua attività dalle pagine del sito internet: “Siamo la longa manus delle imprese farmaceutiche a Roma”.
Aggiunge la nostra fonte: “L’azienda farmaceutica italiana vive da 40 anni su questo sistema e non sono bastati gli scandali a cambiare le cose. Da noi le società del settore, di dimensioni a volte rilevantissime, sono ancora oggi padronali e con una vocazione alla ricerca pressoché nulla.
La Carlo Erba era l’unica azienda farmaceutica in grado di competere con i colossi americani quotati in borsa, ed è stata venduta.
È stato deciso, a livello strategico, di lasciare il campo aperto ai predoni, a scapito di innovazione e competitività, con il risultato che le molecole italiane registrate nel mondo sono solo 4: per dare un’idea delle proporzioni, quelle francesi sono circa 500 e quelle americane intorno a 3.000″.
I fatturati delle aziende nostrane, oltre che sul co-marketing, sono costruiti sull’ampliamento della gamma commerciale, giocando, per esempio, sul ciclo di vita dei prodotti e sulle line extention (alle gocce si aggiungono le capsule, e alle capsule le compresse), oppure differenziando i dosaggi per spuntare prezzi migliori. Ma questa situazione è insostenibile nel lungo periodo, e infatti l’industria farmaceutica italiana sta morendo.
Tratto da: rivistapaginauno.it
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Tangenti, a giudizio 8 funzionari Aifa e 8 impresari del settore farmaceutico – 06/11/2010
Accusati di corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio: in un video il passaggio delle mazzette nascoste in un giornale.
By Alberto Gaino
ROMA (I) – Corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio: un gup romano, Massimo Battistini, ha rinviato a giudizio 8 funzionari dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e 8 imprenditori del settore. L’inchiesta venne avviata a Torino dall’allora procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e dai pm Sara Panelli e Gianfranco Colace: furono i legali di alcuni indagati a richiedere che fosse la Procura di Roma a doversene occupare per competenza, e così è stato.
Con gli atti dell’inchiesta è stato inviato nella Capitale anche un video girato dai carabinieri nel 2008: la telecamera mette a fuoco il cancello in ferro di un condominio alla periferia di Roma. Vi si scorge un signore in completo grigio che stringe la mano ad un altro uomo, in maglione, che evidentemente è appena sceso di casa. I due conversano brevemente, poi il primo passa all’altro la copia ripiegata di un giornale. Stretta di mano, il signore in grigio esce di scena e l’altro, un gran sorriso sulle labbra, scende in strada, la attraversa e si allontana verso un giardino, tenendosi stretto sotto il braccio il giornale piegato.
Il signore in completo grigio era l’imprenditore Riccardo Braglia, titolare dell’azienda farmaceutica svizzera Hellsinn, quello in maglione era il dottor Pasqualino Rossi, rappresentante italiano all’Emea (l’agenzia europea del farmaco) sino allo scandalo provocato dal suo arresto: nel giornale piegato l’industriale aveva riposto una busta con la mazzetta; intascatala, Rossi si è diretto in banca a versare il denaro. I carabinieri l’hanno filmato sino allo sportello e appurato che il suo conto era in rosso prima del versamento videoripreso.
Il filmato rappresenta la chicca nella voluminosa documentazione raccolta dai pm prima a Torino e in seguito a Roma: è depositato in cancelleria con tutti gli altri atti dell’inchiesta a disposizione dei legali degli imputati in vista dell’udienza preliminare (ormai conclusa) e del futuro processo.
Tratto da: la stampa.it
E’ ancora bufera sull’agenzia dei farmaci (AIFA).
Si apre una nuova strada di indagine nell’inchiesta che ha coinvolto corruzioni e procedimenti illegali all’interno dell’Aifa.
Ora si tratta di disastro colposo per la messa in commercio di farmaci non perfetti. Ventidue medicine in commercio, infatti, sono sospettate di essere dannose per la salute dell’uomo. Sotto inchiesta un antinfiammatorio che, che, nonostante potesse provocare danni al fegato non è stato sospeso dal commercio; un anestetico locale che, secondo gli accertamenti, presenta un difetto a causa del quale due fiale diverse non sono distinguibili tra loro, con evidenti conseguenze per la salute pubblica; e poi psicofarmaci, antibiotici, diuretici, antipertensivi, antiasmatici a base di principi attivi che, scaduti i canonici dieci anni del brevetto, dovevano essere nuovamente sperimentati secondo le normali procedure che, invece, sono state ignorate.
Tutto ha avuto inizio nell’estate del 2005 e le vicende penali sono ancora in ballo. I primi provvedimenti hanno riguardato l’esecuzione di otto delle venti ordinanze di custodia chieste dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, i primi arresti da lui firmati in quarant’anni di carriera: due i corrotti, alti dirigenti dell’Agenzia per i farmaci; sei i corruttori, dipendenti di case farmaceutiche o di agenzie di intermediazione. Tutto perché a seguito di indagini dei Nas di Torino, sono emerse ombre sulle procedure di lavoro dell’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, sulle modalità di come classifica e cataloga i medicinali da immettere sul mercato.
La sperimentazione di due prodotti bio-equivalenti, i corrispondenti generici di un composto griffato, non convincevano.
Omologazioni di farmaci, fasce di prezzi, sperimentazioni: stando alle indagini dei Nas, tutto sarebbe avvenuto al di fuori delle regole. E i rapporti, i contatti, le mazzette allungate avrebbero garantito un risultato sicuro.
L’Aifa, per la procura, andava chiusa. Il gip Recchione, invece, ha centellinato gli arresti perché seppur è certa l’agevolazione garantita dai funzionari alle case farmaceutiche, manca la prova del pagamento del denaro.
Una speciale commissione d’inchiesta composta da tre saggi istituita dal sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio affincherà i magistrati piemontesi nell’inchiesta.
Tratto da: notizievideoblog.it
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BAYER: corruzione di medici assieme ad altre farmaceutiche – 14 Mag. 2009
I principali membri del consiglio di amministrazione della Bayer (vedi sopra) hanno guadagnato nel 2008 quasi dieci milioni di euro ognuno. Il presidente è anche amministratore in Deutsche Bank, E.ON, della confederazione dell’industria chimica tedesca, tra le altre cariche: eh già, il conflitto d’interessi non è un male tipicamente italico.
Guardate queste brutte facce, e fate il nesso tra esse e le azioni nefaste che un ente come la Bayer – e non solo – provoca quotidianamente nel mondo; le altre facce, quelle dei loro padroni – i proprietari della Bayer per intenderci – possiamo solamente immaginarcele, visto che si nascondono, occultano le tracce del loro bottino ottenuto con il nostro sangue – in totale conflitto d’interessi, insider trading, evasioni fiscali, strumenti finanziari, atti di corruzione di legislatori tramite gruppi di pressione mascherati, cartelli, acquisizioni con l’aiuto di banche compiacenti, e violazione totale della concorrenza – in un settore in cui giocare con la nostra salute diventa un vero e proprio gioco d’azzardo… truccato. E cucito sulla nostra pelle.
By Nicoletta Forcheri – Fonte: cbgnetwork.org
12 maggio 2009
Oggi: Assemblea degli azionisti Bayer a Duesseldorf
Corruzione sui farmaci: ex dipendente parlerà al Consiglio di Amministrazione della Bayer
Alfredo Pequito un Portoghese, ex dipendente del gigante farmaceutico tedesco Bayer, parlerà oggi durante l’assemblea annuale degli azionisti della Bayer, che si terrà a Duesseldorf in Germania.
Nel 1997, Pequito informò l’opinione pubblica del fatto che in Portogallo le compagnie farmaceutiche stavano corrompendo migliaia di medici perché prescrivessero i loro prodotti. Pequito raccolse i nomi di quasi 2500 medici portoghesi indotti, con doni tra cui figuravano soldi e buoni di viaggio, a prescrivere medicinali della Bayer. La Bayer, in Portogallo, ha anche condotto esperimenti medici al di fuori delle regole etiche. Alcune delle persone utilizzate per i test sono morte.
“Non appena iniziai a lavorare per la Bayer, venni informato che avevo a disposizione una grande quantità di soldi che doveva servire a sostenere e aiutare i medici nella loro attività. Questi soldi erano disponibili in ogni momento su richiesta. L’Ispezione Generale di Sanità, ha in seguito verificato che, per esempio, nel 1997 la Bayer Portugal ha speso tra il 5 e il 10% dei suoi profitti in questo tipo di attività. E oggi girano ancora più soldi, che includono pagamenti in denaro o regali di alto valore a seconda del servizio reso.” dice Alfredo Pequito, che chiederà anche al Consiglio di rendere noti i risultati di tutti gli studi clinici condotti in Portogallo. “Cosa spinge questa Compagnia a “comprare” le prescrizioni dei medici? Forse la Bayer non ha fiducia nella bontà dei suoi prodotti? Spero che il Consiglio di Amministrazione della Bayer abbia il coraggio e la signorilità di rispondere a tutte queste domande.”
Pequito è presente all’assemblea della Bayer su invito della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG), un network internazionale con sede in Germania, che da trenta anni sta monitorando le attività della Bayer.
By Alfredo Pequito è disponibile per interviste: Tel: 00351 918544611 begin_of_the_skype_highlighting – pequito.alfredo@gmail.com
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Menarini farmaceutici, inchiesta chiusa con 15 indagati – 12 Nov. 2011
Quasi un miliardo la truffa ai danni dello Stato che ipotizza il PM di Firenze a carico della Menarini farmaceutici, oltre agli altri capi d’accusa.
a cupidigia di pochi a scapito dell’onestà di molti non fa quasi più notizia.
La corruzione non è più un ‘fenomeno’ di cui meravigliarsi.
E così in questi giorni di assoluto pericolo per il Paese intero passa pressoché inosservata la chiusura delle indagini sulla farmaceutica italiana Menarini.
E dire che qualche sorpresina la tiene in serbo.
Oddio a pensarci bene è ormai una ‘consuetudine’ trovare implicati politici di alto rango.
Stavolta insieme al patron dell’azienda Aleotti e ai figli, risulta indagato anche il senatore Cursi, del Popolo delle Libertà, Presidente della X Commissione Permanente del Senato, Industria, Commercio, Turismo.
Già ! Sarebbe anomalo sedersi di questi tempi in Parlamento sprovvisti di almeno una sottile sottile fedina penale senza, per carità, fare di tutta un erba un fascio naturalmente, ma l’onestà resta sempre nelle retrovie e non gode di luce propria.
Dunque il nostro senatore, accusato di corruzione dai PM fiorentini, secondo la ricostruzione dei magistrati e dei carabinieri del Nas di Firenze, si sarebbe adoperato dietro pressione dei vertici della Menarini per far approvare in Parlamento norme a tutela dei farmaci brevettati a scapito dei generici.
Cursi avrebbe anche tenuto informati gli Aleotti sugli sviluppi dell’iter legislativo, interloquendo anche con uffici ministeriali ed intervenendo nell’interesse degli Aleotti presso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, quest’ultimo direttamente contattato dagli stessi Aleotti tramite la defunta Maria Girani Angiolillo.
Per i pm di Firenze ammonta a 860 milioni il danno al Sistema Sanitario Nazionale provocato dal 1984 a oggi da Alberto Aleotti.
Fra le accuse, tanto per non farsi mancare nulla: truffa ai danni dello Stato, riciclaggio, evasione fiscale, corruzione, ricilaggio di denaro.
Secondo gli investigatori dei carabinieri del Nas di Firenze e della Guardia di Finanza, una parte sarebbero i 575 milioni “provenienti dal delitto di truffa continuata” di cui è accusato Aleotti padre, e un’altra parte sarebbero “circa 600 milioni provenienti da reiterati delitti di frode fiscale”.
Le somme sarebbero poi state trasferite “utilizzando 900 conti correnti (ovvero sottoconti) bancari aperti in paesi esteri e riferibili a circa 130 società (la gran parte delle quali di diritto panamense)”.
Qualcosa di nuovo all’orizzonte rispetto ad accuse già sentite e reiterate dai vari ‘furbetti’ del quartierino e company ? Direi proprio di no.
Riguardo al prezzo dei farmaci, secondo l’accusa, la Menarini acquistava i principi attivi dalle grandi multinazionali attraverso delle società estere fittizie che, grazie a una serie di sovrafatturazioni, facevano aumentare i prezzi.
Questo faceva sì che il Comitato interministeriale incaricato di stabilire il costo dei farmaci, stabilisse “un prezzo di vendita più alto rispetto a quello che sarebbe stato determinato se fosse stato dichiarato il costo effettivo di tali principi attivi, prezzo che poi il Sistema Sanitario Nazionale, nell’ambito del rapporto di convenzione con i farmacisti, provvedeva a rimborsare”.
L’ultima parola ai tribunali.
Tratto da: ilserpentedigaleno.blogosfere.it
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Il caso Poggiolini e gli effetti sull’industria farmaceutica italiana – 14/08/2013
Trovato baule con 28 milioni di euro di proprieta’ di D. Poggiolini
È di questi giorni la notizia del ritrovamento presso la Banca d’Italia di un baule contenente un Tesoro del valore di 26 milioni di euro di proprietà di Duilio Poggiolini, che in tanti ricorderanno come il deus ex machina dello scandalo sui farmaci, in quanto direttore del servizio farmaceutico del Ministero della Salute e responsabile, in accordo col ministro, della fissazione del prezzo dei farmaci.
Per dare un’idea delle dimensioni del fatturato prodotto da questa attività di corruzione, basti ricordare che, a seguito dello scandalo, in un solo anno il giro d’affari della farmaceutica pubblica (quella acquistata dallo Stato) diminuì del 35%, ovvero oltre 4.500 miliardi di lire dell’epoca !
Ovviamente, Poggiolini e De Lorenzo (ministro della Salute dell’epoca) erano solo la punta di un iceberg di una vasta rete di corruzione e malasanità che riguardava un nutrito gruppo di persone, composto da medici, proprietari, manager e dipendenti di aziende farmaceutiche, direttori di Asl, professori universitari e consulenti di vario tipo.
Insomma, un ampio spaccato di società civile italiana che per oltre un decennio ha munto una mucca che sembrava fornire latte all’infinito, senza fare troppi sforzi. Lo scandalo Poggiolini si inserì poi nel più ampio fenomeno di tangentopoli, e fu archiviato come un caso di corruzione e malasanità, uno dei tanti della storia di questi Paese. Ancora oggi, quando se ne parla, il focus è sullo sperpero dei soldi e sulle morti causate dagli emoderivati infetti.
Eppure, a mio avviso, il vero danno creato da quella inopportuna e scellerata gestione va ritrovato nell’aver minato dalle fondamenta le capacità di innovazione dell’industria farmaceutica italiana in un momento in cui nel resto del mondo il settore cambiava pelle e nuove sfide si ponevano. Se per oltre 10 anni il profitto lo si era fatto semplicemente portando “mazzette” a chi deve autorizzare il rimborso di un farmaco o decidere del suo prezzo, a che serve investire in ricerca e sviluppo ?
Qualcuno forse ricorderà il caso Fidia, il cui fatturato era quasi interamente basato su un principio attivo (i gangliosidi), che successivamente allo scandalo la Commissione Unica del Farmaco definì al meglio “acqua fresca”.
Ma la Fidia non era l’unico caso. Tra i primi venti farmaci venduti, sei non avevano un’adeguata documentazione che provasse il loro ruolo terapeutico: gangliosidi, carnitina e acetilcarnitina, timopentina, citicolina, timostimolina, ubidecarenone.
Da soli questi sei principi attivi superavano i 2 mila miliardi di lire: circa un sesto del totale della spesa farmaceutica in Italia.
I vari sistemi di determinazione dei prezzi che si sono succeduti fino alla metà degli anni 90 in Italia non hanno certo aiutato il sistema farmaceutico in un contesto di lungo periodo. Il sistema di corruzione che si era determinato intorno a questo meccanismo ha generato danni incalcolabili per il sistema farmaceutico italiano. A parte il costo puramente finanziario che la collettività ha dovuto subire dovendo acquistare per anni medicinali a prezzi gonfiati, il vero costo è stato quello di aver abituato un sistema farmaceutico italiano a fare profitti in modo sbagliato, distruggendo così molte delle “competences” relative all’attività di ricerca e sviluppo che erano state accumulate negli anni.
Quest’ultimo aspetto è tanto più grave se si considera che chi ha veramente perso sono solo le imprese italiane, mentre le imprese estere hanno regolarmente continuato a fare ricerca in quanto impegnate su mercati globali molto più competitivi. Per le imprese estere, il mercato italiano degli anni ’80 ha quindi rappresentato un mercato “facile”, dove si potevano aumentare i profitti semplicemente aumentando il prezzo dei farmaci che erano poi spesso reinvestiti nelle attività di ricerca e sviluppo a livello globale.
Al contrario, per le imprese italiane i profitti facili hanno funzionato da anestetico per la ricerca farmaceutica, spingendo il settore verso una forma di suicidio assistito e, in ogni caso, di subalternità. Senza dubbio è questo il costo maggiore che stiamo pagando a seguito della gestione Poggiolini: una colpa che va imputata, in modo pressoché uguale, agli imprenditori farmaceutici italiani e allo Stato.
Sebbene a partire dal 1996 si fossero in parte ristabilite le condizioni per un corretto dialogo tra Stato ed industria, la contemporanea mancanza di una seria politica industriale per lo sviluppo di lungo periodo del settore farmaceutico e la decisione di aderire alla Moneta Unica hanno fatto si che lo sviluppo del settore farmaceutico venisse fatto dipendere dalle sorti della politica fiscale. Aver rinunciato dopo il 1996 a distinguere quanto nel settore farmaceutico fosse di competenza della politica sanitaria e quanto della politica industriale è stato un secondo errore che non ha fatto altro che aumentare i problemi e rendere quel che rimaneva del sistema della ricerca ancora più vulnerabile.
Infatti, nel momento in cui in Italia si scommetteva sulla possibilità di entrare a far parte della moneta unica e l’industria farmaceutica raccoglieva i pezzi del dopo Poggiolini, a livello mondiale le imprese farmaceutiche affrontavano le due grandi sfide della globalizzazione e delle biotecnologie. Nessuno (politici e imprenditori) in Italia ha cercato in quegli anni di valorizzare quando di buono c’era ancora in giro (chi ricorda ancora il caso del centro di ricerche di Nerviano ?).
Questo emblematico esempio mostra come i danni della mala gestione e della corruzione possono generare effetti di lungo periodo notevolmente più importanti di quelli di breve periodo. Nel caso del settore farmaceutico, abbiamo speso più di quanto era necessario ma il vero danno, di lungo periodo, è stato la distruzione di competenze per le quali eravamo riconosciuti leader a livello mondiale. Oggi, a distanza di circa venti anni da quei fatti, ci chiediamo perché non si fa più ricerca in Italia e perché i nostri giovani migliori vanno all’estero. Spesso, la risposta la si trova negli errori compiuti in passato.
Tratto da: huffingtonpost.it
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Italia Sanità: un sistema in conflitto d’interessi – Tangenti e lobbismo gonfiano la spesa
Dalle mazzette dei tempi di Mani Pulite ai metodi molto più sofisticati dei giorni nostri. Diverse inchieste hanno portato alla luce un intreccio malato tra ricerca, produzione di farmaci e attrezzature ed esercizio della professione medica. Un costo di 10 miliardi per la collettività. Mancano le norme, la volontà di applicarle ed i controlli.
Continua QUI:
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/01/28/news/conflitto_interessi_sanit_apertura_foto-51465867/
Anche lo ISS ha scritto qualcosa in merito:
http://www.epicentro.iss.it/focus/globale/globalcorrupt.asp
e qui un documentario che illustra la corruzione farmaceutica
http://www.adnkronos.com/IGN/Mediacenter/Video_News/Antonio-Morabito-nel-mio-film—denuncia-la-corruzione-nel-mondo-farmaceutico_32848722276.html
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E’ corrotto il medico che prescrive solo farmaci sui quali incassa una percentuale – 17 Gen. 2012
Lo stabilisce la Corte di Cassazione: scatta il reato di corruzione per il medico convenzionato Asl che prescrive solo farmaci sui quali i rappresentanti farmaceutici gli garantiscono una percentuale
Era nell’aria da qualche tempo, il sospetto che alcuni medici convenzionati con la Asl fossero propensi a prescrivere determinati farmaci piuttosto che altri perché “incentivati economicamente” dai rappresentanti farmaceutici.
Adesso il sospetto diventa certezza, e la Corte di Cassazione gli dà pure un nome: Corruzione !
Ergo, il medico convenzionato con la Asl che prescrive i farmaci segnalati dai rappresentanti farmaceutici dietro compenso di denaro, risponde del delitto di corruzione.
E’ quanto si legge nella sentenza numero 1207, pubblicata dalla sesta sezione penale il 16 gennaio 2012.
Il reato è stato inquadrato nella fattispecie di corruzione in atti d’ufficio.
Il collegio difensivo dei sanitari sosteneva invece che si fosse in presenza della più lieve fattispecie contravvenzionale di cui articolo 123 del d.lgs 219/2006, ovvero “Concessione o promessa di premi o vantaggi pecuniari o in natura”.
“La condotta presa in esame dalla citata disposizione – si legge in sentenza – deve ritenersi “prodromica” rispetto a quella, denominata di “comparaggio” di cui agli articoli 170-172 Rd 27 luglio 1934, n. 1265 (e successive modificazioni), dato che in questa è contenuto l’ulteriore elemento dello scopo dell’agente di agevolare la diffusione di specialità medicinali; sicché, come bene è stato messo in rilievo in dottrina, il rapporto tra le due fattispecie si configura secondo lo schema del cosiddetto reato necessariamente progressivo, che rende applicabile solo la fattispecie più ampia”.
La Corte di appello di Firenze aveva ravvisato il delitto di corruzione impropria, ma aveva aderito alla tesi secondo cui la fattispecie di “comparaggio” di cui all’articolo 170 del testo unico delle leggi sanitarie prevede che «se il fatto violi pure altre disposizioni di legge, si applicano le relative sanzioni secondo le norme sul concorso dei reati» sicché risultavano applicabili entrambi le fattispecie penali poiché la stessa condotta era inquadrabile anche in quella di altra fattispecie incriminatrice (nel caso, in quella della corruzione), in deroga ai principi che regolano il concorso di norme, e in particolare il principio di specialità. Risultava comunque configurabile, nella specie, il reato di corruzione, data la qualità soggettiva di pubblico ufficiale rivestita dai medici, in quanto inseriti nel sistema sanitario nazionale, che costituisce elemento specializzante, sotto il profilo della qualità dell’agente, rispetto al reato di “comparaggio”, che ha come destinatari indifferenziatamente quanti esercitino una professione sanitaria. Tuttavia il reato contestato ai medici che intascavano due-tre mila delle vecchie lire per ogni prescrizione del farmaco “segnalato” risultava ormai prescritto.
La sesta sezione penale della Suprema corte ha dunque annullato la sentenza impugnata e rinviato al giudice civile competente per valore in grado di appello, a norma dell’articolo 622 Cpp, in quanto la decisione del giudice del merito mostrava carenze sia sul piano della conferma della responsabilità civile che su quello della individuazione del danno conseguente alle condotte contestate.
Il giudice civile competente dovrà adesso esaminate le censure degli imputati in punto di responsabilità per le condotte loro addebitate e dovrà anche, con l’accertamento della responsabilità civile, affrontare il punto relativo alla quantificazione dell’eventuale danno ex art. 185 Cp, tenuto conto della derubricazione operata dalla Corte di appello della originaria imputazione, che esclude la contrarietà ai doveri di ufficio delle rispettive condotte.
Qui il testo integrale della sentenza 1207/2012 della Corte di Cassazione
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CORRUZIONE FARMACEUTICA, INFORMATORI PENTITI, ANIME BELLE e “MANIFESTO ETICO”
Spettabile Redazione,
mi riferisco all’ articolo ” Ricchi premi e cotillon alla lotteria della salute” su ” Panorama ” dell’ 1 maggio scorso 2013, certamente non per confutarlo, semmai per confermare ed aggravare quanto vi è scritto, ma per completare il quadro della situazione che anche dalle confessioni dell’ “Informatore pentito” non appare del tutto completo.
Esistenza di norme di legge inequivocabili.
Intanto, per prima cosa, occorre dichiarare che il termine ” Informatore pentito” non è realistico perché gli informatori hanno ben poco di cui pentirsi. Essi sono i passivi ed intimoriti esecutori di decisioni prese dalle Direzioni Marketing o Direzioni Vendite illegalmente poste ai vertici delle Organizzazioni esterne delle aziende farmaceutiche.
Si tratta di decisioni illegali perché la Legge di riferimento ( Decreto Legislativo 30/12/1992 n. 541 ) stabilisce che gli Informatori Scientifici, (da ora ISf), dipendano dal “Responsabile del Servizio Scientifico”. Questa norma non è campata per aria, ma discende direttamente dalle normative che regolamentano, da sempre, l’ attività sanitaria in tutto il mondo.
Tali normative stabiliscono che il medico prescriva la terapia nell’ esclusivo interesse del paziente e secondo ” scienza e coscienza”. Di conseguenza, qualsiasi pressione di carattere commerciale è illegittime e costituisce reato.
Come costituisce reato l’ evidente elusione degli articoli 9, comma 6, e 14 del D.Lgs 541 / 92 citato. L’ ISf è tenuto ad informare il medico e non a fare propaganda ai prodotti dell’ azienda da cui dipende, mentre le Imprese farmaceutiche chiedono all’ ISf soltanto il fatturato e valutano ogni ISf sulla base del fatturato ottenuto nella sua zona. Ciò contrasta anche con il Decreto del Ministero della sanità del 23 giugno 1981, secondo cui l’ informazione scientifica sui farmaci è finalizzata al contenimento del loro consumo. Norma del tutto logica, etica, mai attuata per colpa del Ministero stesso.
L’ organo responsabile dei controlli infatti, il Ministero della sanità, non ha mai indagato sulla sua effettiva applicazione, malgrado le innumerevoli denuncie ad esso pervenute ed inviate dalle Associazioni sindacali degli ISf che si attenevano, denunciando il malcostume, a disposizioni di legge finora mai revocate. [ Gli Informatori Scientifici sono tenuti a collaborare con il Ministero della sanità, anche con suggerimenti e indicazioni, al fine di assicurare il corretto ed ottimale svolgimento dell’ attività di informazione sui farmaci. ( D.M. 23 / 06 / 1981 art. 10 ) ]
Lungo sarebbe l’ elenco delle inadempienze più o meno consapevoli degli Organi di controllo, che pure dovrebbero vigilare nell’ interesse dei cittadini. Perché pochi reati sono più gravi e forieri di conseguenze deleterie quanto una informazione scientifica sui medicinali falsa e finalizzata alla propaganda più grossolana, come quella che si basa sulle regalie o sulla corruzione più brutale. In particolare nel nostro paese nel quale fino a pochi anni orsono non era obbligatorio l’ aggiornamento medico, ( ed ancora a tutt’ oggi le cose non sono di fatto migliorate ), gli abbonamenti a riviste scientifiche indipendenti sono state sempre molto rare e di conseguenza è stata molto facile la mistificazione scientifica prodotta dalle Aziende farmaceutiche.
Oggi possiamo contare su un indubbio miglioramento del Bollettino di Informazione sui farmaci distribuito dal Ministero della salute, ma nessuno può garantire che questo strumento di informazione sia letto. Anzi, ci risulta il contrario.
In conclusione: non c’ è soltanto una logica ed un’ etica che devono governare l’ utilizzazione dei medicinali, specie in un sistema di somministrazione gratuita a carico della Collettività, ma ci sono anche Norme di legge quanto mai dettagliate che non lascerebbero scampo ai delinquenti se gli organi di controllo svolgessero la loro funzione.
Gli Informatori Scientifici hanno sollecitato per primi le Leggi in favore della Collettività ed a tutt’ oggi ne sono gli unici difensori oltre ad essere promotori di altre Leggi.
Il Ministro della salute ha escluso gli Informatori scientifici dalla firma del “Manifesto Etico” e dal tavolo permanente di confronto con le altre categorie professionali interessare: distributori intermedi, farmacisti, medici.
Ciò costituisce una grave negazione della professionalità degli ISf, che a parole si intende sostenere col Manifesto Etico stesso e con la dichiarata intenzione di voler approvare in Parlamento la Legge istitutiva dell’ albo della categoria. In ogni caso, la professionalità dell’ ISf è un fatto compiuto per la presenza di Leggi italiane ed europee che ne delimitano l’ impiego, e ciò equivale di fatto ad un Codice Deontologico pubblico, strettamente collegato con la socializazione dell’ informazione. Anche l’ esclusione di altre professionalità riconosciute che rientrano comunque nella problematica in quanto Ordini cui sono iscritti molti ISf, come i Biologi, Chimici, Veterinari, dimostra che non si vuole fare sul serio.
Ben diversa fu l’ intenzione della nostra Associazione Sindacale di Categoria quando, nel 1997, propose un protocollo di intesa per la costituzione della “Consulta Paritetica sul farmaco e l’ assistenza farmaceutica”.
Attorno a questo tavolo permanente avrebbero dovuto sedere tutte le Organizzazioni effettivamente interessate alla libera e corretta circolazione dei medicinali, dal Ministero alla Società Civile rappresentata dalle associazioni di Consumatori ed Utenti e da quelle di malati di particolari patologie; dagli Ordini professionali ai Collegi di infermieri e Ostetriche, Associazioni di altre categorie di operatori della salute ancora senza ordinamento professionale, agli Informatori Scientifici; dalla Farmindustria ai Sindacati ed al Volontariato.
Questa iniziativa fu esplicitamente lasciata cadere così come a suo tempo il noto Duilio Poggiolini, allora Direttore generale del Dipartimento farmaceutico del Ministero della sanità fece decadere la Commissione ministeriale che, sulla base della Legge 833 / 78 istitutiva del S.S.N. avrebbe dovuto essere rappresentativa delle categorie professionali interessate, ISf compresi, nel controllare l’ attività di informazione scientifica sui farmaci e dare impulso alla circolazione di informazioni non solo di interesse farmaceutico anche attraverso corsi di aggiornamento.
“Il Ministero della sanità avrà cura di promuovere, organizzare, sopraintendere e sorvegliare iniziative finalizzate all’ aggiornamento ed arricchimento professionale degli ISf, che possono essere svolte anche dalle regioni” (D.M. 23 / 06 / 1981, art. 6 comma 7).
Il D.M. 23/06/81, che aveva visto per la stesura anche la partecipazione degli ISf, si proponeva infatti tra gli altri lo scopo di istruire periodicamente gli Informatori in parallelo ed al di fuori e dagli stereotipi di tipo commerciale propri delle Case farmaceutiche, col proposito di rendere la professione effettivamente utile per l’ aggiornamento degli operatori sanitari favorendo la diffusione di informazioni corrette.
Queste ed altre iniziative legislative, come l’ elaborazione della Direttiva 92 / 28 C.E.E., divenuta il D.Lgs 30 / 12 / 1992 n. 541, hanno visto sempre la partecipazione attiva delle Associazioni rappresentative degli ISf che si sono battute nell’ esclusivo interesse della Collettività. Questo è anche il fine ultimo della lotta parlamentare per l’ ottenimento dell’ Riconoscimento Giuridico e dell’ Ordinamento Professionale (Albo), iniziatasi nel lontano 1953 e sempre combattuta contro forze economiche ben poco propense a favorire l’ interesse collettivo.
Uno dei primissimi promotori dell’ Albo professionale, il dottor Manlio Spadoni, ha continuato la sua lotta fino a tarda età, con la pubblicazione di un testo ormai classico: “Pericoli da farmaci” e con l’ invio mensile, protratto per anni, di lettere circolari ai quotidiani ed ai settimanali di commento e critica alle iniziative propagandistiche delle Industrie del farmaco.
Queste denuncie sono state frequentemente pubblicate dai Media e sono state anche raccolte in volumi che si pregiavano della prefazione entusiastica di illustri maestri della farmacologia universitaria.
A fronte di queste denuncie dettagliate il Ministero della sanità non è mai intervenuto.
Anche lo scrivente ha svolto attività di denuncia per circa un decennio sul periodico decadale “La Coscienza del Medico”, giunto alla diffusione di 55.000 copie, con la medesima audience presso il Ministero.
La stessa denominazione di “Informatore Scientifico” è nata nei nostri ambienti con lo scopo di imprimere un’ immagine consona al ruolo previsto dalla Legge. Precedentemente, il termine più in uso era quello di “propagandista”.
Per le stesse validissime ragioni oggi noi promuoviamo il termine ” farmacologista”.
Inutile sottolineare che anche questa semplice proposta vede più elementi contrari che favorevoli.
Tutto resterà immutato se non si agisce sull’ informazione.
L’ attuale situazione italiana risale ad una iniziativa di politica industriale degli anni settanta, quando in Italia prevalse l’ idea di alienare buona parte delle strutture industriali predisposte per la ricerca e far diventare il nostro paese un mercato per le multinazionali del farmaco.
Come ben noto, ciò costò agli italiani un prezzo incalcolabile per due ragioni fondamentali: l’ aumento medio del prezzo dei medicinali dovuto alla ” ripartizione degli utili” su brevetti stranieri ai gestori delle aziende italiane trasformatesi in pure organizzazioni commerciali, ed il conseguente divampare delle guerre commerciali su prodotti identici ma di denominazione diversa, nelle quali il reale valore del prodotto farmaceutico veniva soverchiato dalla forza della pressione pubblicitaria.
Pur se ripugna il termine di mercato per designare la vendita di medicinali, dobbiamo renderci conto che la situazione non può che peggiorare perché l’ industria italiana non può fare da propulsore della ricerca di base, dovendo investire tutto o quasi in propaganda, in un settore come quello biomedico che in altri paesi assorbe buona parte dell’ attività dei ricercatori di tutte le specialità scientifiche.
In questa situazione, una visione strategica seria (ed onesta) dovrebbe puntare almeno sull’ informazione e l’ aggiornamento, tenendo conto che la scienza ha fatto per proprio conto progressi soprattutto nel settore della valutazione dell’ efficacia degli interventi sanitari e della farmacoeconomia.
In molti paesi, ed in Europa, gli ISf sono regolarmente utilizzati nella Farmacovigilanza ( D.Lgs 44 / 97 ). In Italia questa attività è stata sempre scoraggiata.
Conclusione: l’ Italia è uno dei paesi a più bassa comunicazione di effetti secondari dei medicinali a fronte di un mercato sempre in espansione. Recentemente il Ministero della salute si è fatto promotore della traduzione stampa e diffusione (non si sa bene a chi), del volume di oltre 1000 pagine: “Clinical Evidence” consultando il quale è possibile conoscere il reale e sperimentato valore di moltissime pratiche mediche.
Poiché questi dati di carattere sperimentale permettono di ridimensionare molte pratiche ancora in corso ma del tutto obsolete perché dimostratesi inutili o anche soltanto superate, la consultazione abituale di questo testo sarebbe di grande utilità.
Tuttavia, nulla è stato fatto dal Ministero stesso per sensibilizzare gli operatori sanitari sull’ importanza di una spesa non da poco che grava su tutta la collettività nazionale, né ci risulta che la spedizione di questo libro abbia sortito un qualche effetto. Ecco perché sottrarre una parte dell’ attività degli ISf alla propaganda farmaceutica per dedicarla alla diffusione di informazioni di carattere sanitario pubblico, come avviene in altri paesi d’ Europa, potrebbe costituire l’ inizio di un’ auspicabile inversione di tendenza tanto più che l’ informazione scientifica svolta dall’ industria è sovvenzionata dal S.S.N.
Il Ministro invece, proprio in questi giorni, come pubblicato sui Media specializzati, chiede alle industrie un contributo per l’ educazione permanente dei medici e degli altri operatori sanitari. Gira e rigira il finanziamento dell’ aggiornamento del medico ricade sempre sull’ industria la quale naturalmente chiede delle contropartite.
La formazione del prescrittore pertanto rimane sempre nell’ ambito delle logiche di produzione industriale.
Non che in passato il Ministero non ricevesse adeguati contributi. Tutt’ altro !
La differenza consiste soltanto nel fatto che all’ epoca tali contributi si disperdevano dentro i meandri del Ministero come nelle infinite derivazioni del delta del Gange che formano le paludi di salgariana memoria.
Conclusione.
E’ un fatto certo che l’ unico sistema utile per far circolare informazioni complete e comprensibili sull’ innovazione in campo scientifico e medico-biologico è quello della comunicazione interpersonale, anche perché la pagina scritta è spesso di difficile decifrazione e non invoglia alla lettura. E’ per questa ragione che oggi circolano in Italia circa 25.000 Informatori Scientifici del farmaco.
Le leggi in vigore, già citate, sanciscono questa realtà, assegnando agli ISf compiti che travalicano gli interessi industriali perché di fatto si tratta pur sempre di diffusione di cultura scientifica.
I costi dell’ informazione sono sempre molto alti e non sono i ritorni economici delle industrie del farmaco, oltretutto multinazionali non italiane, che giustificano tale spesa.
L’ utilizzazione degli ISf per fini istituzionali sarebbe l’ unico sistema valido per sviluppare coscienza scientifica in un paese che ne ha molto poca e contemporaneamente contenere ed indirizzare un mercato che oggi si presenta totalmente avulso dagli interessi reali dei cittadini.
Noi siamo sempre stati pronti a fare la nostra parte.
dr. chim. Giorgio Vitali – Presidente Federazione Nazionale Quadri Informazione Scientifica e Ricerca
Via Marano Equo, 32 – 00189 Roma
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USA e Mondo intero, 2020-21:
Pfizer ha donato milioni a gruppi “indipendenti” per “spingere” i mandati del vaccino COVID
Pfizer, gigante farmaceutico capace di condizionare i governi e gli Stati, nel 2021 ha finanziato associazioni mediche, gruppi di consumatori e organizzazioni per i diritti civili allo scopo di creare l’apparenza mediatica di un ampio consenso pubblico all’obbligo vaccinale COVID-19. Ma ora è stata smascherata dall giornalista investigativa Lee Fang.
Con l’introduzione dell’obbligo vaccinale nel 2021, Pfizer ha taciuto sulla questione dei finanziamenti ai gruppi di sanità pubblica, ai gruppi di difesa dei pazienti, alle associazioni di medici, ai pediatri, ai gruppi di comunità e altri che insieme all’amministrazione Biden hanno attivamente propugnato l’obbligo vaccinale come misura per proteggere la salute pubblica.
La Fang ha divulgato sul proprio Substack le prove che molti dei gruppi che propugnavano l’obbligo vaccinale e, nonostante la mancanza di dati scientifici a sostegno , promuovevano l’idea che i vaccini MRNA COVID-19 fossero “sicuri ed efficaci”, nello stesso momento stavano ricevendo soldi da Pfizer.
Parliamo anche di gruppi di spicco, nell’ampio elenco di coloro che hanno preso il finanziamento di Pfizer mentre spingevano i mandati includevano la squadra del Chicago Urban League, i pediatri dell’American Academy of Pediatrics (AAP), associazioni dei consumatori come la National Consumers League, i sostenitori di vaccini come The Immunization Partnership, i farmacisti dell’American Pharmacists Association, scuole di medicina dell’American College of Preventive Medicine, sanitari dell’Accademia della Managed Care Pharmacy,patologi dell’American Society for Clinical Pathology e medici di base dekl’American College of Emergency Physicians.
Molti gruppi non hanno palesato il loro Conflitto di interessi e i loro legami con Pfizer.
Fra gli altri finanziati anche attori, cantanti, uomini di spettacolo che si sono prestati a vere e proprie sceneggiate programmate.
https://childrenshealthdefense.org/defender/pfizer-funding-promote-covid-vaccine-mandates/
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Articolo di Panorama pubblicato nell’Aprile del 2003:
Ricchi premi e cotillons alla lotteria della salute – di Antonio Galdo
Il mutualista che chiede una lavatrice, il farmacista che pretende lo sconto, lo specialista che si fa pagare cene e maestri di tennis. Un informatore medico vuota il sacco e racconta bassezze e avidità di una parte della classe medica
Tratto da: laleva.cc
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NOVARTIS e CORRUZIONE – 9 gennaio 2014
Novartis accusata di corruzione in Usa. Il gigante farmaceutico nega.
Il gigante farmaceutico svizzero Novartis è accusato dalle autorità statunitensi di aver versato tangenti per aumentare gli ordini del suo farmaco Exjade, destinato a far abbassare il ferro nel sangue, usato soprattutto nelle trasfusioni. In due distinti comunicati, il procuratore federale di Manhattan, Preet Bharara e il ministro della Giustizia dello Stato di New York, Eric Schneiderman, hanno annunciato di aver denunciato Novartis per aver messo in piedi «un sistema di scambio di favori» con la società farmaceutica BioScrip.
Il sistema avrebbe preso piede nel 2007, «in un momento – ha spiegato Schneiderman – in cui alcuni dirigenti di Novartis avevano espresso preoccupazione per il fatto che alcuni pazienti avevano smesso di prendere l’ Exhjade a causa dei suoi effetti secondari pericolosi». Per questo, secondo l’accusa, il gruppo avrebbe stretto un accordo con la Bioscrip, per stimolare le vendite del farmaco. Alcuni dipendenti avrebbero effettuato migliaia di telefonate a pazienti incoraggiandoli a riprendere l’ Exjade, minimizzandone gli effetti secondari. In cambio, Novartis raccomandava i suoi pazienti a Bioscrip, e vendeva alla società il farmaco a prezzo ridotto.
Novartis (NdR: come al solito) “contesta le accuse e intende difendersi vigorosamente” ha indicato un portavoce del gruppo all’Afp.
Tratto da: ilsole24ore.com
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GSK – Scandalo tangenti, bufera sui farmaci – Pechino, 24 Lug.2013
Dopo settimane di accuse da parte delle autorità cinesi, GlaxoSmithKline cerca di difendere il proprio operato e rinnova il proprio interesse al mercato cinese nonostante gli scandali che hanno visto la casa farmaceutica britannica al centro delle indagini.
Nelle scorse ore, ha parlato in conference call il CEO di GSK, Andrew Witty, che ha spiegato la posizione dell’azienda, in linea con quanto espresso dal gruppo nei giorni scorsi. GSK aveva già ammesso lunedì di avere violato la legge, secondo quanto era emerso fino ad allora dalle indagini, e aveva definito “vergognose” le accuse rivolte al gruppo.
La casa farmaceutica britannica aveva poi promesso di abbassare i prezzi dei propri farmaci sul mercato cinese. Nella conference call di oggi Witty ha ammesso che lo scandalo che vede coinvolta la sua azienda in Cina avrà ripercussioni sul bilancio del gruppo e ha rinnovato l’impegno a collaborare con le autorità cinesi nelle indagini. Il gruppo non intende comunque abbandonare la Cina, al di là della vicenda di corruzione che vede GSK Nel mirino degli inquirenti.
Nella conference call indetta per presentare il risultato del secondo trimestre del gruppo, Witty ha poi affermato che le pratiche di corruzione di cui viene ritenuta responsabile la casa farmaceutica sono “totalmente contrarie ai nostri valori”, e ha sottolineato che la sede centrale dell’industria farmaceutica fosse completamente all’oscuro delle pratiche illegali portate avanti dalla divisione cinese. Il CEO di GSK ha poi chiuso la conference call rinnovando il suo impegno contro la corruzione.
Non è solo la GSK a dovere temere l’arrivo degli ispettori cinesi. Nei giorni scorsi anche AstraZeneca e la belga UCB sono state interessate dalle indagini. In un editoriale, la Xinhua ha detto che l’impegno cinese contro le tangenti legati ai prezzi e alle prescrizioni dei farmaci non si fermerà con la casa farmaceutica britannica. La principale agenzia di stampa cinese spiega che la corruzione nel commercio dei medicinali non riguarda solo la GlaxoSmithKline, ma anche le altre multinazionali del farmaco, e che il fenomeno è estremamente diffuso. Xinhua cita due esempi di corruzione legati al mondo della sanità cinese nel lungo articolo: il primo riguarda mille tra medici, infermieri e personale dell’amministrazione di 73 strutture ospedaliere di Zhangzhou, nella Cina sud-orientale, trovati colpevoli di avere intascato mazzette e di abuso d’ufficio; il secondo invece, vede al centro 39 funzionari locali del ministero della Sanità del Guangdong, che nel corso degli anni avrebbero racimolato 2,8 milioni di yuan in tangenti. “Una cosa è chiara – sostiene l’agenzia di stampa cinese – il caos del mercato dei medicinali non dovrebbe essere, in nessun modo, una scusa per le multinazionali per ricorrere alla corruzione, alla possibilità di fare cartello o ad altre cattive pratiche”.
Ben lontano dal dirsi concluso, il caso GSK si è arricchito nelle ultime ore di un nuovo capitolo. Un cittadino americano è stato arrestato in connessione all’indagine sulla corruzione nei confronti della casa farmaceutica britannica. L’ambasciata statunitense a Pechino ha confermato l’accaduto e ha spiegato di stare seguendo il caso. Altri due dipendenti di nazionalità cinese di AstraZeneca, diretta concorrente di GSK, sono stati interrogati dalla polizia a Shanghai. GSK ha poi negato che l’uomo fosse un suo dipendente. La casa farmaceutica britannica è indagata per tre miliardi di yuan che avrebbe fatto transitare attraverso agenzie di viaggio compiacenti (una delle quali già chiusa) per corrompere medici e strutture ospedaliere a prescrivere i propri farmaci ai pazienti.
I problemi di GSK non vengono però soltanto dalle pratiche di corruzione per ottenere la prescrizione dei propri farmaci a un prezzo maggiorato. Anche i laboratori del gruppo costruiti in Cina avrebbero avuto problemi con i controlli negli scorsi anni per procedure o metodologie di ricerca non eticamente o legalmente corrette. In particolare viene preso in esame il 2011. Secondo alcuni di documenti di cui è entrato in possesso il New York Times, la casa farmaceutica britannica sarebbe in buona compagnia: sarebbero ben tredici su venti i giganti del farmaco che hanno aperto un laboratorio in Cina ad avere usato metodi professionalmente discutibili. GSK ha spiegato di essere stata consapevole dei problemi nel ramo della ricerca in passato e di avere licenziato il mese scorso il capo del settore Ricerca e Sviluppo, Jiangwu Zang, dopo avere scoperto una falsificazione dei dati in uno studio scientifico sulla sclerosi multipla.
By Eugenio Buzzetti – Twitter@Eastofnowest – Tratto da: agichina24.it
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EMEA ha LEGAMI con l’Industria Farmaceutica
Roma, 09 giu 2006 – “Nessuno ha ricordato una cosa: l’Emea, l’agenzia europea del farmaco, non dipende dall’amministrazione comunitaria della sanità ma da quella dell’industria. Un distinzione che dovrebbe far riflettere. A Bruxelles la forza delle lobby è grandissima”.
L’osservazione è di Luca Poma, portavoce di “Giu’ le mani dai bambini“, Comitato sui disagi dell’infanzia che raggruppa quasi cento associazioni di volontariato e promozione sociale. “Continuano a trattare i bambini come fossero, dal punto di vista metabolico, degli adulti”, protesta Poma: è “assurdo somministrare ai bambini farmaci pensati per gli adulti.
Soprattutto il Prozac, psicofarmaco molto forte, che richiede prudenza nella somministrazione anche negli adulti”. Prudenza che “sarebbe stato naturale attendersi, soprattutto dopo drammatici fatti di cronaca avvenuti negli Stati uniti – come le stragi nelle scuole causate da ragazzi in cura antidepressiva – ma che non è stata usata”.
Fonte: DIRE
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Sanità corrotta. La prima indagine italiana. Solo 4 regioni immuni. (NdR: siamo davvero sicuri ? ). Al Sud la “maglia nera”. – Set. 2013
L’ha condotta Transparency International Italia, in collaborazione con Rissc e Ispe-Sanità.
Molti dati raccolti ma il fenomeno è difficile da monitorare. Si pensa che i casi siano molti di più in tutti i campi: farmaci, nomine, appalti di beni e servizi, sanità privata e negligenza medica.
– vedi: Ministero ed Enti a “tutela“, informati sui Danni dei Vaccini, NON fanno MAI nulla…
La Mappa:
Quanta corruzione c’è nella sanità italiana ? Non è possibile quantificarlo con precisione, anche se si annida ovunque, a qualsiasi livello, dal direttore all’azienda di pulizia. Di certo c’è che negli ultimi anni è diventata molto più sofisticata: non si vede più l’imprenditore che consegna la valigia piena di soldi al direttore generale della Asl, ma l’informatore scientifico dell’azienda farmaceutica che fa avere regali e favori al primario o al medico, finte consulenze, benefici fiscali.
Insomma, modalità che rendono più difficile intercettare il reato di corruzione, che magari emerge dopo parecchio tempo, per un caso fortuito. In ogni caso nessuna regione italiana ne è esente.
Nel 2012 solo quattro regioni sembrano esserne state immuni, o aver registrato al massimo due casi di corruzione.
Per tutte le altre si va da un minimo di 2 ad un massimo di 10, con in cima a questa poco onorevole classifica la Campania, con oltre 10 casi. La seguono a ruota Calabria, Puglia e Sicilia con 8-10 casi e Lombardia e Umbria con 6-8.
A fare un’analisi approfondita del fenomeno è la ricerca condotta da Transparency International Italia, in collaborazione con Rissc e Ispe-Sanità, e presentata a Milano al convegno “Sprechi e corruzione in sanità: quali rimedi ?”.
La sanità è tra i settori a maggior rischio di corruzione. Tra gli 87 casi rilevati, dallo studio, nel 2012, sulla base dei casi denunciati,
le indagini aperte, i processi iniziati o chiusi, oasi ‘pulite’ appaiono essere solo 4 regioni, cioè Val d’Aosta, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia e Basilicata. In mezzo ci sono Piemonte, Liguria, Marche e Abruzzo con 2-4 casi, e infine Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Molise e Sardegna con 4-6 casi. Ma, spiega Lorenzo Segato, direttore del Centro ricerche studi su sicurezza e criminalità (Rissc), “non è possibile sapere quanta corruzione c’è. Non sappiamo ad esempio se nelle regioni dove abbiamo rilevato più casi nel 2012 è perché effettivamente vi sia più corruzione o perché ne vengano scoperti di più”.
A rendere più difficile la lotta alla corruzione vi sono anche delle caratteristiche proprie del reato in sé, e in particolare nella sanità.
“Il reato corruttivo – continua – è un accordo tra persone, in cui nessuno ha interesse a denunciare, e dove non ci sono vittime dirette, né una conseguenza immediata. Ad esempio probabilmente non si sarebbe scoperto il caso della fornitura di valvole cardiache difettose se non fosse morto qualche paziente. E’ quasi impossibile calcolare il danno indiretto, senza contare che c’è la commistione con altri fenomeni. Le inefficienze in sanità rappresentano il 3-5%, ma
all’interno di queste cifre non si può stabilire quanto sia rappresentato dalla corruzione. Non si può scindere insomma lo spreco dalla corruzione”. Poi ci sono caratteristiche del mondo sanitario che rendono ancora più difficile l’emersione dei fenomeni corruttivi, come il fatto che avvengono in strutture molto grandi, con migliaia di dipendenti e prestazioni erogate, dentro cui è facile nascondere operazioni poco pulite.
I casi di corruzione analizzati da Transparency Italia rientrano in cinque categorie: nomine, farmaceutica, appalti di beni e servizi, sanità privata e negligenza medica. Nel primo caso lo studio rileva come la politica usi la sanità come serbatoio e spartizione di voti.
Qui le merci di scambio sono la nomina a direttore generale, sanitario o primario in cambio di voti e finanziamenti.
“E’ la corruzione più dannosa – prosegue Segato – perché mina l’implementazione delle politiche sanitarie”.
La corruzione più diffusa è invece quella che riguarda i farmaci: in questo caso in cambio della scelta di un farmaco da parte di uno
studio medico, un ospedale o una asl, la ricompensa è costituita da regali, macchinari, finanziamenti. La corruzione più costosa è quella degli appalti di beni e servizi, visto che rappresentano il 20-30% dei bilanci sanitari. In questo caso il beneficio viene elargito per avere l’appalto con gare tagliate su misura, trattative negoziali, abuso della contrattazione diretta, o anche in fase di fornitura, dando servizi di qualità e prezzo minore rispetto a quanto promesso nel capitolato d’appalto. “Oppure le aziende pagano per essere pagate prima delle altre dalla pubblica amministrazione – aggiunge Segato –
senza contare il rischio di infiltrazione mafiosa, specialmente nei servizi di bassa specializzazione, come le pulizie o la vigilanza”.
La corruzione nella sanità privata è invece giudicata quella più pericolosa per la salute del cittadino. In questo caso si cerca di intervenire sugli accreditamenti, i drg o modificare il valore delle prestazioni, senza dimenticare che anche qui si annida il rischio di infiltrazioni mafiose, con il riciclaggio di denaro sporco con cui magari vengono acquisite intere cliniche. Infine la negligenza medica: qui la corruzione è meno rilevante economicamente, ma più iniqua, perchè limita l’accesso alle cure in base alle possibilità economiche del paziente.
Per cercare di arginare il fenomeno in qualche modo, Transparency Italia ha elaborato 15 proposte, che vanno dal risanare il rapporto tra politica e sanità all’accreditamento delle strutture private sulla base delle reali capacità fino all’uso di ‘vedette civiche’. “Il passo successivo – conclude Segato – sarà quello di elaborare 15 proposte pratiche da fare a piccoli passi, facili da realizzare per cui non potranno più essere addotte scuse se non verranno messe in pratica”:
Tratto da: quotidianosanita.it
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Provare a essere informati invece di supporre – 17 Agosto 2013
Gli scienziati pubblicano di aver scoperto un 30ennio di Cover-up (copertura) da parte del Governo sui Vaccini….
La ricerca da parte della University of British Columbia di (UBC), Dipartimento di Oftalmologia, Visual Sciences, Medicina Sperimentale e Neuroscienze che hanno esposto (riscontrato) 30 anni di corruzione e di BUGIE sulla politica vaccinale da parte del governo.
Una vasta indagine sui meccanismi interni del sistema sanitario nazionalizzato nel Regno Unito ha rivelato uno scioccante scandalo di incontri ufficiali da parte dei comitati di vaccini del governo britannico ed esperti medici indipendenti con connessioni del settore dei farmaci-vaccini.
Dr. Chris Shaw e il Dott. Lucija Tomljenovic, presso la University of British Columbia in Canada, hanno pubblicato un articolo “investigativo” con recensione sul Journal of Biochemistry, sui particolari legami governativi con le aziende farmaceutiche e la cooperazione del governo con i produttori di vaccini in materia di strategie volte a incrementare l’aumento dei vaccini nella popolazione.
Secondo il Dott. Chris Shaw e il Dott.essa Lucija Tomljenovic, gli organi consultivi e quelli che governano il settore della politica di vaccinazione nel Regno Unito hanno ormai, per molti decenni, nascosto la verità sui GRAVI pericoli dei vaccini, e volutamente spinto i vaccini non sicuri sul pubblico al fine di sostenere il programma di vaccinazione ufficiale.
Una citazione dal pubblicato, “peer reviewed paper” afferma: “Le autorità sanitarie britanniche si sono impegnati in questa pratica per gli ultimi 30 anni, a quanto pare per il solo scopo di proteggere il programma nazionale di vaccinazione“.
Come risultato della politica di vaccinazione promossa dal governo britannico, molti bambini sono stati vaccinati senza che ai genitori siano stati rese note le informazioni critiche sui rischi dimostrati di gravi reazioni nocive.
Vi è ora una pletora di prove scientifiche che i vaccini siano effettivamente implicati nella maggior parte delle malattie comuni oggi e che i vaccini per l’infanzia, influenza ed altri tipi di vaccinazioni sistematicamente distruggono il sistema immunitario del corpo.
Inoltre, la ricerca mostra legami causali tra aumentate esposizioni verso i sali di alluminio utilizzati ed il Thiomersal (mercurio), come adiuvanti nei vaccini ed un aumento dei livelli di difficoltà neurologiche in popolazioni esposte a quei vaccini.
By: Why Don’t You Try This? – Perché non provare questo ?
Sources:
The Vaccine Hoax is Over. Documents from UK reveal 30 Years of Coverup (nsnbc.me)
The vaccination policy and the Code of Practice of the Joint Committee on Vaccination and Immunisation (JCVI): are they at odds? (ecomed.org.uk)
The Health Hazards of Disease Prevention – Proceedings (ecomed.org.uk)
Responses to UBC vaccine paper a problem for free scientific inquiry and expression (vancourier.com)
E’ inquietante sapere che la maggior parte della letteratura medica (95%) che è stata fatta dai ricercatori, arriva direttamente dalla ricerca medica delle case farmaceutiche e che questi studi/ricerche sono SPONSORIZZATI dalla società che produce il vaccino. E che ogni ricerca che esprime opposizione alla vaccinazione è screditata e messa a tacere.
Ulteriori ricerche scientifiche hanno concluso risultati simili, come quella del Dott. Wakefield che ha pubblicizzato e confermato il legame tra disturbi gastrointestinali, l’autismo ed il vaccino MMR. – vedi link between stomach disorders, autism and the MMR vaccine.
Ma cio’ accade in tutti i paesi del mondo, perche’ la “sanita’ ” e’ in mano a Big Pharma e/o ai suoi uomini messi nei posti chiave dei governi delle varie nazioni….
Inoltre, un recente studio condotto dalla omeopata dott.essa Andreas Bachmair ha concluso che i bambini vaccinati hanno fino al 500% in più di malattie rispetto ai bambini non vaccinati. vedi link: vaccinated children have up to 500% more disease
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Per i genitori interessati alla ricerca della verità, vale la pena ricordare che le stesse persone che possiedono le aziende farmaceutiche di tutto il mondo, forniscono, controllano o possiedono anche propri principali punti vendita di notizie per i media.
vedi anche: also own mainstream media news outlets.
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Dalle mazzette dei tempi di Mani Pulite ai metodi molto più sofisticati dei giorni nostri – Febbraio 2013
Diverse inchieste hanno portato alla luce un intreccio malato tra ricerca, produzione di farmaci e attrezzature ed esercizio della professione medica.
Un costo di 10 miliardi per la collettività. Mancano le norme, la volontà di applicarle e i controlli.
C’è un uomo nel parcheggio, aspetta che il primario esca dall’ospedale, in tasca per lui ha una busta piena di contanti. E’ il “ringraziamento” per aver scelto, fra tante, la migliore offerta di fornitura di strumenti medici. Correva l’anno 1989. Arriva Mani Pulite con le manette e tutto il resto, la scena cambia.
Anno 2013, il dirigente medico esce da un convegno, stringe mani a tutti. Ha ricevuto ventimila euro per parlare per meno di un’ora, ha avuto una donazione alla Onlus che dirige ed è riuscito a ottenere che il suo progetto di ricerca fosse rifinanziato dalla casa farmaceutica che ben conosce e di cui prescrive caldamente i farmaci, nel reparto dell’ospedale che dirige. Farmaci molto costosi e con forti controindicazioni, inutili in alcuni casi. Tutto regolare, nessun rischio. Almeno finché qualcuno non protesta o finché una reazione avversa, poco sottolineata da quella ricerca, non viene a galla. Il gioco si svolge su un terreno poco illuminato.
C’è una zona d’ombra frequentata da medici, scienziati, manager e rappresentanti dell’industria farmaceutica, anche giornalisti. Una zona in cui non si è ancora nell’illegalità conclamata ma si scambiano vantaggi personali su questioni pubbliche.
Nel sistema sanitario italiano, e in particolare nelle Asl, “vige il più clamoroso conflitto di interessi del nostro Paese” ad affermarlo già nel 2010 era addirittura il presidente dell’Associazione italiana ospedali privati (Aiop) Enzo Paolini.
Il Conflitto di interessi sussiste quando il ruolo pubblico e quello privato sono in contrasto fra loro. In altri paesi si presta grande attenzione a dichiararlo.
Avere un conflitto non significa necessariamente metterlo in atto, ma avvertire la propria platea significa legittimarla a controllare, fare uno sforzo di trasparenza. Da lì fra l’altro è facilissimo scivolare.
Esiste un codice deontologico della professione medica che evidentemente però non basta.
L’Aifa recentemente ha fatto passi da gigante, ad aprile 2012 è stato creato un organo che controlla i conflitti di interessi di chi ci lavora dentro e di conseguenza stabilisce chi può lavorare a un determinato prodotto e chi no.
Infatti, sebbene la trasparenza sia importante, in alcuni settori strategici, non basta. Sarebbe necessario, come fanno in molti paesi, regolarsi di conseguenza per assegnare ruoli e mansioni.
Secondo Francesco Macchia, Presidente della neonata Istituzione per la promozione dell’etica in sanità “la corruzione fa perdere alla sanità italiana 10 miliardi l’anno”. Un dato che comprende tutto: dalle mazzette per gli appalti al comparaggio sui farmaci. E a questo punto, visto il periodo di spending review, sarebbe forse il caso di prevenire.
“In Italia la strada da percorrere è ancora lunga e ostacolata da più parti” ammette il Ministro della Salute Renato Balduzzi. Se ne era accorta la prestigiosa rivista scientifica Nature, già nel 2008, quando raccontò agli scienziati di tutto il mondo che ad esempio, nel paese delle tagliatelle, era possibile che il Ministro della salute
Maurizio Sacconi fosse sposato con il Direttore generale di Farmindustria Enrica Giorgetti. Dalla grezza e “volgare” mazzetta dell’epoca di Poggiolini e De Lorenzo si è passati a un sistema più raffinato e capillare.
Lo testimonia il Generale dei Nas, Cosimo Piccinno, parlando da dietro la catasta di documenti, intercettazioni e schede di personaggi di inchieste vaste come la più recente Do ut Des.
Lo ribadisce il teorico, massimo di questa materia, professor Alberto Vannucci, che spiega che da Mani Pulite a oggi è cambiata la figura del garante, ovvero di colui che premia o punisce a seconda delle circostanze: una volta era il politico mentre oggi le case farmaceutiche si rappresentano da sole. Il mercato si è emancipato
dalla politica, anzi, ha imparato a renderla un proprio strumento.
Sono tempi di lobbismo spinto. Secondo una fonte molto quotata del Ministero della Salute:
“A cadenza periodica e puntuale, Farmindustria, come altri, fa visita in Parlamento.
Il presidente Scaccabarozzi arriva, ma non da solo, accompagnato da venti, trenta dei suoi e parlano con tutti, destra, centro, sinistra, un pressante lavoro di lobby. Vanno e vengono come fossero a casa propria. Basti vedere quanti sono i “farmacisti” candidati alle prossime elezioni”.
Ha ragione, i candidati alle politiche che vantano legami stretti con il settore farmaceutico sono molti.
Soltanto qualche settimana fa è stata sventata per un soffio la norma, introdotta alle 2 di notte, e senza alcuna attinenza, nella legge di Stabilità, che stabiliva un canale di ingresso privilegiato e senza controlli per i prodotti emoderivati della Kedrion.
Un bel regalo dal proponente Cesare Cursi (Pdl) al collega senatore Andrea Marcucci (Pd) visto che quella è l’azienda di famiglia. “Siamo riusciti a fermare l’emendamento giusto in tempo, all’alba – racconta Balduzzi –
apponendo il pericolo per la salute pubblica” ma nessuna norma sul conflitto di interessi si è potuta muovere in aiuto dell’interesse dei cittadini né prima né dopo. Per la prossima volta quindi si rimane appesi all’insonnia.
Gabriele Albertini, candidato governatore per la lista Monti alla regione Lombardia, ha proposto di istituire un registro dei lobbysti in sanità. “La salute incide per oltre l’80 per cento del bilancio di ogni Regione. Per quanto riguarda la Lombardia i meriti della sua eccellenza sono risaputi, ma dobbiamo puntare ad eliminare quelle zone d’ombra oggetto delle indagini della magistratura” come nelle più avanzate democrazie comunitarie. E aggiunge: “L’attività di lobby, se regolata, è legittima portatrice d’interessi di singole realtà o
gruppi. Lasciata invece operare senza regole, come avviene oggi, porta ad alee di dubbio e presenta sul campo attori le cui uniche capacità sono solo vicinanze o amicizie a questo o a quel politico o dirigente”.
La partita quindi inizia già fuori dei palazzi istituzionali. Come in tutto il mondo, le aziende farmaceutiche pagano gli opinion leaders, con soluzioni sempre differenti, affinché influenzino l’opinione pubblica e i ricercatori. Fra questi, ad esempio, possono esserci anche dei giornalisti. Convegni in alberghi extralusso, vere e proprie vacanze, regali di valore a chi con i propri articoli dimostra di essere amico, ricchi pagamenti per presenziare convegni in cambio di ospitate in tv. Tutto per addomesticare le notizie a piacimento. Per chi invece non è “amico” l’esclusione o addirittura il discredito, come racconta nel video una giornalista che si occupa da anni di scienza e medicina.
Il conflitto di interessi ha permeato anche la sanità in modo capillare. Si parte dalla ricerca finanziata quasi al 90 per cento dalle case farmaceutiche, e guai se non ci fossero, ma che ormai non ha più neanche l’aspirazione all’indipendenza.
Il professor Antonio Giordano (presidente dello Sbarro Institute di Philadelphia) in un’intervista ci racconta quanto sia facile manipolare i dati. Si passa per le pubblicazioni sulle riviste scientifiche, anche qui l’85
per cento sono in conflitto di interessi.
La divulgazione al grande pubblico, con pressioni di vario genere sui giornalisti. L’attività di lobbysmo verso la classe politica e la permeazione di questa, tanto a fondo da promuovere determinati candidati. Le consulenze strategiche verso il Ministero della Salute e le tante Asl locali, fatte mediante specialisti al libro paga dell’industria farmaceutica.
Negli Stati Uniti è scoppiato lo scandalo quando si è scoperto che la maggior parte dei componenti del gruppo di lavoro per la gestione del diabete mellito era in conflitto di interessi. Siamo andati a dare un’occhiata all’equivalente italiano, metà sono in conflitto di interessi, mai nessuno ha alzato la bandierina, non c’è neanche qualcuno che controlli la veridicità delle dichiarazioni di chi non ha dichiarato nulla.
Altro esempio sconcertante, il Siaip, organo di consulenza del Ministero della Salute per i vaccini, i cui membri sono tutti in Conflitto di interessi.
Nessuna norma, nessuna irregolarità. La diffusione è profonda, si muove in una vasta zona d’ombra, godendo
dell’incertezza normativa e della difficoltà a controllare e sanzionare tutti. Secondo gli stessi Nas, nonostante le continue attività di indagine, il sommerso sarebbe ancora il 90 per cento di quelle 4136 persone segnalate all’autorità giudiziaria nel 2012.
Un mondo di sotterfugi a ogni livello e di grande creatività emerge dai documenti di inchieste importanti come “Do ut Des”, in cui sono stati prescritti in larga scala farmaci ormonali anche ai bambini, Camici Sporchi o Derma Affare-fatto, in cui sono stati privilegiati farmaci che costavano, a parità di efficacia, 100 volte di più.
Tutto quello che stiamo fin qui raccontando, in realtà però sarebbe già vietato anche dal codice deontologico di Farmindustria e il presidente Scaccabarozzi sostiene: “Non ne ho assolutamente notizia, non mi risultano, anzi, invito tutti a denunciare, segnalandoci chi trasgredisce”.
La spesa farmaceutica in Italia ammonta a 26 miliardi di euro l’anno. Un cavallo forte che ha bisogno però di briglie salde.
Per il settore pubblico l’interazione con l’industria farmaceutica è inevitabile e spesso anche positiva se ricondotta all’interno di una serie di norme e di atteggiamenti etici, come ci spiega il Professor Carlo Patrono dell’Università Cattolica di Roma.
In Italia però il male è diventato virale e dati in merito sono pochi, a testimonianza del poco interesse a trovare una vera cura. Alessia Scali, mediante l’associazione Avviso Pubblico, ha portato avanti una ricerca che, per la prima volta, traccia una mappa della corruzione in sanità in Italia.
Repubblica ne mostra in esclusiva un’anteprima. Il 42 per cento dei reati in sanità sono stati commessi in 5 regioni, il 57% al Sud dove però si concentrano anche di più le indagini, segue il Nord con una più elevata attività di corruzione connessa ai farmaci.
Medici, dirigenti e personale del servizio sanitario nazionale rappresentano la maggior parte degli indagati con diverse oscillazioni tra Nord, Centro e Sud. Più o meno costante e uniforme rimane invece la presenza di politici corrotti per tematiche legate alla salute, l’11per cento dei soggetti coinvolti.
È dalla politica, infatti, che dovrebbe partire la spinta di rinnovamento nell’interesse pubblico. Da lì, ad esempio, potrebbero partire norme più stringenti sui controlli. “Basti pensare che nel mondo quasi l’ottanta per cento degli studi pubblicati, non inserisce tutti i risultati e le relative reazioni avverse.
Nessuno li sanziona”, spiega il professor Ignazio Marino (oggi senatore e presidente della Commissione d’inchiesta sul sistema sanitario italiano), che suggerisce regole che l’Italia dovrebbe far proprie per evitare il conflitto di interessi in sanità. “C’è bisogno di investire in studi indipendenti paralleli a quelli fatti dall’industria.
Grazie alla trasparenza l’Italia potrebbe cominciare a introdurre solo farmaci realmente innovativi, mentre ora il 70 per cento è solo rielaborazione per aumentarne i prezzi, a quel punto ci sarebbe un guadagno per tutti”.
Fonte: inchieste.repubblica.it/
vedi cosa NON rispondono o come rispondono quando si chiede loro “enti a tutela della salute” qualcosa sui Vaccini…ISS + AIFA + MINISTERO della “salute”
EMA (Ente sui farmaci europeo) + Ecco i “padroni della sanita’” nel mondo + Sindacato Rockefeller
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Questo è quanto spende l’industria dei farmaci in Australia per “educare” i medici, secondo quanto scrive un articolo di The Global Mail:
http://www.theglobalmail.org/feature/a-million-dollars-a-week/600/
I giornalisti di The Global Mail hanno messo assieme un database di tutti gli eventi “educativi” di cui sono venuti a conoscenza e ne hanno stimato il costo.
Si va da un corso per 14 medici offerto dalla Boehringer Ingelheim in un Resort nei pressi di Sydney con spiaggia e molo privati dai quali, secondo la pubblicità, “si può osservare una famiglia di fotogenici pellicani” ($110 per persona al giorno) ai 38 milioni di dollari spesi dalla Pfizer in 5 anni per “educare” 450.000 medici.
L’articolo riporta molti altri esempi, nella maggioranza dei casi per eventi destinati ad abbinare la promozione di un farmaco, nuovo o rinnovato con i vari metodi dell’evergreening, con una vacanza per i medici e spesso anche per le loro famiglie. Tutte cose che in Italia ormai non accadono più !
Ma come hanno fatto i giornalisti a raccogliere i dati ?
Semplice.
Dal 2007 in Australia l’industria farmaceutica deve riportare ogni 6 mesi agli organi competenti i dettagli di tutti gli eventi formativi che organizza, finanzia o sponsorizza. Ai giornalisti è bastato fare due conti. Peccato che manchino dei dettagli: la legge australiana, infatti, non obbliga l’industria a svelare quanto paga a consulenti, ricercatori ed accademici per tenere i corsi.
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L’originale promessa della scienza era di utilizzare il potere della ragione e della conoscenza per il miglioramento della condizione umana e per il progresso. Quella nobile visione è stata ridotta per adattarsi a fini ignobili e, peggio, è stata corrotta a scopi che compromettono la dignità e il futuro umani.
Questa manipolazione della scienza, dicono gli autori, è “senza precedenti”. In breve, “la conoscenza oggettiva viene distorta per fini politici da parte dell’Amministrazione Bush, e viene travisata o addirittura nascosta al Congresso e al largo pubblico”.
A chi fa attenzione, conclusioni come queste non giungeranno inaspettate. Si inseriscono in un modello più ampio che spazia dall’uso errato di informazioni riservate per giustificare la guerra in Iraq, la frode sul bilancio, sull’andamento economico, e sugli effetti del taglio delle tasse, e la lista continua, e per la sua lunghezza e la sua portata è, ancora, senza precedenti.
Qualcuno potrebbe obiettare che tale informazione è faziosa e non dovrebbe stare su questo giornale e non ha nessuna attinenza con la sua missione di portare la scienza autentica sui problemi di conservazione. D’altra parte, indipendentemente dallo schieramento politico, la corruzione della scienza e dell’informazione pubblica per fini politici dovrebbe essere profondamente offensiva, allo stesso modo, per scienziati e cittadini.
Se continuerà, come il metodo di Lysenko (2) nell’Unione Sovietica, questa “corruzione”demoralizzerà gli scienziati, degraderà la reputazione della scienza, e discrediterà l’informazione necessaria per una società libera. E, in modo specifico per quelli che lavorano nella biologia della conservazione, la ricerca, qualunque sia il suo merito o apporto, non sarà tenuta in conto o sarà trascurata dagli uffici federali, dal Congresso, e dalla Casa Bianca.
Per quanto negativa sia la recente corruzione della scienza statunitense operata dagli ideologi di destra per fini politici, c’è un più profondo modello di corruzione descritto recentemente dal collaboratore del
Manchester Guardian George Monbiot (2004) (3). I problemi citati da Monbiot includono: il 34% dei principali autori di articoli in giornali scientifici sono compromessi con i loro fornitori di finanziamenti; solo il 16% dei giornali scientifici hanno una linea di condotta sui conflitti di interessi, e solo lo 0.5% degli articoli pubblicati hanno autori che abbiano svelato tali conflitti; gli scienziati inglesi e statunitensi stanno inserendo i loro nomi su articoli che non hanno scritto, che sono invece scritti da autori che lavorano per diverse aziende; l’87% degli scienziati che scrivono linee guida cliniche hanno legami finanziari con aziende farmaceutiche.
Monbiot, in breve, accusa come alcune branche di scienza universitaria siano sistematicamente corrotte da denaro aziendale. Nei recenti decenni c’è stata un’autentica inondazione di finanziamenti aziendali alle grandi università, e possiamo ragionevolmente assumere che la corruzione sia approssimativamente proporzionale al volume del finanziamento, che non significa, ad ogni modo, dire che tutta la ricerca così finanziata sia a causa di ciò corrotta.
La corruzione giunge in gradi variabili. La Union of Concerned Scientists e George Monbiot sono preoccupati degli effetti del fanatismo politico, dell’avidità, e del desiderio di fama sull’informazione scientifica. Ma c’è una più sottile forma di corruzione attraverso cui il finanziamento commerciale e il possesso del sapere recidono il libero flusso di idee nella scienza e deviano interi campi del sapere. Alcune branche di scienza semplicemente non avrebbero prosperato senza la promessa di una grande ricompensa pecuniaria sia per i ricercatori che per le istituzioni in grado di brevettare i risultati. E alcuni campi, di considerevole importanza per la prospettiva umana più ampia, si sono indeboliti perché non offrono tali potenziali. Come risultato, i libri di testo, i curriculum, le agende di ricerca, le decisioni di titolarità, le opportunità di impiego vengono a riflettere il modello dell’assegnazione e del dono di denaro, non la ricerca della verità liberamente scelta.
Non c’è alcuna cospirazione qui del tipo descritto dalla Union of Concerned Scientists o George Monbiot.
Invece, c’è il potere del denaro di fare quello che il denaro ha sempre fatto, cioè imporsi in questo caso sottomettendo molta della scienza a finalità commerciali e di potere determinando perciò le direzioni di interi campi del sapere.
I sostenitori del sistema argomentano che i fondi così ottenuti dalle università sono necessari per fare la differenza tra aumentare i bilanci e diminuire il contributo pubblico. Ma che la povertà sia una cosa relativa non è un buon argomento per compromettere l’integrità istituzionale, la fiducia pubblica, o la ricerca della verità. Gli altri argomentano che la conoscenza acquisita in questi campi, in qualunque modo finanziata, rappresenta un processo analogo all’evoluzione in cui solo il più forte sopravvive.
Questo non spiega perché ne sappiamo tanto su certe cose, spesso banali o anche dannose al benessere umano, e così poco su altre cose, come le reali dimensioni della vita sulla Terra, la biologia della conservazione, la salute delle donne, l’agricoltura senza sostanze chimiche, o la creazione di città vivibili.
C’è una terza e più profonda causa di corruzione oltre il potere dell’ideologia e il denaro: il fallimento dello scetticismo scientifico fra gli stessi scienziati. Robert Sinsheimer, in un notevole articolo
pubblicato su Daedalus nel 1978, chiese: “Ci potrebbe essere una conoscenza, il possesso della quale, in un dato momento e stadio di sviluppo sociale, sarebbe nemica del benessere umano o anche fatale ad
una ulteriore espansione della conoscenza ?” La sua risposta fu affermativa. Il suo punto di vista era semplicemente che il diritto di libera indagine non dovrebbe essere usato per scavalcare valori più grandi, inclusa la libertà, la pubblica sicurezza, la qualità dell’ambiente, e anche la sopravvivenza del genere umano.
C’è, lui sostenne, una conoscenza scientifica che non possiamo controllare e che potrebbe, in un modo o nell’altro, mettere a repentaglio l’umana sopravvivenza. Ventitré anni dopo, Bill Joy disse quasi la stessa cosa, facendo un appello per una moratoria sulla ricerca su dispositivi capaci di autoreplicarsi e intrinsecamente aldilà del controllo umano. Entrambi furono ampiamente ignorati o respinti come allarmisti. Ma se l’essenza della scienza è lo scetticismo, allora una mancanza di scetticismo sulla scienza stessa e il contesto più ampio in cui è condotta è ascientifico. Nonostante né Sinsheimer né Joy offrirono facili risposte, una risposta scientifica sarebbe risultata in un ampio dibattito sulle più ampie implicazioni della ricerca scientifica e la sua relazione con il benessere umano.
La corruzione della scienza non iniziò con gli ideologi di destra nell’Amministrazione Bush, o con i finanziamenti privati, o addirittura con il fallimento degli scienziati a pensare alla scienza in modo scettico.
Le radici del problema tornano indietro fino alla proposta di Francis Bacon (1627) di unire la scienza e il governo e al suo intento di assoggettare la scienza all’obiettivo del “realizzare tutte le cose possibili”. Quell’unione e le sue annesse possibilità restarono dormienti fino alla Seconda Guerra Mondiale e l’uso ed abuso sistematico della scienza e degli scienziati da parte dei governi Alleati e dell’Asse allo stesso modo. La scienza tedesca era corrotta ai fini dell’assassinio e della militarizzazione.
Ma la scienza nei paesi Alleati non può proclamarsi innocente. Testimone l’eredità del Progetto Manhattan: Hiroshima, Nagasaki, mezzo secolo di corsa agli armamenti, paesaggi radioattivi, e sistematica segretezza del governo. Bacon potrebbe non aver previsto le dimensioni e la portata della rivoluzione scientifica e le possibilità per i governi di corrompere la conoscenza applicandola allo sviluppo di orrendi ordigni e alla sorveglianza e manipolazione dei suoi stessi cittadini.
Un’immagine persino più desolante emerge nella scienza che ha usato i cittadini come cavie per ricerche evocatrici della scienza nazista: l’Esperimento Tuskegee Syphilis (4) tra il 1932 e il 1972; esperimenti condotti tra il 1950 e il 1969 in cui il governo sperimentò medicine, prodotti chimici, biologici e radioattivi su ignari cittadini statunitensi; e la deliberata contaminazione di 20000 km quadrati intorno a Hanford, Washington, per valutare gli effetti del plutonio disperso (Cornwell 2003 (5)).
E c’è stato un secolo o più di segreto aziendale sugli effetti ecologici e sulla salute dell’inquinamento e di un buon numero di prodotti e processi industriali. Se mai riusciamo a scoprire qualcosa, ciò avviene molto tempo dopo e principalmente grazie a qualche accidentale breccia nel muro della segretezza.
Guardando avanti, il progresso della scienza accrescerà le tentazioni alla segretezza e l’ulteriore uso improprio del sapere.
Il progresso in molti campi sta creando dilemmi etici per i quali siamo intellettualmente, moralmente e istituzionalmente impreparati, come Robert Sinsheimer temeva. E il progresso del sapere in certi campi moltiplicherà le possibilità per i terroristi di tutti i tipi, inclusi quelli che agiscono in nome del nostro governo mentre crescono le possibilità di errori umani con gravi conseguenze. La “guerra al terrore” dell’Amministrazione Bush sta creando nuove pressioni per militarizzare la scienza e l’industria sotto un denso manto di segretezza. Il Pentagono già controlla circa metà dei 75 milioni di dollari annuali della ricerca federale e del bilancio per lo sviluppo, una frazione che certamente aumenterà con la scusa della sicurezza nazionale e la spinta a militarizzare lo spazio e quindi ad estendere ulteriormente l’egemonia statunitense.
La scienza il più potente e problematico degli sforzi umani. Nel passato, ci siamo concentrati prevalentemente sulla sua potenza e promessa, non sui suoi pericoli. E nell’età d’oro della scienza, da Galileo al principio della scienza Nazista, questo era comprensibile, forse giustificabile. Ma viviamo adesso in circostanze diverse previste dal Frankenstein di Mary Shelley o da Ahab nel Moby Dick di Herman Melville. La scienza è cresciuta in potenza e portata senza un adeguato miglioramento nel nostro giudizio collettivo sui suoi usi propri o limiti, quindi con un piccolo miglioramento nella nostra capacità di prevedere e prevenire il sapere dannoso al genere umano per le ragioni che Shelley ha rappresentato e a causa della nostra predisposizione per ossessioni collettive del tipo descritto da Melville. Fare così ci richiederebbe di pensare più profondamente alla scienza e di mettere in discussione le relazioni fra la scienza e la democrazia, la legge, e la responsabilità. A tal fine offro le seguenti osservazioni.
Primo, la relazione tra la conoscenza e l’ignoranza non è a somma zero.
La fede nel potere della ragione che abbiamo ereditato dall’Illuminismo porta con se un crescente fardello di ironia. Il fatto è che il progresso della scienza, condotto con la fede che la ragione renda la causa e l’effetto trasparenti e il mondo più controllabile, ha di fatto creato un immensamente complicato mondo di cose, materiali, sistemi, effetti ecologici, e circoli retroattivi a diverse scale e orizzonti temporali in cui la causa e l’effetto stanno diventando più difficili da discernere e le possibilità di controllo (almeno su larga scala) addirittura più remote. Ogni scoperta scientifica espande il dominio del sapere ma espande anche l’interfaccia tra ciò che conosciamo e l’ignoto, che equivale a dire che genere ancora più domande, alcune delle quali non riusciremo a porre o a porre in tempo per evitare problemi seri (e.g., gli effetti dei clorofluorocarburi sullo strato di ozono).
Secondo, la scienza è neutrale solo al livello dei metodi e non al livello più alto al quale i problemi sono scelti e i campi definiti.
Quel livello più alto è determinato dai valori, dalla politica, dal finanziamento, e da cosa Thomas Kuhn un tempo descrisse come paradigmi metodi accettati di ricerca, problemi, e strutture che di volta in volta sono prodotti della cultura, della psicologia e del potere politico.
Terzo, dal punto di vista pubblico, l’attuale pratica della scienza è sempre più lontana ed esoterica, benché i suoi effetti siano sempre più pervasivi e intrusivi. La sua relazione con il pubblico ricorda in qualche modo la relazione della teologia distribuita dal Papato in Latino alle masse illetterate del Medioevo.
Quarto, in materia di conoscenza, il motivo conta. La differenza tra ricerca eseguita nello spirito, per esempio, della “compassione per l’essere vivente” di Barbara McClintock e quella motivata dalla curiosità spinta dal commercio non è banale. Una può condurre al profondo rispetto, l’altra più probabilmente all’ingegnosa manipolazione della natura o addirittura al sacrilegio.
Infine, le non volute conseguenze ecologiche, sociali ed economiche del progresso scientifico pongono sempre più i diritti di libera ricerca contro quelli della gente e delle future generazioni alla sicurezza, alla salute, alla sicurezza, al benessere, alla dignità e ad una piena e integra umanità. Per quanto Sinsheimer temeva, i risultati della ricerca libera può portare a risultati sempre più presuntuosi e irreversibili.
Sarebbe stupido, penso, dare per scontato il contrario.
Da questa prospettiva, cosa può essere fatto per redimere il potenziale della scienza per il miglioramento umano come concepito un tempo durante l’Illuminismo ? Una risposta è insistere sulla “vigilanza basata su
principi” da parte degli scienziati. Lo storico britannico John Cornwell (2003:462 (5)), per esempio, descrive un “buono scienziato” in questi termini: Lui (o lei) “non pone conoscenza o tecniche pericolose nelle mani di persone indegne di fiducia, tenta di pubblicizzare con ogni mezzo possibile le conseguenze sociali e ambientali di sapere potenzialmente pericoloso [e] respinge l’uso delle persone come strumento”. Allo stesso tempo nota le forze che lavorano per dubbi interessi, come “i patti Faustiani [che] stanno in agguato in ordinarie richieste di borse di studio, nella pressione a pubblicare al fine dell’occupazione di un posto e del bilancio del dipartimento, nel considerare il sapere e della scoperta alla stregua di una comodità che possa essere posseduta, comprata e venduta”.
Non c’è nessun buon argomento contro l’importanza di una giusta valutazione e di una robusta sensibilità etica esercitata da singoli scienziati. Sebbene necessari, tuttavia, tali qualità sono insufficienti dati i limiti della natura umana e la percezione individuale e l’ampiezza del problema.
Una seconda risposta è di migliorare l’educazione nelle scuole e nelle università al fine di creare persone scientificamente preparate. Raramente tali moniti vanno oltre il proporre una scienza più essenziale
nel curriculum piuttosto che il più vasto obiettivo di preparare le persone per pensare con razionalità e scetticismo alle tendenze della scienza stessa o agli usi a cui viene asservita. Il risultato è spesso una specie di superficiale livello di conoscenza finalizzato a creare un ampio ma acritico appoggio alle grandi scienze e un più profondo stato di torpore pubblico senza mettere la gente in grado di porre domande serie. In materia di educazione, la letteratura scientifica dovrebbe essere considerata come un mezzo per fornire alla gente la capacità di pensare criticamente sulla scienza stessa.
Una terza, e connessa, risposta richiede la creazione di meccanismi che permettano a persone preparate scientificamente di partecipare alla decisione delle priorità nella ricerca e sviluppo finanziati pubblicamente. Persone perspicaci sarebbero d’accordo, ad esempio, di pagare per la scienza necessaria a militarizzare lo spazio o per quella necessaria a cercare avventure sul pianeta Marte, o anche al Progetto Genoma Umano? Porre queste domande evidenzia il fatto che attualmente abbiamo pochi meccanismi efficaci per collegare la vita civile e il dibattito pubblico con le scelte sugli obiettivi della ricerca.
Questa disgiunzione può solo insidiare la democrazia e alla fine il pubblico appoggio alla scienza stessa. Il contro-argomento che la gente non può mai saperne abbastanza per fare oculate scelte su complessi problemi scientifici è sia faziosa che dubbia alla luce dei molti esempi dall’esperienza nostra ed Europea in cui la gente ha partecipato costruttivamente alla decisione sulle direzione della scienza e le sue applicazioni (Sclove 1995:197-328 (6)). Il problema non è la stupidità della gente, la mancanza di interesse, o ancora la difficoltà del problema, bensì il fallimento dell’immaginazione politica richiesta per creare istituzioni democratiche innovative adatte a circostanze mutate.
Tutto ciò conduce ad una quarta risposta. C’è una frattura sempre più ampia tra ciò che è ritenuta la parte più avanzata della scienza ed i reali bisogni umani. Ne sappiamo abbastanza per dire con sicurezza che l’intersezione tra cambiamento climatico, impoverimento delle forme di vita, declino dell’ecosistema, e povertà ci stanno trascinando verso quello che è nella migliore delle ipotesi un futuro sgradito.
Sappiamo, anche, che la crescente dinamica fra egemonia economica statunitense guidata dal combustibile fossile, terrorismo, e militarizzazione sta sviando l’attenzione e le risorse critiche dallo sforzo per occuparsi dei nostri problemi. Inoltre noi ne sappiamo abbastanza per dire che i poteri della scienza dovrebbero quindi essere reindirizzati con velocità calcolata dalla conoscenza banale e anzi pericolosa verso la conoscenza necessaria a:
. mettere in atto una rapida transizione dai combustibili fossili all’energia solare; fornire assistenza sanitaria per tutti sulla Terra
. istituire sistemi agricoli sostenibili;
. fornire un riparo a basso costo e alta efficienza;
. ripristinare gli ecosistemi danneggiati;
. preservare le specie e le ecologie;
. sviluppare economie che lavorino con, non contro, i sistemi naturali.
L’originale promessa della scienza era di utilizzare il potere della ragione e della conoscenza per il miglioramento della condizione umana e al progresso in generale. Quella nobile visione è stata ridotta per adattarsi a fini ignobili e, peggio, è stata corrotta a scopi che compromettono la dignità e il futuro umani. La redenzione della scienza è niente meno che lo sforzo di reclamare un futuro umano diretto da una razionalità più ragionevole, da una scienza più scientifica, e dalla visione che siamo davvero capaci di elevarci al di sopra delle illusioni, della cattiva volontà e dell’avidità.
NOTE
(1) Sinsheimer, R.: “The presumptions of science”, Daedalus 107 (2): 23-36, Union of Concerned Scientists (UCS), 1978 Sinsheimer, R.: “Scientific integrity in policymaking”, UCS, Cambridge, Massachusetts, 2004 (<<)
(2) Trofim Lysenko [NdT] fu un personaggio di rilievo in Unione Sovietica per il suo controverso approccio alle scienze biologiche, che iniziò con l’agricoltura e portò ad una teoria dell’ereditarietà che negava l’esistenza dei geni. In particolare insistette sulla capacità di diverse specie di trasformarsi in altre specie. Sembra che abbia messo a tacere i suoi critici sfruttando contatti con la Polizia Segreta. (<<)
(3) Monbiot, G.: “The corporate stooges who nobble serious science”, Manchester Guardian 24 February (disponibile in:
http://www.guardian.co.uk/comment/story/0,3604,1154585,00.html ) (<<)
(4) Nell’Esperimento Tuskegee Syphilis [NdT], si lasciò che in un gruppo di 400 neri americani nell’area di Tuskegee, Alabama, la malattia progredisse fino al terzo stadio per consentire ai medici di studiarlo, nonostante esistessero efficaci trattamenti per curare la sifilide, scoperti molti anni prima.
L’Esperimento Tuskegee Syphilis durò dal 1932 al 1972, anno in cui terminò solo perché fu scoperto dalla stampa. Dal 1947, si sapeva che la penicillina era un trattamento efficace per la sifilide, tuttavia i rimanenti pazienti del gruppo Tuskegee furono lasciati ammalarsi e morire per altri venticinque anni. (<<)
(5) Cornwell, J.: “Hitler’s scientists”, Viking, New York, 2003 (<<)
(6) Sclove, R.:”Democracy and technology”, Guilford Press, New York, 1995 (<<)
By David W. Orr
Fonte: http://www.zmag.org/italy/orr-corruzionescienza.htm
Documento originale The Corruption (and Redemption) of Science – Traduzione di Paolo Casagranda
David W. Orr lavora per il dipartimento di Studi Ambientali all’Oberlin College, Oberlin, Ohio.
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POLITICA DELLA SCIENZA: Comitati TRUCCATI – 29/01/2003
Fonte: anticipazione da Epidemiologia & Prevenzione 1/2003
Negli Stati Uniti lo spoil system si sta abbattendo sui comitati scientifici delle grandi istituzioni sanitarie pubbliche del paese con una furia e premeditazione inusitate. E generando qualche sospetto sulle buone intenzioni del repulisti. Il caso è nato da un’inchiesta apparsa su “Washington Post”, ripresa e approfondita da lettere, editoriali e articoli apparsi su “Science”, “Lancet” e altri giornali della comunità scientifica. L’elenco dei comitati soppressi o rivoluzionati nella loro composizione è sufficientemente lungo da far pensare a un disegno di vera e propria normalizzazione dell’auditing scientifico indipendente su cui si regge l’attività di ricerca e di regolamentazione.
Qualche esempio.
In campo di genetica e affini si contano due vittime: l’Advisory Committee on Genetic Testing della Food and Drug Administration (FDA), che stava discutendo se non fosse il caso di estendere la competenza regolatoria dell’agenzia federale anche a quella pletora di test genetici che sono ormai in vendita negli Stati Uniti: il comitato è stato semplicemente eliminato, con buona pace di quelle aziende che stanno invadendo il mercato di prodotti diagnostici – acquistabili anche via internet – per disegnare un fantasioso quanto pericoloso profilo di rischio genetico.
L’altra vittima è il National Human Research Protections Advisory Committee, voluto a suo tempo da Clinton per creare regole più stringenti sulla sperimentazione umana in campo terapeutico. Tommy Thompson, segretario del Department of Health and Human Services, ha pensato di chiuderlo.
La scusa ufficiale è che sia l’uno che l’altro comitato sono stati aboliti nel quadro della ristrutturazione del settore, che dovrebbe vedere la nascita di un nuovo supercomitato che si occuperà di tutte le faccende di genetica e sperimentazione, ma per ora non se ne vede traccia, né vengono fatte date né nomi.
Secondo la ricostruzione del “Washington Post”, il vero motivo dell’abolizione del comitato sulla sperimentazione sta nel fatto che l’ala pro-life dell’amministrazione Bush non ha gradito il rifiuto opposto dal comitato di prendere in considerazione il feto come soggetto da proteggere nel corso delle sperimentazioni.
Alla plausibile motivazione ideologica si aggiunge una più sostanziosa ragione economica, pensando al fastidio che regole più stringenti nel campo della sperimentazione umana e del conflitto di interessi possono aver procurato alle multinazionali del farmaco.
Altrove si ristruttura pesantemente, spesso perdendo di vista la regola aurea dell’equilibro delle posizioni che dovrebbero essere rappresentate all’interno dei 258 comitati federali.
Come prescrive il Federal Advisory Committee Act, questi organismi dovrebbero infatti essere “fairly balanced in terms of the points of view represented and … not be inappropriately influenced by the appointing authority or by any special interest”.
Parole sante, che non sembrano proprio attagliarsi al nuovo assetto del Reproductive Health Drugs Advisory Committee dell’FDA, che due anni fa approvò l’uso negli Stati uniti del Mifepristone, aprendo la strada all’aborto medico, e che ora è presieduto da David Hager, più noto come autore del libro “As Jesus cared for women” e militante antiabortista della Christian Medical Association che come autore di ricerche scientifiche asseverate da PubMed.
Anche in campo tossicologico, epidemiologico e ambientale non mancano le epurazioni e le sostituzioni imbarazzanti. Del comitato aggregato alla direzione del National Center for Environmental Health (NCEH) sono stati cambiati 15 membri su 18: un record. Come notano preoccupati i dieci firmatari di una lettera appello sull’argomento pubblicata da Science) “molti dei nuovi membri sono scienziati a lungo associati a industrie chimiche o petrolifere, spesso alla testa di organizzazioni che si oppongono alle regolamentazioni in campo di salute pubblica e ambiente”.
In modo simile, un gruppo di parlamentari democratici ha accusato l’amministrazione Bush – compreso Tommy Thompson – di aver inquinato la composizione dell’Advisory Committee on Childood Lead Poisoning dei CDC.
Il comitato stava esaminando studi recenti che suggerivano la nocività del piombo per i bambini (difetti di attenzione, ecc.) anche al di sotto della soglia di legge di 10 microgrammi per decilitro di sangue. E l’orientamento sembrava ormai essere quello di dimezzare la soglia….
Quand’ecco che in ottobre il comitato viene rivisto, escludendo membri quali Bruce Lanphear, del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center e autore degli studi in questione, e Michael Weitzman dell’Università di Rochester (New York), mentre entrano a frotte esponenti del fronte industriale.
Il Wall Street Journal riporta invece il caso del National Institute of Occupational Safety and Health, dei CDC. Mentre in precedenza i membri dell’ufficio di selezione delle ricerche meritevoli di grant veniva effettuata in base alle credenziali scientifiche dei proponenti, ora la scelta avviene dopo che i candidati sono stati sottoposti a domande del tipo “Per che candidato hai votato alle ultime elezioni?”, e altri immaginabili quesiti su aborto e sperimentazioni con cellule staminali. L’addebito non è stato smentito dal portavoce del Department of Health and Human Services da cui dipende il comitato.
Questi e altri episodi conducono i firmatari dell’appello pubblicato da “Science” a una conclusione amara: “Invece di sbrogliare le ambiguità scientifiche e orientare le politiche pubbliche sulla scorta delle migliori prove disponibili, ora da questi comitati ci dobbiamo aspettare che enfatizzino ogni incertezza dei rischi ambientali alla salute, dando man forte alle tendenze antiregolatorie di questa amministrazione. E in quei settori affetti da profondi conflitti di valori, ci possiamo aspettare solo il silenzio. Più che l’esercizio di una scienza onesta ed equilibrata, l’obiettivo qui sembra essere la paralisi dell’attività regolatoria”.
E “Lancet”, a rincarare la dose, conclude: “Qualsivoglia nuova incursione della destra nei panel di esperti provocherà un declino fatale della fiducia del pubblico negli scienziati”.
Ed in Italia…
Anche l’Italia ha inaugurato la tradizione dello spoil system. Qualche esempio ?
il ministro del Welfare Maroni cancella la convenzione con il gruppo Abele di don Ciotti per la banca dati nazionale sulle dipendenze (gennaio 2002); l’Agenzia nazionale protezione ambientale (ANPA) vede cambiare tutti i membri del suo comitato scientifico tranne uno (maggio 2002); il ministro della salute Girolamo Sirchia espelle Vittorio Agnoletto dalla Commissione nazionale per la lotta contro l’AIDS (28 agosto 2002).
Giornali amici del giaguaro….
All’apparenza il giornale è indipendente. In realtà, dietro la facciata della peer review si nasconde un organo di stampa pagato dalle industrie e che tace dei numerosi conflitti d’interesse che lo riguardano. Stiamo parlando di Regulatory, Toxicology and Pharmacology, testata pubblicata dalla americana Academic Press (legata alla casa editrice Elsevier).
Nel mese di novembre al giornale è stata inviata una lettera in cui 45 studiosi di rilevanza internazionale (tra cui il direttore di Epidemiologia&Prevenzione Benedetto Terracini), coordinati da Virginia Sharpe, del Center for Science in the Public Interest di Washington, sollevano il problema dei conflitti di interesse, mancanza di trasparenza e assenza di indipendenza editoriale.
Si contesta in particolare il fatto che la rivista, senza farne menzione esplicita, viene supportata, tramite la società scientifica di cui è organo (International Society for Regulatory Toxicology and Pharmacology), da industrie quali l’American Chemistry Council, la Reynolds Tabacco Company, la Merck e molte altre società farmaceutiche, del tabacco e agrochimiche che hanno tutto l’interesse a minimizzare le politiche di controllo e regolamentazione. La rivista inoltre pubblica in maggioranza articoli di ricercatori di queste aziende, nonché editoriali pro industria senza dichiarare orientamenti e interessi sottostanti.
Nella lettera i firmatari hanno chiesto all’editore di tagliare i ponti con la società scientifica screditata, ricostituire un board più equilibrato e serio, e adottare una chiara politica editoriale di trasparenza nei confronti del conflitto di interessi.
L’editore ha risposto in modo evasivo sui primi due punti, promettendo provvedimenti sull’ultimo punto.
Anche lo IARC perde di rigore ?
Segnali preoccupanti giungono anche da grandi istituzioni europee come l’agenzia di ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo IARC.
Dopo l’accusa di Lorenzo Tomatis, già direttore dello IARC dal 1982 al 1993, secondo cui negli ultimi anni le monografie dell’agenzia di Lione hanno perso in qualità e obiettività scientifica, un interessante studio di James Huff, direttore delle monografie dal 1977 al 1979, mostra come negli ultimi sette anni il programma delle monografie sia stato sottoposto a indebite pressioni da parte di esperti di parte industriale riducendo progressivamente sensibilità e attenzione nei confronti delle ragioni della salute pubblica e della prevenzione primaria (Lorenzo Tomatis, “The International Agency for Research on Cancer (IARC) Monographs Program: Changing Attitudes towards Public Health”, Int J Occup Environ Health, 2002; 8: 144-152; James Huff, “IARC Monographs, Industry Influence, and Upgrading, Downgrading, and Under-grading Chemicals”, Int J Occup Environ Health, 2002; 8: 249-270).
Huff ha individuato una per una tutte le sostanze che recentemente lo IARC ha fatto salire o scendere nella sua scala di valutazione di cancerogenicità. E’ significativo che tutte le 12 sostanze riclassificate in senso meno cancerogeno (dall’atrazina alla fibra di vetro, dagli ftalati al tricloroetilene) lo sono state degli ultimi anni.
Ma non è tutto: nel febbraio 2002, una lettera indirizzata al direttore generale dell’OMS Gro Harlem Brundtland dal consulente ambientale Barry Castelman e firmata da altri 30 scienziati aveva segnalato l’incongrua presenza nei comitati dello IARC di esperti di parte industriale e la mancanza di una seria procedura che renda espliciti i conflitti d’interesse dei membri di questi comitati.
A queste accuse il direttore dello IARC Paul Kleihues ha risposto ribadendo l’adesione dell’agenzia ai requisiti OMS sul conflitto d’interessi, e contestando che negli ultimi anni vi sia stata una tendenza a sottovalutare la concerogenicità delle sostanze valutate dall’agenzia.
Adrian Burton, “Is Industry influencing IARC to daowngrade carcinogens ?”, The Lancet oncology, 2002;4:4
By Luca Carra
Web Guide
HHS Seeks Science Advice to Match Bush Views (Washington Post, 17-09-2002)
Federal Advisory Committee Act, 6 ottobre 1972
Advice Without Dissent (Science 2002 October 25; 298: 703)
Keeping scientific advice non-partisan (The Lancet, 2002:360;1525)
All the President’s yes-men? (Nature Vol 421 No 6922 pp459-558 )
An Epidemic of Politics (Science Vol 299 No 5607, 31 Jan 2003, p. 625)
Tratto da: http://www.zadig.it/news2003/sci/new.php?id=0004
Commento NdR: e questa sarebbe la “scienza” ??? ma non fatemi ridere…!
Link su una discussione molto importante su giochi militari e inquinamento ambientale da metalli, la catastrofe della vita naturale sulla terra
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2755&forum=6
vedi anche: Falsificazioni degli Studi Scientifici + Ricerca Scientifica + Medicina e Potere + Dittatura Sanitaria + Messaggi Subliminali + Lobbies + Gruppo Bilderberg + Come gestire il mercato dei Malati + Falsità della medicina ufficiale + Pubblico Credulone + Limiti della ricerca + Intervista al dr. Rath + Industria della Malattia + Inquisizione medica + Statistiche Ministero manipolate + Potere e Giustizia + La Teoria sui germi che generano malattie e’ Falsa + Norimberga 2 + BARONIE, Universita’ e MEDICI + Controllo totale sulla sperimentazione + Comparaggio farmaceutico
Corruzione e sistemi sanitari nel mondo: vedi
http://www.epicentro.iss.it/focus/globale/globalcorrupt.asp
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Rapporto sulla corruzione globale 2006 in salute e medicina
Ogni anno si spendono, al mondo, più di 3 mila miliardi di dollari in servizi di salute, in gran parte finanziati dalle tasse dei cittadini. Una cifra molto ingente che può accendere l’interesse anche di individui e organizzazioni illecite. Secondo il rapporto 2006 sulla corruzione globale, pubblicato da Trasparency International, una organizzazione non governativa che riunisce rappresentanti di oltre 90 Paesi in una vera e propria coalizione mondiale contro la corruzione, questo è esattamente ciò che accade.
Quest’anno, infatti, il rapporto è dedicato proprio alla corruzione nel campo della salute e della medicina.
Negli Stati Uniti, il 5-10% del budget dedicato al settore sanitario è sprecato in pagamenti illeciti. In Cambogia, almeno il 5% dei fondi destinati alla salute viene perduto per corruzione a livello governativo, prima ancora di essere destinato alle istituzioni nazionali.
La corruzione in questo settore comporta una perdita sostanziale di risorse che dovrebbero invece essere impegnate per promuovere la salute delle popolazioni e il mantenimento e il miglioramento delle strutture sanitarie.
Una efficiente politica antifrode può significativamente incidere, secondo gli autori del rapporto, sul miglioramento della situazione: in Gran Bretagna, dove l’unità antifrode del sistema sanitario nazionale è operativa dal 1999, sono stati recuperati oltre 300 milioni di dollari, con un beneficio quindi enorme per il sistema.
La corruzione, secondo la definizione di Transparency International, è “l’uso illecito di un potere delegato per scopi privati”.
Nel settore medico, questo significa il pagamento di tangenti sia ai regolatori che ai medici stessi, la manipolazione di informazioni sulle sperimentazioni cliniche, il dirottamento di scorte di medicinali, la sovrastima dei rimborsi assicurativi. Una serie di azioni, non sempre facilmente identificabili, ma il cui risultato rischia di essere non solo fortemente nocivo per la salute della popolazione ma in qualche caso anche fatale.
Le caratteristiche che rendono il sistema sanitario vulnerabile alla corruzione sono numerose. Innanzi tutto, l’asimmetria dell’informazione, che non è sempre accessibile allo stesso modo a medici, pazienti, operatori della sanità pubblica e soggetti privati che operano nel mercato farmaceutico. Contribuiscono però anche l’incertezza del mercato della salute che, data la difficoltà di prevedere gli andamenti delle malattie, contribuisce a rendere complessa la programmazione e l’allocamento delle risorse, e la complessità stessa del sistema sanitario, che vede coinvolti un numero altissimo di protagonisti con competenze molto differenziate.
Il rapporto contempla alcune raccomandazioni: politiche di trasparenza nell’informazione, nella sorveglianza degli effetti avversi, nell’applicazione di protocolli condivisi e certificati, nelle pratiche di raccolta fondi.
Ma anche l’introduzione di codici di condotta, la partecipazione e la vigilanza da parte della società civile, il monitoraggio dei sistemi di pagamento e di remunerazione, la corretta remunerazione degli operatori per ridurre gli incentivi ad accettare la corruzione, regole chiare per la gestione del conflitto di interessi e la promozione di patti di integrità. Infine è necessario mettere in atto sistemi di controllo, agenzie antifrodi e sentenze di condanna nei confronti di chi opera corruzione.
Il rapporto 2006 è consultabile in pdf sul sito di Transparency International, suddiviso per capitoli, dall’executive summary alle singole parti di cui è composto: le cause della corruzione, la dimensione del problema, la corruzione negli ospedali, i pagamenti “informali”, la corruzione nel settore farmaceutico, la corruzione nel settore dell’Aids.
La seconda sezione è dedicata invece a casi studio nazionali, la terza alla ricerca sulla corruzione.
Tratto : http://www.epicentro.iss.it/focus/globale/globalcorrupt.asp
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COLLUSIONI fra BIG PHARMA e SANITA’
Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della Commissione Sanità del Consiglio d’Europa, ha anche accusato esplicitamentele industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la “pandemia”, fasulla.
Secondo Wodarg, il caso dell‘influenza suina è stato “uno dei più grandi scandali sanitari” del secolo.
Le maggiori aziende farmaceutiche, secondo Wodarg, sono riuscite a piazzare “i propri uomini” negli “ingranaggi” dell’Oms e di altre influenti organizzazioni (NdR; es. Unicef); e in tal modo potrebbero aver persino convinto l’organizzazione Onu ad “ammorbidire” la definizione di pandemia, il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di pandemia in tutto il mondo.
Cosa che avvenne nello stesso modo nell’anno 2020 con la BALLA del Covdi19, usando l’influenza stagionale che ogni anno arriva nei cambi di stagione, per avallare la pandemia mondiale fasulla, per spaventare le popolazioni, medici, politici, giudici, ed imporre i loro Vaccini Tossici e mortali !
“Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziari per strategie di vaccinazione inefficaci ed hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati”.
E’ tutto il sistema che è marcio, tutto deve essere rivisto, Big Pharma controlla tutti, dalle riviste scientifiche, ai finanziamenti alle ricerche, ha rapporti con gran parte di chi ricopre funzioni di controllo ed indirizzo, le stessa sperimentazioni dei farmaci è alquanto preoccupante, sono svolte dalle stesse case farmaceutiche e l’efficacia non può essere MAI certa.
In Italia, ovviamente, non c’è alcuna polemica…
Corruzione e sistemi sanitari nel mondo: vedi
http://www.epicentro.iss.it/focus/globale/globalcorrupt.asp
Visionare questi link: http://www.informatori.it/informatori/filepdf/sperimentazioni.pdf
video: http://www.youtube.com/watch?v=DoS02m0OevM
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La sanità preda del mercato – Big Farma, storie di ordinaria CORRUZIONE
vedi: BIG PHARMA – 2 (elenco delle principali aziende)
Grazie a un’ondata di fusioni senza precedenti, dieci gruppi farmaceutici si dividono oggi il 50% del mercato mondiale dei medicinali – a maggior beneficio dei loro azionisti, cercando in tutti i paesi del mondo, collusioni per ottenere la possibilita’ di vendere e quindi far consumare farmaci e vaccini.
I principali responsabili della deriva verso la mercificazione del mercato dei malati, sono le Universita’ (che licenziano medici impreparati che NON conoscono TUTTE le tecniche sanitarie possibili, ma solo quelle farmacologiche… medici che sono quindi indottrinati dalle idee di Big Pharma) ed i poteri pubblici che formano i medici per poi abbandonarli a un lavoro spesso solitario, senza mezzi indipendenti per aggiornare le loro conoscenze. Va detto però che si scontrano con una lobby molto organizzata, che non esita a utilizzare l’intimidazione e il ricatto (nell’uso o nell’immissione sul mercato delle novità terapeutiche). Il paziente, da parte sua, non dispone di alcun mezzo per farsi un’opinione informata (al di fuori della pubblicità). L’eventuale legalizzazione, da parte dell’Unione europea, della pubblicità diretta nei confronti del pubblico, rischia di fare aumentare ancora di più la confusione.
L’emarginazione della componente politica – che è poi l’altro nome del “buco” della sicurezza sociale – non è irrimediabile: diverse proposte permetterebbero di coinvolgere pazienti e medici nelle scelte sulla salute – come hanno fatto, senza aspettare inviti, i malati di aids.
Come prima cosa si dovranno scardinare i paletti intellettuali solidamente costruiti dalle case farmaceutiche con la pratica di garantire la carriera ai ricercatori scientifici che aprono loro i mercati emarginando gli altri, di comprare i favori o la complicità di alcuni media, di viziare i “buoni prescrittori” e diffidare dei medici “passatisti” che tendono a prescrivere buoni, vecchi medicinali sperimentati.
L’industria – sistematicamente depredata dalla finanza, e con favolose riserve di contanti – fa regnare, su tutti i protagonisti, un preoccupante controllo delle opinioni. I fatti di piccola corruzione ordinaria indotta da queste pratiche hanno finito con il corrompere, a tutti i livelli, il contratto sociale relativo alla sanità pubblica.
“…Gli interessi delle multinazionali del farmaco sono molto ben rappresentati, anche in Italia all’interno delle nostre istituzioni, la ‘capacità di fuoco’ di queste aziende – attente innanzitutto ai profitti – è davvero elevata. Come ebbe a dire Loris Jacopo Bononi, già elemento di punta della Pfitzer, “solo chi ha vissuto le multinazionali del farmaco dall’interno ne ha chiara l’inaudita potenza”. Secondo: siamo da sempre convinti che la partita vada giocata non tanto sul “vietare” qualcosa, quanto sull’informazione per una scelta consapevole. Il grande lavoro che stiamo facendo da quattro anni a questa parte è quello di sensibilizzare le famiglie, informarle dei rischi di queste terapie a base di psicofarmaci, dell’inutilità di strategie terapeutiche ‘tampone’ che non risolvono nulla.”
By Luca Poma, portavoce nazionale di Giù le Mani dai Bambini
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OMS
Il People’s Health Movement (PHM) sostiene che l’OMS abbia rinunciato all’obiettivo originario di migliorare la salute globale della popolazione del pianeta secondo un principio di equità e abbia preferito accordarsi con l’industria farmaceutica tramite la mediazione delle riforme strutturali promosse dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale, che hanno introdotto, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, nuove forme di pagamento (user fees) delle prestazioni sanitarie.
Quindi l’OMS si e’ “venduta”, smettendo definitivamente di essere un ente equanime.
Infatti sei membri del gruppo diconsulenti sui Vaccini dell’OMS sono stati indagati per legami finanziari con le imprese farmaceutiche…
Come ha ben riferito una recente inchiesta di Report.rai.it, (passata in Rai3 ai primi di mag. 2010, il denaro che riceve per il suo sostentamento e’ pagato all’80% dalle multinazionali di farmaci e vaccini = BIG PHARMA
Il noto ricercatore del settore dott. Gary Null è rimasto sconvolto dalla scoperta che NON si è condotto NESSUNO studio sui pericoli derivanti dalla inoculazione di vaccini combinati tipo: bivalente, trivalente, quadrivalente, pentavalente, esavalente ecc. !
Gli “esperti” dell’OMS:
La composizione del comitato di emergenza (che ha consigliato Margaret Chan, per l’influenza suina) è segreta. E’ stato reso pubblico solo il nome del suo presidente, l’australiano John Mackenzie.Anche il gruppo strategico consultivo di esperti (SAGE), che nell’OMS si occupa di vaccini e immunizzazione, è al centro delle polemiche.
I suoi 15 membri, la cui identità è nota, avevano raccomandato due dosi di vaccino contro il virus H1N1, prima di cambiare idea e di prescriverne una sola nell’ottobre del 2009. Per dimostrare la loro indipendenza, tutti i membri hanno dovuto sottoscrivere delle “dichiarazioni d’interesse”, che si basano sulla fiducia, spiega Philippe Duclos, segretario esecutivo del SAGE.
Ma uno dei membri, il finlandese Juhani Eskola, aveva omesso di dichiarare che il suo istituto di ricerca aveva ricevuto nove milioni di euro del gigante farmaceutico GlaxoSmithKline. Il mandato di Eskola è stato rimesso in discussione.
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Gli ENTI della Salute (Sanita’) che dovrebbero tutelare la Salute umana, animale ed ambientale hanno TUTTI QUANTI, piu’ o meno ed a qualsiasi livello direzionale e non, RELAZIONI CORROTTE con le CASE FARMACEUTICHE, e multinazionali alimentari ed agricole.
Le contraddizioni più palesi degli accordi fra gli Enti governativi e l’OMS, e di conseguenza dei loro rapporti scientifici, e di relazione, consistono nel sovvertimento del fine stesso dell’OMS che è quello di fornire tutte le informazioni, i consigli e l’assistenza nel campo della salute, e nel conflitto di interessi legato intimamente alla funzione stessa dell’OMS, dato che e’ un’Ente deputato allo sviluppo e alla sponsorizzazione della Sanità nel mondo, non dice certamente la verità, e cioè che il “prodotto” sponsorizzato, danneggia gravemente e irrimediabilmente la salute e l’ambiente.
In letteratura esistono migliaia e migliaia di studi scientifici (sui Danni dei farmaci e Vaccini), realizzati da medici scienziati ed istituzioni indipendenti, che dimostrano il contrario di quello che afferma l’OMS, in materia di sicurezza o meno di farmaci e vaccini.
“Un altro problema più serio è rappresentato dai legami economici tra i ricercatori del National Institute of Health [Istituto Nazionale della Sanità] e le grandi compagnie farmaceutiche, che molti critici definiscono come “buste” belle e buone.
Per esempio, un rapporto del Times (2009) ha dimostrato come uno dei principali ricercatori dell’agenzia abbia accettatopagamenti da almeno quattro compagnie farmaceutiche che hanno da guadagnare dal lavoro di ricerca che egli dirige alla NIH.
Ciò è una chiara violazione etica.
“Esistono anche conflitti meno visibili. La ristretta cerchia dei recensori della NIH spesso sono ricercatori di università élitarie che possono favorire studi i quali, confermando l’efficacia di certe marche di farmaci, ottengono finanziamenti per i loro reparti accademici dalla compagnia farmaceutica che produce questi farmaci.”
(“Flap Over ‘Public Science’,” Los Angeles Times, 30 Gennaio 1999)
Il problema esiste ed è noto da tempo.
Nelle considerazioni finali (giugno 2006) del Comitato nazionale per la bioetica del Governo italiano sui “Conflitti di interessi nella ricerca biomedica e nella pratica clinica” vengono descritte “alcune delle situazioni che si vengono frequentemente a creare, (l’enfasi è mia) nelle quali l’obiettività della ricerca e quella dell’informazione scientifica che viene data ai medici, può venir messa in pericolo:
– l’industria spesso non fornisce ai medici un’informazione neutrale e completa, ma un’informazione già indirizzata, creata nei propri uffici;
– i farmaci prodotti sono spesso duplicati di altri farmaci già esistenti (i cosiddetti farmaci me-too) che non presentano vantaggi rispetto a questi ultimi e che vengono venduti a un prezzo superiore. L’industria promuove solitamente i medicamenti più recenti e costosi e a tal fine a volte elargisce ai medici vari tipi di “doni” che inducono nei sanitari un atteggiamento incline all’iperprescrizione o alla prescrizione dei farmaci più costosi;
– l’industria controlla e indirizza la ricerca attraverso i finanziamenti che elargisce all’Università;
– l’industria a volte interrompe ricerche non favorevoli o ne impedisce la pubblicazione. In altri casi distorce una ricerca in corso, sostituendo gli obiettivi (end points) primari con obiettivi surrogati;
– i dati bruti delle sperimentazioni clinico-farmacologiche rimangono spesso nelle mani dell’industria e non vengono mai messi a disposizione dei ricercatori che li hanno prodotti. A questi ultimi i dati vengono forniti soltanto quando sono stati rielaborati dagli uffici statistici delle aziende;
– l’industria, in quanto “proprietaria dei risultati”, non pubblica i risultati negativi;
– le riviste scientifiche non pubblicano articoli con dati negativi perché di scarso interesse scientifico o commerciale;
– l’industria condiziona, attraverso la pubblicità, le maggiori riviste mediche, i cui referees spesso hanno rapporti di dipendenza economica dalle aziende;
– i medici che redigono le rassegne o le linee-guida sovente non sono davvero indipendenti dalle industrie.
– anche le pubbliche amministrazioni spesso non sono indipendenti dalle industrie.
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Italia Corruzione nella sanità
MEDICI e MEDICINE: PIU’ DANNI che BENEFICI ?
Solo in Italia sono 700.000 i contagi che avvengono ogni anno negli ospedali: 7.000 le vittime, come negli incidenti stradali.
Mezzo milione di italiani contrae infezioni in ospedale (Sity 10.3.05). Ogni 15-18 mila citazioni di malasanità, l’80% dei dottori è indagato almeno una volta (Corriere della Sera 1.2.04). Peggiorano in ospedale 320 mila pazienti l’anno (Metro 12.6.02).
Un articolo apparso su molti quotidiani qualche anno fa di Robert Mendelsohn recitava: “Se i medici scioperano i mortidiminuiscono”. Pare che questo sia riscontrabile in ogni ospedale del mondo.
“Meno del 30% delle terapie usate dalla medicina ufficiale si basa su prove di efficacia”, dichiara il prof. Del Barone, presidente degli Ordini dei Medici.
Fonte: http://www.communicationagents.com/
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SANITA’ – Ministro TURCO: REMUNERARE MEDICI in BASE a QUALITA’ CLINICA – 10 Nov. 2007
AGI – Cernobbio (Como) – Legare la remunerazione dei medici alla valutazione della loro qualita’ clinica: lo ha proposto il ministro della Salute, Livia Turco, nel corso del suo intervento al secondo Forum ‘Meridiano sanita’ sulla medicina primaria in svolgimento a Cernobbio.
Mi sembra – ha detto il ministro – di particolare interesse la sperimentazione di forme di ancoraggio della remunerazione degli operatori sanitari, primi tra tutti i medici di famiglia, alla qualita’ clinica; penso che sarebbe interessante mettere in cantiere anche nel nostro Paese qualcosa di analogo. E penso – ha aggiunto – che quel sistema di valutazione, per quanto riguarda la medicina generale e, piu’ in generale, la medicina del territorio, potrebbe essere basato sulla capacita’ di valutare la efficacia della resa in carico delle cronicita’, per esempio attraverso l’attenzione alla capacita’ di prevenire, per quanto possibile, le complicanze”. ma non solo: “accanto a questi elementi, strettamente collegati alle cronicita’, se ne potrebbero collocare altri, a sostegno di un rinnovata attenzione in favore della prevenzione, tanto per quanto riguarda gli screening che per quanto attiene alla informazione sugli stili di vita”.
Per il ministro “se, come professionista, sono valutato per la mia capacita’ di raggiungere prioritariamente una serie di obiettivi, cio’ significa che quelli stessi obiettivi e le politiche che ad essi sottendono sono stati concordati con i diversi livelli di governo e rappresentano le priorita’ vere del sistema.
E’ evidente – ha proseguito il ministro della Salute – che decisioni di questo genere devono essere accompagnate dalla capacita’ del sistema di mettere la medicina generale, e il sistema delle cure primarie nel suo complesso, nelle migliori condizioni per raggiungere quegli stessi risultati; ma sono convinta che sia giunto il momento per mettersi su questa strada e spero, a questo scopo, in una disponibilita’ diffusa”.
Infine, un accenno anche per quanto riguarda la riforma del Piano sanitario: “Se avremo l’opportunita’ di farlo, innoveremo il modo di fare il Piano nazionale puntando sui determinanti della salute, sulla intersettorialita’ e sull’integrazione professionale”.
(AGI)- Dan/Aug –
Tratto da: http://www.stato-oggi.it/archives/00072937.html
Commento NdR: Molto meglio sarebbe obbligare i medici alla Certificazione di Qualita’ per ogni loro intervento, cosi’ se risultano incapaci a sanare i loro pazienti, li si obblighi a cambiare mestiere…ne va della saluti di tutti noi…e della salute finanziaria delle casse dello stato…..
Corte dei Conti: ampia corruzione nella sanità – Roma – 5 Febbraio 2008
“Profili di patologie emergono nel settore dei lavori pubblici e delle pubbliche forniture, nonché nella materia sanitaria, fornendo un quadro di corruzione ampiamente diffuso”. Lo ha sottolineato Furio Pasqualucci, procuratore generale della Corte dei Conti, nella Relazione all’apertura dell’anno giudiziario della magistratura contabile.
Il procuratore generale ha aggiunto che “in particolare l’accertamento del pagamento di tangenti è correlato ad artifici ed irregolarità connesse a fattispecie della più diversa natura quali la dolosa alterazione di procedure contrattuali, i trattamenti preferenziali nel settore degli appalti d’opera, la collusione con le ditte fornitrici, la illecita aggiudicazione, la irregolare esecuzione o l’intenzionale alterazione della regolare esecuzione degli appalti di opere, forniture e servizi”.
Comportamenti illeciti di cui è conseguenza “il pagamento di prezzi di gran lunga superiori a quelli di mercato o addirittura il pagamento di corrispettivi per prestazioni mai rese”.
Fonte: AGI.
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Testo dell’articolo da Nature, in esso viene denunciato un Conflitto d’interessi tra il ministro Sacconi e l’Aifa.
Italy 2009: Solo in Italia e come sotto un regime ! – Seulement en Italie et comme sous un régime !
La moglie di Sacconi, attuale Ministro del Lavoro, salute e politiche sociali, è marito del direttore generale di Farmindustria dott.essa Enrica Giorgetti. Quale politica del Farmaco nell’interesse della salute pubblica ?
….. una senatrice del PD aveva fatto anche un’interrogazione sui possibili conflitti di interesse. Peccato che la notizia non sia arrivata a nessuno. Abbiamo dovuto impararlo da Nature.
Interrogazione PD: Conflitto di interesse per il Ministro ?
Adnkronos Salute – 02/07
“Cosa farà il Governo per le politiche farmaceutiche dopo gli scandali che hanno coinvolto l’Aifa ?
Ed in particolare, quali iniziative intende prendere, data la delicatezza del settore e le responsabilità del ministro Sacconi onde evitare il sorgere di un eventuale conflitto di interessi visto il legame di parentela fra il titolare del ministero del Lavoro, salute e politiche sociali e il direttore generale di Farmindustria ?”. E’ quanto chiede la senatrice del Partito democratico Francesca Marinaro, in un’interrogazione rivolta al ministro del Welfare Maurizio Sacconi.
“Il settore farmaceutico – si legge nell’interrogazione – ha vissuto in Italia alterne vicende, legate a comportamenti non corretti sia da parte dei produttori che sul versante della pubblica amministrazione. La governance del sistema e gli strumenti regolatori hanno visto, negli ultimi mesi, minata la loro credibilità a seguito delle vicende che pendono sull’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) da parte delle Procure di Torino e Roma.
La pur tempestiva azione del ministero, con l’adozione di una commissione di esperti a tutela della salute dei cittadini per le prescrizioni farmaceutiche e sul contenuto dei foglietti illustrativi, nonché la nomina di un commissario straordinario all’Aifa – prosegue Marinaro – chiama in causa l’affermazione del principio di correttezza e trasparenza nell’esercizio di funzioni pubbliche soprattutto nel campo del settore farmaceutico, non solo per la valenza economica che esso riveste, ma soprattutto per quella etico-sociale, rilevato che il direttore generale di Farmindustria è la dottoressa Enrica Giorgetti, consorte del ministro del Lavoro, della salute e delle politiche sociali”.
“Davanti al legame di parentela tra il ministro Sacconi e la dottoressa Giorgetti – conclude la senatrice del Pd – chiedo al Governo quali azioni intende intraprendere onde evitare un eventuale conflitto d’interessi per il ministro Sacconi”.
Cosa e’ successo dopo la segnalazione agli organi di stampa…..hanno cambiato il ministro della salute mettendo al suo posto il suo vice…..l’On. Fazio….e cosi il balletto continua….
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AIFA: Solo in Italia e come sotto un regime !
La moglie di Sacconi, attuale Ministro del Lavoro, salute e politiche sociali è marito del direttore generale di Farmindustria dottoressa Enrica Giorgetti. Quale politica del Farmaco nell’interesse della salute pubblica ?
Per il presidente della Commissione Antonio Tomassini l’audizione avuta, ha fornito elementi di chiarezza importanti, ma non mancano fattori che necessitano di ulteriori approfondimenti, che saranno, dunque, oggetto di ulteriori audizioni di rappresentanti dell’AIFA.
Infine i problemi di possibili conflitti di interesse per il Comitato tecnico scientifico (CTS). “Esistono delle situazioni – sostiene Tomassini – in cui i consulenti potrebbero essere in conflitto di interesse, e ciò non è controllabile”.
AIFA, Istituto Superiore di Sanità e multinazionali del farmaco: relazioni pericolose? – 15/11/2007
Comunicato stampa del Comitato GiùleManidaiBambini ONLUS
Conferenza stampa presso l’ISS in collaborazione con l’associazione che promuove l’uso di psicofarmaci sui bambini: l’ufficio stampa che cura l’evento è l’agenzia di PR di Novartis e Ely Lilly, le due multinazionali che producono i contestati e redditizi psicofarmaci approvati recentemente da AIFA ed ISS.
Contestati anche i dati rilasciati nella conferenza stampa: “dati molto contraddittori, ed inoltre nessuna informazione proveniente da queste fonti è indipendente, quindi non può essere considerata credibile”. Dure prese di posizione dal mondo della politica, richiesta sia al Senato che alla Camera un’inchiesta sull’Istituto Superiore di Sanità
Roma – Ci sono tutti gli elementi per un giallo alla John Grisham nella conferenza stampa di questa mattina tenuta dall’ISS e dall’ ”Associazione Italiana Famiglie ADHD”, il gruppo di genitori favorevoli all’uso di psicofarmaci sui bimbi troppo agitati e distratti.
In calce all’invito per i giornalisti figura il nome di Chiara Gallarini, come ‘addetta stampa dell’associazione’.
Ma una verifica accurata, sullo stile del miglior giornalismo d’inchiesta, ha fatto emergere una sconcertante verità:
la professionista in questione è a libro paga della Ketchum – www.ketchum.com – www.ketchum.it.
Cos’è la Ketchum ?
L’agenzia internazionale di PR e strategie media che in diversi paesi promuove l’immagine e quindi il business di due colossi del farmaco, Novartis ed Ely Lilly, “incidentalmente” produttori rispettivamente di Ritalin® e Strattera®, i due contestati e redditizi psicofarmaci per bambini e tanto promozionati dall’Istituto Superiore di Sanità recentemente approvati in Italia dall’Agenzia Italiana del Farmaco che è attualmente sotto verifica da parte della Commissione di Inchiesta sul Servizio Sanitario (Senato) per sospetti conflitti d’interesse. “Si mormorava da tempo di relazioni strette tra questa associazione di genitori particolarmente favorevoli all’uso di questi due psicofarmaci e le due aziende che li producevano – ha dichiarato ai colleghi giornalisti Luca Poma, portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”, il comitato per la farmacovigilanza pediatrica che consorzia centosettanta enti, tra i quali prestigiose università, ordini dei medici ed associazioni socio-sanitarie – quello che è sconcertante e clamoroso è che l’ISS – che come ente pubblico dovrebbe essere assolutamente equidistante – sia invece della partita, ovvero si presti a patrocinare e sostenerequesto genere di gravi contaminazioni con il mondo dell’industria farmaceutica.
(NdR: infatti pochi sanno che l’ISS e’ stato sponsorizzato fin dalla sua apertura, proprio dalla Fondazione Rockefeller proprietaria od azionista di numerose case farmaceutiche…ecc.
Anzi, in fin dei conti non è per niente sconcertante, dal momento che la modifica in senso più restrittivo dei protocolli per la somministrazione di psicofarmaci ai bambini è inchiodata al palo da diversi mesi a causa delle reticenze dell’ISS”.
Immediate e durissime le prese di posizione del mondo della politica, con richieste di verifica sull’operato dell’ISS: l’Onorevole Federica Rossi Gasparrini, Presidente dell’Udeur, ha dichiarato: “L’ISS è un ente normalmente attento, sono davvero meravigliata che si presti a questo genere di operazioni, una scivolata del genere non era proprio opportuna.
Sottoporrò il tutto al Ministro Turco nel Question Time”, mentre l’Onorevole Tommaso Pellegrino della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha aggiunto: “Sono indignato da queste notizie, e presenterò subito una interrogazione urgente al Ministro Turco.
E’ incredibile come la tutela dei bambini sia sempre più condizionata da grandi interessi finanziari”.
Il Senatore Eufemi, UdC e Segretario del Senato, ha presentato un’interrogazione al Ministro Turco chiedendo una completa verifica dei potenziali conflitti di interesse in seno all’ISS. Poma ha anche contestato i dati rilasciati in conferenza stampa, precisando che: “nessun dato proveniente da queste fonti può essere considerato credibile, in quanto filtrato dall’ufficio stampa delle due multinazionali produttrici. Inoltre sono dati estremamente contradditori: a leggere le loro dichiarazioni passate, soffrirebbero di iperattività il 5% dei bambini italiani ma anche l’1,7%, ma perché no il 4%.
Recentemente hanno gettato nel panico le famiglie italiane, sostenendo che ci sarebbero 10.000 bambini da curare con psicofarmaci in Lombardia e 17.000 in Campania, adesso – astutamente, dopo le recenti polemiche in Parlamento – ridimensionano il fenomeno all’1%, così da far passare inosservate le loro strategie di medicalizzazione del disagio.
Strategie che abbiamo già visto negli USA – ha concluso Poma – dove sono letteralmente milioni i bambini in cura con questi due psicofarmaci che sviluppano un giro di affari di diversi miliardi di dollari all’anno: non per niente le agenzie di PR che le elaborano sono le stesse !
– ”Media relation: portavoce@giulemanidaibambini.org – 337/415305
Torino 2008, Italy – La notizia della bufera giudiziaria abbattutasi sull’AIFA non ci lascia certo ammutoliti dallo stupore.
Denaro, solo denaro. Non c’è (e nessuno meglio di noi può saperlo) altro interesse, non esiste altro bersaglio.
Avide spugne avvolte in un camice bianco decidono se sia più conveniente dal punto di vista economico questo o quel medicinale; se si guadagni di più a salvare, a tenere a malapena in vita, o addirittura a non curare assolutamente i cittadini.
E’ il mercato del farmaco, signori. Una storia che in vari stati del mondo fra i quali anche l’Italia, si ripete periodicamente.
Ogni tanto si scopre che qualcuno ha pagato perchè non si sapesse che questo o quel farmaco non aiuta, non serve, non è il migliore, anzi fa male. Ogni tanto si scopre che qualcuno calpesta il nostro diritto alla salute, quello dei nostri figli, anche quando sono solo bambini.
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AZIENDE FARMACEUTICHE e FARMA-TRUFFE
(ANSA) BARI – 28 GEN.
Una richiesta di interdizione dall’attività o, in subordine alla chiusura, la nomina di un commissario giudiziale per salvaguardare i livelli occupazionali é stata chiesta dalla Procura di Bari per otto società farmaceutiche, tra cui alcune multinazionali: Glaxo, Biofutura, Bracco, Novartis, AstraZeneca, Lusofarmaco, Recordati e Bristol.
La richiesta è stata avanzata in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Spetterà ora al gip del Tribunale di Bari Chiara Civitano decidere se accogliere la richiesta di misura cautelare all’esito degli interrogatori dei responsabili legali delle otto società.
Ai responsabili legali delle stesse società e, inoltre a quello della Pfizer, è stata notificata anche un’informazione di garanzia. Nell’atto il pm inquirente, Ciro Angelillis, contesta alle nove società per azioni, in alcuni casi di aver omesso il controllo sull’attività dei propri dirigenti e dei loro subordinati a cui sono attribuiti diversi reati in un altro procedimento collegato, riguardante una gigantesca farma-truffa al Servizio sanitario nazionale; in altri casi una fattispecie dolosa di concorso nel reato attribuito a dirigenti, capi area e informatori scientifici di case farmaceutiche accusati (in concorso con farmacisti e medici di famiglia compiacenti) di aver truffato per diverse decine di milioni di euro il Servizio sanitario nazionale.
A quanto si è saputo, per la Pfizer il magistrato non ha chiesto la misura cautelare perché la multinazionale ha prodotto documenti attraverso i quali sostiene di aver modificato, rispetto all’epoca della farma-truffa, i propri moduli organizzativi e di aver allontanato le persone coinvolte.
Per decidere sulla richiesta di interdizione, il giudice ha già fissato le udienze per gli interrogatori che cominceranno a metà febbraio e si concluderanno a metà marzo.
Nella sua richiesta il PM non indica il periodo per il quale chiede l’interdizione dall’attività che, in base all’articolo 13 della legge 231/2001, non può essere inferiore a tre mesi e superiore ai due anni.
Per i fatti che riguardano le responsabilità personali degli imputati il PM Angelillis ha fatto notificare una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 125 persone (molte delle quali arrestate negli anni scorsi) accusate, a vario titolo, di aver preso parte ad un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata al Servizio sanitario nazionale e al falso. L’udienza preliminare si terrà nel maggio prossimo.
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200601281728229129/200601281728229129.html
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Farmaci, arresti per i falsi test «Pillole pericolose in vendita»
Torino L’accusa: mazzette per le autorizzazioni. Guariniello: rete vasta e grave:
http://tinyurl.com/4poznq
Otto arresti per medicine-truffa, bufera sull’Aifa
TORINO – L’origine ha una data precisa: 3 agosto 2005. Quel giorno un rapporto dei Nas di Torino lancia pesanti ombre su come l’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco, classifica e cataloga i medicinali da immettere
sul mercato : http://tinyurl.com/5cfjw5
“Non cambiare quell’etichetta farò finta di non accorgermene”
Il documento Nell’ordinanza i dialoghi fra i manager delle case farmaceutiche e i “controllori”. Chiesti in tutto una trentina di fermi : http://tinyurl.com/5su4h4
Scandalo farmaci, una talpa in Procura
UNA donna. Probabilmente un pubblico ufficiale in servizio alla procura, a Torino. Una signora che «chiede “qualcosa” e in cambio fornisce informazioni un po’ alla volta» : http://tinyurl.com/5jtt6x
“Analisi prive di significato” L’inchiesta parte dall’ateneo
Il retroscena I test di un laboratorio aprono la pista seguita da Guariniello:
http://tinyurl.com/6oca9r
Frode sui farmaci, otto arresti
Sanità e scandali. Inchiesta della Procura di Torino: sul mercato senza controlli prodotti a rischio:
http://tinyurl.com/5c3otf
Medicine, tangenti per evitare i controlli
Due anni di indagini, intercettazioni telefoniche e filmati hanno portato ieri in carcere o agli arresti domiciliari sette fra dirigenti dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (Aifa) e rappresentanti o procuratori di aziende farmaceutiche: http://tinyurl.com/6o5umy
Farmaci e mazzette: arrestati due funzionari dell’Aifa e sei rappresentanti di aziende:
http://tinyurl.com/54rv7e
Viaggi premio e mazzette: così le case farmaceutiche “velocizzavano”le medicine.
Come ai tempi di Duilio Poggiolini, il potente direttore generale del ministero della Sanità che, per più di un decennio, si faceva pagare salatamente dalle case farmaceutiche che chiedevano l’autorizzazione per mettere sul mercato nuove medicine : http://tinyurl.com/6ekehh
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Attuali, attualissime, considerati i numerosi libri usciti negli ultimi anni su questi temi, sono anche le denunce di Maccacaro al prevalere delle leggi di mercato e ai conflitti di interesse.
Quell’intreccio fra interessi privati, potere e salute implacabilmente analizzato da Marcia Angeli, già direttore del New England Journal of Medicine, in Pharma & Co., da Sheldon Krimski, della Tufts University. in Science in the private interest, da Daniel Callahan, bioeticista, in What price better healthy e di recente da Marco Bobbio in Giuro di esercitare la medicina in libertà e indipendenza.
«Durante la mia direzione sono stata testimone della crescente influenza dell’industria farmaceutica sulla ricerca medica che sponsorizzava» scrive Angeli.
«Ci sono molti modi per truccare una ricerca, non tutti individuabili, persino dagli esperti».
I modi del potere per confondere le acque sono tanti.
Il suo pathos etico è stato di ispirazione per generazioni di medici e scienziati e continua a essere di grande attualità. Maccacaro non è stato un ricercatore qualunque.
Alla metà degli anni Sessanta divenne direttore dell’Istituto di biometria o statistica medica all’Università di Milano, La sua attività scientifica era ricca. Si occupò, fra l’altro, della diffusione delle malattie infettive in rapporto alle condizioni igieniche, della necessità di basare la pratica medica su provo di efficacia, di programmazione e interpretazione della sperimentazione clinica, di come strutturare ricerche sull’inquinamento atmosferico. (Erano anni nei quali la questione dei cancerogeni ambientali era poco conosciuta o deliberatamente sottostimata e non c’era un atteggiamento concreto verso la prevenzione» dice Renzo Tomatis, che dal 1967 al 1993 ho diretto lo Iarc di Lione, stilando un elenco aggiornato sulla cancerogeni cita di una serie di sostanze, amianto, benzene, nichel, cloruro di vinile, basato su studi sperimentali ed epidemiologia.
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Donato Greco fino a qualche settimana fa era il direttore del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute (I) – Italy, Roma – 2008
Sostituito dal governo (sulla sua poltrona si è seduto Fabrizio Oleari, in un’intervista a “Epidemiologia & Prevenzione”, che “L’espresso” anticipa, spara a zero sulle nuove politiche dell’esecutivo.
“Si sta delineando un cambiamento nella visione stessa della prevenzione. L’obiettivo per cui il Centro ha sempre lavorato è stata l’estensione, su tutto il territorio nazionale, di misure di prevenzione primaria.
Oggi invece i rappresentanti del ministero preferiscono parlare di “predizione clinica”.
Il che, tradotto, significa privilegiare la diagnosi precoce da attuarsi mediante ricorso a tecnologie avanzata”.
In pratica, più che prevenire l’insorgenza stessa della malattia, la nuova filosofia sarebbe quella di ampliare al massimo la popolazione che ha accesso alla diagnosi precoce, per intervenire il prima possibile, ma solo quando il paziente è già malato.
La diagnosi precoce, fatta di mammografie, test clinici, colonscopie e molto altro, è un’ottima cosa e ha salvato molte vite, ma ha anche costi elevatissimi che, per come è congegnato oggi il Ssn, entrano ampiamente nelle casse dei mille laboratori privati e convenzionati che forniscono questo tipo di prestazioni.
Greco chiama in causa le Lobby: “Basta vedere come sono stati organizzati i comitati consultivi del ministero: c’è una presenza determinante dei poteri forti (industrie farmaceutiche, aziende biotecnologiche, cliniche private) mentre c’è pochissimo spazio per i rappresentanti della sanità pubblica e delle Regioni.
Credo che il diritto alla salute oggi sia a rischio”.
Tratto da: l’Espresso 11 Dic. 2008
Commento NdR: Donato Greco è stato per decenni, il più acceso propagandista delle campagne vaccinali (chiamate falsamente prevenzione primaria) che quel Centro aveva a disposizione. Infatti lo si trovava spesso in giro per l’Italia a fare propaganda ad ogni tipo divaccino, ma le sue recenti dichiarazioni sono veramente agghiaccianti !
vedi: Lista delle principali (Az. Farmaceutiche del mondo) + La Storia Segreta di Big Pharma
Italy – Farmaci: Regione Lazio scopre “Ricettopoli” – Medico prescrive a paziente 7.362 fiale per oltre 8,5 milioni di Euro – Lunedì 17 Giugno 2002, 17:42
ROMA – In 7 mesi un medico romano aveva prescritto ad un unico paziente 7.362 fiale di un farmaco per una spesa di 8 milioni e mezzo di euro. E’ la punta dell’iceberg di un giro di false prescrizioni mediche e ricettari gia’ timbrati, scoperto dalla Regione Lazio durante controlli in farmacie di Roma e Frosinone.
La nuova “ricettopoli” e’ stata denunciata ai Carabinieri di Roma. Sarebbero una decina i medici e almeno 5 le farmacie che a Frosinone prescrivevano false ricette con cifre da capogiro. (ANSA).
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Tangenti farmaci, 10 a giudizio per corruzione – Italy – Il Messaggero Mercoledì 29 Dicembre 1999 –
Accusati industriali ed ex componenti del Cuf
ROMA – Dieci tra titolari di imprese farmaceutiche ed ex componenti la Commissione unica del farmaco (Cuf) saranno processati a Roma a partire dal 30 marzo del 2000 nell’ambito del procedimento che ha riguardato un presunto giro di tangenti legate alla registrazione di nuovi farmaci.
Lo ha deciso il GIP Claudio Tortora, il quale ha disposto il rinvio a giudizio di Alberto Albertini, Francesco Balsano, Gianfranco Conti, Enrico Genazzani, Leonardo Vecchiet (già medico della nazionale italiana di calcio), Marino e Stefano Golinelli, Arrigo e Giovanni Recordati e Carlo Zanussi. Tutti dovranno rispondere di corruzione.
Dopo aver preso in esame le richieste del PM Giuseppe Pititto, il GIP ha disposto il proscioglimento per una serie di altri imprenditori indagati; in alcuni casi per intervenuta prescrizione, in altri invece, perché l’ipotesi formulata dall’accusa “non sussiste”.
L’inchiesta giudiziaria, stralcio del più complesso procedimento della magistratura di Napoli sulla malasanità (al centro del quale era l’ex direttore generale del ministero della Sanità Duilio Poggiolini), fu trasferita a Roma per competenza territoriale.
Nella capitale, secondo il capo di imputazione, si sarebbe verificato il presunto pagamento di tangenti da parte degli industriali farmaceutici ai componenti della Commissione Unica del farmaco, allo scopo di accelerare le pratiche burocratiche necessarie per l’inserimento in tempi rapidi di nuovi medicinali nell’elenco della farmacopea ufficiale. By ANSA
Italy – Ricette false: mega truffa ai danni dell’Asl, 12 professionisti, anche medici, denunciati
Scoperto dalla Guardia di Finanza della Spezia un giro di ricette false messo in piedi da una banda di 12 persone.
Questi professionisti del settore sanitario – erano infatti medici, farmacisti e informatori scientifici che operavano nel territorio provinciale- hanno causato all’ ASL 5 un danno superiore al milione e mezzo di Euro, quasi tre miliardi di vecchie lire.
Alla scoperta della mega truffa, le Fiamme Gialle sono arrivate su segnalazione della Procura Regionale della Corte dei Conti di Genova che aveva ravvisato una spesa farmaceutica troppo alta, di gran lunga superiore alla media regionale, nella provincia spezzina. Sulla base di questa segnalazione, il Nucleo di Polizia Tributaria ha iniziato una serie di indagini volte a verificare se dietro quelle alte cifre vi fossero degli illeciti. Moltissime le ricette da visionare -circa un milione- per questo motivo l’indagine è stata abbastanza lunga e complessa, tenuto conto del fatto che la grafia dei medici è molto spesso di difficile lettura.
Inoltre, i finanzieri hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari ed hanno ascoltato centinaia di pazienti come testimoni.
Ma vediamo il meccanismo della truffa: costosi farmaci venivano prescritti a pazienti a basso reddito esenti da ticket e che venivano tenuti all’oscuro di tutto. In alcuni casi il sotterfugio non era necessario poiché i pazienti in questione risultavano deceduti da tempo. Nel corso di una delle perquisizioni a casa di un medico sono state rinvenute 600 confezioni di costosissimi medicinali dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale e che questi deteneva illegalmente, probabilmente ai fini di rivenderli.
Le ipotesi di reato che hanno portato alla denuncia delle dodici persone vanno dall’associazione a delinquere alla truffa ed al falso. Oltre alle responsabilità penali a cui tutti gli indagati dovranno far fronte in sede giudiziaria, la Magistratura Contabile -che contesta loro l’enorme danno causato all’Erario- ha già disposto il sequestro dei beni immobili e dei conti correnti bancari per l’importo di tre miliardi.
La Guardia di Finanza ha iniziato questa indagine alcuni anni fa ma dal ’99 si è giunti a una svolta i finanzieri si sono potuti avvalere dell’informatizzazione dei controlli e questo ha permesso di ridurre i tempi di valutazione delle ricette.
Una grande mano è stata data anche dal personale della ASL che ha offerto una importante collaborazione ai finanzieri.
Da sottolineare come enorme sia stato il danno economico non solo per l’Azienda Sanitaria ma anche per l’intera collettività. Infatti la Regione Liguria, proprio a causa dell’ammontare della spesa farmaceutica, per effettuare un’opera di contenimento, si è vista costretta a reintrodurre i ticket sui medicinali.
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Italy – CORRIERE della Sera
Esplicativa ed “interessante” la lettura dell’articolo di Claudio Sabelli Fioretti apparso su “Sette” (il settimanale allegato al “Corriere della Sera”) di giovedì 27/4, a pag. 63, successivo all’articolo di pag. 59, che parla del licenziamento dall’Osp. Gaslini di Paolo Cornaglia Ferraris, per le sue gravi denunce sul modo di agire dei medici al potere nelle strutture della sanità pubblica italiana.
Un medico di base rivela:
“Affari in pillole. Non solo in corsia, ma anche negli studi dei medici di famiglia si annida la malasanità, che passa spesso attraverso la prescrizione dei farmaci “su commissione”.
Se prescrivi questo farmaco…………. ti r e g a l o . . …. un computer, un viaggio, un cellulare.
Così, secondo un anonimo intervistato, le case farmaceutiche “gratificherebbero” molti dottori.
E il bello è che loro non sanno dire no”.
Apre uno scatolone e comincia a tirar fuori penne biro, calcolatrici, ombrelli, coltellini, guide stradali, portachiavi, clessidre, caramelle. “Questo è tutto ciò che è arrivato il mese scorso”, dice il Medico di Base. “Ha capito perché le medicine costano così tanto ?”.
Il Medico di Base ha una teoria: le medicine costano tanto anche perché le ditte farmaceutiche spendono miliardi per gratificare e ammorbidire.
Il sistema è semplice e passa attraverso il cosiddetto “informatore medico-scientifico”.
Il Medico di Base ci spiega il marchingegno a patto di conservare l’anonimato.
Cominciamo: chi è l’informatore medico-scientifico ?
“Un signore che, per conto di un’industria farmaceutica, visita periodicamente il medico per informarlo delle novità, ricordargli la gamma dei prodotti e chiarire dubbi su un farmaco”.
Una funzione utile e necessaria… “In realtà succede tutt’altro. L’informatore è un piazzista.
Per non presentarsi a mani vuote tira fuori penne e libri d’arte, creme, borse e ogni sorta di giochino”.
Non sarà certo per una biro che un medico si lascia convincere… “No. Ma sa quante penne biro distribuiscono in un anno ? Io ne ricevo 500 di scarso valore e una mezza dozzina di valore.
E altra paccottiglia, dal coltellino elvetico per medici alle monografie d’arte (in libreria a 150 mila lire), all’Atlante Sanitario d’Italia, alla Guida Michelin (32 mila lire), all’ombrello sponsorizzato.
I medici di base saranno 50 o 60 mila, 500 mila lire di gadget all’anno per ognuno sono 25 miliardi”.
Poco per un settore che fattura migliaia di miliardi all’anno. C’è altro ? “Ci sono le cene.
Ogni informatore medico-scientifico ha un budget per aggiornare i medici. In realtà serve per mangiare pesce in ristoranti di lusso”.
I medici sono così poveri ? “Non ricchi da permettersi cene da 250 mila lire”.
Quantifichiamo il business cene. “Ogni medico va a circa 100 cene all’anno. Totale: 100 miliardi”.
Chi sono questi informatori medico-scientifici? “Gente preparata, che fa dei corsi, che è iscritta a un albo”. Che si arrabbierà per questa intervista. Dirà: fuori i nomi ! Facciamoli.
“E` inutile. Tutte le ditte e tutti gli informatori si comportano così. Eppoi ho detto solo il minimo…”.
E allora diciamo il massimo… “La frase classica è: ‘Dobbiamo vendere questo farmaco e abbiamo deciso di investire su di lei’. E ti offrono una stampante, un modem, un televisore.
Guardi questo: è un Pentium 4. E` arrivato ieri. Ora devo buttare i due arrivati l’anno scorso”.
E in cambio ? “In cambio si aspettano che tu prescriva il loro farmaco”.
Come controllano ? “Con i dati di vendita delle farmacie della tua zona”.
E se i riscontri sono negativi ? “Il prossimo anno niente computer. E poi ci sono i viaggi”.
Lei è una continua sorpresa.…”Li chiamano viaggi scientifici. Meeting e congressi.
Tutti in luoghi di interesse scientifico: Marrakech, Sharm el Sheik, Taormina.
Per capire l’interesse dei viaggi scientifici basterebbe fare il rapporto fra medici saliti sull’aereo e quelli presenti alle relazioni del congresso”.
Ma ci sono anche i congressi seri !
“Il congresso mondiale di cardiologia, il congresso mondiale di chirurgia eccetera. Molti medici chiedono alle ditte di finanziare la loro partecipazione. Le ditte li finanziano ben sapendo che quel medico andrà a Londra per mercatini”.
I medici chiedono ? “Eccome. A volte spudoratamente, altre sono invitati a chiedere”.
Sfigmomanometri ? Stetoscopi ? “Taglia erba, videoregistratori, antenne satellitari, forni a microonde.
Guardi questo foglietto: computer 120, stampante 29, cellulare gsm 26, fotocamera digitale 40.
Sa cosa vuol dire ? Se prescrivo 120 scatole di un certo medicinale mi danno un computer.
Con 26 un cellulare”.
Ma è veramente così importante corrompere un medico ?
“Un medico può prescrivere una cura di antiipertensivi: costa 70 mila lire al mese, 900 mila all’anno. Per dieci clienti il fatturato è 9 milioni”.
Ho ancora il dubbio se convenga. “Quest’anno ho ricevuto un tv color; libri per mezzo milione, un computer, un cellulare, 2 milioni in contanti”.
Contanti ? “Non ne potevo più di computer e di cellulari: è arrivato un biglietto di auguri con assegno allegato”.
E lei ha accettato ? “Perché non dovrei ?”. Per onestà.
“E` onesto pagare così poco un medico ?”.
Lei prescrive dei farmaci solo perché le fanno dei regali. “Allora lei non ha capito nulla della sanità. Io prescrivo la molecola, non il farmaco. Per una certa malattia ci sono dieci farmaci basati sulla stessa molecola. Se ne prescrivo uno piuttosto che un altro non cambia nulla”. Cambia chi le manda il computer. “Finalmente ha capito. Cambia solo quello”.
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Italy – Dalle statistiche Aifa i numeri dei tre colossi farmaceutici che hanno sponsorizzato più convegni per medici nel corso del 2007
SICURAMENTE non provoca stupore sapere che il mondo “medico” abbia posto nelle mani dei colossi mondiali della farmaceutica il grande business delle sponsorizzazioni dei “convegni di aggiornamento”.
Il business è di quelli che fanno gola, ma per potercisi avvicinare occorre molta materia prima, ossia molte finanze. È, d’altronde, il mestiere di sponsor che lo richiede, e chi se lo può permettere sa che una buona operazione di comunicazione e marketing può fruttare un ritorno che dall’immagine si traduce in puro denaro. Una torta divisa in tre.
Sono tre, per la precisione, i colossi che hanno conquistato, e non per la prima volta, la piazza delle sponsorizzazioni. Si tratta di Sanofi-Aventis, Pfizer e GlaxoSmithKline, e loro filiali italiane si sono aggiudicate la vetta della classifica delle aziende che, nel 2007, hanno sponsorizzato il maggior numero di convegni medici.
Questi i dati che per primi emergono dall’analisi del fenomeno effettuata dall’Agenzia italiana del farmaco e illustrati da Giovanna Romeo, dirigente Affari amministrativi dell’Aifa, intervenuta al Forum Sanità futura 2008 a Cernobbio.
Il podio degli investimenti.
Un volume di fuoco formidabile: insieme, le tre case farmaceutiche hanno sponsorizzato, nel corso del 2007, complessivamente 4.910 convegni e hanno speso 87,6 milioni di euro.
Grazie a 1.925 convegni e a una spesa preventivata di circa 45 milioni e mezzo di euro, Sanofi-Aventis guadagna la posizione più alta del podio. Al secondo posto la Pfizer Italia, che ha totalizzato 1.512 convegni e un costo stimato di 25 milioni e 733mila euro. In terza posizione la GlaxoSmithKline, i cui numeri sono comunque di prim’ordine: 1.473 eventi medico- scientifici in totale e una spesa pari a 16 milioni e 400mila euro
Un sorpasso tra colossi !
La classifica stilata dalla Aifa sui risultati del 2007 mette in evidenza uno scambio di posizione rispetto all’anno precedente, quando era stata Pfizer Italia a conquistare la prima posizione nazionale per numero di convegni sponsorizzati, ovvero 2.102, e costati 36 milioni di euro, mentre Sanofi-Aventis si era piazzata alle sue spalle con 1.921 eventi, ma il primato per la spesa più alta, pari a circa 55 milioni di euro.
Le cifre degli eventi
L’Agenzia italiana del farmaco ha, inoltre, studiato le cifre degli eventi, Ecm e non, che l’Aifa stessa ha autorizzato: 17.349 (di cui 16.868 in Italia e 481 all’estero) con una spesa totale preventivata di 507 milioni e 801mila euro, lo scorso anno, contro i 19.954 del 2006 (solo 654 all’estero) con costi pari a 643 milioni e 158mila euro, per una flessione del 27 per cento, dovuto in gran parte allo stop di Farmindustria.
Tratto da: http://www.informatori.it/informatori/conbig.htm
Commento NdR: …e potremmo continuare, non passa mese che non ci sia uno scandalo in Italia, legato a medici, farmacisti e case farmaceutiche
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Un gruppo dei ricercatori ha rivisto le statistiche ufficiali e i loro risultati sono assolutamente scioccanti.
Questi ricercatori hanno scritto un documento dal titolo «Death by Medicine», che presenta la prova che il sistema attuale è causa più frequente di danni che di benefici.
Questo rapporto mostra che:
– Il numero di persone che finisce in ospedale per reazioni avverse ai medicinali prescritti: 2,2 milioni all’anno.
– Il numero di antibiotici inutili prescritti annualmente per le infezioni virali: 20 milioni all’anno.
– Il numero di procedure mediche e chirurgiche inutili effettuate annualmente: 7,5 milioni.
– Il numero di persone esposte all’ospedalizzazione inutile: 8.9 milioni all’anno.
– Il numero totale di morti causate dalla medicina convenzionale è di 783.936 all’anno.
Ora è evidente che il sistema medico americano è la causa principale di ferimento e morte negli Stati Uniti. (il numero di morti per malattie di cuore nel 2001 è stato di 699.697, mentre quelli per cancro 553.251
Mentre 700.000 americani muoiono ogni anno a causa della medicina ufficiale, la FDA ed altri enti governativi fingono di proteggere il pubblico bloccando le medicine alternative.
In Italia ogni anno, mediamente, muore oltre il 6% dei ricoverati in ospedale per un errore medico.
E’ uno dei dati più significativi emerso in apertura del Sesto simposio internazionale di salute pubblica effettuato a Villa Porro Pirelli di Induno Olona (VA, Italy).
Organizzato dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Varese sul tema “La medicina centrata sulla sicurezza del paziente” e vede la partecipazione non solo di medici ma anche di numerosi magistrati.
L’errore medico sta diventando la preoccupazione maggiore dei sistemi sanitari odierni. Il simposio vuole lanciare proposte affinché il medico che sbaglia non si nasconda ma, anzi, evidenzi lo sbaglio per poterlo studiare senza il timore di finire sulla graticola della giustizia. In Italia, come nella maggior parte dei paesi europei, non vi è una rilevazione a livello nazionale sugli errori. Durante il simposio sono stati presi ad esempio i numeri pubblicati dalla rivista “Rischio sanità” del giugno 2001: in Italia si effettuano mediamente 8 milioni di ricoveri l’anno.
Ben 340mila pazienti escono dagli ospedali con danni o malattie dovuti esclusivamente ad errori nelle cure o a disservizi ospedalieri. Il numero dei morti in conseguenza di errori è fortemente incerto ed oscilla tra 14mila e 50mila decessi.
Se si considera che nel 2000 si sono verificati 557.584 decessi nel loro complesso, i 35mila morti per errore medico costituiscono il 6,2%.
By De Gary, PhD; Decano MD, ND Della Carolyn; Martin Feldman, MD; Debora
Rasio, MD; e Dorothy Smith, PhD – Tratto da “Life Extension” .
AGI – Mar.2009
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Ex dipendente parlerà al Consiglio di Amministrazione della Bayer – Mag. 2009
Alfredo Pequito un Portoghese, ex dipendente del gigante farmaceutico tedesco Bayer, parlerà oggi durante l’assemblea annuale degli azionisti della Bayer, che si terrà a Duesseldorf in Germania.
Nel 1997, Pequito informò l’opinione pubblica del fatto che in Portogallo le compagnie farmaceutiche stavano corrompendo migliaia di medici perché prescrivessero i loro prodotti. Pequito raccolse i nomi di quasi 2500 medici portoghesi indotti, con doni tra cui figuravano soldi e buoni di viaggio, a prescrivere medicinali della Bayer.
La Bayer, in Portogallo, ha anche condotto esperimenti medici al di fuori delle regole etiche. Alcune delle persone utilizzate per i test sono morte.
“Non appena iniziai a lavorare per la Bayer, venni informato che avevo a disposizione una grande quantità di soldi che doveva servire a sostenere e aiutare i medici nella loro attività. Questi soldi erano disponibili in ogni momento su richiesta.
L’Ispezione Generale di Sanità, ha in seguito verificato che, per esempio, nel 1997 la Bayer Portugal ha speso tra il 5 e il 10% dei suoi profitti in questo tipo di attività. E oggi girano ancora più soldi, che includono pagamenti in denaro o regali di alto valore a seconda del servizio reso.” dice Alfredo Pequito, che chiederà anche al Consiglio di rendere noti i risultati di tutti gli studi clinici condotti in Portogallo. “Cosa spinge questa Compagnia a “comprare” le prescrizioni dei medici ?
Forse la Bayer non ha fiducia nella bontà dei suoi prodotti ? Spero che il Consiglio di Amministrazione della Bayer abbia il coraggio e la signorilità di rispondere a tutte queste domande.”
Pequito è presente all’assemblea della Bayer su invito della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG), un network internazionale con sede in Germania, che da trenta anni sta monitorando le attività della Bayer.
By Alfredo Pequito – disponibile per interviste: pequito.alfredo@gmail.com
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USA: 94% medici ha contatti con le case farmaceutiche e 28% riceve pagamenti di redazionale – 26/04/2007
INDAGINE su NEJM, CARDIOLOGI “COINVOLTI”, il DOPPIO RISPETTO a MEDICI di FAMIGLIA. –
Medici e industria farmaceutica legati “a doppio filo” negli Usa.
La quasi totalita’ (94%) dei “camici bianchi” statunitensi intrattiene infatti rapporti con le aziende del farmaco. Cene, pranzi, serate di gala e corsi di aggiornamento “offerti” dalle compagnie sono una realta’ fra i medici Usa.
Ben uno su quattro poi riceve veri e propri pagamenti in denaro per consulti di vario genere.
E’ quanto emerge da un’indagine pubblicata sul New England Journal of Medicine’.
Fonte: adnkronos :
http://www.adnkronos.com
Negli anni 1950 e 1960 le grosse imprese farmaceutiche Italiane, hanno rifornito di eroina il boss italoamericano Luky Luciano, il quale la esportava negli USA….
2010, India – Una notizia pubblicata sul BJM riporta che il Central Bureau of Investigation indiano ha arrestato Ketan Desai, il presidente del Medical Council of India, con accuse di corruzione per un caso che rischia di macchiare l’immagine di agenzia top del paese nella regolamentazione dell’educazione medica. Il Dr Desai è anche presidente eletto della World Medical Association – Leggi l’articolo sul BMJ
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Per spingere i medici a prescrivere un farmaco le aziende spendono il doppio di quanto costa scoprirlo:
www.informatori.it/informatori/laditt.htm = Un’altra prova sul conflitto di interessi dei Medici –
vedi: La Casta dei Medici
I medici, i ricercatori scientifici, i vivisettori, il personale ospedaliero, infermieristico, le industrie chimiche e farmaceutiche.
Che cosa farebbe questo sconfinato esercito di persone se la gente non si ammalasse ?
Il modo migliore per consentire il perdurare di questa situazione di gente malaticcia e bisognosa di farmaci è fare in modo che si vaccini e mangi carne, cibi raffinati, conservati, trattati ecc..
La salute non rende mentre la malattia da sostentamento ad un esercito sconfinato di addetti ai lavori.
E’ vero, “la categoria dei medici e le industrie farmaceutiche esistono perché esiste la malattia” (come è altrettanto vero che la malattia esiste perché l’uomo vive male e si alimenta peggio) come è altrettanto vero che queste categorie non traggono alcun vantaggio da una popolazione in salute, se non quella di reclutare nuovi pazienti.
Tuttavia non credo che questo meccanismo sia pensato e voluto, ma dal momento che questo dà lavoro ad un oceano di persone non conviene sia abolito facendo, tra l’altro, cambiare abitudini alla gente.
Se la gente smettesse di mangiare animali e derivati si verificherebbe:
– Chiusura di 10 milioni di farmacie, sovraccariche di farmaci inutili e la conseguente riduzione del 90% dei prodotti venduti.
– Impoverimento e degrado sociale dei cento milioni di medici: molti di quali dovrebbero adattarsi a fare altri mestieri.
– Un milione di fabbriche e piccole fabbriche di farmaci dovrebbero chiudere o cambiare attività e produrre altre cose.
– 10 miliardi di animali detenuti dovrebbero essere liberati dalle catene dagli allevamenti e dalle gabbie dei mattatoi. Un milione di allevamenti e un milione di macelli dovrebbero chiudere i battenti.
Abbiamo idea di quale rivoluzione può portare il regime vegetariano con il quale è possibile ridurre del 90% gli infarti, del 97% gli ictus e del 34% dei cancri ? Oltre, naturalmente, le altre molte patologie correlate al consumo di carne e derivati animali, quali ipertensione, obesità, diabete ecc. E’ chiaro che la filosofia dei vegetariani deve essere ostacolata e possibilmente denigrata avvisando la popolazione che i vegetariani rischiano carenze alimentari (mai riscontrate e mai denunciate dagli più accreditati istituti di ricerca e dagli scienziati non prezzolati).
Che i vegetariani s’improvvisano conoscitori della “complicata” scienza della nutrizione mentre è necessario consultare e pagare un nutrizionista la cui scienza dimostrerà che per stare bene in salute occorre mangiare di tutto, praticamente quello che fanno tutti, senza bisogno di pagare nessuno.
Per milioni di anni la specie umana non ha avuto bisogno di nutrizionisti e di medicine, come tutte le altre specie dei viventi, ora ha bisogno dell’uno e dell’altro: sarà per questo che è così malaticcia.
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In DRASTICO AUMENTO i DECESSI da FARMACI su RICETTA propinate dai medici Allopati
Secondo i Centers for Disease Controll and Prevention (CDC), negli USA l’avvelenamento da farmaci su ricetta è diventato la seconda principale causa di morte preterintenzionale.
Secondo il Morbidity and Moriality Weekly Report (9 febbraio 2007) dei CDC, i ricercatori hanno rilevato che i decessi da farmaci su ricetta sono saliti dal 4,4 per 100.000 persone del 1999 al 7,1 per 100.000 del 2004.
http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm5605a1.htm
Commento: NdR: va inoltre ricordato che vi è una sostanziale differenza fra maschi e femmine, a livello del loro rispettivo Terreno + Matrice e quindi anche per farmaci ed i vaccini le reazioni sono diverse !)
Tale incremento rappresenta un’escalation da 11.000 a quasi 20.000 individui nell’arco di un quinquennio.
Dei 20.000 deceduti, più di 8.500 – il doppio dei corrispettivi del 1999 – sono morti a causa di “farmaci diversi e non specificati”. I decessi dovuti a farmaci psicoterapeutici, quali antidepressivi e sedativi, sono pressoché raddoppiati, da 671 a 1.300.
Mike Adams, difensore del diritto alla salute del consumatore nonché esplicito critico delle aziende farmaceutiche, ha dichiarato che l’industria farmaceutica sta impunemente uccidendo cittadini statunitensi.
Secondo le sue parole:
”L’industria farmaceutica nel suo complesso, comprendente i colossi farmaceutici monopolistici e la FDA [Food and Drug Administration, ente statunitense preposto al controllo alimentare e farmacologico, ndt], loro collegata nella cospirazione, è palesemente diventata la singola principale minaccia per la salute e la sicurezza della popolazione statunitense.
Tuttavia la FDA continua ad imporre come non mai sempre più farmaci ad un numero sempre più consistente di cittadini, con la concomitante presunzione che questi farmaci siano sicuri ed efficaci quando, in realtà, non sono né l’una né l’altra cosa.
L’industria farmaceutica odierna costituisce una imponente frode perpetrata a danno del popolo degli Stati Uniti, sorretta da procedure commerciali illegali, operato monopolistico ed una vera e propria condotta criminale da parte della FDA.”
Fonte: NewsTarget, 22 febbraio 2007, http://www.newstarget.com
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Il British Medical Journal pubblica un interessante articolo sul numero del 29 ottobre 2005 dal titolo: “I medici che redigono Linee Guida hanno legami con l’industria del farmaco”.
Potete leggerlo cliccando qui: http://bmj.bmjjournals.com/cgi/content/full/331/7523/982-a
In sintesi: vi si descrive un’indagine fatta dai giornalisti di Nature (pubblicata il 20 ottobre su BMJ) riguardo a 215 Linee Guida sui farmaci registrate nel 2004 presso la US National Guideline Clearinghaouse.
Un terzo degli autori che hanno redatto le LG dichiarano legami con l’industria.
Ma ciò che è più interessante è che il Direttore del Centro per la Scienza di pubblico interesse con sede a Washington – che per primo aveva iniziato la ricerca – riferisce a BMJ che molti medici non rivelano le loro connessioni con l’industria anche quando queste vengono richieste.
Mancano infatti regole standard al riguardo e non esistono punizioni per non aver fornito le informazioni.
Commento NdR: I medici dei servizi sanitari nazionali nelle varie nazioni del mondo, sono ormai diventati da decenni e nei fatti, i rappresentanti delle case farmaceutiche e NON possono aiutare i malati a risanare in quanto, essi i medici, NON conoscono tutte le tecniche sanitarie possibili che la medicina naturale insegna, perche questa scienza antica quanto il mondo, NON viene appositamente insegnata nelle Università, affinché i medici licenziati, non possano guarire i malati ma li mantengano sempre in un limbo di pre-malattia e/o malattia ed in alcuni casi li accompagnano fino alla morte prematura con i farmaci e vaccini, che propinano loro.
vedi anche: Trapianti
Questo e’ il vero problema; la grande maggioranza dei medici in buona fede fa il proprio lavoro con coscienza, ma NON ha la conoscenza adatta per quella professione.
Possiamo solo salvare, di questa medicina ufficiale: la traumatologia, la terapia e/o la chirurgia d’urgenza, il resto e’ tutto da RIVEDERE e da RISCRIVERE !
Ne va’ della salvezza e della salute del genere umano ed animale……
vedi le falsita’ dette anche sull’aviaria…..sars….suina…covid19 e quelle sui vaccini che sono sostanze insalubri….ecc. !
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La disciplina della corruzione medica in campo vaccinale – 15 gennaio 2012
A volte nel modello societario angloamericano vi sono azioni denominate Freedom Of Information Act (FOIA) che forniscono alcuni gioielli informativi.
Il FOIA è un atto legislativo federale che riconosce il diritto di libertà d’informazione e permette la divulgazione totale o parziale di informazioni e documenti inediti controllati dal governo.
E’ stato così per esempio per smascherare la frode scientifica di Pediatrics in merito agli studi sull’autismo.
A settembre 2011 una famiglia inglese si era vista rifiutare il risarcimento del danno vaccinale occorso alla propria figlia perchè la Commissione Medica aveva accertato una disabilità inferiore al 60% e, alcuni giornalisti indipendenti hanno sfruttato questo caso avvalendosi di un FOIA per effettuare alcuni controlli incrociati in merito ad alcuni membri della Commissione stessa.
A seguito di questo FOIA sono emersi nuovi dati che svelano particolari inediti e soprattutto antecedenti al caso Wakefield per quanto riguarda la vicenda del vaccino anche trivalente Morbillo – Parotite – Rosolia nel Regno Unito (UK).
In particolare si è giunti a provare che uno dei massimi esperti nella Sindrome di Munchausen per procura, Prof Roy Meadow, ha partecipato a riunioni di governo per discutere di vaccinazioni e reazioni avverse per un totale di 5 anni, dal 1987 al 1991 inclusi.
Questi incontri si sono svolti durante il periodo più cruciale nella storia della vaccinazione quando veniva utilizzato il vaccino MMR Pluserix. Gli incontri si svolsero con l’ARVI (Adverse Reactions to Vaccinations and Immunizations), il CSM (Comitato per la Sicurezza di Medicina), tra l’ARVI e JCVI (Joint Committee On Vaccination and Immunization) e infine tra il CSM e l’ARVI.
Poco dopo questi incontri le accuse contro la MSBP (Sindrome di Munchausen) aumentarono specialmente quando i genitori si lamentarono che il loro bambino era stato danneggiato dal vaccino.
Il Pluserix è stato introdotto nel 1988 e ritirato nel 1992
Un pò di storia
Richiamando alcuni concetti espressi nel primo articolo della trilogia dedicata al Dr. Wakefield, per coloro che non lo sapessero, il tanto contestato Dr. Andew Wakefied inizia il suo lavoro al Royal Free Hospital nel 1988 quando il Dipartimento di Salute Pubblica del Regno Unito aveva già avviato un’indagine da parte del Joint Committee On Vaccination and Immunization (JCVI) per una serie di complicanze fatali legati al virus del morbillo contenuto nei vaccini che, udite udite, aveva iniziato la sua strage di vite umane negli infanti già nel lontano 1971.
1971 Autism in children with congenital rubella è il primo studio ufficiale che viene pubblicato, quando il futuro Dr. Wakefield era ancora uno studente sbarbatello. Si prosegue poi nell’ultima decade degli anni ’70 con lo studio Viral expoxure and autism.
Nel settembre 1992 è la SmithKline Beecham (l’attuale GSK) che obbliga il blocco urgente del vaccino PLUSERIX utilizzato nel Regno Unito. Inoltre, altissimi rischi di reazioni anafilattiche vengono riportate negli Stati Uniti e pubblicati nello studio Allergic reactions to MMR vaccine.
Gli anni 1989, 1990 e 1991 furono anni cruciali nella storia della vaccinazione del Regno Unito perché il vaccino MMR Pluserix, veniva utilizzato. Il vaccino Pluserix contenente il ceppo della parotite Urabe AM9 prodotto da GlaxoSmithKline, era stato vietato in Canada sotto il nome di Trivirix nel 1988. Questo pericoloso ceppo del vaccino MMR, Urabe AM9, è stato riconosciuto e comprovato come causa di meningite.
Nel 1990 la licenza del TRIVIRIX venne revocata in Canada, Malysia, Philippine, Singapore e Australia ma il Joint Committee on Vaccination and Immunization, pur riportando numerosi casi di meningite post vaccinica nel Regno Unito, non assunse alcuna iniziativa.
La psicologa ed esperta in autismo Lisa Blakemore-Brown era ed è tuttora uno dei professionisti più influenti che al mondo abbia mai visto come i vaccini siano legati alla falsa etichettatura dei genitori con la Sindrome di Munchausen per Procura (MSBP); il problema è che pochi hanno veramente riconosciuto il suo vero genio e di fatto alcuni hanno cercato di distruggere la sua carriera e la reputazione.
Già nel 1995/1996 Blakemore-Brown sospettava che due uomini potenti e influenti, Dr David Southall e Prof Roy Meadow erano coinvolti nella ricerca sulle reazioni avverse ai vaccini. Lei credeva che usavano le loro conoscenze e loro influenza per accusare falsamente i genitori della Sindrome di Munchausen per Procura (MSBP) dopo che era avvenuto un danno vaccinale.
A seguito della ricerche burocratiche di questi giornalisti indipendenti ora vi sono pochi dubbi sul fatto che Blakemore-Brown ha ragione.
Scopriamo la verità
E’ comprovato che il Dr David Southall era colui che scriveva i documenti relativi ai bambini che muoiono dopo le vaccinazioni, così come all’inizio del 1987 e nel periodo tra il 1993 e il 1995 è stato consulente per la salute dell’UNICEF nell’ex Jugoslavia. Il periodo 1993-1995 è successivo al ritiro del Pluserix nel Regno Unito ma, guarda caso, l’UNICEF è stato uno dei beneficiari di tale vaccino dopo il divieto.
Il Prof Roy Meadow nel 1977 scrisse un libro controverso sulla Sindrome di Munchausen per Procura (MSBP) per The Lancet.
Il libro porta due casi di studio molto sospetti come “prova” dell’esistenza della Sindrome di Munchausen per Procura (MSBP).
Il libro è stata ritenuto problematico da molti perché il secondo caso studio descrive un bambino che presenta una quantità eccessiva di sodio nel sangue.
Nel corso della discussione Meadow svela che questo bambino è stato alimentato a forza con 20 g di sodio, con difficoltà, da lui stesso e dai suoi colleghi. Purtroppo il bambino è morto !
Nel 2005 Blakemore-Brown ha rivelato il contenuto di alcuni documenti che lei aveva ricevuto attraverso un FOIA (Freedom of Information Act), dove è dimostrato che il Prof Meadow era coinvolto negli incontri con l’ARVI, un gruppo subalterno al JCVI ideato specificamente per controllare le reazioni avverse ai vaccini. Questo avvenne nel 1987, 1988 e 1989.
I giornalisti indipendenti hanno ora raccolto informazioni che dimostrano come il Prof Meadow è stato coinvolto in molti più incontri.
Diversi documenti correlati all’argomento sono consultabili qui, inclusi i documenti dal titolo “Annual report 1989, 1990 e 1991“ dove il nome di Meadow appare molte volte. Incuriosito ho approfondito un pò l’argomento e sono rimasto sorpreso di scoprire quante riunioni ha frequentato questo uomo.
Gli anni cruciali
Gli anni 1989, 1990 e 1991 furono anni cruciali nella storia della vaccinazione del Regno Unito perché il vaccino MMR Pluserix, veniva utilizzato.
Il vaccino Pluserix contenente il ceppo della parotite Urabe AM9 prodotto da GlaxoSmithKline era stato vietato in Canada sotto il nome di Trivirix nel 1988. Improvvisamente nello stesso anno con il nuovo nome di Pluserix è stato introdotto nel Regno Unito dalla JCVI. Quattro anni più tardi, tuttavia, nel 1992 è stato vietato nel Regno Unito dopo che è stato rivelato che i bambini erano in pericolo per le reazioni avverse .
Nel corso delle riunioni che Meadow ha frequentato nel Comitato ha discusso la vasta gamma di reazioni avverse che i bambini stavano subendo dopo aver ricevuto questo vaccino. Tra queste reazioni erano riportate parotite, sordità, meningite, sequestri epilettici, encefalite e morte. Nonostante le reazioni avverse e il pericolo di vita, i membri del Comitato decisero che il vaccino avrebbe mantenuto la sua licenza nel Regno Unito anche se erano proprio loro che avrebbero dovuto vietarne l’uso.
A cavallo tra il 1991 e il 1992 il Legal Aid Board riceve un numero elevato di domande di risarcimento per i bambini danneggiati dal vaccino MPR. Nello stesso periodo sono pubblicati i risultati di uno studio di sicurezza iniziato 4 anni prima che dimostra un aumento dell’incidenza di reazioni avverse al vaccino MPR.
A settembre del 1992 entra in gioco il famoso vaccino MMR II della Merck Sharp & Dhome in sostituzione del sopra citato PLUSERIX e del IMMRAVAX. La notizia venne riportata dall’edizione cartacea del Telegraph col titolo “Brain Disease Ban on Vaccine“.
Il Segretario di Stato del Ministero della Salute Britannico Virginia Bottomley scrive a questo punto al Governo informandolo che il vaccino trivalente è sottoposto a indagini a causa di numerosi report di reazioni avverse.
L’autorevole The Indipendent riporta un articolo dal titolo “Children received vaccine despite meningitis link” (I bambini ricevono ugualmente il vaccino nonostante il collegamento con la meningite).
Una licenza del Regno Unito collegata a un farmaco o a un vaccino è molto prestigiosa ed è una raccomandazione che il farmaco o il vaccino è sicuro. Pertanto questa fornisce luce verde per altri paesi e per le organizzazioni che desiderano acquistare il prodotto.
I vari comitati sapevano che togliendo la licenza al Pluserix avrebbero causato il panico di massa nel mondo e per questo motivo conservarono la licenza. Ahimè, questo vaccino pericoloso è stato poi spedito per l’uso nel terzo mondo dove rimane attivo tutt’oggi. Tra i suoi acquirenti c’era e c’è tuttora l’UNICEF.
Il fatto che il Prof. Meadow ha sicuramente agito perché non si rivelasse esattamente ciò che accadde realmente, finchè il Pluserix è stato vietato nel Regno Unito, è confermato dalla sua contemporanea improvvisa sparizione da tutti i comitati e dalla pubblicazione di una innumerevole serie di articoli sulla Sindrome di Munchausen per Procura (MSBP).
Per dimostrare quanto era sinistra la natura di questi incontri, è meglio capire esattamente ciò che è stato detto in quei momenti.
Vi suggerisco di leggere il testo di Lucija Tomljenovic “The vaccination policy and the Code of Practice of the Joint Committee on Vaccination and Immunization (JCVI): are they at odds?” (La politica vaccinale e il codice di condotta del comitato congiunto sulla vaccinazione e di immunizzazione (JCVI): sono in disaccordo?) perché rivela la vera portata di ciò che è stato discusso.
Il Prof Meadow ha attuato opera di depistaggio ?
Viene da chiedersi perché un esperto in MSBP, coinvolto in incontri sulle reazioni avverse ai vaccini, attua opera di depistaggio ?
La disinformazione è uno strumento spesso utilizzato per attrarre l’attenzione del pubblico, tenendolo lontano da una zona affinchè si concentri su un altro argomento, così da sviare le menti dalla verità.
Per coloro che non lo sapessero questo è lo strumento di potenti organizzazioni, governi e industrie farmaceutiche, che utilizzano la Programmazione Neuro-Linguistica come forma di lavaggio del cervello, per ottenere la maggioranza delle persone che pensano, agiscono e si comportano in un certo modo.
L’esempio in questo caso è per ottenere che la popolazione creda al fatto che le vaccinazioni e i farmaci sono buoni e comportano un vantaggio alla loro salute. Mi sento comunque in dovere di aggiungere che la Programmazione Neuro-Linguistica, usata nel modo corretto, è un buono strumento ed ha aiutato molte persone a superare paure e fobie.
Conflitti d’interesse del Prof Meadow con la GSK, Boots e Ferring
Un altro fatto rivelato nei documenti che ho trovato particolarmente interessante è che le relazioni annuali elencano tutti i conflitti di interesse di ogni membro del Comitato coinvolto nella regolazione della sicurezza dei vaccini e farmaci. Sono elencati i membri di ogni Comitato tranne il JCVI del Regno Unito nel 1990. I documenti includono i membri del CSM e dell’ARVI.
È interessante vedere scritto nero su bianco solo chi ha tutti i conflitti di interesse con quale compagnia farmaceutica.
Ho trovato il Presidente di molte delle riunioni, Professor A.W. Asscher, eccezionalmente interessante perché aveva 25 conflitti di interesse, inclusi collegamenti con la Glaxo che produce il Pluserix. Ricordate che non era il solo ad avere conflitti di interesse con Glaxo.
Elencato tra i membri con i conflitti di interesse è il Prof. Meadow. Le Relazioni Annuali (Annual Reports) dimostrano che non era solo Meadow ad essere coinvolto in questo momento cruciale della storia del vaccino ma che Meadow aveva dichiarato vari conflitti di interesse.
Nel 1989 il Prof Meadow dichiara un interesse personale nell’azionariato con Beecham and Boots e una dichiarazione non personale di concessioni dipartimentali dalla Ferring. Nel 1990 ha dichiarato che possedeva azioni di Boots e una società di consulenza in Ferring. Nella dichiarazione del 1990 non non c’è alcuna menzione di Beecham. Dal 1991 aveva perso il conflitto Ferring, ma aveva ancora Boots.
E’ probabile che il vero motivo per il quale Meadow ha voluto mantenere le quote in Boots era che in quel periodo la Glaxo doveva fondersi con Boots.
È interessante notare che nel 1989 SmithKlineBeckham si fuse con Beecham formando SmithKlineBeecham plc. – Glaxo Wellcome e SmithKlineBeecham successivamente si fusero per formare GlaxoSmithKline.
Il quartier generale della società è stato poi trasferito in Inghilterra. Per espandere la ricerca e lo sviluppo negli Stati Uniti, SmithKline Beecham ha comprato un nuovo centro di ricerca nel 1995. Un altro nuovo centro di ricerca presso il New Frontiers Science Park di Harlow fu aperto nel 1997.
Nel 2000, Glaxo Wellcome e SmithKline Beecham si fusero per formare GlaxoSmithKline.
Aumenti di MSBP si verificarono immediatamente dopo questi incontri
Non sorprende che, dopo la metà del 1990 si alzarono i numeri di MSBP nel Regno Unito e in tutto il mondo. Incredibilmente nel 1998 Meadow fu nominato cavaliere per i suoi servizi ai bambini.
Lisa Blakemore-Brown lamentò nuovamente ciò che lei poteva vedere dispiegarsi, ma le sue parole caddero nel vuoto.
Nel settembre 1998 un articolo su “The Scotsman” scritto da Stephen Breen, rivela che Lisa Blakemore-Brown era convinta che le madri erano state ingiustamente accusate di avere MSBP in almeno 3 casi. Breen spiega che lei si era lamentata con il General Medical Council (Ordine dei Medici Britannico) e il Dipartimento della Salute chiedendo una inchiesta pubblica.
L’unica prova esistente di questo articolo è in COSA Newsletter novembre-dicembre 1998 – MENZ issues … “Accusations of Munchausen Syndrome By Proxy is the new witch hunt“ .
Questo è stato scritto nel 1998, in un momento in cui le accuse di MSBP erano al loro apice. Dietro una grande maggioranza dei casi e di molti ancora in corso nei tribunali vi sono i due professionisti, Dr David Southall e Prof Roy Meadow. In effetti vi erano casi di MSBP che coinvolgevano entrambi questi professionisti anche in un periodo in cui sembra non fossero iscritti all’Ordine. Stranamente venivano reintegrati velocemente. La domanda sulle labbra di molte persone è chi protegge questi due uomini?
Nel 2009 Meadow ha fatto l’unica cosa decente e si è dimesso. E’ interessante comunque leggere cosa scrisse al proposito Blakemore-Brown.
Queste ultime rivelazioni dimostrano ulteriormente senza ombra di dubbio che Lisa Blakemore-Brown aveva ragione di sospettare che Meadow e Southall erano pesantemente coinvolti nelle reazioni avverse dei vaccini e hanno poi usato il loro potere e la loro influenza per bloccare i genitori innocenti, accusandoli di abusare dei loro figli.
Mi auguro che quanto ha scritto Lisa Blakemore-Brown possa aiutare a ottenere giustizia a tanti genitori per le atrocità che hanno sofferto, e che qui in Italia non esistano figure altrettanto inquietanti come questi due professionisti della malattia.
Inoltre mi auguro che Lisa Blakemore-Brown possa riacquistare quel ruolo di rilievo per la sua carriera e e la sua reputazione che sono state quasi completamente rovinate da questi personaggi autoritari fino a quando hanno mantenuto intatta la loro compertua. Solo il tempo potrà dirlo.
La perdita temporanea di un tale brillante talento professionale ha colpito tante famiglie con bambini con autismo e ADHD.
Non solo non ci sono finanziamenti o supporto dalle autorità locali, ma hanno perso anche il sostegno e la comprensione di una professionista che aveva dedicato la sua intera vita a supporto e in aiuto di molte famiglie che soffrono.
Prima di pensare che tutto questo è frutto di una grande teoria del complotto, invito i lettori a cercare la definizione originale di “cospirazione“.
La cospirazione (anche complotto o congiura) è l’azione condotta da più persone per stabilire un accordo segreto per modificare, sovvertire, cambiare radicalmente, a volte con uso di mezzi violenti e coercitivi, un regime, uno stato, una situazione politica o di altro tipo. Dopo Andrew Wakefield, anche Lisa Blakemore-Brown è una vittima della “Corruzione medica” anche in campo vaccinale.
Tratto da autismovaccini.com
vedi: Danni dei vaccini
Dott. Dietrich Klinghardt:
Molti medici contrari alla propaganda del vaccino covid-19 sono stati assassinati
Nel 2020 a Chicago ci fu una grande conferenza sull’autismo e il Dr. Jeff Bradstreet presentò un metodo per curare i bambini dall’autismo.
Una settimana dopo fu ucciso a colpi di arma da fuoco ed è stato trovato galleggiante nel fiume.
LA SUA MORTE FU CATALOGATA COME SUICIDIO.
Dott. Dietrich Klinghardt: “Io sò per certo che se ho mai conosciuto una persona lontana dal pensieto di suicidio, quello era Jeff”.
Alcune informazioni della polizia segreta, affermano che il dott. Jeff non si è suicidato, ma è STATO UCCISO DA PROFESSIONISTI DI ALTISSIMO LIVELLO.
Da allora sono stati uccisi più di 90 scienziati.
Addirittura utilizzano una tecnica di ATTACCO CARDIACO INDOTTO. Sono dispositivi simili a delle pistole. Il cuore viene bombardato da MICROONDE, provocando un arresto cardiaco immediato.
“Gli amici della CIA mi hanno mostrato quanto siano avanzate queste armi oggi…”
La cosa in comune che unisce tutti questi scienziati trovati morti: La lotta contro la propaganda vaccinale attuale, la lotta ad alcune tossine ambientali, o l’aver scoperto alcune cure molto efficaci non farmaceutiche.