Sono in crisi i filtri di qualità che garantiscono l’affidabilità della ricerca scientifica in ambito medico.
Un editoriale pubblicato contemporaneamente sulle più importanti riviste di medicina generale (come «Lancet» e «The New England Journal of Medicine») ha recentemente annunciato delle misure restrittive nei confronti dello strapotere delle industrie farmaceutiche nella disseminazione dei lavori scientifici, con particolare attenzione ai risultati di studi multicentrici per testare l’efficacia dei farmaci.
I direttori di queste riviste riconoscono che la crescente importanza delle industrie private nel finanziamento delle ricerche biomediche sta minando l’indipendenza dei ricercatori.
Il problema emerge drammaticamente agli inizi degli anni Novanta. Viene effettuato negli Stati Uniti un grosso studio multicentrico che confronta due farmaci contro l’ipertensione arteriosa. Uno è un medicinale recente e relativamente costoso (un calcio antagonista). L’altro è un diuretico (un farmaco a basso costo già in uso da molto tempo).
Ci si aspetta di dimostrare che il nuovo farmaco è meglio di quello vecchio. Quello che viene fuori è invece sorprendente. Non solo sono sostanzialmente equivalenti rispetto alla pressione. Il calcio antagonista causa più effetti collaterali. Scatta da parte della casa farmaceutica un pressing senza pari per smussare le conclusioni dello studio. Esce in una prestigiosa rivista («Jama») un articolo in cui compaiono solo gli autori che avevano accettato la versione della casa farmaceutica, mentre non firmano lo studio gli altri.
La cosa diventa pubblica per opera di un giornalista ed è uno scandalo. Di questi scandali si riempiono presto le più importanti riviste mediche.
L’antidoto ? Dichiarare il Conflitto di Interesse + Conflitto di interesse PDF
Viene richiesto agli autori che inviano un lavoro scientifico di rendere espliciti i loro eventuali conflitti di interessi.
Questo però non da tutte le riviste (a esempio, su «Nature» solo da quest’anno). Uno studio pubblicato su «Psychotherapy and Psychosomatics» (rivista della Karger di Basilea) da un ricercatore di Boston, Sheldon Krimsky, nel maggio di quest’anno rivela che un conflitto di interessi viene dichiarato in meno dell’1% dei casi (lo studio può essere rintracciato nel percorso sul conflitto di interesse del sito www.fondazionebassetti.org
Lo stesso gruppo di ricercatori aveva precedentemente effettuato uno studio in cui era stata verificata la presenza di conflitti di interessi sostanziali (possedere azioni dell’industria di cui si sta testando il prodotto, oppure brevetti, oppure essere consulenti dell’azienda) negli autori di Boston. E scopre che questo conflitto di interessi è presente in un caso su tre. I conti non tornano.
I direttori delle riviste mediche annunciano nell’ultimo editoriale misure più restrittive: obbligheranno gli autori ad assumersi piena responsabilità dei risultati degli studi (inclusa la loro elaborazione statistica).
Con questo ammettono implicitamente di avere pubblicato studi manipolati, usati pesantemente dall’industria per la sua propaganda. Non forniscono però alcun aiuto concreto agli autori che si trovino in difficoltà per preservare la loro integrità.
E danno anche il cattivo esempio, non dichiarando nell’editoriale i loro conflitti di interessi (che per coloro che dirigono una rivista sono ben più gravi di quelli degli autori).
I criteri per l’accettazione di un lavoro scientifico da parte delle riviste mediche che usciranno nel 2002 (preannunciati da questo editoriale) sono un passo avanti positivo. Ma del tutto insufficiente ad affrontare il problema del conflitto di interesse.
In un editoriale apparso sul primo numero di “Psychotherapy and Psychosomatics” di quest’anno (anche questo consultabile nel sito della Fondazione Bassetti) ho disegnato uno scenario diverso: la presenza di gruppi con particolari interessi scientifico-economici, che monopolizzano riviste e congressi, deformando e pilotando la comunicazione scientifica.
Cosa succede se un direttore di una rivista ha grossi interessi economici (personali o della rivista, sotto forma di, pubblicità)? Pubblicherà articoli che vanno contro questi interessi? Occorre allora riconoscere che il problema del conflitto di interessi si situa in quello più generale della responsabilità dello scienziato e di chi fruisce della scienza.
Richiede interventi a svariati livelli (connessioni tra ricercatori che si battono per l’integrità della scienza, coinvolgimento della società civile e particolarmente delle associazioni dei pazienti e consumatori, collegamenti con i movimenti post Seattle, responsabilizzazione della stampa di divulgazione scientifica ecc.). E non solo la richiesta “Niente da dichiarare ?”.
Perché quello che ormai è in gioco è la credibilità stessa della medicina clinica. Se viene persa, viene meno anche il potere del medico di guarire.
By Giovanni Fava – Professore ordinario di Psicologia clinica all’Università di Bologna e Professore ordinario di Psichiatria alla State University of New York of Buffalo. Direttore di “Psychotherapy and Psychosomatics”
Tratto da: nadirnotizie.it
Ciarlatano: istruzioni per l’uso.
Quante pratiche mediche oltre a quelle Naturali od alternative esistono al mondo ?
SOLO quella, resa ufficiale e gestita da Big Pharma.
Ogni altra medicina o terapia medica alternativa e’ stata bandita dalla medicina ufficiale, che e’ basata su dei falsi ideologici.
Quasi tutte le teorie della medicina ufficiale si sono ufficializzate fornendo spiegazioni incomprensibili od opinabili (basate sui “forse“, si pensa, e’ probabile, in teoria, ecc.) oppure riconoscendo che non si conoscono le cause, ma comunque con discorsi contenenti termini “scientifici” per confondere chi legge o per convincere che qualcosa di serio c’è.
Il termine “ciarlatano” viene applicato regolarmente a chiunque non sia medico con patentino dispensato dalla filiera di Big Pharma, ignorando che il primo ciarlatano al mondo è proprio il medico allopata, soprattutto quando si illude di aver curato il paziente, scordandosi che curare il portafogli del paziente o curare le assegnazioni di Mamma Mutua, non è affatto sinonimo di guarire qualcuno dalle cause che l’hanno reso malato.
Cio’ non vuol essere un intento diffamatorio nei riguardi dei medici. Molti di essi sono tecnici preziosi, insostituibili e inappuntabili, ed e’ giusto che in questi casi essi godano di tutto il rispetto possibile, specie i traumatologi, chirurghi ed i rianimatori, ma i moltissimi medici specializzati e quelli della “mutua” sono in genere medici che invece si illudono di guarire il malato; essi sono solo degli illusionisti, visto che non esistono guarigioni, ma soltanto auto-guarigioni, con le forze della NATURA.
La Natura, con la sua forza spirituale (le patologie sono innanzitutto un fatto di cultura e di psiche perche’ la causa e quindi la relativa cura sta nella mente) e con il sistema immunitario è la sola in grado di fare il miracolo.
Di fatto la sanita’ mondiale sanità italiana e mondiale, va definita come una sanità medico-farmaceutica sintomatica e non-curante (ma gioca con le varie patologie), e come una sanità di casta (vedi i vari regolamenti sanitari, vedi ostacoli e impedimenti nei riguardi di chi pratica strade educazionali diverse da quelle mediche, dettati da Big Pharma).
Uno degli scopi degli imbonitori di tutti i tipi (medici e non), è quello di disorientare l’interlocutore, insinuargli la teoria, propinata per infondere la paura che, se non si cura secondo certi dettami morira’…o si ammalera’ in modo grave… o con pseudo certezze chiamate “scientifiche”.
In una discussione sulla validità di una pratica medica deve essere affrontato il tema centrale e tutta la discussione deve vertere non solo sui danni dei farmaci e vaccini, sugli affari e le collusioni delle multinazionali, sugli errori medici e sui costi delle medicine, ma su tutti gli argomenti affini che con la validità di una pratica medica hanno a che fare e sono quindi delle prove a sostegno o meno delle terapie che debbono essere utilizzate.
Sul piano scientifico non esiste una sola malattia che si guarisca con la medicina ufficiale (eccetto la chirurgia), essendo solo una medicina sintomatica essa si ferma a eliminare i sintomi senza poter, ne’ voler, eliminare le cause che di fatto NON conosce. Essa e’ nei fatti una pseudo medicina.
Nella medicina ufficiale NON si approfondisce, ne’ si esamina accuratamente l’efficacia di una tecnica o l’altra, ed il malato che la accetta lo fa e basta, per fede nel medico. Cosi avviene anche nel campo delle medicine alternative.
Se qualcosa funziona NON ci si chiede il perché, e non si approfondiscono le cause e le concause sempre presenti per ogni malattia.
Come fare allora a riconoscere un ciarlatano, un venditore di illusioni ? Un truffatore ?
Si può così ragionevolmente concludere che un occhio esperto o chi è abituato a studiare questo tipo di fenomeni, riconosce facilmente chi propone cure o rimedi senza alcun effetto reale, ma per ora pochissimi soggetti sono in grado di farlo.
Il termine “Ciarlatano”, pare derivi da “Cerretano”, abitante di Cerreto, piccolo centro nei pressi di Spoleto in Italia, noto proprio per la provenienza di numerosi “venditori di unguenti magici” che con mille espedienti e trucchi, passavano dai paesi per imbrogliare la gente; questa origine è confermata anche dall’accademia della Crusca: “…..coloro che per le piazze spacciano unguenti, o altre medicine, cavano i denti o fanno giochi di mano che oggi più comunemente dicesi Ciarlatani, …da Cerreto, paese dell’Umbria da cui soleva in antico venir siffatta gente, la quale con varie finzioni andava facendo denaro”.
Un’altra tesi vuole che il termine derivi dal francese poichè uno dei primi “giocolieri” di strada (un certo Tabarin) annunciava il suo arrivo in città con colori, luci e suoni assordanti.
Il guaritore in ogni caso, come Tabarin, arrivava in paese con tanto di clamore e rumori. Spuntava dal nulla, non era conosciuto, non aveva un nome “ufficiale” (lo cambiava spesso, per ovvi motivi), era molto appariscente e si serviva dei “compari”, che lui chiamava assistenti.
“….esercitano questi uomini, d’andar per il mondo vendendo il Zafferame et pepe et altre spetiarie , coralli como anco una certa sorte d’herba che chiamano corallina, qual ridotta in polvere vendono per dar ai putti per scacciar i vermi… Non si dilettano, pare a me, né d’armi né di lettere, sì ben d’andar per birri, questo par sia lor particolare professione…”. […]quel costume che hanno di andare a torno accattando o cialtronando”. (Cipriano Piccolpasso, 1565)
Il ciarlatano moderno adotta gli stessi metodi, aggiornati ai tempi.
Questo perchè il rapporto tra ciarlatano e cliente è impostato sulla fiducia, esattamente cio’ che succede anche con il medico ufficiale che DOVREBBE agire “secondo scienza e coscienza, ma in genere segue solo le direttive dell’Ordine dei medici….lunga mano di Big Pharma.
L’arrivo in piazza in modo strombazzante dei secoli scorsi, è sostituito dalla TV, Radio, Giornali al servizio della sanita’ di Big Pharma….o da pubblicazioni di siti web, con immagini mediche, notizie e links di studi detti scientifici, che sono magari pagati o sponsorizzati da Big Pharma….. tutti firmati, per dare un’aura di “serietà”, da medici, ricercatori o professori di Universita’…..sempre al servizio di Big Pharma.
Tutti gli studi contrari alle direttive di Big Pharma, raramente appaiono sulle riviste specializzate e se compaiono, per qualche tempo, immediatamente, altri studi pagati da Big Pharma, vengono pubblicati, che dicono esattamente il contrario di quelli indipendenti e/o alternativi.
Le risposte del ciarlatano, medico o non, non sono mai “certe”, definitive.
L’imbonitore parla a metà ed usa molto gli “eccetera eccetera”, dice e non dice, usa un linguaggio che sembra “scientifico” ed il medicalese (è il linguaggio specialistico dei medici, contenente terminologie specifiche spesso indecifrabili o scarsamente comprensibili per i non addetti ai lavori) (A), per accalappiarsi il cliente che trae le conclusioni in funzione dei dati che ha sul problema; il ciarlatano non promette nulla, se la cura non ha l’effetto sperato dal malato….è il cliente che ha capito male…oppure la terapia non e’ stata fatta come doveva…
Questo atteggiamento è riassunto da una frase tipica: “io non fornisco risposte ma faccio solo le domande”. L’imbonitore fa le domande in modo da indurre le risposte che LUI vuole e che sono tutte risposte comode alla sua causa.
Ma anche nella percentuale di insuccessi, si troverà il modo di far ricadere la “colpa” dell’insuccesso sul paziente: non ha fatto bene la cura, non ci credeva, ha usato il prodotto sbagliato, ha esagerato e così via.
(A) Su Plos One è stato pubblicato uno studio, a firma di Meredith Young e colleghi della McMaster University, sull’impatto del medicalese sulla percezione pubblica delle malattie.
Le promesse le conosciamo bene: guarigione “quasi” sicura, nessun effetto collaterale, costo praticamente nullo e e un elenco di casi risolti; per la sanita’ ufficiale, in Italia, paga lo stato con le ns tasse; per i ciarlatani, il malato paga direttamente di tasca propria.
Il “compare” che aiutava l’antico imbonitore, è ora rappresentato dalle testimonianze, scritte, audio o video dei risultati delle cure, salvo poi nei fatti a trovare molti danni di farmaci e vaccini che non vengono mai forniti ai malati all’inizio della “cura”.
Naturalmente queste risposte sono tutte generiche, molto vaghe e quasi sempre ambigue.
Quando si contatta il guaritore od il medico, si entra nelle loro spirali.
I prezzi inizialmente minimi, diventano abnormi, con giustificazioni ridicole (spese non previste, acquisto di materiali, costo delle cliniche, farmaci costosi, ecc.), gli effetti, in genere, non arrivano e cominciano i peggioramenti (che vengono giustificati come “effetti collaterali necessari” e che quindi alimentano altre speranze invece di spegnerle), le condizioni della povera vittima peggiorano, il guaritore od il medico privato, cercano di spillare l’ultimo quattrino che riesce a prendere e poi abbandona la vittima al suo destino…. lasciandola soffrire magari a casa… come spesso avviene dopo certi trattamenti farmacologici o chirurgici… il sistema sanitario se ne frega e li abbandona nel loro dolore.
Il fallimento è giustificato da questi soggetti, sempre con le stesse scuse: “è stato sfortunato” “questa volta il trattamento non ha funzionato”, oppure il paziente muore, ucciso magari da farmaci molto tossici e/o da malattie iatrogene generate dall’imperizia ed impreparazione del medico.
La storia finisce male e la vittima purtroppo ormai non può più raccontarla.
I familiari in genere non hanno voglia o non hanno soldi, o per vergogna o per cancellare certi ricordi, di rifarsi sul guaritore o sul medico.. che la fa franca (non sempre…fortunatamente).
Fateci caso, agiscono tutti nello stesso identico modo.
Guaritori e medici di quel tipo, fanno la fuga dal confronto, con le scuse del boicottaggio, la mania del “genio incompreso”, o si trincerano dietro i protocolli ufficiali…
Ma allora in teoria, esiste un modo per riconoscere chi ci vuole imbrogliare nei nostri problemi di salute?
Sì, e non è così difficile, come abbiamo visto. Chi di voi ha “affinato” le sue armi ed ha capito i trucchi degli imbonitori, può fare un servizio utilissimo alla società, cominciando ad informare i propri famigliari e conoscenti, facendo loro leggere, magari questo stesso scritto.
Proviamo quindi a capire come si riconosce un ciarlatano (medico o non), secondo il Daily Mail:
L’Oxford English Dictionary definisce ciarlatano come qualcuno che fa “l’impostore in medicina”. Riconoscere la ciarlataneria, anche quella nella sanita’ ufficiale è facile, se si conoscono i principali elementi distintivi; un ciarlatano (medico o non):
I medici evitano la competizione con i naturopati preparati, in quanto quei medici non conoscono quasi nulla sull’eziologia e terapia naturale per la guarigione.
Usano dei disclaimers (degli avvisi, tipo consenso informato incompleto e disinformato esso stesso). Questo li protegge da attacchi legali quando i loro metodi falliscono.
Dicono che ti sentirai male prima di sentirti meglio.
La medicina farmacologica soffocando subito i sintomi, sembra che guarisca immediatamente, ed in certi casi crea comunque un peggioramento dei sintomi originali, ma la malattia essendo sempre presente prima o poi si ripresentera’ magari piu’ virulenta nel tempo..; specie i medici ufficiali, affermano che c’è una cura od un farmaco per ogni malattia.
Insomma, dobbiamo stare MOLTO in guardia.
Un bell’elenco di caratteristiche del ciarlatano lo possiamo leggere qui: ne esistono in tutti i campi, da quello finanziario a quello commerciale ma se i soldi si recuperano ed un oggetto difettoso lo si butta, la salute è sacra.
Nell’articolo indicato c’è una frase da riportare qui: il ciarlatano (medico e NON) va trattato come un appestato, è una piaga sociale. Tutto vero.
Non dimentichiamo inoltre che moltissimi tra i sedicenti guaritori o medici ufficiali, vanno ben oltre il deprecabile tentativo di truffare la gente con le loro pratiche inutili od errate e quindi pericolose. Sono frequenti infatti i casi in cui si scoprono vere e proprie associazioni a delinquere, violenze sessuali ed abusi fisici, specie su bambini con farmaci inadatti e vaccini molto pericolosi.
In questi casi, “gli altri” guaritori od i medici della stessa casta, si dissociano da questi turpi individui, come se appartenessero ad un altra categoria, quando invece il terreno di quel tipo di sanita’ (per i medici ufficiali) che fa germogliare questi fenomeni, è lo stesso.
Mai sottovalutare quindi il pericolo rappresentato da gente senza scrupoli.
FDA – La Food and Drug Administration, e’ l’organo statunitense che dovrebbe controllare l’immissione nel mercato di farmaci, alimenti e strumenti ad uso umano, ma e’ gestito da Big Pharma…, cosi come lo CDC (Control Diseases Center), l’OMS, l’Unicef, l’Emea, l’Aifa, Ministeri della sanita‘ e tutti gli altri enti mondiali della Sanita’, Universita’ ed Ordini dei medici..che emanano i Protocolli per i medici (linee guida) i quali NON possono piu’ agire secondo “Scienza e Coscienza“….
Quindi assoluta attenzione a tutto cio’ che questi “Enti” pubblicizzano, nel mondo.
Non lasciamoci trasportare da questi Enti, medici ufficiali, mitomani ciarlatani, che pensano di avere in mano la soluzione per tutti i problemi.
In tutti i campi non affidiamoci mai a chi promette l’impossibile, il miracolo, o a chi non ha nessuna autorità nel campo in questione od e’ impreparato come in genere lo sono i medici ufficiali.
Aggiungo che un tecnico medico o non, serio e competente, non prometterà miracoli ne’ certezze assolute, nemmeno quando si parla di medicina tradizionale, nel caso lo facesse, state attenti a che sia sufficientemente competente, quindi a scanso di equivoci, iniziate ad informarvi da Voi stessi in modo sempre piu’ completo e soddisfacente.
Questo portale e’ nato proprio per questo ! Quindi: Occhi aperti !
vedi: DITTATURA SANITARIA + Falsita’ della medicina ufficiale + Malattie del Passato + MEDICI IMPREPARATI + MEDICI, una MINACCIA per la SALUTE ? + Dichiarazione di Pechino + Comparaggio farmaceutico
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RICERCA DEVIATA ai MEDICINALI che MANTENGONO la MALATTIA CRONICA.
INTERVISTA al PREMIO NOBEL per la MEDICINA: RICHARD J. ROBERTS. – MEDITATE e CONDIVIDETE !
Il vincitore del Premio Nobel per la Medicina, Richard J.Roberts, denuncia il modo in cui operano le grandi industrie farmaceutichenel sistema capitalistico, anteponendo i benefici economici alla salute e rallentando lo sviluppo scientifico nella cura delle malattie perché guarire non è fruttuoso come la cronicità.
vedi anche: Conflitto di Interesse + Conflitti di interesse PDF – 1 + Conflitti di interesse PDF – 2 + Conflitti di Interesse, denuncia del Governo Ii – PDF + CDC – 1 + CDC – 2 + FDA + Conflitti di Interesse, business farmaci e vaccini + Conflitti di interesse dell’AIFA
vedi anche: ISS + Ministero della salute + EMA + Consenso Informato
Visionate questo video, parla un’informatore farmaceutico, sul Business dei Farmaci e Vaccini
http://ildocumento.it/farmaci/il-business-farmaceutico-current.html