Nel corso dei secoli, le convulsioni sono state provocate con vari metodi, spesso estremamente violenti e pericolosi, fino a quando, negli anni ’30, due medici italiani ebbero l’idea di ricorrere all’elettricità.
Oggi le convulsioni (epilessia) si generano nei bambini anche con i Vaccini !
Oggigiorno l’elettroshock viene ancora applicato, in alcune cliniche; questa “tecnica” rimane un’opzione nel trattamento della depressionegrave, trattamento che NON tiene in nessun conto (cosi come le terapie con psicofarmaci) delle cause che determinano la depressione e che sono, per la Medicina Naturale: intossicazioni da metalli tossici (mercurio, alluminio, piombo, ecc.) + malnutrizione + disbiosi croniche + mancanza di minerali e vitamine + infiammazioni + Conflitti spirituali con stress cronico !
Prima del trattamento dell’elettroshock, viene dato un miorilassante e quindi viene praticata una breve anestesia. Gli elettrodi che trasmettono gli impulsi elettrici sono collocati in punti precisi della testa. La stimolazione causa una breve convulsione (circa trenta secondi).
Con la scusa risibile delle “depressioni che resistono ai farmaci” 3000 psichiatri vogliono tornare ad utilizzare l’elettroshock, evidenziando cosi’ la loro assoluta incapacita’, impreparazione oltre che imperizia, ad affrontare le cause della depressione !
Ovviamente siccome si vergognano un poco a parlare di elettroshock nel loro sito si parla di “terapia elettro-convulsiva” … è una parola un po’ più carina vero ?
Questo il loro sito: www.terapiaelettroconvulsiva.it/ + video sull’elettroshock: http://www.ccdu.org/video.html
Fred K. Goodwin dice: “L’impossibilità di accesso ad una terapia di scelta ben documentata – a volte l’unica praticabile – è un affronto crudele alla società e dovrebbe essere considerata inaccettabile”.
Certo, ci sono persone che dopo un trattamento farmacologico sono ancora depresse, perchè si tratta di persone trattate con droghe dai pericolosi effetti fisici e psichici, farmaci destabilizzanti, farmaci che (guarda caso) erano somministrati a tutti gli autori delle “stragi della follia”, farmaci sperimentati nel corso degli studi segreti dell’esercito e della CIA .
La depressione si affronta con la parola (informazione adatta alla persona) e con la Medicina Naturale NON con le scariche elettriche, dalla depressione si esce dando un senso alla propria vita come insegna l’esperienza e la teoria della scuola di logoterapia di Viktor Frankl.
Qualche sito: http://www.freedommag.org/italian/10/page02.htm + http://www.tmcrew.org/stopshock/index.htm
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RICERCA DEVIATA ai MEDICINALI che MANTENGONO la MALATTIA CRONICA.
INTERVISTA al PREMIO NOBEL per la MEDICINA: RICHARD J. ROBERTS. – MEDITATE e CONDIVIDETE !
Il vincitore del Premio Nobel per la Medicina, Richard J.Roberts, denuncia il modo in cui operano le grandi industrie farmaceutiche nel sistema capitalistico, anteponendo i benefici economici alla salute e rallentando lo sviluppo scientifico nella cura delle malattie perché guarire non è fruttuoso come la cronicità.
vedi: Big Pharma + Rapporto Flexner e Dichiarazione di Alma Ata = Sindacato Rockefeller = Dittatura sanitaria
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ELETTROSHOCK
Nello stesso periodo in cui tutti i campi della scienza moderna registravano enormi passi in avanti, la psichiatria ha fatto passare per scientifiche e mediche delle “terapie” paragonabili per la loro mostruosità solo a certe barbare pratiche del medioevo. L’idea che sta alla base di tali pratiche e che avrebbe dovuto giustificarle è la seguente: se la “follia” è stata causata da un evento traumatico, un trauma di uguale o maggiore intensità può servire a ristabilire l’equilibrio. Come dire che se il cervello è malato forse prendendolo a calci si rimette a posto; se tutti i medici la pensassero così forse consiglierebbero whisky per i malati di ulcera e una passeggiata sotto la pioggia per chi ha l’influenza. Diretta conseguenza di questo modo di pensare sono quindi le sedie rotanti (sulle quali il “malato” veniva fatto girare come una trottola fino a perdere completamente ogni senso dell’equilibrio), i salassi, il coma da insulina, l’elettroshock, o addirittura la “terapia” della fame.
Qui di seguito vogliamo fornire alcune notizie sull’elettroshock, una tecnica ancora non del tutto abbandonata dalla “scienza ” psichiatrica, uno dei simboli più evidenti della barbarie criminale ed inumana di certi presunti “guaritori della psiche”.
Da notare per inciso che l’elettroshock “funziona” come “terapia” in quanto causa amnesie tali da farti persino scordare il tuo problema. Eri depresso a causa di un amore? Nessun problema con l’elettroshock si puo’ persino rimuovere il ricordo delll’amore, insieme a tutta una parte della tua vita.
La terapia funziona, rimuovendo direttamente la tua essenza, i tuoi ricordi, la tua personalita’.
“Non un’altra volta ! è mortale !”. Furono queste le parole pronunciate dalla prima cavia umana quando seppe che sarebbe stata sottoposta nuovamente al trattamento. Inutile dire che nessuno si curò di rispettare la sua volontà né quella di altri milioni di esseri umani che da allora furono costretti a subire l’elettroshock.
Elettroshock significa passaggio di corrente elettrica attraverso il cervello fino a provocare delle convulsioni; quando si applica una tale corrente il danno cerebrale è garantito, la sua entità dipende dall’intensità e dalla durata delle scosse. Recentemente sono stati usati numerosi sedativi per diminuire le convulsioni ed eliminare la paura e la resistenza di molta gente. Questi farmaci, particolarmente paralizzanti muscolari ed anestetici, servono solo a rendere più docile il paziente, ma invece di diminuire gli effetti dannosi delle scosse sono dannosi essi stessi; per altro in presenza di tali farmaci sono necessarie scosse più intense per ottenere l’effetto desiderato, cioè le convulsioni. L’elettroshock produce amnesia, incapacità ad apprendere, danni cerebrali irreversibili, paura, apatia, perdita di creatività, caratteristiche queste che ne fanno un ottimo mezzo di controllo della personalità, niente di strano quindi che la sua sperimentazione venne sovvenzionata dalla CIA in funzione del suo programma di “controllo mentale”.
Tali esperimenti portati avanti dal dottor Ewen Cameron consistevano in periodi di uno-due mesi di elettroshock (6 scosse due volte al giorno, a volte anche in soggetti di 60 anni) e nell’uso immediatamente successivo in un periodo in cui secondo lo stesso Cameron nel paziente vi è completa amnesia, di messaggi registrati che venivano fatti ascoltare per 16 ore al giorno, il tutto condito con dosi massicce di barbiturici che inducevano il sonno per gran parte della giornata. Da notare che il dottor Cameron fu eletto di volta in volta presidente dell’Associazione Psichiatrica Americana, Canadese e Mondiale, nonché della Società di Psichiatria Biologica, segno più che mai evidente che i suoi colleghi approvavano ed ammiravano le sue “ricerche”.
D’altronde nello stesso periodo fra gli anni 40 e 50 vi furono numerosi altri esperimenti similari riportati nelle riviste psichiatriche con nomi agghiaccianti quali “elettroshock regressivo”, “blitz elettroshock”, “terapia di annichilazione”. Queste tecniche furono poi abbandonate, ma nel 1966 un’altra forma di elettroshock intensivo fu u introdotta il cui uso pare essere in aumento.
Tale tecnica detta “terapia elettroconvulsiva multipla monitorizzata” prevede 4-8 scosse a due minuti di intervallo per ogni seduta, E chi ha fornito i soldi per tali esperimenti? Oltre alla CIA che li ha sovvenzionati parzialmente per un certo periodo, la maggior parte dei soldi necessari per sviluppare queste tecniche sono sempre venuti dagli stessi pazienti che le subivano e dai loro parenti che pagavano per il loro ricovero nei vari istituti di “Salute mentale”!
STORIA DI UNA VITTIMA (Ted Chabasinsky, ricoverato a New York nel 1944)
Questa è la storia dell’altra metà della mia vita. Psichiatri e assistenti sociali avevano già deciso prima ancora che io nascessi che io sarei diventato un paziente delle istituzioni psichiatriche. La mia madre naturale era stata rinchiusa poco prima che io nascessi e fu rinchiusa nuovamente subito dopo. L’assistente sociale del Foundling Hospital disse ai miei genitori adottivi che mia madre era “diversa” e Miss Callaghan ben presto li indusse a trovare sintomi anche in me. Ogni mese Miss Callaghan veniva a discutere dei miei problemi coi miei genitori adottivi. Se io volevo semplicemente stare nel giardino sul retro con mia sorella e giocare a fare tortine di fango, questo era un segno che ero troppo passivo e introverso, e mia madre e mio padre avrebbero dovuto incoraggiarmi a esplorare maggiormente gli altri posti nelle vicinanze.
Quando iniziai a vagare per i dintorni andai nel giardino di un vicino di casa e colsi alcuni fiori. Il vicino si lamentò e Miss Callaghan tenne una lunga discussione coi miei genitori sul modo di reprimere i miei impulsi dannosi.
Quando Miss Callaghan ebbe scoperto abbastanza sintomi fui spedito in un istituto psichiatrico per bambini per essere diagnosticato ufficialmente e diventare una cavia per la dottoressa Lauretta Bender. Fui uno dei primi bambini “trattati” con l’elettroshock. Avevo sei anni. Non volevo subire l’elettroshock, non volevo ! ci vollero tre infermieri per tenermi. All’inizio fu la dottoressa Bender in persona ad azionare l’interruttore, ma più tardi quando non fui più un caso interessante, il mio torturatore fu diverso ogni volta.
Volevo morire, ma non avevo realmente idea di cosa fosse la morte. Sapevo che era qualcosa di terribile; forse sarò così stanco dopo il prossimo trattamento che non mi alzerò più, e sarò morto. Ma mi rialzavo sempre.
Qualcosa in me al di là dei miei desideri mi faceva ritornare in me stesso. Memorizzavo il mio nome, insegnai a me stesso a dire il mio nome. Teddy, Teddy, io sono Teddy … io sono qui, io sono qui, in questa stanza, nell’ospedale. E la mia mamma se n’è andata … Voglio andare giù, voglio andare dove l’elettroshock mi sta mandando, voglio smettere di lottare e morire … e qualcosa mi ha fatto vivere e andare avanti a vivere; dovevo ricordarmi di non lasciare che nessuno mi stesse più vicino.
Passai il mio settimo compleanno in questa maniera, e il mio ottavo ed il nono rinchiuso in una stanza al Rockland State Hospital. Avevo imparato che la migliore maniera di resistere era di dormire il più possibile, e dormire era tutto quello che potevo fare in ogni caso. ero in uno stato di costante deperimento ed iniziai ad avere raffreddori che duravano tutto l’anno perché il più sadico infermiere spegneva il riscaldamento e apriva la finestra anche a Dicembre. Il dottor Sobel disse che ciò era un segno della mia debolezza e che non amavo l’aria fresca.
A volte gli infermieri lasciavano la porta della mia stanza aperta mentre il resto dei ragazzi andavano nella stanza da pranzo ed io andavo in giro a cercare qualcosa da leggere, qualcosa da guardare, con cui giocare, qualsiasi cosa che avessi potuto usare per distrarmi. Conservavo parte del mio cibo e pensavo per ore a quando l’avrei mangiato. A volte i gatti correvano attraverso la stanza, lungo i muri, e li guardavo con attenzione stando attento a non spaventarli. Avrei voluto essere abbastanza piccolo da correre sotto la porta come potevano fare loro. A volte non c’era niente nella stanza, proprio niente, ed io mi stendevo sul materasso e piangevo; cercavo di addormentarmi ma non potevo dormire 24 ore al giorno, e non potevo sopportare i sogni. Mi raggomitolavo come una palla, afferrando i ginocchi e rotolando avanti e indietro sul materasso cercando di confortarmi.
Ho pianto e pianto sperando che qualcuno venisse. Sarò buono dicevo e l’infermiere mi guardava fisso inaspettatamente attraverso la piccola finestra irrobustita con dei fili all’interno in modo che io non potessi rompere il vetro ed uccidermi.
E così ho passato la mia infanzia svegliandomi da un incubo all’altro in stanze chiuse a chiave con ritagli di giornali e pagine di fumetti strappate e croste di pane e i miei anici i gatti, con nessuno che mi dicesse chi fossi.
E quando compii 17 anni e i medici pensarono di avermi distrutto mi liberarono.
By Corrado Penna – http://www.insieme.net/~Corrado_Penna –
http://www.ecn.org/telviola/ – http://www.club.it/cuculo
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UN ALTRO STUDIO FASULLO SULL’ELETTROSHOCK – 09/04/2012
Il nuovo studio che mostra l’efficacia del trattamento elettroconvulsivo (elettroshock) è al 100% falso. CCHR International — 20 marzo 2012
Italy, Milano – L’elettroshock (eufemisticamente ribattezzato «trattamento elettroconvulsivo) rilascia fino a 460 volt di energia elettrica attraverso il cervello.
Un nuovo studio scozzese che acclama le meraviglie del trattamento elettroconvulsivo ha fornito un’altra teoria zoppa su come questa terapia violenta potrebbe “funzionare”.
E mentre la stampa sembra contenta di ribadire in modo robotico questo studio fasullo, vorremmo sottolineare i fatti reali.
Il professor Ian Reid dell’Università di Aberdeen e colleghi sostengono che il TEC (trattamento elettro-convulsivo) funziona “abbassando” una connessione iperattiva tra aree del cervello che causano depressione. Per quanto incredibile, gli autori sostengono che la scossa elettrica possa ripristinare il naturale equilibrio chimico del cervello. Questa logica è così stupida che non sappiamo da dove iniziare. Innanzitutto consideriamo il fatto che non c’è nessuna prova che l’angoscia mentale sia dovuta a uno ” squilibrio chimico” e che non c’è alcun metodo per misurare la chimica del cervello. Questa teoria è un’invenzione dell’industria psichiatrica/farmaceutica, e non è mai stata dimostrata. Infatti, “leader” psichiatri sulla National Public Radio hanno recentemente ammesso che la teoria dello “squilibrio chimico nel cervello” è una frode e che le aziende farmaceutiche e gli psichiatri l’hanno inventata per vendere il Prozac [1]. Un altro studio ha rivelato che per 13 anni i media hanno riportato di “scoperte” degli psichiatri sulle cause genetiche/neurologiche dei problemi mentali, nessuna delle quali è stata successivamente dimostrata [2].
Le scoperte di Aberdeen sono ben più della solita campagna pubblicitaria a martello: una teoria “emergente”, un “potenziale” indicatore biologico, un “potenziale” bersaglio terapeutico trovato nel cervello.
E tutti dicono: “È forte la tentazione di speculare che il TEC potrebbe agire per riequilibrare “attività specifiche del cervello”, ma i dati presenti qui non possono confermare o confutare questa nozione [3]. Ma diamo un’occhiata più da vicino a ciò che non viene riportato nei media:
• La dimensione del campione di studio – 9 persone – è così piccolo che è inutile. Lo studio ammette: “la dimensione del campione è piccola”
• I pazienti dovevano aver avuto una storia fallimentare nel “rispondere a farmaci psicotropi” e ancora erano tenuti sotto farmaci durante lo studio. Quattro pazienti stavano prendendo farmaci antipsicotici, che sono noti per causare restringimento cerebrale.
• I ricercatori ammettono: “gli effetti del farmaco non possono essere esclusi”. In altre parole, qualsiasi cosiddetto cambiamento visibile visto attraverso una risonanza magnetica potrebbe essere farmaco-indotta
• Dal momento che la “depressione” non può essere vista attraverso o diagnosticata da qualsiasi scanner cerebrale o risonanza magnetica, non c’è niente che possa mostrare a cosa le risonanze usate nello studio stavano reagendo.
• Il dispositivo elettro-convulsivo usato era un Thymatron, costruito dalla società statunitense Somatics [4]. L’azienda è attualmente coinvolta in polemiche perché in oltre 30 anni, non ha mai presentato una “domanda preliminare al marketing” alla Food and Drug Administration (FDA), domanda che è richiesta per mostrare che il dispositivo è “sicuro ed efficace” prima che esso possa essere approvato per il suo uso. Una recente deposizione alla FDA mostra che il dispositivo causa danni al cervello dei pazienti.
• I neurologi affermano che i danni causati dall’energia elettrica inviata attraverso il cervello durante il TEC sono equivalenti a quelli osservati nei traumi cranici. Il Dr. John Friedberg dice che il TEC provoca più perdita permanente di memoria rispetto a qualsiasi grave trauma cranico con coma [5].
Inoltre, i pazienti sottoposti a elettroshock testimoniano che esso è “un trattamento crudele e inusuale” in violazione dell’articolo 5 della dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU.
I racconti fatti dai pazienti sottoposti a TEC e che hanno testimoniato davanti a un’inchiesta del governo australiano parlano chiaro:
• “Ho ricordi del trattamento convulsivo a cui sono stato sottoposto… era come avere qualcuno che provava a torcermi il cervello. ..Mi ricordo a un certo punto stavo urlando per la crudeltà che stavo ricevendo… “
• “… sentivo come se tutti i fili del telegrafo fossero scesi sulla parte superiore della mia testa e sentivo un grande flash blu tutto intorno a me “
• “La sensazione era di un dolore dalla cima della testa alla punta dei piedi…E’ stato come se qualcuno ti colpisse con una mazza, bam! e tu esplodi. Faceva così male che ho pensato: ‘Questi bastardi stanno cercando di uccidermi “
Le affermazioni di Reid sull’indicatore biologico per la depressione che può essere corretto da elettroshock è tanto scientifico e irresponsabile quanto un neurochirurgo che esegue un intervento di chirurgia su un cervello sano.
Lo studio è autocelebrativo e assolutamente di parte: come ha ammesso un editoriale del British Journal of Psychiatry, il TEC serve solo a stimolare la “Psichiatria biologica” e rafforza fortemente la convinzione nei trattamenti somatici (fisici) in psichiatria [6].
In Italia l’elettroshock sta venendo praticato in alcune cliniche private e in alcuni ospedali pubblici. Una società civile non dovrebbe permettere trattamenti brutali ma proibirli, oltre ad effettuare una completa indagine per scoprire i danni causati fino a questo momento.
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus – Mail: info@ccdu.org
[1] Jonathan Leo e Jeffrey Lacasse, “La gran confessione della psichiatria” MadinAmerica.com, 23 gennaio 2012
http://www.madinamerica.com/2012/01/psychiatrys-Grand-Confession/
[2] Sarah Colyer, ” Media iper-ottimisti sulle scoperte sui geni in psichiatria”
Aggiornamento di psichiatria (pubblicazione degli editori de “Il medico australiano”) 6 ottobre 2011;
http://www.psychiatryupdate.com.au/GetAttachment/b73012c5-11de-4af7-b56d-e82430aa995d/PDF.aspx
[3] http://www.pnas.org/content/early/2012/03/12/1117206109.full.pdf+html?sid=6b7f2f97-0645-46fe-b44c-a419df537dac
[4] http://www.pnas.org/content/early/2012/03/12/1117206109.full.pdf+html?sid=6b7f2f97-0645-46fe-b44c-a419df537dac
[5] http://www.ect.org/effects/headinjury.html
[6] JOHN READ e RICHARD BENTALL, “l’efficacia della terapia elettroconvulsiva: una revisione della letteratura,” Epidemiologia e Psichiatria Sociale, 19, 4, 2010
vedi anche: PSICO FARMACI – Ritalin e similari + ADHD + PSICOFARMACI ed uccisioni, stragi, violenza …. + Dittatura Sanitaria + Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.) + Libro bianco + COME la PSICHIATRIA influenza la MEDICINA + Ricerca Scientifica + PSICO FARMACI e loro DANNI + PsicoFarmaci 2 + PsicoFarmaci 3 + Inquisizione medica + MEDICI, una MINACCIA per la SALUTE ? + Terrorismo con i Farmaci + Medicina e Potere + COME un PEDIATRA PUO’ far AMMALARE BAMBINO in BUONA SALUTE + 14 Bambini uccisi da Farmaci