Nelle decadi recenti, le trasformazioni globali hanno interessato profondamente la salute delle persone ed il loro accesso alla sanità e ad altri servizi sociali. Malgrado il livello, senza precedenti, della ricchezza nel mondo, la povertà e la fame stanno aumentando, e una grande proporzione della popolazione mondiale non ha accesso all’istruzione, all’acqua potabile, alla casa ed ai servizi sanitari. Le risorse naturali del pianeta si stanno esaurendo ad un tasso allarmate, che sta portando ad un graduale degrado dell’ ambiente. Ciò minaccia la salute di tutti, ed in particolare delle persone più povere.
INTERVISTA al PREMIO NOBEL per la MEDICINA: RICHARD J. ROBERTS. – MEDITATE e CONDIVIDETE !
Il vincitore del Premio Nobel per la Medicina, Richard J.Roberts, denuncia il modo in cui operano le grandi industrie farmaceutichenel sistema capitalistico, anteponendo i benefici economici alla salute e rallentando lo sviluppo scientifico nella cura delle malattie perché guarire non è fruttuoso come la cronicità.
La causa intentata da 39 ditte farmaceutiche internazionali contro la Repubblica Sudafricana, colpevole di volere favorire l’accesso da parte della popolazione ai farmaci essenziali attraverso la loro produzione in forma generica e/o l’acquisto dei farmaci a costo ridotto, è un esempio calzante.Le OSSERVAZIONI
Nel capitolo C, il documento “OLTRE la CANCELLAZIONE del DEBITO” riafferma concetti ben noti quali la salute come priorità nazionale, l’ esigenza del migliorare
le prestazioni dei servizi medico-sanitari e l’esigenza di un intervento complessivo rispetto alla salute. Inoltre, disconosce l’utilità delle quote a carico dell’utente come forma di finanziamento dei sistemi sanitari e sottolinea il loro effetto negativo sull’accesso alla salute ed alla sanità. Allo stesso tempo, il documento non sembra riconoscere la salute come diritto fondamentale dell’uomo, ma soltanto come strumento di sviluppo. La salute sembra essere intesa come una delle forme dell’accumulazione del capitale umano ed un strumento per l’aumento della mano d’opera produttiva.
La riduzione della speranza di vita è rappresentata come
una fonte di preoccupazione solamente in termini di diminuzione dello sviluppo pro capite.
Altri suggerimenti si riferiscono alle attività di coordinamento e di controllo, di cui non viene data una definizione chiara e conclusiva. Rispetto al fondo fiduciario per la salute, è necessario sottolineare la natura caritatevole, e sostanzialmente inaccettabile, di questa soluzione il cui obiettivo dovrebbe essere la soluzione dei problemi relativi alla giustizia sociale, alla salute ed all’accesso ai trattamenti. Il fondo fornisce una soluzione apparentemente semplice, ma in realtà semplicistica, che rappresenta un insulto rispetto ad un problema così complesso. La proposta non rispecchia l’esigenza di una visione di lunga durata, e non prende in considerazione il gioco corporativo dei profitti rispetto al diritto alla salute dei popoli.
Per questo motivo la proposta dovrebbe essere cancellata dal documento.
Le proposte relative alla complessa questione della salute pubblica non possono non essere politiche e riguardano sia il controllo globale della salute sia le politiche sanitarie nazionali. La salute è un riflesso dell’impegno generale dei governi e della società rispetto all’ equità ed alla giustizia. Per tale ragione la salute ed i diritti dell’uomo dovrebbero prescindere dalle miopi preoccupazioni economiche. Per tale ragione i leaders del G8 dovrebbero intraprendere un azione concreta, definendo una nuova architettura finanziaria internazionale ed aumentando la compatibilità del sistema economico-finanziario con la promozione e la difesa di sanità pubblica.
- riconoscano che la salute ed i servizi sanitari pubblici hanno priorità sulle regole di mercato. Tutte le politiche economiche devono essere conformi al diritto alla salute, all’equità ed alla valutazione sull’impatto ambientale, e dovrebbero includere le misure necessarie ad assicurarne la conformità.
- prendano chiaramente posizione in favore delle eccezioni relative alla salute incluse negli accordi TRIPS, attraverso programmi concreti, orientati a favorire la registrazione forzata e le importazioni parallele come componenti essenziali di una strategia complessiva per favorire l’accesso ai farmaci di prima necessità. I governi del G8 dovrebbero condurre uno campagna internazionale per chiarire quali siano i diritti dei paesi in via di sviluppo rispetto alla lotta alle emergenze sanitaria tramite l’utilizzo dei farmaci generici, come hanno recentemente tentato di fare Sudafrica e Brasile. Gli accordi possono includere le disposizioni necessarie ad impedire il riflusso dei farmaci a bassi costo verso i mercati occidentali. Non deve essere più premesso agli interessi corporativi delle multinazionali di dettare le politiche sanitarie ai paesi poveri.
- promuovano un dibattito serio e articolato all’interno del WTO adattando gli accordi GATS e TRIPS ai bisogni relativi alla salute nei paesi in via di sviluppo, così come nei paesi sviluppati.
- definiscano una struttura bene articolata, che definisca le responsabilità degli organismi pubblici e privati. I rapporti attuali fra i settori pubblici e privati sembrano essere caratterizzati da una sostanziale assenza di regole.
Le proposte e le iniziative che vengono presentate come partnership tra pubblico e privato difettano troppo spesso di una componente pubblica forte. Alcune proposte di donazione dei farmaci sembrano invitare i governi a mettersi nelle mani delle industrie farmaceutiche rispetto alle politiche sanitarie nazionali. - si accertino che la politiche dei prezzi siano regolamentate internazionalmente secondo una scala differenziale, per favorirne l’accesso ai paesi ed alle popolazioni più bisognose.
Questo principio deve essere esteso in modo particolare ai prodotti sviluppati con fondi pubblici. - sostengano la proposta di un gruppo di lavoro sull’ accesso ai farmaci presso il WTO.
In considerazione del riferimento esplicito all’esigenza di rinforzare l’alleanza con vari interlocutori, tra cui il G8, crediamo che la presidenza italiana non dovrebbe perdere questa occasione per progredire verso il diritto alla salute per tutti.
Gianni Tognoni, Fondazione Internazionale Lelio Basso
Claudia Sala, Lega Italiana per la lotta contro l’Aids
Tratto da: Nadir Onlus HIV Treatment Group, Roma http://web.tiscalinet.it/nadir_ong
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