MEDICO – Definizione della parola
Il medico è il cosiddetto professionista che si occupa della salute umana, prevenendo, diagnosticando e tentando di curare la malattia.
Tutte le fasi dell’attività medica devono essere sottoposte al consenso informato da parte del paziente, salvo quando questi, per la sua situazione, corra immediato pericolo di vita e non sia in grado di esprimerlo.
Questa la definizione del dizionario…ma è sempre cosi ??: il più delle volte la loro impreparazione si evidenzia nei fatti !
In Italia, il Medico è il laureato in Medicina e Chirurgia che abbia inoltre conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione da parte del proprio ordine professionale (Ordine dei medici), attraverso il superamento di un apposito esame di Stato.
In altre nazioni europee non costituisce un titolo, ma la semplice descrizione di un mestiere allo stesso modo dei termini, naturopata, operatore sanitario, heilpratiker, insegnante, docente, ecc.
In Italia poi, a differenza di altri paesi…chissà perché ?…., compie un reato chi si definisce “medico” senza il possesso dei requisiti richiesti in ordine alla laurea e all’abilitazione e l’iscrizione all’ordine dei medici…..
La Casta dei medici italiana, evidentemente vuole avere l’imprimatur ed il monopolio con l’assoluta esclusiva in materia di salute e malattia……
In Svizzera, ad esempio, ci si può autodefinire “Medico naturista NVS”, senza aver mai frequentato la facoltà di medicina all’università.
MANIFESTO: VERITÀ E LIBERTÀ – Veri medici in vera Sanità
I firmatari del presente manifesto sono Medici e Scienziati che, credendo nella verità scientifica e nella Medicina libera, sacrale e umile, mettono la loro Arte e la Professione al servizio della società umana e non di interessi privati o di altra natura.
Si ribadisce che la Medicina è una e una soltanto, non vi sarebbe bisogno di designare Medicine alternative, poiché è Medicina qualunque arte praticata da Medici in scienza e coscienza, nel proprio intimo convincimento, finalizzata al benessere della persona umana. Dovrebbe essere definito “alternativo” qualunque medico che, asservito a interessi privati, tradisca questi principi.
La Medicina è sacrale non soltanto poiché nella tradizione greca è di origine divina, ma soprattutto poiché sono sacri il Paziente e il suo dolore. Ogni Paziente va curato con amore, secondo i principi dell’etica universale e del rispetto per la persona umana.
La Medicina è libera, dal momento che il Medico si assume l’intera responsabilità della salute e della vita del Paziente e non può, e non deve, essere condizionato da niente e da nessuno. Il rapporto fra Medico e Paziente è interamente fondato sulla reciproca fiducia e non necessita alcun consenso scritto o altra inutile burocrazia, che deprime la dignità del Medico.
I Medici firmatari credono nel principio etico della libertà di scelta: l’essere umano è sacro e inviolabile, appartiene a se stesso, esercita l’autodeterminazione con piena libertà di scelta e di decisione per tutto quello che riguarda la sua persona.
I Medici firmatari si riconoscono in questi principi e nel Giuramento di Ippocrate, non riconoscono invece, e di conseguenza respingono, la dittatura dei protocolli e delle linee guida, troppe volte contraria ai principi della Medicina.
In questo ripristino della Medicina, i Medici tornino a chiamarsi Medici e non sanitari, i malati a essere Pazienti e non utenti, e la Medicina torni libera e non più asservita all’industria e a interessi privati.
I medici firmatari ritengono che debba essere abolita e penalmente perseguita la collusione fra multinazionali farmaceutiche e il Ministero della Sanità, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Ordine dei Medici e qualsiasi altro organo avente a che fare con la salute umana. La Medicina non può tornare a essere tale fintanto che continua a rimanere sotto il costante ricatto economico delle multinazionali e delle lobby private associate.
Altresì la ricerca deve tornare a essere libera e devono essere perseguiti penalmente i gruppi di ricerca finanziati da privati con interessi privatistici, nonché i privati stessi, che pubblicano risultati scientificamente falsi e compiacenti l’industria. Non ci deve più essere alcuna forma di comparaggio.
Si deve costituire una Società Italiana di Medicina che vigili su qualsiasi tentativo di corruzione e di manipolazione delle verità scientifiche e della libertà medica. Deve essere perseguito chiunque adoperi la scienza per propagandare falsità per il proprio tornaconto.
I Medici firmatari promulgano tutte le evidenze scientifiche che invitano ad essere cauti nei confronti dei vaccini, anche se li ritengono opportuni in casi di comprovata necessità, ben lontana dagli obblighi massivi. Rifiutano invece qualunque legge o decreto che intenda obbligare la popolazione a innesti eterologhi che sono un misto di sostanze potenzialmente tossiche, impropriamente spacciate per vaccini.
Obbligare qualcuno a un atto medico contro la propria volontà è incostituzionale, contrario all’articolo 32 della Costituzione Italiana.
Di conseguenza, è illegittima la L.119/17 che obbliga i neonati a multiple vaccinazioni. Come anche è illegittimo perseguitare i genitori informati che si pongono domande su obblighi medici sin troppo scontati e imposti automaticamente, anche se discutibili.
Inoltre, questa legge è molto pericolosa per la salute dei bambini. Essa, infatti, è contraria alle conoscenze della Medicina secondo le quali il rischio di gravi complicanze da vaccino, soprattutto neurologiche, è da contestualizzare con estrema precisione individuale, tenendo conto che il rischio aumenta in modo proporzionale al numero di vaccini iniettati contemporaneamente ed è inversamente proporzionale all’età del soggetto vaccinato. Quindi, somministrare dieci vaccini insieme a bambini di pochissimi mesi mette in grave pericolo la loro salute e la vita.
Di conseguenza, si propone di sottoporre tutta la filosofia vaccinale a una profonda revisione, anche alla luce delle esperienze negative della Letteratura, tenendo conto delle nuove frontiere di protezione ottenibili facendo capo a concetti e tecniche molto più avanzati. Per esempio, la vaccinazione antipolio è fra le più pericolose ed è ormai del tutto inutile, non esistendo più questa malattia in Italia da quasi mezzo secolo. La vaccinazione antiepatite può essere consigliata, ma non obbligata, comunque dopo i dodici anni di età, come era prima della L.119/17.
Si rifiuta il termine “immunità di gregge”, dal momento che la persona umana non è una pecora. Si rifiuta soprattutto il concetto di immunità di gregge, poiché è insensata e scellerata la pretesa di eliminare qualsiasi batterio o presunti virus, dal momento che tutti noi esistiamo proprio grazie ai microrganismi. Sterilizzare il mondo è un delirio di stampo eugenetico e, per fortuna, impossibile. Sono sensate tutte le condizioni che creino un buon equilibrio fra noi e i microrganismi, anche patogeni, ma ciò è frutto di conoscenza e di prevenzione ultraprimaria.
I Medici firmatari ridimensionano le indicazioni della filosofia trapiantistica oltranzista, che viola la sacralità della vita, il mistero della speranza, la delicatezza della cura di chi versa in gravi condizioni, che ferisce il senso profondo dell’assistenza medica, circuisce di sorpresa i congiunti con fare di stile predatorio, nascondendo i limiti del senso dei trapianti e misconoscendo quel tipo di Medicina che risparmierebbe di molto il bisogno di dover ricorrere ad un trapianto.
I Medici firmatari prendono le distanze dalle decisioni dell’attuale OMS che, finanziata dall’industria farmaceutica e dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, non si attiene più agli scopi per i quali è stata concepita, ma persegue interessi privati ai danni della popolazione mondiale, e non intendono più riconoscerla finché non tornerà in linea con i suoi principi fondanti.
I Medici firmatari ritengono che la OMS sia la prima responsabile dei danni subiti dalla popolazione mondiale nella diffusione della malattia (sindrome influenzale stagionale) chiamata falsamente COVID19.
I Medici firmatari denunciano che è in atto un tentativo dichiarato di genocidio mondiale, attraverso una strategia eugenetica che mira a danneggiare fisicamente la popolazione mondiale e a ridurla di numero, come più volte annunciato da certi personaggi pubblici, che andrebbero processati per crimini contro l’umanità.
I Medici firmatari non si presteranno mai né al genocidio né a operazioni eugenetiche che, con l’intento di ridurre numericamente la popolazione mondiale, sterilizzino esseri umani contro la loro volontà, ne manipolino le facoltà psichiche con sostanze farmacologicamente attive, provochino malattie attraverso innesti eterologhi o nanotecnologie o microrganismi naturali o geneticamente manipolati, oppure causino la morte di altri esseri umani o ne decretino troppo velocemente la prognosi infausta.
La eugenetica è uno dei più gravi crimini contro l’umanità cui nessun Medico può essere obbligato a collaborare, contro i dettami profondi della sua coscienza e della tradizione della Medicina.
I Medici firmatari ritengono corresponsabili i precedenti ministri della Sanità, i membri dell’attuale Comitato tecnico scientifico del Governo italiano, l’attuale Governo italiano, l’attuale presidenza del Consiglio, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Ordine dei Medici italiani.
I Medici firmatari lanciano l’allarme riguardante la pericolosità del cosiddetto 5G, poiché la scienza onesta conosce i gravi danni funzionali e organici che possono essere indotti da onde elettromagnetiche con frequenze di decine e centinaia di GHz. Essi chiedono pertanto che venga bloccata l’installazione degli impianti 5G in Italia e venga anche rivista la normativa riguardante la sicurezza del 4G. Le commissioni che valutano la sicurezza dovranno essere sempre controllate dalla Medicina libera che rappresenta la tutela del popolo.
I Medici firmatari chiedono che si stabiliscano parametri per valutare l’interazione fra alte frequenze elettromagnetiche (GHz) e i sistemi viventi, ai fini di stabilire i limiti che definiscano i livelli di rischio. È indispensabile imporre test per la certificazione e produrre dossier sulla sicurezza, prima di immettere sul mercato nuove tecnologie. L’industria deve farsi carico di questo, e i test devono essere controllati da comitati scientifici indipendenti, non collusi con l’industria.
I Medici firmatari auspicano che la Magistratura indaghi sull’eventuale origine artificiale del virus SARS-CoV2 e individui le dovute responsabilità, nel caso che si confermasse essere un ricombinante.
I Medici firmatari ritengono che l’Ordine dei Medici italiani, dichiarandosi espressamente organo ausiliario e sussidiario dello Stato, non sia più idoneo a tutelare la salute, i medici, i pazienti, facendo invece gli interessi di governi eterodiretti da gruppi privati transnazionali e quindi debba essere abolito, o quantomeno liberalizzato, con la possibilità per i Medici d’iscriversi a un altro Ordine che sia fedele ai valori etici della Medicina.
I medici firmatari credono che, come nell’antichità, i medici nell’esercizio della loro professione siano inviolabili e che il luogo dove operano debba godere dell’immunità territoriale.
I Medici firmatari intimano che sia, con estrema urgenza, corretta e risolta l’abnorme deriva creata in questi mesi, che deforma l’espressione di una sana relazionalità fra tutte le cellule sociali, in primis i bambini che, più di tutti, hanno ricevuto un danno incalcolabile del discernimento, dell’espressione creativa e del comportamento tipico dei soggetti sani di mente.
Contestualmente al manifesto, i Medici firmatari pongono le basi per la costituenda Società Italiana di Medicina, che sarà fondata sui principi finora espressi, a tutela della verità scientifica e della libertà della Medicina.
A conclusione, si vogliono ricordare le parole di un grande clinico della Storia della Medicina, sir Jonathan Hutchinson, che nel 1902 scriveva: Signore, liberaci dal troppo zelo per le novità, dall’anteporre la cultura alla saggezza, la scienza all’arte, l’intelligenza al buon senso, dal curare i malati come fossero malattie, dal rendere la guarigione più penosa del persistere del morbo.
Seguono le firme, specificando nome, città, laurea, specialità ed incarichi.
Si prega di aggiungere indirizzo mail, che non comparirà sul manifesto e servirà solo a tenerci in contatto.
Dr. Salvatore Rainò, Medico Chirurgo in Altamura, Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica, Specialista in Medicina Interna, Omeopata Unicista, Ricercatore bioenergetico, salvatoreraino.com
Dr. Massimo Citro, Medico Chirurgo in Torino, Specialista in Psicoterapia, Dottore in Lettere Classiche. info@idras.org
Seguono le firme dei Cittadini che sostengono l’idea di una Medicina e di una Scienza libere e vere
vedi: Veri medici in vera Sanità
CRISI di COSCIENZA di un medico
“LA MEDICINA UFFICIALE E’ FALSA ED E’ SOLO UNO STRUMENTO DI POTERE DELLE MULTINAZIONALI DELLA SALUTE”: questa, la denuncia del Dr. Di Pace, noto chirurgo ortopedico con ventennale esperienza.
Essa è incapace di curare/sanare le malattie, al massimo lenisce i sintomi apparenti spostandoli su altri organi e generando nuove malattie, che portano il paziente a un circolo vizioso di dipendenza dal sistema sanitario.»
La denuncia arriva nientemeno che da un chirurgo ortopedico con vent’anni d’esperienza, di cui quindici in ospedale. Lui è il dottor Giuseppe De Pace e la sua voce è uno sfogo, pubblicato in una lettera aperta sul web, nato da situazioni vissute in prima persona, durante l’esercizio della sua professione, e che lo hanno portato a riflettere sulla metodologia della medicina così come oggi noi la viviamo (e la subiamo).
De Pace ha visto morire un bambino di undici anni, affetto da linfoma non-Hogkin, in seguito a una terapia che prevedeva la chemio. «La letteratura internazionale parla di sopravvivenza dell’80% con i nuovi protocolli chemioterapici. Notizia molto confortante anche per me che vivevo per la prima volta da vicino questa esperienza», racconta il dottore. Che poi aggiunge: «L’equivoco nasce dal fatto che se il paziente muore dopo un mese per insufficienza renale o epatica, superinfezioni, etc provocate chiaramente dalla chemio, per la statistica non è morto di linfoma!»
Questo perché la visione della malattia “ufficiale” (che poi è più giovane di quella “alternativa”, come l’agopuntura, ad esempio, che ha oltre 5000 anni di storia) tratta il corpo come sistema biochimico, dove a ogni causa segue una conseguenza (il sintomo).
Il farmaco serve quindi ad eliminare il sintomo, senza tuttavia risalire alla causa. Come dice il dottor De Pace: «Il concetto di salute non è la non-malattia, come ritiene la medicina ufficiale, ma è un perfetto equilibrio tra mente e corpo.»
In sostanza, il corpo rimane malato, ma la malattia si sposta altrove.
Prendiamo il caso della chemio, ad esempio. La chemioterapia distrugge il DNA di tutte le cellule che si dividono velocemente. Le cellule cancerogene si dividono rapidamente. Ma anche le cellule del sistema immunitario si dividono rapidamente !
La chemio, in sostanza, distrugge anche l’unica cosa che può salvarci la vita !
Altro dato interessante: la chemio non distruggerà mai il 100% delle cellule cancerogene. Al massimo potrà eliminare dal 60% all’80% (nel più ottimistico dei casi!) delle cellule cancerogene. Il “resto” del lavoro è svolto dal nostro sistema immunitario.
Il bambino affetto da linfoma non-Hogkin morì. Egli è una delle tante vittime della medicina “ufficiale”. Infatti, secondo il Journal of the American Medical Association, le malattie iatrogene (le malattie dovute a terapie mediche) sono al terzo posto tra le cause di morte negli Stati Uniti. Più di 120.000 persone muoiono ogni anno a causa dei famosi “effetti collaterali” dei medicinali.
Lo scienziato e ricercatore Bruce Lipton spiega ancora meglio cosa siano questi effetti “collaterali”. «Ogni sostanza che immettiamo nel nostro corpo interagisce con determinate proteine “funzionali”, le quali possono determinare le funzioni di organi o distretti completamente diversi tra loro. Se prendiamo ad esempio una pastiglia per il cuore, i suoi principi attivi possono interagire anche con il sistema nervoso centrale.» Se quindi la nostra pastiglia potrà alleviare i “sintomi” cardiaci, allo stesso tempo rischierà di inficiare determinate funzioni nervose.
Questo accade proprio perché la medicina “ufficiale” agisce a livello biochimico e non a livello biofisico.
Commento NdR: questo perché le molecole dei farmaci di BIG PHARMA, hanno negli atomi che compongono le loro molecole di sintesi, una propria chiralità inversa (nel loro CEM) a quella dei prodotto naturale.
Chiralità: L’aspetto di una struttura o proprietà, come la configurazione di una molecola o lo spin di una particella, che rende quella struttura o proprietà distinguibile dalla sua immagine speculare o simmetrica opposta. Chiamata anche handedness.
La chiralità opposta di/in due atomi distinti modificano le reattività ad esempio di una molecola. I farmaci di sintesi hanno una chiralità (spin) opposto a quelli preparati con e dalla natura, quindi ecco spiegato uno degli effetti indesiderati, collaterali, controindicazioni dei farmaci di sintesi.
Lauree, Master ed “optional” oggi, non sono altro che prodotti commerciali e le università non sono altro che i moderni centri commerciali della cultura e i professori degli aridi commessi.
Ed è per questo che vale la pena di approfondire i propri studi nelle biblioteche ed attraverso internet.
Il tutto gratis e senza la mediazione di professoroni privi di carisma che si avvitano su se stessi (materie letterarie, filosofiche, mediche, ecc.) o alla meglio sono frutto della corruzione economica (es.: economia e commercio) o peggio ancora del foraggio delle case farmaceutiche (medicina e psichiatria).
Generano masse di “laureati” lobomotizzati per l’indotrinamento accademico, ed il più delle volte non sanno neanche cosa vuol dire passare giornate insieme a Kant, Platone, Cartesio, Pascal e/o a verificare ciò che hanno “imparato” all’Università…
Le critiche principali mosse all’istituzione universitaria, riguardano l’obsolescenza di corsi e programmi, la pigrizia agli aggiornamenti ed in certi casi la corruzione del corpo insegnante, e la scarsa motivazione scientifica degli studenti, che si iscrivono solo per ottenere il “titolo” necessario ad accedere alle professioni.
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Italy: Risponde del delitto di omicidio colposo il medico (anche i Vaccini sono farmaci) il quale prescriva dei farmaci capaci di incidere sul normale metabolismo, senza sottoporre il paziente ad adeguati esami ematochimici prima e durante la somministrazione, se l’assunzione dei farmaci suddetti abbia causato la morte del paziente.
Cassazione Penale, sez. IV, 28 maggio 2003, n. 35603
Costituzione Italiana: Art. 28
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
Commento NdR: questo articolo come altri della Costituzione Italiana sono da sempre trasgrediti e disattesi proprio da coloro che lo rappresentano, specie nella Sanità, Finanza, tutela, commercio, agricoltura, ecc.
Per cui invitiamo i cittadini di questi stati trasgressori, compresi i loro rappresentanti e dirigenti, a DENUNCIARE all’autorità giudiziaria tutti questi farabutti che trasgrediscono la Costituzione; verrà il momento, il tempo comunque nel quale il Popolo Sovrano, si solleverà ed arresterà tutti questi “soggetti” che compiono questi misfatti, sulla pelle del Popolo reso suddito… !
vedi: Costituzione ROCKEFELLER SYNDICATE + Credibilita’ della medicina ufficiale + Conflitti di Interesse in Medicina + Medio Evo della medicina ufficiale + Conflitti di interesse fra medici e Big Pharma + Conflitti di interesse
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“Spiacenti … abbiamo sbagliato, NON era cancro dopo tutto“, questo è ciò che ammette il National Cancer Institute
– vedi JAMA – 18 aprile 2016
Dopo decenni di diagnosi di cancro illeciti e trattamenti con milioni di danneggiati, il National Cancer Institute ha così affermato, ciò è di alta gravità, ….riviste come JAMA finalmente ammettono che si sbagliavano tutti insieme.
Già nel 2012, il National Cancer Institute (NSC) aveva convocato un gruppo di esperti per valutare il problema degli di errori di classificazione e la successiva sovradiagnosi e trattamento come cancro, determinando che, milioni potrebbero essere stati erroneamente diagnosticati, ad esempio, con “cancro” della mammella, della prostata, della tiroide e del polmone, quando in realtà, nelle loro condizioni erano probabilmente innocui, e avrebbero dovuto essere definiti come “escrescenze benigne indolenti o di origine epiteliale”.
Non ci sono scuse, è stato ammesso ufficialmente. Nessuna informazione da parte dei principali media si è verificato su questo fatto.
E ancora più importante, nessun cambiamento radicale avvenuto nella pratica convenzionale di diagnosi di cancro nella prevenzione od il trattamento, che e’ rimasto tale e quale.
In sostanza, in un gioco di prestigio semantico, intere aree del Stati Uniti e la popolazione globale, che pensavano di avere “il cancro letale”, e sono stati successivamente trattati per esso, spesso con procedure violente e trattamenti invasivi, è stato detto loro che “oops … noi abbiamo sbagliato. Non hai mai avuto il cancro, dopo tutto”.
Se si guarda al problema attraverso la sovradiagnosi di cancro al seno e ipertrattamento “sanitario”, negli Stati Uniti nel corso degli ultimi 30 anni, è stato stimato che circa 1,3 milioni di donne sono state trattate in modo sbagliato.
La maggior parte di queste donne hanno ancora idea che essi sono state vittime, e molti hanno identificato i loro “aggressori” nella sindrome Stolkholm come una moda, perché pensano che le loro “vite sono state salvate” dagli inutili trattamenti anche invasivi, quando in realtà gli effetti collaterali, sia psicologici e fisici, hanno quasi certamente ridotto sia la qualità che la durata della loro vita dai trattamenti farmacologici e radiologici, che hanno ricevuto.
Quando il rapporto del NSC è stato rilasciato, vi è stata una sorta di rivincita per coloro che erano stati sostenitori della posizione che una forma, comunemente diagnosticata del cosiddetto “cancro al seno in fase iniziale”, noto come il “carcinoma duttale in situ” (tumore non invasivo), è stato infatti, non intrinsecamente maligno e non deve essere trattato con i trattamenti convenzionali di mastectomia parziale, mastectomia, radioterapia e chemioterapia.
A quel tempo ho basato tutto questo, sulla ricerca disponibile nella storia naturale del “carcinoma duttale in situ”, ed il tasso di sopravvivenza è estremamente elevato con il carcinoma duttale in situ, così come il fatto che la mortalità correlata cancro al seno, non era sceso al passo con l’espansione della cosiddetta “zero “o” “tumori fase iniziale rilevati attraverso proiezioni mammografia”, come ci si dovuto aspettare se queste diagnosi in realtà rappresentavano entità cliniche nocive.
Da allora, ho visto da vicino il problema della sovra diagnosi e trattamento eccessivo ed invasivo.
Ottengo aggiornamenti quotidiani dal pubmed.gov sul tema, e sempre più ad alto impatto, e Gravitas, con riviste che stanno segnalando questo fenomeno altamente preoccupante.
Particolarmente rilevante è una recensione pubblicata alla fine dello scorso anno 2015, che ho riportato nel mio articolo intitolato:
“Un gran numero di procedure mediche non hanno alcun beneficio, e possono anche danneggiare” – By JAMA studio.
Lo studio ha trovato che JAMA illustra una vasta gamma di procedure mediche standard, e gli interventi che milioni di soggetti sono sottoposti ogni anno, non sono basate sull’evidenza, come comunemente assunto e dichiarato, ed hanno poco o nessun beneficio, e possono anche causare danni significativi.
Di conseguenza, ora credo che la medicina spesso comporta il: non fare, il più nulla sia possibile.
Penso anche che le persone devono essere consapevoli che qualsiasi diagnosi di cancro convenzionale ha la capacità di esercitare un danno letale tramite l’effetto nocebo, a prescindere dalla sua accuratezza (vale a dire, anche una diagnosi errata può avere conseguenze letali, perché il potere della mente sul corpo e’ molto forte, (NdR: e la diagnosi di cancro influisce sullo stato della malattia aggravandola).
Il cancro della tiroide un’epidemia causata dalla disinformazione, non dal cancro in sé.
Un altro argomento che ho cercato di diffondere, è la consapevolezza circa la sovradiagnosi di cancro alla tiroide e trattamento eccessivo e successivo. Quando ho riferito su questo due anni fa, nel mio articolo, “Cancro alla tiroide un’epidemia causata dalla disinformazione, non il cancro”, una serie di studi interessanti da tutto il mondo hanno rivelato che il rapido aumento delle diagnosi di cancro alla tiroide rifletteva i loro errori di classificazione e diagnosi errata.
Come è avvenuto con lo screening rilevato per la mammella e quello della prostata come “tumori”, e anche molti “tumori” ovarici, lo standard di cura spesso richiesto, la rimozione dell’organo, così come irradiazione e chemioterapia – due noti cancri, per promuovere interventi.
Come è tipico, di una ricerca che mina lo standard convenzionale di cura, c’è stato poco segnalazione sul tema, sia alla stampa che ai medici. Ciò, fino ad ora.
Il 14 aprile 2016, in un articolo intitolato “Il suo NON è un Cancro: i Medici riclassificano un tumore della tiroide”, (Its Not Cancer: Doctors Reclassify a Thyroid Tumor), il New York Times ha riportato un nuovo studio pubblicato su JAMA oncologia, (a new study published in JAMA Oncology), dovrebbe cambiare per sempre il nostro modo di classificare, la diagnosi e il trattamento di una forma comune di “cancro della tiroide “.
Un gruppo internazionale di medici ha deciso che un tipo di tumore che è stato classificato come un cancro, non è affatto un cancro .
Come risultato, hanno ufficialmente declassato la condizione ed a migliaia di pazienti sarà risparmiato la rimozione della loro tiroide, il trattamento con iodio radioattivo e controlli regolari per il resto della loro vita, tutto per proteggere contro un tumore, che non è mai stato una minaccia.
La loro conclusione, e il dato che ha portato ad esso, è stato segnalato sulla rivista JAMA Oncology.
La modifica dovrebbe influenzare circa 10.000 dei circa 65.000 pazienti affetti da cancro alla tiroide di un anno, negli Stati Uniti. Si può anche offrire tale ricerca anche a coloro che hanno sostenuto per la riclassificazione di alcune altre forme di cancro, tra cui alcune lesioni della mammella e della prostata.
Il tumore riclassificato, è un piccolo nodulo nella tiroide che è completamente circondata da una capsula di tessuto fibroso. Il suo nucleo appare come un cancro, ma le cellule non hanno rotto dal loro capsule, e la chirurgia per rimuovere tutta la tiroide seguita da trattamento con iodio radioattivo è inutile e dannoso, il è stato detto nella ricerca.
Ora hanno ribattezzato il tumore. Invece di chiamarlo ” carcinoma incapsulato, variante follicolare del papillare della tiroide”, ora lo chiamano ” neoplasia non invasiva follicolare della tiroide con le caratteristiche nucleari papillari-like”, o NIFTP. La parola “carcinoma” è stata tolta. (been calls to downgrade)
Molti esperti di cancro hanno detto che la riclassificazione era attesa da tempo.
Per anni ci sono state richieste di declassare le piccole lesioni della mammella, del polmone e della prostata, tra gli altri e per eliminare il termine “cancro” dal loro nome.
Ma a parte la ridenominazione di un tumore delle vie urinarie nella fase iniziale, nel 1998, ed alle ovaie nella fase iniziale e le lesioni cervicali più di due decenni fa, nessun gruppo diverso da quelli degli specialisti della tiroide ha ancora avuto il grande passo di ridefinire la dizione-diagnosi.
In realtà, ha detto il dottor Otis Brawley, direttore medico presso l’American Cancer Society, il nome cambia perché si sono verificati le prove scientifiche contrarie ed è quindi andato nella direzione opposta.
Piccoli noduli precancerosi al seno, divenuti noti come “cancro”, pur essendo in fase zero.
Lesioni piccole e in fase iniziale della prostata, sono stati chiamati tumori cancerosi.
Nel frattempo, l’imaging con ultrasuoni, M.R.I. di e C.T. scansioni, trovano sempre più di questi piccoli “tumori”, noduli tiroidei in particolare.
“Se non è un cancro, cerchiamo di non chiamarlo un cancro”, ha detto il Dr. John C. Morris, presidente eletto della American Thyroid Association e professore di medicina presso la Mayo Clinic. Dr. Morris non era un membro del gruppo di ridenominazione delle diagnosi.
Il dr. Barnett S. Kramer, direttore della divisione di prevenzione del cancro, presso il National Cancer Institute, ha detto, “C’è una crescente preoccupazione che molti dei termini che usiamo non corrispondono alla nostra comprensione della biologia del cancro. Chiamarle “lesioni di cancro” quando non lo sono, porta ad un trattamento inutile e dannoso”, ha detto.
L’articolo continua a discutere del fatto che, mentre alcuni dei principali centri medici stanno iniziando a trattare i tumori della tiroide incapsulati in modo meno aggressivo, questa non è ancora la norma nel resto del paese. Si tratta di un modello coerente che dimostra che c’è un lungo ritardo oltre un decennio, tra le variazioni con le prove di pratica clinica della medicina, che è quindi molto meno “evidence-based” (basato sulla evidenza) come comunemente richiesto e/o presunto.
Chiaramente, la verità sulla vera natura del cancro, e travisamenti del settore cancro, sta cominciando a venire alla luce, attraverso le stesse istituzioni come JAMA e sui principali media che sono stati responsabili storicamente, della e per la divulgazione di tante idee sbagliate comunemente tenuti sul tema.
Tratto dall’articolo originale:
http://www.greenmedinfo.com/blog/oops-it-wasnt-cancer-after-all-admits-national-cancer-insitutejama
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Più salute nel 2013 ?…. in aumento segnalazioni di errori medici
Quasi due cittadini su dieci (il 17,7%) nel 2012 hanno chiamato il Tribunale del malato per casi di presunto errore medico, in crescita di un punto e mezzo rispetto al 2011 (16,3% delle segnalazioni).
Il dato emerge dal XVI Rapporto Pit salute del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, presentato ieri a Roma al ministero della Salute, secondo il quale c’è comunque una diminuzione di presunti errori diagnostico-terapeutici, passati dal 62,7% delle segnalazioni del 2011 al 57% del 2012. Si sbaglia diagnosi, almeno nelle lamentele dei cittadini, soprattutto nell’area oncologica, che rappresenta il 27,3% delle chiamate per presunti errori medici, dato in lieve aumento rispetto al 26,5% del 2011.
La seconda area più segnalata per errori o malpractice resta l’ortopedia, che si attesta a un 14,3% (ma rimane in testa per gli errori terapeutici, con il 32,1% delle segnalazioni) e a seguire l’area della ginecologia e ostetricia con il 9,1% delle segnalazioni.
E lo scorso anno sono aumentate di molto le segnalazioni riguardanti le condizioni delle strutture sanitarie, passando dal 15% del 2011 al 23% del 2012. È un dato preoccupante, considerato che l’anno scorso avevamo addirittura registrato una lieve flessione, mentre sono “stabili” (intorno al 12%) le segnalazioni sulle disattenzioni del personale sanitario, ovvero tutti quei comportamenti che, pur non avendo causato un danno, rappresentano procedure incongrue e potenzialmente rischiose.
Il Rapporto Pit si è poi soffermato sul problema delle liste di attesa, che ormai sembrano quasi infinite, visto che per fare una mammografia si è costretti ad aspettare fino a 13 mesi. E non va meglio per una visita urologica o pneumologica (un anno), o per un ecodoppler o una colonscopia, per i quali si attende fino a 9 mesi.
Le difficoltà relative alle lunghe liste d’attesa sono la prima voce tra le difficoltà riscontrate dai cittadini nell’acceso ai servizi sanitari, il 74,3% del totale (37,2% riguarda le attese per gli esami diagnostici, mentre il 29,8% fa riferimento alle visite specialistiche).
Ed i tempi di attesa nella sanità pubblica sono in cima alla lista delle lamentele, anche perché da un anno all’altro, la situazione in molti casi, anziché migliorare peggiora: per una mammografia, infatti, nel 2011 si attendavano, mediamente, “appena” 11 mesi; per un ecodoppler 6 mesi; per una visita urologica 11 mesi.
Un’altra parte rilevante delle segnalazioni (28,1%) si concentra attorno alle richieste di ricovero per intervento chirurgico, mentre quasi il 5% rappresenta gli accessi per terapie oncologiche, quali chemioterapia e radioterapia. Tra le altre segnalazioni: il maggiore ricorso all’intramoenia a causa proprio dei tempi eccessivi nel pubblico (15,4%) e l’insostenibilità dei costi dei ticket (10,3%).
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Lamentele di un medico:
“Pochi decenni fà (40) il medico veniva chiamato solo se necessario e non passava ore in adempimenti burocratici per ogni visita che fa il 70% del tempo è speso in burocrazia, e i pazienti vanno dal medico il triplo rispetto a 20 anni fa, e si è ampliata anche la fascia di età. prima fino a 50 -55 anni nessuno andava mai dal medico, oggi è il contrario e non entro nel merito di tutto il resto. e il software della regione è assolutamente inadeguato e fa perdere ore e ore”.
Commento NdR:
a) per forza, una volta vi era una cultura nei cittadini dei e sui “rimedi della nonna” per i normali problemi di salute (fitoterapia, alimenti adatti, digiuno, clisteri, ecc) tutte semplici tecniche (tipiche della Medicina Naturale) da farsi in casa propria, per cui ci si autoguariva facilmente senza utilizzare il medico che solo nei problemi più importanti;
Tutte queste nozioni culturali, si sono PERSE facilmente anche perché la medicina allopatica, ha avocato a sé l’informazione al pubblico, per poter incrementare l’utilizzo e la vendita di farmaci (Big Pharma) e perdendo la nozionistica di quelle preziose informazioni risanatrici, e soprattutto per avere l’imprimatur e l’aumento della clientela nei propri ambulatori….,
b) .. nelle famiglie si è perso il tramando di generazione in generazione, dei vari rimedi risanatori, detti impropriamente della nonna, a discapito dell’assunzione di farmaci specie di sintesi, consigliati e propagandati dai medici allopati.
Quindi la maggior parte delle colpe è vostra, cari medici allopati, se siete oberati di pazienti… !
“….si è ampliata anche la fascia di età. prima fino a 50 -55 anni nessuno andava mai dal medico, oggi è il contrario….”
a) per forza avendo aumentato le vaccinazioni pediatriche, i danni anche genetici delle vaccinazioni, si sono ingigantiti ed anche perché hanno da sempre indebolito di generazione in generazione loro sistema immunitario dei vaccinati e quindi l’età della malattia è andata e va man mano sempre più andando verso la fanciullezza e l’infanzia..
..oltre all’utilizzo di farmaci di sintesi per combattere i sintomi, senza curarsi minimamente della eliminazione delle cause che li producono….ammalando quindi i cittadini oppure mantenendo all’interno degli organismi le cosiddette malattie sopprimendone i sintomi e queste nel tempo si ripresentano magari amplificate come malattia cronica e magari anche invalidante…o con morte prematura !, ma cosi il mercato dei malati tanto caro a Big Pharma e filiera…aumenta ed affosserà finanziariamente le casse degli stati e tutti quanti, medici compresi !
Tutto ciò per l’evidente IMPREPARAZIONE dei medici su tutte le possibili Diagnosi, Cure e Terapie risanatrici per tutte le malattie, da sempre insegnate dalla Medicina Naturale, ma non insegnate per gli ovvi motivo all’università…controllate, come linee guida dell’insegnamento nelle cattedre di medicina, solo per licenziare medici che dispensano i farmaci di Big Pharma, ma impreparati a sanare, salvo i chirurghi -traumatologi, che sono i meccanici del corpo che son indispensabili nella società.
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L’attuale medicina ufficiale è composta da medici che sono purtroppo indottrinati dalle Università, in mano a Big Pharma anche attraverso i cosiddetti “baroni“… che determinano le linee “guida” dell’insegnamento universitario e quindi sono impreparati, perché non vengono appositamente istruiti su tutte le tecniche sanitarie, diagnostiche e terapeutiche possibili, anche quelle della Medicina naturale che NON utilizza farmaci di sintesi, né vaccini.
La medicina sintomatica con i suoi medici che NON conoscono i principi Fondamentali della Medicina stessa, quella Vera, che si basa sulla Nozione di Terreno + Vari Terreni + La Matrice + Diagnostica Naturale + Semeiotica Biofisica + Diagnosi precoce del Cancro + Terreno Oncologico … è quindi una medicina priva di braccia, perché ancora in pieno Medio Evo.
CONTRO gli ERRORI dei MEDICI = http://www.soserrorimedici.com/
Di Fatto Occorre Rifondare TUTTA la medicina ufficiale su nuove basi olistiche e di servizio al cittadino.
SEMPRE piu’ Medici…decidono di suicidarsi – FORSE si RENDONO CONTO del LORO “STATUS di SERVI impotenti a sanare i loro pazienti” …..grazie a Big Pharma che controlla gli enti sanitari (CDC + FDA + OMS + UNICEF + EMEA + ISS ecc.), le Universita’…oltre agli Ordini dei medici…Ministeri della sanita’.. ecc.
Tesi di laurea in Medicina all’Università; copiata una tesi su due – In cima alla lista gli studenti di Medicina.
Il saccheggio avviene perlopiù con un copia e incolla da internet.
– In una tesi su due, almeno il 5 per cento del testo è la fotocopia di un documento già pubblicato.
A riferirlo è anche “La Stampa” che riporta i calcoli dei ricercatori francesi di Six Degres, società che ha sede in Savoia e che mediante “Compilatio”, un software capace di passare al setaccio qualsiasi testo e individuare le parti copiate, ha scoperto universitari ‘copioni’ in Italia, Francia, Spagna e Germania. E il record spetta all’Italia. – Roma, 19 apr. 2009 (Adnkronos)
Ora negli anni 2022 le tesi le faranno fare all’Intelligenza Artificiale (IA)…..
I VERI PADRONI della SANITA’ nel MONDO
La descrizione del meccanismo che nel secolo scorso permise ai grossi capitali finanziari di impadronirsi dell’intero sistema medico americano e non solo, attraverso il controllo dell’insegnamento universitario, i Rockefeller amavano chiamarla “filantropia efficiente”, e’ qui ben descritto.
Purtroppo il medico che volesse domandarsi oggi da dove nascano tante di quelle “certezze” che gli vengono contestate …. da chi non si fida più della medicina ufficiale, dovrà risalire di quasi un secolo per trovarne l’origine. D’altronde, è lui stesso ad insegnare che il miglior rimedio contro una malattia non sia la semplice rimozione del sintomo, ma quella della causa stessa.
vedi: Rapporto Flexner e Dichiarazione di Alma Ata + Sindacato Rockefeller = Dittatura sanitaria + CDC e Conflitti di interesse – 1 + CDC e Conflitti di interesse – 2 + CDC e Conflitti di interesse – 3 + Corruzione
CDC conflitti di interesse anche per i vaccini
http://healthimpactnews.com/2014/cdcs-purchase-of-4-billion-of-vaccines-a-conflict-of-interest-in-overseeing-vaccine-safety/
A che cosa servono le riviste dette scientifiche se, oltre al fatto che sono sovvenzionate dalle case farmaceutiche, pochissimi medici poi le leggono, anche quando il contenuto è valido e serio ? A riprova di questo, potremmo citare gli studi pubblicati su alcune proprietà delle vitamine – prima sconosciute – che potrebbero dare un valido aiuto in tante patologie ma che invece sono ignorate anche da moltissimi medici.
Non solo. A che servono gli articoli scientifici se poi la stragrande maggioranza di medici e ricercatori – ad esempio – ignora gli innumerevoli studi fatti sulla somatostatina, melatonina, bromocriptina ecc. ecc. come sostanze antitumorali ?
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IMPERIZIA, NEGLIGENZA, INCAPACITA’, INCOMPETENZA = OMICIDIO – On. Scilipoti (IdV) – 05/10/2010
Italy, Roma: “Se i fatti pubblicati dai quotidiani di oggi dovessero corrispondere a verità, i medici in questione non solo dovrebbero essere immediatamente sospesi, ma radiati dall’albo professionale, incarcerati e condannati a risarcire i parenti della vittima e la stessa sanità!”.
E’ questo il commento scandalizzato dell’On. dott. Domenico Scilipoti (IDV), medico, in riferimento all’ennesimo caso di malasanità che ha causato la morte di una ragazza di 22 anni, Antonella Mansueto, di Noci, operata presso l’ospedale di Putignano. “Se si tratta di omicidio – continua il deputato di Italia dei Valori – è necessario che i colpevoli paghino in prima persona. Occorre altresì che la politica badi alle cose serie, giacché occorre lavorare trasversalmente per eliminare, una volta per tutte, il marciume dalla sanità”. “Altro che solo influenza – conclude l’On. Scilipoti (IDV) – è evidente che non sono solo i killer che ammazzano le persone.
E’ ora di dire basta e che il Governo intervenga immediatamente ed energicamente sulla vicenda !”
vedi: Denunce ai medici
CHE… FACCIA TOSTA questi MEDICI IMPREPARATI ! – Leggete con attenzione questo comunicato trovato su Yahoo:
“… mentre cure a base di erbe non sembrano aiutare molto le donne in menopausa, altre, come quelle a base di fitoestrogeni, pur alleviando alcuni dei problemi legati alla menopausa potrebbero avere effetti collaterali e dovrebbero quindi essere studiati con maggior rigore” .
Guardate che faccia tosta…! Erbe ?, Chi sono le Capre ……? Non si chiamano per caso Fitoterapici ?
All’Ordine dei Medici, chiedete pure cosa bisogna avere per iscriversi nell’elenco speciale dei Medici esperti in Fitomedicina…
E come vedete, da un lato “rigorosi controlli della preparazione del medico”, dall’altra parte, si servono dei mezzi d’informazione per chiamare la Fitomedicina:…Erbe !
Andiamo oltre…
“…altre, come quelle a base di fitoestrogeni, pur alleviando alcuni dei problemi legati alla menopausa potrebbero avere effetti collaterali e dovrebbero quindi essere studiati con maggior rigore”
Ma quali effetti collaterali hanno che devono essere studiati con maggior rigore ?! E allora perché non si fanno questi studi ?
Ma guardate un pò, si sa con certezza che la terapia sostitutiva Ormonale è con certezza non concausa, ma CAUSA di Tumori, e la vogliono riproporre ? !
Un inciso:
Nel 2002, quando furono resi noti i dati di uno studio condotto nell’ambito della Women Health Initiative (WHI) che sostenevano che la TOS aumentava il rischio di tumore al seno e di disturbi cardiovascolari, in America il 65 per cento delle donne in cura aveva interrotto il trattamento. Purtroppo, oggi una donna su quattro lo ha ripreso.
E chiamano i Fitoestrogeni sospetti e … necessario fare studi rigorosi…?
Nel frattempo che loro studiano… i pazienti, continuano con la terapia Ormonale, che quella va bene… Davvero d’avvero una vera roba da Orrore, altro che stupidario Medico…
Meditate gente, meditate.
By Dott. Giuseppe Parisi
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Dieci medici, 7 diagnosi diverse: scompare l’ “arte” della visita – 21/04/2010
Avere un dolore a un ginocchio, andare da dieci medici e ricevere almeno sette diagnosi diverse: se questo accade sempre più spesso la colpa è di una distanza crescente fra quanto i medici leggono sulla letteratura scientifica, sempre più abbondante, e la “vecchia” pratica medica basata sul rapporto diretto con il paziente.
L’invito a invertire la rotta arriva da uno studio italiano pubblicato sulla rivista internazionale Internal Medicine Journal.
“E’ necessario dedicare una maggiore attenzione ai pazienti, che non devono avere sensazione che il loro problema venga sottovalutato”, rileva l’autore dello studio, Aldo Mariotto, direttore del distretto socio-sanitario di Adria e docente della Greenwich School of Management di Londra.
Le novità della letteratura scientifica sono alla base della cosiddetta “Medicina basata sull’evidenza”, vale a dire che studi e ricerche pubblicati e presentati nei congressi diventano il riferimento principale per orientare diagnosi e terapie. Eppure qualcosa non va come dovrebbe, osserva Mariotto. Per esempio, “se misuriamo la qualità dell’assistenza, in tantissimi settori – osserva – non si riesce a mettere in pratica ciò che dice la letteratura scientifica“.
Una delle conseguenze più gravi è l’inappropriatezza, ossia la prescrizione di diagnosi e cure anche se non opportune.
Un esame delicato come la colonscopia, per fare soltanto un esempio, nel mondo viene eseguito 3 volte su 10 anche se non indicato.
Se questo succede è perché mancano, secondo lo studio, strumenti di selezione che permettano ai medici di orientarsi nella miriade di articoli scientifici, individuando i più affidabili. Questo è più che mai importante, considerando che. come si è dimostrato, su 100 novità pubblicate, dopo 20 anni soltanto una entra a far parte della pratica clinica.
“Rispetto all’enormità delle innovazioni scientifiche – osserva Mariotto – dobbiamo darci degli strumenti in grado di selezionare le innovazioni. Anche quando si utilizzano gli strumenti tecnologici e informatici più innovativi al letto del paziente, non bisogna dimenticare lo spirito critico né la vecchia arte medica basata sulle conoscenze di fisiopatologia e sull’esperienza personale del medico”. L’invito rivolto ai medici è quindi ad allontanarsi un po’ da una “medicina iperspecializzata e parcellizzata” per “coniugare arte e medicina utilizzando sempre di più la buona ricerca”.
La medicina, insomma, “non è una scienza esatta, ma una combinazione di arte e scienza”, dice ancora il ricercatore. Introdotta nel 1992 da un articolo pubblicato sulla rivista dell’associazione dei medici americani, Jama, la medicina basata sull’evidenza è diventata una star ed ha diviso il mondo medico fra sostenitori entusiasti e scettici. La stessa riforma Bindi del Servizio Sanitario Nazionale, nel 1999, precisava che dovessero essere erogati solo servizi di provata efficacia.
Tratto da. informasalus.it – Fonte ANSA
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Nell’Unione europea, un trattamento medico su dieci ha qualche pecca, sostiene la commissaria europea alla Sanita’, Androulla Vassiliou, in un colloquio con il settimanale tedesco Die Welt. Bisogna dare più sicurezza e diritti ai pazienti, e dunque gli Stati membri devono dotarsi di strumenti per facilitare le denunce e garantire il dovuto risarcimento.
Il piano di prevenzione sarà presentato domani 26 novembre, nel frattempo la commissaria ha anticipato la notizia che negli ospedali dell’Unione europea si registrano 15 milioni di errori medici l’anno. In Germania, secondo l’Ordine dei medici, il maggior numero di errori attiene alla chirurgia, seguita da ortopedia, medicina interna, ginecologia.
E in Italia ? L’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) in un convegno svoltosi nel 2006, riportò alcune cifre: 90 decessi al giorno per cattive pratiche sanitarie e 10 miliardi di costi l’anno.
L’affermazione registrò le proteste dell’Associazione per i Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente (Amami).
Secondo il Tribunale del Malato i settori maggiormente interessati sono ortopedia e traumatologia, oncologia, ostetricia e chirurgia. Recentemente il Parlamento ha varato una proposta di legge che istituisce una commissione d’inchiesta sugli errori sanitari. Nel nostro Paese ci sono 28mila denunce contro i medici (anno 2006) e 500 milioni i premi assicurativi sottoscritti, segno che il problema e’ reale e sentito dai cittadini, pazienti e sanitari.
http://leg16.camera.it/_dati/leg16/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/022/002/relazione.htm
Fonte: Aduc
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I pazienti hanno più fiducia nelle infermiere piuttosto che nei medici
L’aderenza alla terapia è proporzionale al contatto umano con il personale sanitario
Uno studio condotto in Canada e pubblicato sugli Annals of Family Medicine indica come i pazienti, soprattutto se anziani, preferiscano le infermiere ai medici. I ricercatori dell’Università di Alberta hanno infatti scoperto che, se ad esempio occorreva convincere i pazienti a sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica, affidandoli a infermieri specializzati si ottenevano risultati migliori di quelli che poteva raggiungere un medico (in Italia l’unico autorizzato ad effettuarle).
Anche con l’aiuto di campagne per incentivare la vaccinazione, aiuti economici per l’acquisto dei vaccini in farmacia, una maggior preparazione dei medici di famiglia e altre iniziative sociosanitarie collaterali, il fattore vincente alla fine era sempre la possibilità di ricevere il vaccino da un’infermiera.
ADERENZA alla TERAPIA – Facendo una revisione di 77 studi, i ricercatori canadesi hanno verificato che in qualsiasi malattia l’aderenza al trattamento dei pazienti è direttamente proporzionale al contatto umano col personale sanitario. «Se il medico di base potesse essere affiancato da infermieri che poi seguono i pazienti accertandosi dell’aderenza alla terapia – ha detto a proposito della difficile gestione del paziente depresso l’ex-presidente della SIP (Società Italiana di Psichiatria) Professor Eugenio Aguglia all’ultimo congresso nazionale Nutrire la mente – avremo già fatto un grande passo avanti in questa malattia».
«Difficilmente il medico di famiglia può spendere mezz’ora con un paziente depresso –gli fa eco il Presidente Professor Claudio Mencacci – Egli ha le conoscenze per affrontare la depressione, ma deve essere messo nelle condizioni di farlo ad esempio potendo contare sul supporto logistico di infermieri, psicologi, assistenti sociali».
I MEDICI CREDONO ai FARMACI – Ma cosa sanno trasmettere in più gli infermieri ai pazienti? Secondo uno studio pubblicato su BMC Family Practice dalle università svedesi di Gothenburg e di Västerås non la fiducia nei farmaci verso i quali i medici avrebbero un atteggiamento più positivo degli infermieri che risultano più sensibili agli effetti collaterali che ai benefici che ne derivano.
In Svezia gli infermieri hanno coi farmaci un rapporto più diretto perché, diversamente che da noi, quelli specializzati possono prescrivere piccole terapie come quelle dermatologiche, contraccettive e per i disturbi dell’apparato digerente.
GLI INFERMIERI CREDONO ai PAZIENTI – Nella loro attività prescrittiva sono risultati attenti non solo alle necessità fisiche dei pazienti, ma anche a quelle emotive, in un’ottica che considera i pazienti nella loro globalità e consente una maggior partecipazione personale in cui l’infermiere diventa il tramite del dialogo con l’intero staff assistenziale. D’altro canto il medico, per poter gestire le priorità cliniche e prendere le giuste decisioni, deve mantenersi emotivamente neutro.
I PAZIENTI RICAMBIANO la FIDUCIA – Ma forse proprio questo distacco è il motivo per cui solo il 70% degli americani considera i medici onesti ed etici, riservando invece più fiducia alle loro infermiere (85%). A dimostrarlo è un’indagine pubblicata on line a novembre dall’Institute of Public Opinion del New Jersey, la più importante agenzia pubblica di sondaggi degli Stati Uniti, nota con la sigla GALLUP, indagine dalla quale risulta anche come a metà strada fra medici e infermieri si pongano i farmacisti, ai quali viene accordata una fiducia del 75%.
Gli autori del sondaggio si sono chiesti se c’è ancora spazio per avere fiducia nei medici perché probabilmente internet e la mobile technology l’hanno rosicchiata, facendo crescere la preparazione dei pazienti. Già due anni fa il Censis diceva che in Italia il 22% dei pazienti laureati verifica su internet le informazioni del proprio medico e poi l’8,9 arriva a contestarlo.
ITALIANI COME AMERICANI – Secondo un’altra indagine di Altroconsumo la crisi del rapporto medico/paziente l’anno scorso ha raggiunto anche da noi livelli simili a quelli USA: il 70% dei pazienti non si fida dei medici e salva soltanto il medico di famiglia del quale ha poca fiducia solo l’8% dei 2.265 intervistati.
Come già scritto dal Corriere, il rapporto empatico col paziente sembra l’arma vincente e lo ha dimostrato anche un recente studio pubblicato su Patient Education and Counseling dalla Michigan State University che ha evidenziato con la risonanza magnetica funzionale come i pazienti che si fidano del loro medico abbiano una ridotta risposta cerebrale al dolore.
Probabilmente la risonanza evidenzierebbe allo stesso modo anche gli effetti della carica umana che le infermiere sanno trasmettere a tutti i pazienti: Scrivere una ricetta è facile, diceva Franz Kafka, parlare con chi soffre è molto più difficile.
By Cesare Peccarisi,13 aprile 2013 – Tratto da: ilcorriere.it
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Un esempio: Gravidanza e medicine complementari = Medici impreparati – (2010)
Il ricorso alle medicine complementari in gravidanza è cresciuto in maniera sensibile nonostante la scarsa preparazione in materia da parte di ostetriche ed operatori professionali: è quanto emerge dallo studio appena pubblicato dal Journal of Advanced Nursing.
Il ricorso alla medicina complementare ed alternativa è cresciuto notevolmente in tutto il mondo e sempre maggiore ne risulta l’utilizzo anche durante la gravidanza.
Sebbene sia ormai chiara la necessità di sviluppare nei servizi sanitari per la maternità un approccio integrato (Dooley 2006) e sebbene sia stata dimostrata l’efficacia in gravidanza di alcune medicine non convenzionali (Fugh-Berman & Kronenberg 2003, Huntley et al. 2004, Anderson & Johnson 2005, Smith & Cochrane 2009), si registra una scarsità di informazioni sulle terapie non convenzionali da parte degli operatori professionali.
Ad attestarlo è il Journal of Advanced Nursing, rivista scientifica che ha pubblicato una revisione di ben 19 studi condotti tra il 1999 e il 2009 che riguardavano i punti di vista sulle medicine alternative da parte di oltre 3mila operatori del settore ostetricia e ginecologia.
Secondo l’autore della revisione, il Dr. Jon Adams dell’Università del Queensland, Direttore del Network of Researchers in the Public Health of Complementary and Alternative Medicine (NORPHCAM), la causa principale potrebbe essere dovuta alla mancata formazione da parte di medici e ostetriche, oltre ad una mancanza di rispetto e cooperazione tra le parti coinvolte.
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Legami segreti tra organizzazioni di pazienti e compagnie farmaceutiche:
Fonte: Inchiesta del Philadelphia Inquirer, il quotidiano statunitense The Philadelphia Inquirer ha pubblicato un’inchiesta sui legami quasi mai dichiarati di sei organizzazioni non-profit, che affermano di agire nell’interesse dei pazienti di altrettante malattie, e le compagnie farmaceutiche.
Le sei organizzazioni, che lo scorso anno hanno ricevuto complessivamente 29 milioni di dollari in donazioni dalle industrie farmaceutiche.
In aumento le denunce contro i medici per responsabilità professionali
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Gran Bretagna: Iniziativa per giudicare i Medici
Il Ministero della salute britannico ha, in fase avanzata di studio, un’ iniziativa singolare: sta predisponendo un sito online in cui si potranno giudicare i propri medici.
Il ministro della salute Ben Bradshaw ha precisato che il nuovo sito – NHS Choice – dovrebbe diventare una vera e propria guida per orientarsi nel sistema sanitario inglese.
Nel sito gli utenti potranno dare giudizi positivi o negativi sulle prestazioni mediche.
“Voglio che la gente possa leggere i commenti. Può darsi che qualcuno pensi che il medico locale è fantastico e che trovi sempre posto per un appuntamento nel giro di 48 ore. Altri, invece, possono aver avuto esperienze terribili e pensare che l’addetto alla ricezione sia molto scortese”. “Non andrei mai in vacanza senza prima aver confrontato le informazioni di almeno due guide e consultato Trip Adviser” ha aggiunto Bradshaw “c’è bisogno di qualcosa di simile anche in campo sanitario”.
Ma i medici non sono d’ accordo. «Il rischio – hanno detto – è che si scateni una gara di popolarità tra medici che non ha niente a che vedere con i livelli di prestazione sanitaria effettivamente seguiti».
Il Ministro da parte sua assicura che i contenuti sarebbero moderati e sottoposti a controllo per non rendere identificabili singoli membri del personale, medico e non, ma che comunque non ci sarebbero censure sui giudizi di qualità, che verrebbero accettati anche se anonimi.
Questo però secondo una certa opinione pubblica inglese potrebbe facilitare chi vuole diffamare impunemente, senza essere identificato.
Secondo il governo inglese invece l’iniziativa, che dovrebbe andare in porto il prossimo anno, potrà indurre i medici a migliorare, nel timore di perdere i clienti.
Iniziative simili ci sono state nell’ ambito del sistema sanitario britannico già nello scorso mese di aprile: era stata aperta all’interno del sito NHS Choice, una pagina in cui si poteva commentare l’ operato degli ospedali britannici.
Anche in Italia il ministro Brunetta starebbe pensando a qualcosa di simile in Italia e pare che voglia mettere on line le statistiche delle operazioni effettuate dai chirurghi, per permettere ai pazienti di sapere che percentuali di riuscita hanno i medici che stanno per operarli. (ci riuscira’ ? )
Negli Stati Uniti, luogo in cui i pazienti hanno un rapporto finanziario più diretto con i loro medici,la valutazione dei dottori e’ già in atto, un dottore su RateMDs.com ha, ad esempio, più di 600.000 valutazioni su quasi 200.000 medici.
Tratto da: italianotizie.it
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Dato che le aziende farmaceutiche pretendono, come condizione per erogare un finanziamento, di essere capillarmente coinvolte in tutti gli aspetti della ricerca che sponsorizzano, è facile per loro introdurre falsificazioni dirette a far apparire i loro farmaci migliori e più sicuri di quel che sono, anche per mezzo dei medici e/o cattedrattici universitari che per conto Loro, fanno gli studi ed alcune volte le ricerche stesse..
Sotto accusa i manuali universitari, in Italia la situazione è molto diversa secondo gli esperti….
La prima pagina del quotidiano The Sunday Times di ieri suona il campanello d’ allarme su quello che rischia di diventare un nuovo scandalo di Malasanita‘.
“Uccisi da medici impreparati” allarme dall’ Inghilterra: processo ai testi scientifici – Sotto accusa i manuali universitari, in Italia la situazione è molto diversa secondo alcuni esperti, ma non più di tanto…anche perché i “compilatori” in genere baroni ospedalieri e/o “cattedrattici” delle universita’, di questi manuali, sono stati indottrinati a loro volta dalle linee guida teoriche di Big Pharma che sono FALSE !
(NdR: “Inchiesta anche sui “Professori” che scrivono i manuali (testi di studio) per i loro studenti”. Il tema è scottante e particolarmente sentito anche dagli studenti universitari, che quando non sono aggiornati né completi (con tutte le tecniche sanitarie possibili) come ora sono questi testi, generano imperizia ed impreparazione nei futuri medici…il tutto a discapito dei pazienti che a questi “medici” si rivolgono…)
Un pediatra: bimbi con il morbillo morti, usate antibiotici, (“L’esperto” in realtà inesperto), vanno sempre dati se ci sono complicazioni batteriche; in medicina naturale non si usano farmaci per il morbillo, basta sapere cosa e come fare, ma quel medico era ignorante…sulla Medicina naturale
Allarme dall’ Inghilterra: processo ai testi scientifici (NdR: ma perché non utilizzano le tecniche delle Medicine Naturali NON invasive ? ….perché l’Università che “prepara” i medici non le insegna, né tanto meno si trovano nei manuali universitari…..questo per far si che i medici propinino solo i farmaci di sintesi e Vaccini prodotti da Big Pharma)
Allarme medici “impreparati” in Gran Bretagna. Testi di riferimento obsoleti o male aggiornati. E tra le righe una gran confusione nell’ uso appropriato degli antibiotici che sembra attanagliare i camici bianchi inglesi.
Centinaia di malati sarebbero morti nel Regno Unito perché i loro medici curanti usavano testi di medicina sorpassati, questa la notizia.
Il caso più eclatante è quello della morte per infezione virale di alcuni bambini il cui pediatra aveva letto nel suo manuale che era meglio non somministrare antibiotici, salvo che non fosse presente anche un’ infezione batterica.
Iain Chalmer, direttore del centro di ricerche Cochrane a Oxford, avrebbe confessato al Sunday Times: “Quando avevo bambini ammalati di morbillo, non somministravo loro antibiotici. In conseguenza di ciò essi sviluppavano delle complicazioni e alcune volte morivano. Con orrore devo dire che i miei pazienti sono rimasti uccisi a causa di tecniche che mi erano state insegnate alla scuola di medicina”.
Dichiarazione choc, in tipico stile anglosassone, ma su cui ci si sofferma soltanto un attimo per andare subito a puntare il dito sulla supposta vera causa di tanta scarsa “professionalita’ “.
Secondo il giornale inglese, la maggior parte dei testi di medicina, tra i quali l’ Oxford textbook of Medecin, considerato la Bibbia dei sanitari britannici, sono superati e non fanno alcuna menzione delle tecniche normalmente usate per salvare la vita agli ammalati. Si parla di lacune di alcune decine di anni.
Un duro colpo al mito delle Scuole mediche inglesi o semplice “scusa” di dottori impreparati ? “Quello che si sa al momento della laurea, freschi di studi, diventa superato per oltre il 50% dopo soli cinque anni”, diceva Gaetano Salvatore, preside della II facolta’ di medicina di Napoli, nei giorni della riforma del corso di laurea in medicina che creo’ quasi dieci anni fa non poche polemiche tra i nostri clinici.
E’ possibile che nei “santuari della cultura” di oltre Manica ancora ci si basi su manuali “sostanzialmente” fermi agli anni ‘ 70? “Quasi incredibile”, commenta Roberto Burgio, docente emerito di Pediatria dell’ Università di Pavia. Lui ha insegnato a migliaia di laureandi o giovani dottori come curare i bambini e non soltanto nel suo Ateneo, ma anche altrove tramite i suoi testi. Uno in particolare, “Pediatria essenziale”, aggiornato per la terza volta nel 1992 e già in via di ri-aggiornamento.
Una piccola “lezione” ai pediatri inglesi (ma anche agli italiani disattenti) l’ anziano “Maestro” la vuole dare. “Gli antibiotici, intesi tradizionalmente, non hanno attività antivirale . spiega il pediatra .. Quindi a rigore è inutile somministrarli quando ci si trova di fronte a una malattia realmente virale, come ad esempio l’ influenza o anche il morbillo. Tuttavia non sempre è facile riconoscere la sicura natura, per esempio di una febbre magari con arrossamento di gola”.
Ecco allora come orientarsi (“E ciò non dipende soltanto dai testi ma anche dall’ esperienza pratica”). Continua Burgio: “Un bambino nei primi due anni di vita con febbre alta (sui 39 40 gradi) va comunque trattato con antibiotici: vi e’ il consistente rischio che sia affetto da una setticemia non facilmente riconoscibile perché priva di sintomi specifici, a parte la febbre.
Per bambini più grandi, dai tre anni in su, il criterio può cambiare ed è suggeribile un trattamento con un semplice anti febbrile (NdR: NON tachipirina) per un paio di giorni, in attesa che si chiarisca il quadro o in attesa del risultato degli esami.
Ed è evidente che gli antibiotici si somministreranno poi, eventualmente, soltanto a ragion veduta”.
(NdR: ….ma anche questo medico NON conosce le tecniche delle Medicine Naturali ! è IMPREPARATO anche lui !)
Altra informazione: “Per determinate malattie virali esiste un farmaco anti virale prezioso che ha ridotto la mortalità infantile, aggiunge Burgio
Sto parlando della varicella e delle malattie da (NdR: presunti) virus dell’ Herpes simplex.
E’ evidente che la varicella è anche sempre guarita senza bisogno di medicine, però ci sono forme gravi o bambini che per loro precedenti condizioni di salute precarie sono a rischio (ad esempio un bimbo leucemico) in cui guai a non somministrare il farmaco”.
Restando nell’ ambito delle malattie virali, il medico inglese parla di errore nella cura del morbillo.
“Per il morbillo non esistono antivirali – specifica Burgio – Ciò da una parte suggerisce l’ applicazione del vaccino preventivo, dall’ altra allerta all’ impiego di antibiotici tutte le volte (e non sono poche) che il morbillo si complica con una malattia batterica (dalle otiti acute alle broncopolmoniti)”.
Ma, manuali a parte, prima di lasciar morire un bambino c’è sempre tempo per una diagnosi corretta: un messaggio al medico inglese. Allora, anche i testi britannici restano validi rispetto all’ uso di antibiotici nelle malattie virali ? “Mi sembra di si – Non vanno usati se non in presenza di complicazioni batteriche”, risponde Burgio.
E rispetto al pericolo di un loro abuso ? “Provocatoriamente – conclude – si può dire che gli antibiotici non hanno mai ammazzato nessuno, salvo eccezionali casi di cosiddette allergie che hanno fatto notizia.
Tuttavia il rischio degli antibiotici in realtà è duplice. Innanzitutto l’ abuso può creare batteri resistenti, quindi poi più difficilmente eliminabili. Il secondo rischio è che creino una selezione nell’organismo di germi che scompaiono rispetto ad altri che invece prendono il sopravvento: un grave squilibrio tra i germi che l’ organismo comunemente ospita”.
(NdR: Ma anche questo medico NON conosce le tecniche delle Medicine Naturali ! è IMPREPARATO anche lui !)
Archivio Cronologico del Corr. Della sera:
http://archiviostorico.corriere.it/1995/febbraio/06/Uccisi_medici_impreparati__co_0_9502067933.shtml
I medici sono poco preparati nella prescrizione dei farmaci ai bambini.
Questo, almeno, e’ quanto emerso in Gran Bretagna da una duplice indagine condotta da ricercatori dell’Università di Nottingham, che hanno valutato sia le pubblicazioni esistenti su metodologie adatte a ridurre gli errori di prescrizione sia le risposte di professionisti del settore a un questionario sulle modalità di addestramento. Lo studio e’ stato pubblicato online sugli Archives of Disease in Childhood.
Prescrivere farmaci ai bambini pone spesso delle difficoltà particolari, perché mancano formulazioni disegnate ad hoc per i più piccoli e questo significa che le dosi devono essere calcolate caso per caso, aumentando così il rischio di errore.
A fronte di questa situazione di difficoltà, inoltre, manca un adeguato addestramento dei giovani medici. “Le ricerche già pubblicate indicano chiaramente che spesso i medici più giovani non si sentono abbastanza preparati per affrontare la prescrizione di medicinali ai bambini”, hanno raccontato gli autori dello studio.
Dall’analisi sui questionari e’ emerso che mancano insegnamenti adeguati su come evitare gli errori di prescrizione nei bambini: spesso, infatti, l’argomento viene trattato solo in qualche breve seminario, per lo più introduttivo.
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Pazienti violenti ? Medici impreparati
Un medico su tre ogni anno in Inghilterra viene aggredito da un paziente o dai familiari di un paziente. Questi episodi coinvolgono più frequentemente i medici del pronto soccorso, quelli che si occupano di pazienti con problemi psichiatrici e i medici specializzandi. Principalmente si tratta di aggressioni verbali ma non sempre; in un terzo dei casi, secondo un sondaggio condotto dalla British Medical Association, il medico in questione viene spintonato, malmenato e nel cinque per cento dei casi ferito seriamente.
Nonostante questo incremento preoccupante sono pochi i medici che vengono preparati, nel corso della loro carriera accademica e specialistica, ad affrontare pazienti violenti. Alcuni dati mostrano, ad esempio, che in Gran Bretagna solo il 53 per cento dei medici di medicina generale e il 23 per cento di quelli ospedalieri ha seguito un corso specifico.
Spesso quando un medico denuncia un’aggressione da parte di un paziente quest’ultimo viene redarguito in maniera lieve o semplicemente lasciato andare per mancanza di prove, per le circostanze attenuanti o perché la struttura sanitaria a cui appartiene il medico vuole evitare problemi legali. Quali misure precauzionali può prendere un medico, come può difendersi senza che poi la sua condotta sia messa discussione?
Un articolo sulla rivista on-line BMJ Careers propone alcuni suggerimenti. In primo luogo e’ opportuno partecipare ad un corso specifico. Inoltre, quando si visita un paziente, sarebbe opportuno essere certi di avere una via di fuga, che non vi siano oggetti che possano essere utilizzati come armi improprie e che qualcun altro sia al corrente di dove e con chi ci si trova. Se il paziente ha una storia di violenza alle spalle non effettuare la visita da soli e se necessario fare intervenire la sicurezza. Occorre sempre prestare particolare attenzione quando il paziente soffre di problemi psichiatrici o di dipendenze e ricordare che si tratta di persone in uno stato di forte tensione e stress, la cui soglia di tolleranza e’ molto bassa.
Alcuni dei consigli, oltre alla prevenzione, si riferiscono al verificarsi dell’episodio di violenza. In questi casi, e’ bene che ci sia sempre un ostacolo fisico tra aggredito ed aggressore, una scrivania ad esempio. Infine e’ fondamentale mantenere la calma e cercare di allentare la tensione e moderare i toni. In nessun caso reagire con aggressività.
Bibliografia. Torjesen I. Violent Patients. BMJ Careers 28 Maggio 2008.
By Caterina Visco
Tratto da: Il Pensiero Scientifico Editore – 03/06/2008
Commento NdR: ma perche’ i pazienti divengono violenti…perche’ l’impreparazione dei medici impedisce loro di esaudire le aspettative dei malati (la guarigione) ed essi i malati, alcuni, divengono anche violenti !
vedi il disegno di legge: http://www.miur.it/iniziati/1999/AS3641.htm
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IMPREPARAZIONE dei Medici in genere ma e sopra tutto dei medici vaccinatori
Ci dispiace vedere i “medici”, fare certe affermazioni contro le Medicine Naturali, ciò non ci meraviglia molto, visto il livello medio di preparazione degli attuali medici del sistema sanitario …
Vi segnaliamo, come esempio, un medico che al contrario era ben preparato, (medico in pensione ormai deceduto, che non aveva paura di dire la Verità sulla preparazione dei suoi “colleghi” e sullo stato di ignoranza della sanità mondiale….)
vedi: Curriculum_Stagnaro S.
Riflessioni sui Danni dei Vaccini:
1 – Forse questi medici vaccinatori non sanno, che iniettando una soluzione tossica come i vaccini.
– vedi: Contenuto dei Vaccini – direttamente nel sangue, su SALTANO TUTTE le difese immunitarie che la Natura ha inventato da milioni di anni, per preservare e mantenere SANA la specie umana.
2 – I Vaccini saltano TUTTE le normali difese immunitarie, intossicando ed infiammando, generando Malfunzioni e Mutazioni genetiche occulte, in ogni soggetto vaccinato, le reazioni infiammatorie anomale (più o meno gravi) create, e quindi anche reazioni anomale del Sistema Immunitario, questo perché il S.I. viene anormalmente stimolato, esempio: è come inserire un virus in un sistema informatico – software di un PC – il software va in confusione e non funziona mai PIU’ bene per tutta la vita del PC…(il sistema immunitario si comporta proprio con un software in un PC) facendo però felici le case farmaceutiche, le strutture ed i medici che vedranno in continuazione il malato….per l’aumento del mercato dei malati per la quantità e la qualità delle malattie)…
vedi: Immunodepressione_da vaccino + Business_Farmaci + Big PHARMA
3 – Evidentemente questi medici non conoscono, purtroppo anche questo: la differenza fra una soluzione fisiologica ed il minestrone (vaccino) che essi propongono e sicuramente contenente “proteine tossiche“… provenienti per esempio, per il vaccino per la Poliomielite, dai reni delle scimmie verdi africane, portatrici sane della sequenza virale dell’Aids….
altro esempio nel 2009 = Baxter ha prodotto i vaccini dell’influenza suina, A, H5N1, (false influenze maiale) in una coltura cellulare Vero ricavata dal reni di scimmia verde africana, oppure con i falsi vaccini per la covis19, in realtà sieri genetici…..per ammalare od uccidere con sids o sads le persone….
I virus hanno la caratteristica di alterare le funzioni cellulari e specialmente quelle mitocondriali per il DNA o mRna (estraneo) contenuto nei vaccini a virus (sintetici), intossicando quindi l’organismo e scatenando infiammazioni, oltre alle alterazioni del pH digestivo, del sistema enzimatico e della flora batterica autoctona intestinale, generando stress ossidativo nelle cellule e nei tessuti (anche dell’apparato digerente, nervoso, ecc.) e quindi malnutrizione cellulare per il malassorbimento che ne consegue.
4 – Quindi non si può sapere cosa può succedere al soggetto “iniettato” da quelle porcherie vaccinali…senza contare i contaminanti, per esempio la contaminazione da SV40 = altissima probabilità di contrarre il tumore della pleura…
vedi: SV40_nei Vaccini ed altri contaminanti non ancora noti…
5 – Questi batteri nocivi dei vaccini, perché eterologhi (estranei), anche se attenuati in formaldeide (prodotto Canceroso), che generano SEMPRE Malfunzioni, possono rimanere “latenti” per tutta la vita per poi ri-esplodere con tutta la loro virulenza, in uno stato febbrile…. e ciò avviene anche per le mutate condizioni del Terreno – Matrice fisiologico del vaccinato: vedi: Nozione_Terreno
6 – Oppure generare Mutazioni Genetiche occulte – vedi i portatori sani – mutazioni anche trasmissibili alla prole. Le mutazioni avvengono in genere negli alleli siti nei mitocondri…. ecc., ecc.
NON Vi elenchiamo i particolari, ma gli studi li potete trovare nel ns portale sotto la voce DANNI dei VACCINI
vedi: Vaccini ed Immunogenetica + Mutazioni_Genetiche
7 – Se questi medici si informassero, solo un poco e meglio, cosa che per ora NON hanno ancora fatto, ma al contrario hanno stupidamente “creduto per fede” ai “religiosi” che li hanno indottrinata (i loro professori all’Università) per esempio, sulle VERE statistiche, (in Italia quelle dell’ISTAT), statistiche che però sono state cancellate dai files ISTAT (chissà perché ?…), Queste statistiche le avevamo personalmente (negli anni 80-90) copiate dall’Annuario Statistiche Italiane, edito dall’ISTAT stesso, dati che abbiamo successivamente pubblicato nel ns Portale da anni, nella pagina: Statistiche Istat, vedrebbero cosa e’ veramente successo nella popolazione, con i vaccini….
Dovrebbero anche leggersi l’elenco degli oltre 1.000 STUDI scientifici dimostrativi dei VERI Danni dei Vaccini !
vedi: 1000_studi sui danni dei vaccini e potremmo continuare a trovare Loro carenze di formazione….
vedi:
Indice – Vaccini – 1 + Indice – Vaccini – 2 + Uranio impoverito ? NO sono i Vaccini + Uccisi dai farmaci + Uccisi dai Vaccini + SIDS e SADS (morte improvvisa dai Vaccini)
Cari medici vaccinatori e non, Vi invitiamo a RIFLETTERE ed a STUDIARE su questo grave ed importante tema:
I Danni dei VACCINI.
Commento NdR: Ricordiamo anche gli interventi inutili e/o dannosi effettuati malgrado essi NON siano necessari !
Ciò avviene in quanto le strutture ospedaliere private e non (in Italia), ricevono dei contributi in denaro per OGNI intervento chirurgico effettuato, quindi più interventi…più denaro che entra nelle casse della clinica o dell’ospedale…!
Della pelle dei malati, interessa fino ad un certo punto…..vedi le recenti denunce alla magistratura di dirigenti e chirurghi per questi gravissimi fatti ormai documentati !
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Ogni giorno 20.000 persone muoiono di cancro nel mondo. Questo equivale a circa 8.000.000 di morti per cancro ogni anno e sono in aumento esponenziale dopo i FALSI vaccini per la FALSA sindrome Covid19 che è una semplice influenza stagionale… spacciata per mortale con un inesistente e mai isolato presunto virus in natura, ma creato in laboratorio militare per i vaccini…ed inoculato alla popolazione IGNORANTE, medici compresi.
Mezzo milione di questi morti, sono americani (NdR: 185.000 sono italiani). Nel frattempo, sono più di un milione gli americani a cui viene diagnosticato un nuovo tumore ogni anno.
Da qualunque lato la si voglia guardare, la situazione e’ oggettivamente sconfortante.
Mentre la scienza in generale, e la medicina in particolare, hanno fatto passi da gigante negli ultimi 50 anni, la lotta contro il cancro è rimasta inspiegabilmente al palo: nonostante i miliardi di dollari investiti nella ricerca, con centinaia di laboratori super specializzati che hanno perseguito le strade più diverse ed impensabili, la causa della malattia rimane ancora sconosciuta, mentre i rimedi disponibili sono gli stessi che si usavano 50 anni fa: chirurgia, radioterapia e chemioterapia. La prima risolve solo una minoranza dei casi, mentre la seconda e la terza sono addirittura cancerogene loro stesse.
Nel frattempo, le statistiche sono peggiorate: mentre il cancro negli anni ’50 era la seconda causa di morte in America, oggi e’ diventato la prima: attualmente un americano su quattro muore di cancro.
L’unico sollievo, statisticamente parlando, viene dalla prevenzione, che ha tratto grandi vantaggi…. sia dalle nuove tecnologie che da un profondo cambiamento nella mentalità sia dei medici che dei pazienti. Oggi la prevenzione fa letteralmente parte di qualunque moderno sistema sanitario. Evitare di gettarsi in mare però non significa aver imparato a nuotare, ed infatti due malati di cancro su tre muoiono entro 5 anni dalla diagnosi iniziale. Mentre il terzo non e’ certo uno che nuoti sereno per il resto dei suoi giorni.
Di fronte a questo quadro deprimente, viene naturale chiedersi perché la medicina ufficiale si rifiuti sistematicamente di esplorare qualunque cura alternativa che risulti promettente.
La loro notorietà infatti può crescere solo attraverso il passaparola, e resta difficile immaginare persone che si mettano a decantare con il proprio vicino le proprietà curative di un rimedio che gli ha appena fatto morire la moglie sotto gli occhi. Uno potrà anche aver attribuito la guarigione al rimedio sbagliato, un altro potrà aver subito l’effetto placebo, un terzo potrà non aver mai avuto la malattia in primo luogo, ma quando i casi di guarigione entrano nell’ordine delle migliaia, sono le stesse scienze statistiche – oltre al buon senso – ad escludere che tali rimedi non abbiano attinenza con la guarigione.
Resta da capire in che percentuale siano efficaci, contro quali tumori lo siano, e soprattutto in base a quale meccanismo siano in grado di combatterli; ma un guarito che parla, cammina e ride tutti i giorni è molto diverso da una persona morta di cancro dieci anni prima.
Eppure, come dicevamo, non solo il rimedio naturale viene ignorato sistematicamente dalla medicina ufficiale, ma viene spesso snobbato e deriso, come se non potesse funzionare “per principio”.
Tutto questo può sembrare assurdo, ma solo se si parte dal presupposto
– cosa che quasi tutti, inconsciamente, facciamo – che la medicina ufficiale abbia come intento primario quello di curare il paziente.
Sia chiaro, ho detto “la medicina ufficiale“, e non “i medici”: costoro infatti sono, nella stragrande maggioranza, persone in assoluta buona fede, mosse da un chiaro istinto di generosità che li ha portati a scegliere quella professione in primo luogo. Quando parlo di medicina ufficiale mi riferisco al complesso scientifico-industriale, composto dalle autorità mediche (A.M.A., F.D.A., ecc.), dall’industria farmaceutica e da quella che supplisce la tecnologia all’apparato sanitario (macchinari per la radioterapia, per la diagnostica, per la ricerca, per le sale operatorie, ecc).
All’interno di questo sistema il medico è una semplice pedina, per quanto importantissima, che appartiene ad un gioco mille volte più grande di lui.
Mentre il medico spesso si comporta davanti al paziente con grande autorità, arrivando spesso a metterlo a disagio per la sua “ignoranza”, quello che esce dalla sua bocca è semplicemente quello che gli è stato insegnato all’università, e di cui ora lui stesso si è fatto portavoce.
Naturalmente, il medico presume che all’università gli abbiano insegnato solo il meglio della conoscenza disponibile, e quindi non ha grossi problemi nel ripeterlo con i toni di autorevolezza e di saccenza che spesso gli riconosciamo. “Potrò al massimo risultare antipatico – pensa il medico che magari se ne accorge – ma di certo non mi sbaglio”.
Purtroppo invece la storia ci insegna che l’unica certezza su cui possa contare l’uomo è di non poter dare nulla per certo.
In questo senso, il medico appena laureato è assimilabile al prete che esca dal seminario, convinto che solamente il cristiano avrà accesso alle porte del paradiso, e che quindi tutti gli altri siano condannati alla sofferenza eterna.
Si chiama dogma, ed il termine viene applicato indipendentemente dal contenuto o dal soggetto interessati, poiche’ si riferisce ad una qualunque verità che sia stata assunta come tale senza un percorso individuale di verifica.
E’ dogma dire al bambino “questo non si fa e basta”, come è dogma dire al catecumeno che “Dio è uno e trino”. E’ dogma dire agli altri che “è stato Bin Laden a buttare giù le Torri Gemelle“, come è dogma dire al laureando che “il cancro è causato da una riproduzione cellulare anomala dei tessuti”.
Ovviamente, con tutto quello che c’è da studiare all’università, il futuro medico non ha certo il tempo di fare anche le sue verifiche personali. Resta il fatto che lui assumerà quello che ha imparato per verità accertate, e le applicherà in seguito nell’esercizio della professione.
Va riconosciuto che rispetto ai dogmi di tipo religioso, quelli della medicina hanno il supporto della dimostrazione scientifica, e questo dovrebbe fornire un certo conforto al medico che si basa su di essi per curare i propri pazienti. Non dimentichiamo però che le scienze sono selettive – lo sono per necessità – e quindi possono dedicarsi soltanto ad analizzare ciò che scelgono di analizzare, senza poter escludere altre soluzioni concorrenti. E in ogni caso si tratta sempre di conferme limitate al test effettuato, mentre resta compito della mente umana inserire i risultati di quei test nel più ampio quadro della teoria a cui appartengono.
Se quindi il medico non ha avuto tempo di fare le sue verifiche durante gli studi universitari, nulla dovrebbe impedirgli di porsi certe domande una volta indossato il camice. “Posso essere certo che quello che mi hanno insegnato sia davvero nell’interesse primario del paziente ?” “Posso fidarmi delle istituzioni che mi hanno formato, al punto da accettare dogmaticamente i loro insegnamenti?” “Sono certo che tali insegnamenti abbiano coperto l’intera gamma delle ipotesi, e non siano invece viziati da preconcetti che ne limitino le soluzioni terapeutiche ?”
Perche’ fino a quando si rimane all’interno del paradigma ufficiale, nel quale il cancro e’ causato da una disfunzione cellulare, e’ del tutto ridicolo mettersi a studiare rimedi di tipo naturale. Ma come e’ possibile distinguere fra causa ed effetto, quando ancora non si conosce il fattore scatenante ?
E’ vero che a questo punto certi insegnamenti per il medico sono diventati convinzioni, ed è vero che sarebbe comunque molto difficile per lui – per ovvi motivi psicologici – riconoscere eventuali errori di fondo nella propria preparazione. Ma qui non si tratta di dare indicazioni stradali al primo che passa, dove al massimo, sbagliando, gli fai perdere un pò di tempo; qui si tratta di dire cosa fare e cosa non fare a gente che si ritrova condannata a morte quando spesso non ha nemmeno ancora iniziato a vivere.
Sarebbe quindi giusto che ogni medico, in qualunque punto della carriera si trovasse, si ponesse almeno una volta queste domande, con coraggio e con onestà, senza lasciarsi precludere eventuali risposte spiacevoli dal proprio bisogno di sicurezza acquisita. Non sarebbe giusto, infatti, mantenere la propria sicurezza professando ad altri certezze che non siano tali.
Qui naturalmente ciascuno troverà la sua risposta, e bisogna riconoscere ad ognuno il diritto di scegliere quella che ritiene più giusta, senza a nostra volta ammantarla di pregiudizio. L’importante è che il percorso di verifica sia sereno e profondamente onesto, nel nome e nel rispetto di tutti coloro che mettono letteralmente nelle mani del medico la propria vita.
A questo punto possiamo solo aggiungere una cosa: se per caso a qualcuno venisse il dubbio che la “verità imperante” possa essere stata in qualche modo condizionata da forze esterne, soprattutto di tipo economico, non rischia certamente di aver detto una stupidaggine.
Tratto da: luogocomune.net
Commento NdR: La terapia per le malattie degenerative, secondo la Medicina Naturale è questa: Nutriterapia
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La ricerca medica (NdR: secondo la medicina allopatica) è fondamentale per analizzare in maniera sistematica le patologie, analizzandone le caratteristiche per trovare soluzioni e cure efficaci.
Le scoperte in campo medico e farmacologico, però, si basano spesso sull’analisi fatta sui maschi e in molti casi trascurano completamente le femmine.
Niente di più sbagliato: l’organismo femminile e quello maschile, infatti, sono diversi per tanti aspetti – non solo biologici – e un farmaco (o rimedio) potrebbe avere effetti differenti sull’uomo e sulla donna.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sancito che il concetto di equità in medicina si associa alla capacità di curare l’individuo in quanto essere specifico e appartenente ad un genere con caratteristiche definite.
Gli studi di genere hanno una vita relativamente recente. La questione di genere venne sollevata per la prima volta nel 1991, quando la direttrice dell’Istituto Nazionale di Salute statunitense, Bernardine Healy, denunciò sul New England Medical Journal la discriminazione che i cardiologi perpetravano regolarmente ai danni delle donne.
Solo nel 2002 (ben 11 anni dopo il primo “evento”) venne istituito il primo corso di medicina di genere alla Columbia University di New York per analizzare come la stessa patologia possa avere manifestazioni e reazioni differenti su uomini e donne.
Perché in passato non venivano coinvolte le donne negli studi clinici ?
Una risposta potrebbe essere la difficoltà di “arruolare” donne (NdR: perché sono più riflessive e diffidenti dei maschi, quindi meno credulone…), oppure, perché in alcuni casi le variazioni ormonali femminili venivano considerate un possibile ostacolo nello studio sui farmaci da analizzare.
E l’errore di fondo è stato pensare che studiare le reazioni dei farmaci sui maschi uomini, potesse “bastare” a curare anche le reazioni sul genere femminile.
Le differenze sono, invece, molteplici: le donne vivono di più, ma si ammalano anche con maggiore frequenza e proprio per gli stessi motivi per cui spesso sono state in passato escluse dagli studi clinici – aspetti legati alla riproduzione e agli ormoni – necessitano farmaci appositi.
Tra le malattie che colpiscono prevalentemente le donne ci sono le allergie, il diabete, le malattie cardiache e l’osteoporosi.
Ed è soprattutto per le malattie cardiovascolari e per quelle psicologiche che è importante distinguere tra i due generi.
A dispetto di quanto si creda comunemente, infatti, dati recenti hanno dimostrato che le malattie cardiovascolari hanno una fortissima incidenza e sono particolarmente pericolosi per le donne: la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte e uccide 4 volte di più di cancro al seno, cancro ai polmoni, incidenti e bronco-pneumopatia cronica messi insieme.
E anche in Italia la medicina di genere muove i suoi primi passi: il primo evento su tale argomento è avvenuto a Sassari nel 2004 e riguardava specificamente i farmaci, seguito poi da altri due eventi.
Più di recente, nel 2009, a Padova si è tenuto il Primo Congresso Nazionale sulla Medicina di Genere, per riuscire a garantire una equità nelle cure mediche, partendo proprio dalle diseguaglianze strutturali tra il genere femminile ed il genere maschile.
Tratto da: magazine.paginemediche.it
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Pubblico qui di seguito un condensato di un dialogo personale intercorso tra me e un medico chirurgo allopatico, ora omeopata convinto, del quale non intendo fornire alcuna generalità poiché, cito dalle sue parole, verrebbe immediatamente “stroncato nella carriera e ‘nella vita privata’”. Avviso sin d’ora che il testo, così come si leggerebbe alla voce CONTROINDICAZIONI che compare sul foglietto illustrativo di qualsiasi farmaco, può scatenare a tratti delle emozioni contrastanti e forti sintomi di rifiuto o rigetto potrebbero presentarsi in modo eloquente. Mai leggerlo prima e dopo i pasti.
Come faccio a sapere che questo è quanto potrebbe accadervi ?
Sono i medesimi sintomi che ho avuto io quando questo medico, ‘face to face’, mi ha concesso questa ‘intervista’ informale.
Avverto infine che il medico è a conoscenza di questa mia pubblicazione e, RIBADISCO L’AVVERTIMENTO, non ha alcuno scopo terapeutico. L’autore pertanto non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo di queste informazioni, che sono state riportate così come gli sono pervenute durante il dialogo. Al solito a voi il compito di assumerne il giusto significato secondo vostra coscienza.
Andrea – “Come mai hai deciso di diventare Omeopata ?”
Medico – “Non l’ho deciso. E’ stata una scelta quasi ‘forzata’ perché in vent’anni di carriera allopatica non sono mai riuscito a guarire nessuno.
Quando da giovane decidi che vuoi fare il medico non è solo per far contenti ‘papà e mammà’, così che possano vantarsi con vicini o con i parenti di avere finalmente un Dottore in famiglia. Sì, ci sono anche quelli che lo fanno unicamente per quello, per sentirsi un giorno chiamare ‘Dottore’ (e in accademia ne conosci parecchia di gente così) ma primariamente molti altri sentono e vogliono davvero aiutare le persone.”
Andrea – “Ma non lo fanno mi par di capire dal senso che stai dando alla risposta…”
Medico – “La convinzione è quella, credimi… Inizialmente dentro al futuro dottore c’è seriamente la voglia di aiutare le persone a guarire dalle loro sofferenze. Siamo esseri umani come gli altri, soggetti alle medesime emozioni e sentimenti di chiunque altro. Non siamo mica robot! Poi col tempo quella illusione svanisce perché ti scontri con la realtà dei fatti.
Una realtà che mai avresti immaginato prima di prendere il dottorato.”
Andrea – “Interessante termine hai usato: ‘Illusione’. A quale illusione ti riferisci di preciso ?”
Medico – “All’illusione che prendere il dottorato ti porti automaticamente ad aiutare la gente. Ciò è un assunto assolutamente falso. Certamente occorre conoscere bene l’anatomia e la biologia del corpo umano, su questo non si discute, ma conseguire il dottorato con tutte le onoreficienze non ti porta automaticamente a ‘guarire’ la gente. Semmai questo ti porta ad avere un riconoscimento. Un prestigio di rilievo nella Società. Così come nessun farmaco, e sottolineo nel modo più convinto la parola ‘nessuno’, attualmente è portatore di guarigione, se per guarigione s’intende stroncare la ‘malattia’.”
Andrea – “Sono parole forti queste.”
Medico – “ah, lo so bene, ma è la verità…”
Andrea – “Perciò deduco da quello che mi dici che, come medico, sei costretto a mentire ai tuoi pazienti.”
Medico – “Costretto no, ma è una condizione immanente che comunque si viene a creare, volente o nolente. Non posso dire al paziente, come medico allopatico, che il farmaco che gli sto somministrando non solo è inutile, ma blocca un processo assolutamente naturale che il corpo necessita come ‘sistema di difesa’ e ‘scarico rifiuti’. E pensare che nel giuramento moderno di Ippocrate è scritto tutto l’opposto.”
Riporto qui di seguito il Giuramento Moderno di Ippocrate, fornitomi dal medico, che si è obbligati a rispettare ‘alla lettera’. Lo si legga bene e si cerchi, laddove se ne ravveda la ragione, il netto contrasto con la realtà oggettiva di tutti i giorni.
01) di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
02) di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
03) di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
04) di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
05) di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
06) di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali;
07) di evitare, anche al di fuori dell’ esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
08) di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
09) di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
10) di prestare assistenza d’ urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell’Autorità competente;
11) di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
12) di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
13) di astenermi dall'”accanimento” diagnostico e terapeutico.
Andrea – “Se ciò che mi hai detto prima è vero, queste tredici regole sono una vera e propria presa per il culo, consentimi. In particolar modo la 13!
Dovete astenervi dall’accanimento diagnostico e terapeutico ?! Ma questo punto contrasta fortemente con ciò che nella realtà accade!”
Medico – “Lo so. Ti riferisci ai recenti casi di accanimento terapeutico sbandierati in TV. Quella è solo politica non l’avevi capito ? E’ dalla fondazione dell’Ordine dei Medici che il medico sa di non potersi accanire contro il volere dell’ammalato. E’ anche vero che per contrastare questo punto del giuramento, chiunque potrebbe tirare in ballo l’Interpretazione Giuridica’ che si può dare a tale regola. Ma sono tutte seghe mentali di un manipolo di intellettualoidi.”
Andrea – “E’ allucinante !”
Medico – “Sono vent’anni di carriera che dico la stessa cosa.”
Andrea – “Per riprendere brevemente ciò che mi stavi dicendo circa il ‘processo naturale del corpo’ come sistema di difesa… cosa intendi esattamente ?”
Medico – “Ti faccio un esempio, banale se vuoi, ma rispecchia esattamente il meccanismo di cui ti sto parlando. Quando ti viene la febbre tu che fai?”
Andrea – “Personalmente mi imbottivo di tachipirina…”
Medico – “E perché lo facevi?”
Andrea – “Per volevo ‘guarire’ dalla febbre?”
Medico – “Errato. Lo facevi per tornare in piedi il più velocemente possibile. Tutto in questa società deve essere veloce. ‘Fast’ come direbbero quei poveri squinternati d’oltre oceano. Non ti puoi permettere di startene una settimana buono buon nel lettino tuo perché rischi il licenziamento. La verità, quella vera, è che non si può ‘guarire’ la febbre perché non è per nulla una ‘malattia’, ma è un PROCESSO NATURALE che il CORPO ADOTTA per LIBERARTI dalla ‘MERDA’ che HAI PRODOTTO, scusami il termine. E assumendo la tachipirina, o qualsiasi altro farmaco analogo, blocchi un processo naturale che ti porterebbe invece alla vera guarigione!”
Andrea – “Mi stai dicendo che quando si ha la febbre è un processo di guarigione in atto ?”
Medico – “Esattamente, e tu come paziente che fai ? Lo FERMI ! La cosa più illogica del pianeta ! Se a casa tua vai nel bagno a defecare e non tiri mai l’acqua che succede ?”
Andrea – “Che le feci si accumulano una sopra l’altra… e aggiungo che non è un bello spettacolo.”
Medico – “Non lo è di certo. E cosa ti fa pensare che il funzionamento del water sia diverso da quello del corpo umano ?
Certo il corpo non è un ‘water’, nel senso pieno del termine, ma si comporta come tale se non ‘tiriamo mai lo sciacquone’ !
Non è un enfasi super-umanista dire che il corpo umano è davvero una ‘macchina’ priva di difetti.
Una ‘fabbrica’ in piena regola, e quando questa cerca di smaltire i rifiuti tossici prodotti da un vivere a dir poco malsano, noi cosa facciamo? Interrompiamo la catena e mettiamo un tappo allo scarico ! E se mettiamo il tappo allo scarico cosa succede ?”
Andrea – “mmmm… che i rifiuti tossici non vengono smaltiti…”
Medico – “… e se non vengono smaltiti dove rimangono ?”
Andrea – “… nella fabbrica/corpo ?”
Medico – “Bingo !”
Andrea – “Come puntarsi una pistola alla tempia insomma…”
Medico – “I casi di decesso immediatamente il blocco di una banale ‘febbre’ superano ogni immaginazione.”
Andrea – “Perciò cosa mi consigli in caso di febbre?”
Medico – “Ma di lasciarla sfogare ! Sì lasciala sfogare… non prendere nulla ! I medici negli anni ’30-’40, quando la saggezza era ancora considerata una virtù nell’arte medica e non una vergogna irrazionalista come oggi, consigliavano la bollitura di un buon vino rosso e un sacco di riposo.”
Andrea – “Il Vin Brulé…” http://it.wikipedia.org/wiki/Vin_brul%C3%A9
Medico – “Appunto…”
Andrea – “Allora perché la gente continua ad andare dal medico?”
Medico – “Ora non esageriamo. Il mestiere del medico non è inutile, anzi ribadisci questo concetto nella tua pubblicazione mi raccomando ! Ma il medico però deve essere più un consigliere, un amico, poiché conosce bene l’arte con la quale il corpo umano funziona e può indicarti una strada possibile… per guarire.”
Andrea – “Ma…?”
Medico – “Hanno paura… è evidente! Il fatto è che le persone vengono da me già imbottite di cacca chimica fino al midollo. Si sono già presi di tutto e senza risultati concreti (ovviamente) e mi guardano come se io fossi la loro unica speranza. E quando tu gli domandi il classico “Allora ? Come andiamo ?
Come sta oggi ?”, loro languidamente ti guardano con lo sguardo perso nel vuoto e ti rispondono “Non lo so, me lo dica lei Dottore che cosa ho…” In vent’anni di carriera che anche soltanto uno mi avesse detto una cosa diversa da questa. E’ questa la condizione reale con la quale un medico deve lavorare giornalmente. Roba da matti! Sono io che devo dire al paziente che cos’ha, ma mai che sia lui a dirmi che cosa ha fatto per trovarsi come sta.
La gente è diseducata ad avere rispetto per se stessa, ecco il succo del discorso ! Vengono da me imbottiti peggio di un tossico e mi domandano che cos’hanno ! … Ma cazzo ne sò io che cos’hai tu santa miseria ! Ti strafoghi di pasta al glutine e ogni genere di porcheria chimica possibile; hai il colesterolo alle stelle perché non hai le palle per rinunciare nemmeno a una mentina; trangugi ogni liquido possibile purché sia alcolico e poi corri da me imbottito di farmaci chiedendomi che cos’hai ?!?! Hai che sei un imbecille e un irresponsabile… ecco cosa sei ! …”
Andrea – “Quindi la condizione del medico è quella che è oggi perché la gente non ha sufficiente rispetto per se stessa…”
Medico – “Anche ! E’ così ! … e qualunque collega può confermarti quanto ti sto dicendo. Non si punti sempre il dito indice contro il dottore e verso la medicina in generale perché le persone non hanno i coglioni per affrontare con responsabilità i problemi che creano giornalmente a loro stessi. Perciò io cosa dovrei fare, che la legge mi sta col fiato sul collo tutti i giorni?
Dire al paziente di prendere il Vin Brulé e di starsene a riposo ? Se quello muore, e non certamente per una febbre, ma a causa della vita di merda che conduce ci vado di mezzo io… e io ho famiglia… Ma se gli somministro il farmaco allora si chiama ‘effetto collaterale iatrogeno’, e questo è ammesso per legge. La legge mi dice che come medico DEVO PRESCRIVERE FARMACI… PUNTO… non devo far altro, e perciò è quello che faccio !
Sono costretto a fregarmene della salute della gente perché come individuo di questa società, devo fare quello che mi si chiede: rispettare la legge.”
Andrea – “Capisco… non se ne esce…”
Medico – “Ma certamente che se ne esce ! E l’unico modo per farlo è che la gente impari una volta per tutte a vivere nel modo più adeguato, rispettando il proprio corpo come se fosse davvero un tempio ! La gente ha dimenticato di
AVERCELO un CORPO, santa miseria ! Un corpo di cui prendersi cura ! Se ne ricordano solamente quando stanno male ! Eppure senza di esso non potremmo fare tutte le faccende di cui ci occupiamo giornalmente! Personalmente trovo triste e incredibile che ci siano persone che si occupino più dell’aspetto della loro auto che della salute del proprio corpo…
E’ assurdo capisci ?
Non ha senso ! Tutto è proiettato verso l’esterno, e le persone, come prima cosa la mattina, anziché pensare al loro benessere sono già piene di cazzi e problemi nella testa… ma come credi che il corpo reagisca a tutto questo ?”
Andrea – “Stai parlando della somatosi delle malattie ?”
Medico – “L’errore più madornale che la medicina ufficiale abbia mai potuto fare è stato eliminare il concetto di ‘mente’ dal loro vocabolario.”
Andrea – “Dimmi la verità… se puoi… quante malattie sono davvero d’origine biologica.”
Medico – “Nella mia esperienza, ma anche in quella di molti altri colleghi che, segretamente si tengono per sè le loro idee, meno del 10%, e sarei già ottimista.”
Andrea – “Meno del 10% ?!!”
Medico – “Sì è quello che ho detto… meno del 10%. Mi sono accorto da solo, quando lavoravo in ospedale e venivo pagato anche bene, che molte cose non tornavano in ciò che avevo imparato in accademia.”
Andrea – “E cioè ?”
Medico – “Si presentò un caso particolare. Una malata terminale venne ricoverata al reparto rianimazione.”
Andrea – “E cosa c’è di strano in questo…”
Medico – “C’è di strano che la madre di questa malata mi chiese di poter stare un giorno intero da sola nella stanza in cui si trovava ricoverata.”
Andrea – “Una giornata ? E per fare che ?!”
Medico – “Si era portata un’amica che aveva tra le braccia una copia del ‘Libro Tibetano dei Morti’ e voleva farle fare una specie di ‘rituale’ sulla figlia. Un pò scosso dalla richiesta le dissi che, sebbene io rispettassi la sua credenza religiosa (enorme cazzata perché negli ospedali devi sentire quali oscenità vengono dette su questa gente) ciò non era possibile in quanto il regolamento dell’Ospedale lo vieta espressamente.”
Andrea – “E quindi ?”
Medico – “Mi prese per un braccio disperata. Cercai di divincolarmi per non lasciarmi trascinare dalla sua preghiera, anche perché la cosa mi stava costando un certo imbarazzo. C’erano dei colleghi presenti nel corridoio in quel momento. Ma le sue parole non uscirono dalla ‘sua bocca’, se comprendi cosa intendo. Mi disse che avrei potuto fare uno strappo alla regola, e ciò non avrebbe potuto nuocere minimamente all’ammalata, che comunque era già stata considerata ‘terminale’ a tutti gli effetti. Che differenza avrebbe potuto fare in effetti ? Così, dopo aver preso accordi con qualche amica infermiera per dare un occhio che nessuno entrasse nella stanza, le dissi che le avrei concesso mezza giornata, non un minuto di più.”
Andrea – “Credo già di saperlo come sia andata…”
Medico – “Bravo. E’ andata che la ‘malata terminale’ alla fine della mezza giornata se ne stava seduta placidamente sul letto tutta sorridente.
Successivamente, tenuta in osservazione per circa una settimana l’abbiamo rispedita a casa, perché tutti gli esami eseguiti per quella malattia, dopo quell’evento, risultarono negativi… non aveva più nulla…”
Andrea – “Di cosa è era malata ?”
Medico – “Epatocarcinoma, una malattia cronica del fegato. Ogni ora muoiono 2/3 persone di questa malattia.”
Andrea – “E ora come sta ?”
Medico – “La figlia di quella donna ? Oggi benissimo, considerato che le avevano già preparato il certificato di morte. Ogni tanto mi viene a trovare e mi porta dei fiori bellissimi.”
Andrea – “Ma dico, tu… come prendesti la cosa ?”
Medico – “Ma come vuoi che l’avessi presa… In quel periodo, come molti dei miei colleghi, la ritenni una casualità, anche se il fatto devo ammettere mi cambiò dentro. Così iniziai a farmi delle domande, domande che prima non mi sarei nemmeno sognato…”
Andrea – “L’esistenza di Dio ?”
Medico – “Anche, ma primariamente se non vi fosse stata una enorme falla in quello che avevo imparato in accademia. Io mi ritengo una persona razionale, credimi, ma quando incominciai a chiedere ad altri colleghi se vi fossero stati casi analoghi al mio, con mio enorme stupore, scoprii di non essere il solo a pormi gli stessi dubbi… Porca puttana Andrea, lo sapevi che durante le rare volte in cui i medici statunitensi scioperano il tasso di mortalità diminuisce ogni volta ?”
Andrea – “Non mi stupisco affatto…”
Medico – “E’ vero… la iatrogenia ammazza più gente ogni anno che in un qualsiasi conflitto bellico…”
Andrea – “La iatrogenia non è la morte causata dal trattamento medico per una malattia specifica ?”
Medico – “Esattamente. Non per la malattia in sè, ma per il trattamento per quella malattia.”
Andrea – “Quindi adesso non sei più scettico circa la possibilità dell’individuo di guarire se stesso.”
Medico – “Non dovrei dirlo… è severamente proibito alla classe medica dire queste cose… comunque sì, sono convinto al 98%. Il cancro, ad esempio, costituisce il 74% di questi casi, ma anche un’ampia gamma di altre malattie potenzialmente mortali regrediscono “misteriosamente”. La maggior parte di questi casi hanno luogo dopo che il paziente a fatto un’importante trasformazione psicologica per ricreare una vita maggiormente significativa.
Ciò suggerisce che la maggior parte delle persone si ammalano perché hanno perso tutte le speranze che la loro vita sarà mai buona.”
Andrea – “Mi hai detto che all’Ospedale guadagnavi bene… e ora ?”
Medico – “Ora non arrivo come tutti alla fine del mese. E meno male che ho una moglie meravigliosa che mi ha supportato e mi supporta tutt’ora. Non prendo più di 80 euro a seduta, e non vedo più di uno, due pazienti al giorno. Le volte che ne visito tre si contano sulla punta delle dita.”
Andrea – “Questo per il tempo che dedichi a ognuno di loro ?”
Medico – “Ogni seduta ha una media di due ore, due ore e mezza… Con questi ritmi non posso vedere molta gente…”
Andrea – “Ma dimmi dunque… adesso almeno guariscono ?”
Medico – “Guariscono… e me lo dimostrano quotidianamente…”
Andrea – “E’ tuo il locale qui o sei in affitto ?”
Medico – “Sono in affitto…”
Andrea – “E come fai ?”
Medico – “Ho i miei genitori che di tanto in tanto mi aiutano…”
Andrea – “Ma in omeopatia non ci sono, diciamo, ‘incentivi’ di vendita per i farmaci che proponete ?”
Medico – “No. In omeopatia il ‘rimedio’ non costa mai più di tre, quattro
euro… e non sono veri e propri farmaci.”
Andrea – “Mentre invece in allopatia ?”
Medico – “Eh, lì le cose sono molto diverse, soprattutto le percentuali per le prescrizioni.”
Andrea – “Cioè?”
Medico – “Ogni ricetta che prescrivo, come medico, posso arrivare a prendere anche il 40/60% su ogni farmaco venduto…”
Andrea – “Eeeeh ?!? Il 60%?!?”
Medico – “Hai capito ?”
Andrea – “Ma scusa mi sembra un’esagerazione…”
Medico – “Hai capito dunque ? Ma come faccio come ‘Dottore’ a desiderare la tua guarigione, se la tua ‘malattia’ è il mio conto in banca perpetuo e la mia vacanza alle Seychelles?!”
Andrea – “Dire che in questo momento provo una forte nausea è riduzionistico.”
Medico – “Sono vent’anni che mi tocca di sorbirmi questo schifo… ne ho le palle piene, ma non posso dirlo. Almeno non pubblicamente. Mi radierebbero dall’ordine immediatamente, e non lascerebbero più in pace me e la mia famiglia.”
Andrea – “L’inquisizione non è mai morta…”
Medico – “Anzi, era meglio prima oserei dire. Almeno ti davano fuoco subito e finiva lì. Adesso ti sputtanano pubblicamente e, credimi, hanno in possesso tutti i mezzi per farlo… Pensa che ho fatto una ricerca con delle scoperte eccezionali, per eliminare del tutto qualsiasi malattia cronica… con un semplice ‘rimedio’ e un bicchiere d’acqua… e non posso pubblicarlo.”
Andrea – “Le ragioni sono che ti sputtanerebbero ?”
Medico – “Peggio. Sarei proprio morto…”
Andrea – “Guarda ora devo proprio lasciarti… ho davvero il mal di stomaco…”
Medico – “Lo immagino… ma per quel tipo di nausea non esiste alcun rimedio… Solo la propria dignità ti permette di ‘guarire’ da questo schifo.”
Andrea – “Io ti ringrazio immensamente di queste tue parole. Spero possano far riflettere molta gente. Tu che farai adesso ?”
Medico – “Continuerò con il mio tram-tram quotidiano, con l’amarezza di non potermi mostrare pubblicamente a raccontare lo schifo che ho dovuto mandar giù in questi vent’anni, ma almeno spero di aver dato un piccolo contributo.”
Andrea – “Fai finta di avere davanti in questo momento un gruppo di persone. Cosa diresti loro ?”
Medico – “Imparate una buona volta a rispettare la meravigliosa creatura che siete… tutto qui.”
Andrea – “Grazie infinite.”
Medico – “Grazie a te.”
By Andrea Doria – (socio e collaboratore Sentinel)
Tratto da: sentinelitalia.org
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Se avete mai dubitato che il vostro medico conosca realmente di cosa stia parlando, queste scioccanti pratiche mediche utilizzate negli anni passati daranno un certo supporto ai vostri sospetti.
Anche se può sembrare incredibile, questi rimedi erano approvati ufficialmente dalla classe medica.
1. Sciroppi lenitivi per bambini. Usato per la dentizione e per bambini in svezzamento, ma anche per curare coliche, crampi, dissenteria, herpes labiale e dolore. Questi sciroppi erano “lenitivi” perché contenevano morfina, cloroformio, codeina, eroina, oppio e cannabis.
2. Mercurio. Questo metallo tossico può causare problemi polmonari e cardiaci, reazioni psicotiche, delirio, tremiti e molto più, è stato usato per secoli per trattare di tutto dalle ferite alla costipazione.
3. Eroina. Nel secolo diciannovesimo, in caso di tosse, vi avrebbero somministrato una dose di eroina. Attualmente illegale, provocatrice di estrema dipendenza, questa droga in origine era stata sviluppata e venduta dalla Bayer come..antitosse
4. Lobotomie. Durante la prima metà del ventesimo secolo, sono state usate le lobotomie per distruggere la corteccia prefrontale del lobo frontale del cervello (questa è la zona del cervello che controlla il pensare, i tratti della personalità e la decisionalità.) Sono state usate per anni per trattare di tutto dalla schizofrenia alla depressione, all’ansia ed ai cambi d’umore fino a scoprire che causavano ritardo mentale.
5. Rimedi dietetici farmaceutici. Negli anni 50 e 60, le donne hanno preso pillole per perdere peso fatte con anfetamine.
Se siete curiosi circa altre pratiche mediche allopatiche insane ? Questo link ha la lista completa: http://www.cracked.com/
Commento NdR:
Andando indietro di un paio di secoli ma, in alcuni casi appena di alcune decadi, è facile ridere di alcune pratiche mediche totalmente errate.
Ma la storia, purtroppo, tende a ripetersi e questo non fa per niente ridere.
Infatti, potremmo elencare una lista di pratiche mediche ad oggi pienamente utilizzabili e con protocolli ufficiali che, a nostro parere, potrebbero essere aggiunti facilmente ad un elenco come quello precedente:
1. Somministrare un vaccino per il cancro cervicale uterino ai ragazzi (maschi)
2. Prescrivere antibiotici per il raffreddore (circa 41 milioni di prescrizioni antibiotiche sono prescritte ogni anno per il raffreddore, anche se gli antibiotici non hanno alcun effetto sulle malattie dette impropriamente virali)
3. Usare mercurio come materiale da otturazione per le cavità dentali o nei Vaccini
4. Rimuovere cistifellea, tonsille, o appendice senza nessun buon motivo
5. Ed infine una delle più gravi consigliare di evitare l’esposizione al sole per diminuire il rischio di cancro quando ora è stato dimostrato che questa prassi quasi RADDOPPIA il rischio di cancro
Potremmo continuare con le malefatte dovute alla scarsissima preparazione dei medici per la terapeutica, ma ci siamo limitati a dare lo A, B, C di fatti che ogni giorno riscontriamo sulla pelle dei malati…
Malgrado siano stati fatti molti passi avanti nell’igiene e nella sanità, con la tecnologica, negli ultimi due secoli ed ora si spendano cifre da capogiro ogni anno per la sanità, si ha l’impressione di aver acquisito un sistema sanitario che, per molti aspetti, è totalmente insufficiente per ottenere ciò per cui era stato pensato. E’ giunto il momento di non contare più sul modello medico convenzionale, ma ottenere la libertà di scelta per usufruire di nuove alternative più valide e redditizie .
By Marco – Tratto da: News group, it.salute
seguito su: Fisica dell’Intenzione, un nuovo modo di fare Medicina
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Sig. dott. Cozza: a rischio sistema di formazione pubblica dei medici
“E’ inaccettabile che da un lato le aziende sanitarie possano chiamarsi fuori dalla formazione dei medici, mentre il Governo in modo schizofrenico riduce le risorse e punisce chi non si aggiorna» lo sottolinea il segretario nazionale della Fp-Cgil Medici, Massimo Cozza, rendendo nota una sentenza della Corte di Cassazione (n. 21817, ottobre 2011) che «non prevede alcun obbligo a carico delle Aziende Sanitarie di organizzare corsi di aggiornamento e di formazione per i propri medici. Una pietra tombale per il sistema di formazione pubblico dei medici” sottolinea Cozza che chiede al governo un tavolo di confronto sul tema, “che si aggiunge al taglio del 50% delle risorse operato dal Governo Berlusconi”.
Il Decreto Monti, inoltre, sottolinea Cozza, “anticipa al 13 agosto 2012 la scadenza per l’introduzione delle sanzioni disciplinari da parte degli ordini professionali nei confronti dei medici che non raggiungono i crediti dovuti per la formazione continua. Si vuole mettere”, è il commento del leader sindacale “un’altra tassa sui medici pubblici, costringendoli a formarsi a proprie spese, quando nel vigente contratto si prevede che proprio le Asl garantiscono l’acquisizione dei crediti formativi e che in mancanza di questa garanzia non possono essere intraprese penalizzazioni”.
Cozza ricorda dunque come la formazione per i medici “è fondamentale, visti i continui progressi della ricerca, e non può essere privatizzata, demandandola solo all’industria farmaceutica e biomedicale”.
Tratto da: doctor33.it
PROPOSTA per RIFONDARE la MEDICINA
Approccio alla Salute dell’Individuo – Formulario per medici e pazienti
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Il RISVEGLIO dei Medici sta iniziando ! – aprile 2016
Questo medico afferma: Non ci saranno ulteriori vaccinazioni nella sua pratica sanitaria dopo questi fatti.
In un recente post in un blog di Jefferey Jaxen, c’è un medico, che sta prendendo lo stand finale, dopo aver partecipato alla Conferenza AutismOne.
Su quei rari giorni in cui la realtà urta contro le credenze di lunga data – pochi sono risparmiati dalla curva di apprendimento doloroso. Da nessuna parte sono questi i risvegli più drammatici rispetto a quando si tratta di coloro che nella comunità medica sono costretti a cambiare le loro precedenti convinzioni di lunga data.
Gli Stati Uniti – e il mondo – stiamo vivendo un rapido spostamento verso i fatti che dimostrano che i farmaci danneggiano le persone ed anche i vaccini non sono sicuri ed inefficaci nel migliore dei casi.
Il crescente movimento, verso il trattare la causa principale della malattia con la dieta, metodi naturali ed una profonda comprensione del proprio corpo è ancora una soluzione trovata ed applicata solo da alcuni.
Tuttavia, come il Dr. Travis Stork dei medici – ed innumerevoli altri che non vogliono affrontare la realtà – ragionamento indottrinato, la loro collera ed egocentrismo serve solo per illustrare l’assurdità di un sistema medico tradizionale il cui tempo è passato.
Un supporto enorme ed il perdono è stato dato al co-conduttore del Dr. Cicogna, il Dr. Ross Rachael quando ha dichiarato pubblicamente ad un pubblico di Chicago pieno di famiglie i cui bambini sono stati rovinati dal vaccino le seguenti affermazioni:
“Dall’esterno e cercando in me ora e, come sto dicendo questo per tutti voi, mi sento quasi come un asino … ..è un po ‘come, ti svegli un giorno e ti senti come, Dio ! Sono solo alla cieca, come un robot, in seguito ad aver attraversato con questa tecnica (la vaccinazione) che con nuovi dati, nuove informazioni, non sapevo che cosa vi era in essi …
Questo fa parte del motivo per cui i medici sono molto resistenti a queste informazioni perché si deve stare a casa e studiare ed reimparare di nuovo tutto quello che hai imparato e venire a patti con il danno potenzialmente causato nel corso degli anni”.
Non molto tempo fa, che il XIV congresso AutismOne annuale a Chicago. L’indirizzo dato dai messaggi di speranza della manifestazione e le sfumature rivoluzionarie continuano a risuonare in tutte le parti della società e nella comunità medica. Al crocevia di una epidemia di autismo in enorme aumento, la quantità di moto tradizionale sta cominciando a mettere in luce le lesioni da vaccino e la denuncia della corruzione a tutti i livelli.
Fra i presenti alla conferenza di Chicago si poteva sentire il ronzio che qualcosa di grande sta accadendo.
Mentre la conferenza in cinque giorni ha spiegato, ed i rapporti-documenti hanno cominciato a circolare raccontando la storia di numerosi professionisti medici che hanno iniziato a capire che ad essi è stato loro mentito.
Forse attirati alla conferenza di Chicago AutismOne e dal grande successo del film Vaxxed, questi medici, infermieri e ricercatori sono stati ansiosi di informarsi sulle lesioni vaccino e sui numerosi ricoveri informando una volta per tutte – la maggior parte sperimentato una curva di apprendimento rapida e dolorosa.
E’ difficile sapere quanti sono stati tutti i partecipanti ad AutismOne 2016, il Dr. Daniel Kalb, MD, MPH si è verificato, FAAFB al momento.
Forse il risveglio è anche accaduto mentre il dottor Kalb seduto attraverso la lezione titled Dissecting Whistleblower Documenti: Una storia di corruzione, in cui il Dr. Brian Hooker, il Dr. Judy Mikovitz e Michael Hugo hanno presentato prove schiaccianti e documenti in una sala piena con folla e posti solo in piedi – e sono stati salutati da molti applausi durante la loro ora e mezza di presentazione. O forse è stato durante la prima e la seguente sessione Q & A del film documentario Vaxxed fatto girare alla conferenza che tutto si è ampliato.
Indipendentemente da ciò, c’è una cosa certa, Dr. Kalb non sarà mai più lo stesso medico di famiglia di prima. La prova della sua trasformazione può essere osservata leggendo l’ultima versione pubblica dal suo Cool Springs sulla pratica in famiglia intitolato “No More I vaccini a Cool Springs Family Medicine”.
Nel post, Cool Springs Family Medicine delinea otto motivi per cui non vaccineranno piu’ i loro pazienti. Il rilascia al pubblico che abilita e conclude affermando:
“… Proprio come ho sempre fatto e come è mia responsabilità come medico di famiglia, sarò un avvocato per ciascuno dei miei pazienti come meglio so eccome. Inoltre, sarò sempre presente per far continuare a rispettare le scelte informate dei miei pazienti”.
Abbiamo tutti gli eventi con esperienza nella nostra vita così potenti, che rappresentano una impressione permanente che divide per sempre la nostra linea temporale dal prima al dopo.
Una volta che questo evento si è impresso nella nostra anima, diventa impossibile per noi concepire mai di come non sapevamo o non abbiamo visto una certa realtà.
La comunità medica, e tutti quelli toccati dalla sua influenza, stanno vivendo un rapido risveglio verso una maggiore consapevolezza e la vera guarigione dalle Bugie ricevute dalle autorità ufficiali.
Spetta alla massa critica dell’ opinione pubblica portare il sostegno, con il perdono e l’amore, a chi in questo sistema medico, e’ strettamente controllato, affinché continuino ad alzarsi ed a uscire nel nostro presente, medici sicuri e con tutte le forze responsabili.
http://edgytruth.com/2016/06/02/doctor-vows-no-vaccines-practice/
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Importante: ….pur segnalando in questo Portale Guida alla Salute Naturale le gravi anomalie (anche criminali) della Sanita’ Mondiale gestita dalle Lobbies farmaceutiche e dei loro “agenti-rappresentanti” inseriti a tutti i livelli, Politici e Sanitari nel Mondo intero, vogliamo anche ricordare e spendere per Giustizia delle parole per gratificare e ringraziare quei centinaia di migliaia di medici(quelli in buona fede) che, malgrado le interferenze degli interessi di quelle Lobbies, incessantemente si prodigano ogni giorno aiutare i malati che a loro si rivolgono e che con i progressi delle apparecchiature tecnologiche per la diagnostica e delle tecniche interventive, stanno facendo notevoli progressi e raggiungono per essi risultati ed effetti benefici, che fino a qualche anno fa erano impensabili.
Vediamo ogni giorno progressi in tal senso, ma la terapeutica indicata dalla direzione della Sanità ufficiale Mondiale = OMS (che è legata alle linee guida di dette Lobbies), non segue, salvo rari casi, quella curva progressiva di benessere per i malati.
Se questi bravi medici che operano giornalmente sul campo, conoscessero anche la Medicina Naturale, e le sue tecniche diagnostiche e terapeutiche, potrebbero migliorare e di molto le loro tecniche, con grande beneficio per tutti i malati.
Auspichiamo che questi nuovi “medici, quelli veri, imparino a “curare” e non a ritenersi dispensatori di vita o di morte…che imparino UMILMENTE tutte le tecniche sanitarie possibili….per accompagnare il malato sulla via della guarigione e/o delle morte se è divenuto impossibile curarlo, dopo aver provato QUALSIASI metodo di “cura“, anche quelli non insegnati dalle “Università” !
Questo è il vero medico che auspichiamo divenga al più presto l’operatore sanitario che tutti i pazienti vorrebbero e nel quale porre la propria fiducia….. !
Anche se la tecnologia medica (apparecchiature e chirurgia) fanno passi da giganti, rimane pur sempre la terapeutica come fase di completamento per la guarigione dei malati, fase che sta ormai dimostrando nella medicina moderna allopatica, sempre più i suoi gravi limiti, per l’impreparazione e la mancanza di informazioni atte alla cura che hanno gli attuali medici … sfornati cosi impreparati dalle Università ….al soldo- ideologico delle Case farmaceutiche e dei cartelli della chimica…
Vedi anche: Medici impreparati anche sui Vaccini