PREVENZIONE Sanitaria ?
Dimostrazione pratica, di come si effettua in Italia la prevenzione !?
Spett: ASL 2 – Milano 2 – 20100 Milano (Italy)
All’attenzione del Dirigente,
Ho ricevuto con notevole stupore la vs. lettera contenente l’invito a presentarmi ad un dato giorno nella vs. sede, per un programma di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie respiratorie.
A parte il fatto che sono perfettamente sano perché da decenni mi curo (famiglia compresa) SOLO con le Medicine Naturali, non utilizzo farmaci dall’età di 28 anni (oggi ne ho 82), mi alimento e mi curo seguendo un Protocollo da me messo a punto, in quanto mi sono nel frattempo laureato in Scienza della Nutrizione (che non è Scienza della sola Alimentazione) proprio per essere competente in merito a Prevenzione e Cure Naturali, non farmacologiche.
Ma desidero rimproverarvi in quanto spacciate e per di più per iscritto, per “prevenzione” ciò che non lo è !
…..già dimenticavo che vi basate unicamente sul fatto che coloro che ricevono questo scritto leggono, ma non comprendono i veri significati di queste “campagne pubblicitarie”, psicologicamente preparate per propinare agli ignari lettori magari “malati” i vostri “protocolli” e le vostre incurabili terapie !
- Pre-venire una malattia significa evitare di averla, quindi la diagnosi NON è prevenzione, ma solo ed unicamente diagnosi, al limite precoce che non serve a prevenire, bensì solo a conoscere prima lo stato di salute/malattia.
- La “cura”, ed è ben evidenziato dal vs. depliant, è sponsorizzata dalla più grande, in assoluto, impresa farmaceutica (farmaci e vaccini) del mondo. Quindi il vostro sponsor sicuramente indica di seguire le “cure” che solo “esso” propone e che ha ben insegnato attraverso i suoi “mediatori” universitari, ai medici che incapaci sanare, rendono cronici i malati, come evidenziato dalle continue lamentele che i pazienti non guariti descrivono, e questo numero si ingrossa ogni giorno di più; lo dimostra il fatto che ormai oltre ben ¼ della popolazione (oltre 11 milioni di persone in Italia) si rivolge alle Medicine Alternative sperando di guarire perché non sanati dai medici della medicina ufficiale !
- La Vera Prevenzione la si attua SOLAMENTE con comportamenti Etici adatti, imparando a pensare, bere, mangiare, nel modo appropriato, curarsi senza farmaci, non vaccinarsi MAI, cioè seguendo tutte le direttive della Medicina Naturale.
Nel sito https://mednat.news trovate tutte le indicazioni del caso. - Sarebbe opportuno che, invece di far pagare al servizio Sanitario Nazionale queste diagnosi chiamate ancora un’altra volta falsamente “gratuite”, ma che al contrario vengono pagate dal SSN attraverso le ns. tasse (quindi anche con i miei soldi !), effettuaste delle vere e proprie campagne di vera Prevenzione con l’INFORMAZIONE appropriata alla popolazione residente, che la Medicina Naturale mette a disposizione e per questo, sono a disposizione per aiutarvi a mettere a punto la campagna adatta.
- Le vostre cure poi, servono alle case farmaceutiche, che medici indottrinati, non conoscendo tutte le tecniche sanitarie possibili ma solo quelle che hanno imparato a scuola….sponsorizzino i loro farmaci….ma esse (le vostre cure) sono estremamente deleterie per lo stato di salute dei malati, in quanto si rendono sempre più deboli utilizzandoli, e divengono facilmente cronicamente malati, per cui continueranno per tutta la vita che rimane loro (se non muoiono prima per malattie iatrogene) ad utilizzarli; con l‘immenso piacere delle case farmaceutiche….. che gioiscono per i loro sempre più gonfi fatturati…in miliardi di euri….. – vedi Influenza Suina… e non solo….
- Per cui è evidente che queste campagne servono, subdolamente, a mantenere ed ampliare il mercato dei malati, che ignorano che si può Prevenire seguendo semplici regole e Guarire senza farmaci, da TUTTE le malattie, Cancro compreso.
- La Vera Prevenzione con la Medicina Naturale permetterebbe di riordinare in due o tre anni il deficit finanziario della sanità italiana, ma ciò non favorirebbe coloro che li “sponsorizzano“……anzi…, per cui è evidente che NON faranno NULLA, come al solito.
- Infine, sono disposto a venire da voi solo per farvi constatare il mio stato di BenEssere a dimostrazione dell’efficacia delle terapie della Medicina Naturale.
- Questa mia e’ stata indirizzata a: Sindaco di Segrate – Ass. alla sanità del Comune – ASL 2 dr. Fantini – dr. Oreste Manzi, dir. Distretto 3 – Provincia di Milano, settore sanità – Regione Lombardia, Ass. sanità – Presidente Regione dott. Formigoni.
Firmato: dr. Jean Paul Vanoli – Giornalista – Consulente in Scienza della Nutrizione e Medicine Biologico Naturali Alternative
Nessun Vaccino è stato mai testato e controllato con placebo né con soggetti MAI VACCINATI
Pfizer finanzia, come tutte le case farmaceutiche, coloro che sono preposti alla sanità enti statali e politici:
Quindi, ecco il perché dei gravissimi DANNI dei VACCINI.
vedi anche qui nel sito: Riforma Sanitaria + Pericolo Farmaci + Falsità della medicina ufficiale + Sindacato Rockefeller + Dittatura sanitaria + Medici impreparati
RICERCA DEVIATA ai MEDICINALI che MANTENGONO la MALATTIA CRONICA.
INTERVISTA al PREMIO NOBEL per la MEDICINA: RICHARD J. ROBERTS. – MEDITATE e CONDIVIDETE !
Il vincitore del Premio Nobel per la Medicina, Richard J.Roberts, denuncia il modo in cui operano le grandi industrie farmaceutiche nel sistema capitalistico, anteponendo i benefici economici alla salute e rallentando lo sviluppo scientifico nella cura delle malattie perché guarire non è fruttuoso come la cronicità.
vedi anche: Lettera per la ASL per i Danni dei Vaccini + Prevenzione alimentare
….ecco la VERA prevenzione:
The China Study, il libro di Colin Campbell sull’alimentazione mondiale drogata dalle logiche di commercio.
Il rapporto Campbell – L’ex spin doctor di Blair testimonia sul tabloid gate – 1 dicembre 2011
La pubblicazione del Dott. T. Colin Campbell e suo figlio Thomas, il libro: The Cina Study, che è uno studio “monumentale”, le cui conclusioni salverebbero miliardi di vite o meglio, eviterebbero sofferenze enormi che percepiamo come inesorabili mentre sono superflue.
Ma sono necessarie ad un sistema sanitario/politico/finanziario che si basa sulle “malattie“, sulla sofferenza e sulla paura.
Questa ricerca effettuata sulla popolazione cinese, e’ documentata nello studio, i cui risultati sono da tempo noti; ma chi di noi ne ha sentito parlare ? Soltanto chi ha voglia di conoscere la materia e decide di salvaguardare la propria salute, come persone che hanno già avuto gravi malattie e non vogliono ricaderci. Non ci viene certo raccomandato dai governi, i quali vogliono SOLO che noi ci atteniamo alle linee guida dei loro esperti, anzi, le persone come il Dott. Campbell molto spesso sono indotte al silenzio, salvo poi svelare le verità scomode al momento di andare in pensione…
Il libro si basa sui risultati del “Progetto Cina”, una indagine epidemiologica portata avanti da: la Cornell University, l’Accademia cinese di Medicina preventiva, l’Accademia cinese di Scienze mediche e l’Università di Oxford, con l’obiettivo di studiare la correlazione tra alimentazione e malattia.
La Cina si è rivelata essere il laboratorio ideale per un’indagine di questo tipo, grazie alla disponibilità di dati affidabili su malattia e mortalità forniti dal governo cinese e la presenza di una popolazione stabile con caratteristiche alimentari molto diverse.
Il dottor Colin Campbell, responsabile della ricerca e direttore USA del Progetto Cina, basandosi sui risultati del progetto spiega in The China Study la correlazione tra alimentazione e malattie. The China Study denuncia anche la disinformazione alimentare prodotta da potenti lobby, enti governativi e scienziati. Si tratta dello studio più completo e affidabile sul rapporto tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie.
Il libro e lo studio sono una fonte inesauribile di informazioni sulla salute:
Informazioni oggettive, scientifiche e soprattutto indipendenti di gran valore, di massima utilità e di applicazione efficace.
Sono anche analizzate diverse tipologie di cancro, malattie che riguardano le ossa, i reni, il cervello, l’obesità, per citarne alcune. Tutte le analisi sono corredate da grafici, tabelle e diagrammi per comprenderle al meglio. Viene analizzata anche l’incidenza dell’alimentazione nella formazione di patologie degenerative (tumori, diabete, malattie cardiovascolari ecc.) e in particolare delle proteine di origine animale.
Gli autori di The China Study denunciano anche le relazioni tra le case farmaceutiche e la salute e i meccanismi attraverso cui queste riescono ad influenzare la nostra percezione e cura delle patologie.
Sintesi
Il periodo della sindrome della COVID-19 evidenzia un problema enorme che si sta sviluppando da decenni, il controllo della scienza da parte dell’industria. Negli anni ’50, l’industria del tabacco ha dato l’esempio, seguita dall’industria farmaceutica. Da allora, quest’ultima è stata regolarmente condannata per marketing illegale, travisamento dei risultati sperimentali, dissimulazione delle informazioni sui pericoli dei farmaci e considerata criminale. Pertanto, questo studio è stato condotto per dimostrare che la conoscenza è fortemente manipolata da società dannose, i cui obiettivi sono: 1/finanziario; 2/sopprimere la nostra capacità di scelta per acquisire il controllo globale della salute pubblica.
Metodi
Sono state esaminate le tecniche dell’industria farmaceutica per manipolare la scienza e i rapporti COVID-19. Sono state utilizzate diverse fonti di documenti ufficiali: PubMed; risorse del National Institutes of Health; aziende farmaceutiche; documenti politici; giornali e agenzie di stampa nazionali; libri di importanti professionisti (scientifici e legali). Alcuni studi non sono stati pubblicati su riviste peer-reviewed, ma sono stati condotti da scienziati rinomati nei rispettivi campi.
Risultati
Dall’inizio della COVID-19, possiamo elencare i seguenti metodi di manipolazione delle informazioni che sono stati utilizzati: studi clinici falsificati e dati inaccessibili; studi falsi o in conflitto d’interesse; occultamento degli effetti collaterali a breve termine dei vaccini e totale mancanza di conoscenza degli effetti a lungo termine della vaccinazione per la COVID-19; composizione dubbia dei vaccini; metodi di test inadeguati; governi e organizzazioni internazionali in conflitto d’interesse; medici corrotti; la denigrazione di scienziati rinomati; la messa al bando di tutti i trattamenti alternativi efficaci; metodi sociali non scientifici e liberticidi; l’uso da parte del governo di tecniche di modificazione del comportamento e di ingegneria sociale per imporre confinamenti, maschere e accettazione dei vaccini; la censura scientifica da parte dei media.
Conclusioni
Sostenendo e selezionando solo una parte dell’informazione scientifica e sopprimendo i punti di vista alternativi, e con gli ovvi conflitti di interesse rivelati da questo studio, i governi e i media disinformano costantemente il pubblico. Di conseguenza, le leggi sulle vaccinazioni non validate scientificamente, derivanti dalla scienza medica controllata dall’industria, hanno portato all’adozione di misure sociali per la presunta protezione del pubblico, ma che si sono trasformate in serie minacce alla salute e alle libertà della popolazione.
INTRODUZIONE
Lo storico della scienza R. Proctor ha introdotto un termine che rappresenta lo studio dell’ignoranza, comprendendo anche la produzione culturale dell’ignoranza: agnotologia. Secondo Proctor:
“Crediamo di vivere in un mondo sempre più informato, ma è anche un mondo in cui l’ignoranza, anche quella senza precedenti, sta guadagnando terreno. Esiste una sociologia dell’ignoranza, una politica dell’ignoranza; ha una storia, una geografia e soprattutto origini e alleati potenti. La fabbricazione dell’ignoranza ha giocato un ruolo importante nel successo di molte industrie; perché l’ignoranza permette agli altri di avere potere sulla gente“[ 74 ].
All’inizio degli anni Cinquanta, per evitare il tracollo finanziario dovuto alle prove scientifiche che dimostravano un legame tra tabacco e cancro ai polmoni, l’industria del tabacco decise di controllare la scienza creando una grande controversia scientifica. L’industria del tabacco sviluppò la strategia dell’incertezza scientifica. Il legame tra industria e scienza era alla base dell’architettura delle relazioni pubbliche. Era fondamentale per l’industria influenzare i media, l’opinione pubblica, la politica, la regolamentazione e la legge. La creazione del dubbio scientifico ha permesso alle aziende di attribuire i rischi imposti dai loro prodotti agli individui piuttosto che alle aziende stesse. In seguito, altre industrie, come quella farmaceutica, avrebbero seguito la strada tracciata dall’industria del tabacco.[ 20 ]
Nel 2005, un rapporto della Camera dei Comuni del Regno Unito ha descritto in dettaglio il controllo e le conseguenze della lobby farmaceutica:
“le persone hanno assunto farmaci inefficaci e dannosi per secoli… L’industria è estremamente influente, influenzando ogni aspetto del mondo medico, compresi i prescrittori, i pazienti, gli accademici, i media e persino le istituzioni destinate a regolamentarla. Circa il 90% degli studi clinici sui farmaci e il 70% degli studi riportati nelle principali riviste mediche sono condotti o commissionati dall’industria farmaceutica“[ 86 ].
Il seguente documento documenterà in dettaglio come l’autore è giunto a queste conclusioni.
“Poiché l’industria farmaceutica svolge la maggior parte della ricerca, inevitabilmente l’industria non solo ha un effetto importante su ciò che viene studiato, ma anche su come viene studiato e su come vengono interpretati e riportati i risultati”[ 86 ] Conflitti di interesse, corruzione finanziaria, politica e legale sono comuni nell’industria farmaceutica. [ 1 , 4 , 77 , 94 ] Questa lobby è regolarmente responsabile di scandali sanitari, al punto che esiste persino un’epidemia di effetti collaterali dannosi dei farmaci, in gran parte nascosti.[ 106 ] Queste aziende non potrebbero agire senza l’intermediazione dei media, responsabili della diffusione e del proselitismo di una scienza inquinata.
Il periodo della COVID-19 ha mostrato un livello molto alto di censura scientifica, causando a molte persone difficoltà nell’accedere a informazioni sanitarie rilevanti.[ 33 ] Inoltre, le industrie farmaceutiche sono note per la loro propaganda a favore della malattia. Le industrie farmaceutiche sono note per fornire informazioni promozionali imprecise e fuorvianti sui loro farmaci, ma anche informazioni imprecise sulle malattie e sui rischi di malattia, che possono portare a farmaci non necessari e indurre effetti collaterali causati da questi farmaci.[ 105 ]
Per quanto queste informazioni possano sembrare scioccanti, analogamente alle tattiche utilizzate dalle organizzazioni criminali, l’industria farmaceutica paga la propria influenza (tangenti) su medici, accademici, riviste, organizzazioni professionali e di pazienti, dipartimenti universitari, giornalisti, autorità di regolamentazione e politici, distribuendo loro denaro o ricompense in cambio della loro approvazione della posizione dell’azienda. La progressiva corruzione della scienza da parte delle industrie farmaceutiche è diventata così grande da minacciare la salute di milioni di persone ogni anno e da provocare la morte di migliaia di persone. Le industrie farmaceutiche sono quindi colpevoli di criminalità organizzata, che dovrebbe essere riconosciuta come crimine contro l’umanità. [ 77, 145 ] In ultima analisi, l’obiettivo fondamentale delle aziende farmaceutiche non è quello di proteggere la salute della popolazione, ma, in primo luogo, di garantire un ritorno sugli investimenti per i loro azionisti.[ 17 ] “Questi azionisti non possono essere ritenuti personalmente responsabili per i torti o gli illeciti della società. Solo la società stessa è responsabile, cioè una “persona giuridica” priva di esistenza concreta”[17].
Lo scopo di questo articolo è di:
– Esporre le tecniche di base utilizzate dall’industria farmaceutica per manipolare la scienza.
– In particolare, durante il periodo della COVID-19: descrivere le principali aziende farmaceutiche coinvolte nel periodo della COVID-19
– Analizzare i dati fisiologici delle vaccinazioni e le misure sociali per determinare se le linee guida sanitarie conosciute sono giustificate.
– Studiare i conflitti di interesse e le relazioni dell’industria farmaceutica con i governi, le organizzazioni internazionali e i media.
Le PRINCIPALI TECNICHE di CONTROLLO della SCIENZA da PARTE delle AZIENDE FARMACEUTICHE
I direttori delle riviste scientifiche mediche conoscono la situazione
Nel 2004, Richard Horton, direttore del Lancet, ha affermato che le riviste mediche sono diventate operazioni di riciclaggio delle informazioni per l’industria farmaceutica[ 146 ] Nel 2004, i redattori di PLoS Medicine hanno dichiarato di non voler “far parte del ciclo di dipendenza… tra le riviste e l’industria farmaceutica”. Nel 2005, Marcia Angell, ex redattrice del New England Journal of Medicine (NEJM), ha criticato l’industria per essere diventata principalmente una macchina da marketing e per aver cooptato qualsiasi istituzione che potesse ostacolarla.
Nel 2005, secondo Richard Smith, ex direttore del British Medical Journal (BMJ), le riviste mediche sono un’estensione del braccio di marketing delle aziende farmaceutiche.[ 146 ] Secondo Richard Horton, gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, è semplicemente sbagliata.[ 84 ]
I maggiori conflitti di interesse per le riviste derivano dalle “ristampe” che vengono acquistate in gran numero dalle aziende farmaceutiche e poi date ai loro rappresentanti per vendere i loro farmaci.[ 144 ] Nel 2019, Peter C. Gotzsche ha stabilito che le riviste preferite dall’industria farmaceutica sono il NEJM e il Lancet. Le aziende farmaceutiche possono minacciare di ritirare un articolo se la peer review è troppo severa (cap. 6).[ 77 ] Inoltre, alcune riviste sono sostenute finanziariamente dalle aziende farmaceutiche attraverso le società che pubblicano le riviste (cap. 6).[ 77 ]
Pubblicazioni scientifiche
Fino agli anni ’80, gli studi clinici per le industrie farmaceutiche venivano condotti nelle scuole di medicina e negli ospedali universitari. Tuttavia, questo richiedeva troppo tempo e non consentiva alle aziende di avere un controllo totale sull’andamento e soprattutto sui risultati degli studi.[ 4 ] Così sono state create le organizzazioni di ricerca a contratto (CRO), società commerciali che gestiscono gli studi clinici delle aziende farmaceutiche. Le CRO creano reti di medici che lavorano sotto la loro supervisione e sono pagati per somministrare i farmaci studiati ai pazienti e poi raccoglierne gli effetti.[ 4 ]
La maggior parte degli studi clinici sponsorizzati dalle aziende farmaceutiche sono progettati, organizzati, controllati, analizzati e scritti dalle aziende stesse e dai loro subappaltatori. Le aziende farmaceutiche finanziano generosamente gli autori fantasma per preparare il manoscritto, che viene poi inviato a uno scienziato riconosciuto nel settore, al quale può essere consentito o meno di apportare modifiche, e quindi inviato a una rivista rinomata per la pubblicazione. Il ghostwriting non è presente solo negli articoli farmaceutici, ma anche nel mondo accademico.[ 164 ] Questa gestione ombra può portare a varie frodi come: evidenziare solo gli aspetti positivi del farmaco; omettere gli eventi avversi; sovrarappresentare nelle riviste mediche i risultati a favore dell’industria mentre i risultati negativi sono sottorappresentati; o citare maggiormente le sperimentazioni dell’industria rispetto a quelle non industriali.[ 143 ] Legg et al.[ 104 ] hanno sviluppato una tipologia e un modello che spiegano le strategie utilizzate dalle aziende per influenzare la scienza. Tra i settori industriali elencati in questo studio, si trovano ovviamente le industrie farmaceutiche e della tecnologia medica. Queste industrie influenzano la scienza in vari modi: manipolazione dei metodi scientifici, rielaborazione dei criteri per stabilire le “prove” scientifiche, minacce agli scienziati e promozione occulta di riforme politiche che aumentano la fiducia nelle prove dell’industria. Le aziende rimodellano e distorcono intere basi di prove a proprio vantaggio. Pertanto, quando, ad esempio, ricercatori, politici e operatori cercano risposte ai loro problemi nella letteratura, possono, spesso inconsapevolmente, trovare basi di evidenza inondate di ricerche fatte su misura per l’industria. Ecco alcuni esempi di strategie dettagliate di manipolazione scientifica identificate da Legg et al.
– Finanziare o creare riviste per avere influenza su ciò che viene pubblicato.
– Sopprimere la pubblicazione di materiale scientifico sfavorevole
– attaccare singoli scienziati e intere coorti di ricercatori
– Rimuovere singoli scienziati da posizioni di potere
– Mettere a tacere i querelanti con pagamenti segreti
– Reclutare, finanziare e formare individui che siano voci scientifiche di fiducia per l’industria
– Finanziare, produrre e diffondere libri di testo e altro materiale didattico o accademico.
– Finanziare i media per influenzare ciò che viene divulgato
– Coinvolgere i giornalisti attraverso la formazione dei media e il finanziamento di conferenze
– Assicurare e normalizzare la presenza dell’industria nei contesti accademici nel tentativo di ottenere fiducia e credibilità scientifica all’interno del mondo accademico”.
Le industrie permeano e plasmano i sistemi scientifici, accademici e politici per garantire che questi sistemi funzionino nel loro interesse.[ 104 ] Inoltre, per anni, l’industria farmaceutica ha comprato medici per farli diventare key opinion leader (KOL) per promuovere i loro prodotti.[ 105 , 145 ] Sono considerati i “sicari” dell’industria.[ 145 ] In Francia, il 99% delle associazioni mediche professionali che hanno pubblicato linee guida di pratica clinica nel 2018 o 2019 avevano almeno un KOL nel loro consiglio di amministrazione con un legame finanziario con l’industria.[ 34 ]
La sindrome COVID-19 (influenza stagionale alla quale hanno cambiato nome, per spaventare la popolazione ed i medici che ignorano la realtà).
Breve storia delle principali aziende farmaceutiche coinvolte
Lo schema scientifico inviato al pubblico è rimasto invariato per mesi. I vaccini, prodotti per lo più da Pfizer-BioNTech, Moderna, Johnson and Johnson e AstraZeneca, rappresentano la risposta delle industrie farmaceutiche al trattamento COVID, diretto e finanziato dal governo,[ 37 ] come alternativa all’isolamento e all’uso di maschere.
È necessario ricordare che le principali aziende farmaceutiche legate alla COVID-19 sono: Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca, Johnson and Johnson e Merck, hanno tutte una pesante storia di multe – tranne Moderna, che è un’azienda molto recente – riguardanti il marketing illegale (raccomandazioni di farmaci per uso off-label), la falsa rappresentazione dei risultati sperimentali, l’occultamento di informazioni sui pericoli dei farmaci. Così, nel 2007, Merck ha pagato 670 milioni di dollari, nel 2009, Pfizer ha pagato 2,3 miliardi di dollari, nel 2010, AstraZeneca ha pagato 520 milioni di dollari e nel 2012, Johnson and Johnson ha pagato una multa di 1,1 miliardi di dollari (cap. 3).[ 77 ] Dal 1995, a Pfizer sono state comminate sanzioni per oltre 6,5 miliardi di dollari. 5 miliardi di dollari di sanzioni per 42 casi di cattiva condotta; 36 casi di cattiva condotta dal 1995, con conseguenti sanzioni per oltre 11,5 miliardi di dollari per Johnson and Johnson; 35 casi di cattiva condotta dal 1995 e 8,8 miliardi di dollari di sanzioni per Merck.[ 129 ]
Pfizer è stata individuata per il suo persistente comportamento criminale e per il suo disinvolto disprezzo per la salute e il benessere dei pazienti.[ 62 ] Pfizer non è diversa dalle altre aziende farmaceutiche, ma è più grande e più grave. Pfizer è un trasgressore abituale, che si impegna costantemente in pratiche commerciali illegali, corrompendo i medici e sopprimendo i risultati sfavorevoli delle sperimentazioni. In generale, le aziende preferiscono non andare in giudizio; piuttosto, negoziano un accordo che permetta loro di continuare a negare gli illeciti pagando per far cadere le accuse.[ 62 ]
Il fatturato globale di Pfizer è raddoppiato nel 2021, raggiungendo gli 81,3 miliardi di dollari, una cifra superiore al PIL di molti Paesi. Pfizer prevede di raggiungere un fatturato compreso tra 98 e 102 miliardi di dollari nel 2022.[ 99 ] È inoltre necessario sapere che per il periodo COVID, nove aziende farmaceutiche hanno collaborato: AstraZeneca, BioNTech, GlaxoSmithKline, Johnson and Johnson, Merck, Moderna, Novavax, Pfizer e Sanofi.[ 127 ]
Conflitti di interesse, trattamenti, collaborazioni militari e cattiva condotta scientifica
Nonostante gli effetti benefici dell’idrossiclorochina (HCQ) nel trattamento della COVID-19,[ 51 , 115 ] il governo francese ne ha vietato l’uso sulla base di uno studio fraudolento pubblicato, e poi ritrattato pochi giorni dopo, da Lancet.[ 113 ] Per quanto riguarda lo studio RECOVERY, che non ha mostrato alcun effetto positivo dell’HCQ, la dose utilizzata non solo era inadeguata, ma potrebbe essere stata un fattore aggravante della malattia, annullando l’effetto terapeutico. [ 103 ] Negli studi RECOVERY e SOLIDARITY è stata utilizzata una dose intenzionalmente elevata di HCQ nel tentativo di far apparire il farmaco come tossico (pag. 78).[ 95 ] Inoltre, uno studio ha rilevato che durante il periodo della COVID-19, vi era una correlazione tra gli importi finanziari ricevuti da Gilead Sciences (remdesivir) da parte dei medici accademici di malattie infettive e la loro opposizione pubblica all’uso di HCQ. [ 135 ] I conflitti di interesse che hanno causato la disapprovazione dell’HCQ e permesso l’autorizzazione del remdesivir riguardano i medici, gli organizzatori di eventi medici, gli editori e le sperimentazioni terapeutiche.[ 135 , 114 ] In Francia, si stima che Gilead Sciences abbia speso 65 milioni di dollari negli ultimi 7 anni per stabilire la propria influenza presso i medici e le istituzioni. [ 119 ] Nonostante il fatto che il remdesivir non abbia benefici clinici statisticamente significativi,[ 157 ] e che sia altamente tossico per i reni e i polmoni (p. 125-134),[ 95 ] è stato firmato un contratto da 1 miliardo di euro tra il laboratorio Gilead e l’Unione Europea. Poco prima della firma di questo contratto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva sconsigliato l’uso del remdesivir a causa della sua inefficacia, dell’elevata tossicità renale e del costo elevato.[ 79 , 12 ]
Esistono altre sostanze naturali o medicinali (ad es, Vitamina D e ivermectina) che possono prevenire o curare la Covid19 (SARS-CoV-2).[ 18 , 39 , 100 ] Un preparato erboristico a base di Echinacea purpurea (Echinaforce®) mostra, in vitro, un’attività virucida contro quattro coronavirus umani, tra cui il SARS-CoV-2.[ 142 ] In vivo, i risultati di un recente lavoro sembrano promettenti, ma questa medicina erboristica necessita di ulteriori studi clinici per valutare l’ipotesi della sua efficacia contro il SARS-CoV-2. [ 122 ] Tuttavia, dall’inizio del periodo della Covid-19, ogni volta che è stato scoperto un trattamento che ha migliorato la salute dei pazienti, questo è stato immediatamente screditato.[ 15 ] Inoltre, dall’11 marzo 2020, praticamente, non è stata fatta alcuna dichiarazione pubblica governativa riguardo al miglioramento del sistema immunitario, mentre, secondo Kostoff et al, l’unica vera protezione durante un’epidemia virale è un sistema immunitario sano.[ 102 ]
Durante la Covid19, l’industria farmaceutica ha collaborato con il settore militare attraverso la Defense Advanced Research Project Agency (DARPA), un dipartimento responsabile della ricerca e dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare: Moderna per il vaccino SARSCoV-2 mRNA, Eli Lilly and Company, AstraZeneca per i trattamenti anticorpali e Johnson and Johnson attraverso una partnership con l’autorità per la ricerca avanzata e lo sviluppo biomedico (BARDA), nota come Blue Knight (una collaborazione che mira ad accelerare potenziali terapie e vaccini per proteggere le comunità contro le pandemie e il crescente emergere di altre potenziali minacce alla sicurezza sanitaria globale).[ 41 , 42 ] Moderna è anche associata a BARDA, un ufficio del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, che si occupa della ricerca e dello sviluppo di nuovi farmaci. Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, che, insieme alla Food and Drug Administration (FDA), ha richiesto la cancellazione dell’uso dell’HCQ come mezzo di trattamento per la Covid19.[ 66 ] Questa cancellazione dell’uso dell’HCQ, che avvantaggia le aziende farmaceutiche, è legata al fatto che i vaccini per la COVID-19 hanno ricevuto un’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA), che, quindi, può essere rilasciata solo in “assenza di alternative adeguate”. “[ 64 ] A causa dell’EUA, le sperimentazioni di Moderna e Pfizer sono in fase 3 rispettivamente fino a dicembre 2022 e febbraio 2023.[ 117 , 128 ] Pertanto, questi vaccini sono ancora in fase di sperimentazione. Pertanto, per consentire ai vaccini COVID-19, così come al remdesivir, di beneficiare di un’autorizzazione all’immissione in commercio, è stata sabotata l’efficacia dell’HCQ e dell’ivermectina (pagg. 70,125).[ 95 ]
Nel novembre 2021, un articolo ha spiegato che Ventavia Research Group, la società di Pfizer responsabile della valutazione dell’efficacia del suo vaccino negli studi clinici, ha falsificato i dati, non ha messo in bolla i pazienti, ha impiegato vaccinatori non adeguatamente formati e ha tardato a seguire gli eventi avversi segnalati nello studio cardine di Fase III di Pfizer. La FDA ha concesso l’approvazione alla commercializzazione del vaccino Pfizer con piena consapevolezza di questi problemi segnalati.[ 149 ]
Vaccinazione COVID-19
Incoerenze
In Francia, secondo il governo, gli obiettivi primari del programma di vaccinazione COVID-19 sono la riduzione della morbilità e della mortalità attribuibili alla malattia (ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi). [ 70 ] Tuttavia, nessuno degli studi sui vaccini (Pfizer-BioNTech, Moderna, Janssen e AstraZeneca) è stato progettato per rilevare una riduzione significativa dei ricoveri ospedalieri, dei ricoveri in terapia intensiva, dei decessi o per stabilire se siano in grado di interrompere la trasmissione del virus.[ 46 , 47 ] Inoltre, i vaccini sono stati testati su una popolazione relativamente giovane e sana, a differenza del gruppo target di anziani molto vulnerabili con comorbilità. [ 101 ]
I bambini, i soggetti immunocompromessi, le donne in gravidanza e in allattamento sono stati esclusi dalla maggior parte delle sperimentazioni;[ 46 , 47 ] tuttavia, fin dall’inizio della vaccinazione in Francia, le persone immunocompromesse sono state inserite nell’elenco delle priorità, con le donne in gravidanza che hanno seguito poche settimane dopo.[ 69 ] Mentre l’autorizzazione alla vaccinazione dei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni con il vaccino Pfizer è stata votata in Europa il 25 novembre 2021,[ 52 ] il 26 ottobre 2021, Pfizer ha pubblicato un rapporto in cui affermava che: “il numero di partecipanti all’attuale programma di sviluppo clinico è troppo esiguo per rilevare eventuali rischi potenziali di miocardite associati alla vaccinazione”. La sicurezza a lungo termine del vaccino per la COVID-19 nei partecipanti di età compresa tra 5 e 12 anni sarà studiata in cinque studi di sicurezza successivi all’autorizzazione, tra cui uno studio di follow-up di 5 anni per valutare le sequele a lungo termine della miocardite/pericardite post-vaccinazione” (p. 11).[ 67 ] Va notato che i bambini di età inferiore ai 15 anni sono generalmente asintomatici durante l’infezione primaria e sono molto poco colpiti dalle forme gravi della COVID. Essi beneficerebbero di una migliore immunità innata antivirale della mucosa nasofaringea durante l’infezione primaria, soprattutto grazie a una maggiore produzione di interferoni Lambda 1 (IFN) rispetto agli adulti.[ 73 ]
Uno studio Pfizer-BioNTech ha dimostrato che una terza iniezione di vaccino Pfizer-BioNTech in persone di età pari o superiore a 16 anni era sicura ed efficace[ 118 ] Tuttavia, questo studio è stato finanziato da BioNTech e Pfizer. Inoltre, “Pfizer è stata responsabile della progettazione e della conduzione dello studio, della raccolta, dell’analisi e dell’interpretazione dei dati e della stesura del manoscritto”. Anche BioNTech ha contribuito all’interpretazione dei dati e alla stesura del manoscritto. Inoltre, Pfizer e BioNTech hanno prodotto il placebo utilizzato nello studio. Pertanto, in base alle precedenti spiegazioni sulle pubblicazioni scientifiche condotte dall’industria farmaceutica, è inconcepibile che questo studio sia stato preso in considerazione nello sviluppo di linee guida sanitarie.
Va notato che il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ha cambiato la definizione della parola “vaccino”. La vecchia versione era “un prodotto che stimola il sistema immunitario di una persona a produrre immunità contro una specifica malattia”, mentre la nuova è “un preparato che viene utilizzato per stimolare la risposta immunitaria dell’organismo contro le malattie”[ 27 ] Le ragioni di questa scelta sono molteplici, ma si può ipotizzare che una di esse sia stata quella di proteggere i produttori dall’essere citati in giudizio per aver realizzato un prodotto che non rientrava nella definizione di “vaccino”.
Rischi sconosciuti
Sebbene siano necessari 12-15 anni per convalidare la sicurezza di un vaccino, sono stati considerati sufficienti solo pochi mesi per garantire la sicurezza dei vaccini per la COVID-19.[ 102 ]
Pertanto, per tutti i tipi di popolazioni, i potenziali effetti avversi a medio e lungo termine dei vaccini per la COVID-19 sono completamente sconosciuti. [ 102 ] Ad esempio, un documento Pfizer del dicembre 2021 indica che il vaccino Pfizer-BioNTech non è stato valutato per il potenziale di cancerogenicità, genotossicità o compromissione della fertilità maschile (pag. 20).[ 65 ] Uno studio ha dimostrato che dopo la vaccinazione completa (due dosi) del vaccino Pfizer (BNT162b2), la fertilità maschile era temporaneamente compromessa. Tre mesi dopo la vaccinazione, la concentrazione di spermatozoi e la conta motoria totale erano significativamente diminuite del 15,4% e del 22,1%, rispettivamente, rispetto ai livelli precedenti alla vaccinazione. A 145 giorni dalla fine della vaccinazione, anche i valori di questi stessi parametri erano diminuiti rispettivamente del 15,9% e del 19,4% rispetto ai livelli prevaccinali, ma senza raggiungere la significatività statistica.[ 71 ]
Per quanto riguarda gli effetti collaterali a lungo termine, si potrebbe fare un parallelo con i vaccini in generale. Le due principali categorie di malattie riportate nella letteratura biomedica scatenate dalle vaccinazioni sono quelle autoimmuni: lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, epatite, sindrome di Guillain-Barre (GBS), ecc. e quelle neurologiche: malattie demielinizzanti centrali, disabilità dello sviluppo, encefalomielite, ecc.[ 102 ] Queste conseguenze sono particolarmente preoccupanti con l’attuale ripetizione delle dosi di vaccino. Infatti, la letteratura dimostra che la sovrastimolazione del sistema immunitario mediante l’immunizzazione ripetuta con un antigene porterà inevitabilmente a una risposta autoimmune sistemica.[ 153 ] In seguito alla vaccinazione con mRNA, l’antigene e l’mRNA del vaccino persistono fino a 8 settimane nei centri germinali dei linfonodi e la produzione di proteine spike è superiore a quella dei pazienti gravemente ammalati della COVID-19. [ 134 ] Poiché la vaccinazione produce livelli molto più elevati di anticorpi anti-proteina spike rispetto all’infezione naturale,[ 121 ] ancora una volta, è probabile che si verifichino patologie autoimmuni dopo iniezioni ripetute.
Inoltre, quando un individuo viene vaccinato con un vaccino contro la SARS-CoV-2, vi è un elevato rischio di scatenare una malattia più grave rispetto a quella che si sarebbe verificata se non fosse stato vaccinato, a causa del meccanismo di potenziamento anticorpo-dipendente (ADE), ovvero quando l’ingresso e la replicazione del virus in una serie di tipi di cellule sono promossi dagli anticorpi. [ 29 , 102 ] Pertanto, dato che il numero di casi positivi (varianti Delta o Omicron) aumenta fortemente nonostante l’aumento del tasso di vaccinazione,[ 19 , 21 , 30 , 56 ] ma anche che il tasso di mortalità per infezione da variante Delta sembra essere 8 volte superiore nei casi che avevano ricevuto due dosi di vaccino rispetto ai casi non vaccinati,[ 81 ] l’ipotesi ADE potrebbe essere corretta. [ 81 ] Inoltre, in un’intervista rilasciata da L. Mucchielli (ricercatore senior in Sociologia presso il Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica e professore all’Università di Aix-Marseille, Francia), C. Vélot (docente senior di Genetica molecolare presso l’Università di Parigi-Saclay) spiega che la vaccinazione di massa nel bel mezzo di un’epidemia, sia con vaccini a mRNA che con vettori adenovirus, può aumentare la comparsa di nuove varianti a causa della ricombinazione tra il materiale genetico del vaccino e il genoma di un virus infettante (pp. 330-338).[ 120 ]
Proteina Spike
I quattro principali vaccini contro la SARS-CoV-2 (mRNA e vettore adenovirus) mirano a produrre la proteina spike contro la quale l’organismo produrrà anticorpi neutralizzanti. Tuttavia, la proteina spike da sola (senza essere parte del coronavirus) è altamente tossica e può danneggiare il fegato, i reni, le ovaie, le cellule endoteliali e alterare e attraversare la barriera emato-encefalica.[ 150 , 155 ] Inoltre, i rapporti dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) indicano che l’mRNA può essere trovato in molti organi come milza, cuore, reni, polmoni e cervello, ovaie e testicoli con il vaccino della Pfizer (p. 54),[ 54 ] e nella milza, nel cervello, nel cuore, nel polmone, negli occhi e nei testicoli con il vaccino Moderna (p. 47,52).[ 53 ] Uno studio molto importante ha dimostrato, in vitro, che l’mRNA del vaccino Pfizer viene trascritto inversamente nelle cellule in DNA, utilizzando una trascrittasi inversa endogena (LINE-1), in sole 6 ore dopo l’esposizione al vaccino.[ 3 ] Se questi risultati sono confermati, significa che il vaccino Pfizer potrebbe alterare permanentemente i geni. Quindi, le persone che hanno ricevuto il vaccino Pfizer potrebbero produrre la proteina spike per tutta la vita e trasmetterla alle generazioni future.
Tratto e continua da: vocidallastrada.org/