Telethon, associazione benefica o no ?
La Questua Mediatica di Telethon e la prassi di tutte le altre organizzazioni nel mondo, tipo “Save the Children“, Unicef, Airc, ecc. sono organizzazioni che sponsorizzano e/o fanno campagne di Vaccinazioni nel mondo intero con i Vaccini prodotti dai loro sponsor: le case farmaceutiche.
Esempio:
Mediamente in tanti anni di attività di “questua”, Telethon, che è una “azienda” a tutti gli effetti, che lucra sulla sofferenza umana, ha raccolto, oltre 1 miliardo di Euri, fino al 2012………senza che nessuna malattia per le quali raccoglie denaro, sia stata debellata…
Fra parentesi, vi siete mai chiesti quanto di quel denaro vada ai malati = NULLA
Tutto va a coloro che lavorano in questa nuova e recente azienda che paga centri e ricercatori, promuove studi e paga riviste dette scientifiche per pubblicare gli studi, con le offerte raccolte, pagate da coloro “che NON sanno” la verità su questa azienda !
I loro centri e ricercatori dell’ingegneria genetica, che NON ricercano le VERE cause delle malattie, ma cercano di trovare le concause secondarie per formulare nuove “molecole” e quindi Farmaci (i brevetti sono della Telethon….) …che vengono poi prodotti e venduti a caro prezzo ai malati, che non hanno mai visto un soldo da quella azienda, ma che alle volte, si vendono anche la casa per pagare le “cure” dei loro famigliari ammalati… magari dai Vaccini…..che generano anche e non solo immunodepressione e mutazioni genetiche trasmissibili ai figli, che magari somatizzano malattie rare….nel corso delle loro vita, e che poi questa azienda (Telethon) tenta di ricercare e trovarne le “cause” …..che al contrario ben si conoscono……ma che non si devono dire… altrimenti la ricerca sulle “malattie rare”, indotte dai vaccini, non si può più fare, e quindi anche il business della questua …non rende più….. !
Ecco come si chiude il cerchio su se $te$$o..….per “spillare denaro” ai cittadini ignari…..secondo la prassi ormai consolidata…”prima si inquina e si ammala con i vaccini – e poi si lucra per tentare di disinquinare e guarire…”….. con la “ricerca” fatta anche con Telethon e tutte le false associazioni che fanno la questua…. !
Ecco il giro vizioso del “Business della malattia”….che di fatto è una truffa….. ai danni di chi NON conosce i retroscena…..
Chissà quante migliaia di persone non conoscendo questi retroscena, aiutano in perfetta buona fede questa azienda e le altre “associazioni”…?!?!
TELETHON e LILT: il BUSINESS MASCHERATO da RICERCA
Telethon in Italia è stata fondata nel 1990 da Susanna Agnelli, ha raccolto oltre 300 milioni di euro in soli 6 anni, con una media di 55 milioni all’anno!
In 34 anni si sono intascati oltre 2 miliardi di euro !
Sapete quanto hanno elargito alla ricerca (degli amici e amici degli amici)? Circa 600 milioni su 2 miliardi, quindi solo un terzo.
I restanti due terzi sono andati a stipendi, pubblicità, ecc.
Per esempio il presidente Luca Cordero di Montezemolo viene pagato ben 312.600 euro.
La situazione della LILT, la “Lega Italiana per la Lotta al Cancro” non è tanto diversa…
INOLTRE:
https://infosannio.wordpress.com/2018/10/28/lo-scandalo-unicef-su-dieci-milioni-di-donazioni-oltre-6-vanno-a-societa-privata/
https://www.vocidallastrada.org/2016/02/il-raggiro-di-telethon.html?m=1
Telethon destina alla sua “ricerca”, che nei fatti è fasulla perche l’origine delle malattie nei bambini, si sà, risiede soprattutto nei vaccini propinati alla ignara popolazione, solo il 35% delle offerte raccolte, il resto è destinato a mantenere tutta la “fabbrica della ricerca”, compresi coloro che lavorano nella struttura ed i consulenti esterni…..
Inoltre la loro “ricerca” utilizza la vivisezione/sperimentazione sugli animali:
https://www.mesopinions.com/petition/animaux/attention-telethon-experimentation-animale-vivisection/77041
Ecco chi è lo SPONSOR principale di Telethon !!!
Alla richiesta scritta fatta a Telethon, richiedente chi sono i loro sponsor, essi NON hanno assolutamente risposto, ma noi lo abbiamo scovato lo stesso !
Annuncio GSK, Fondazione Telethon e Ospedale San Raffaele – Verona, 15/05/2015
GSK (multinazionale di farmaci e Vaccini), Fondazione Telethon (Telethon) e Ospedale San Raffaele (OSR-MI) annunciano oggi la richiesta di autorizzazione all’Ema (European Medicines Agency) per l’approvazione della terapia genica (GSK2696273), per il trattamento dei pazienti con una malattia rara, la sindrome di immunodeficienza combinata grave da deficit di adenosin-deaminasi (ADA-SCID), per i malati che non hanno la possibilità di accedere al trapianto di midollo da donatore familiare compatibile per il sistema HLA (human leukocyte antigen).
L’ADA-SCID è una patologia rarissima nella quale i pazienti non possono produrre linfociti (un particolare tipo di globuli bianchi) equindi hanno un sistema immunitario estremamente deficitario.
RETROSCENA INQUIETANTI DENUNCIATI dal PARTITO ANIMALISTA EUROPEO – MARATONA TELETHON con RAI e BNL
A rischio la credibilità delle istituzioni, si faccia chiarezza – Dic 2016
Stefano Fuccelli, il presidente del PAE denuncia:”Telethon destina solo il 35,5% alla voce “delibere per ricerca” tutto il resto ed esattamente il 64,5% è destinato ad altre voci : personale, servizi, spese materiale e di struttura, acquisti, ammortamenti, oneri commerciali oneri finanziari, altri oneri.
La voce ‘Personale’ comprende compensi, stipendi, emolumenti dei dirigenti e dello staff di segreteria e non dei medici, ricercatori o scienziati. Circa 8 milioni di euro in un anno da spartire tra poche persone; mentre la voce ‘Servizi’ e ‘Spese materiali e di struttura’ comprende i costi di locazione, utenze, noleggio auto, viaggi aerei in business class, lussuosi hotel e ristoranti, ecc. sempre riferito ai dirigenti ed allo staff di segreteria. Circa 9 milioni di euro, il tutto vergognosamente esagerato.”
By Cinzia Marchegiani
Continua far parlare di se la maratona per la raccolta dei fondi che sulla rete ammiraglia italiana sta raccogliendo soldi per la fondazione Telethon iniziata l’8 dicembre 2016.
Caustico tuona il presidente del PAE, Partito Animalista Italiano:” che è iniziata la campagna mediatica per la raccolta fondi di Telethon sulle reti Rai all’insegna della menzogna, la conduttrice del programma La Vita in Diretta, Cristina Parodi insieme al direttore generale Telethon Francesca Pasinelli, nella presentazione dell’iniziativa ha dichiarato che l’intero importo delle donazioni viene destinato totalmente alla ricerca scientifica per sconfiggere le malattie genetiche e rare. Niente di più falso”.
Nel dettaglio Fuccelli spiega il motivo:
”Telethon destina solo il 35,5% alla voce “delibere per ricerca” tutto il resto ed esattamente il 64,5% è destinato ad altre voci:
personale, servizi, spese materiale e di struttura, acquisti, ammortamenti, oneri commerciali oneri finanziari, altri oneri.
La voce ‘Personale’ comprende compensi, stipendi, emolumenti dei dirigenti e dello staff di segreteria e non dei medici, ricercatori o scienziati.
Circa 8 milioni di euro in un anno da spartire tra poche persone; mentre la voce ‘Servizi’ e ‘Spese materiali e di struttura’ comprende i costi di locazione, utenze, noleggio auto, viaggi aerei in business class, lussuosi hotel e ristoranti, ecc. sempre riferito ai dirigenti ed allo staff di segreteria. Circa 9 milioni di euro, il tutto vergognosamente esagerato”.
http://www.kontrokultura.it/25964/caso-tel…a-euro-al-mese/
Di fatto Telethon…..: è stato un “successo senza precedenti” il dicembre (NdR: anno 2004, ed ogni anno dicono cosi…), l’ultima maratona Telethon per la raccolta dei fondi destinati alla ricerca sulle malattie genetiche. La manifestazione televisiva si è chiusa con una raccolta record di oltre 25,2 milioni di euro, due in più dell’anno scorso. “è segno che l’Italia comincia a capire. Il mio sogno è far tornare nel nostro paese centomila ricercatori”, ha dichiarato una raggiante Susanna Agnelli, presidente della Fondazione Telethon;
“E per centrare quest’obiettivo, abbiamo bisogno di molte maratone come questa, e abbiamo tutta l’intenzione di riuscirci”, ha aggiunto il direttore di Telethon, Niccolò Contucci.
(NdR: A loro interessa solo la raccolta di denaro: la Questua, non l’eliminazione delle cause che ammalano i bambini…..)
Dalla sua prima apparizione televisiva italiana nel 1990, Telethon che nasce negli Stati Uniti……(NdR: dove si decidono le sorti del pianeta con le multinazionali )……. a metà degli anni sessanta, ha avuto un costante e crescente successo.
Nel 1991 è stato pubblicato il primo bando di concorso per finanziare progetti di ricerca sulle distrofie muscolari.
Nel 1992 il Comitato Promotore Telethon, con una modifica al proprio statuto, ha aperto le porte alla ricerca su tutte le malattie genetiche di origine ereditaria (NdR: malformazioni e patologie da ereditarietà).
Ed infine nel 1995 è nata una Fondazione, come ente dedicato esclusivamente alla gestione delle iniziative di ricerca di Telethon.
Ma dietro la facciata di un buonismo televisivo benevolmente ipocrita e un pò cialtrone, recitato da una mediocre parata di “stelle” del mondo dello spettacolo arruolate all’uopo, quale tipo di ricerche e quali risultati concreti sono stati ottenuti fino ad oggi, con le generosissime offerte di centinaia di migliaia di telespettatori ?
………In tutta franchezza il valore effettivo degli esperimenti finanziati da Telethon, è stato fino ad oggi contrassegnato solo “Da una lunga serie di fallimenti terapeutici !” come ha affermato ancora il direttore del Centro per le Cellule Staminali dell’Istituto San Raffaele, il luglio dello scorso anno, su “Il Sole 24ore“.
Nonostante ciò la ricerca proseguirà ancora in questa direzione, anzi Telethon ha annunciato il via a un’altra campagna: il finanziamento di esperimenti per la rigenerazione dei muscoli umani che nei prossimi due anni saranno condotti da un team dell’Università La Sapienza di Roma.
Questa volta i modelli sperimentali saranno dei mammiferi superiori, cioè cani.
In realtà non si tratterebbe della prima volta che il cosiddetto miglior amico dell’uomo viene impiegato negli studi sulla distrofia muscolare. Anche su di lui come per i topi, proprio per questa patologia ci si è accaniti a sperimentare anni addietro, senza però arrivare mai a risultati concreti.
Adesso si decide di riprovarci. “Ma se i cani sono simili all’uomo –si domanda il dottor Cagno – perché allora per anni sono stati utilizzati roditori ?” e “Perché si è sperimentato su animali manipolati geneticamente mentre ora invece si afferma di volerlo fare su animali non transgenici ?”.
Cagno conclude: “La verità è che impiegando un metodo sbagliato si procede a casaccio e si sopravvive grazie a roboanti dichiarazioni che regolarmente vengono smentite nel tempo. La sperimentazione animale è una pseudoscienza che ci dà dei risultati sicuri solo dopo averli verificati nella nostra specie che diviene perciò la vera cavia, e poi, se la vivisezione avesse un valore scientifico, perché la legge imporrebbe prima di commercializzare un prodotto la sperimentazione anche sulla nostra specie ?”.
By Davide Ranzini
– Per il testo completo: http://www.taly.peacelink.org
Telethon, purtroppo è da molti anni che resiste sul mercato della speculazione sulla disinformazione pilotata e propinata alla gente comune, che ignora questi FATTI !
Cioè da quando è stato importato in Italia dall’allora ing. Enzo Ferrari, (Titolare della Ferrari auto) in ricordo di suo Figlio Dino, morto per la distrofia muscolare. Lo importò dall’America, dopo essersi accordato con il suo ideatore Jerry Luis, il quale anche lui, aveva visto morire un figlio per la distrofia muscolare.
Questo gioco televisivo di raccolta fondi rappresenta per me personalmente, avendo sentito pronunciare queste parole dallo stesso Enzo Ferrari, “una truffa legalizzata”, poichè la ricerca che viene promessa, è sempre stata e sempre sarà fatta a VALLE del problema, mentre, come mi confermò lo stesso Enzo Ferrari, dovrebbe essere stata fatta a MONTE, per trovare il nesso causale della malattia.
Proprio la dove ci sta proprio la prova dell’uso indiscriminato dei VACCINI, i quali sono la vera causa scatenante della stessa malattia e di altre malattie iatrogene degenerative.
Conservo ancora le lettere che il “buon vecchio” mi scriveva, dopo aver avuto con lui l’incontro che segnò sicuramente la mia vita, trovandomi improvvisamente abbracciato a lui e piangevamo entrambi allora, il motivo era di tentare di salvare la vita ai miei DUE gemelli, che soffrivano si diceva allora, di una malattia sconosciuta.
Quanto affetto si sprigionò da quell’anziana persona verso di me e, senza accorgermene mi ritrovai a piangere assieme a lui. Ho voluto narrarvi quest’episodio della mia vita privata, perché possiate capire come vengono strumentalizzate anche le sofferenze atroci delle persone, allo scopo di lucrare anche sui loro sentimenti più intimi.
By Giorgio Alberto Tremante, vedi: www.tremante.it
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RAI e TELETHON: Un RAPPORTO con PIU’ OMBRE che LUCI
Il Partito Animalista Europeo esorta a non pagare il canone
– La denuncia del PAE:”la RAI non garantisce la libera e corretta informazione, sponsorizza la sperimentazione animale, dice sì a Telethon ma non alla ricerca con metodi alternativi avanzati”
Come ogni anno Telethon è ritornata fare cassa in Rai, tra volti di bambini e storie delicatissime di malattie genetiche e rare si esorta il pubblico a fare donazioni che in tantissimi anni hanno fatturato un vero tesoro, denaro che viene gestito per studi e sperimentazioni che dovrebbero portare un raggio di luce per tante famiglie che nell’ombra vivono drammi quotidiani insormontabili.
La venticinquesima edizione della maratona televisiva Telethon è già iniziata dall’8 dicembre sulle reti Rai e terminerà il giorno 14 dicembre. Anche quest’anno non mancano le forti polemiche intorno a questo evento da parte del Partito Animalista Europeo che è sceso in campo ed è critico verso il servizio pubblico.
Per questo Stefano Fuccelli, il suo presidente rivolge un appello non solo verso le persone sensibili alla causa animalista, ma anche a tutti coloro che vedono negato il diritto ad una corretta e libera informazione, ed esorta a non pagare il canone Rai:
”La RAI, se da un lato invita noi contribuenti a versare obbligatoriamente il canone con proposte sempre più aberranti (come inserirlo direttamente sull’energia che paghiamo), dall’altro tende ad evitare di rispondere alle pesanti accuse legate a tangenti, a presunte assunzioni dirigenziali poco chiare e torbide situazioni.
In riferimento alle iniziative televisive di servizio pubblico e impegno sociale orientate alla raccolta fondi destinati alla ‘mission’ della fondazione Telethon, che da oltre venti anni coinvolge il pubblico a sostenere con una donazione il lavoro dei ricercatori, è stato richiesto di inserire all’interno del palinsesto televisivo e radiofonico Rai programmi di divulgazione ed informazione circa i metodi di ricerca scientifica alternativi/sostitutivi ed avanzati senza uso di modelli animali, quegli stessi metodi che negli USA vengono finanziati con 200 milioni di dollari dal Governo americano. Mentre altrove si investe sul futuro della ricerca, in Italia si persevera nello studiare la risposta sul topo, nonostante il modello animale sia assunto come gold standard sulla base di un’ipotesi di predittività mai verificata.”
Quello che il PAE evidenzia è il dato oggettivo che vede l’azienda di Stato sponsorizzare soltanto ed unicamente Telethon e similari con i soldi pubblici provenienti quindi anche da chi, come confermato dall’oltre l’80% degli italiani, è contrario alla sperimentazione animale.
Stefano Fuccelli dichiara:
”La Rai ha il dovere di garantire la libera e corretta informazione senza omissioni o censure, soprattutto quando è la maggioranza democratica a richiederla.
Più che servizio pubblico la Rai è al servizio dei pochi potenti collusi con la solita lobby del farmaco.”
Fuccelli fotografa un dato allarmante che riguarda i fondi che vengono investiti sulle le ricerche scientifiche: ”Laddove gli Stati Uniti ed i più importanti Stati membri dell’ UE investono ingenti capitali sui metodi alternativi classici e sulla nuova frontiera dell’innovazione come il progetto Human-on-a-chip,
Tessuti Umani Artificiali sponsorizzato dalle agenzie Usa per la difesa con 200 milioni di dollari, o il programma US ToxCast generazioni di dati tramite tecnologie robotica ad alta produttività, con soli 80 mila euro destinati alle alterative l’Italia è il fanalino di coda circa la ricerca scientifica avanzata.
In Europa, con il successo di Stop Vivisection, l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ECI), che ha raccolto più di 1.200.000 firme certificate e di cui il PAE è il maggiore sponsor, indicherà alla Commissione Europea la strada legislativa da seguire per rendere obbligatori i metodi sostitutivi e proprio lo scorso 26 novembre è iniziato ufficialmente l’iter normativo.”
Insomma, si vuole e si pretende che sia dato spazio nella stessa egual forma a circa l’80% degli italiani che è favorevole alla ricerca senza l’uso degli animali, un dato quest’ultimo che emerge dall’ultimo Rapporto Italia Eurispes. Indipendentemente dal profilo tecnico-scientifico, anche l’opinione pubblica ha espresso un netto parere di condanna alla vivisezione, e Fuccelli va dritto con la sua denuncia:
”La Rai ha il dovere di garantire la libera e corretta informazione senza omissioni o censure, soprattutto quando è la maggioranza democratica a richiederla. Più che servizio pubblico la Rai è al servizio dei pochi dove vince sempre la lobby del farmaco.”
Critico anche Memento Naturae che al fianco del PAE ricorda come moltissime associazioni contrarie alla vivisezione denunciano e comprovano come siano troppi gli studi effettuati su animali per curare malattie genetiche umane, la Ricerca senza Animali, una voce fuori dai ritornelli mediatici, ma che sta prendendo sempre più piede con investimenti anche molto consistenti, sopratutto in Germania e negli Usa, atta a sostituire una pratica ormai ottocentesca a detta della stragrande maggioranza delle menti più esperte e più libere da certi condizionamenti e dogmi della cosiddetta “comunità scientifica”.
Memento Naturae, in perfetto accordo ed in stretta sinergia con il Partito Animalista Europeo ha annunciato un presidio che si terrà il 12 dicembre davanti al Charity Show, qualora la Rai non accogliesse la richiesta di dare altrettanto spazio anche per la raccolta fondi e informazione per ricerche che si avvalgono dei metodi alternativi:”Se la RAI però decidesse di tacere, come già ha fatto lo scorso anno dopo gli scontri avvenuti sempre in merito al Charity Show e tenuti ben nascosti, dimostrerebbe ai più di non essere un servizio pubblico ma di essere solo una delle tante altre aziende affaristiche. In secundis, ci preme sottolineare come sia piuttosto strano che le banche che non ci sembra brillino di filantropia quando si tratta di chiedere dei rientri forzati per mandare sul lastrico una famiglia o per far suicidare un imprenditore utilizzando Equitalia o Gerit, siano così accondiscendenti nell’ottenere fondi da donare a Telethon, che nel frattempo per le sue terapie geniche stringe sodalizi con multinazionali farmaceutiche come la GlaxoSmithKline che insieme alle più note Novartis e Roche, sempre più sotto i riflettori dopo gli avvenimenti legati al vaccino Fluad (2014) e il caso Avastin Lucentis, in un caso di sentenza da parte di un tribunale di Milano che accusa la GSK di essere responsabile di un bambino autistico reso per via del vaccino Infanrix Hexa. (esavalente)”
Il telespettatore dovrebbe avere la possibilità di poter scegliere come investire il proprio denaro, ma se non ha alternativa, il pluralismo e l’obiettività si va a far benedire. Gli studi che emergono dalla sperimentazione animale, dovrebbero essere profusi anche a chi nella propria quotidianità è lontano dalla pratica medica e dalla ricerca scientifica….e il dato oggettivo in merito si evince anche dai tomi di farmacologia, anche quelli datati che qui riportiamo:
”E’ importante riconoscere i limiti delle prove precliniche (SUGLI ANIMALI) che comprendono tre punti in particolare:
1) sugli animali si valuta la tossicità, ed è lunga e costosa;
) si devono usare un gran numero di animali per ottenere dati preclinici;
3) l’estrapolazione dei dati di tossicità dagli animali all’uomo non è completamente attendibile….
…per questo meno di un terzo dei farmaci che vengono sottoposti a sperimentazione clinica (quindi sull’uomo) ottengono l’approvazione alla vendita. Interessante sarebbe capire come gli animali possono essere predittivi per le malattie genetiche….
Tratto da: osservatoreitalia.it
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ECCO COME, la grande Associazione umanitaria “TELETHON FRANCIA”, spende i denari raccolti dalle donazioni della gente, che s’illude di far del bene al suo prossimo.
E, IN ITALIA, la stessa Associazione umanitaria “TELETHON ITALIA” renderà pubblici ufficialmente i dati del denaro incassato e, a chi e dove sarà speso il denaro raccolto da questa assurda questua televisiva ?
TELETHON proviene dall’America, fu ideato negli anni ’60 da un comico americano Jerry Lewis, che aveva un figlio affetto dalla distrofia muscolare, che morì in quegli anni. Fu importato dall’America dall’ing. Enzo Ferrari, in memoria di suo figlio Dino, anche lui morto per la stessa malattia.
Dai primi mesi degli anni ’90, TELETHON fece così la sua apparizione anche in Italia. Da quanti anni vengono raccolti questi fondi per la ricerca ?
Quanti denari sono stati raccolti in Italia in questo lasco do tempo 1990/2013 ? Che cosa hanno trovato di utile o di risolutivo per la distrofia muscolare e per altre malattie degenerative simili ? A VOI LA RISPOSTE, se le avete.
Giovedì, 12 Dicembre 2013
Telethon: Il direttore compra una casa e la paga 100 000 euro (con i soldi delle donazioni)
Pierre Berge ha detto Sabato che l’Associazione francese contro le Miopatie gestione acquisti immobiliari con donazioni Telethon. È così ?
Quello che si legge nella relazione della Corte dei conti sul AFM (che risale al 2004) ?
Cose sorprendenti. Tra cui a pagina 79 della relazione. All’ufficio catastale, comprare una casa in Essonne intestata al direttore esecutivo dell’associazione.
Tuttavia, la Corte dei conti rileva: “Anche se l’AFM ha resa pubblica ogni anno nella sua relazione annuale, la composizione di tutti i suoi beni immobili, questa casa non è mai apparsa. I donatori non sono quindi a conoscenza del suo acquisto, l’uso, o il suo costo.
Altre pratiche di gestione dell’associazione sono discutibili: la Corte si riferisce ai redditi sopra 100.000 € lordi (pagina 8).
E per non parlare di questo paragrafo incredibile (pagina 81): “Allo stesso modo, in occasione di una missione di Papetee, una parte dell’associazione è andata a trascorrere un Sabato e Domenica in costi di viaggio a Bora Bora, il biglietto aereo tra Papetee e Bora Bora, nonché l’alloggio e il ristorazione sono stati imputati a delle missioni sociali nell’account dell’utente. Fai almeno i pesi
Editore del messaggio: l’associazione ha ricevuto la “trasparenza di cristallo nel 1998 ricorda Bakchich, che ha eseguito un confronto tra l’AFM e Sidaction.
RMC, Marc Reidiboym, autore di un libro sui conti delle associazioni dei donatori questo si sapeva, ha detto: “AFM ha pratiche discutibili … come la maggior parte delle associazioni. Alcuni investimenti immobiliari hanno dimostrato rischioso (l’acquisto di un centro congressi sottoutilizzato senza Essonne). Il conto per France Télévisions per il costo del conseguimento delle emissioni aumenta ogni anno. Vi è la trasparenza, ma non abbastanza “.
(Fonti: Bakchich, RMC, Corte dei conti)
La compensazione totale pagato (risoluzione contrattuale e transazionale) era 192.655 € e 191.728 € per gli altri due dirigenti partiti rispettivamente dopo quattordici e quindici anni a AFM.D – Prestazioni in natura Un numero di benefici sono stati concessi dalla salariés35.1 diversi AFM – Legato scatola Dopo la nomina del suo direttore esecutivo nel 1991, AFM ha acquisito una casa in Essonne a 0,256 M “36”; anche se l’amministratore delegato ha lasciato l’AFM, nel 1998, ha abitato nella casa fino alla metà del 1999 “37”. Se l’acquisto della casa era, come previsto dallo Statuto approvato dall’assemblea generale, il verbale di quest’ultima non risulta che la destinazione della casa era stato pagato con la conoscenza dei membri.
L’AFM è stato utilizzato per giustificare l’acquisto della proprietà dalla necessità di accogliere il suo amministratore delegato in Essonne.
Tuttavia, nessun altro direttore generale di AFM risiedeva o risiede nel Essonne o ha beneficiato di abitazioni della società. Ora le associazioni di pubblica utilità “non possono possedere o acquisire altri edifici come necessari per porre fine alle proposte,” ai sensi dell’articolo 11modifcato della legge del 1 ° luglio 1901.
Ben l’AFM ha esposto ogni anno nella sua relazione annuale la composizione di tutti i suoi beni immobili, questa casa non è mai apparsa. I donatori non sono quindi a conoscenza del suo acquisto, dell’uso, o del suo costo.
35) L’associazione non ha sempre comunicato al riguardo durante l’assunzione delle informazioni coerenti alle risultanze delle scritture contabili. In molti casi, una prima risposta ha avuto le pratiche AFM in un aggiornamento, in realtà più modesto, solo per rispettare le leggi e i regolamenti .
36) La casa dispone di cinque camere da letto e di un giardino di 1000 m².
37) E ‘stata poi assunto dal AFM ad una società e poi venduto nel 2003 con valore inferiore pari a € 30.490.
Fonte: librexpression
http://p8.storage.canalblog.com/84/60/1111121/92242260.jpg
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La PUBBLICITA’ INGANNEVOLE di TELETHON – 10 Feb. 2014
Da una settimana imperversa una pubblicità con un bimbo malato, che termina con il messaggio: “Aiuta Telethon: ha salvato migliaia di vite di bambini”.
Ma ecco i dati tratti dal sito della stessa Telethon
394 milioni investiti su progetti. 445 malattie finanziate. 9386 articoli pubblicati. Fin qui sembrano risultati decisivi. Ma quasi non ci si crede quando si legge che solo 16 bambini sono stati curati.
Tutto questo in 23 anni. Se fosse un’azienda a proclamare questa sconfitta vestita da traguardo, sarebbe perseguita per pubblicità ingannevole e fraudolenta.
Ma guardiamo nel dettaglio i risultati (tratti dal sito ufficiale ):
– Ricerca preclinica (ancora in fase di studio in laboratorio, soprattutto su animali)
Atrofia muscolare spinale, Amaurosi congenita di Leber di tipo IV, Beta talassemia, Deficit del fattore VII. Distrofia facio-scapolo-omerale, Emofilia, Granulomatosi cronica, Leucodistrofia a cellule globoidi (malattia di Krabbe). Miopatia di Bethlem e Ullrich, Mucopolisaccaridosi di tipo I, Mucopolisaccaridosi di tipo II, Mucopolisaccaridosi di tipo IIIA, Mucopolisaccaridosi di tipo VI. Sindrome Crigler-Najjar,Tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica.
– Studi clinici (ovvero sperimentazione su uomini malati)
Amaurosi congenita di Leber di tipo II, Distrofia muscolare di Duchenne, Encefalopatia etilmalonica. Glicogenosi di tipo 2 (malattia di Pompe), Leucodistrofia metacromatica, Sindrome di Marfan, Sindrome di Stargardt. Sindrome di Wiskott Aldrich.
I “successi” (Farmaci fruibili ed utili ai malati)
[Il sucesso Ada-Scid] “raggiunto nel 2002: grazie a questa terapia 16 bambini affetti dalla malattia svolgono oggi una vita normale. Grazie a un accordo siglato nell’ottobre 2010 tra Telethon e la multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline, la terapia genica per l’Ada-Scid potrà diventare un farmaco a tutti gli effetti ed essere così fruibile da pazienti di tutto il mondo”
Ma a oggi stranamente appare che solo nel novembre 2013 è stata approvata come terapia compassionevole ove non vi siano altre soluzioni, e solo previa approvazione del comitato etico. Non fruibile sul mercato, quindi. Solo presso Istituto San Raffaele (Milano)
http://www.molmed.com/sites/default/files/uploads/press-releases/2346-molmed_e_gsk_sottoscrivono_un_accordo_per_la_produzione_della_terapia_genica_sperimentale_ada-scid_per_uso_compassionevole/2346_1385064300.pdf
A voi le considerazioni sul rapporto costi-benefici di un simile dispiego di energie e fondi.
Tratto da:
http://progettopenco.blogspot.it/2014/02/la-pubblicita-ingannevole-di-teletho.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+ProgettoPenco+(Progetto+Penco)#rpctoken=2016516707&forcesecure=1
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INGANNO TELETHON. OLTRE un MILIARDO di EURO RACCOLTI, MA le MALATTIE GENETICHE NON SI FERMANO. TELETHON SI OPPONE a STAMINA – 09 Dec. 2013
Agenpress – Telethon ha raccolto più di un miliardo di dollari per la distrofia muscolare eppure adesso i malati di distrofia muscolare sono più numerosi di prima. ”in questi anni abbiamo assistito in Italia ad un aumento esponenziale delle malattie genetiche e quelle rare che interessano circa 50.000 pazienti in età pediatrica” – Francesco Paravati presidente della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera a margine del VI Congresso Nazionale tenutosi a Roma il mese scorso. “abbiamo intrapreso un strada sbagliata” – Prof. Marc Peschanski, biologo e neurofisiologo specialista delle malattie degenerative e delle cellule staminali direttore del centro di ricerca I-Stem d’Evry, uno degli architetti di questa terapia genica. “La gente pensa di donare soldi per la cura. Ma la terapia genica non è efficace.
Se i donatori sapessero che il loro denaro, prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni deficienti, cambierebbero di parere”.
Prof. Jacques Testard, direttore di ricerca presso l’Istituto Nazionale Francese della Sanità e della Ricerca Medica.
Esperimenti contrassegnati fino ad ora da una “lunga serie di fallimenti terapeutici” – Prof. Giulio Cossu, direttore dell’istituto per le cellule staminali del San Raffaele.
Queste informazioni vengono sistematicamente eluse come nascoste sono le ripartizioni dei fondi ricevuti, oltre il 40% vengono spesi per coprire i costi amministrativi. Amministratori e dirigenti hanno stipendi d’oro o giganteschi rimborsi spese, volano in prima classe se non su aerei privati e soggiornano negli hotel più lussuosi. Come non bastasse una parte consistente delle donazioni per diritto viene ceduta all’ideatore del marchio Telethon, Jerry Lewis eredi.
Ma le nefandezze di Telethon vanno ben oltre fino ad opporsi con tutte le forze al metodo Stamina. Il successo del metodo del Prof. Vannoni sancisce il fallimento dei metodi tradizionali con conseguenze disastrose sotto il profilo economico.
Le influenti pressioni della Fondazione Telethon hanno condizionato la composizione della commissione scientifica del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha bocciato il metodo Stamina, a sua volta bocciata dal Tar del Lazio per faziosità.
Ne facevano parte numerosi professori provenienti dagli istituti di ricerca finanziati dalla Fondazione, tra i quali il San Raffaele (istituto di Don Verzè noto alla cronaca per il crack finanziario), nelle sue varie emanazioni (Università, Irccs e Fondazione Monte Tabor) ma anche attraverso la joint-venture Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica.
Altri professori come Bruno Dallapiccola, Direttore Scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, hanno espresso parere contrario a Stamina, coincidenza nel corso del convegno organizzato proprio da Telethon sulla questione Stamina a Riva del Garda nel marzo di quest’anno. Anche la neo-senatrice a vita Elena Cattaneo che si è espressa contro il metodo Stamina criticando addirittura le decisioni dei giudici sulla prosecuzione delle cure, ha presenziato il medesimo convegno.
Francesca Pasinelli, Direttore generale Fondazione Telethon, Luigi Naldini, Direttore dell’Istituto Telethon San Raffaele di Terapia Genica di Milano e Presidente della Società Europea di Terapia Genica e Cellulare, Alberto Fontana, consigliere d’amministrazione, Francesca Pampinella responsabile comunicazione istituzionale si oppongono alle cure compassionevoli. Se fossero interrotte oltre 9.000 persone affette da malattie neurodegenerative dovranno aspettare oltre 8 anni per la prima iniezione di cellule staminali.
“Noi siamo disponibili ad avere un dialogo con Telethon o chiunque altro sottoscriva davanti ad un legale che qualunque produzione fatta con questa metodica di qualunque genere sarà mai a fine di lucro, tutti quelli che vorranno mettere in atto questa metodica lo faranno curando gratis le persone.
In secondo luogo chiunque vorrà dialogare con Stamina Fondation nell’ambito di questa metodica lo farà portando avanti il piano delle cure compassionevoli perché solo in quel modo si riescono a curare le persone, l’altro modo è solo uno specchietto per le allodole dicendo alle persone: ci stiamo lavorando tra vent’anni quando sarete morti vi potremo fare un’iniezione di cellule staminali.
Se Telethon fa con noi questa battaglia un’autostrada aperta in comune” – Prof. Davide Vannoni, presidente Stamina Fondation.
Nessuna risposta formale da Telethon ed intanto i malati di queste patologie assumono un farmaco palliativo dal costo di 12.000 euro circa a scatola per 3 al mese per un totale di 36.000 euro mensili e la malattia non si ferma.
Le lobbies del farmaco conniventi con una classe politica corrotta e senza scrupoli antepongono gli interessi personali al diritto alla vita.
La Rai dovrebbe essere un servizio pubblico di fatto è al servizio di pochi potenti. Oggi inizia la questua mediatica tramite maratona di una settimana dai tre canali televisivi a quelli radiofonici, passando per Rainet, Rai Cinema e Rai Scuola.
Esortiamo, quindi, chi crede nella vera e libera ricerca scientifica di non donare soldi a Telethon.
By Stefano Fuccelli – Presidente del Partito Animalista Europeo
http://www.agenpress.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5529%3Ainganno-telethon-oltre-un-miliardo-di-euro-raccolti-ma-le-malattie-genetiche-non-si-fermano-telethon-si-oppone-a-stamina&catid=87%3Acategoria-cronaca&Itemid=474
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Telethon è una vera e propria TRUFFA LEGALIZZATA, è stata ideata negli ANNI ’60 da un comico americano Jerry Luische aveva un figlio ammalato di distrofia muscolare.
è stata importata in Italia dall’ing. Enzo Ferrari, che ebbe anche lui il figlio Dino ammalato della stessa malattia, il quale quando il giornale L’OCCHIO di Maurizio Costanzo, pubblicò la notizia della malattia dei miei gemelli, si diceva allora colpiti da una malattia misteriosa, erano gli anni ’80, lo conobbi personalmente poiché si era reso disponibile a darci una mano per salvare la loro vita.
Lo stesso Ferrari era già allora “molto scettico” della ricerca di Telethon, lui stesso mi disse ciò ed aggiunse anche che gli avevano legato, metaforicamente, le mani in modo tale che non potesse nuocere sparlando di essa. Mi dette dei documenti, che ancora conservo, e mi raccontò anche che dopo la morte di Dino si era molto interessato della distrofia muscolare, creando anche una Fondazione, atta a tentare di guarire o, per meglio dire migliorare, le situazioni dei pazienti colpiti dalla distrofia muscolare.
Aveva anche preso contatto con un ingegnere peruviano, il quale lui stesso distrofico, aveva sperimentato su di sé e su altri distrofici peruviani un prodotto a base di un’erba tipica del Perù, ottenendo dei notevoli miglioramenti.
Mi raccontò che si recò di persona al Ministero della Sanità per proporre, all’allora ministro Aniasi, d’importare TOTALMENTE a SUE SPESE questo prodotto dal Perù per distribuirlo GRATUITAMENTE ai distrofici italiani.
Come risposta, il “grande vecchio” ricevette dal ministro Aniasi, una SBATTUTA di PORTA in FACCIA.
Credo che ciò sia assai significativo, in correlazione oggi con il Progetto Stamina, il quale GRATUITAMENTE è disponibile a migliorare, usate come cure giudicate compassionevoli, le situazioni di malattie degenerative la maggior parte delle quali INDOTTE DAI VACCINI, che servono assolutamente come deterrente a questa criminosa IN-Sanità per continuare a lucrare sulle atroci sofferenze dell’ingenua e disinformata popolazione italiana.
Tratto da: http://www.tremante.it/index_file/Page704.html
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Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di funzionamento di tutto l’Inserm.
La gente pensa di donare soldi per la cura. Ma la terapia genica non è efficace.
Se i donatori sapessero che il loro denaro, prima di tutto è utilizzato per finanziare le pubblicazioni scientifiche, ma anche i brevetti di poche imprese, o per eliminare gli embrioni dai geni deficienti, cambierebbero di parere.
Il professor Marc Peschanski, uno dei architetti di questa terapia genica, ha dichiarato che abbiamo intrapreso un strada sbagliata. Si stanno facendo progressi nella diagnosi, ma non per guarire. Inoltre, se progrediamo tecnicamente, noi non comprendiamo molto meglio la complessità della vita. In mancanza di poter guarire le malattie, è preferibile cercare di scoprirne l’origine, prima che si verifichino.
Ciò consentirebbe l’assoluta comprensione dell’uomo, di una certa definizione di uomo”:
In un’intervista con Medicina-Douces.com Jacques Testard, che è il direttore di ricerca presso l’Istituto Nazionale della Sanità e della Ricerca Medica (Inserm), specialista in biologia della riproduzione, “padre scientifico” del primo bebè-provetta francese, e autore di numerose pubblicazioni scientifiche che dimostrano il suo impegno per una “scienza contenuta entro i limiti della dignità umana”.
Testard scrive anche: “Gli OGM (organismi geneticamente modificati) sono disseminati inutilmente, perché non hanno dimostrato il loro potenziale, e presentano un reale rischio per l’ambiente, la salute e l’economia. Essi non sono che degli avatar dell’agricoltura intensiva che consentono ai produttori di fare fruttificare i brevetti sulla Natura e la Vita.
Al contrario, i test terapeutici sugli esseri umani sono giustificati quando sono l’unica possibilità, anche piccola, per salvare una vita.
Ma è assolutamente contraria all’etica scientifica (e medica) far credere a dei successi imminenti di uno o di un altro farmaco.
Nonostante i numerosi errori, i fautori della terapia genica (spesso le stesse di quelle degli OGM) sostengono che “finiremo per arrivarci”, e hanno creato un tale aspettativa sociale che il “misticismo del gene” si impone ovunque, sino nell’immaginario di ciascuno…. è cosi’ che si raccolgono i soldi per la illusoria, ma proficua speculazione…
Tratto da: http://ilsole24h.blogspot.it/2009/12/la-grande-truffa-del-telethon-il.html
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Lo scorso 13 dicembre 2014 Associazione Animalisti Onlus in collaborazione con Cani sciolti, Fronte Animalista, Attivisti Indipendenti e I.A.L.P. ha organizzato una protesta davanti gli studi della Rai di Parco Sempione, in occasione della presenza in trasmissione di alcuni esponenti Telethon.
Gli animalisti con le manifestazioni e l’hashtag #notelethon vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica sulle atrocità alle quali gli animali vengono sottoposti nei laboratori, in nome di una scienza che ad oggi continua ad essere l’unica finanziata ma che da anni è in fase di stallo e non sembra arrivare a nessun risultato soddisfacente. Infatti, come sostengono le principali associazioni animaliste e anti-vivisezioniste, la pratica della sperimentazione animale non solo è crudele ma è soprattutto inutile dal punto di vista clinico. Le motivazioni addotte a tale ipotesi si possono trovare consultando il sito di I-care, della Leal, della Lav, ma anche recandosi ai tanti banchetti informativi di queste associazioni. Quello però che ad oggi non è ancora stato possibile è esporre le ragioni di una ricerca di rilevanza umana attraverso le reti nazionali, cosa che invece viene concessa a Telethon e alla ricerca classica. Perché ?
Questo hanno gridato gran voce gli animalisti, chiedendo alla Rai la possibilità di un contradditorio. Ecco le parole di Alessandro Mosso, presidente di Associazione Animalisti: “Oltretutto, Telethon utilizza la maggior parte dei proventi non per scopi scientifici ma per sovvenzionare campagne, testi e convegni. La vera ricerca dovrebbe essere quella sana, pura che ha come unico obiettivo il benessere della vita tutta, sia umana che non-umana. Noi vogliamo, anzi esigiamo che il servizio pubblico sia super partes e non dia vantaggi a chi non ne ha diritto”.
Siete sicuri di che i soldi donati a Telethon comprando le migliaia di cuori di cioccolato che simpatici ragazzi vi vendono nelle strade e nelle piazze in occasione delle festività natalizie, vengano realmente investiti nella ricerca volta a curare le malattie terribili e dolorose che purtroppo tutti conosciamo ?
Se nel cuore dell’italiano medio riesce a fare breccia la tanto inflazionata e insensata frase: “meglio sacrificare un topo che un bambino” (sacrificando un topo non si salva un bambino, è questo il punto) di certo non passerà inosservata la seguente tabella con i compensi dei dipendenti Telethon, dai 6784 euro dei dirigenti ai 1211 euro degli impiegati e dei dipendenti di ultimo livello.
Da quello che dichiara la stessa azienda (perché è bene ricordarlo, di azienda si tratta) l’ammontare dei costi di gestione tra iniziative e personale è 5,9 milioni di euro, circa il 13% dei proventi delle donazioni private. Quindi il 13% del cuore di cioccolato costituisce una ‘donazione’ alle tasche di personale che niente ha a che fare con i laboratori di ricerca. Ecco i dati relativi ai compensi aziendali dichiarati dalla stessa Telethon attraverso il sito web; dati che vengono evidentemente omessi durante le tante ore di diretta televisiva e radiofonica dedicate alla raccolta fondi.
Tratto da: kontrokultura.it
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Gli istituti di ricerca annunciano periodicamente sui mass media, “eccezionali scoperte”, ad esempio animali paralizzati che riprendono a camminare. Ma quando si chiede se la tecnica utilizzata sia applicabile agli esseri umani, la risposta è sempre negativa, salvo poi di aggiungere di essere vicini alla soluzione del problema: “altri cinque anni e cureremo anche gli uomini !”.
E così chiedono altri soldi ai cittadini, ma e dopo cinque anni quei ricercatori o non si fanno più sentire e cambiano progetto(chiedendo soldi per le nuove ricerche), oppure rilanciano: “stavolta ci siamo vicinissimi, dateci ancora contributi per altri cinque anni !”.
Un bel business, insomma. Sulle lacrime ed il dolore dei malati e dei loro dei familiari e dei malati, truffati dai “falsari della scienza”.
Medici pagati dalle industrie farmaceutiche
Commento: Personaggi della televisione, calciatori, cantanti, attori e artisti in generale, offrono la loro immagine per contribuire alla causa. È curioso vedere come alcuni personaggi vengano riesumati dalle tombe mediatiche per ritornare in auge e guadagnare questi pochi minuti di visibilità magari anche colpiti da qualche malattia e poi guariti.
Ad essere cattivi sembrerebbe quasi che dietro ci sia un ritorno pubblicitario o la sponsorizzazione implicita di qualcosa che li riguarda. Per mia fortuna preservo il mio stato mentale allontanandomi il più possibile dalla televisione.
Però guardando i dibattiti sul Cancro ed autismo e su come la scienza sia incapace di capirci qualcosa, sembra di assistere a una fiaba.
Mentre la conduttrice narra le vicende e le problematiche della malattia, ci sono bambini in terra che giocano e vengono ripresi dalle telecamere per sensibilizzare ancora di più il problema. A mio modo di vedere la ricerca scientifica è completamente fallita.
L’unica cosa in grado di portare avanti la ricerca è lo sterminio di povere cavie animali appositamente seviziate per esperimenti barbari e privi di significato. Le malattie per la maggior parte sono conseguenze di qualcosa che l’uomo ha distorto, qualcosa che l’uomo ha deviato nel corso della natura.
Il dott. Massimo Montinari è l’esempio vivente di come si possa cambiare il corso delle malattie e in particolare dell’autismo.
Da anni sperimenta cure basate su omeopatia e alimentazione naturale.
Il dott. Montinari dimostra che questa patologia sia la conseguenza dei Vaccini a cui per legge (criminale) ogni bambino sano deve sottoporsi in tenera età. Queste notizie e i brillanti risultati ottenuti, difficilmente riceveranno soldi da Telethon.
L’industria mediatica delle campagne di raccolta soldi, servono solo per rimpinguare le ormai gonfie casse delle case farmaceutiche, che ovviamente non hanno nessuna intenzione di trovare rimedi che non siano a base di farmaci. Se continueremo a non porci delle domande corrette sulle nostre responsabilità nel crescere i figli, nello scegliere cosa e come mangiare, nel vivere più consapevolmente saremo sempre in balia delle corporazioni che ci vogliono far morire lentamente.
Ma analizziamo le balle mediatiche che ci propina il professore di turno:
“Il cancro sconfitto entro vent’ anni”, dice da venti e piu’ anni (1980), il prof. Umberto Veronesi: i casi di guarigione sono in crescita ed aumenteranno ancora. “Tra dieci, forse vent’ anni il cancro sarà sconfitto”. Secondo Veronesi, la mortalità da tumore è già in calo da sei anni ed “entro i prossimi dieci assisteremo a una forte caduta”, ma fino ad ora non si vede che aumentare i morti per cancro !.
BALLA MEDIATICA per far “CASSA” in quanto egli si DIMENTICA facilmente che lo DICEVA ANCHE quasi 40 anni fa…
By Marco A. – Tratto dal NG: it.salute
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NON FIRMATE QUESTA PETIZIONE ! – 8 per mille a Telethon ? No, grazie
I fondi per la ricerca destinati a Telethon non vanno ad aiutare i malati, ma uccidono un milione di animali ogni anno solo in Italia. – 25-01-2006 – Fonte: Alex Barbieri
In questo periodo sta circolando via internet un appello per sottoscrivere una petizione per appoggiare la proposta di poter devolvere l’8 per mille alla ricerca scientifica, per la precisione a Telethon.
Ecco il testo della petizione: “PETIZIONE
Articolo 50 della Costituzione Italiana: “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”.
Chiediamo l’8×1000 per la ricerca scientifica.
Moltissimi cittadini propongono di destinare l’8 per mille del gettito IRPEF alla ricerca scientifica.
La Chiesa Cattolica, prima beneficiaria dell’8 x 1000, su un totale di 1700 miliardi di vecchie Lire di gettito, ne riceveva 1400 (dati del 1997), lo Stato Italiano 230 ed il resto (circa 70 miliardi) va alle altre confessioni religiose.
Però solo il 37,31% delle dichiarazioni dei redditi porta il destinatario dell’8 per 1000.
L’enorme cifra “in bianco” viene ridistribuita secondo la percentuale delle adesioni ricevute dai beneficiari.
Il deputato On. Giuliano Pisapia ha presentato una proposta di legge per inserire “Telethon” tra i soggetti che concorrono alla ripartizione alla quota dell’8 per 1000 del gettito IRPEF.
Ricordiamo come esempio, che recentemente un gruppo di ricercatori (finanziato da Telethon) è riuscito a tracciare un atlante del funzionamento dei geni del cromosoma umano 21 implicato in numerose malattie genetiche (come la malattia di Down), del cuore, di leucemie e del cancro.
Telethon è sotto l’altro patronato del “Presidente della Repubblica.”
Prima di firmare questo appello o inoltrarlo ai vostri amici, vi invitiamo però a riflettere sulle conseguenze che avrebbe sugli animali un incremento dei fondi destinati a Telethon.
La maggior parte delle ricerche sostenute da Telethon si basano infatti sulla sperimentazione animale, conosciuta anche come VIVISEZIONE.
Ogni anno solo in Italia un milione di animali, quasi 3000 al giorno tutti i giorni, vanno incontro a torture indicibili e infine alla morte per prove inutili e ripetitive, inapplicabili per la salute umana, ancora richieste da leggi antiquate e superate.
Per decenni, il pubblico è stato portato erroneamente a credere che gli esperimenti sugli animali avessero portato a “cure miracolose” e “conquiste mediche”. Ma la verità è che gli esperimenti sugli animali non hanno contribuito a curare una sola malattia umana. La ragione è semplice: la sperimentazione animale non può produrre alcuna cura semplicemente perché è basata su una premessa che è scientificamente falsa. Di conseguenza, il tasso di incidenza delle malattie sta crescendo, così come stanno crescendo le percentuali di morte per malattia.
L’unico progresso significativo contro le malattie nel 20esimo secolo è stato il controllo delle malattie infettive all’inizio del secolo, che è stato ottenuto grazie a migliori condizioni di nutrizione e di igiene, e non grazie agli esperimenti su animali.
Telethon, attualmente, sovvenziona 77 ricerche con animali, la maggior parte dei quali manipolati geneticamente e per tali ricerche vengono spesi ogni anno parecchi milioni di euro. In particolare gli studi sulla distrofia sono stati condotti per anni su topi transgenici e successivamente anche su cani che però si sono dimostrati deludenti.
NON FIRMATE QUESTO APPELLO !
Tratto da : promiseland.it
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Ti sei mai chiesto dove finiscono i soldi dei vari “Telethon” e iniziative simili ?
Ti sei mai chiesto come mai c’è un proliferare di associazioni che raccolgono fondi per la “ricerca” di questo e di quello ?
E ancora, ti sei mai chiesto come mai medici famosi e influenti ricevono grandi somme di denaro dalle case farmaceutiche ?
La “corsa per la cura” è uno dei maggiori colpi sociomedici messi a segno dall’industria farmaceutica.
Funziona in questo modo:
Innanzitutto, le case farmaceutiche prendono il controllo delle organizzazioni non-profits (senza fini di lucro) per il cancro donando ingenti somme di denaro, ottenendo in questo modo di poter mettere i propri dirigenti (in genere anche medici) nei consigli di amministrazioni di queste organizzazioni.
Da quel momento, tutte le decisioni dell’organizzazione non-profits per il cancro vengono fatte per proteggere gli interessi delle case farmaceutiche.
Oggi, di fatto, tutti i gruppi non-profits per il cancro sono in realtà gruppi di facciata di Big Pharma che propagandano il trattamento per il cancro, ma mai la prevenzione (poiché prevenire il cancro in realtà danneggerebbe i profitti delle case farmaceutiche).
In seguito, questi gruppi di facciata per il cancro mettono a segno un colpo terribile: prima convincendo la gente che i soldi sono l’unico ostacolo a trovare la “cura” per il cancro, quindi convincendo la gente a consegnare i propri soldi in cambio del diritto di correre in tondo, così si sente come se stesse aiutando a trovare questa cosiddetta cura.
Ma alla gente non vengono MAI dette queste tre cose:
1) Gran parte del denaro raccolto con questi eventi in realtà va a sovvenzionare ulteriori campagne propagandistiche oppure l’opera di ricerca delle case farmaceutiche che sono già tra le aziende più lucrose al mondo.
Come mai i cittadini danno i loro soldi duramente guadagnati a organizzazioni estremamente opulente in primo luogo ?
L’American Cancer Society, per esempio, una volta aveva centinaia di milioni di dollari in contanti, possedeva una flotta di auto di lusso, possedeva immobili per il valore di 11 milioni di dollari, e centinaia di milioni di dollari in altre attività. Il suo amministratore attualmente guadagna uno stipendio di oltre 760.000 dollari l’anno.
Vedi The American Cancer Society: The World’s Wealthiest NonProfit Institution.
www.preventcancer.com/losing/acs/wealthiest_links.htm
2) Anche se con tutto questo denaro in qualche modo si trova una cura per il cancro, le case farmaceutiche non hanno piani per rendere il favore. Piuttosto, graveranno i pazienti di cancro con i prezzi più alti che possono strappare con questi farmaci, generando profitti per gli azionisti.
Poiché per Big Pharma, il cancro, assieme ai vaccini, sono un centro di profitto (termine con cui in un’azienda si indica l’ufficio o divisione il cui compito è massimizzare la differenza tra un ricavo e un costo – da Wikipedia), non un progetto di volontariato. Se pensavi che la cura del cancro verrebbe elargita a chiunque, sei stato ingannato.
3) Incidentalmente, le cure per il cancro esistono già nel mondo della medicina naturale. Dozzine di cure, che coprono le erbe medicinali, terapie nutrizionali, disintossicazione chimica e molte altre e vengono usate per eliminare il cancro in numerosi pazienti in tutto il mondo proprio ora.
Tuttavia l’industria “convenzionale del cancro” non vuole promuovere quelle cure, poiché le case farmaceutiche non possono trarne dei profitti. Quindi inscenando la propria “corsa per la cura”, l’industria del profitto pretende che tutte le altre cure non esistono.
Il cancro è un grande, grande affare. E mantenere fluente quel denaro richiede una campagna di propaganda globale che offre la carota della speranza così che i pecoroni continuino a girare in tondo, svuotando le proprie tasche di contanti a beneficio delle case farmaceutiche.
I tre uomini all’estrema sinistra del pannello stanno raccogliendo tutto il contante e lo stipano nelle loro ventiquattrore.
Su di una si legge “Cancer non-profits” e sull’altra “American Cancer Society”.
vedi: Dove finiscono le vostre Donazioni ?
Legami segreti tra organizzazioni di pazienti e compagnie farmaceutiche:
Fonte: Inchiesta del Philadelphia Inquirer, il quotidiano statunitense The Philadelphia Inquirer ha pubblicato un’inchiesta sui legami quasi mai dichiarati di sei organizzazioni non-profit, che affermano di agire nell’interesse dei pazienti di altrettante malattie, e delle compagnie farmaceutiche.
Le sei organizzazioni, lo scorso anno hanno ricevuto complessivamente 29 milioni di dollari in donazioni dalle industrie farmaceutiche.
vedi anche: FALSE RICERCHE + BARONIE, Università e MEDICI + MEDICI IMPREPARATI
Importante: ….pur segnalando in questo Portale Guida alla Salute Naturale le gravi anomalie (anche criminali) della Sanita’ Mondiale gestita dalle Lobbies farmaceutiche e dei loro “agenti-rappresentanti” inseriti a tutti i livelli, Politici, Sanitari, medici infermieri, nel Mondo intero, vogliamo anche ricordare e spendere per Giustizia delle parole per gratificare e ringraziare quei centinaia di migliaia di medici(quelli in buona fede) che, malgrado le interferenze degli interessi di quelle Lobbies, incessantemente si prodigano ogni giorno aiutare i malati che a loro si rivolgono e che con i progressi delle apparecchiature tecnologiche per la diagnostica e delle tecniche interventive, stanno facendo notevoli progressi e raggiungono per essi risultati ed effetti benefici, che fino a qualche anno fa erano impensabili.
Vediamo ogni giorno progressi in tal senso, ma la terapeutica indicata dalla direzione della Sanita’ ufficiale Mondiale = OMS (che è legata alle linee guida di dette Lobbies, perché esse la finanziano), non segue, salvo rari casi, quella curva progressiva di benessere per i malati.
Se questi bravi medici che operano giornalmente sul campo, conoscessero anche la Medicina Naturale, potrebbero migliorare e di molto le loro tecniche terapeutiche, con grande beneficio per tutti i malati.
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AIRC (Ass. It. Ricerca cancro)
Nel 1977 ha istituito una Fondazione per raccogliere altro denaro dai lasciti testamentari, ereditari e donazioni extra
Cosa finanziamo
La missione di AIRC è sostenere con continuità il progresso della ricerca per la cura del cancro e diffondere una corretta informazione sui risultati e le prospettive di cura.
Ecco come:
AIRC sostiene la ricerca contro il cancro con diversi strumenti, ma sempre attraverso criteri di selezione meritocratici, trasparenti e indipendenti (NdR: nei fatti assume personale)
Attraverso pubblicazioni periodiche inviate ai soci e distribuite in occasione degli eventi di piazza AIRC contribuisce a un’informazione corretta (NdR: nei fatti è un Editore)
Una selezione dei lavori pubblicati dai ricercatori AIRC sulle più importanti riviste scientifiche internazionali, dai meccanismi cellulari di base alla prevenzione e cura della malattia (NdR: che NON c’è, malgrado la questua di € 380 milioni raccolti fino al 2011)
Grazie alla generosità dei loro interlocutori, soci, volontari, contribuenti, sostenitori e al supporto dei mezzi di comunicazione, nel 2011 AIRC e FIRC hanno deliberato la somma totale di 99.434.186 euro.
Nello specifico i finanziamenti sono stati destinati a:
Programma di oncologia clinica molecolare 5 per mille | 24.845.028 euro |
Diagnosi precoce e analisi del rischio di sviluppare un tumore 5 per mille |
6.798.513 euro |
Progetti di ricerca (di base, translazionale, clinica ed epidemiologica) | 45.101.160 euro |
Sostegno ai giovani (borse di studio*, MY First AIRC grant, Start Up) | 9.857.008 euro |
Ricerca intramurale (IFOM – Istituto FIRC di oncologia molecolare) | 12.418.137 euro |
Progetti regionali e speciali | 260.000 euro |
Enti, istituti, fondazioni nazionali e internazionali | 154.340 euro |
Totale | 99.434.186 euro |
* 3.724.000 euro sono destinati a borse di studio AIRC e FIRC ordinarie per l’Italia e per l’estero. |
AIRC continua instancabilmente a promuovere nuove strategie di ricerca, per individuare terapie contro il cancro sempre più efficaci.
Obiettivo che può essere realizzato solo con l’appoggio di tutti.
2007 Raccolta fondi = € 47 milioni
2008 Raccolta fondi = € 60 milioni
2009 Raccolta fondi = € 90 milioni
2010 mancano i dati (NdR: dov’e’ la trasparenza ?)
2011 Raccolta fondi = € 99 milioni
Tratto dal sito: airc.it
Commento NdR:
Al 30/10 /2023 malgrado tutto quel denaro raccolto con la Questua annua, a questa data NESSUNA cura definitiva è stata trovata, in compenso centinaia di soggetti vengono pagati, immobili e macchinari vengono acquistati, ma nessun Malato viene aiutato finanziariamente ……chissà perché….non si trova la MAI la cura…..se la si trova …..tutto questo Business FINISCE….
Ecco come queste aziende possono esistere…..
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LEGA TUMORI
Un episodio molto interessante è la situazione che emerge da un articolo pubblicato su La Stampa nel 1994 (Ombre sulla Lega Tumori. “Fa affari, non prevenzione” p. 13).
Il soggetto in questione, in questo caso, è la Lega Tumori, una di quelle associazioni che non incontrano difficoltà a reperire fondi pubblici e privati, disponibilità di personale medico e non, sponsor e benefattori, con la motivazione della necessità di sostenere la ricerca contro il cancro. Ebbene il sottosegretario alla Sanità, Publio Fiori, bocciò il bilancio di previsione ’93 della Lega Tumori, sostenendo una grave accusa: più del 90% delle spese non veniva destinato alla ricerca o alla cura dei tumori, ma all’investimento immobiliare e mobiliare.
L’accusa dell’onorevole Fiori, veniva supportata da cifre di per sé eloquenti: la sede centrale aveva destinato una minima parte dei mezzi finanziari di cui disponeva, al raggiungimento degli obiettivi istituzionali, equivalenti a 810 milioni (nemmeno un miliardo!), mentre ben 9.360 milioni (quasi 10 miliardi!) sarebbero stati spesi per investimenti patrimoniali.
Fiori sottolineava che la Lega Tumori “tiene in piedi un’organizzazione che assorbe costi amministrativi ammontanti a circa 2 mila milioni, dedita per la maggior parte ad investire in operazioni finanziarie, consistenti in prevalenza in acquisto o rinnovo di titoli di Stato”. Una terapia veramente innovativa per la cura del cancro, la speculazione in titoli !
Bocciati come benefattori, non sembrano abili neppure come amministratori, poiché, da un cospicuo patrimonio immobiliare, riuscivano ad ottenere un rendimento annuo di soli 3 milioni.
L’onorevole Fiori ha evidenziato nell’analisi che erano ben 745 i milioni di interessi attivi che la Lega Tumori era riuscita a raggiungere in un anno. Gli altri dati, come per esempio i 2,3 miliardi di immobilizzazioni tecniche ed i 10,1 miliardi di partecipazioni e valori mobiliari, comprovano la validità delle accuse mosse dal parlamentare. E dimostrano in quali amorevoli mani sia, in realtà, affidata la cura dei malati di cancro !
Se dopo tutto questi fatti, che purtroppo riguardano anche altri Paesi, ci soffermiamo a confrontare i dati forniti dall’americano N.C.I. ed i finanziamenti investiti inutilmente in tutti questi anni, ne segue una valutazione immediata: non hanno ragione d’essere le lamentele di Garattini sugli scarsi finanziamenti, perché meglio sarebbe per lo Stato italiano, non solo non stanziare più di quanto non abbia già fatto finora, ma anzi esigere un reale, quanto dettagliato e costante resoconto pubblico del procedere delle ricerche e dei risultati conseguiti. Sembra però alquanto difficile pensare che possa prendere una simile decisione uno Stato succube delle multinazionali farmaceutiche.
Non pare azzardata l’ipotesi di chi sospetta che, in tutta questa attività di millantata pubblica (?) utilità, ci sia quanto meno una parvenza di interesse privato. Soprattutto alla luce di alcune affermazioni che sono state fatte dalla Guardia di Finanza di Roma, quando ha scoperto persino un’intensa attività di sperimentazione clinica negli ospedali della capitale su pazienti ricoverati.
Il Coordinamento per i Diritti dei Cittadini ha infatti rimarcato come “uno degli aspetti più inquietanti sarebbe quello che riguarda i finanziamenti da parte delle case farmaceutiche alle strutture pubbliche che, come prevede la legge, pagano le spese delle sperimentazioni cliniche, oltre al fatto che la ricerca è sostanzialmente orientata solo su quei prodotti che possono garantire un vasto mercato” (L’Indipendente, 19 marzo 1996).
Che dire della Francia, dove la Lega nazionale contro il cancro è stata accusata di manipolazioni finanziarie, vedendo coinvolti il presidente ed alcuni ricercatori? I finanziamenti della Campagna nazionale, vanno dai 60 ai 500 franchi francesi per persona, fino alle centinaia di milioni di franchi che pervengono dai suoi tre milioni di aderenti, cittadini in buona fede, ma evidentemente male informati, che credono davvero di contribuire alla vittoria sul cancro con un’offerta, oltre tutto deducibile dalle tasse.
Il presidente incriminato è Jacques Crozemarie, dottore honoris causa di una sconosciuta facoltà americana di Charleston, per giunta consigliere della Direzione generale del CNRS per la Ricerca sul cancro. Questa persona ha incassato in tre anni, dal ’90 al ’93, dai 600 ai 700 mila franchi annui, a titolo di onorario, da una società americana di New York, la Andara, la cui presidente è socia del presidente di un’altra società, che fornisce la carta all’ARC per le sue pubblicazioni, ora sotto inchiesta della Corte dei Conti francese. Ancora più interessante risulterebbe il fatto che il sovvenzionatore di Crozemarie, risulti essere un recapito postale, senza alcuna attività alle spalle (Orizzonti della Medicina, n. 67, giugno 1996, p. 8).
Ed ecco le dichiarazioni di Ivan Cavicchi, a quel tempo coordinatore del settore Sanità della Cgil, apparse su Panorama del 14 novembre 1993 e riferite dalla pubblicazione Flash-News n° 41, in cui afferma quanto segue: “Un sistema marcio e corrotto, di cui Poggiolini era solo il guardaportone”.
Qui c’è la complicità dei ministri della sanità, a suo tempo De Lorenzo in testa, e successivi, ma anche del Consiglio Superiore della Sanità, dei luminari del Comitato bioetico, dei professori foraggiati dall’industria farmaceutica: un’intera organizzazione finalizzata a fare soldi sulla pelle dei cittadini”. Parole pesanti come macigni; ci aspettavamo delle smentite o delle querele. In effetti Cavicchi non è più responsabile del settore: è stato promosso, è passato alla Farmindustria !
vedi: Conflitto di interesse + Conflitti di interesse PDF – 1 + Conflitti di interesse PDF – 2 + Conflitti di Interesse, denuncia del Governo It. – PDF + CDC – 1 + FDA + Conflitti di Interesse, business farmaci e vaccini + Conflitti di interesse dell’AIFA
CDC e Conflitti di interesse – 1 + CDC e Conflitti di interesse – 2 + CDC e Conflitti di interesse – 3 + Corruzione
CDC conflitti di interesse anche per i vaccini
http://healthimpactnews.com/2014/cdcs-purchase-of-4-billion-of-vaccines-a-conflict-of-interest-in-overseeing-vaccine-safety/
vedi anche: ISS + Ministero della salute + EMA + CNR e Corruzione + Consenso Informato + Relazione ENPAPI, sul conflitto di interesse dei vari personaggi della sanità