FARMACI: Il BUSINESS delle SPERIMENTAZIONI INCONTROLLATE
Gli Stati Uniti pretendono di essere i leader mondiali nel campo medico.
Ma vi è un lato oscuro della medicina occidentale di cui pochi vogliono sentir parlare: gli orripilanti esperimenti condotti sui poveri e sui loro figli, in nome del progresso scientifico.
vedi: MINISTERO “SALUTE” informato sui Danni dei Vaccini
Molti di questi esperimenti sono stati effettuati su gente che non ne era al corrente, e la maggior parte nel tentativo di trarre il massimo profitto da nuovi farmaci o tecnologie mediche. Anche oggi si continuano a condurre esperimenti medici sui cittadini americani e sulla loro prole: dalla somministrazione massiccia di farmaci ai ragazzi cui sono state diagnosticate le inesistenti alterazioni comportamentali inventate dagli psichiatri fino alla vendita al pubblico, con l’approvazione della FDA, di farmaci che non sono stati sottoposti ai trial clinici obbligatori, la popolazione viene continuamente sottoposta a esperimenti su scala massiccia.
Oggigiorno, quasi il 50% degli americani assumono almeno un farmaco, e quasi il 20% degli scolari viene curato con anfetamine, come il Ritalin, o antidepressivi, come il Prozac, che alterano la mente. Questa trattamento medico di massa è, comunque lo si veda, un enorme esperimento che si svolge proprio oggi nel nostro paese.
Ma per capire veramente come si è arrivati a questo trattamento di massa sugli americani di oggi è necessario guardare da vicino la terribile storia dello sfruttamento della medicina convenzionale per esperimenti di estrema crudeltà.
ATTENZIONE: quello che state per leggere è veramente scioccante.
Fino ad oggi American Medical Association, aziende farmaceutiche e quotidiani non ve ne hanno mai parlato.
Non vi è mai stata raccontata la verità sulla medicina convenzionale nelle scuole pubbliche, o nelle università: è il lato oscuro del sistema medico americano, e quando avrete appreso le verità che vi riveliamo non potrete mai più far fiducia alle aziende farmaceutiche. Le immagini sono profondamente scioccanti, e le abbiamo riprodotte non per divertirvi ma per mettervi in guardia su quello che potrebbe accadere a noi e ai nostri ragazzi se non mettiamo un freno alle orribili e inumane azioni delle multinazionalifarmaceutiche e della odierna psichiatria.
Adesso lascio lo spazio a questa sconvolgente cronologia, preparata e scritta da Dani Veracity, uno dei più valenti scrittori qui alla Truth Publishing.
La vera storia degli esperimenti medici sull’uomo: www.naturalnews.com/human_medical_experimentation.html
Fonte: HEALTH RANGER
vedi: Esperimenti di Big Pharma sui Bambini + Sperimentazioni Criminali delle industrie di farmaci e Vaccini
SPERIMENTAZIONE del VACCINI sui BAMBINI nella Regione VENETO (I)
La Regione Veneto è situata nel nord-est dell’Italia dove il clima è generalmente temperato. La popolazione di 4,8 milioni (9,2% di bambini di età 0-9 anni) rappresenta il 7,7% della popolazione italiana.
Abbiamo analizzato la coorte di individui attivamente invitati alla vaccinazione di morbillo, parotite, rosolia e varicella (MMRV) nella regione Veneto (Italia nordorientale) dal 8/1/2013 al 7/31/2014, valutando l’inizio degli eventi avversi ( AE) relative a 2 diverse strategie di vaccinazione per MMRV (MMR + V vs MMRV).
Durante la seduta di vaccinazione a 14 mesi, i genitori hanno ricevuto una forma per registrare reazioni locali e sistemiche alle vaccinazioni per 4 settimane dopo. Nel complesso sono state restituite 12.288 forme e l’84,6% di esse sono state incluse in questa analisi (5.130 relative a MMR + V e 5.265 a MMRV); Il 37,3% del campione non ha riportato alcun AE, senza alcuna differenza tra i due gruppi. Le reazioni locali erano più frequenti nel gruppo MMR + V (9,6% vs 2,9%, RR 3,33, 95% CI 2,79-3,98), mentre non esisteva differenza nelle reazioni generali tra i due gruppi (50% MMR + V vs 52% MMRV). Gli eventi più frequentemente riportati sono stati “febbre <39,5 ° C”, più frequentemente associata alla strategia MMRV (p <0,001) e “macchie cutanee e marcature”, che si sono verificate più spesso nel gruppo MMR + V (p < 0,001). I rapporti di “febbre ≥ 39.5 ° C” sono stati ugualmente distribuiti tra i due gruppi.
Nessun soggetto e’ stato valutato con analisi ed anamnesi appropriate (HLA, Immunodepressione, ecc.) nei tempi successivi per controllare lo stato globale di salute o meno dei soggetti sui quali e’ stata fatta la sperimentazione !
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FARMACI e PROTOCOLLI per Bambini (da Panorama di Apr. 2008)
SOLO il 2 % degli studi clinici per testare i farmaci a scopo pediatrico, si basa su Comitati di Controllo Indipendenti (non legati adindustrie farmaceutiche), per valutare l’eventuale presenza di reazioni avverse.
Questo e’ quanto emerge da un’analisi, effettuata dall’Universita’ di Nottingham (UK) ed apparsa sulla rivista Acta Pediatrica di 739 trial internazionali effettuati fra il 1996 ed il 2002, ed alcuni test comprendevano anche adulti assieme ai bambini…
Mentre il 74 % degli studi pubblicati descriveva il modo in cui era stato condotto il monitoraggio sulla sicurezza, solo 13 su 739 avevano comitati composti da membri NON arruolati dalle aziende farmaceutiche !
Reazioni avverse ai medicinali (fra cui l’ipertensione, emorragie, insufficienza renale, psicosi, ecc.) sono state segnalate in circa 37 % dei trial; nell’11 % le reazioni erano da moderate a serie, e 6 studi clinici sono stati interrotti precocemente a causa della grave tossicita’ del farmaco; non a caso erano anche quelli con comitati di controllo indipendenti !
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Test eseguiti violando ogni regola etica. Su malati poveri e privi di garanzie. Per bruciare la concorrenza, e mettere a punto nuove terapie che solo i ricchi potranno comprare.
L’incredibile storia di uno scandalo internazionale
La giovane avvocatessa Tessa Quayle viene assassinata in Kenya in circostanze misteriose.
Due detective di Scotland Yard scoprono che la donna stava indagando sul medicinale antitubercolare Dypraxa, oggetto di una sperimentazione non etica su pazienti africani.
Di proprietà della multinazionale Kvh, il farmaco dovrebbe venir provato in Africa per un paio di anni, in attesa che la tubercolosi torni a essere un’emergenza sanitaria anche in Occidente. Ma nelle sperimentazioni cliniche, condotte senza andare troppo per il sottile, vengono registrati e occultati gravi danni sulle povere cavie africane: epatiti fulminanti, cecità, emorragie… Tessa ha le prove, che pagherà con la vita.
Dove è accaduto ciò ?
Nell’ultimo romanzo di John Le Carré, “The Constant Gardener” (Hodder and Stoughton, 508 pagine, 16,99 sterline). Potrebbe essere la realtà ? Sì, il maestro delle spy story sembra averci visto giusto ancora una volta.
Dopo accurate ricerche e consulenze, che onestamente dichiara nel libro, Le Carré è riuscito a mettere le mani su un filone molto promettente:
le sperimentazioni farmaceutiche nei paesi del Terzo mondo.
In quei paesi dove abbondano persone malate e senza diritti da sottoporre a prove improponibili in Italia o negli Stati Uniti. E l’Africa sembra proprio essere la nuova frontiera della vergogna se anche una testata come il “British Medical Journal” le dedica il primo numero del millennio.
Si moltiplicano infatti le testimonianze su test clinici che non rispettano i diritti umani più elementari pur di arrivare a tempo di record alla commercializzazione di una nuova molecola. Un cronista del “Washington Post” si è imbattuto in una storia degna di Le Carré all’ospedale di Kano, in Nigeria, una delle tante.
E’ arrivato sul luogo solo a cose fatte, ma grazie alla collaborazione dei medici di Médecins sans Frontièrce lavoravano nello stesso ospedale, ha potuto ricostruire l’accaduto.
Siamo nel 1996 e gli analisti di Wall Street valutano il nuovo antibiotico della Pfizer, il Trovan, un miliardo di dollari l’anno. Lo si vuole sperimentare anche contro la meningite.
Il caso vuole che, non trovando abbastanza candidati negli Usa, in Nigeria sia in corso un’epidemia che falcerà 15.800 vite. Con un controllo pressoché nullo da parte della Food and Drug Administration (FDA), l’ente che dà il via libera ai farmaci ma che ha poca voce in capitolo sugli esperimenti fuori confine, i ricercatori della Pfizer organizzano l’esperimento a Kano.
Così mentre nella corsia a fianco i medici di Msf curano i disperati con un antibiotico rodato e a buon mercato (il cloramfenicolo), i ricercatori della multinazionale assoldano 200 bambini per provare il nuovo prodotto.
I sospetti nascono subito a causa della rapidità della sperimentazione: sei settimane, contro l’anno circa richiesto dalle autorità Usa. Desta interrogativi anche il fatto che non venga richiesto un consenso scritto, ma solo verbale, adducendo i costumi del luogo. E sconcerta che la terapia a base di questo antibiotico venga mantenuta anche molti giorni dopo che i piccoli pazienti non rispondono. Undici bambini muoiono.
Difficile dire quanti per la malattia e quanti per il mancato intervento. Sta di fatto che anche grazie a questa sperimentazione le autorità americane permetteranno l’uso del farmaco solo agli adulti a causa dei frequenti danni al fegato e alle morti osservate anche in Occidente. In Europa la medicina verrà tolta dal commercio.
Che cosa insegna il caso Trovan ?
Primo: per ragioni di costi, di concorrenza e di materiale umano, i big del farmaco stanno sempre più spostando la ricerca nei paesi dell’Africa, dell’Est europeo e dell’America latina.
Secondo: questo spostamento porta con sé molto spesso soprusi, scorrettezze e cattiva qualità degli studi. I dati sono impressionanti: l’anno scorso un terzo delle nuove richieste di approvazione di farmaci presentate alla Fda riportavano test condotti all’estero. Tre volte di più rispetto al 1995.
Secondo la Eli Lilly, nel 1994 sono stati 590 i pazienti sottoposti a esperimenti in Africa ed Europa dell’Est per i suoi prodotti. Nell’anno appena concluso sono stati 7.309.
Nei paesi poveri ci sono più malati, quindi più cavie. Ci vogliono circa 4.000 persone per sperimentare un farmaco prima di metterlo in commercio. Ogni giorno di ritardo costa, negli Stati Uniti, 1,3 milioni di dollari di vendite andate in fumo. Ecco perché la fretta, ed ecco perché l’Africa o l’Europa dell’Est: secondo fonti industriali, un esperimento complesso costa all’azienda circa 10 mila dollari per paziente in Europa occidentale, 3.000 dollari in Russia. Meno della metà in Africa.
Parallelamente ai flagelli della malaria e della tubercolosi, l’Aids sta preparando l’Africa a essere il laboratorio ideale per sperimentazioni selvagge.
E non è un caso se proprio nel continente nero John Le Carré ha ambientato il suo romanzo. Infatti sotto il Sahara vive il 90 per cento dei sieropositivi, gente che certo non può permettersi terapie che costano quasi un milione di lire al mese. Così in paesi come il Botswana e lo Zimbabwe un terzo della popolazione è destinato a morire entro due o tre anni dall’esordio dell’infezione.
Un esercito di malati di queste dimensioni presenta alcuni vantaggi: senza i lacci e i laccioli dei comitati etici si possono condurre sperimentazioni cliniche in cui, per esempio, pazienti in terapia con farmaci antiretrovirali vengono confrontati a gruppi placebo, trattati cioè con finti medicinali.
Una pratica che le convenzioni internazionali consentono solo nel caso non esistano ancora farmaci di provata efficacia; non è dunque il caso dell’Aids, per il quale esistono ormai medicine in grado di trasformare in cronica una malattia fino a pochissimi anni fa quasi sempre letale.
Il ragionamento che consente lo svolgersi di sperimentazioni con placebo nei paesi in via di sviluppo suona così: «Poiché questi disgraziati non possono permettersi i farmaci, nulla vieta di fornirli ad alcune persone estratte a sorte (solo per il tempo della sperimentazione) e non ad altre, trattate con placebo».
All’ultima Conferenza mondiale sull’Aids, svoltasi a Durban (Sudafrica), più voci si sono levate per interrompere questi “trial della vergogna”. Tanto che l’Associazione medica mondiale ha dovuto riformulare in senso più restrittivo la Dichiarazione di Helsinki, che dal 1964 dovrebbe regolamentare gli esperimenti clinici sull’uomo.
Nella nuova versione, approvata l’8 ottobre scorso a Edimburgo, si insiste sul fatto che le regole morali e le procedure dovrebbero essere le stesse in qualunque paese. E che non è ammesso assoldare soggetti in paesi poveri, contando sul maggiore lassismo delle leggi. In particolare, si deve sempre richiedere un consenso esplicito e informato alla sperimentazione, e ai partecipanti devono essere garantite le cure migliori disponibili a livello internazionale sia durante sia dopo l’esperimento. In Africa, una volta finito lo studio, le medicine spariscono insieme ai ricercatori.
Per molti di noi partecipare a un esperimento clinico è l’unico modo di avere le medicine, quindi di sopravvivere almeno un po’, racconta Ozeel, il malato sudafricano che da due anni si cura partecipando a uno studio che confronta una terapia con un placebo.
Come fa a sapere di non essere capitato nel gruppo placebo ? «Semplice: sono vivo e sto bene. Segno che le medicine che mi danno sono vere». Ozeel ha perso la prima figlia, stroncata quasi subito dal virus. Il secondo figlio non si è infettato anche se la moglie è positiva come lui.
Si preoccupano per il dopo: quando i dottori voleranno via insieme alle medicine. Basterà la nuova Dichiarazione di Helsinki a fare arrivare a Ozeel i farmaci che lo tengono in vita ? Lui pensa di no. Per questo si tiene informato sui nuovi esperimenti-lotteria. L’importante è partecipare.
Anche perché i costi dei farmaci rimangono proibitivi per la gente come Ozeel.
Lo scorso maggio, cinque aziende farmaceutiche (Merck, Hoffmann-La Roche, Bristol-Myers Squibb, Glaxo Wellcome e Boerhinger Ingelheim) avevano promesso consistenti riduzioni di prezzo dei farmaci anti Aids per i paesi in via di sviluppo. Per ora solo la Glaxo-Wellcome ha annunciato gli sconti.
La Bristol-Myers ha devoluto 44 milioni di dollari in programmi sanitari in Africa meridionale. Ma i critici fanno notare che due terzi dei soldi sono finiti a organizzazioni non governative e istituti di ricerca di origine Usa.
La Pfizer, invece, lo scorso marzo ha annunciato di voler donare al Sudafrica grosse scorte del medicinale antifungino diflucan.
L’accordo con il governo è stato stilato, ma per ora, secondo le verifiche fatte dal “Washington Post”, nemmeno una confezione pare essere arrivata a destinazione.
By L’Espresso (25.01.2001)
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Vaccini: esperimenti medici sulle masse
di Dewey Ross Duffel & Ingri Cassel [02/10/2006]
Fino a poco tempo fa, poche persone interrogavano i loro dottori quando l’ostetrica dell’ospedale portava via i loro neonati perché fossero “ripuliti”. Questo prima di realizzare che in quel periodo sono spesso soggetti ad interventi medici non necessari, come le iniezioni di Vitamina K e contro l’epatite B.
La maggior parte dei genitori non è consapevole che il vaccino per l’epatite B non è mai stato clinicamente testato sui bambini sotto i cinque anni di età. Infatti, tutti i vaccini attualmente in uso sono autorizzati soprattutto in base ad una specifica risposta di anticorpi e non su studi che ne provino la sicurezza o l’efficacia.
Queste enormi sperimentazioni mediche sui nostri bambini continuano all’età di due mesi, durante il primo controllo del neonato, quando il pediatra raccomanda che siano somministrate cinque iniezioni di TaP, Hib, Hep B (la seconda dopo la nascita), IPV (vaccino inattivo contro la poliomelite), e PCV (vaccino pneumococcico) durante la visita e tutte nel giro di mezz’ora.
A causa della fiducia dei genitori nell’esperienza e lo studio del loro pediatra, la maggior parte dei genitori non mette in dubbio che sia saggio iniettare tutti questi antigeni nel loro prezioso bambino in un tanto breve periodo di tempo. La marea sta cambiando, comunque, perché tante persone sono testimoni di amici e famigliari che soffrono di reazioni negative alle vaccinazioni di routine.
La ricerca rivela che la propaganda di promozione dei vaccini non è sostenuta dalla scienza. Nonostante questa ricerca richieda considerevoli tempo ed energia, molti genitori hanno scoperto che è uno studio che avrebbero voluto fare prima. La vaccinazione non è una procedura di emergenza e nulla è più importante dei nostri bambini.
Una dilazione di pochi mesi nel fare questa decisione vitale è certamente giustificata.
Tratto da : http://www.laleva.org
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Regole (Italiane) per l’AMMISSIONE dei FARMACI alla vendita ed all’uso sull’Uomo
Prima di essere ammesso alla sperimentazione sull’Uomo, il Farmaco deve superare verifiche in laboratorio e su animali
La sperimentazione Clinica consta in piu’ fasi.
TRIAL: Uno studio che comporta la somministrazione di un trattamento da valutare; e’ uno studio di tipo sperimentale su volontari.
STUDIO in DOPPIO CIECO: Cosi’ si dice quando i soggetti inclusi nello studio non sanno a quale trattamento sono stati assegnati (terapia o controllo) e non lo sa neanche lo sperimentatore.
MULTICENTRICO: Sono gli studi condotti in collaborazione fra piu’ istituti, quando e’ necessario un numero di persone molto grande (sono assai RARI).
FASE I° – Valutazione della Tossicita’
Si valutano gli effetti tossici della terapia sull’Uomo; vengono coinvolti solitamente un PICCOLO numero di persone, SENZA un gruppo di Controllo…..
FASE II° – Valutazione del Beneficio terapeutico
Si valuta (chi ?) il beneficio terapeutico facendo partecipare POCHE centinaia di persone e di solito (ma NON sempre) usando un gruppo di controllo (cioe’ quasi MAI).
Gruppo di Controllo: Alle persone raccolte in questo gruppo per la sperimentazione viene somministrata la terapia standard (determinata dalla casa farmaceutica…..) oppure dal placebo: fungono di metro di paragone per valutare l’efficacia del farmaco.
FASE III° – Valutazione del Confronto
Si confronta, con uno studio Randomizzato (Processo di assegnazione casuale dei partecipanti ad uno dei “bracci” (settori) di uno studio (terapia o controllo) e controllato; il nuovo trattamento con quello standard (chi lo stabilisce ?: il fabbricante del farmaco…..) o con Placebo che e’ un finto trattamento somministrato alle persone del gruppo di controllo in maniera tale che non possano sapere se sono del gruppo di controllo od in quello sperimentale.
FASE IV° – Valutazione per mezzo della FarmacoVigilanza
(che in NON funziona…..perche’ i medici, non sapendo riconoscere i danni di quel farmaco o di quel vaccino, non forniscono e quindi non possono fornire i dati al Ministero… che pero’ e’ stato da noi informato da decenni…)
Il Nuovo Trattamento, a questo punto gia’ approvato per la sperimentazione clinica, viene monitorato nella comunita’. Possono emergere (ma emergono SEMPRE) effetti avversi, PRIMA NON RILEVATI (infatti ogni anno vengono eliminati dal prontuario farmaceutico circa 13.000 farmaci, per effetti avversi….., che vengono rimessi in commercio o regalati ai paesi del terzo mondo….)
By Luca Carra
Commento (Ndr): Come mai per i VACCINI cio’ NON succede MAI ! cioe’ questi TRIAL (anche se imprecisi ed insicuri) NON vengono seguiti ?
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Cosa dice una delle cavie uscita indenne dalla sperimentazione farmaceutica.
“È stato come giocare alla roulette russa”. È quanto ha raccontato uno dei volontari che hanno partecipato alla sperimentazione in Gran Bretagna di un nuovo farmaco che ha spedito sei persone in terapia intensiva.
Raste Khan è stato fortunato, a lui è toccato il placebo, ma lo shock per quanto ha visto è ancora forte:
“La persona che stava alla mia sinistra ha cominciato a urlare. Diceva di avere dolori alla testa, di non poter respirare. Gli hanno dato dell’ossigeno. Poi sono cominciate le fitte alla schiena, come se qualcuno lo stesse pugnalando. E ripeteva: dottore, la mia schiena, che diavolo succede. È stato veramente terribile”.
Il test è stato condotto dalla statunitense Parexel International per conto della casa farmaceutica tedesca TeGenero, che adesso si barrica dietro le liberatorie firmate dai volontari.
Ma l’avvocato di uno dei ricoverati al Northwick Park di Londra annuncia battaglia: “La sottoscrizione di questi documenti non mette al riparo la casa farmaceutica che deve assumersi tutte le sue responsabilità per quanto accaduto”.
Due dei sei ricoverati sono ancora in gravi condizioni mentre gli altri hanno avuto un leggero miglioramento. Sono diverse migliaia ogni anno le persone, in maggioranza giovani e senza lavoro, che accettano di assumere farmaci da testare in cambio di denaro.
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La sperimentazione umana è inaccettabile – C’è qualcosa di ripugnante in una simile ricerca umana e animale.
Penso che Mary Shelley nel mito di Frankenstein sia stata profetica.
Nel romanzo il Dr Frankenstein creava un mostro che come un pendolo oscillava tra il bene e il male. Il mostro otteneva la redenzione uccidendo il mostro che lo aveva creato. Il paradigma medico all’interno del quale tale ricerca umana è inserita è fatalmente corrotto. Ciò si evidenzia nel totale fallimento della medicina di tipo occidentale.
Prima di sentire le angosciate grida di coloro che traggono vantaggio e si guadagnano da vivere da queste pratiche, leggi quanto segue:
http://www.herbdatanz.com/death_by_meds.htm
http://www.herbdatanz.com/ClinicalTrials.pdf
http://www.herbdatanz.com/freedom.htm
La malattia iatrogenica (indotta dal medico) è un fatto della vita.
Ciò di cui non si è ancora parlato è la sua entità, e il danno causato alle future generazioni da questa cosiddetta medicina scientifica.
Forse la prima domanda da farsi è “perché questo tipo di ricerca è necessario ?”.
“Perché un pubblico ignaro deve essere usato come una fonte senza fine di criceti o ratti in gabbie da pellicciai ?”
Comincerei a dire come questa ricerca e sperimentazione umana sia assolutamente necessaria alla salute economica della comunità accademica, della medicina ortodossa e dei loro padroni aziendali.
Iniziare la ricerca sul pubblico per curare i problemi causati da tali pratiche mediche potrebbe avere senso economicamente, ma mostra uno spaventoso cinismo che riveste i salvatori del genere umano e che manca di ogni genere di moralità.
Ma allora è o no il grande business del capitalismo ? La bioetica è un ossimoro in un tale contesto.
Dov’è tutta la ricerca sulla causa e quindi sulla prevenzione degli orrori scatenati da queste pratiche ?
Tutte le crude tecniche impiegate, compresa la manomissione della catena alimentare, hanno contribuito alle sofferenze di miliardi di persone. Eppure i risultati netti sono applicabili solo alla minoranza che gode di buona salute.
L’intero sistema è insostenibile.
Qualcosa come il 40% della popolazione americana non può permettersi un’assicurazione sanitaria e le crepe nei sistemi sanitari pubblici di altre nazioni sono decisamente evidenti. Quindi cerchiamo di usare un po’ di etica invece di tutto questo blaterare sul ridurre la gente che soffre.
Plasmando la realtà
Ci sono molti che credono nei loro dottori. Si fidano a causa dell’implacabile propaganda proveniente da Farmageddon (Big Pharma, NdR)… . “Chiedi al tuo medico se questa medicina è adatta a te” è il regolare messaggio proveniente dalla trappola del tubo [catodico, ndt] Orwelliano.
Ho posto la domanda “perché tale ricerca è necessaria ?”. Forse una risposta semplicistica potrebbe essere “a causa della sempre crescente marea di malattie infettive e degenerative che devono essere sconfitte… attaccate, uccise, estirpate, soppresse, combattute”. Questo è il linguaggio pubblico della “scienza medica”.
Si potrebbe pensare che loro siano in guerra contro il corpo umano e la natura. Forse lo sono ?
Alla fine degli anni 60 vennero pubblicati in brossura due libri molto importanti.
Uno è stato scritto da un uomo chiamato William Sargent … era intitolato “Battle for the Mind” [Battaglia per la mente, ndt].
Nel libro venivano discussi il lavoro di Pavlov e i suoi cani, e le ramificazioni di quella ricerca. In breve, il “Trascinamento” della mente umana.
Questo è il motivo per cui la gente si fida dei propri medici… la gente è stata portata a farlo.
Il secondo libro era intitolato “Obedience to Authority” [Obbedienza all’autorità, ndt] ed e’ stato scritto da Stanley Milgram. Brevemente, vari rappresentanti della classe media come insegnanti di scuola e altri professionisti venivano indotti a torturare un altro essere umano su ordine di un uomo in camice bianco che portava con se una cartella per gli appunti… Molto allarmante !
Oggi sia Sargent che Milgram possono essere visti come informatori superiori. Dire la verità all’autorità e a coloro i quali possono essere educatamente chiamati “gli agenti” è un atto di coraggio.. dato che inevitabilmente il messaggero viene rovinato o morso dalle vipere. Questo genere di vile comportamento viene rispecchiato da tutte le strutture di potere e dai loro agenti che hanno qualcosa da nascondere.
Sono nato molti anni prima dell’inizio della seconda guerra mondiale.
Secondo una ponderata riflessione, sono sopravvissuto al passaggio non grazie alla scienza medica, ma… a dispetto di essa. Nel frattempo tutti noi come specie siamo stati travolti da problemi medici emergenti e fiorenti. Non ultimi cancri di una miriade di tipi, diabete, allergie, sterilità (NdR per i Danni dei Vaccini).
I giovani nascono malaticci in un mondo dove le allergie sono considerate una cosa normale e ai bambini vengono somministrate sostanze chimiche che alterano la mente come il Ritalin per assicurare la loro conformità.
Dal 1932 e fino al 1972, il Tuskegee Study Group ha deliberatamente infettato con la sifilide le comunità povere dei neri in Alabama senza il loro consenso e le ha private delle cure mentre il morbo si scatenava sul villaggio uccidendo intere famiglie.
Il tasso di cancri in età infantile sta crescendo esponenzialmente. I genitori che rifiutano la radioterapia e le letali sostanze chimiche [per i loro figli, ndt] vengono trascinati in tribunale e gli vengono portati via i bambini.
Gli oncologi (i ciarlatani del cancro) stanno ricorrendo sempre più spesso e su base globale al sistema giudiziario per ospedalizzare i bambini portandoli verso i mostri in camice bianco.
In un caso particolarmente turpe qui in Nuova Zelanda, una ragazza preadolescente è stata sottratta ai genitori, ha subito esperimenti per 6 settimane e quindi è stata rimandata a casa a morire.
L’arroganza e l’onnipotenza sono visibili ogni giorno… in questa e quella commissione scientifica di sedicenti esperti. Milioni di dollari vengono stanziati quasi ogni giorno per combattere questa o quella malattia, e i portavoce della società medica pubblica fondata da Farmageddon continuano ad ipnotizzare il pubblico con bugie mediche.
Si potrebbe fare un uso migliore del denaro succhiato dall’erario pubblico. Se quegli stessi soldi venissero stanziati per dar da mangiare ai poveri molti dei flagelli di un mondo affamato scomparirebbero come per magia.
Se gli scaffali dei supermercati fossero riforniti di cibi veri e produzioni agricole non chimiche, le malattie del mondo ricco svanirebbero.
L’umanità è una parte della natura ma si comporta come se ne fosse al di sopra. Era un filosofo dell’antica Grecia che disse.. “Coloro i quali gli Dei distruggerebbero essi prima rendono pazzi” ? La pazzia è ovunque…
Facciamo esperimenti sulle donne, sui bambini, sui militari, sui prigionieri, su quelli classificati come pazzi, su milioni di animali, eppure ci riempiamo di orrore al sentire le storie dei sacrifici umani aztechi o del cannibalismo tribale. Forse avremmo bisogno di chiamare le cose con il loro nome anziché ammantare il massacro di un esoterico linguaggio scientifico.
Due citazioni che ritengo rilevanti per questo articolo:
“Se valorizziamo la libertà e la dignità personali, dovremmo, confrontandoci con i dilemmi morali della biologia, della genetica, e della medicina, insistere che la fedeltà dell’esperto agli agenti e ai valori che egli serve sia resa esplicita e che il potere inerente alle sue conoscenze e abilità specializzate non sia accettato come una giustificazione al suo esercitare controllo specifico su coloro che non hanno tali conoscenze e abilità.
In generale, dovremmo considerare l’uomo di medicina, studioso o specialista che sia, come l’agente di una fazione che lo paga e quindi lo controlla; quindi se egli aiuta o danneggia i cosiddetti pazienti dipende non tanto da quanto sia buono o cattivo come uomo, ma piuttosto dalla funzione dell’istituzione della quale egli è un agente, che potrebbe essere di aiutare o di danneggiare i cosiddetti pazienti. Nella misura in cui il biologo o il fisico sceglie di agire da scienziato, egli ha un obbligo assoluto di dire la verità; egli non può compromettere tale obbligo senza interdirsi come scienziato. Nella pratica attuale, solo alcuni tipi di situazioni permettono all’uomo di medicina di adempiere tale obbligo assoluto di dire la verità”.
da: Thomas S. Szasz, MD., Professore Emerito di Psichiatria presso il SUNY Health Sciences Center di Syracuse.
“L’aspirazione ad essere “scientifico” è un tale idolo per la generazione presente, è così risucchiato assieme al latte materno da ognuno di noi, che troviamo difficile concepire una creatura che non la senta, e ancora più difficile trattarla liberamente come l’interesse assolutamente peculiare e parziale che è”.
da: William James, Principles of Psychology 1890
C’era una vecchia massima medica attribuita al Corpus Hippocraticum… “Prima di tutto non arrecare danno” .
Il danno arrecato quotidianamente è da trovare sulle etichette della maggior parte degli OTC (Over the counter) [farmaci da banco, ndt] e delle prescrizioni POM (Pharmacy only medicine) [medicine in vendita senza ricetta medica ma sotto supervisione del farmacista (!!), ndt] ..
I colpevoli prendono le distanze dal massacro con l’espediente del “Consenso Informato”, un altro ossimoro se mai ce ne fosse stato uno. Perché fino a quando onoreremo l’altare dell’attuale paradigma medico e della ricchezza la strage continuerà.
I medici e gli scienziati che dicono la verità (e sono in pochi) finiscono normalmente bruciati a causa delle risposte punitive dei loro capi… L’integrità quasi sempre viene dopo il mutuo ipotecario.
By Ivor Hughes – 29.03.2007
Fonte: http://civillibertarian.blogspot.com/
Link: http://civillibertarian.blogspot.com/2007/03/human-experimentation-is-beyond-pale.html
Traduzione per www.comedonchisciotte.org – By Stimiato
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Importante: ….pur segnalando in questo Portale Guida alla Salute Naturale le gravi anomalie (anche criminali) della Sanita’ Mondiale gestita dalle Lobbies farmaceutiche e dei loro “agenti-rappresentanti” inseriti a tutti i livelli, Politici e Sanitari nel Mondo intero, vogliamo anche ricordare e spendere per Giustizia delle parole per gratificare e ringraziare quei centinaia di migliaia di medici(quelli in buona fede) che, malgrado le interferenze degli interessi di quelle Lobbies, incessantemente si prodigano ogni giorno aiutare i malati che a loro si rivolgono e che con i progressi delle apparecchiature tecnologiche per la diagnostica e delle tecniche interventive, stanno facendo notevoli progressi e raggiungono per essi risultati ed effetti benefici, che fino a qualche anno fa erano impensabili.
Vediamo ogni giorno progressi in tal senso, ma la terapeutica indicata dalla direzione della Sanita’ ufficiale Mondiale = OMS (che e’ legata alle linee guida di dette Lobbies), non segue, salvo rari casi, quella curva progressiva di benessere per i malati.
Se questi bravi medici che operano giornalmente sul campo, conoscessero anche la Medicina Naturale, potrebbero migliorare e di molto le loro tecniche terapeutiche, con grande beneficio per tutti i malati.