TUBERCOLOSI: nasce dalla TUBERCOLOSI INTESTINALE
vedi: Contro la Tubercolosi
Lo scritto di Giulio Bizzozero, ha 100 anni, ma sembra scritto oggi.
http://www.intratext.com/IXT/ITA3218/_INDEX.HTM
Qui il capitolo V: http://www.intratext.com/IXT/ITA3218/_P6.HTM
vedi anche: http://www.whale.to/a/b/pearson.html
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica
Ecco il recente studio che ha coinvolto più di 17.000 bambini fino a 19 anni
Questo studio-indagine attualmente in corso è stato avviato dall’omeopata Andreas Bachmair.
Premi in denaro ai medici che vaccinano…
Bibliografia aggiuntiva:
http://treasoncast.com/2014/04/05/anti-vaccination-peer-reviewd-research-list/
ESPOSTO – Tribunale: Danni dei Vaccini – 1 (01/12/2014)
ESPOSTO – Tribunale: Danni dei Vaccini – 2 (23/11/2015)
ESPOSTO – Tribunale: Danni dei Vaccini – 3 (Nov. 2016)
ESPOSTO – Tribunale: Danni dei vaccini – 4 (Sett.2017)
vedi: Suprema Corte US, sui DANNI dei Vaccini
Esposto ai NAS sui Vaccini, di Luca Scamburlo (03/10/17)
ESPOSTO – Tribunale: Contenuto Vaccini, Corvelva 2018
FDA: Indagare sui Virus nelle cellule utilizzate per
produrre Vaccini; e valutare la potenziale minaccia posta, dalla trasmissione di virus agli umani.
Principal Investigator: Arifa S. Khan, PhD – Office / Division / Lab: OVRR / DVP / LR – 2018
Politico della Lega, afferma, i danneggiati da vaccino ci sono !
vedi le recenti Conclusioni della Commissione Italiana Uranio Impoverito, indagine sui vaccini per militari:
– Relazione Finale della Commissione Uranio Impoverito 2013
– Relazione finale di ulteriore indagine sui Vaccini di detta Commissione 2018
vedi anche:
2.500 studi medico clinico scientifici che dimostrano i GRAVI DANNI dei VACCINI
La letteratura medica ha un numero sorprendente di studi che documentano il fallimento e tossicita’ dei vaccini.
vedi: Effetto Gregge + 200 anni di fallimenti e inazione dei vaccini !
Microbioma, omeostasi, stress ossidativo, mutazioni DNA, danni da farmaci e VACCINI
TUBERCOLOSI – Vaccino Pneumococcico
vedi: Grafici su Tubercolosi prima e dopo il Vaccino + Danni del Vaccino + Danni dei vaccini (English)
“La tubercolosi è una malattia “contagiosa” che si trasmette per “via aerea” (NdR: FALSO) mediante un batterio, il Mycobacterium tuberculosis” – Tratto dal sito dell’ISS (Istituto Sup. di Sanita’ Italiano).
Questo e’ cio’ che afferma la medicina ufficiale, ma NON e’ cosi !
vedi: La Teoria dei germi e’ Falsa + Polmonite dai vaccini + Tubercolosi Bovina PDF + Tubercolosi e micobatteri
La tubercolosi, si dice da parte dei medici impreparati della medicina ufficiale, si trasmetterebbe per via aerea, e la caus sarebbe il cosiddetto impropriamente “bacillo di Koch”….
I batteri sarebbero emessi nell’aria, quando un individuo con tubercolosi polmonare attiva, tossisce, starnutisce o comunque libererebbe nell’aria i cosiddetti “droplets” (secrezioni respiratorie, gocce di saliva) davanti e vicinissimo ad un soggetto, il quale per ammalarsi dovrebbe anche, oltre a respirare quelle gocce di saliva, quei micobatteri, avere delle importanti immunodeficienze e con un Terreno fisiologico adatto all’insediamento di questi micobatteri respirati davanti al malato.
Questi, se respirati dal soggetto molto vicino al malato, si depositerebbero negli spazi alveolari dei polmoni, dove comincerebbero, se trovano il Terreno adatto, al loro insediamento a crescere e moltiplicarsi, altrimenti vengono eliminati dal sistema immunitario.
La trasmissione e l’attecchimento del batterio, e’ quindi una situazione quindi molto ma molto difficile da attuare nei sani, se non quasi impossibile, salvo che non ci si baci con la lingua in bocca….e si abbia un sistema immunitario debole… !
Vero che le cosiddette impropriamente malattie (tutte) nascono dall’intestino (anche la medicina ufficiale ci sta arrivando molto piano. altrimenti cade il mito che batteri e virus sono cause di malattia ) …..
Pero’ il bacillo di Koch non e’ la causa delle tubercolosi, ma l’effetto della intossicazione/infiammazione dei tessuti intestinali; lamedicina naturale lo dice da sempre…NON e’ il bacillo, cercate di capirlo e fate le giuste ricerche.
TUTTI i sintomi, che gli ignoranti chiamano “malattie“, null’altro sono che conseguenze dell’UNICA malattia quella dell’intossicazione / infiammazione (ASIA) dei tessuti della mucosa intestinale, che si irrita per l’alterazione del pH digestivo in tutto il tubo digerente, per vari fattori: alimentazione inadatta – latte in polvere o vaccino, ed altri alimenti intossicati od inadatti al tipo di cibo del soggetto,vitamina K1 fatta il giorno della nascita, ma e soprattutto i VACCINI – tutti quanti, con la conseguenza delle mutazioni batteriche del microbiota, perche’ i batteri sono poliformici, cioe’ cambiano forma per sopravvivere nell’ambiente mutato ed infatti il cosiddetto impropriamente “bacillo di koch” e’ solo una mutazione endogena dei batteri autoctoni del microbioma, e coloro che non sanno credono sia la causa della tubercolosi, come la storiella del virus del morbillo che nei FATTI non e’ stato mai dimostrata persino la sua esistenza…….
Inoltre
Quello che affermano i medici della medicina ufficiale e’ anche una grave FALSITA’, perche’ la tubercolosi NON E’ INFETTIVA, cioe’non si trasmette attraverso l’aria (che contiene gas) da persona a persona, cosi come le altre malattie dette FALSAMENTE infettive; i medici ufficiali lo affermano per spaventare la gente che ignora questi FATTI per spingerli con la paura, alla Vaccinazione; essa e’ semplicemente una infiammazione nell’intestino = tubercolosi intestinale, che investe in certi casi, mal curati, anche i polmoni e le vie respiratorie.
I batteri NON volano, ne’ stazionano in sospensione nell’aria, cosi come i virus nelle bollicine di gas o vapore che la compongono – vedi: Flugge !
dott. Filippo Ongaro: considerazioni sulla medicina e sui vaccini – 2010
Il Dr. Filippo Ongaro, dottore e ricercatore conosciuto e stimato a livello internazionale, che ha pubblicato importantissime ricerche sul sistema immunitario.
Il Dottor Ongaro ha vissuto per molti anni all’estero, dove ha lavorato come medico degli astronauti presso l’agenzia spaziale europea (ESA). Si è occupato per anni dell’invecchiamento accelerato negli astronauti, sviluppando metodi di intervento per rallentarlo adottati sia dall’ ESA che dalla NASA, dove ha lavorato a lungo presso il Johnson Space Center di Houston.
La diminuzione della turbecolosi, per esempio, cominciò molto prima dell’identificazione del bacillo di Koch, quella della polmonite molto prima dell’introduzione degli antibiotici e quella della gastrointerite, semplicemente grazie a una nutrizione migliore e ad un più attento controllo dei cibi.
“Queste malattie non furono affatto sconfitte dalla medicina, ma da una migliore organizzazione sociale e igienica e dalla nascita di una catena alimentare controllata.”
“Le vaccinazioni, quindi, sono un altro pilastro immaginario della medicina di oggi in cui la disinformazione è addirittura allarmante anche perché a subirne le conseguenze sono bambini di pochi mesi.
I vaccini che sono uno dei pochi farmaci per cui inspiegabilmente non viene richiesta dai governi una vera validazione clinica, non sono affatto responsabili della sparizione delle malattie infettive che erano per lo più in calo molto prima della loro introduzione.”
“Se poteva esservi un senso nelle vaccinazioni in certi periodi storici e contesti sociali, oggi nella maggior parte dei casi nei Paesi sviluppati i rischi superano di molto i benefici. E i rischi non sono quasi nulli, come si ostinano a sostenere molti medici e le aziende sanitarie per cui essi lavorano. I rischi e i danni da vaccini sono moltissimi e ben documentati nella maggior parte dei Paesi avanzati e sono correlati all’aumentare drammatico dell’incidenza di malattie croniche come diabete mellito, tiroiditi, autismo, allergie e asma oltre a danni gravi di tipo neurologico come la morte improvvisa in culla.”
“L’atteggiamento di assoluto e generalizzato sostegno della classe medica nei confronti dei vaccini è la conseguenza di una colossale disinformazione sostenuta dalle Case Farmaceutiche con la complicità di governi ed enti di controllo, allo scopo di alimentare un business da centinaia di milioni di euro l’anno. Un business che cresce sulla paura indotta nei genitori di queste piccole creature ignare, con un sistema immunitario immaturo a cui vengono iniettate 6-7 o più agenti infettivi insieme.
Che base scientifica potrà mai avere questa procedura ?
Manca non soltanto di dati a sostegno, ma sopratutto di buon senso. Come si può pensare che un sistema immunitario immaturo possa reagire positivamente a numerosi agenti patogeni in parallelo ? Evenienza impossibile in natura e per la quale il sistema immunitario del bambino non è preparato.”
“Allora prima di farvi convincere da un grafico che mostra la diminuita incidenza di una malattia infettiva a partire dall’introduzione del vaccino, fatevi mostrare la stessa curva, purché comprenda i dati precedenti l’introduzione stessa. Non una curva su 30 anni per esempio ma su 100.
Allora vedrete che quelle curve sono menomate in quanto sono stati tolti i dati precedenti che mostrano come quella malattia infettiva (tutte in realtà) stava già scomparendo ben prima del vaccino.”
Per Articolo completo
http://www.altrainformazione.it/wp/2010/08/01/medicina-filippo-ongaro-considerazioni-sulla-medicina-e-sui-vaccini/
Infiammazioni alle vie respiratorie dopo vaccinazione
FATE ATTENZIONE, questo e’ MOLTO IMPORTANTE:
Per ogni malattia per le quali si vaccina:
Vaiolo + Polio + Difterite + Tetano + Epatite B + Rosolia + Morbillo + Pertosse + Morbillo + Parotite + Varicella + Meningite +HPV + Tumore all’utero + Influenza
Per chi è a favore delle vaccinazioni, si consiglia questo bel scritto, questa lettera concisa e convincente scritta dal medico neurologo dott. Russell Blaylock di fama mondiale, saprà smantellare tutti gli argomenti utilizzati a sostegno di questa disumana pratica barbarica. – Dicembre 2009
Ho avuto il privilegio di incontrare il dottor Blaylock nel corso di una conferenza pochi anni fa.
Lui è molto intelligente, un pensiero chiaro, logico medico che non ha paura degli effetti negativi sulla sua carriera nell’affermare la verità sulle atrocità delle vaccinazioni. Ascoltare un medico come il dottor Blaylock che non ha alcun interesse finanziario o di altro tipo su questo argomento, solo per parlare della verità per amore dell’obbiettività è infinitamente più prezioso che ascoltare medici e altri “esperti” che lo fanno per interesse.
By Sarah, TheHealthyHomeEconomist.com
VACCINI: PERTOSSE, con quello ACELLULARE (DTPa) si DIFFONDE l’INFEZIONE – Nov 2013
Still contagious. The current whooping cough vaccine may allow people to spread the disease even if they don’t get sick, a new animal study suggests […] “There’s a difference between protecting individuals from illness and bringing down the incidence of pertussis in the population,” Merkel says. “To do both we may need a different vaccine.”
TRADUZIONE
Ancora contagiosa. Un nuovo studio sugli animali suggerisce che l’attuale vaccino contro la pertosse può permettere alle persone di diffondere la malattia, anche se non si ammalano […] “C’è differenza tra proteggere gli individui dalla malattia e abbattere l’incidenza della pertosse nella popolazione”, dice Merkel “Per fare entrambe le cose potremmo aver bisogno di un vaccino diverso.”
FONTE: Science 25 Novembre, 2013
http://news.sciencemag.org/health/2013/11/whooping-cough-vaccine-does-not-stop-spread-disease-lab-animals
Tod J. Merkel ricercatore presso l’Ufficio ricerca vaccini e revisioni della FDA, è l’ autore principale di uno studio condotto dalla stessa FDA e pubblicato in PNAS dal titolo: “Acellular pertussis vaccines protect against disease but fail to prevent infection and transmission in a nonhuman primate model” http://www.pnas.org/content/111/2/787.full.pdf )
Lo studio ha evidenziato come i babbuini vaccinati fossero protetti da sintomi severi associati alla pertosse ma non dalla colonizzazione del batterio, non si liberassero dell’infezione prima degli animali “naive” (ndt: non da esperimento), e trasmettessero facilmente la Bordetella pertussis ai loro contatti non vaccinati.
I ricercatori hanno argomentato che questo era dovuto alle differenze tra l’ immunità conferita dalla infezione contratta naturalmente e quella conferita dal vaccino. L’infezione naturale conferisce una robusta immunità cellulo-mediata (cioè mediata da cellule: i linfociti) che la vaccinazione in realtà previene favorendo l’immunità umorale (cioè mediata da anticorpi), che significa che il vaccino stimola la produzione di anticorpi ma non la memoria di cui le cellule hanno bisogno per una immunità robusta e di lunga durata.
“When you’re newly vaccinated you are an asymptomatic carrier, which is good for you, but not for the population” ovvero “quando sei stato da poco vaccinato, sei un portatore asintomatico, cosa che va bene per te ma non per il resto della popolazione” – By Tod J. Merkel
http://www.nytimes.com/2013/11/26/health/study-finds-vaccinated-baboons-can-still-carry-whooping-cough.html?_r=0
Commento NdR: Questo è esattamente l’opposto di quanto viene solitamente detto ai genitori riguardo la necessità di vaccinarsi, perché il “gregge” ha bisogno di essere vaccinato per proteggere coloro che non possono essere vaccinati (neonati, immunodepressi, ecc.)
Infatti la BALLA spaziale dell’effetto gregge (protezione del gregge = le pecore) NON esiste !
Vaccino contro la tubercolosi SCAM: gli scienziati hanno dato a 1.400 bambini un nuovo vaccino per la tubercolosi nonostante i test di sicurezza falliti – 21/01/2018
Un’indagine del British Medical Journal ha rivelato una terrificante truffa al vaccino che si è svolta nello stesso luogo in cui provengono molte storie di vaccinazioni non etiche – l’Africa.
Lì, i bambini vengono usati come cavie per testare un vaccino dopo che le scimmie su cui era stato testato morivano.
Secondo il rapporto, circa 1.400 bambini in Sud Africa hanno ricevuto un vaccino sperimentale per la tubercolosi da parte di accademici dell’ Università di Oxford che è stato collegato alle vittime di scimmie durante i test.
In un documento informativo rilasciato ai genitori dei bambini che hanno ricevuto il vaccino nel 2009, si afferma che il vaccino è “dimostrato di essere sicuro ed efficace” nonostante il fatto che cinque su sei scimmie nel processo si siano ammalate così tanto che sono morte.
Uno scandalo analogo si sta verificando in altri tre paesi africani – Ghana, Malawi e Kenya, dove si svolgeranno studi clinici sul primo vaccino per la malaria nel mondo, nonostante le preoccupazioni riguardo alla possibilità di dare ai bambini i vaccini secondo il programma e le importanti riserve riguardo alla sua efficacia. Il programma è collegato a Bill Gates, che non ha fatto mistero delle sue aspirazioni di spopolamento . Questo fatto da solo dovrebbe dare a tutti una pausa seria.
Se questi esperimenti africani ti sembrano scandalosi, considera questo: la stessa cosa succede anche nelle nazioni più avanzate del mondo. I bambini ricevono regolarmente vaccini che hanno ucciso altri, e innumerevoli persone si allineeranno ogni anno per ottenere i vaccini per l’ influenza che sono altamente inefficaci. Coloro che fanno soldi dai vaccini continueranno a scusarsi per la loro inefficacia e spiegheranno le morti che causano, facendo pressioni sui governi e sui media per aiutarli a diffondere il loro messaggio. Finché i vaccini continueranno ad essere redditizi, questo problema non sparirà presto.
Segui più notizie sui vaccini su Vaccines.news .
Sources include: DailyMail.co.uk + WHO.int + NaturalNews.com
La Poliomielite fu diffusa-trasmessa nel mondo, con il Latte vaccino contaminato munto da mucche vaccinate quindi malate:
Uno dei principali modi per trasmettere la poliomielite e’ stato ed è attraverso il latte contaminato. [8-14]
Anche uno degli inventori del vaccino antipolio, Albert Sabin, ha indagato il collegamento, [15] ricercatore che non era ingenuo riguardo a queste nozioni.
Anche l’esperto in materia di sicurezza microbiologica degli alimenti e dell’acqua, Dean O. Cliver, ha commentato la connessione poliomielite / latte, nel libro “Malattie di origine alimentare”:
“La poliomielite è stata la prima malattia di origine alimentare segnalata, essendo stata trasmessa attraverso il latte crudo come già nel 1914.
Nel latte crudo predominava il veicolo infettivo tra i 10 focolai registrati in 1949, l’ultimo anno in cui l’origine alimentare della poliomielite era nota, che si è verificato negli Stati Uniti o in altre nazioni, i paesi sviluppati.
La Trasmissione della poliomielite da questo percorso, e’ cessato prima dell’avvento dei vaccini poliomielitici, anche a causa di servizi igienici adeguati e il maggiore utilizzo di pastorizzazione (aumento termico) del latte “. [8]
Sagar M. Goyal riportato a pagina 1 del libro, i virus negli alimenti,
“Il cibo è stato riconosciuto come un veicolo per la trasmissione di virus nel 1914, quando è stato segnalato un focolaio nel latte crudo associato di poliomielite (Jubb, 1915).
Latte origine di tossinfezione, ulteriori focolai sono stati riconosciuti dopo questo tempo, ma con lo sviluppo di un vaccino per la polio, focolai sono stati segnalati comunque in tutto il mondo sviluppato, dopo i primi anni 1950. ” [9] (enfasi è di questo autore)
Altri comuni malattie note per essere diffuse attraverso un uso improprio del latte contaminato all’epoca erano oltre alla Poliomielite, la tubercolosi, la febbre tifoide, scarlattina, mal di gola, difterite e diarrea infantile. [16]
Può essere questa la genesi di tutte le polemiche sul latte crudo che sta avvenendo in questi giorni ? Invece di promuovere la corretta gestione sicura di latte, certificato contenente molti microrganismi salutari, la FDA degli Stati Uniti esige pastorizzazione che promuove altri problemi di salute.” e promuove invece i vaccini…..
“La tubercolosi è la causa più comune di morte per AIDS“
Corbett, E. L., C. J. Watt, N. Walker, D. Maher, B. G. Williams, M. C. Raviglione, and C. Dye. 2003. The growing burden of tuberculosis: global trends and interactions with the HIV epidemic. Arch. Intern. Med. 163:1009-1021.
Abstract/FREE Full Text
http://jcm.asm.org/cgi/ijlink?linkType=ABST&journalCode=archinte&resid=163%2F9%2F1009
Murray, S. 2006. Challenges of tuberculosis control. Can. Med. Assoc. J. 174:33-34. FREE Full Text
– http://jcm.asm.org/cgi/ijlink?linkType=FULL&journalCode=cmaj&resid=174%2F1%2F33
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=496706313690563&set=a.183708744990323.46904.182805198414011&type=1&theater
Fonte:
– http://vactruth.com/2012/06/03/7-trivia-facts-about-polio/
I sintomi di questo ammalamento, iniziano con la cosiddetta tubercolosi intestinale e, non curandola con la medicina naturale, essi si manifestano anche altrove e consistono nel caso del sintomo “tubercolosi”, in intenso dolore in un lato dei polmoni, dal fiato corto, accompagnati da sudorazione e tachicardia.
Questi sintomi indicano stati preesistenti di stitichezza, intossicazione e di infiammazione cronica, con creazione di muco.
Il batterio che si trova nell’espettorato del malato e’ solo la conseguenza della malattia e non la causa ! e la tubercolosi NON e’ contagiosa-infettiva.
Per i sofferenti di pneumotorace e di tutte le affezioni polmonari la panacea obbligatoria, consigliata dalla Medicina Naturale, è quella di una dieta crudista – vegetariana, coadiuvata da abbondanza di esercizi respiratori, se possibili in zone con aria la piu’ pura possibile, da bagni freddi e spugnature fredde alternate al caldo dei bagni di sole, da applicazioni di fango curativo sulle parti interessate.
Il dott. Manuel Lezaeta Acharan, guariva casi di dichiarata tubercolosi incurabile accertata dai raggi X, con la cura termica, basata su dieta rigorosamente crudista e fruttariana + clisteri e cataplasmi di fango al ventre alla notte fino alla scomparsa dei sintomi.
La tubercolosi e’ una malattia infiammatoria dovuta a varie con-concause: alimentazione errata, croniche infiammazioni, vaccinazioni (specie militari e forze dell’ordine – (A), perche’ plurivaccinati), e farmaci (antibiotici)
(A): La tubercolosi torna a far paura. Soprattutto tra gli italiani in divisa. A Napoli, Grosseto e Taranto in pochi mesi sono stati segnalati circa una decina di casi. A essere risultati positivi alle analisi per la tubercolina sono gli agenti della scientifica dellaPolizia di Stato in quanto plurivaccinati….
Secondo le ultime stime (anno 2008) oltre 2 miliardi di persone, ovvero un terzo della popolazione mondiale, sarebbero affette da tubercolosi, ma la grande maggioranza di essi è affetta dalla forma latente, che non reca alcun sintomo.
Scienziati hanno scoperto una “firma genetica” nel sangue di pazienti affetti da tubercolosi attiva, e ritengono che la loro scoperta possa contribuire ad elaborare test diagnostici e cure migliori per la malattia.
Ogni anno in Italia sono notificati al Ministero della Salute circa 4.500 nuovi casi di tubercolosi, per lo più nel Centro-Nord, con Milano e Roma a guidare la classifica delle città più colpite. “Si tratta però di una sottostima, perché non tutti i malati ricevono una diagnosi – fa notare Giorgio Besozzi, direttore del Centro per la tubercolosi Villa Marelli, che fa capo all’Ospedale Niguarda di Milano.
Più realisticamente, i casi potrebbero essere sette-ottomila all’anno, con un’incidenza che comunque è bassa rispetto a quella che si registra in altri Paesi”.
Le citta’ sono quelle nelle quali le vaccinazioni sono molto piu’ intensamente propinate alla popolazione, che viene ad essere controllata da computers in grado di raggiungere tutti coloro che “nicchiano” ai richiami delle Asl per la vaccinazione dei propri figli….quindi per questo motivo anche nei bambini e giovani la tubercolosi avanza inesorabilmente… !
Nelle carceri italiane positivi alla TBC il 20% dei detenuti – 10 Ago. 2012
.e se facessero altri test piu’ appropriati, troverebbero che anche nell’altro 80 %, e’ presente a livello intestinale !
Positivi al test della TBC due detenuti su dieci nelle carceri italiane. E’ uno dei dati inediti, e neanche il piu’ eclatante, su cui si confronteranno medici specialisti ed addetti ai lavori, dal 26 al 28 settembre a Viterbo in occasione della ”Conferenza Europea sulle malattie infettive, le politiche di riduzione del danno e dei diritti umani in Carcere”, organizzata dalla SIMSPe (Societa’ Italiana di Medicina e Sanita’ Penitenziaria) e dalla SIMIT (Societa’ Italiana di Malattie Infettive e Tropicali).
In particolare, il test cutaneo alla Tubercolina (che permette di individuare non gli individui ammalati ma coloro che nel corso della propria vita hanno avuto un contatto con il bacillo della Tubercolosi), effettuato su un campione di 1.069 detenuti che rappresentavano 47,4% della popolazione rinchiusa negli Istituti penitenziari di residenza, ha rivelato la positivita’ nel 21,8% dei casi, con una prevalenza dell’11,8% tra gli italiani e del 43,0% tra gli stranieri.
Lo studio, denominato ”La Salute non conosce Confini”, e’ stato condotto da SIMSPe con la collaborazione dell’Associazione Pazienti NPS (Network Persone Sieropositive), della SIMIT e con il patrocinio dei Ministeri della Giustizia e della Salute, con il contributo economico non condizionato dell’azienda Farmaceutica Gilead. Spiega all’Asca Sergio Babudieri, Associato di Malattie Infettive all’Universita’ di Sassari e presidente della SIMSPe: ”Poiche’ il passaggio tra lo stato di portatore d’infezione a quello di malato attivo dipende dalla capacita’ del sistema immunitario del singolo di tenere bloccata, anche per tutta la vita, l’infezione e poiche’ lo stato di competenza immunologica e’ condizionato anche dal proprio equilibrio generale inclusi psiche e sistema nervoso centrale (basti pensare all’esempio banale del ‘Fuoco di S.Antonio‘ riattivazione del virus della Varicella (NdR: magari iniettato con i vaccini) quando si e’ sotto stress psico-fisico), e’ intuibile come a fronte di una elevata percentuale di portatori, aumenti considerevolmente, soprattutto in carcere, la probabilita’ che qualcuno sviluppi, per patologia, per stress o in seguito all’assunzione di farmaci immunosoppressivi, un anche momentaneo deficit immunologico che apre potenzialmente la porta alla riattivazione del bacillo della Tubercolosi, con le conseguenze epidemiologiche che si possono immaginare in un ambiente chiuso come quello penitenziario”.
Carceri ad alto rischio, dunque, se si pensa che secondo gli ultimi dati, il sovrannumero ha superato le 21mila unita’ e che solo nel mese di luglio i morti per suicidio sono stati dieci con un altissimo numero di episodi di autolesionismo.
Ma a scatenare la TBC possono essere anche le terapie per la cura di altre malattie: ”Un nostro paziente che era risultato positivo alla Tubercolina ma senza alcuna lesione polmonare alla lastra del torace all’ingresso in carcere – spiega ancora Babudieri – ha iniziato la terapia per l’epatite C con Interferone e, dopo 8 mesi, ha sviluppato una TBC polmonare”.
Il caso e’ stato cosi’ rilevante che la prestigiosa rivista scientifica ”Emerging Infectious Diseases”, organo ufficiale del Centers for Diseases Control di Atlanta (U.S.A.) ha pubblicato la segnalazione dell’equipe di Babudieri sul rischio di Tubercolosi polmonare durante la terapia con peginterferon-alfa per la cura dell’epatite C.
Il rischio Tubercolosi per detenuti e operatori e’ dunque reale, ma potrebbe non essere cosi’ se, spiega ancora Babudieri, ”lo screening, oppure una visita specifica per il controllo della TBC venisse fatta in tutti gli Istituti ed in oltre il 70% dei residenti: il problema e’ che quel 47% di test e’ relativo solo agli Istituti dove lo screening viene eseguito, ma scende desolatamente al 13% se consideriamo tutti gli Istituti di cui disponiamo di dati. Se non c’e’ controllo il rischio puo’ diventare elevatissimo”.
Intervista a Sergio Babudieri, Associato di Malattie Infettive all’Universita’ di Sassari e presidente SIMSPe.
Tratto da: asca.it
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INDIA 2012 – Ecco nascere, una nuova forma di tubercolosi totalmente incurabile dai medici della medicina ufficiale:
TDR, ovvero Totally Drug Resistant = Totalmente resistente ai farmaci.
La nuova forma di tubercolosi si e’ manifestata in India, a Mumbai, è quindi totalmente incurabile per la medicina ufficiale.
Ha già ammalato 12 persone e ne sono morte gia’ 3, con la previsione che ogni malato avrà una velocità di ammalamento di 10-20 persone all’anno.
E la minaccia non riguarda solo l’India: due miliardi di persone (terzo della popolazione mondiale) si sono ammalati di questi sintomichiamati impropriamente “tubercolosi”, ogni anno 8 milioni di persone si ammalano e 2 milioni muoiono in tutto il mondo.
EUROPA e Tubercolosi
15 dei 27 Paesi colpiti da tubercolosi resistente appartengono all’Ue o all’Area economica europea. L’infezione resistente ai farmaci – ricordano gli esperti della Maugeri – ha una prevalenza di 440 mila casi e causa 150 mila morti l’anno. Si stimano inoltre 50 mila casi di Tbc multiresistente (dati 2008 dell’Organizzazione mondiale della sanità).
Lo studio è stato condotto attraverso un questionario formulato dai massimi esperti internazionali di Tbc, che ha permesso di analizzare i dati relativi a 200 casi di tubercolosi provenienti da 5 centri di riferimento nazionale di altrettanti Paesi europei, caratterizzati da diversi livelli di incidenza di Tbc e Tbc multiresistente o Mdr-Tb (alta, intermedia, bassa).
L’obiettivo era valutare l’adeguatezza della gestione dei casi di Tbc in Europa rispetto alle Linee guida internazionali.
vedi: Tine test + Teoria dei germi e’ falsa + Come nasce la malattia + Effetto Gregge + Alimenti contaminati + Bevete piu’ latte che vi fa male
vedi anche: Cure naturali del dott. Valnet + Bevete piu’ Latte che vi fa’ male = tubercolosi intestinale
Le RICERCHE MOSTRANO un NESSO fra MICROBIOMA Intestinale (intestino) e CERVELLO – 09/01/2015
Chiamate collettivamente microbioma, le migliaia di miliardi di microbi che abitano il corpo umano vivono principalmente nell’intestino, dove ci aiutano a digerire il cibo, a sintetizzare le vitamine e a difenderci dalle infezioni. Ora, recenti ricerche sul microbioma hanno dimostrato che la sua influenza si estende ben oltre l’intestino, fino ad arrivare al cervello. Negli ultimi 10 anni, vari studi hanno collegato il microbioma intestinale a una serie di comportamenti complessi, come umori ed emozioni, appetito e ansia.
Il microbioma intestinale sembra contribuire al mantenimento della funzionalità cerebrale, ma non solo: potrebbe anche incidere sul rischio di disturbi psichiatrici e neurologici, fra cui ansia, depressione e autismo. Una delle modalità più sorprendenti con cui il microbioma influisce sul cervello è durante lo sviluppo.
“Esistono delle finestre evolutive critiche in cui il cervello è più vulnerabile poiché si sta preparando a rispondere al mondo circostante”, spiega Tracy Baie, docente di neuroscienze presso la facoltà di veterinaria dell’Università della Pennsylvania. “Così, se l’ecosistema microbico della madre si modifica – per esempio a causa di infezioni, stress o diete – ciò cambierà il micro bioma intestinale del neonato, e gli effetti possono durare tutta la vita.”
Altri ricercatori stanno esplorando la possibilità che il microbioma abbia un ruolo nelle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com : http://tinyurl.com/kaa2j36
Vaccini obbligatori o no, tutti quanti sono da sempre sbandierati come utili e sicuri anche e non solo dal Ministero della salute, ma esiste una sentenza ben precisa (ignorata da tutti…) che mostra come tali distinzioni fra vaccini obbligatori e non, NON possono sussistere – vedi: Sentenza Corte Costituzionale
Le famiglie dei danneggiati da vaccino dal canto loro sottolineano “lo stato di abbandono in cui sono state lasciate dalle cosiddette “istituzioni che dovrebbero tutelare”, infatti “tutelano” ma solo i fatturati di Big Pharma….”. + Corruzione per i Vaccini
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Alimentazione contaminata” ed il fatto che circa il 90% delle malattie dipendono dal micobatterio !
Come ben afferma il dott. Filippo Ongaro: “La diminuzione della tubercolosi, per esempio, cominciò molto prima dell’identificazione del bacillo di Koch ! – vedi: Statistiche Istat
Vi e’ un libro che gia’ da 100 anni, indicava la principale causa della micobatteriosi … il latte vaccino.
CAPITOLO V.
Gli animali e la diffusione della tubercolosi.
Diffusione della tubercolosi con le carni degli animali malati.
– Più importante la diffusione per mezzo del loro latte.
– Grande frequenza della tubercolosi nelle vacche, dimostrata sia nei macelli, sia con le iniezioni di tubercolina.
– Il latte di vacche tubercolose può trasmettere la malattia.
– La bollitura basta a renderlo innocuo.
– Convenienza di combattere la diffusione della tubercolosi negli animali. – Modi e mezzi per raggiungere questo scopo.
Nella diffusione della tubercolosi ha molta importanza il fatto, che la malattia è assai frequente negli animali, i quali possono trasmetterla con le loro carni e col latte.
La diffusione con le carni non è la più temibile, anzitutto perchè nelle città, cioè negli aggregati di popolazione ove si mangia più carne e la tubercolosi è più diffusa, esistono di solito dei macelli pubblici, nei quali le carni che potrebbero essere dannose vengono sequestrate. Inoltre, la maggior parte della carne viene mangiata dall’uomo adulto, ed in questo il tubo intestinale, dove con la carne arriverebbero i bacilli, presenta ben poca predisposizione ad ammalare di tubercolosi.
Si aggiunga che la vera carne, anche quando la tubercolosi negli animali è molto avanzata, è sempre assai povera di bacilli, e quanto agli altri organi (come fegato, polmone, intestino, ecc.), se i bacilli vi son numerosi, vi hanno già prodotto tali alterazioni che a nessuno potrebbe venire in mente di usarne come cibo.
Da ultimo, e questo è il più, la carne si suol mangiare cotta, e la cottura vi uccide i bacilli.
Il miglior consiglio, ad ogni modo, è di dare l’ostracismo alle cosiddette carni al sangue, che possono essere veicolo, non solo di tubercolosi, ma di altre gravi malattie, e di curare che l’azione sterilizzante della cottura arrivi fin nelle parti più centrali del pezzo di carne; il che, se questo è voluminoso, non si ottiene in così breve tempo di cucinatura come ordinariamente si crede.
Nella diffusione della tubercolosi importanza di gran lunga maggiore della carne, ha il latte, e per varie ragioni.
In primo luogo è da considerare che il consumo del latte, come alimento, è grandissimo. La Francia, che pure è uno dei paesi al mondo che producono maggior quantità di vino, produce tuttavia meno vino che latte.
In secondo luogo è da tener conto del fatto che il latte è usato specialmente dai fanciulli, i quali sono più predisposti degli adulti alla tubercolosi dell’intestino e delle sue ghiandole linfatiche.
In terzo luogo convien notare che il latte di cui si fa maggior uso è quello di vacca, e che per nostra sfortuna la vacca è, fra gli animali domestici, quello che più va soggetto alla tubercolosi.
La frequenza della tubercolosi nelle vacche non si può determinare con precisione.
Fino a poco tempo fa l’esistenza della malattia non si poteva sempre riconoscere nell’animale vivo, perchè quando essa non è avanzata, può decorrere senza alcuna manifestazione avvertibile dal veterinario.
Si è cercato, allora, di desumerne la frequenza dal numero degli animali trovati tubercolosi all’atto della macellazione, e per questa via si è accertato, che essa varia assai da paese a paese, e che, anzi, può variare di non poco nello stesso paese.
Così, per esempio, limitandoci all’Italia, Alessi e Arata al macello di Roma avrebbero trovato che, sopra cento vacche di razza svizzero-lombarda, si conterebbero sei casi di tubercolosi, mentre sopra altrettante di razza romana brada non se ne conterebbe che uno; a Padova il Cappelletti calcola che nel sessennio 1890-95 la tubercolosi tra le vacche macellate si sia riscontrata nella proporzione del 3 per cento; più rara sarebbe a Firenze, a Pisa, a Napoli, a Torino; assai più frequente, invece, in Lombardia.
(NdR: oggi in Italia, nel 2011 siamo al 65%…)
A Civitavecchia, secondo il dott. Croce, si avrebbero differenze grandissime secondo l’epoca dell’anno che si considera: dal maggio all’agosto vi si macellano vacche selvagge della campagna romana, che danno il 4 per cento di tubercolosi (NdR: siamo nel 1890); nei mesi invernali si ammazzano vacche di scarto provenienti dalle latterie suburbane di Roma, che presentano l’enorme proporzione del 30 per cento di tubercolosi (NdR: siamo nel 1890); negli altri mesi, infine, si fa uso di giovani vacche toscane, in cui la tubercolosi si riduce al 2 per cento (NdR: perche’ allevate a terra, libere allo stato brado, non in stabulazione fissa).
E si noti, che in molte località si è trovato, che il numero degli animali riconosciuti malati all’atto della macellazione cresce rapidamente.
All’ammazzatoio di Lipsia la proporzione delle vacche tubercolose è salita in 4 anni (1888-91) dall’11,1 al 26,7 per cento, e a Schwerin dal 1886 al 1894 è salita dal 10,7 al 35 per cento.
Se non che, per quanto queste cifre in molti paesi siano così elevate, non ci possono rappresentare in giusta misura il numero degli animali tubercolosi che vivono nelle stalle; il quale deve essere assai maggiore. Si comprende facilmente, infatti, che quando un proprietario è fatto accorto dal dimagrimento e dagli altri sintomi presentati dall’animale, che una vacca è gravemente ammalata di tubercolosi, si guarda bene dall’introdurla nell’ammazzatoio, dove verrebbe in tutto o in parte sequestrata, ma la spaccia al minuto, o la vende nei comuni piccoli, ove non è sottoposta alla visita veterinaria.
Risultati più esatti presentemente si possono ottenere esaminando gli animali ancor vivi.
È ben vero che fino a poco tempo fa, come già dissi, non si poteva raggiungere lo scopo, perchè, se era possibile di diagnosticare la malattia a stadio avanzato, non si avevano mezzi per riconoscerne i casi più leggieri. Ma oggidì le condizioni sono molto differenti, giacchè possediamo nella tubercolina un agente preziosissimo, che ci svela le alterazioni tubercolari anche nel loro inizio.
La tubercolina, preparata per la prima volta da Koch, non è che un estratto glicerico di bacilli tubercolari.
Ognuno ricorda le speranze che essa aveva destato per la guarigione della tubercolosi dell’uomo, e la profonda delusione che seguì alla sua introduzione nella pratica. Ma quanto essa fu impotente a curare la malattia, altrettanto riuscì utile nello svelarcene l’esistenza. Iniettata in determinata quantità e in determinate condizioni in un animale, dà luogo, se questo è tubercoloso, ad un aumento di temperatura, a un accesso febbrile (accompagnato sovente da perdita di appetito, diminuzione della produzione del latte, tremiti e diarrea) che si manifesta alcune ore dopo l’iniezione, e dura, il più delle volte, da dieci a dodici ore.
Questa reazione manca, invece, quando l’animale è esente da tubercoli.
Praticando, dunque, le iniezioni di tubercolina in tutti gli animali di una stalla, si può riconoscere con sufficiente precisione quanti fra essi siano affetti da tubercolosi.
Dico soltanto “con sufficiente precisione” perchè in un certo numero di casi (è forse molto il dire nel 4 per cento dei casi) si ottengono risultati inesatti; può darsi, cioè, che manchi la reazione in animali veramente tubercolosi; ma appunto il piccolo numero di questi casi fa sì, che queste eccezioni perdano quasi ogni importanza nella pratica.6
Finora in pochi paesi si è fatto delle iniezioni di tubercolina tale largo uso, da poterne trarre deduzioni sul grado di diffusione che vi ha raggiunto la tubercolosi. Quel tanto che se ne sa, però, basta ad accertare che le condizioni sono assai più gravi di quello che non apparisse stando soltanto ai risultati ottenuti nei macelli. Il prof. Bang di Copenaghen, che senza dubbio è il più competente in materia e si è acquistate le maggiori benemerenze nella difesa contro la tubercolosi animale, nel giugno 1898 poteva annunciare, che sopra 224.969 bovini inoculati in Danimarca, 64.707 avevano presentato la reazione della tubercolosi.
Si può quindi calcolare che in quel paese, dove l’industria del latte e dei suoi derivati è una delle più produttive, circa il 28,80 per cento degli animali è malato di tubercolosi.
È una proporzione veramente enorme, la quale meglio d’ogni discorso ci fa toccar con mano la gravità del danno, sia rispetto all’uomo, sia rispetto all’allevamento del bestiame. Una consolazione si può trovare riflettendo, che siccome la tubercolina è un reattivo di estrema delicatezza, molte delle reazioni ottenute con la sua inoculazione sono dovute a nodi tubercolari limitatissimi, che non alterano e forse non altereranno mai la salute dell’animale. Ma anche facendo una larga sottrazione a quel 29 per cento, la quantità degli animali tubercolosi rimane pur sempre tale, da costituire un gravissimo pericolo sociale.
Si pensi alla quantità di latte che può produrre nel lungo corso della sua malattia una sola mucca tubercolosa, e al numero di ragazzi che, usandone, possono per settimane e mesi introdurre nel proprio intestino i germi del contagio !
E che infatti i bacilli tubercolari spesso esistano nel latte posto in commercio, è stato accertato in parecchi paesi d’Europa, non esclusa l’Italia. Da noi, per esempio, vennero trovati da Alessi e Arata a Roma, dal Fiorentini nella bassa Lombardia, dal Rondelli a Torino, dal Massone a Genova; non vennero, invece, trovati dal De Rossi in buon numero di campioni del latte di Pisa.
A questa frequenza della tubercolosi nelle vacche s’aggiunge l’aggravante, che il latte può essere già inquinato di bacilli quando ancora l’animale offre le apparenze di una florida salute, e nessun veterinario potrebbe dirlo ammalato, nessun proprietario pensare all’esistenza di un pericolo.
Due anni fa, L. H. Petit riferì la storia di una bambina di Ginevra, che morì di tubercolosi intestinale e mesenterica, senza che si potesse determinare donde le fosse pervenuta la malattia; soltanto una ricerca più diligente mise in chiaro, che la tazza di latte fresco, che soleva bere ogni giorno, proveniva da un podere, nel quale, di cinque mucche apparentemente sanissime, quattro furono riconosciute tubercolose.
Brouardel narra che in un convento, essendo morte di tubercolosi nello spazio di due anni cinque educande, che non avevano alcuna disposizione ereditaria od acquisita alla tisi e non erano state esposte ad alcuna forma di contagio, si esaminò accuratamente la vacca che aveva sempre fornito il latte, e la si trovò tubercolosa.
Alla Scuola d’Agricoltura di Grignon, sopra 23 vacche di bella apparenza e credute sanissime, non meno di dodici, prima coll’inoculazione della tubercolina, poi coll’esame cadaverico, si riconobbero tubercolose.
Da questi esempi s’impari quali dolorose sorprese si possano preparare a coloro che, come succede in tante famiglie agiate che vivono in campagna, illusi dall’aspetto florido di una mucca, usano del suo latte senza precauzione alcuna.
È pertanto d’alta importanza nella prevenzione della tubercolosi di tenersi difesi anche contro i danni che possono provenire dagli inquinamenti del latte, ed a questo scopo il mezzo più sicuro è semplicissimo, e si fonda sul fatto, che la bollitura in qualche minuto vi uccide sicuramente i bacilli.
Non si usi, dunque, mai di latte che non sia stato bollito, e nell’osservanza di questo precetto si sia rigorosi specialmente se il latte deve servire per fanciulli.
Se ne trarrà vantaggio, oltre che per la tubercolosi, per altre malattie, che pure sono trasmissibili per mezzo del latte, come sarebbero la febbre tifoide, la scarlattina, e alcune forme di catarri acuti dell’intestino; senza contare, che la bollitura serve a conservare il latte a lungo, anche nella stagione estiva.
A coloro che avversano la bollitura, asserendo che toglie al latte alquanto del suo sapore e del suo profumo, si potrebbe raccomandare un altro trattamento, che è meno spiccio, ma non meno sicuro; tengano, cioè, il latte per una quindicina di minuti alla temperatura di 85° C., poi lo raffreddino rapidamente. Del resto, se vi ha chi per una lieve questione di gusto, preferisce esporsi a pericoli, si serva pure: le prescrizioni dell’igiene individuale sono fatte per le persone ragionevoli.
Però conviene riflettere, che la carità cristiana insegna a beneficare anche le persone irragionevoli, e d’altra parte, bisogna tener conto di coloro, che non ricorrono alla bollitura per ignoranza, per trascuratezza o per povertà.
Occorre, pertanto, che all’igiene individuale si aggiunga l’igiene pubblica, la quale spande indistintamente i suoi benefici su tutti. Spetta all’igiene pubblica, non già di rendere innocuo un latte inquinato, ma d’impedire che si smerci un latte che non sia sicuro.
Questo intento si può conseguire sorvegliando accuratamente per mezzo di persone tecniche le stalle onde proviene il latte fornito alla popolazione, ed eliminando dalla produzione tutte le vacche che o coll’esame clinico o colle inoculazioni di tubercolina sieno state riconosciute tubercolose.
In una questione di tanta importanza per la salute dell’uomo non dobbiamo lasciarci impressionare dal numero elevato delle mucche che dovrebbero venire escluse come tubercolose, poichè quanto maggiore risulta tal numero, tanto più grave è il danno che presentemente ne deriva, e tanto più urgente, per conseguenza, la necessità di provvedere.
Nello scorso anno 1898, in una inchiesta fatta eseguire dalle autorità di Manchester, si trovò che sopra 93 campioni di latte presi alla stazione, non meno di 17 (quindi il 18 per cento) contenevano bacilli tubercolari, e che in 14 delle 16 fattorie che avevano fornito questo latte, esistevano una o più mucche che già al semplice esame della mammella apparivano affette da tubercolosi.
La municipalità di Manchester si arretrò forse dinanzi a questa grande diffusione della malattia ?
Esitò forse ad invocare provvedimenti per combatterla ? Tutt’altro !
Essa chiese al Parlamento che le si concedessero quelle disposizioni regolamentari di cui un Comune modello, quello di Glasgow, gode fino dal 1890, e fra le quali stanno le due seguenti:
1° Qualora un proprietario fornente latte alla città, dopo che gli venne notificato che una delle sue mucche soffre di tubercolosi o di qualsiasi altra malattia atta a rendere l’uso del suo latte pericoloso o dannoso alla salute, conservi tale vacca nella sua proprietà, si presumerà, fino a prova del contrario, che egli abbia venduto per l’uso dell’uomo il latte prodotto da tale animale, e sarà punito con una multa non eccedente le 125 Lire (italiane).
2° Chi venderà, o farà vendere, o permetterà sia usato per alimento dell’uomo il latte di una vacca malata di tubercolosi o di qualsiasi altra malattia che ne renda il latte pericoloso o dannoso alla salute, sarà punito con una multa non eccedente le 250 Lire.7
Queste prescrizioni sono eccellenti, ma non bastano. Infatti, esse procurano il vantaggio di diminuire la frequenza della tubercolosi nelle vacche e dei bacilli tubercolari nel latte soltanto in quelle zone di paese ove stanno le città, le borgate o i villaggi che le hanno inserite nei propri regolamenti d’igiene e le applicano severamente, ma non valgono a sradicare la tubercolosi animale da tutto il paese. Nelle parti in cui le disposizioni suddette non vengono messe in vigore, essa continuerà ad infierire; può darsi, anzi, che vi aumenti di gravità pel concentrarvisi degli animali sfrattati dalle zone risanate.
E ciò porta di nuovo ad un pericolo generale, perchè in queste regioni il latte prodotto dalle vacche tanto sane quanto tubercolose, non venendo venduto a grossi aggregati di popolazione, serve in parte per l’alimentazione dei contadini, in parte per l’industria cosiddetta del latte.
Ora, fra i prodotti di questa industria ve n’ha qualcuno, per esempio il burro, che si fabbrica con latte non bollito in precedenza, o non riscaldato fino ad una temperatura sufficiente ad uccidere i bacilli tubercolari, e che quindi può servire di veicolo di diffusione del contagio in tutto il paese. Si noti, che l’esistenza di bacilli tubercolari nel burro del mercato è un fatto tutt’altro che eccezionale.
Conviene pertanto ricorrere ad una misura più radicale, e combattere la tubercolosi animale, non soltanto nelle zone in cui riesce più pericolosa all’uomo, ma in tutto il paese. Il che si può fare con sicurezza di risultato con gli stessi mezzi che si pongono in opera contro i contagi umani, cioè coll’isolamento e con le disinfezioni.
In Danimarca già da parecchi anni, specialmente per gl’incitamenti e sotto la guida del prof. Bang, si è adottato questo sistema, al quale il Governo accorda aiuto morale e finanziario, giacchè oltre all’aver promulgato un’apposita legge, mise in bilancio una somma annua non lieve per venire in aiuto di quei proprietari, che si dichiarassero pronti ad uniformarsi alle disposizioni della legge stessa; e i risultati che se ne sono ottenuti non avrebbero potuto essere più incoraggianti. Hanno, infatti, dimostrato, che delle stalle gravemente colpite dalla tubercolosi possono in qualche anno e con poca spesa essere liberate dalla malattia.
L’argomento è di tanta importanza, che credo di dover brevemente esporre come convenga procedere per raggiungere lo scopo, valendomi tanto delle pubblicazioni del Bang, quanto delle Istruzioni pubblicate nel 1896 dal Ministero prussiano d’agricoltura, all’intento di avviare i propri connazionali a seguire l’esempio della Danimarca.
I bovini della stalla infetta vengono distinti in tre gruppi:
il 1° comprende quelli che hanno reagito alla tubercolina, e possono così considerarsi come tubercolosi;
il 2° quelli in cui la tubercolosi è così avanzata, che si riconosce anche senza la tubercolina;
il 3° quelli che, non presentando apparenze esterne di tubercolosi e non avendo reagito alla tubercolina, si possono considerare come sani.
Gli animali del 2° gruppo, quelli, cioè più gravemente affetti, si macellano al più presto, e del loro corpo si trae profitto secondo le norme della pulizia sanitaria.
Quanto a quelli degli altri due gruppi, si ricoverano in locali separati, in modo che i malati non possano trasmettere la malattia ai sani; epperò se non si possiedono due stalle, l’unica stalla viene divisa in due parti per mezzo di un buon tramezzo che vada dal pavimento al soffitto. Queste stalle o porzioni di stalla, e specialmente quella destinata ai bovini sani, vengono accuratamente pulite e disinfettate prima d’introdurvi i rispettivi animali.
Gli animali del gruppo sano in nessuna occasione di pascolo, di lavoro o d’altro, si trovano con quelli del gruppo malato.
Se non si può avere un personale speciale per essi, per lo meno chi attende alle stalle deve occuparsi prima degli animali sani, poscia di quelli malati, a fine di non portare l’infezione da questi a quelli, e finite le sue faccende, si lava accuratamente.
Non si aggiungono nuovi animali al gruppo dei sani se prima non si è accertato colla tubercolina che sono esenti da tubercolosi.
Nel gruppo sano la prova della tubercolina si ripete due volte all’anno, a fine di eliminarne gli animali che nel frattempo eventualmente fossero stati colpiti dal contagio.
Gli animali del gruppo sano si adoperano, come di solito, per la produzione del latte, la riproduzione e il lavoro. Altrettanto si fa con quelli del gruppo tubercoloso, pei quali però si consiglia la macellazione appena accada di poterla fare senza perdita, o appena appaiano delle manifestazioni esterne indicanti l’aggravarsi della malattia.
I vitelli partoriti da animali del gruppo tubercoloso si separano dalla madre tosto dopo la nascita, e si portano e si allevano nella stalla del gruppo sano. Essi possono senza inconvenienti venir nutriti col latte materno, quando però si usi in modo assoluto la precauzione di non somministrarlo che dopo avervi uccisi i bacilli tubercolari mediante una buona bollitura.
L’alimentazione con questo latte può cominciare addirittura nel secondo giorno dopo la nascita; nel primo giorno, invece, si fa uso di colostro precedentemente riscaldato a 65° C.
Alcune settimane dopo la nascita i vitelli si assoggettano alla prova della tubercolina, e si macellano quelli che reagiscono; i quali sogliono essere in numero estremamente piccolo, giacchè, come vedremo, la tubercolosi ben di rado è ereditaria, e il solo contagio che avrebbe potuto aver luogo, quello per mezzo del latte, venne impedito colla bollitura.
Per la riproduzione non si adoperano che tori che non abbiano reagito alla tubercolina.
Come si vede, la lotta contro la tubercolosi animale si può fare con mezzi semplici, con poca spesa e poco danno. Dapprincipio non si uccidono che quegli animali che, essendo in uno stadio avanzato di malattia, rendono poco al proprietario e diffondono largamente il contagio.
Quanto agli animali meno malati, essi continuano a dare prodotto sotto forma di vitelli e di latte, ma non possono recar danno, trasmettendo ad altri la malattia, per la triplice ragione, che non sono in rapporto coi sani, che il loro latte viene reso innocuo colla bollitura, e che i vitelli, appena nati, vengono sottratti alle rispettive madri.
Così, aumentando continuamente d’anno in anno il numero degli animali sani, e diminuendo quello dei malati, in pochi anni la stalla si libera da ogni traccia di tubercolosi.
Operando in questo modo, non solo si tutela un interesse igienico di primo ordine, ma si giova grandemente all’economia nazionale, diminuendo le perdite cagionate al bestiame dalla terribile malattia. Conviene quindi che in questa impresa il buon volere dei cittadini venga aiutato dall’autorità, la quale può contribuirvi, sia con regolamenti ed istruzioni, sia con soccorsi più diretti, sostenendo in tutto o in parte le spese per la provvista e l’inoculazione della tubercolina, e in dati casi, magari, indennizzando parzialmente i proprietari per gli animali che devono sacrificare.
Qualche cosa a questo riguardo si era fatto, anni fa, anche da noi, quando l’abolita Direzione di Sanità aveva istituito un Laboratorio per preparare la tubercolina e distribuirla a minimo prezzo; ma, pur troppo, anche questa savia istituzione andò travolta dal turbine distruggitore, che imperversò nel 1896 sotto l’ultimo ministero Rudinì.
Egli è pertanto da augurare che l’Italia rientri risolutamente in questa via, e che, come in Danimarca, una savia legge vi desti, vi diriga, vi aiuti le iniziative private. Non bisogna, però, contare su di un sollecito risultato, perchè da noi le leggi si fanno facilmente, ma non è ancora ben penetrata nei cittadini la convinzione che, essendo esse fatte a vantaggio di tutti, è interesse di tutti il rispettarle.
Quindi, pur caldeggiando l’attuazione di questo programma, per ora conviene restar fedeli al precetto, che quando non si è assolutamente sicuri dell’animale onde provengono, il latte, la crema e il burro non si devono usare se prima non sono stati purificati dal calore.
Le iniezioni di tubercolina possono condurre in errore:
1) dando luogo alla reazione quantunque l’animale sia sano;
2) non dando luogo alla reazione, quantunque l’animale sia tubercoloso.
Il primo fatto è estremamente raro, e il piccolo numero di casi che ne vennero descritti è certamente superiore al vero, poichè, siccome talora le alterazioni tubercolari dei bovini sono assai piccole, può darsi che si siano creduti sani degli animali in cui non si riuscì a trovare dei piccoli focolai, che invece un esame più accurato o fortunato avrebbe messi in evidenza.
Il secondo fatto, mancanza di reazione nonostante l’esistenza della tubercolosi, può aver luogo:
1) quando gli animali sono strapazzati, es. hanno viaggiato lungamente per portarsi al mercato;
2) quando la malattia è in istadio avanzato; e in questo caso il fallire della reazione non è causa d’errore, perchè sogliono esservi altri segni che rivelano lo stato dell’animale;
3) quando l’animale ebbe già, qualche tempo prima, un’iniezione di tubercolina.
Quest’ultimo caso è di non poca importanza, perchè può essere larga fonte di frodi: i proprietarii iniettano i loro animali un po’ prima di portarli al mercato, e in tal modo, venendo a mancare la reazione nella prova che si fa all’atto della vendita, passano per sani anche gli animali tubercolosi.
Devesi però notare, che non tutti gli animali che ebbero una prima iniezione di tubercolina non reagiscono più alla successiva; secondo l’esperienza del prof. Bang succederebbe soltanto nel 20 per cento degli animali. Tuttavia questa è una frazione abbastanza grande perchè si debba cercar modo d’evitare, o almeno di diminuire la possibilità della frode.
A ciò intese, es. il Consiglio Federale Svizzero, allorchè col suo decreto del 21 luglio 1896, oltre all’autorizzare il Dipartimento Federale dell’Agricoltura a distribuire gratuitamente la tubercolina ai Cantoni che ne avrebbero fatta domanda, prescrisse:
1° che questa sostanza non possa essere consegnata se non ai veterinari patentati, i quali soli hanno il diritto di fare l’inoculazione,
2° che i veterinari abbiano a presentare il 14 e l’ultimo di ogni mese un rapporto sulle inoculazioni fatte,
3° che tutti gli animali che hanno presentato la reazione siano segnati all’orecchio destro, esportando un pezzo triangolare della sua punta.
Riferisco come esempio di provvedimenti presi da altri Stati contro la vendita di latte tubercoloso un sunto del Règlement de Police Sanitaire relatif à l’exploitation des vacheries, pubblicato dal Bureau de Salubrité del Cantone di Ginevra.
Art. I. Nessuno può stabilire o esercitare una vaccheria nel Cantone di Ginevra, senza un’autorizzazione speciale del Dipartimento di Giustizia e Polizia, il quale farà eseguire una inchiesta preventiva dall’Ufficio di Sanità…
Art. IV. Ogni mucca prima della sua entrata nella vaccheria deve aver subìta la prova della tubercolina…
Art. VII. Ogni contravvenzione al presente regolamento sarà punita con pene di polizia, e in caso di recidiva potrà essere ordinata la chiusura dello Stabilimento.
Nelle vaccherie esistenti al momento dell’applicazione del presente regolamento tutte le mucche saranno tubercolinizzate.
Quelle che reagiranno dovranno abbandonare lo stabilimento entro un periodo di tempo che sarà fissato dal Dipartimento.
La vendita di latte proveniente da vacche tubercolose è formalmente proibita.
8 Misure legislative per diminuire l’estendersi della tubercolosi animale vennero già adottate da alcuni Stati dell’Unione Americana, dal Belgio, dalla Francia, dalla Danimarca, dalla Norvegia e dalla Svezia.
Tratto da: intratext.com
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TEST della medicina ufficiale: Mantoux, Raggi X, e Quantiferon
Questi test sono basati sull’assunto ideologico FALSO che, come causa delle tubercolosi, vi sia un batterio od un mico batterio.
Nulla di piu’ FALSO, il batterio e/o micobatterio che trovano nei malati NON e’ la causa, ma la conseguenza dell’ammalamento per via del disordine funzionale del Terreno e per l’immunodepressione instaurata dai disordini del terreno, per varie cause (es. i vaccini) e concause, che generano od attivano la mutazioni dei batteri autoctoni, in batteri detti impropriamente patogeni, infatti la prova di cio’ e’ che, nei sani quei batteri NON si ritrovano, ma si trovano SOLO ed unicamente nei malati.
Quindi fare quei test, NON indica proprio nulla sulle cause dell’ammalamento, che e’ precedente e riscontrabile solo nel Terreno, ma che presenta i sintomi chiamati in questo caso, tubercolosi… – vedi La teoria dei germi e’ falsa !
Il Mantoux test (attendibilita’ al 50% se viene ripetuto per l’effetto boster, altrimenti l’attendibilita’ e’ molto meno del 30%) è una prova diagnostica (molto imprecisa, quindi insicura) che consiste nell’iniezione intradermica, sulla faccia palmare dell’avambraccio, di una piccola quantità nota di tubercolina al fine di saggiare la reattività dell’individuo ad una eventuale e/o possibile infezione dalmicobatterio della tubercolosi.
Esso consiste nell’inoculazione intradermica di 5 unità di derivato proteico purificato o PPD (equivalente a 0,1 mg).
La intradermoreazione (conseguente alla risposta dei linfociti sensibilizzati) deve essere valutata dopo 48 ore. Una lesione con un diametro maggiore di 10 mm deve essere considerata, nell’individuo sano, positiva.
Nell’individuo non immunocompetente (immunodeficiente), si assume come positiva una lesione maggiore di 5 mm di diametro.
Il test di Mantoux, benché ancora utilizzato come misura di controllo, risulta spesso positivo, non solo nella tubercolosi attiva, ma anche dopo esposizione a micobatteri ambientali innocui, dopo esposizione asintomatica recente a M. tuberculosis, nelle infezioni latenti e nei soggetti vaccinati.
A seconda della dimensione della reazioni cutanea, si potrebbe (forse) interpretare se il soggetto e’:
Soggetto Mantoux positivo:
– è un soggetto che potrebbe essere vaccinato contro il batterio della tubercolosi
– è un soggetto che potrebbe aver subìto un’infezione da batterio della tubercolosi in passato o che al momento stesso del test è infetto da tale microrganismo in modo sintomatico o asintomatico.
– è un soggetto che potrebbe aver subìto un’infezione da altri micobatteri non tubercolari.
Soggetto Mantoux negativo:
– è un soggetto che molto probabilmente non ha avuto contatti col batterio della tubercolosi o con antigeni ad esso appartenenti.
– un soggetto che potrebbe aver una reazione negativa per motivi di immunodeficienza o immunodepressione.
Quindi e’ un Test da NON fare perche’ invasivo ed assolutamente inutile, come attendibilita’ !
Il Quantiferon
Consiste nel prelievo di sangue e nel cimentare il siero del soggetto indagato con particolari antigeni tubercolari quali ESAT-6, CFP-10 o lo stesso derivato proteico purificato. Successivamente, dopo il tempo necessario alla processazione degli antigeni, si valuta mediante ELISA (test inattendibile) la presenza di interferone, che testimonia l’attività dei linfociti T sensibilizzati al M. tubercolosis.
Il caso della tubercolosi al Gemelli si complica: c’è un giallo sul tipo di test eseguiti – Roma Sett. 2011
Ma questi medici, ci fanno o ci sono ?
Il Quantiferon, pur non essendo validato sui neonati ha attendibilità 90%, il Mantoux circa il 50% (se viene ripetuto per l’effetto booster … altrimenti molto meno). E poi … i raggi ai polmoni ai neonati ?
Ma cosa si aspettano di trovare le caverne o volevano trovare bacilli di 2 micron ?
Non sanno che i micobatteri, avendo crescita lenta, non possono provocare caverne nei neonati ?
Le caverne le hanno loro, si ma nel cervello !
Tenete presente che i test, Mantoux ed i Raggi X, non sono proprio salutari ….
By Giancarlo Luzzi – https://www.facebook.com/notes/533273320077859/?pnref=story
Persino il ministro della sanita’ Italiano e’ positivo al Test:
Tbc, anche il Ministro della sanita’ F. Fazio positivo al test, che ribatte «Mi rivolgo ai genitori dei bimbi contagiati: Essere positivi non vuol dire avere la malattia – 23/09/2011
“L’idea è stata mia. Volevo trovare un modo per comunicare e far capire che essere positivi al batterio della tubercolosi non significa avere la malattia. Il mio gesto è stato un messaggio ai genitori dei bambini contagiati al policlinico Gemelli. State tranquilli”.
Dieci giorni fa il ministro si è sottoposto al test per la Tbc, il Quantiferon.
Una trovata pubblicitaria, più o meno l’equivalente di quando all’epoca del disastro nucleare di Fukushima il ministro ha mangiato in diretta il sushi per far comprendere l’inesistenza del rischio di tossicità legato al consumo di alimenti tipici della cucina giapponese, a cominciare dal pesce. Ma anche Fazio è risultato positivo al test. La notizia della positività è stata diffusa nel corso del convegno dell’associazione Codacons da Gianni Rezza, epidemiologo dell’Istituto Superiore di Sanità.
Perché, ministro, ha pensato di sottoporsi al test ?
“C’era bisogno di fare chiarezza e rassicurare. Il 12% degli italiani risulterebbero positivi alla tubercolosi (in realta’ sono molto ma molto di piu’, attorno al 70%…e non lo sanno…) come me e la percentuale fra i medici sarebbe sicuramente più alta. Io ero sicuro di essere positivo. Perché sono medico e ho sempre frequentato ospedali ed era improbabile che non fossi mai entrato in contatto col batterio e che il mio sistema immunitario non avesse avuto una reazione di difesa”.
In compenso non vi e’ tubercolosi fra i profughi extracomunitari…!
Nessun caso di tubercolosi tra i profughi – 01-10-2011
In relazione alla notizia “Otto profughi malati di TBC, Ulss in allerta”, apparsa oggi su un quotidiano locale, l’ULSS 7 precisa quanto segue: nessun profugo giunto negli ultimi mesi, e ospitato nelle strutture del territorio della Diocesi di Vittorio Veneto, presenta un quadro di TBC clinicamente evidente.
Alcuni soggetti hanno manifestato, ai controlli di routine eseguiti all’arrivo a Treviso, una positività alla tubercolina (che attesta l’avvenuto contatto con il bacillo di Koch nel corso della vita), tale da raccomandare la profilassi antitubercolare. Si tratta di una normale procedura precauzionale che nulla ha a che vedere con il trattamento della tubercolosi conclamata.
Per quanto riguarda la situazione sanitaria dei profughi, essa è costantemente monitorata dall’Ulss 7 e non desta alcun tipo di preoccupazione.
Tratto da: ulss7.it
Commento NdR: quelli positivi a quel test, sono facilmente MALATI di tubercolosi intestinale, che puo’ evolvere nella tubercolosi polmonare, oppure in qualsiasi altro sintomo ed in qualsiasi altro organo.- vedi: Definizione della parola malattia
Le iniezioni di tubercolina possono comunque indurre in errore:
1) dando luogo alla reazione quantunque il soggetto sia sano;
2) non dando luogo alla reazione, quantunque il soggetto sia tubercolosico.
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MORTI per i VACCINI – Ottobre 2011 – Il Giappone ha temporaneamente fermato l’utilizzo di vaccini delle case farmaceutichePfizer Inc. e Sanofi-Aventis Sa, per indagare sulla morte di 4 bambini sottoposti alla profilassi per la polmonite e alcuni tipi di meningite. Un funzionario del ministero della Salute ha riferito che martedi’ il governo incontrera’ degli esperti in materia.
I decessi hanno colpito bambini di eta’ compresa tra i 6 mesi ed i 2 anni poco DOPO l’iniezione del vaccino.
VACCINO per la TUBERCOLOSI (BCG) – e’ molto pericoloso !
Con il BCG (che è un vaccino che “dovrebbe, dicono dovrebbe, prevenire” la malattia tubercolare…m anon e’ cosi…), ci “curano” anche il raffreddore …Vaccini che curano ? ma questa poi ….! Ah si, ma certo, “curano gli interessi di Big Pharma”…..
“BCG is a goldmine for ear, nose and throat specialists.”
(Il vaccino BCG è una miniera d’oro per gli specialisti di orecchio, naso e gola)
“Every time you hear of the tragic death of an infant, carried off in the first weeks of life by ‘viral meningitis’, you have the right to suspect that BCG is at work, even if the autopsy confirms a viral diagnosis. My wife lived through t…his tragedy in a major Swiss hospital where she worked. The autopsy of the child revealed the tubercular nature of the ‘viral’ meningitis following a BCG inoculation, but all the assistants and nurses had received very clear instructions to say nothing or risk terrible consequences. As with all secret societies, the law of silence is absolute among doctors!”
(Traduzione: Ogni volta che apprendi della tragica morte di un neonato, avvenuta nelle prime settimane di vita per “meningite virale”, hai il diritto di sospettare che il vaccino BCG abbia agito, anche se l’autopsia conferma una diagnosi virale. Mia moglie è vissuta attraverso questa tragedia in un importante ospedale svizzero dove lavorava. L’autopsia del bambino mostrava la natura tubercolare della meningite “virale” susseguente una inoculazione del vaccino BCG, ma tutti gli assistenti e le infermiere avevano ricevuto istruzioni molto chiare di non dire nulla a rischio di terribili conseguenze. Come in tutte le società segrete, la legge del silenzio è assoluta tra i medici !)
Dr Jean Elmiger (Rediscovering Real Medicine ISBN 1862041997) – Tratto da: http://www.whale.to/v/elmiger2.html
The launching of the BCG vaccine was a model of economic gangsterism, a gigantic dishonest commercial operation. Nothing is missing from the scenario: an eccentric inventor, falsified laboratory experiments, a pseudo-scientific varnish, garbled statistics, shameless publicity, the purchased support of powerful magnates, and, the final masterly touch, a ‘free’ product financed by the taxpayer! For the French public, unfortunately used to scandals, none of this is very uncommon. But what really sets the BCG story apart is the heights of machiavellism that it reaches. For Chavanon reveals that the 20 or so families that hold hostage the nation’s health -i.e. its teaching, its laboratories, its temples… and its commerce- succeeded in 1949 in having the French government hurriedly vote to make the BCG vaccination compulsory. Since that black year not one French person has escaped this fatal toxin..”
(Traduzione: Il lancio del vaccino BCG e’ stato un vero modello di gangsterismo economico, una gigantesca operazione commerciale disonesta. Nulla manca allo scenario:
un inventore eccentrico, esperimenti di laboratorio falsificate, uno pseudo-scientifica vernice, statistiche artefatte, pubblicità spudorata, il supporto acquistato dei magnati potenti, e il magistrale tocco finale, un prodotto ‘libero’ finanziato dai contribuenti !
Per il pubblico francese, purtroppo utilizzato per molti scandali, niente di tutto questo è molto raro.
Ma ciò che davvero rappresenta la storia del vaccino BCG a parte, è l’acutezza del machiavellismo che raggiunge.
Chavanon rivela che sono 20 o giù di lì, le famiglie che tengono in ostaggio la nazione, cioè la salute, il suo insegnamento, i suoi laboratori, i suoi templi … ed il suo commercio, questa elite, è riuscita gia’ nel 1949 ad avere dal governo francese con un voto frettoloso, per rendere obbligatoria la vaccinazione BCG. Da quell’anno nero non una persona francese è sfuggito questa tossina mortale .. “
Dr Jean Elmiger (Rediscovering Real Medicine) – Tratto da: http://www.whale.to/m/quotes5.html
Le principali controindicazioni alla vaccinazione nei bambini sono :
a) storia di gravi reazioni anafilattiche al vaccino o ad uno dei componenti;
b) vaccini, virali o batterici, generano nei soggetti predisposti e/o con alterazioni immunitarie (es. bambini trattati con corticosteroidi o con altri farmaci immunosoppressori), ulteriori e gravi immunodepressioni, la vaccinazione deve essere rimandata e/o evitata anche nei bambini con comuni malattie, come le rinofaringiti, nei bambini che stanno assumendo antibiotici e nei bambini allattati.
La vaccinazione BCG (tubercolosi ) è controindicata nei bambini sieropositivi al virus HIV senza riguardo al loro stato immunitario.
Pochi studi clinici hanno valutato gli effetti indesiderati della vaccinazione sul nascituro, pertanto gli Autori consigliano di rimandare la vaccinazione delle donne in gravidanza fino a dopo il parto.
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Secondo le stime dell’OMS, in Europa nel 2004 (sono aumentati e di molto, fino al 2010) si sono registrati 450.000 nuovi casi e 69.000 decessi causati dalla TBC, che equivalgono a 50 nuovi casi o 8 decessi ogni ora. I decessi sono stati rilevati principalmente in Europa dell’est (paesi con piu’ vaccinazioni obbligatorie che in Europa dell’ovest…).
Si va dai 4 casi ogni 100mila abitanti della Svezia ai 177 del Tajikistan (valori annuali per 100.000 abitanti).
La Federazione Russa occupa il 12° posto fra i 22 Paesi al mondo con il numero maggiore di nuovi casi di TBC (malnutrizione, scarsa igiene e multivaccini propinati obbligatoriamente alla ignara popolazione).
Secondo l’ultimo rapporto mondiale dell’OMS, l’Europa presenta zone con i più alti tassi di TBC farmaco-resistente al mondo, con ben 8 Paesi fra i primi 10 che sono stati trovati al momento dell’indagine (1999-2002) con una prevalenza di TBC multi-resistente (cioè resistente ai due farmaci antitubercolari più efficaci) superiore al 10 per cento: Uzbekistan, Kazakhstan, Lituania, Estonia, Federazione Russa, Israele, Lettonia, Turkmenistan.
Che l’emergenza Ucraina del 2009, in realtà, fosse TBC trasformata, all’occorrenza, in influenza suina ?
…. ai lettori il compito di capire dove si nasconde la verità……
Ogni anno la tubercolosi uccide nel mondo due milioni di persone (dati OMS), mentre i nuovi casi sono nove milioni e mezzo.
Con il 55 per cento dei malati, l’Asia è il continente più colpito; ma il Paese con l’incidenza più elevata è il Sudafrica, dove si contano 700 casi ogni 100mila abitanti, questo anche per le pessime condizioni igieniche e di errata o cattiva alimentazione che quelle popolazioni africane subiscono, oltre alle forzate vaccinazioni che li debilitano !
IMPORTANTE, vedere: ALIMENTI CONTAMINATI – Dossier su gli animali ammalati di tubercolosi (Latte e carni)
http://www.izsmportici.it/upload/file/11/TBC.pdf
http://www.izsvenezie.it/dnn/Portals/0/sanita/Piano%20TBC%20BRC%20LEB%202004-2006.pdf
http://www.izsler.it/izs_bs/allegati/1091/2009Dicembre.pdf
http://www.izsmportici.it/fileapp/ruocco.pdf
MYCOBACTERIUM AVIUM PARATUBERCULOSIS (MAP) – IMPORTANTE !
http://www.izsler.it/izs_bs/ftp//doc/CREF_paratubercolosi/compiti/Mybacterium%20avium.pdf
Attuali conoscenze sulla Paratubercolosi bovina – IZSLER Piacenza www.apa.lo.it
“87 BOVINE (61.3%) ERANO REATTIVE al MOMENTO del TEST”
http://www.apa.lo.it/web/download/relaz_bell.pdf
vedi anche: Tubercolosi primaria Tonsillo-intestinale Umana
Bibliografia:
Mario Raso – Trattato di anatomia patologica – Piccin – volume = II [1]
Di Vincenzo Ricci, Mario Cavazzani, Paolo Uras – Guida illustrata alla otorinolaringoiatria [2]
ATTENZIONE per i Medici – (NON esiste fonte dichiarabile, ma per certo ci e’ stato comunicato da alcuni operatori)
Università di Bari (ma forse tutte) Facoltà Medicina: Obbligo di vaccino per la Tubercolosi BCG.
Prima di fare il vaccino è necessario verificare che la persona non abbia “il mal sottile” anche se “solo”(1) a livello “latente” (2) .
Si utilizza ancora il vecchio test cutaneo Mantoux (3) non sicuro e con attendibilita’ ridotta a meno del 50%, e che in caso di negatività va ripetuto piu’ volte a una distanza di una settimana/un anno (effetto Booster) per verifica dell’effettiva negatività.
Prima l’effetto Booster non era noto, ma l’ultimo protocollo lo prevede.
Solo dopo una seconda negatività si può procedere con l’eventuale vaccino (assolutamente sconsigliato).
Ma questo non avviene nella Università suddetta (me lo hanno confermato iscritti e referenti).
Il test viene fatto solo una volta e se negativo non viene ripetuto e si procede con il vaccino BCG !
Il protocollo è cambiato, il modus operandi no.
A voi, come sempre, le conclusioni.
Note:
1) Si fa per dire.
2) La TBC si definisce attiva “solo” quando ha implicazioni polmonari “aperte” bacillifere, altrimenti è detta “latente”. Praticamente è attiva solo che si dice possa contagiare altri tramite via aerea (NdR: cosa assolutamente falsa).
3) Ora c’è l’esame ematico Quantiferon, ha maggiore specificità e attendibilità sicuro al 90% (trattasi di prelievo) ma costa di più.
4) si consiglia la ripetizione del Test nel caso di negativita’.
5) Tutti coloro che hanno fatto il vaccino BCG per la Tubercolosi, saranno positivi al test, per cui il test stesso non ha valore, quindi non e’ indicativo.
Ora Mettiamo a confronto TUBERCOLOSI e CANCRO – Praticamente nei fatti la Tubercolosi e’ l’anticamera del Cancro e/o lo precede…che il cancro sia la degenerazione, ovvero lo stadio avanzato della Tubercolosi, secondo la Medicina Naturale SI !.
Questi sono i principali vaccini per le quali si effettua la vaccinazione:
Polio + Vaiolo + Difterite + Tetano + Epatite B + Pertosse + Morbillo + Parotite + Rosolia + Meningite + HPV (Cervarix-Gardasilper Tumore all’utero) + Varicella + Influenza
vedi: MINISTERO “SALUTE” informato sui Danni dei vaccini + Pericolo Farmaci + Guerra conto le Donne (con i Vaccini + Medici pagati da case farmaceutiche + Falsita’ della medicina ufficiale + Pubblico Credulone
La malattia pneumococcica comprende una numerosa serie di infezioni determinate – cosi’ afferma la medicina allopatica, ma NON e’ cosi ! – dallo Streptococcus pneumoniae – pneumococco; (NdR: dal raffreddore…muco, otiti…al catarro nei bronchi, poi si passa allapolmonite, quindi alla tubercolosi e successivamente fino al cancro dei polmoni; il tutto avviene se non ci si cura secondo la Medicina naturale, eliminando la cause fisiologica del muco=catarro che infiamma bronchi e polmoni con progressione fino alla comparsa del tumore).
Esistono numerosi tipi di pneumococco, differenti in base alla composizione della capsula polisaccaridica.
La maggior parte dei casi di malattia è dovuta ai 23 sierotipi che sono presenti nel vaccino e sono da soli responsabili dell’86-98% di tutte le infezioni invasive pneumococciche nei paesi occidentali.
Lo pneumococco è la causa più comune dell’otite media acuta del bambino (NdR. ci raccontano i medici allopati ma non e’ cosi’)
E’ inoltre ci dicono gli stessi, responsabile di gravi infezioni invasive quali batteriemia, polmonite, meningite, caratterizzata dall’elevata letalità. Tra gli aspetti che rendono le infezioni invasive particolarmente temibili è la crescente diffusione in tutto il mondo della multiantibiotico resistenza che rende difficile la terapia di queste malattie invasive.
Tratto da: http://www.levaccinazioni.it
Commento NdR: questo e’ quanto ci dicono i medici allopati ma le cose non stanno cosi’ in quanto esse sono un poco piu’ complicate e complesse.)
In Italia, Non esiste UN solo caso di contagio di TBC da immigrato (comunitario o extracomunitario, in regola o clandestino) verso un soggetto residente italiano.
Quando si dice che “stanno aumentando i casi di TBC a causa dell’immigrazione” significa che i nostri medici visitano e curano un numero sempre maggiore di immigrati con la TBC, e NON che stanno
aumentando i casi di TBC in Italia a causa di contagio.
Piccole differenze che sfuggono ai giornalisti.
Microbiologicamente parlando, per contrarre la tubercolosi è necessario un contatto con una fonte di Micobatteri (es: dormire nella stessa stanza di un malato di tubercolosi in fase attiva – tosse, febbre, ecc.).
FALSO, perche’ nelle goccioline di vapor acqueo in sospensione nell’aria – vedi Flugge) i batteri ed i virus NON volano….
TUBERCOLOSI: mamma…. di moltissimi altri sintomi (malattie)
vedi: Killing of Mycobacterium avium and Mycobacterium tuberculosis
by a Mycobacteriophage Delivered by a Nonvirulent Mycobacterium: A Model for Phage Therapy of Intracellular Bacterial Pathogens
Lawrence Broxmeyer, Danuta Sosnowska, Elizabeth Miltner, Ofelia Chaco´, Dirk Wagner, Jeffery McGarvey, Rau´ l G. Barletta, and Luiz E. Bermudez: http://drbroxmeyer.netfirms.com/001_JOURNAL_OF_INFECTIOUS_DISEASES.pdf
Mucca Pazza: Is mad cow disease caused by a bacteria ? la malattia della mucca pazza e’ causata da un batterio ?
– L. Broxmeyer: http://drbroxmeyer.netfirms.com/MadCow.pdf
– Bacteriophages: antibacterials with a future ?
– Lawrence Broxmeyer: http://drbroxmeyer.netfirms.com/bacteriophages.pdf
– Parkinson’s: another look – L. Broxmeyer – http://drbroxmeyer.netfirms.com/parkinsons.pdf
– Thinking the unthinkable: Alzheimer’s, Creutzfeldt–Jakob and Mad Cow disease: the age-related reemergence of virulent, Foodborne, bovine tuberculosis or losing your mind for the sake of a shake or burger, Lawrence Broxmeyer
– http://drbroxmeyer.netfirms.com/alzheimers.pdf
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Abbiamo notato che negli allevamenti intensivi, distribuiscono e propinano gli animali Isionazide, nella pagina linkata guardate le controindicazioni….vi trovate anche la possibilita’ di creare la mucca pazza…(principale antibiotico per la TBC) alle mucche.
Ecco la risposta ad un’altra domanda:
Come nasce e Dove nasce la TBC MDR o XDR, quando invece c’è poca gente ufficialmente malata e trattata con isoniazide ?.
Nelle mucche di cui noi beviamo il latte e mangiamo la carne….e le vaccinano pure, questi criminali !
Inoltre:
NESSUN VACCINO ha MAI aiutato la scomparsa della Tubercolosi
Ecco quanto riportato sul sito del Ministero della Salute:
http://www.salute.gov.it/malattieInfettive/paginaInternaMenuMalattieInfettive.jsp?id=831&lingua=italiano&menu=altremalattie
“Storicamente la prevenzione della tubercolosi, si è basata su misure igienico-sanitarie generali e su regimi alimentari equilibrati, cosicché la diffusione della malattia ha avuto un andamento inversamente proporzionale alla crescita economica di un paese, ovvero è andata diminuendo nei paesi ricchi e continua ad essere un problema drammatico nei paesi più poveri del mondo.
La più efficace “misura di prevenzione” specifica della tubercolosi resta l’identificazione e il trattamento precoce dei contatti di un nuovo caso di tubercolosi bacillifera; su scala globale, il trattamento rapido ed efficace delle forme bacillifere rappresenta il primo argine alla diffusione della malattia.”
Commento NdR: peccato che pur di inserire nella mente delle persone e dei medici impreparati, della medicina ufficiale l’ideologia ERRATA dei “germi quali cause delle malattie”, si dimenticano che poco prima hanno scritto: ..” la prevenzione della tubercolosi, si è basata su misure igienico-sanitarie generali e su regimi alimentari equilibrati”… altro che “…l’identificazione ed il trattamento” (qui si tratta ormai di profilassi altro che parlare di “prevenzione”….. e’ evidente che non sanno neppure capire cio’ che scrivono…al Ministero della “salute”….ecco in che mani siamo…!
Nella figura qui sopra si evidenzia come la vaccinazione, fu ininfluente alla riduzione drastica della tubercolosi polmonare,
in Inghilterra dal 1855 al 1964
Il grande BLUFF dei Vaccini che “SALVANO” dalle malattie !
ALTRI GRAFICI….
Vari grafici che dimostrano come i vaccini sono stati ininfluenti per la scomparsa delle malattie, ANZI in certi casi le hanno INCREMENTATE….
vedi anche: Tine test + 1000 studi sui Danni dei Vaccini + Malassorbimento + Libro bianco sui Danni dei Vaccini +
Statistiche ISTAT + Statistiche Ministero sono false + Interrogazione Parlamentare + Effetto Gregge + Perche’ vaccinare ? +Ministero della sanita’ informato sui Danni dei vaccini fa finta di nulla ! + Vaccini facoltativi
Il boicottaggio delle ricerche Tissot sull’origine autogena e NON INFETTIVA della tubercolosi
Quando lo stimato prof. Tissot provò a pubblicare all’Accademia delle Scienze i risultati sui lunghi studi sulla tubercolosi, gli fu rifiutata la pubblicazione.
Continuò ugualmente a lavorare e, nel 1936, egli fornì nuove prove sull’origine autogena del bacillo di Koch e sullo sviluppo autogeno (non infettivo) della tubercolosi.
Voleva dire rimettere in discussione uno dei fondamenti della teoria di Pasteur sulla quale si basa la pratica delle vaccinazioni.
Gli risposero picche e gli impedirono di lavorare, rovinandogli la carriera.
Casi come quello del prof Tissot ce ne sono a centinaia, in Francia come altrove.
Andare contro il Vaccino significa tagliarsi professionalmente ogni strada….
La tubercolosi, ci dicono i medici impreparati, è una malattia contagiosa che si trasmette per “via aerea” mediante un batterio, ilMycobacterium tuberculosis – ma si da il caso che i batteri NON volano nelle bollicine di gas di vapor acqueo….! + I germi non sono le cause delle malattie
Tratto dal sito dell’ISS (Istituto Sup. di Sanita’ Italiano)
Questo e’ cio’ che afferma la medicina ufficiale, ma NON e’ cosi – vedi Flugge !
In realta’ i sintomi consistono in un intenso dolore in un lato dei polmoni, dal fiato corto, accompagnati da sudorazione e tachicardia. Questi sintomi indicano stati di stitichezza, intossicazione e di infiammazione cronica con creazione di muco.
Il batterio che si trova nell’espettorato del malato e’ solo la conseguenza della malattia e non la causa ! e la tubercolosi NON e’ contagiosa-infettiva.
Per i sofferenti di pneumotorace e di tutte le affezioni polmonari la panacea obbligatoria, consigliata dalla Medicina Naturale, è quella di una dieta crudista–vegetariana, coadiuvata da abbondanza di esercizi respiratori, da bagni freddi e spugnature fredde alternate al caldo dei bagni di sole, da applicazioni di fango curativo sulle parti interessate.
Come abbiamo gia’ scritto sopra, il dott. Manuel Lezaeta Acharan, guariva casi di dichiarata tubercolosi incurabile accertata dai raggi X, con la cura termica, basata su dieta rigorosamente crudista e fruttariana + clisteri e cataplasmi di fango al ventre alla notte.
La tubercolosi e’ una malattia infiammatoria dovuta a varie con-concause: alimentazione errata, croniche infiammazioni, vaccinazioni (specie militari e forze dell’ordine – (A), perche’ plurivaccinati), e farmaci (antibiotici)
(A): La tubercolosi torna a far paura. Soprattutto tra gli italiani in divisa.
A Napoli, Grosseto e Taranto in pochi mesi sono stati segnalati circa una decina di casi. A essere risultati positivi alle analisi per la tubercolina sono gli agenti della scientifica della Polizia di Stato, che vengono vaccinati per cui sono immunodepressi, cosi come i militari che si ammalano e muoiono DOPO le vaccinazioni e non per colpa dell’Uranio impoverito !
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INFLIXIMAB e tubercolosi
L’infliximab è un farmaco recentemente introdotto per la cura di pazienti affetti da malattia di Crohn in forma particolarmente severa. Consiste in un anticorpo prodotto con tecniche di ingegneria genetica (OGM) che blocca una sostanza detta tumor necrosis factor (α -TNF). – In alcuni pazienti trattati con Infliximab è insorta tubercolosi, in una forma grave, minacciante la vita.
(NdR: questo farmaco, come tutti gli altri farmaci, NON risolve la malattia, ma ne soffoca i sintomi per qualche tempo, poi la malattia riappare piu’ intensa di prima).
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TUBERCOLOSI INTESTINALE
La tubercolosi intestinale è una forma di tubercolosi, un’infezione, ci dicono i medici della medicina ufficiale, ma cosi NON e’, in quanto il batterio ritrovato e’ la conseguenza della grave alterazione della flora batterica e del sistema enzimatico, oltre al pHdigestivo, per cui nel tratto intestinale il mycobacterium tuberculosis (bacillo di Koch) puo’ proliferare abornemente a discapito della flora autoctona ed a danno solitamente del tratto intestinale del colon discendente o nel sigma, ma può estendersi a tutto il colon fino alla zona ileo-ciecale. I micobatteri penetrano all’interno dei vari livelli del intestino crasso e vi si insidiano creando un “manicotto” [1]intorno ad esso che ne ostruisce la motilità e ne crea atonia.
Ne consegue una deformazione di tutto il colon tendente al megacolon. Il tratto ascendente si dilata (8 cm è il limite massimo che dovrebbe avere) anche il tratto trasverso ha una dilatazione e per gravità va in ptosi. Il tratto discendente (quello solitamente interessato) spesso appare filiforme e il sigma disteso.
Questa forma di infezione è considerata attualmente “rara” per via del fatto che il contagio può avvenire solo per ingestione di micobatteri e questo avveniva un tempo quando si consumava latte fresco non pastorizzato.
Di fatto il contatto con micobatterio può avvenire oltre che per ingestione di latte contaminato (il micobatterio muore solo dopo 1 ora di ebollizione a temperature oltre i 100 gradi e le sue spore vengono uccise a 140 gradi per 3 ore, quindi non certo con la pastorizzazione), anche di carne infetta oppure dall’ingestione dell’espettorato del soggetto interessato già malato a livello polmonare.
Diagnosi
Dall’RX clisma opaco doppio contrasto si notano delle sezioni coliche a “manicotto”.
La Colonscopia può rilevare ulcerazioni ed infiltrazioni. Dall’esame bioptico (in asciutto) di queste lesioni e l’analisi diretta a microscopio e colturale è solitamente possibile isolare il micobatterio ed ottenerne l’antibiogramma specifico.
Le RICERCHE MOSTRANO un NESSO fra MICROBIOMA Intestinale (intestino) e CERVELLO – 09/01/2015
Chiamate collettivamente microbioma, le migliaia di miliardi di microbi che abitano il corpo umano vivono principalmente nell’intestino, dove ci aiutano a digerire il cibo, a sintetizzare le vitamine e a difenderci dalle infezioni. Ora, recenti ricerche sul microbioma hanno dimostrato che la sua influenza si estende ben oltre l’intestino, fino ad arrivare al cervello. Negli ultimi 10 anni, vari studi hanno collegato il microbioma intestinale a una serie di comportamenti complessi, come umori ed emozioni, appetito e ansia.
Il microbioma intestinale sembra contribuire al mantenimento della funzionalità cerebrale, ma non solo: potrebbe anche incidere sul rischio di disturbi psichiatrici e neurologici, fra cui ansia, depressione e autismo. Una delle modalità più sorprendenti con cui il microbioma influisce sul cervello è durante lo sviluppo.
“Esistono delle finestre evolutive critiche in cui il cervello è più vulnerabile poiché si sta preparando a rispondere al mondo circostante”, spiega Tracy Baie, docente di neuroscienze presso la facoltà di veterinaria dell’Università della Pennsylvania. “Così, se l’ecosistema microbico della madre si modifica – per esempio a causa di infezioni, stress o diete – ciò cambierà il micro bioma intestinale del neonato, e gli effetti possono durare tutta la vita.”
Altri ricercatori stanno esplorando la possibilità che il microbioma abbia un ruolo nelle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com : http://medicalxpress.com/news/2015-01-mounting-tightens-gut-microbial-brain.html#ajTabs
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VACCINO BCG (Antitubercolicio – Vaccino per la tubercolosi)
Stando a ciò che è stato rinvenuto in letteratura medica, il BCG puo’ essere causa di numerose insorgenze patologiche. Il vaccino BCG (Bacillus Calmette-Guérin) contiene un ceppo vivo e attenuato di batteri derivati da Mycobacterium bovis e viene somministrato per via intradermica.
E’ in grado di provocare: ingrossamenti purulenti e, a volte mortali, dei gangli linfatici del collo; una malattia linfatica di tipo iatrogeno detta “bicigite” (da BCG), sorta di tubercolosi della linfa che si manifesta con adenite purulenta e febbre, meningite, lesioni ossee a livello di dita e vertebre, otite purulenta, danni dermatologici, lesioni renali, anemie e affaticamento generale, leucemia, diabete, cecità parziale, morbillo, tubercolosi.
Riguardo l’uso dei farmaci e dei vaccini, vi è anzitutto uno studio condotto dalla farmacovigilanza che mette in discussione l’uso dei destrani per la preparazione dei vaccini come il BCG, mentre il British National Formulary dettò una singolare procedura riguardante la somministrazione di questo vaccino citando testualmente:
“In considerazione del rischio di linfadenite regionale, per almeno 3 mesi dopo la somministrazione del vaccino BCG non si deve somministrare un altro vaccino nello stesso braccio”.
Bibliografia medica sul Vaccino BCG
– Tesi “ Riflessioni sulle vaccinazioni ” dr.ssa Donatella Confalonieri
– Houcke-Bruge C, Delaporte E, Catteau B, Martin De Lassalle E, Piette F. Granuloma annulare following BCG vaccination. Ann Dermatol Venereol. 2001; 128 :541-544
– Kumar M, Behera A, Matsuse H, Lockey R, Mohapatra SS. A recombinant BCG vaccine induces immunedeviation of allergic response in mice. Immunology 97: 515, 1999.
– Kass E, Straume S, Mellbye OJ, Munthe E, Solheim BG., “Dermatomyositis associated with BCG vaccination”, Scand J Rheumatol 1979;8(3):187-91
– Radeff B, Harms M., “Acute febrile neutrophilic dermatosis (Sweet’s syndrome) following BCG vaccination”, Acta Derm Venereol 1986;66(4):357-8
– Allerberger, F, “An Outbreak of Suppurative Lymphadenitis Connected with BCG Vaccination in Austria- 1990/1991,” Am Rev Respir Disorder, Aug 1991, 144(2) 469.
Allerberger F, “Un’epidemia di linfoadenite suppurativa connessa con vaccinazioni BCG in Austria, 1990/1991”, Am Rev
– Panizzon R., “Basal cell epithelioma in a BCG vaccination scar”, Arch Dermatol. 1980 Apr;116(4):381.
– Ehrengut W., [BCG-induced inflammation during childhood and in pregnancy. Additionally a contribution to BCG-induced necrotising cerebral arteritis]., Klin Padiatr. 1990 Sep-Oct;202(5):303-7. German., PMID: 2214588 [PubMed – indexed for MEDLINE]
– Kothari SS., “Aetiopathogenesis of Takayasu’s arteritis and BCG vaccination: the missing link?”, Med Hypotheses 1995 Sep;45(3):227-30
– Proctor JW, “Reazione Anafilattoide a BCG intralesionale”, The Lancet, 15 luglio 1978, 2(8081):162
– DiPiramo D, “Formazioni di ascessi al sito dell’inoculazione del bacillo Calmette-Guerin (BCG)”, Riv Med Aeronaut Spaz, luglio- dic. 1981, 46(3-4):190-199
– Durand JM., [Arthritis after intravesicular BCG therapy], Presse Med. 1998 May 23-30;27(19):918.
– Yen MY, Liu JH , “Bilateral optic neuritis following bacille Calmette-Guerin (BCG) vaccination”, J Clin Neuroophthalmol 1991 Dec;11(4):246-9
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– Ramon Guerra, A. U., AnAnTo, J. L., FossAnrx, C., Ferreira Apolo, A., Paseyre, P., Mackinnon, J. E., & Artagaveytia-Alende, R. C. 1957. Hipogammaglobulinemia congdnita familiar con moniliasis diseminada grave familiar y becegeitis atfpica. [Congenital familial hypogammaglobulinemia with familial severe generalized moniliasis & atypical reactions following BCG vaccination] Rev. colomb. pediat. 16(Special No.): 102-115.
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REAZIONI ANAFILATTICHE ASSOCIATE ALL’USO DI DESTRANO
vedi anche: Nuova epidemia di parotite in soggetti vaccinati (MMR – MPR)
Tuccori M, Montagnani S, Blandizzi C, Del Tacca M – Laboratorio di Farmacovigilanza, Centro Interdipartimentale di Farmacologia Clinica e Terapia Sperimentale, Facoltà di Medicina e Chirurgia,Università di Pisa
I destrani sono polimeri del glucosio di peso molecolare variabile, usati da più di 50 anni come succedanei del plasma nel trattamento dell’ipovolemia. Queste molecole sono ricche di gruppi ossidrilici in grado di legare facilmente altri composti e per questo sono state proposte come veicolo per farmaci, proteine, enzimi e agenti di contrasto. I destrani sono stati impiegati anche nella preparazione di vaccini, ad esempio per il Bacillo di Calmette-Guerin (BCG).
Da un punto di vista farmacocinetico i destrani presentano scarso assorbimento per via orale e per questo trovano impiego principalmente in preparazioni per via parenterale. Essi sono in grado di influenzare in maniera dipendente dal loro peso molecolare i parametri farmacocinetici e farmacodinamici delle sostanze ad essi legate. Questa caratteristica può essere sfruttata per migliorare i profili di efficacia e tollerabilità di agenti terapeutici e diagnostici.
I destrani sono in grado di indurre reazioni anafilattiche gravi in pazienti con titolo elevato di anticorpi anti-destrano.
Queste reazioni sono il risultato della formazione di immuno-complessi circolanti costituiti da destrano e anticorpi preformati anti-destrano di tipo IgG. Tramite attivazione del complemento, questi immunocomplessi sono in grado di liberare anafilotossine che stimolano l’azione di mastociti e basofili. Gli anticorpi anti-destrano possono essere trasferiti dalla madre al feto attraverso la placenta. In adolescenti e adulti lo sviluppo di questi anticorpi è determinato da precedenti immunizzazioni con destrano o da sensibilizzazioni ai polisaccaridi espressi sulla membrana esterna di varie specie batteriche (streptococchi, pneumococchi, lactobacilli). Analisi statistiche rivelano che circa il 70% dei soggetti adulti sani presenta concentrazioni ridotte di anticorpi IgG/IgM anti-destrano, dovute a meccanismi di sensibilizzazione legati al contatto con questi batteri.
Un paziente di 54 anni ha manifestato prurito generalizzato, dispnea e shock emodinamico improvviso con arresto cardiaco e respiratorio durante infusione di destrano 8 ore dopo un intervento chirurgico per la resezione di una cisti idatidea epatica (effettuata con integrità macroscopica della parete della cisti). Nonostante l’applicazione di terapie di rianimazione intensiva, il paziente è deceduto 5 giorni dopo lo sviluppo della reazione avversa per l’insorgenza di sepsi e complicanze renali. Analisi ematochimiche hanno rivelato la presenza di anticorpi anti-destrano nel sangue del paziente e un coinvolgimento del sistema del complemento.
Reazioni anafilattiche gravi sono state osservate in neonati sottoposti alla prima somministrazione di vaccino BCG contenente destrano. In alcuni di questi casi è stata diagnosticata ipersensibilità a destrano, suggerita da livelli elevati di anticorpi anti-destrano (IgG/IgM) nel siero materno e nel sangue estratto dal cordone ombelicale, mentre più bassi sono risultati i livelli di questi anticorpi nel siero del bambino. Gli stessi anticorpi sono stati rilevati in quantità elevate anche nel sangue di un adolescente 4 settimane dopo una reazione allergica acuta generalizzata insorta in seguito a somministrazione di vaccino BCG.
Valutare l’incidenza di reazioni anafilattiche mediate da destrano sembra difficile.
Un’analisi del database della Drug Safey Unit of the Dutch Inspectorate ofHealth Care ha valutato le segnalazioni di reazione di anafilassi ricevute tra il 1974 e il 1994. Su 936 possibili risposte anafilattiche registrate, 20 (2,1%) erano associate all’uso di destrano.
Uno studio osservazionale multicentrico, condotto in Ungheria, Spagna, Svezia e India, ha valutato il rischio di anafilassi associato al trattamento con diversi farmaci somministrati in ambiente ospedaliero in un campione di 184 pazienti con 1003 controlli.
In questo studio l’incidenza stimata di anafilassi, associata a trattamento con destrano, è stata di 36 casi su 10000 pazienti esposti (95%CI: 11-123).
La titolazione degli anticorpi anti-destrano, prima della somministrazione di preparazioni contenenti “destrano”, sembra in grado di identificare soggetti a rischio per lo sviluppo di reazioni anafilattiche. Inoltre la somministrazione dell’aptene monovalente del “destrano” prima dell’infusione è in grado di ridurre notevolmente il rischio di sviluppo di reazioni allergiche mediate da anticorpi anti-destrano.
In conclusione, reazioni anafilattiche sono state osservate con una certa frequenza in pazienti sottoposti a terapia con “destrano”, impiegato sia come farmaco nell’ipovolemia sia come veicolo/eccipiente in alcune preparazioni parenterali.
La frequenza di queste reazioni avverse sembra correlata a reazioni di sensibilizzazione dovute all’esposizione dei pazienti a molecole con caratteristiche chimiche simili al “destrano” che fanno parte delle membrane di alcune specie batteriche.
Per questi motivi è raccomandabile una certa cautela quando si ricorre a somministrazione parenterale di prodotti medicinali contenenti “destrano”.
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