Le NUOVE COMUNITA’ e CITTA’ del FUTURO
Progettare per un futuro benessere collettivo
By Giorgio lng. Grati (un caro amico ormai deceduto) & Jean Paul Vanoli
Il Progetto VGP 9000 E6
Le sperimentazioni delle tecnologie multi integrate a nuove soluzioni urbanistiche e scientifiche che speriamo di realizzare, potrebbero anche essere determinanti per affrontare tanti problemi internazionali e aprire nuove conoscenze che possono chiarire anche le nostre origini come comunità. Le soluzioni tecniche e le funzioni che si vuole introdurre, servono per migliorare la qualità della vita, sviluppando nuove conoscenze legate alla realizzazione del VGP 9000 E6.
Se, in sintesi, il nostro pianeta vive e si mantiene attivo e in equilibrio tramite una “radio-onda multintegrata da diverse informazioni”, riteniamo fattibile poter intervenire anche tramite la costruzione di sistemi abitativi – nuclei urbani in monoblocco autonomi – capaci di ricevere il “segnale” senza variazioni, quindi poter ottenere nell’ambito della struttura, un equilibrio bioecologico ottimale, isolato dalle modificazioni esterne. La realizzazione dell’E6 su aree (almeno 100 Ha con la parte abitativa in piano), si otterrebbe tramite la costruzione a forma di esagono che potrebbe, all’interno del suo perimetro, mantenere delle condizioni generali di un microclima e con la pressione atmosferica che hanno regolato finora l’ecosistema (aria, clima e pressione dei mari) del pianeta.
Il progetto che si vuole presentare prende il nome di VGP 9000 E6.
Vediamone le caratteristiche principali.
VGP 9000 E6, è stato progettato per essere costruito con componenti modulari semplici e facilmente reperibili sul mercato anche e non solo internazionale, con lo scopo di poter essere realizzato con la massima rapidità e facilità di costruzione.
Componenti essenziali sono i tubi d’acciaio, le lamiere d’alluminio e le lastre in materiale infrangibile, trasparente, indeformabile e conduttore energetico. I materiali e gli arredi interni sono ignifughi, biodegradabili e riciclabili.
Riteniamo fattibile poter intervenire anche tramite la costruzione di sistemi abitativi – nuclei urbani in monoblocco, autonomi, capaci di ricevere il “segnale” senza variazioni, quindi poter ottenere nell’ambito della struttura, un equilibrio bio-ecologico ottimale, piu o meno isolato dalle modificazioni esterne.
Progettare per un futuro benessere collettivo – By Giorgio lng. Grati & Jean Paul
L’ingegneria ha previsto resistenza a terremoti, venti e inondazioni, impiegando fondamenta fisse, basculanti e telescopiche.
VGP 9000 E6 è stato progettato per essere riprodotto rapidamente in serie e anche recuperato e rimontato.
Questi complessi abitativi sono completamente autonomi; possono quindi essere edificati su qualsiasi territorio, senza richiedere allacciamenti di energia, acqua e impianti ecologici.
Il complesso può ospitare 9000 abitanti e fornire 500/1000 posti di lavoro in multiattività, quindi può anche essere utilizzato come complesso pluri produttivo o azienda di multiservizi che, oltre al lavoro, ed offrire modernissime unità abitative ai suoi operatori e un habitat a misura d’uomo.
VGP 9000 E6, disporra’ di 3240 unità abitative per i residenti, più 540 unità residenziali per ospiti, e di oltre 300.000 metri quadrati per realizzare spazi produttivi, servizi culturali, sanitari e attività di svago.
Secondo le nuove regole urbanistico-ecologiche, ogni complesso potrà occupare uno spazio esagonale pari a 1000 metri quadrati per abitante; per 9000 unità, l’habitat organico occuperà 9.000.000 metri quadrati, mentre area della costruzione non dovrà superare il 2% (200 metri quadrati per abitante) ed una cubatura non inferiore ai 500 metri cubi, escluse le aree interne dei parchi aperti o protetti da cupole trasparenti.
Applicando queste regole eco urbanistiche, la costruzione tipo da noi progettata è un monoblocco esagonale piramidale, con pareti specchiate inclinate a 45°.
VGP 9000 E6 è stato appositamente progettato con questa forma con un triplice scopo:

Il primo, per non creare un impatto estetico ambientale (il complesso, visto dall’esterno diventa praticamente invisibile per effetto della riflessione del cielo sulle vetrate inclinate);
il secondo è che le vetrate, dotate di cellule fotovoltaiche, danno la possibilità di raccogliere tutto il fabbisogno di energia.
Si tratta di una villa/villaggio Faraonica concepita, progettata e finalizzata all’aumento della produttività nella sicurezza.
E’ evoluzione nella costruzione, nel rispetto dell’ambiente e della persona. E’ uno dei veicoli dei più avanzati, know how.

Il terzo vantaggio è che la forma integrata da nuove tecnologie, riduce i consumi dell’90% rispetto ai complessi abitativi tradizionali, e rende possibile controllare il bioclima di tutto il complesso, parco agricolo e spazi di svago compresi.
A livello sperimentale si tenterà, creando un lago con relativa spiaggia, all’interno del complesso, di sfruttare il suo moto riflettente della luce solare o artificiale, per amplificare lo spettro, tramite specchi o vetrate riflettenti poste in cima alla struttura ed all’interno del parco: l’azione dovrebbe aumentare la luminosità e creare un “effetto cielo” continuo, riducendo la visibilità delle pareti sporgenti verso l’interno.
All’esterno saranno preparati campi agricoli biodinamici a spicchi concentrici separati da canali collegati al lago interno alla struttura abitativa, per coltivare il fabbisogno alimentare degli abitanti il villaggio, che sara’ autosufficiente ad ogni livello.
Costruito su di una struttura di base circolare ed appoggiato su sfere inserite in canale sotterraneo circolare, in modo da fare anche da ammortizzatori per i terremoti, esso potra’ ruotare a 360°, girando di 30° ogni mese, facendosi che ogni appartamento possa vedere non solo il panorama esterno a 360°, ma anche di usufruire, rispetto alla luce solare, dei suoi benefici in modo equo.
La luce solare sara’ distribuita attraverso le fibre ottiche in tutta la struttura, arrivando persino nei locali abitativi di tutto il complesso, facendo risparmiare enormemente sulle spese energetiche (luce).
per il gas dei biodigestori, saranno in grado di utilizzare i rifiuti umani ed agricoli per creare gas da riciclare nella struttura per i fabbisogni necessari.
Un ospedale attrezzato con appositi macchinari sara’ presente in ogni struttura dello N 9000 E6, idem per la scuola, la posta ed i trasporti, banca e negozi di vario tipo ognuno con la propria specializzazione, ecc., il tutto al piano terra e primo piano.

Oltre all’energia solare che verra’ convertita dalle apposite vetrate di tutta la struttura a 360°, essa sara’ immagazzinata con batterie e verranno sperimentate altre soluzioni, ma principalmente il vantaggio di questo habitat sara’ un risparmio energetico dell’90% o forse piu’, se paragonato a soluzioni urbanistiche tradizionali e senza creare inquinamento da combustioni.
Reti di dissolvenza poste a 40 cm di profondità nel terreno del parco esterno, mantengono concimate automaticamente le colture nel parco agricolo, e dissolvono anche tutti gli scarichi ecologici, già ridotti del 90% per l’introduzione di nuove tecniche di riciclaggio.
Questi risparmi si ottengono anche con l’uso di contenitori a ritorno e con la diretta produzione di alimenti sul posto. Disintegratori ed enzimi guidati aiuteranno il processo di dissolvenza di rifiuti organici ed acque nere, quindi nessun allacciamento a fognature o altre soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti. Anche la telefonia funzionera’ via cavo per l’interno che via radio per l’esterno.
vedi: Progetto di Centri di Medicina Naturale nelle Città autosufficienti del futuro anche per i Villaggi della Salute Ecobiologici