OMOTOSSICOLOGIA
Sono passati più di 200 anni dalla codifica della medicina omeopatica, ma il modus operandi, prima della “Teoria degli IBRIDI”, non era mai stato modificato; ora abbiamo quello che cercavamo QUI
L’Omotossicologia è una concezione innovativa dell’omeopatia, con un suo proprio corpus teorico e metodologico e una sua caratteristica strategia terapeutica.
L’etimologia del termine omotossicologia, o omeopatia antiomotossica, significa: “studio degli effetti delle tossine sull’Uomo e relativo trattamento omeopatico”.
Il medico omotossicologo, rifiutando ogni integralismo terapeutico, utilizza tanto le acquisizioni della medicina omeopatica quanto quelle della medicina convenzionale e reinterpreta dati secondo un paradigma coerente che spiega, grazie alla propria specifica chiave di lettura, il manifestarsi dei fenomeni della salute e della malattia in modo completo.
I vantaggi terapeutici rispetto all’omeopatia classica sono: possibilità di intervento anche nelle malattie degenerative e risultati molto veloci nelle patologie acute.
vedi: Omotossicologia 2 + INDICAZIONI UTILI per i principali MALANNI (OMEOPATIA e FITOTERAPIA) + PDF sull’Omeopatia + Omeopatia degli ibridi + Omeopatia degli ibridi (English)
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Come abbiamo già più volte affermato, la medicina allopatica sta passando una fase di rivoluzione.
Questo fermento è stato provocato anche dalla preponderanza della tecnologia diagnostica e dai continuati tentativi di schematizzare, standardizzare forzatamente la terapia a discapito del valore all’approccio umano del paziente.
In risposta a questa meccanizzazione e disumanizzazione della “arte medica” si è formata una nuova corrente tendente a ri-umanizzare l’approccio medico paziente.
Base di questa nuova valutazione è sicuramente la consapevolezza che l’uomo si esprime in salute od in malattia a seconda delle proprie necessità e capacità. E’ sulla base Olistica, d’insieme che il nuovo “Dottore” (da dotto, colui che conosce), diverrà anche colui che lenisce le ferite e le medica, quindi il nuovo “medico”.
La globalità deve sostituire i dati rilevati dalla misurazione di dettagli.
La diagnostica medica odierna è ancora ancorata a quel principio che tende a riportare ogni disturbo ed ogni manifestazione patologica ad una sua origine mono causale ricercando la sua origine solo nella alterazione della struttura cellulare, nella morfologia di vari compartimenti; tutto ciò in funzione dell’uso poi dell’unico mediatore (il farmaco) che toglie i peccati dal corpo, dimenticando gli ausili naturali (medicinali atossici).
Le Medicine dolci e Biologiche non vengono prese in seria considerazione (perché i medici allopati non le conoscono) dalla “scienza medica imperante”.
Finalmente anche fra questi medici vi è una certa “conversione” alle medicine dolci, tant’è che alcuni iniziano ad utilizzare nuove terapie globali, riportando alla luce antichi princìpi quali la stimolo terapia con farmaci in soluzione che richiamano chiaramente l’antica teoria degli “umori”.
Già dopo l’acquisizione del concetto di interazione e la scoperta della commutazione vegetativa globale da parte di Hoff vi fu un rinnovamento dei metodi terapeutici fondati sulla patologia umorale e sulle terapie naturali sopra tutto basate su di un concetto:
La cosiddetta “malattia” in realtà solo sintomo, è intesa come una risposta dell’organismo, ad un processo dinamico ad un disturbo complesso di equilibri energetici e materiali, ad una deficienza informativa.
L’Omotossicologia è una concezione innovativa dell’omeopatia, con un suo proprio corpus teorico e metodologico e una sua caratteristica strategia terapeutica.
L’etimologia del termine omotossicologia, o omeopatia antiomotossica, significa: studio degli effetti delle tossine sull’Uomo e relativo trattamento omeopatico.
Il medico omotossicologo, rifiutando ogni integralismo terapeutico, utilizza tanto le acquisizioni della medicina omeopatica quanto quelle della medicina convenzionale e reinterpreta dati secondo un paradigma coerente che spiega, grazie alla propria specifica chiave di lettura, il manifestarsi dei fenomeni della salute e della malattia in modo completo.
I vantaggi terapeutici rispetto all’omeopatia classica sono: possibilità di intervento anche nelle malattie degenerative e risultati molto veloci nelle patologie acute “
Oltre alla scienza Omotossicologica di Hans Heinrich Reckeweg, la terapia biochimica secondo Sculssler, i Complessi ISO, gli Oligoplex Madaus, la terapia Rodler, la Spargirica secondo Zimpel, il metodo Strat, il sistema Truw, quello Wala, i Complessi Weleda, Sat terapia, Ayurveda, ecc.
Tutti questi sistemi terapeutici sono stati sviluppati su principi diversi sui quali è basata la medicina allopatica.
Reckeweg Hans Heinrich nel 1952 a Baden-Baden (fu insegnante di Omeopatia per conto della società dei medici Omeopati di Berlino) formulò la sua teoria omotossicologica, derivando di conseguenza le omotossine, sostanze “tossiche” le quali provocano nell’organismo situazioni difensive da parte di un Sistema Immunitario Globale (neuro endocrino cito umorale).
Queste sostanze entrando nel corpo entrano in reazione, vengono trasformate e poi riespulse; durante questo “tragitto” esse provocano reazioni difensive che si manifestano nelle “malattie”, mediante 6 fasi diverse.
Mediante terapie biologiche o farmacologiche (omeopatiche o naturali) atte a favorire l’espulsione delle omotossine si cerca di accelerare, stimolare e riattivare la tendenza all’auto guarigione.
Egli fondò un’azienda che preparava dei rimedi in funzione delle sue scoperte.
Questa ditta preparò e commercializzò: le linee degli unitari, gli injeel, i nosodi, i catalizzatori intermedi e dei preparati allopatici omeopatizzati.
La sua terapia antiomotossica è basata su solide basi teoriche da lui insegnate; ebbe numerosi seguaci ed oggi trova ancor più seguito fra i medici che si stanno convertendo alle tecniche mediche dolci.
Non vi è “guerra” alla malattia/sintomo, NON va combattuto, bensì esso, essendo l’espressione di un modo di vita, esso quindi rappresenta il frutto di un naturale processo di guarigione, cioè di disintossicazione dell’organismo, insegnando all’essere che i suoi comportamenti sono errati.
Reckeweg parla di 6 fasi di risposta antitossica: le prime 3 sono risposte relativamente innocue (fasi di escrezione) come infiammazioni (fasi di reazione) come depositi (fasi di deposito); questo significa che le tossine mediante il processo infiammatorio vengono neutralizzate e portate all’escrezione; questo processo NON va ostacolato assolutamente, anzi va favorito.
I medici allopati valutano e “curano” queste 3 fasi in modo sbagliato.
Con la repressione della febbre, l’inibizione delle infiammazioni, l’impedimento delle escrezioni si bloccano non solo i normali processi di disintossicazione, ma si provocano processi di riverbero (reintossicazione più grave) cioè la malattia si fa cronica anche se il sintomo scompare apparentemente, esso riesploderà anche in altra forma in un altro momento nel quale l’organismo sarà in grado di manifestarlo.
Durante la fase di “reinpregnamento” (con la repressione farmacologica) le tossine penetrano nelle cellule e ne danneggiano la struttura e/o la funzione; a questa fase può seguire quella di degenerazione cellulare ed in seguito se il Conflitto Spirituale è intenso perché irrisolto, quella di neoplasma (tumore).
Il principio della legge biologica di Arndt-Schultz dice: “dosi piccole sono stimolanti, dosi medie sono indifferenti, dosi grandi bloccano, paralizzano od uccidono”.
I bioterapici antiomotossici agiscono sempre nel senso di una vicariazione regressiva biologicamente corretta, che mira ad uno spostamento della fase patologica verso la fase fisiologica dell’escrezione e della disintossicazione.
Reckeweg ha capito che l’alterazione strutturale come espressione della malattia è preceduta da processi biologici di trasformazione materiale ed energetica e di trasmissione di informazione.
Con la sua opera ha potuto dimostrare che la coerente applicazione del principio Omeopatico di Hanemann e di quello di Arndt-Schultz, nella formulazione di preparati Omeopatici, permettendo una più profonda comprensione dei rimedi Omeopatici e di quelli Fitoterapici, Ayurvedici ecc., per un loro nuovo sviluppo.
Ovviamente occorre ricordare che per ottenere i migliori effetti di eliminazione dei fattori tossici dall’organismo bisogna anche fornire al malato l’opportuna alimentazione personalizzata in funzione delle alterazioni Termico Nutrizionali intervenute e che hanno indotto l’intossicazione generale e locale.
A questo tipo di tecnica medica ricordiamo che:
Le malattie come abbiamo già più volte affermato, sono la conseguenza dei conflitti Spirituali che “scendono dal cielo dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il “Terreno” adatto – vedi voce Bio Elettronica – proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, ovvero l’azione del male, cioè dell’ignoranza.
Ciò significa che ogni Conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
Ricordiamo che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
OMOTOSSICOLOGIA:
RISULTATI DELLO STUDIO SCIENTIFICO PUBBLICATO SU “PULMONARY PHARMACOLOGY AND THERAPEUTICS”:
TROVATA DAI RICERCATORI ITALIANI UNA NUOVA CURA PER L’ASMA ALLERGICO – vedi: articolo originale
Premessa
La prestigiosa rivista scientifica internazionale Pulmonary Pharmacology & Therapeutics – June 2009, 1-14, indicizzata in Medline, ha pubblicato i risultati di un interessante lavoro condotto dal Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università degli Studi di Milano sugli effetti di bassi dosaggi di interleuchine nella cura dell’asma detto impropriamente allergico.
Si tratta di risultati straordinari, che aprono una nuova frontiera sulle possibilità di utilizzo clinico di queste molecole biologiche, altrimenti non utilizzabili ad alti dosaggi farmacologici a causa dei gravi effetti collaterali. Il risultato degli studi dei ricercatori italiani disegna inoltre un nuovo scenario nella cura delle malattie allergiche. Il lavoro era iniziato nel gennaio 2008 presso i laboratori del Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università degli Studi di Milano.
Abstract dello studio
La patologia allergica, come molte altre patologie del Sistema Immunitario, può essere interpretata come l’espressione di un’alterazione della cosiddetta “bilancia immunitaria”.
Nel caso della malattia allergica, le cellule immunitarie chiamate Th2 (Linfociti T helper 2) sono “iper-espresse”, cioè lavorano in eccesso rispetto ad un’altra famiglia di cellule immunitarie chiamata Th1 (Linfociti T helper 1).
E’ questa caratteristica alterazione del Sistema Immunitario dei soggetti allergici la causa profonda della loro malattia: come si dice in Immunologia, è lo “switch Th1/Th2” il vero “peccato originale” delle allergie, lo squilibrio tra queste due famiglie di linfociti.
Un ruolo predominante nella funzione dei linfociti Th (Linfociti T helper) è giocato da particolari molecole biologiche chiamate interleuchine. Esse possono essere considerate alla stregua di messaggeri capaci di informare le cellule immunitarie e di controllarne la funzione, anche quella dei linfociti Th, veri e propri “direttori d’orchestra” del sistema immunitario, da cui dipende il destino in senso positivo (guarigione) o negativo (malattia) di molte condizioni patologiche, tra cui l’allergia.
Poter correggere le alterazioni del sistema immunitario con l’uso delle interleuchine rappresenta oggi uno dei campi di ricerca più affascinanti ed innovativi della Biologia Molecolare applicata alla Medicina. Due di queste interleuchine, in particolare la IL-12 e l’Interferone-, hanno la capacità di ridurre la funzione dei Linfociti Th2 (iper-espressi nel soggetto allergico) e la produzione, da parte di questi, di sostanze capaci di innescare la cascata di eventi fisiopatologici che portano alla manifestazione della sintomatologia allergica. Questi percorsi ezio-patogenetici1 sono conosciuti da tempo dagli allergologi e dagli immunologi, ma l’applicazione clinica di queste conoscenze si è da sempre arenata contro lo scoglio degli effetti collaterali che le interleuchine “antiallergiche”, IL-12 e Interferone-, mostrano (quando impiegate ad alti dosaggi, quelli normalmente utilizzati fino ad oggi).
Lo studio pubblicato su Pulmonary Pharmacology & Therapeutics ha dimostrato, in un modello animale (topi), gli effetti terapeutici di bassissimi dosaggi di interleuchine attivati secondo una particolare tecnica farmaceutica denominata SKA (Sequential Kinetic Activation). I bassi dosaggi utilizzati nello studio hanno mostrato gli identici effetti degli alti dosaggi nel ridurre le condizioni di iper-reattività bronchiale, nel ristabilire i normali livelli di attività dei linfociti Th2, nel ridurre drasticamente la sintomatologia clinica. L’attività antiasmatica dei bassi dosaggi è stata confermata anche dagli esami istologici e dalla conta cellulare nel fluido di lavaggio bronco-alveolare (conta degli eosinofili: uno dei più importanti indici di laboratorio per la diagnosi di allergia). Anche le Ig-E specifiche (elemento fondamentale della manifestazione allergica) sono state significativamente inibite dal trattamento con i bassi dosaggi di interleuchine attivate.
L’elemento innovativo dello studio dei ricercatori italiani – che è valso il giudizio di “INTRIGUING WORK” e “…THE STUDY SUGGESTS A NOVEL APPROACH FOR THE CURE OF ASTHMA” da parte dei referees della Rivista – deriva da una parte dalla scoperta della particolare associazione delle due Interleuchine, IL-12+Interferone-_ (insieme mostrano effetti superiori rispetto alla somma dei singoli effetti), dall’altra dal fatto che il “sogno scientifico” di poter utilizzare molecole biologiche come le interleuchine a bassi dosaggi (gli unici possibili per non avere effetti collaterali) diventa oggi possibile grazie alla particolare procedura farmaceutica utilizzata nella produzione delle molecole impiegate nello studio. Si è infatti dimostrato che solo le soluzioni low dose di interleuchine preparate secondo il metodo SKA sono terapeuticamente efficaci tanto quanto le alte concentrazioni farmacologiche ma senza gli effetti collaterali di queste ultime. I bassi dosaggi non attivati secondo le procedure SKA hanno viceversa mostrato un’attività biologica ed un effetto terapeutico pari a 0.
Una nuova frontiera nel campo dell’industria farmaceutica e della Biologia Molecolare sta probabilmente nascendo e i ricercatori italiani sono all’avanguardia in questo campo. Una nuova speranza di cura per i pazienti allergici, che solo in Italia rappresentano il 20% della popolazione, sembra delinearsi all’orizzonte.
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IO, I BASSI DOSAGGI, E… I TOPI !, di Cristiano Rumio (*) – Mi sembrava molto strano, quasi impossibile..
E molte cose ancora non mi sono chiare. Non ci volevo credere e fino all’ultimo ho fatto di tutto per non crederci. Ma io sono un ricercatore e un ricercatore non deve credere, non deve procedere per fede. Un ricercatore deve osservare e misurare, e verificare, deve basarsi sui dati, e non “interpretare”. Voglio raccontarvi quello che ho osservato e misurato, solo questo. Non chiedetemi se i bassi dosaggi funzionano. Io avevo un’idea: ora ne ho un’altra…
Quasi due anni fa sono stato coinvolto – mio malgrado – in un esperimento in vitro su cui stava lavorando il mio Istituto (n.d.r. Dipartimento di Morfologia Umana – Università degli Studi di Milano). Si volevano misurare gli effetti di diluizioni molto spinte (o se preferite: dosaggi molto bassi…) di una molecola biologica su cellule umane isolate e stabilizzate. In termini più semplici: abbiamo messo delle cellule umane (fibroblasti) in contatto con una sostanza presente normalmente nel nostro organismo, e che è una delle responsabili dell’avvio del processo infiammatorio: questa sostanza si chiama Interleuchina 1-! (abbreviato: IL-1 !). Potremmo dire che quando questa sostanza si “aggancia” alla superficie di una cellula vittima di un trauma o di un’infezione si comporta come un dito che pigia su un interruttore: accende l’infiammazione. Quando questo interruttore si accende, dentro la cellula avvengono una moltitudine di reazioni chimiche e vengono prodotte diverse sostanze.
Sperimentalmente, misurare alcune di queste sostanze significa misurare “l’efficacia dell’interruttore”, cioè l’attività biologica di quel “messaggero dell’infiammazione” chiamato appunto IL-1 !.
Provammo vari flaconi contenenti IL-1 !, da quelli più concentrati a quelli più diluiti. Fra questi, due contenevano una bassissima concentrazione – nell’ordine di frazioni di miliardesimi di grammo per millilitro – e, soprattutto, tra essi uno era stato sottoposto alla cosiddetta “dinamizzazione” (un processo di agitazione verticale molto particolare e preciso) mentre l’altro conteneva la medesima diluizione ma non dinamizzata. Nel rispetto delle più rigorose procedure internazionali di ricerca scientifica nessuno degli sperimentatori conosceva il contenuto dei flaconi, che erano “siglati” con delle lettere. Solo in una busta chiusa e depositata in cassaforte, sigillata dal direttore della sperimentazione, era riportata la corrispondenza fra lettere dei flaconi e rispettivo contenuto. Come si suol dire, procedevamo “in cieco”.
Dopo alcune settimane, eravamo in possesso dei risultati della ricerca: due flaconi mostravano – fra tutti – i risultati più eclatanti. Il flacone B e il flacone C. Ricorderò sempre queste lettere perché da scettico osservatore immaginavo che queste due lettere corrispondessero – ovviamente – ai flaconi contenenti le maggiori concentrazioni di IL-1 !. Così quel pomeriggio telefonai a colui che poi sarebbe diventato un compagno di avventura scientifica, ma che all’epoca era solamente il responsabile dell’Istituto di Ricerca che ci aveva commissionato il lavoro, dicendogli: “…devo riferirle i risultati: due flaconi hanno risposto, tutti gli altri no, mi dispiace per lei, sicuramente si tratta dei flaconi con le concentrazioni più elevate. Comunque domattina la attendo in Istituto per aprire insieme la busta”.
Il giorno dopo aprimmo la busta. Non volevo credere ai miei occhi. I flaconi che avevano dato quei risultati positivi contenevano uno sì la concentrazione farmacologica, cioè elevatissima, di IL-1 !, ma l’altro – il fantomatico flacone C – conteneva la bassa concentrazione di IL-1 ! che era stata sottoposta a quel particolare procedimento chiamato “dinamizzazione”.
Ancora più interessante era un altro risultato. Il flacone contenente la bassa concentrazione di IL-1 !, che non era stata però sottoposta a “dinamizzazione”, si comportava come l’acqua fresca, cioè non mostrava alcun effetto biologico. Io non ci volevo credere. Così ripetei l’esperimento ma – accidenti – i risultati continuavano ad essere sempre gli stessi. Ma continuavo a non volerci credere. Così chiesi all’Industria Farmaceutica che prepara questi medicinali di poter assistere alla preparazione delle diverse diluizioni. Lo ammetto: sono arrivato a pensare che potessero ingannarmi, dandomi flaconi contenenti concentrazioni differenti rispetto a quel che dichiaravano… Vigilai con attenzione, e poi ripetei l’esperimento, ma i risultati continuavano ad essere sempre gli stessi.
A quel punto i miei pregiudizi cominciarono a vacillare, perché non si trattava d’interpretazioni. Io stavo solo leggendo dati.
Ma – ancora – non ero convinto. Una cellula è una cellula e – isolata – ha un comportamento differente rispetto ad un sistema biologico complesso come quello di un animale. Nel frattempo avevo cominciato a leggere studi clinici controllati (accidenti se esistono!) inerenti all’utilizzo di basse concentrazioni dinamizzate di principi attivi. Questi lavori mostravano un’efficacia clinica decisamente superiore al placebo.
Ma, tuttavia, io ero scettico. Certamente un essere umano può essere influenzato dal medico che, somministrandogli un certo farmaco, e anche solo accompagnandolo con una frase ben detta, può condizionare favorevolmente l’esito di una terapia.
Oramai la mia curiosità di ricercatore non era più controllabile. Volevo osservare e capire. E, devo confessarlo, volevo dimostrare… che dosaggi così bassi non possano funzionare su un animale da laboratorio! Così prendemmo dei topi, e su di loro studiammo in vivo gli effetti di diverse concentrazioni di alcune molecole biologiche, sempre della famiglia delle interleuchine, che la medicina studia da più di 15 anni per giungere al risultato di una terapia eziologica delle allergie, cioè capace di eradicarne la causa principale. Operammo anche in questo caso ovviamente in cieco, cioè né i topi (come è facile intuire!) né gli sperimentatori sapevano cosa si stesse somministrando. Come al solito, somministrammo concentrazioni farmacologiche, cioè molto concentrate. Somministrammo poi basse concentrazioni senza dinamizzazione. Somministrammo basse concentrazioni dinamizzate. Somministrammo placebo…
Anche i topi mostrarono che solo due flaconi erano terapeuticamente efficaci, e per giunta nella stessa misura. Però questa volta successe qualcosa di molto strano: i topi che erano stati trattati con uno dei due flaconi, dopo un’iniziale totale remissione del quadro patologico, passati alcuni giorni morivano. I topi trattati con l’altro “flacone efficace” mostravano anch’essi la totale remissione della patologia, ma poi non morivano. A questo punto – credetemi – non stavo più nella pelle dalla curiosità di scoprire a quali concentrazioni corrispondessero i due flaconi “terapeutici”: il primo, capace di curare con grande efficacia ma con tali effetti collaterali negativi da uccidere i topi, corrispondeva alla diluizione superconcentrata. Il secondo invece, mostrava di essere efficace come il precedente, e in più di essere privo di effetti collaterali.
Non ci volevo credere: era ancora la bassa concentrazione dinamizzata… Era lei, che aveva curato i topi allergici senza effetti collaterali. Inutile dire che il mio scetticismo mi imponeva di ripetere e ripetere e ripetere e ripetere ancora quest’ultimo esperimento. Ma i risultati continuavano ad essere sempre gli stessi…
Non chiedetemi se credo nelle basse diluizioni. Io sono un ricercatore e credo solo a ciò che osservo e posso misurare. E quello che vi ho raccontato è solamente ciò che ho osservato e misurato nell’ultimo anno e mezzo della mia vita.
Oggi penso che se non troveremo il coraggio di “misurare” queste discipline con approccio scientifico scevro da pregiudizi, correremo il rischio di privare l’umanità intera di una potenziale straordinaria risorsa terapeutica, e di nuovi farmaci efficaci per molte patologie e sicuramente – in virtù della loro particolare struttura molecolare – privi di effetti collaterali. Da ricercatore coltivo ossessivamente il dubbio. Un dubbio che oggi mi vede impegnato a misurare gli effetti di low-dose di alcuni principi attivi che potrebbero rappresentare una nuova frontiera nella cura del Morbo di Crohn e dell’Artrite Reumatoide. Un dubbio per il quale – ne sono certo – vale la pena passare le notti in laboratorio.
(*) Professore di Anatomia Umana presso la Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano.
Dichiarazione sui conflitti d’interesse: il Dott. Prof. Cristiano Rumio non ha attualmente – ne ha mai avuto in passato – alcun rapporto di dipendenza o di consulenza con i laboratori di ricerca GUNA – committenti dell’esperimento – ne’ diretti ne’ con società controllate o comunque collegate, ne’ personalmente ne per il tramite di interposte persone.
Commento NdR: Pur compiacendoci per gli studi effettuati, che dimostrano l’efficacia dei prodotti Omotossicologici, nella presentazione di detto studio, si evidenzia che la causa delle allergie ed asma sarebbe, secondo la medicina ufficiale, la malfunzione del sistema immunitario, dimenticando che la malfunzione del S.I. è indotta sicuramente da altri fattori di livello superiore, quindi occorre cercare e riconoscere le cause di detta malfunzione, per evitare di avere allergie ed asma.
In Medicina Naturale conosciamo molto bene quali sono le cause di dette malfunzioni, esse sono in sintesi:
Troppo stress con un sovraccarico di tossine ambientali, farmacologiche con farmaci e Vaccini, – prodotti chimici nei cibi, nelle acque e nell’aria – e quelle endo-prodotte nell’intestino dalle disbiosi) aumentano il rischio di soffrire di allergie e successivamente di asma e se questi sintomi non sono curati con le medicine naturali anche altre e più gravi malattie fino al cancro, e/o aids.
I fattori principali che riescono ad indebolire il sistema immunitario sono, un pH digestivo alterato, una flora intestinale danneggiata da un’eccessiva assunzione di antibiotici, dalle vaccinazioni, e per le femmine anche dalla pillola contraccettiva e dall’inquinamento ambientale.
Altre cause possono essere le carenze alimentari, una dieta monotona e ripetitiva nella quale si assumono sempre gli stessi alimenti, ai quali il sistema immunitario comincerà nel tempo a reagire, ma anche le sostanze chimiche presenti negli alimenti, come pesticidi e conservanti, e una candidosi intestinale cronica.
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LETTERA AI MIEI PAZIENTI – Marzo 2015
Carissimi, dopo l’ultimo attacco all’Omeopatia, sferrato da illustrissimi scienziati australiani, e dopo gli attacchi ai medici che guardano i vaccini con occhio critico, da parte dell’establishment, per la morte di una bambina non vaccinata per il Morbillo (piccolo morbo), ho deciso di autodenunciarmi.
Poco mi interessa che gli omeopati australiani abbiano già fatto il pelo e contropelo ai loro studi e siano passati al contrattacco, ridicolizzando il loro approccio “scientifico”:
http://www.homeopathyoz.org/images/news/Open_response_letter_by_AHA_to_NHMRC.pdf … avendo forte senso di autocritica, ed essendo dunque auto-munito, io mi autodenuncerò, mi autocondannerò, e mi autopunirò.
Mi autodenuncerò all’Ordine, all’Assessore alla Sanità, al Ministero e all’OMS, nonché ai Carabinieri, alla Polizia e al Tribunale della Santa Inquisizione, al CICAPPP, al Check-Up, al Make-Up, a Suor Cristina di The Voice e perfino a Piero Angela e Bruno Vespa, ma prima mi premeva denunciarmi a voi, cari colleghi, per aver tradito ignobilmente il Giuramento di Ippocrate (anzi, no, scusate, ora che ci ripenso, questo in verità non ce l’hanno fatto fare; non è più di moda da un bel po’, ma come meravigliarsene: hanno tolto anche Semeiotica dagli esami universitari, figuriamoci il perder tempo coi giuramenti…!).
Per un attimo ho vagliato l’ipotesi, in vero, che (trovandosi agli antipodi, e dunque a testa in giù rispetto a me, e quindi col sangue alla testa) quegli scienciati abbiano scritto esattamente il contrario di quella che è la verità, di quella che ormai risulta persino al Premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier, ad Emilio Del Giudice, ed a mille e mille altri ancor prima di loro (J. Benveniste, direttore delle ricerche all’Istituto Nazionale Ricerche Mediche di Francia, in primis) ma poi mi son detto che debbono aver ragione loro.
Come potrebbero mai sbagliare, infatti, degli scienziati veri e propri ?
Chi sono io (pur abbeverandomi quotidianamente ad altre fonti, da me ritenute – ormai ingiustamente – assolutamente valide e attendibili) per dire che loro sono nel torto o in malafede ?
Come ho mai potuto credere alla bontà delle cure omotossicologiche che pratico da quasi trent’anni, con vostra discreta soddisfazione ?
Ma, soprattutto: come ho potuto mettere a repentaglio la salute vostra e dei vostri bambini sottraendoli alle più giuste, sicure, atossiche ed efficaci cure allopatiche ?
E, nientepopòpopòpopòdimeno (scusate, ho omesso un popò), consigliarvi di informarvi meglio sulle vaccinazioni prima di effettuarle, o di farvele almeno effettuare una sola alla volta ?
Come ho potuto essere così imbecille da credere alle affermazioni di Thomas Jefferson, Responsabile del Settore Vaccini della Cochrane, che dice che l’anti-influenzale non serve a nulla e che addirittura “NON ESISTONO LE COSIDDETTE CATEGORIE A RISCHIO”, e afferma pure che “SOTTO AI DUE ANNI I VACCINI ANTI-INFLUENZALI SONO ACQUA FRESCA” ?
Deve aver sbroccato anche lui, poverino…!!!
Devo aver subito un abbaglio, o forse un sortilegio malefico da qualche seguace di Hannemann, di Reckeweg, o di Bach: non so, ma dev e essere andata così !
O, forse, una mia precisa propensione a delinquere, colpevolmente trascurata anche dai miei genitori, deve essere iniziata sin da piccolo: in effetti, quando giocavamo ai cowboys, volevo sempre fare il bandito; lo trovavo più divertente, anche perché quando lo sceriffo mi sparava, rispondevo sempre che non mi aveva preso, o che mi aveva solo scalfito…!
Pensavo fosse cosa innocente, allora, ma – ahimè ! – dovrò rivedere anche questi oscuri e tremendi aspetti della mia infanzia…
Qualche Streptococco, qualche virus, qualche fungo e un bel po’ di parassiti ce li siamo tolti di dosso, questo è pur vero, ma ci sono degli studi cino-franco-italioti che dimostrano chiaramente che anche gli Streptococchi ed altri germi sono animaletti molto suggestionabili, e che dunque risentono anch’essi dell’effetto placebo…
Fatto sta che, per l’appunto, stando agli infallibili verdetti dei Pitechi australiani, per quasi 30 anni vi ho presi in giro, ho abbagliato anche voi, vi ho (sia pure involontariamente) raggirati, turlupinati, ciarlataneschissimissimissimamente imbrogliati, sottoponendovi a cure IMPOSSIBILMENTE efficaci per definizione…
Meglio i farmaci chimici: ora – grazie a quei grandissimi uomini di scienza – finalmente non ho più dubbi !
Mi adeguerò alle linee-guida, ai protocolli, ed alle prassi più scientifiche, metterò anch’io l’antibiotico come “copertura” a chi ha l’Adenovirus, il VRS, l’Epstein-Barr, gli Orecchioni, la Varicella, il comune raffreddore e pure i geloni, nonché anche un bel cortisonico a chi, oltre che per queste patologie notoriamente batteriformiche, mi arriva per una reazione vaccinale o una sepsi (chi se ne frega se anche la casa produttrice deve attestare per iscritto che “non va somministrato in caso di sepsi e dopo somministrazione di virus attenuati” ?).
E dirò anche alle mamme che, in allattamento, possono mangiare di tutto “perché l’ha detto l’Espgan !!” (fregandomene del fatto che l’EPIGENETICA ci dice che, per una giusta salvaguardia del feto e del bambino, la mamma dovrebbe rispettare un certo tipo di dieta addirittura da 6 mesi prima della gravidanza, e non solo in gravidanza e allattamento…)
Vuoi mettere, adeguarmi ai Protocolli ? La Scienza sarà finalmente dalla mia parte, come io dalla Sua, e così diventerò anch’io, d’emblée, un Uomo di scienza, e non sarò più sopportato dai miei colleghi come il pepe nel naso (o più a Sud-Ovest) !
Infatuandomi vanamente della Medicina Cinese, credendo all’esistenza dei Meridiani e dei punti di agopuntura (stupidamente ora validati anche dall’OMS), e delle teorie di Schimmel sulla Medicina Funzionale, vi ho indotti a credere che un vostro mal di testa dipendesse dalla colecisti o dallo stomaco, che il vostro dolore al gomito dipendesse dal tenue, che le cicatrici possono essere “attive”, ovvero creare problemi quando interrompono i decorsi dei Meridiani, e altre scempiaggini del genere.
Per non parlare dell’aver creduto come uno scemo all’esistenza dei Chakra !!! In virtù di questo (potrete mai perdonarmi ?) ho iniziato poi a parlarvi anche di Anima: ma che cazzo c’entra l’Anima con la Mente e col Corpo ?!?
D’accordo, la medicina ufficiale ha da poco scoperto (quando si dice “il progresso” !) la Neuro-Psico-Endocrino-Immunologia ( che i Cinesi conoscevano oltre 5.000, e i Veda oltre 10.000 anni fa), ma come ho fatto solo a pensare che pure l’Anima possa trovare diritto di esistenza nei discorsi sulla salute e di considerazione nella genesi delle “malattie” ??? PAZZO, SI’ !!! Devo essere diventato proprio pazzo !!! Dirvi che ci si può curare con le Frequenze…!
E le Geopatie, poi ? Credere e indurvi a credere che i cellulari e i wi-fi facciano malissimo, dirvi talora di buttare il forno a microonde e far controllare da esperti del settore le vostre abitazioni, suggerirvi rimedi omeopatici e protezioni contro questi “fantasmi” !?!
No comment !
Con molto altro, in realtà, ho fornicato, amici, leggendo perfino Roy Martina, Gregg Braden, e partecipando ai seminari di Brian Weiss sull’ipnosi regressiva (roba da gonzi !), ma purtroppo tant’è, e non posso che piangere sul latte versato, pur rinnovandovi le mie più autentiche e sincere scuse, autoflagellandomi pubblicamente, e cospargendomi il capo di cenere: oggettivamente, negli anni, pecca di qua, fornica di là, mi ero inconsapevolmente del tutto deGarattinizzato (perbacco, però: anche lui, che cavolo !!! Non mi ha mica aiutato, quando lo hanno scoperto che fornicava al contrario, curandosi con l’Omeopatia in Francia !!! ). Comunque, un incosciente, ecco cosa ero diventato per seguire queste brutte compagnie !
Ho agito peggio dei vivisezionisti ! Vedete: il fatto che moltissimi di voi siano sopravvissuti, e che altrettanti siano addirittura usciti bene da patologie di ogni genere e grado è stato per certo – MI TOCCA AMMETTERLO – puro caso, pura fatalità, puro (direbbe il Sommo Poeta) buco di culo, da parte sia vostra che mia ! Sono stato, come tanti Colleghi omeopati, uno che cura col nulla, carpendo con la malafede la vostra fiducia.
L’Omeopatia non può funzionare, figuriamoci l’Omotossicologia, o l’Isoterapia (se lo hanno detto loro dev’essere così, e se è vero che non è giusto criticare l’operato del Sommo Pontefice, non è giusto nemmeno criticare quello dei Sommi Sacerdoti) !!!
Da parte mia, le colpe – ahimè ! – non finiscono ancora: sempre a causa di qualche maleficio o dei criminosi giochi infantili (ne sono ormai certo), ho iniziato a ingannarvi (ma non l’ho fatto apposta, lo giuro) anche con la Fitoterapia, la Floriterapia, l’Oligoterapia e altre cazzate del genere (ne prendo rigorosamente e definitivamente le distanze, se pur con colpevole ritardo nei vostri confronti !).
Ho addirittura tenuto delle conferenze per spiegarvi quella che (“impropriamente” secondo Del Giudice, “riduttivamente” secondo il sottoscritto) viene definita la “Memoria dell’Acqua”, e a parlarvi di Biofotoni e di Energie Sottili.
Ma come ho fatto ? Potrete mai perdonarmi per avervi messo in testa simili medievali cazzate ?
Che lo affermi anche Montagnier è solo un dettaglio: dev’essere impazzito pure lui, e poi ha la sua età…!
Ho anche fatto parte, udite udite, di AsSIS… la nota Associazione segreta Sovversivi Italiani Scassapalle, del Dott. Serravalle (mannaggia ! Scusa, Eugenio, la rima è del tutto casuale, giuro anche su questo)…
Mi tocca redimermi, rieducarmi, resettarmi, riGarattinizzarmi, riwikipedizzarmi, tornare a credere anche all’“Effetto chiave-toppa” e al fatto che (come ci insegnano nelle migliori università e nei TG) il Padreterno ci ha dotati di un DNA che è, per il 98%, un “DNA SPAZZATURA”, come lo definiscono i più eminenti scienziati e i genetisti più avanzati, e non un magnifico ed avanzatissimo solenoide che svolge funzioni di ricetrasmittente di strabiliante potenza e precisione come dice Popp.
Anche sul “chiave-toppa”, in effetti, mi tocca dirlo, faccio davvero fatica a credere che una cellula che deve effettuare 7.000 reazioni al secondo le effettui così, un po’ “a testa di cazzo”, se vogliamo, e non grazie ad un controllo cibernetico e al “rumore di fondo” e alla regia dei Campi elettromagnetici dei Domini di Coerenza dell’Acqua di Del Giudice (anche perché abbiamo 75.000 Miliardi di cellule !), ma pazienza: qualche dogma la vera scienza deve pur averlo, sennò che vera scienza è ?!?
E’ “vera” a prescindere, proprio perché si può permettere tutto, no ?
Oddio !!! Mi sovviene però una riflessione !
Se avete comunque seguito i miei consigli e le mie cure, perdonatemi, amici carissimi, ma quantomeno un po’ coglioni lo siete stati anche voi: come avete potuto non accogliere unicamente le raccomandazioni quotidiane dei Sommi Sacerdoti in TV e sui giornali, in Radio e su Internet, quelle giuste, ovviamente, quelle che vi mettevano e vi mettono in guardia contro quei delinquenti di Omeopati come me, che invece vi dicono che ci si può curare anche senza farmaci chimici sintetici, o addirittura andare dagli Osteopati e dai Chiropratici, e che state gonfiando i vostri figli e voi stessi come vitelloni da carne con antibiotici, cortisonici, antistaminici, vaccini, cibi spazzatura ed altre ottime cose ? Un po’ ve la siete voluta…!
Comunque, bando alle ciance: pur avendolo fatto involontariamente, faccio ammenda di tutti i miei comportamenti disonesti nei vostri confronti.
Il fatto che non vi abbiano arrecato danno mi rende felice, ma si sa: “L’OMEOPATIA è ACQUA FRESCA”, ora ne sono certo anch’io. Tutto il resto è Scienza.
Mea culpa ! Mea culpa !! Mea grandissima culpa !!!
By Massimo Pietrangeli (Homo Ereticus, medico Omeopata)