SALVIA, antiALCOL + Prodotti Naturali
Studi condotti da ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del CNR di Cagliari (Italy) hanno dimostrato che la Salvia miltiorrhiza, un tipo originario della Cina e largamente utilizzato nella medicina cinese, puo’ ridurre il consumo volontario di alcol. Per ora vale solo per i topi, ma in futuro forse sara’ possibile utilizzare quei principi anche per l’uomo.
La Salvia e’ utile nelle atonie dell’apparato gastro intestinale, favorisce il deflusso della bile.
Contro le emorragie gengivali ed in tutte le affezioni della bocca, aiuta la fuoriuscita del sangue mestruale.
La Salvia
La tradizione erboristica considera la salvia un coadiuvante tradizionale per: Regolarizzare il flusso mestruale, Eccessiva sudorazione di mani e piedi, Digestione lenta, Eruttazioni, Meteorismo, Gonfiore addominale, Risalgono a due anni fa notizie provenienti invece dal mondo della scienza sulle virtù della salvia. L’olio estratto dalla salvia, ad esempio, ha proprietà stimolanti per il cervello e per la memoria e, inoltre, può essere un ingrediente importante per trattare malattie come la demenza senile o morbo di Alzheimer, ma c’erano stati studi sulla capacità della salvia cinese di aiutare gli alcolisti studio, come quello realizzato all’universita’ di Cagliari e all’Istituto di Neuroscienze del Cnr, e pubblicato nel 2003 sul ‘Journal of Ethnopharmacology’.
Una nuova ricerca, sempre condotta grazie al Cnr, conferma l’efficacia di una specie di salvia cinese.Lo hanno scoperto e sperimentato i ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di Cagliari. Comincia ora la sperimentazione sull’uomo dopo i successi osservati sui topi. Autori dello studio un gruppo di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Cnr di Cagliari, che, sotto la guida di Giancarlo Colombo, ha scoperto e sperimentato che la pianta ha interessanti proprietà per la cura dell’alcolismo. A renderlo noto è il Cnr, attraverso il proprio sito web, Cnr.it.
Le radici secche della Salvia Miltiorrhiza – è il nome scientifico della pianta, originaria della Cina, che appartiene alla famiglia delle Labiatae – sono da tempo largamente usate nella medicina popolare cinese per curare alcune malattie del sangue, le cardiopatie, le epatiti, l’emorragie, i disturbi mestruali, l’edema e l’insonnia.
Gli studi condotti nel laboratorio dell’In-Cnr hanno dimostrato che questa specie di salvia è efficace nel ridurre il consumo volontario di alcol, nei ratti alcolisti, i Sardinian alcohol-preferring (sP), un ceppo geneticamente selezionato proprio per la sua propensione a bere. I ratti sono stati trattati con estratti di salvia prima di consentire loro di bere nuovamente dopo un periodo di astinenza di sette giorni.
I risultati sono stati sorprendenti.
“E’ stato dimostrato – spiega Colombo – che gli estratti di Salvia Miltiorrhiza ritardavano l’acquisizione del comportamento consumatorio in ratti che non erano stati precedentemente esposti all’alcol. Inoltre, riducevano il consumo volontario di alcol in ratti che ne avevano raggiunto un consumo stabile (modello della fase attiva dell’alcolismo umano) e, infine, sopprimevano l’aumento del consumo di alcol dopo un periodo di deprivazione”.
L’estratto di salvia è dunque in grado di riequilibrare il rapporto con l’alcol. Potrebbe, per esempio, essere utile all’alcolista che avesse già deciso di smettere di bere, consentendogli di apprezzare un bicchiere di vino senza sentire il bisogno di bere tutta la bottiglia. Per il momento, sono i ratti alcolisti a diventare astemi. Ma i risultati di queste sperimentazioni sui topi sono stati così incoraggianti da aprire promettenti prospettive.
“Verificata la sicurezza del preparato, siamo pronti per cominciare la sperimentazione sull’uomo” – conclude Colombo.
Tratto da italiasalute.leonardo.it
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