Stitichezza e alimentazione
vedi anche: CRUDISMO + Alimentazione Biologica + Alimenti contaminati + Combinazioni alimentari
Viviamo in un era in cui la nocività passeggia con noi, a partire dall’aria che respiriamo, quello che mangiamo e beviamo, gli innumerevoli farmaci che vengono usati.
Qualcosa si può fare; oltre ad esprimersi in tanti modi, contro la guerra, contro gli ogm, contro tutto, possiamo fare dei piccoli passi per amarci un po’ di più; cominciamo a mangiare meglio.
Per la stitichezza, ad esempio, la maggior parte della gente assume purganti, chimici o naturali che siano.
Queste azioni sono un intervento meccanico, che abitua le funzioni fisiologiche a non contare più sui propri sforzi funzionali, è proprio il caso di dirlo, quando basterebbe solo cambiare abitudini alimentari.
La malattia inizia nel Colon – vedi: Intestino
Quando la costipazione intestinale non è legata a qualche specifica patologia (ostruzione intestinale, neoplasie, malattie neurologiche, colon irritabile, diverticolosi, ecc) le cause possono essere molteplici, eccone alcune: regime alimentare squilibrato, alterazione della flora intestinale, carenze vitaminiche e minerali, debolezza muscolare (gravidanza, sedentarietà), insufficiente attività epatica, patologie dolorose dell’ano (emorroidi e fissurazioni), alcuni farmaci (in particolare gli antidepressivi triciclici, preparati a base di ferro, antiacidi a base di alluminio, antitussivi, antipepilettici, analgesici o l’abuso di antibiotici, ecc.), ansia e stress, problemi emozionali, viaggi, inibizione volontaria dello stimolo per differire il momento dell’evacuazione, mancanza di un’adeguata quantità d’acqua, intolleranza al latte di mucca (stipsi spastica).
In Naturopatia si dice: “la malattia inizia nel colon”. Quest’affermazione è molto importante se si pensa che il ristagno di feci nell’intestino alla lunga crea depositi lungo le pareti tali da impedire l’assorbimento di elementi nutritivi fondamentali quali vitamine e minerali, causando l’infiammazione della parete intestinale con presenza di spasmi e dolore, malassorbimento e disturbi nei più disparati distretti organici.
Immunità e stitichezza
Il 50% del sistema immunitario associato alle mucose si trova nell’apparato digerente ed una stipsi cronica può causare disordini immunitari predisponendo a malattie acute e a processi cronici e degenerativi.
Inoltre, la costipazione intestinale causa una sorta di “costipazione cellulare” aumentando il carico di lavoro degli organi emuntori (di eliminazione): reni, pelle, fegato, polmoni e linfa.
Il metabolismo cellulare rallenta e la capacità di eliminare i prodotti di rifiuto diminuisce. L’organismo invecchia più rapidamente, come ha dimostrato in uno dei più celebri esperimenti della storia della medicina il dottor Alexis Carrel, dell’Istituto Rockfeller per la ricerca medica. Utilizzando piccole sezioni di tessuto cardiaco di un embrione di pollo, Carrel tentò di dimostrare che, in condizioni controllate, la cellula potrebbe vivere per un lunghissimo tempo, forse indefinitamente.
Per realizzare tale prova, il tessuto fu immerso in una soluzione da cui questo traeva il suo sostentamento, le sostanze di rifiuto erano secrete nella stessa soluzione. Ogni giorno la soluzione veniva rinnovata, eliminando le sostanze di scarto e fornendo nutrienti freschi. In queste condizioni il tessuto visse per ben 29 anni !
Morì il giorno in cui l’assistente dimenticò di cambiare il fluido contenente i prodotti di rifiuto.
Nel definire il significato dell’esperienza, Carrel affermò che: “La cellula è immortale. E’ semplicemente il fluido in cui galleggia che degenera. Rinnova questo fluido ad intervalli, dà alla cellula qualcosa di cui nutrirsi e la pulsazione della vita può continuare per sempre.”
Almeno una volta al giorno
Nei fatti, una stipsi importante può comportare intossicazione per assorbimento da parte dei capillari e del sistema linfatico di batteri e di numerose sostanze di rifiuto presenti normalmente nelle feci, causando sintomi da intossicazione: cefalea, tensione addominale, flatulenza, inappetenza, lingua patinata, alito pesante, attacchi emorroidali, ecc.
Nei soggetti predisposti la stipsi può causare emorroidi e diverticoli. La stessa alterazione della microflora intestinale dovuta alla stitichezza è causa di rallentamento del transito intestinale, si crea in tal modo un circolo vizioso che nel tempo può portare a stipsi cronica. Ecco perché diventa importante almeno un’evacuazione giornaliera.
L’utilizzo frequente di lassativi, siano essi d’origine chimica o naturale, è in ogni caso da evitare per via degli effetti collaterali o indesiderati provocati. Inoltre tali rimedi non risolvono mai veramente il problema alla radice ed hanno solo un effetto sintomatico. Con il più il rischio di trovarsi, dopo anni di assunzione di tali sostanze, con vere e proprie patologie del colon e della mucosa e l’impossibilità di ripristinare evacuazioni normali avendo oramai perso la normale tonicità dell’intestino.
E’ molto importante invece eliminare le cause a monte ed arrivare ad evacuare normalmente e quotidianamente. A questo scopo è fondamentale ripristinare corrette abitudini alimentari e di vita, oltre che imparare ad ascoltare il proprio intestino.
Punto di partenza: la dieta
L’alimentazione è senza dubbio il punto di partenza. La maggior parte delle persone consuma cibi raffinati, alimenti industriali, zucchero in eccesso e bevande gassate in sostituzione dell’acqua naturale.
Per fronteggiare la stitichezza cronica è invece importantissimo aumentare l’assunzione di fibra alimentare.
In modo da arrivare ad almeno mezzo grammo per ogni chilogrammo di peso corporeo, in media 30 – 40 g di fibra al giorno per adulto. A contrastare la stipsi sono sia le fibre solubili che quelle insolubili (vedi box).
Le prime danno luogo ad una sorta di gel vischioso che regolarizza il transito intestinale, e sono utili sia in caso di diarrea che di stitichezza. Le seconde aumentano la massa fecale e stimolano la motilità intestinale risolvendo la stitichezza cronica.
Nei fatti, una dieta a base di cereali integrali, verdura e frutta oltre ad eliminare il problema stipsi, previene la maggior parte delle malattie dei nostri giorni e costituisce un elemento fondamentale nella cura delle stesse patologie, mentre è da evitare il consumo di farine raffinate. D’altra parte non ha neanche senso continuare a consumare cereali e loro derivati raffinati per poi integrare la dieta con un po’ di crusca.
Tale pratica ha poco senso, sia perché in questo modo è difficile raggiungere l’equilibrio che la natura ha previsto nelle proporzioni dei vari nutrienti e sia perché nel cibo integrale non sono presenti solo fibre ma anche vitamine, aminoacidi e minerali che con la raffinazione vanno persi; infine il consumo di crusca “pura” riduce l’assorbimento di alcuni minerali, cosa che non avviene consumando cereali integrali.
Numerosi sono gli alimenti che presentano spiccate proprietà regolatrici a livello intestinale, tra questi tutti i cereali integrali e biologici (in particolare orzo, avena, riso, pane integrale), minestre, zuppe (in particolare la zuppa di miso, svolge un’efficace azione di ripristino della flora intestinale), legumi (nel caso di flatulenza possono essere passati), ortaggi a foglia verde (soprattutto porri e cavoli), infine frutta fresca e cotta (kiwi, cachi, fichi, prugne secche e mele cotte).
Anche gli oli di oliva e di semi biologici e spremuti a freddo hanno proprietà lubrificanti e lenitive, tra questi vanno segnalati soprattutto l’olio extravergine d’oliva e l’olio di lino. Quest’ultimo svolge anche un effetto antinfiammatorio sulla mucosa intestinale.
Molto efficace è anche bere molta acqua (almeno 1,5 litri al dì), in particolare il mattino a digiuno.
In ogni caso preferire alimenti freschi e cucinati da poco, masticare bene e consumare i pasti in un’atmosfera serena, senza fretta e soprattutto cenare almeno due ore prima di coricarsi.
Gli alimenti da evitare ad ogni costo sono: farine bianche, cibi raffinati, zucchero bianco, bevande gassate, insaccati, carne, formaggi, cacao, cioccolato, tè e caffè.
Inoltre è bene praticare attività fisica almeno per venti minuti tre volte alla settimana, rafforzare il torchio muscolare addominale, recarsi alla toilette ad ore fisse e senza fretta, anche non in presenza di stimolo e soprattutto ogni mattino dopo aver mangiato, non reprimere mai la voglia di defecare e ovviamente smettere di utilizzare continuativamente lassativi.
Spesso un’igiene di vita adeguata è sufficiente per riportare il transito intestinale alla normalità.
Si tratta solo di ristabilire il ritmo naturale, fisiologico dell’organismo e questo richiede un’attenzione adeguata ai nostri ritmi generali di vita.
Darsi il tempo di cucinare cibo fresco, mangiare con tranquillità, effettuare un po’ di esercizio fisico, ricordarsi di bere acqua e di andare in bagno è volersi bene e mettere in atto i semplici atti che, soprattutto per chi vive in città, arrivano a volte a sembrare superflui in nome del lavoro e del rendimento.
Anche per i bambini è fondamentale una buona alimentazione accompagnata da un ritmo di vita tranquillo e sereno. Soprattutto loro hanno bisogno di tempo, più tempo degli adulti per mangiare, giocare, andare al bagno; spesso invece li si invita ad affrettarsi, perché “bisogna fare in fretta” con il risultato di renderli nervosi e contratti.
Per concludere, il sintomo stipsi è un invito alla riflessione sul proprio “ritmo personale” e sul “trattenere” qualcosa che avrebbe bisogno di essere lasciato andare liberamente. E’ un invito a prendere contatto con se stessi e a chiedersi cosa c’è che non va. Il colon è strutturato in modo da liberarsi del suo contenuto regolarmente, pertanto quando compare una stitichezza cronica la prima cosa da fare è chiedersi se non sia il caso di correggere qualcosa nel nostro quotidiano.
Box2. Fonti alimentari delle fibre
In generale verdure (45%), cereali integrali e legumi (35%), frutta (20%)
Fibre insolubili
Cellulosa cereali integrali, crusca di grano, verdure.
Emicellulosa cereali integrali, crusca d’avena, verdure.
Lignina cereali integrali, verdure legnose.
Fibre solubili
Pectine frutta (in particolare in agrumi e nella buccia di mele e pere), verdure.
Gomme legumi, avena.
Mucillagini legumi, avena, semi (nello strato più interno, l’endosperma)
Polisaccaridi algali alghe, agar agar
Nutriente Ricercato:
Box1. Contenuto di fibra totale in alcuni alimenti
(grammi di fibra per ogni 100 g di prodotto)
Alimento Fibra totale
Fagioli -Borlotti secchi, cotti 6,9
Farro 6,8
Pane di tipo integrale 6,5
Pasta di semola integrale 6,4
Muesli 6,4
Noci, secche 6,2
Grano saraceno 6,0
Biscotti integrali 6,0
Fave fresche, cotte 5,9
Ceci secchi, cotti 5,8
Carciofi crudi 5,5
Castagne, bollite 5,4
Fette biscottate integrali 5,4
Piselli in scatola 5,1
Cavoli di Bruxelles, cotti 5,1
Funghi coltivati, cotti 5,0
Pane di segale 4,6
Lenticchie in scatola 4,2
Pane di tipo 0 3,8
Pere fresche 3,8
Pane di tipo 00 3,2
Carote 3,1
Cavolo broccolo verde cotto 3,1
Farina di mais 3,1
Miglio decorticato 3,1
Pasta di semola, integrale 3,0
Radicchio rosso 3,0
Farina di frumento tipo 0 2,9
Porri, cotti 2,9
Pizza con pomodoro 2,7
Mele fresche con buccia 2,6
Finocchi crudi 2,2
Broccoletti di rapa, cotti 2,2
Kiwi 2,2
Farina di frumento tipo 00 2,2
Spinaci, cotti 2,1
Pomodori maturi 2,0
Riso integrale crudo 1,9
Mandarini 1,7
Uva, nera 1,6
Arance 1,6
Pasta di semola, cotta 1,5
Box3. Quando la fibra previene
Oltre alla stitichezza, le fibre svolgono un importante ruolo di prevenzione e di riequilibrio nei confronti di numerose patologie:
– diabete, grazie all’assorbimento degli zuccheri, le fibre evitano sbalzi eccessivi della glicemia (livello di glucosio nel sangue;
– iperlipemie (livelli eccessivi di grassi nel sangue), le fibre riducono la sintesi di colesterolo da parte del fegato, ne limitano l’assorbimento a livello dell’intestino tenue, mentre incrementano l’escrezione di acidi biliari attraverso le feci; inoltre riducono le VLDL e le LDL (proteine del sangue che veicolano colesterolo e trigliceridi);
– malattie cardio-vascolari (aterosclerosi, ictus cerebrale, ecc), le fibre svolgono un ruolo positivo nel metabolismo dei grassi;
– diverticoli ed emorroidi, il miglior svuotamento del colon ne riduce la pressione interna, prevenendo tali patologie;
– calcoli biliari, riducendo la sintesi di colesterolo, eliminando con le feci una maggior quantità di acidi biliari e riducendo la quota di acido desossicolico le fibre ne prevengono la formazione;
– soprappeso, rallentando lo svuotamento gastrico, senza incidere sull’apporto calorico, le fibre danno anticipatamente senso di sazietà; inoltre rallentando l’assorbimento degli zuccheri riducono il livello di insulinemia, sempre troppo alto negli obesi; infine le fibre solubili riducono l’assorbimento intestinale dei nutrienti.
– malattie degenerative e cancro, poiché riducono il tempo di contatto dei sali biliari con la flora batterica che, in caso di stitichezza, potrebbero trasformarsi in agenti cancerogeni, le fibre prevengono il tumore al colon; inoltre il butirrato, che si forma per fermentazione delle fibre da parte della flora batterica intestinale, ha azione anticancro;
– disbiosi intestinale, le fibre consentono il mantenimento di un’efficiente flora batterica intestinale che a sua volta è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario dell’intero organismo; inoltre evitano che i prodotti tossici prodotti a livello intestinale in caso di disbiosi, arrivino al sistema nervoso centrale inducendo stati d’ansia e depressione.
Le ricette
Risotto con porri e carciofi
2 bicchieri di riso integrale, 1 cipolla, 2 porri, 4 carciofi, prezzemolo, aglio, succo di limone, olio extravergine di oliva, vino bianco secco, sale.
Bollire il riso in pentola a pressione con 4 volumi di acqua e un pò di tamari. Lessare i carciofi in acqua acidulata con il limone. Spolpare le foglie eliminando le più coriacee. Nel frattempo saltare in un tegame un po’ di cipolla, i porri affettati a listarelle sottili e la polpa di carciofi. A questo aggiungere l’aglio, il prezzemolo, un sorso di vino bianco e cuocere lentamente, prima a pentola scoperta per far evaporare il vino, poi a pentola coperta con l’aggiunta dell’acqua di bollitura dei carciofi. A metà cottura del riso mettere una parte di questo sugo e verso la fine aggiungerlo completamente unendo il tamari in giusta quantità.
Pizzoccheri al cavolo verde
400 g di pizzoccheri valtellinesi di grano saraceno, ½ kg di cavolo verde, prezzemolo, 2 spicchi d’aglio, un pizzico di peperoncino, olio extravergine di oliva, sale e pepe.
Tagliare a striscioline il cavolo verde. Stufarlo a vapore. A parte lessare in pizzoccheri in abbondante acqua salata bollente. Saltare il cavolo e i pizzoccheri ben scolati in un soffritto di aglio, prezzemolo, peperoncino con un pizzico di sale e pepe.
Ceci in umido
300 g di ceci già lessati, ½ verza di piccole dimensioni, 2 patate di media grandezza, 1 carota, 2 spicchi d’aglio, 1 rametto di rosmarino, 1 peperoncino, olio extravergine di oliva, sale.
Pulire gli spicchi d’aglio, tritarli finemente al rosmarino sfogliato e rosolarli lentamente con 3 cucchiai di olio d’oliva. Aggiungere le carote pulite tagliate a rondelle e la verza ben lavata ed affettata finemente.
Lasciare stufare le verdure a pentola coperta per una quindicina di minuti. Unire i ceci insieme alle patate pelate e tagliate a piccoli dadini. Coprire con acqua bollente e senza coperchio, portare a termine la cottura.
Broccoli al vapore
½ kg di broccoli, 1 manciata di foglie di sedano bianco, 1 limone, 1 porro, olio extravergine di oliva, 40 g di pistacchi sgusciati.
Pulire i broccoli e dividere le cime. Lavarli e cuocerli a vapore in un cestello con un rametto di rosmarino per una quindicina di minuti. A parte preparare la salsina: mondare il porro, tagliarlo a pezzetti e sminuzzare anche le foglie di sedano. Frullare le verdure e condirle con olio extravergine di oliva, succo di limone e sale. Insaporire i broccoli con la salsina e con i pistacchi spezzettati grossolanamente.
Torta di carote e mandorle
4 carote di medie dimensioni, 60 g di mandorle sgusciate, 80 g di farina semi-integrale, 2 uova, 80 g di zucchero di canna integrale, 20 g di burro, ½ bustina di lievito al cremortartaro, ½ arancio biologico, zucchero a velo.
Montare a spuma con una frusta elettrica le uova con lo zucchero di canna e la buccia di arancio lavata e grattugiata. Mondare le carote e grattarle finemente in una terrina. Aggiungere alle carote, e mandorle tritate finemente, la farina e il lievito. Amalgamare gli ingredienti con il composto montato di uova e zucchero.
Versare l’impasto in una teglia imburrata o unta d’olio e ricoperta di farina. Infornare a 180 – 200 °C per 25 minuti circa. Sfornare il dolce, rovesciare la torta e spolverarci sopra un po’ d zucchero a velo.
Tratto dalla rivista AAMTerranuova – By Catia Trevisani
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ELENCO dei 10 PEGGIORI ALIMENTI (di uso comunissimo) da EVITARE – Luglio 28, 2013
Ecco l’elenco dei 10 peggiori alimenti assolutamente da evitare e che sono tra quelli di uso più comune. Naturalmente ne esistono molti altri, forse anche peggiori, ma questi li assumiamo quasi quotidianamente:
– DADO
Il dado così tanto acclamato e utilizzato riesce a dare sapore a ciò che non ha sapore, riesce a migliorare notevolmente il gusto delle pietanze… Peccato però che contenga glutammato monosodico, un additivo che può causare anche il cancro!Attenzione anche ai dadi che riportano scritto sulla confezione “Senza glutammato“
– CHEWINGUM E CARAMELLE VARIE
Si tratta di qualcosa che viene consumato ogni giorno, più volte al giorno. Se è la dose che fa il veleno in questo caso è davvero facile superare la dose… I Chewingum e le caramelle contengono, nella quasi totalità dei casi, dolcificanti nocivi come l’ aspartame e l’ acesulfame-k veri killer per il tuo organismo! Alcune mentine sono addirittura prodotte utilizzando solo ed esclusivamente additivi chimici! Leggi l’ etichetta prima di consumare questi prodotti e prendi in considerazione l’ idea di eliminarli dalla tua dieta oggi stesso…
– WURSTEL e MORTADELLA
Si tratta di alimenti realizzati con carne macinata finissima, impossibile da riconoscere… Un’ ottima occasione per utilizzare la carne di più infimo livello, carne che nessuno comprerebbe se la potesse vedere per quella che è! Se proprio vuoi consumare dei salumi acquista del prosciutto crudo, controllando per bene che negli ingredienti non siano presenti nitriti e nitrati ( causano il cancro..)
– SOTTILETTE e FORMAGGINI
vale lo stesso discorso fatto per i wurstel, le sottilette e i formaggini sono composti da miscele di formaggi non fermentati a sufficienza, o invendibili, o avariati che vengono fusi tutti assieme e resi morbidi spesso grazie all’ utilizzo dei pericolosi polifosfati. Questo tipo di alimenti è qualcosa di marcio dall’ inizio alla fine, dalle materie prime agli additivi utilizzati per renderle mangiabili. La presenza nella lista degli ingredienti di Citrato di sodio (E331) indica l’ utilizzo di prodotti ottenuti da scarti di lavorazione i quali vengono composti chimicamente proprio grazie a questo additivo!Di certo non un buon alimento per il tuo bambino!
– CAFFÈ
il caffè acidifica il sangue, sovverte la digestione, causa emicranie! Il caffè inoltre dà assuefazione: è come una droga! Caffè un piacere o una droga?
– PANE BIANCO
Sì, il pane bianco rientra in questa lista! Il pane è un alimento che viene consumato quotidianamente ed è quindi importante che sia di qualità. Il pane bianco è realizzato con farina bianca, la farina bianca è stata privata della crusca e del germe di grano ( la parte più importante e nutriente del grano..), la farina bianca forma una colla che si attacca alle pareti dell’ intestino limitando così l’ assorbimento delle sostanze nutritive… L’ alternativa è quindi il pane integrale, stando attenti però ai pericoli del pane integrale!
– COCA-COLA
Questa bevanda è costituita principalmente da zucchero, acidifica il sangue, impedisce l’ assorbimento di calcio e magnesio con conseguente possibilità di causare osteoporosi! Coca-cola, 1000 usi, l’importante è non berla!
– PASTA CON IL RAGU’
In apparenza un piatto ricco e salutare ha svariati problemi. Il primo è costituito dalla pasta che solitamente viene consumata bianca quindi priva del germe di grano ( la parte più nutriente del grano…) e potenzialmente in grado di creare “colla” all’ interno dell’intestinoche a lungo andare impedisce sempre più l’ assorbimento delle sostanze nel tratto digestivo. Il secondo problema è costituito dal ragù di carne: la carne che acquistiamo oggi al supermercato è ricca di tossine, farmaci, antibiotici. Questo a causa degli allevamenti intensivi dai quali proviene questa carne, gli animali vengono allevati in condizioni pietose, esposti a numerose malattie. I capi di bestiame vengano trattati praticamente ininterrottamente con farmaci e antibiotici, i mangimi sono pessimi, derivati da scarti e diverse schifezze. Carne bianca è davvero migliore di quella rossa?. Infine il terzo problema è l’ abbinamento proteine-carboidrati praticamente in egual misura. Questo porta l’ organismo in confusione, lo stomaco non riesce a digerire bene ne l’ uno nè l’ altro con conseguente digestione lenta e scarsa assimilazione dei nutrienti!
– PATATINE al FORMAGGIO, alla PIZZA ecc..
Questo tipo di patatine spesso non sono meno composte da patate (o ne contengono solo una piccola percentuale..) tutto il resto è schifo! Il sapore di formaggio o di pizza viene dato grazie all’ utilizzo di aromi appositi sulla cui sicurezza nessuno metterebbe la mano sul fuoco, in quanto non esistono studi approfonditi che ne consacrino l’ assoluta sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le interazioni tra i diversi aromi e i diversi additivi chimici utilizzati!
– ZUCCHERO BIANCO
Questo non dovrebbe comparire in questa lista in quanto non è nemmeno un alimento: nel 1957 il Dr. William Coda Martin lo classificò come veleno in quanto non apporta nessuna sostanza utile all’ organismo e addirittura brucia parte delle sostanze presenti: da un consumo abituale infatti non ne deriva un rafforzamento, bensì un indebolimento dell’ organismo e delle sue difese nei confronti delle malattie! L’ industria alimentare sforna ogni giorno nuovi alimenti, ci prende per la gola e ci invoglia ad acquistare promettendoci di farci risparmiare tempo…
La maggioranza degli alimenti che trovi al supermercato contiene un inganno, a chi vende non importa la tua salute…
Tratto da tgcoma.it
Commento NdR: ricordiamo che ogni tipo di “fanatismo”, anche nel campo dell’alimentazione puo’ produrre altri problemi….di malnutrizione, in certi soggetti.
Noi, come specialisti in Medicina Naturale, consigliamo a tutti i Vegetariani di nutrirsi almeno una volta al mese e con parsimonia, di qualche alimento con proteine animali, preferendo: uova, pesce, e/o carne di animali piccoli (come stazza, meglio i volatili). Ma ricordiamo sopra tutto di ridurre od eliminare il latte ed i formaggi dalla propria alimentazione.
L’alimentazione errata e’ alla base di ogni tipo di malattia, che non derivi da traumi, avvelenamenti o da farmaci e vaccini, mangiate quindi POCHI carboidrati, aumentate la frutta e le verdure fresche (crude) ed eliminate i dolci – mangiate proteine animali (meglio pesce e carne di uccello e pochi formaggi) di tanto in tanto (raramente od abolitele) e siate tendenzialmente vegetariani, ma attenzione ad assumere tutto cio’ che serve alla salute, altrimenti vi ammalerete per carenze!
vedi: Consigli Alimentari + Vegetarianesimo + Vegetariani 1 + Vegetariani 2 + Germogli