Biberon di plastica pericolosi – il Canada li mette al bando
Il bisfenolo potrebbe avere ripercussioni sullo sviluppo cerebrale dei bambini – L’allarme era gia’ sorto negli anni ’30, ma poi si stabilì un minimo tollerabile…”C’e’ una sostanza cancerogena”. Presto vietate le bottiglie
ROMA – Il Canada sta per mettere al bando tutti i contenitori in plastica che contengono BPA (bisfenolo A), una sostanza chimica che da decenni e’ oggetto di ricerche per la sua potenziale pericolosita’.
Si iniziera’ dall’anno prossimo con i biberon dei bambini, poi si passera’ ai contenitori di vario genere fino alle bottiglie usate per l’acqua. Nel frattempo anche gli Stati Uniti hanno espresso un certo timore e vari negozianti hanno gia’ fatto sapere che eviteranno di vendere biberon contenenti bisfenolo.
Il BPA e’ un composto organico che viene utilizzato per produrre le plastiche dure che sono a diretto contatto tra cibo o liquidi e organismo umano. Si usa, ad esempio, oltre che per la laccatura interna delle lattine di alluminio o per produrre bottiglie di plastica e biberon, anche nelle tubature dell’acqua e nelle otturazioni dentali. La sostanza puo’ migrare nei cibi o nella bevande se la plastica e’ rotta o se la si porta ad elevate temperature.
Secondo una ricerca apparsa su Endocrinology il BPA puo’ avere ripercussioni nello sviluppo cerebrale dei bambini. L’allarme nei confronti del bisfenolo A era gia’ sorto nel 1936 quando si trovo’ una correlazione tra la sostanza e disturbi al sistema endocrino.
Nel 2005 poi, ricercatori dell’University of Cincinnati (Usa) scoprirono che importanti disturbi sul tessuto cerebrale dei bambini poteva essere indotto anche a dosi molto basse. Nello stesso anno una ricerca di Ana Soto della Tufts University (Usa) dimostrava che il bisfenolo puo’ indurre tumori al seno e alla prostata.
Oltre 150 studi scientifici su roditori dimostrerebbero la pericolosita’ del composto anche a bassi dosi.
Non tutti pero’ sono convinti di tali conclusioni. Tra questi Carl Winter, direttore del Food Safety Program dall’universita’ della California (Usa): “e’ necessario conoscere con precisione qual e’ la tollerabilita’ dell’organismo umano prima di mettere il BPA al bando. Al momento non sembrerebbero esserci forti evidenze che supportino una correlazione tra salute dell’uomo e assunzione a basse dosi”. Sta di fatto che nel momento stesso in cui il Governo canadese metteva al bando la sostanza, la Nalgene, un grande distributore internazionale di prodotti plastici assicurava che avrebbe tolto dal suo catalogo i prodotti che la contengono.
Per l’Italia e l’Europa la situazione e’ tenuta sotto controllo dalla Efsa (Autorita’ europea per la sicurezza alimentare). “Una ricerca terminata l’anno scorso che ha studiato due generazioni di topi insieme ad altri studi pubblicati negli ultimi 4 anni, ha potuto stabilire che l’assunzione giornaliera tollerabile e’ di 0,05 milligrammi per ogni chilogrammo di peso corporeo”, spiega Lucia De Luca dell’Efsa. Cio’ significa che un bambino di 3 mesi alimentato al biberon, che pesa attorno a 6 chilogrammi, dovrebbe consumare più del quadruplo del numero usuale di biberon di alimento al giorno prima di raggiungere tale valore.
Ma perché allora questo allarme ? “Probabilmente – continua De Luca – perché nelle plastiche che si usano negli Usa i valori di BPA sono superiori a quelli europei e quindi anziché ridurre la quantita’ permessa, si e’ preferito toglierla del tutto”.
In ogni caso, quali sono le precauzioni da prendersi per avere un biberon “sicuro” ? Spiega Angela Colombini, della Societa’ Italiana di Pediatria: “Per evitare problemi e’ buona cosa non sterilizzare i biberon (così da evitare l’uso di acqua molto calda), ma di lavarli con cura con un po’ di sapone. Questo perché un bambino in buona salute ha un sistema immunitario in grado di difendersi dai batteri di un ambiente normalmente pulito. Inoltre sarebbe corretto cambiare il biberon quando da’ segni di invecchiamento o mostra delle fratture”.
By Luigi Bignami – 21 aprile 2008 – Tratto da Repubblica.it
vedi: Latte e Latticini vi fanno male ?
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Un nuovo allarme sul Bisfenolo A, una sostanza sulla cui pericolosità abbiamo più volte documentato, e su cui l’Efsa aveva stabilito la dose giornaliera tollerabile. – Divieto completo in Francia
Nuovo allarme sul Bisfenolo A (BPA), che attualmente in Europa è bandito dai biberon per bambini, ma è utilizzato nella maggior parte dei contenitori per cibi.
Secondo l’Autorità francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro (Anses) il BPA rappresenta un serio rischio per la salute umana, soprattutto per le donne in gravidanza e i bambini fino a 3 anni.
Di conseguenza il governo francese ha già approvato un disegno di legge che vieta l’uso del composto in qualunque contenitore alimentare a partire dal 2014.
Per questo si è dovuta muovere anche l’Efsa, su richiesta della Commissione europea. Secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare le informazioni contenute nella relazione dell’Anses non giustificano una modifica delle considerazioni espresse già nel parere del 2010 sulla sicurezza del BPA. Anche perché il lavoro condotto dall’Anses si è limitato all’identificazione del pericolo mentre l’Efsa ha effettuato una valutazione del rischio completa del BPA.
Comunque l’Autorità europea ha in corso un programma per monitorare gli sviluppi scientifici in merito al BPA e conferma che “permangono incertezze sulla possibile rilevanza per la salute umana di alcuni effetti associati al BPA, osservati a basse dosi nei roditori”. Per questo l’Efsa riconsidererà il proprio parere anche alla luce di alcuni nuovi studi attualmente in corso negli Stati Uniti, che saranno disponibili nel 2012 e potrebbero gettare nuova luce sulla questione.
La dose giornaliera tollerabile per il Bisfenolo A, stabilita dall’Efsa per la prima volta nel 2006 e riconfermata nel 2010, viene fissata per tutelare tutti i vari gruppi della popolazione rispetto all’esposizione a tale sostanza tramite la dieta nel corso dell’intera vita. Attualmente la dose giornaliera tollerabile è di 0,05 milligrammi/chilogrammo di peso corporeo.
Fonte: Help Consumatori – Redatto da Pjmanc: ilfattaccio.org
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La PLASTICA FA MALE al CERVELLO anche a BASSI LIVELLI
Il bisfenolo A, un composto chimico che si trova nella plastica usata per la fabbricazione di bottiglie e di biberon, anche a bassi dosaggi puo’ causare danni al cervello. Lo hanno scoperto alcuni ricercatori della Yale University School of medicine che hanno pubblicato i risultati delle loro ricerche condotte su primati sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences.
Lo studio porta nuove conoscenze sulla questione sollevata in Canada prima e ora anche negli Stati Uniti sulla sicurezza dei contenitori alimentari in plastica.
Fino ad oggi infatti si riteneva che i bassi livelli di bisfenolo A rilevati nei liquidi contenuti nelle bottigliette di plastica e nei biberon non avessero alcuna rilevanza per la salute. Ora questa ricerca condotta su modello animale, riapre la questione. “Il nostro studio – ha spiegato Tibor Hajszan, principale autore della ricerca – conferma che la lunga esposizione anche a bassi dosaggi di questa sostanza implica problemi per la salute cerebrale non solo nei primati ma anche nell’uomo”. In particolare, i ricercatori hanno osservato che una esposizione prolungata a una dose al di sotto dei limiti di legge danneggia la corteccia cerebrale rallentando e impedendo la creazione di connessioni nervose tra le cellule.
L’Unione Europea mette al bando i biberon con bisfenolo A – Nov. 2009
Al fine di salvaguardare la salute dei bambini, l’Unione europea ha deciso di proibire, a partire da marzo 2011, la produzione di biberon che contengono il bisfenolo A (solitamente abbreviato in Bpa), un controverso composto chimico utilizzato nella fabbricazione di plastica alimentare. Ad annunciarlo è stata la Commissione europea, che ha aggiunto che commercializzazione del prodotto sarà vietata a partire da giugno.
Il bisfenolo A è usato nella produzione del policarbonato, un tipo di plastica molto utilizzato per gli imballaggi dell’industria alimentare: dai biberon alle stoviglie, dalle bottiglie al rivestimento interno delle lattine.
Alcuni studi effettuati su questa sostanza hanno rilevato come il bpa abbia effetti molto pericolosi: interferendo con il nostro sistema ormonale (si comporterebbe, di fatto, come un estrogeno), il bpa può dare problemi neurologici, accelerare la pubertà, e anche comportare un aumento dei tumori al seno e alla prostata.
Lo scorso ottobre 2008 il Canada era stato il primo Paese al mondo a classificare il bisfenolo-A come una sostanza tossica.