CAFFE’ e Cioccolato SI o NO ?
Il 90 % dei DECAFFEINATI POTREBBE DARE ORIGINE a NEOPLASIE, ma in NATURA vi e’ una PIANTA SENZA QUASI CAFFEINA – Brasil, San Paolo, 30 Giu. 2010
Scoperto in Brasile un sistema che sostituirebbe definitivamente il processo industriale per privare il caffe’ della caffeina: ricercatori dell’Universita’ brasiliana Unicamp hanno annunciato la creazione del primo caffe’ senza caffeina gia’ sulla pianta.
Il caffe’ naturalmente decaffeinato non e’ frutto di ricerche transgeniche, ma di normali mutazioni attraverso la selezione naturale. Secondo Paulo Mazzafera, direttore dell’istituto di Biologia dell’Universita’ di Campinas (Unicamp), che ha diretto la ricerca, tutto e’ partito dalla scoperta che alcune piante nelle piantagioni nascevano naturalmente senza caffeina nelle bacche, ma erano generalmente di scarsissima produttivita’.
Con la selezione e gli accoppiamenti, ‘’senza interferire nel gene’’, insiste Mazzafera, si e’ arrivati adesso a piante senza caffeina ma ad alta produttivita’. Finita la fase di esperienze, che dovra’ durare ancora una stagione (nell’Unicamp e’ gia’ sorta una piccola piantagione sperimentale), la nuova pianta ‘light’ sara’ introdotta sul mercato, a disposizione dei piantatori.
“E’ in arrivo dal Brasile un caffè che nasce già decaffeinato”. Così l’On. Dott. Domenico Scilipoti, con riferimento ad una pianta di caffè dell’Etiopia che già in natura, senza mutazioni genetiche, produce bacche con bassissimo contenuto di caffeina.
Ricordiamo che la caffeina è una sostanza ad azione farmacologica tonica ed eccitante – continua il deputato di Italia dei Valori – e che la decaffeinazione avviene attraverso un procedimento chimico (il caffè crudo viene trattato con un solvente, il cloruro di metilene).
Ma il diclorometano (o cloruro di metilene) è ritenuto cancerogeno; inoltre, nel lavare il chicco di caffè per eliminare (non completamente) il solvente, si eliminano anche la maggior parte delle sostanze benefiche”.
“Madre natura, dunque, ha pronta una soluzione naturale, senza manipolazioni umane – conclude l’On. Dott. Scilipoti (IDV) – è preferibile, per il bene di tutti, incentivare la ricerca a trovare soluzioni naturali, non OGM, anche per gli altri prodotti alimentari”.
vedi: Clistere casalingo a base di caffe’
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Una tazzina di caffe’ fatta con una moka usata (caffe’ conservato per 12 ore nella caffettiera e riscaldato) contiene 0,58 mg di alluminio solubile.
Un consumo esagerato di 50 tazzine di caffe’ apporta fino a 29 mg di alluminio, quando la dose massima giornaliera di “sicurezza” per un uomo di 50 kg e’ fino a 50 mg di alluminio (1 mg Al die per kg di peso).
L’apporto di alluminio con gli alimenti e’ quasi sempre sotto al soglia di “sicurezza”, mentre la quantita’ di alluminio da intossicazione la si puo’ trovare anche maggiore in un unica pasticca di farmaco od in un vaccino.
vedi: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6539273
Commento NdR: ma qui non si tiene conto dell’accumulo nel tempo….. e delle reazioni alla tossina che e’ un metallo pesante, chesono SEMPRE individuali, quindi le soglie di sicurezza vanno a farsi benedire….
vedi: Caffeina nascosta nelle bibite e negli integratori, rischio di overdose !
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Ci fu un periodo in cui presi da vendere dei distributori automatici di bevande calde in gestione, quelli che si trovano nelle fabbriche e negli uffici. Avevo un’intera provincia, grosse fabbriche di oltre 2000 operai e persino un aeroporto, e il caffe’ entrò nella mia vita fin in fondo all’anima, ammesso che sia possibile.
Dal mio fornitore c’erano dei poster appesi alle pareti del magazzino con le foto di tutti i tipi di caffe’ verde, altri con tutti i tipi di caffe’ tostati, le percentuali delle miscele, tutti i segreti e la storia del caffe’. E non poteva mancare un poster che elencava tutte le buone qualità del caffe’.
Quando caricavo e pulivo uno dei miei distributori, poi assaggiavo il caffe’, era buono, e passavo al prossimo. Beh ero nervosetto devo dire, ai semafori spesso mi sentivo ribollire il sangue quando chi era davanti a me non partiva immediatamente quando compariva il verde.
Viene da dire: “Beh certo, tutto quel caffe’ che bevevi non ti faceva bene di sicuro, ma se bevuto con moderazione è un ottima bevanda energizzante…”
Ed è qui dove sta la trappola !
Caffe’, Vero e Falso:
Tutto quello che viene detto sul caffe’ riguardo al suo far bene non è assolutamente vero per niente !
E’ tutto falso, tutto quello che dice la pubblicità, e qui non ci vuole un genio per capire che “più ne mandi giù e più ti tira su”… è una emerita bugia.
Ma è tutto falso anche quello che dicono i dottori (medici), i dietologi, che non si espongono troppo dicendo che “con moderazione” il caffe’ fa bene, aiuta la digestione, da una spinta di energia, ecc.
Lo stesso discorso con il cioccolato, a cui si aggiungono gli psicologi che dicono che cura la depressione, perche’ siamo tutti dei poveri bambini cresciuti carenti di affetto e ci possiamo coccolare con il cioccolato che contiene la teobromina che sollecita le endorfine e ritroviamo il paradiso in terra.
Oltre a tutto questo bisognerebbe parlare anche dello zucchero che viene quasi sempre aggiunto al caffe’, ma credo che ormai sia conoscenza comune che fa male all’organismo e non ne parliamo se non accidentalmente.
Il caffe’ in realtà contiene un veleno, e più esattamente lo è la caffeina.
La caffeina da un sapore amaro alle foglie e ai chicchi di caffe’, è un sistema di difesa della pianta per non farsi mangiare dagli insetti o dagli animali. E’ una sostanza tossica. il caffe’ inoltre contiene quasi 200 altre sostanze tossiche incrementate dai processi di tostatura. Non dà alcuna energia, anche se ci sentiamo più carichi di energia dopo averne bevuto.
Quando ne beviamo, il corpo interviene abbastanza rapidamente per eliminare questo veleno che stimola le ghiandole endocrine del corpo inducendole a secernere ormoni, come l’adrenalina per esempio.
Non è che aggiunga energia, ma induce il corpo ad usare quella che ha in quel momento, poca o tanta che sia. Se sei debole e carente di energia, il caffe’, stimolando il sistema endocrino, ti costringerà ad usare la poca energia che hai e sentirai un innalzamento del tono e potresti pensare che il caffe’ e lo zucchero ti hanno dato energia.
Puoi far correre un cavallo stanco frustandolo, ma le frustate non danno energia al cavallo, lo costringono ad usare quella che ha e se continui a frustarlo continuerà fino a quando schianta con la bava alla bocca.
Il caffe’ è la frusta e dopo le frustrate sarai più stanco di prima, avrai ancora meno energia, e una buona parte di essa viene usata dal corpo per liberarsi della droga, la caffeina. Ma se bevi un altro buon caffe’, ritorni in forma !
I reni sono fra gli organi che soffrono di più a causa della caffeina. I loro tessuti drogati non riescono a trattenere molti minerali come calcio, ferro, potassio, zinco ed altri e vitamine del gruppo B.
Se pensi di avere tanta B12 e devi liberartene, bevi caffe’ !
Oltre a questo le ghiandole surrenali, sottoposte a superlavoro, si deteriorano progressivamente.
Depressione
Questa carenza di vitamine e minerali abbassa il tono generale dell’organismo e a livello mentale si manifesta come una forma di depressione. Chi si rivolge a uno psicologo ritorna a casa con le scatole di antidepressivi, per “curare” una depressione di cui non se ne conosce l’origine o il motivo.
Infatti non esistono in questo caso ragioni per essere depressi. Quanti sono le persone in cura per questo tipo di depressione proveniente da cause ignote, a cui spesso vengono attribuite cause inesistenti perche’ quella vera non viene rilevata ?
Molte persone depresse che assumono psicofarmaci sono anche accaniti bevitori di caffe’. Stanno curando ciò che è ritenuto un disturbo mentale quando in realtà è uno scompenso biochimico, aggravato dall’ulteriore intossicazione provocata dagli psicofarmaci.
Questa potremmo chiamarla la Coffee Connection.
Assuefazione
Quando bere il caffe’ è diventata un’abitudine, è presente l’assuefazione e la dipendenza, come avviene per qualsiasi tipo di droga.
Molti sanno che per mettersi in marcia al mattino devono prima prendere il caffe’, altrimenti si sentono uno straccio.
Se non bevono il caffe’ non riescono ad andar di corpo, se non lo bevono dopo il pranzo non riescono a riprendere il lavoro senza essere appesantiti e assonnati.
Molti anziani non potrebbero farne a meno per non passare la giornata intontiti. Il guaio è che il loro corpo diventa sempre più intossicato e i processi di disintossicazione sempre più lenti e insufficienti, rendendo la vita un tirare avanti invece che un appagamento.
La digestione nelle persone onnivore è un serio problema. L’enorme quantità di cibi inadatti all’alimentazione umana impedisce al corpo di digerire senza dover sacrificare molta energia sottraendola alle normali attività della vita, come il lavoro, lo studio o il divertimento.
Mal di testa
Molti passano le prime ore del pomeriggio digerendo e lavorando con fatica perche’ l’energia è quasi tutta usata per il processo della digestione. Non si vede l’ora che arrivino le cinque. Un caffe’ stimola le ghiandole endocrine e sembra che la digestione vada meglio, ma l’impoverimento della riserva di minerali come sodio e potassio e vitamina B1 e la ridimensionata produzione di ormoni provocano il mal di testa.
Allora si prendono le pastiglie per il mal di testa, molto ben pubblicizzate per la rapidità con cui rimettono in pista. Guarda caso quasi tutti quei farmaci contengono caffeina, che stimolano l’organismo nuovamente per poi farlo precipitare, su e giù, su e giù come sulle montagne russe.
Non per niente la coca cola, che contiene caffeina, inizialmente è nata come un rimedio per il mal di testa.
Disinformazione e Denaro
Chi non beve mai caffe’ è un mosca bianca. Tutti gli altri più o meno sono assuefatti al caffe’.
I medici insistono che un uso moderato del caffe’ non è così dannoso come sostiene chi è di parere contrario. Ma l’uso moderato del caffe’ è un’illusione. Presto o tardi l’uso diventa sempre meno moderato per finire nell’uso costante e abitudinario.
Gli stessi medici che fanno simili affermazioni sono essi stessi assuefatti al caffe’, e si stanno comportando come i loro colleghi degli anni passati che fumavano e suggerivano ai pazienti di fumare qualche sigaretta per approfittare di un momento di “distensione”.
Perche’ dunque tutte queste menzogne sul caffe’ e sul cioccolato, che si differenzia per il fatto che contiene teobromina invece che caffeina, pubblicizzati come prodotti energetici ?
In questo mondo sempre più aberrato, dove i valori etici e morali stanno scomparendo, bisogna seguire il filo del denaro per scoprire il motivo del persistere di false teorie e nefaste abitudini, come succede con il tabacco, che nonostante anche i sassi ormai sappiano che accorcia la vita, continua ad essere venduto ovunque e in certe nazioni, come in Italia, lo stato vuole essere sicuro di essere l’unico ad approfittare di questa sorgente di denaro che procura morte prematura ai suoi cittadini, beneficiando quindi anche l’ufficio pensioni.
La coltivazione del caffe’ è la più grande del mondo. Supera ogni altra massiccia coltivazione, quella del frumento, del granoturco, del tabacco, della soia.
Come in tutte le coltivazioni intensive, fertilizzanti, diserbanti, e altri prodotti chimici vengono usati senza controllo, in quanto in quei paesi le cui risorse principali dipendono dal caffe’, le leggi che dovrebbero regolare la sua coltivazione e le attività correlate sono alquanto permissive.
Le conseguenze sono inquinamento ambientale, maltrattamento della mano d’opera, malattie professionali, avvelenamento da sostanze chimiche, distruzione della flora e fauna native, violazione dei diritti dell’uomo.
Un buona parte del pianeta viene coltivata a caffe’, cacao, the, canna da zucchero, barbabietole, uve da vino, per l’ottenimento di sostanze che non sono alimenti ma stimolanti, droghe leggere lecite.
Se al loro posto venisse coltivata frutta e verdura, non esisterebbe la fame e la popolazione sarebbe certamente più sana.
Parecchie cose gravitano intorno al caffe’. La macchina del caffe’ che si rompe è un problema per un bar. Un bar senza caffe’ non sopravvive.
Un mio amico era titolare dell’ultimo bar prima della zona industriale di una città, ed era il primo dall’uscita dell’autostrada. Apriva alle 5 del mattino e quando alzava la serranda c’era già gente fuori ad aspettare. Alle 11 del mattino aveva già fatto più di 1000 tra caffe’ e cappucci, oltre alla vendita di brioches e biscotti. dietro al banco aveva una grossa cesta dove riponeva centinaia di tazzine che il personale non riusciva a lavare per stare dietro alla richiesta di caffe’ nelle prime due ore. Risolse il problema costruendo un altro bar al lato opposto della strada, ma ben presto i caffe’ erano diventati 2000, 1000 per bar. Lui deve la sua fortuna al caffe’ e come lui molti altri, in un modo o nell’altro.
Non possiamo dire quindi che il caffe’ non sia popolare, non è il gusto che lo ha reso tale, che deve essere calmierato dallo zucchero e dal latte, ma piuttosto deve la sua popolarità all’effetto stimolante tipico delle droghe.
Naturalmente ci sono istituti di ricerca assoldati dalle compagnie del caffe’, che ti dimostrano che il caffe’ rende più attivi, che il cioccolato rende felici, ma omettono di dire che il prezzo da pagare non è solo quello della tazzina di caffe’ o della barretta di cioccolato. La salute viene progressivamente compromessa, ma raramente lo si associa al caffe’ e questo è il vero prezzo da pagare.
Caffe’ Biologico
Nei negozi di alimenti biologici troviamo anche il caffe’ e il the biologico. Inoltre ci sono anche caffe’ provenienti da gruppi che gravitano intorno al consumo eco solidale.
Per quanto si voglia aiutare i coltivatori indipendenti e boicottare le grandi arroganti compagnie, il caffe’ è comunque un veleno sia che provenga dal mercato eco solidale o che sia biologico, non è meno dannoso di quello delle confezioni 3 per 2 vendute al supermercato. E’ un veleno biologico o solidale.
Come liberarsi
E questo è il paragrafo più importante di tutto l’articolo. Una volta compreso che il caffe’ non è così innocuo o addirittura benefico come vogliono farci credere i testimonials delle varie marche del caffe’, è meno difficile liberarsi.
Puoi osservare che negli spot pubblicitari le compagnie del caffe’ non risparmiano, impiegano sempre personaggi molto popolari (e costosi), non delle anonime comparse. Il risultato delle campagne pubblicitarie di solito supera le più ottimistiche aspettative. Non c’è bisogno di fare pubblicità al caffe’, le varie società cercano solo di convincerti che il loro caffe’ è più buono di quello di un’altra società, ma l’acquisto avviene principalmente in base alla simpatia suscitata dal testimonial. Poi magari varie marche di caffe’ lo comprano dagli stessi fornitori e torrefattori.
Viviamo in un mondo di immagine associata all’emozione. Un veleno può essere fatto passare per prodotto energetico con una bella confezione e una divertente scenetta di 120 secondi.
Ma se stai leggendo questo articolo e non stai pensando: “Ma questo è pazzo!” riferendoti a chi l’ha scritto, sei sulla strada giusta per liberarti dalla trappola del controllo mediatico.
Per liberarsi del caffe’ si può passare al caffe’ decaffeinato, che credo che sia comunque tossico per le tracce di solventi usati per estrarre la caffeina e poi chissà cosa altro ci fanno.
Spesso si ritorna in breve tempo al “vero” caffe’ e ci si ritrova da capo.
Un altro potrebbe essere il caffe’ d’orzo, e questo mi sembra il miglior sostituto. Il concetto di sostituire tuttavia indica la presenza del rimpianto dell’amata bevanda. Ce ne vogliamo liberare perche’ ci fa male, ma ci manca tutto il resto, il background associato ad esso.
Mi ricordo un periodo vissuto alla Franz Kafka a Puerto Banus dove leggevo libri seduto a un tavolino fuori del bar Sinatra, sulla banchina del porto e sorseggiavo da una tazza da cappuccino un forte espresso doppio seguito da una corposa sigaretta di tabacco nero Ducados.
Beh, allora se qualcuno mi avesse chiesto di disintossicarmi dal caffe’ e dal tabacco, lo avrei guardato come se mi avesse chiesto di tagliarmi due dita della mano destra. Il mio coinvolgimento nella vita sintetica ed artefatta era allora troppo profondo per permettermi di rinunciare ai gesti e ai riti di aggregazione come offrire un caffe’ ed accettare una sigaretta.
Non è facile.
La soluzione che ho adottato è stato quello di smettere di colpo di prenderlo. Mi annoiano i programmi, li inizio e poi non li porto avanti, e visto che non mi importa gran che degli effetti indesiderabili temporanei, per me è stata la soluzione meno fastidiosa.
Questi effetti nel mio caso sono stati: un mal di testa terribile per quattro giorni, che allentava la sua morsa quando mi stendevo per dormire e si ripresentava al risveglio.
Avevo anche un male agli occhi come se qualcuno li comprimesse dentro le orbite con il pollice. L’odore della sigaretta mi era particolarmente sgradevole. Dopo quei quattro giorni sono stato particolarmente bene, avevo una piacevole sonnolenza improvvisa, ogni volta che delle sostanze tossiche entravano in circolo mi trovavo addormentato e mi svegliavo di colpo dopo un minuto. Mi è successo parecchie volte in una settimana. Andare di corpo era diventato un ricordo e l’uso del clistere e una dieta di frutta e verdura mi hanno rimesso in carreggiata.
Questa è stata la mia esperienza, fatta più di una volta perche’ sono ricaduto ancora un paio di volte in quanto allora non ero completamente convinto fino a che punto fosse un veleno il caffe’ e cosa causa all’organismo invece di dare la cosiddetta e malcompresa “carica”.
La tua esperienza potrebbe essere diversa se decidessi di disintossicarti dal caffe’, ma quasi tutti quelli che si sono avventurati in questa impresa hanno avvertito mal di testa e stitichezza, ma questi sintomi vengono alleviati se nel frattempo applicassi una dieta di frutta e verdura, o una di transizione, se per te tale dieta fosse un cambiamento troppo drastico.
Anche i clisteri aiutano parecchio.
Il libro “Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco” di Arnold Ehret presenta diete di transizione razionali ed efficaci per una graduale disintossicazione che rendono molto meno difficile liberarsi del caffe’.
By Lucino Gianazza – www.medicinenon.it
In questo sito si afferma che il caffe’ farebbe bene: http://www.fitmail.it/articolo.asp?IDART=1060
Commento NdR: ….siamo matti ? – solo 1 caffe’ al giorno puo’ essere accettato per un individuo sano, ma ai malati ed alle donne incinta e’ meglio togliere anche quello !! – vedi anche Protocollo della Salute
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Caffe’ e malattie….
Il principale componente del caffe’ è la caffeina, una trimetilxantina derivata dalla purina, come la teofillina e la teobromina, con le quali ha in comune azioni farmacologiche. Laxantina è invece una diossipurina strutturalmente analoga all’acido urico. Il contenuto di caffeina varia a seconda del metodo di preparazione. Con gli apparecchi domestici il volume del liquido aumenta aggirandosi sui 35-50 ml e la quantità di caffeina si aggira fra i 56,4-121 mg. Nel caffe’ espresso del bar, invece, la quantità di caffeina si aggira fra i 55.1-110,6 mg.
La trigonellina segue un andamento diverso, spostandosi da 20-49 mg a 17-40 mg. – (da Eurocoffee n.10 – 03)
C’è stata una “escalation” di anni, in cui il caffe’ stava diventando un altro tabacco. Anno dopo anno (visitare anche 2003 e 2004, il caffe’ faceva male alle donne incinta, “causava” il fumo, infertilità, aborti spontanei e difetti di nascita, osteoporosi, era correlato a infiammazioni, forse anche a malattie cardiovascolari; aveva un “nesso” col diabete, faceva male alle arterie… aveva “effetti avversi” sul lavoro di gruppo, e – naturalmente – creava dipendenza anche a una tazzina al giorno — oltre che essere una sospetta causa di cancro. Si parlava addirittura dei danni del caffe’ passivo.
Poi, d’improvviso, tutto si fermò. Silenzio di tomba per oltre un anno all’estero e in Italia… e poi, lentamente, ecco che le voci “autorevoli” parlano bene del caffe’. Ora il caffe’ fa bene alle arterie, aiuta il fegato, allevia il mal di testa e l’asma: “tutta la salute in tre tazzine”!! E i media che, naturalmente, riportano pari pari e acriticamente le parole dei ciarlatani della salute, non mancano di diffondere ogni balla – come in questo caso: “Una tazzina di salute“. Da quasi pericolo pubblico il caffe’ diventa un toccasana. In realtà non è mai esistita alcuna prova in alcuna direzione, se non la solita scienza rottame epidemiologica da questionari stile antifumo.
Cos’è successo ? Visto il corrente livello di corruzione degli “esperti” sanitari, si può ipotizzare la ragione dell’inversione a 180° con una buona dose di certezza – e poi oggi le prove non servono più, si fanno gli atti di fede. Quindi scegliete di credere a noi: l’industria del caffe’ ha imparato la lezione impartita a quella del tabacco, e ha cominciato ad aprire il portafoglio, comprandosi i mercenari “esperti sanitari” prima perche’ se ne stessero zitti e poi perche’ cantassero la canzone epidemiologica appropriata. Sia chiaro che non stiamo condannando l’industria del caffe’: con i tempi che corrono e con gli standard morali ed etici della “salute pubblica” del giorno d’oggi l’industria ha fatto benissimo a pagare il pizzo per far star zitto un manipolo di ciarlatani che però sembrano avere così tanta presa sul pubblico da essere ormai più venerati che Dio. Avanti tranquillamente con il caffe’, quindi, che ora fa bene anche se non ha mai fatto male. L’industria ha pagato la mafia sanitaria e noi possiamo goderci il caffe’ liberi dalle colpe… è così che si fa !
30 Novembre – caffe’ decaffeinato rischioso per il cuore (?) – …E per finire con il Corrierone, ecco un articolo sui pericoli del caffe’, decaffeinato questa volta. Non c’è scampo! Gente, qui bisogna capire che ciò che fa piacere uccide – sia esso fumo, cibo, alcol o caffe’ – “sempre e comunque” e “in qualsiasi quantità e forma di assunzione”. Queste sono frasi pronunciate ripetutamente da un notevole numero di tanto influenti quanto noti babbei che insistono a farci credere che fosse anche una molecola di qualsiasi sostanza che loro hanno deciso che “fa male” senza essere in grado di provarlo se non con la loro scientificamente deficiente opinione (ma solo scientificamente?…) uccide quanto l’abuso! Certo, ognuno deve essere perfettamente libero di esprimere le proprie opinioni. Il problema grave è che le opinioni di questa mezza razza tra truffatori e idioti si trasformano in leggi a cui ci si aspetta che tutti obbediscano che siano d’accordo o no. E per pigliarci tutti sommamente per i fondelli, spesso la razza suddetta si dichiara liberale e antiproibizionista !
1 Marzo – La caffeina, una dipendenza pericolosa – La base della filosofia salutista è che siamo tutti malati e dipendenti da qualcosa, quindi siamo tutti in bisogno di cure e dell’intervento delle “autorità” sanitarie. Tali interventi, come sappiamo, tengono impiagati milioni di parassiti burocrati mentre si eliminano sistematicamente libertà e pensiero indipendente e si avanzano agende farmaceutiche. Ecco quindi che niente meno che la John Hopkins University School of Medicine ha allestito una clinica che aiuta i “dipendenti” a smettere di bere caffe’. Leggiamo (ricordatevi ciò che si dice delle sigarette): “Basta una tazzina al giorno per restare agganciati al vizio, dicono gli esperti. La caffeina è così potente che certa gente, quando cerca di smettere, prova sintomi di astensione simili a quelli di droghe come l’eroina e la cocaina. 80% della popolazione assume caffeina [notare la terminologia medica], quindi abbiamo milioni e milioni di persone che hanno sviluppato una dipendenza fisica”. Va da se che, essendo in tal modo “sensibilizzati”, migliaia (milioni?) di imbecilli cercheranno di smettere per sentirsi “liberi dal vizio”, e si precipiteranno in farmacia a comprare i prodotti di cessazione di Big Pharma, proprio come stanno facendo con le sigarette. Pensate che siamo fissati con Big Pharma? Beh, allora sentite questo: la John Hopkins University School of Medicine riceve ampi fondi dalla Robert Wood Johson Foundation, ovvero Johnson & Johnson, che finanzia anche antifumo, antialcol e anticibo. Cliccare qui per verifica
Tratto da: Forceitaly.org
Commento NdR: Pur condividendo quasi tutto, ricordo che coloro che appartengono al gruppo sanguigno 0 (+e-), per loro qualsiasi tipo di Caffe’ e’ tossico ! meglio tisane di erbe.
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Il caffe’ aumenta il rischio d’aborto spontaneo
De-Kun Li, coordinatore dello studio: “Sarebbe meglio astenersi completamente dal caffe’ nelle prime 12 settimane di gravidanza, perche’ in quel periodo il bambino è molto vulnerabile”
Il caffe’, anche se consumato con moderazione, è comunque pericoloso per le donne incinta perche’ aumenta il rischio di aborto spontaneo. L’avvertimento arriva da uno studio pubblicato sull’American Journal of Obstetrics and Gynaecology. Anche se il limite fissato dalla Food standard agency per la gravidanza è di 300 milligrammi giornalieri di caffeina, il rischio di aborto raddoppia già con un consumo giornaliero di 200 mgr.
In particolare, 300 mg di caffeina equivalgono, approssimativamente, a una media di quattro tazze o tre grandi tazze di caffe’ istantaneo, tre tazze di caffe’ miscelato, sei tazze di te, otto lattine di bevande a base di cola, quattro lattine di “energy-drink”, e 400 mgr di cioccolato normale.
In questo studio sono state esaminate 1.063 donne incinta, cui è stato fatto tenere un diario dettagliato sul consumo di caffeina nelle prime 20 settimane di gestazione. Dopo di che i ricercatori hanno confrontato i dati con il numero di aborti spontanei avvenuti in quel periodo, pari a 172, scoprendo così il legame di causa-effetto tra caffe’ e aborto.
E il rischio è simile sia che si consumi caffe’, te, cioccolato caldo o altre bevande. La colpa infatti è della caffeina, capace di attraversare la placenta. “Sarebbe meglio – commenta De-Kun Li, coordinatore dello studio – astenersi completamente dal caffe’ almeno nelle prime 12 settimane di gravidanza, perche’ in quel periodo il bambino è molto vulnerabile”.
21.01.08 – Tratto da: ticinonews.ch
L’indagine su 1063 donne incinte di S. Francisco (USA) ha quindi confermato il legame fra il consumo del caffe’ in gravidanza e l’aumento del rischio di aborto.
I ricercatori hanno visto che le donne che bevevano oltre 200 milligrammi di caffeina al giorno (equivalenti a due o piu’ tazzine) avevano una eventualita’ doppia di non portare a termine la gravidanza; e maggiore del 40 % se la dose era sotto i 200 milligrammi.
Le conclusioni sono le stesse anche quando la caffeina proviene dal te’ o lattine di soda.
Ricordiamo che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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Il caffe’ combatte le infiammazioni e il danno ossidativo e riduce il rischio di ictus – 20/02/2009
Le donne che amano bere caffe’ ogni giorno sembrano essere più protette dal rischio di ictus. Lo ha scoperto una ricerca condotta da Esther Lopez-Garcia dell’Università Autonoma di Madrid che, insieme ai suoi colleghi, ha studiato 83.076 donne che avevano preso parte all’ampio studio sulla salute delle infermiere. Queste donne avevano compilato dei questionari finalizzati a valutare il loro consumo abituale di caffe’ nel 1980 e poi ogni due anni fino al 2004. nel corso di questo lungo periodo si sono verificati 2.280 ictus e i ricercatori madrileni sono andati al vaglio del possibile legame tra consumo di caffe’ e rischio-ictus.
I risultati hanno evidenziato che le donne che consumavano la bevanda più volte alla settimana erano meno esposte al rischio di ictus rispetto a quelle che bevevano solo un caffe’ al mese. È noto che i bevitori di caffe’ sono anche più propensi a bere alcolici e a fumare; tuttavia, anche dopo aver aggiustato i parametri di rischio relativi a questi due fattori i ricercatori iberici hanno concluso che le donne che erano solite bere due o tre tazze di caffe’ al giorno avevano il 19% di probabilità in meno di essere colpite da un ictus rispetto alle donne che bevevano solo una tazza di caffe’ al mese.
La riduzione del rischio salirebbe al 20% per le donne che bevono più di quattro tazze di caffe’ al giorno. La Lopez-Garcia ha spiegato sull’ultimo numero di Circulation che dal momento che un effetto protettivo è stato dimostrato anche per il caffe’ decaffeinato, ma non per il tè e altre sostanze che contengono caffeina l’ipotesi più probabile è che in alcune sostanze contenute nel caffe’, ancora tutte da studiare, si nasconderebbe il segreto del beneficio procurato dal caffe’.
La teoria che verrà prossimamente vagliata dagli scienziati è quella che vede il caffe’ agire nella riduzione dell’infiammazionevascolare o nel migliorare la sensitività all’insulina o prevenendo lo stress ossidativo.
Tratto da: news.paginemediche.it
Commento NdR: anche in questo caso si evidenzia che a seconda dei casi il caffe’ NON e’ cosi’ tanto tossico come alcuni affermano, ma occorre essere MOLTO, ma molto parsimoniosi nell’assumerlo, per la caffeina che contiene !
Gli effetti droganti e velenosi della caffeina
– E’ droga pericolosa causante assuefazione e dipendenza (difficile da abbandonare).
– E’ droga teratogena, puo’ causare difetti genetici di nascita alla discendenza.
– E’ droga anticellulare, causante rotture nelle molecole del DNA. Due tazze di caffè contengono 250 mg di acido clorogenico, di altamente tossici actractilosidi, e di tossici palmitati.
– E’ droga cancerogena, associata a cancro alle ovaie, alla vescica, al pancreas, al fegato e all’intestino crasso.
– E’ droga irritante del sistema nervoso, causante aritmie ventricolari.
– E’ droga irritante lo stomaco, dannosissima per il fegato e i reni.
– E’ droga carica di acido ossalico che cattura il calcio e lo porta a formare calcoli ai reni, al fegato e in altre parti del corpo.
– E’ droga acidificante che compromette la formula ottimale del sangue, sovverte la digestione, disturba il riposo notturno, causa emicrania e produce forti stati depressivi in fase di astinenza.
– E’ droga distruttrice dell’apparato renale, come ben sanno quelli che si ritrovano a fare mestamente la fila alla macchina per le dialisi.
– E’ droga sballante il processo gastrointestinale (obbliga il cibo a lasciare lo stomaco troppo in fretta, e disturba la peristalsi intestinale).
– E’ droga mutagena che produce materiale combusto tipo il mutageno e pirolitico glicossalato di metile.
– E’ droga caustica, e provoca troppo rapido passaggio dei cibi nell’intestino, riducendo l’assimilazione e inviando le sostanze nutritive ai servizi igienici.
– E’ droga causante acido urico, sostanza che il corpo non è in grado di eliminare, mancando gli enzimi uricasi (le fonti di acido urico sono tutte le carni ed il caffè).