CANDIDA Albicans (Fungo) in ACIDOSI TISSUTALE
COPROTERAPIA (assunzione di feci selezionate)
Sindrome della permeabilita’ intestinale ed autismo
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica
La Candida – Candida Albicans – puo’ essere un commensale innocuo, ma solo in “carica bassissima”.
vedi: Foto della Candida
Essa diventa patogena solo quando, per vari motivi, in genere alterazione del tipo di Terreno, “si allarga”, cioe’ prolifera e colonizza certi tessuti in acidosi. Il criterio di patogenicita’ e’ cioe’ di tipo quantitativo, non e’ che la Candida cattiva sia qualitativamente diversa da quella buona, e la sua diversita’ possa essere differenziata in laboratorio.
Le infezioni da Candida (candidosi) sono emerse negli ultimi decenni come un rilevante problema sanitario.
Questi organismi di solito fanno parte della flora microbica normale dell’intestino e della cute ma causano malattia quando questa flora normale e’ alterata e quando sono compromesse le difese immunitarie. La vaginite da Candida e’ una delle infezioni più comuni che affligge almeno una volta dal 50 al 75% di tutte le donne e in una larga proporzione di esse ,dal 4 all’8%, diventa addirittura cronica e difficilmente trattabile con i comuni antimicotici, che anzi favoriscono l’emigrazione della Candida in altri luoghi…
Per l’elenco dei principali batteri utili per l’intestino vedi:Batteri autoctoni
vedi anche: FLORA + Distribuzione della flora nell’intestino + BATTERI + MICROBI + Fermenti e feci + Sistema Ontogenetico dei Microbi + COPROTERAPIA (assunzione di feci selezionate) + Nozione di terreno + Pleoformismo
Candida Albicans, a carica alta e’ un fungo killer, quando si moltiplica troppo !
Le forme invasive di candidosi e la candidemia sono infezioni causate da Candida, in grado di invadere vari organi e la circolazione sanguigna. Candida è al quarto posto nella classifica delle cause più diffuse delle infezioni ospedaliere in Italia, e la più diffusa fra le cause fungine. Le forme invasive delle infezioni da Candida sono causa anche di immunodepressione oltre ai vaccini che la favoriscono, rendendo i soggetti vaccinati immunocompromessi, come anche quelli affetti da cancro, da immunodeficienze (AIDS), quelli che hanno subito trapianti o gli ustionati. Tali infezioni sono associati con un tasso elevato di mortalità in questi pazienti in condizioni critiche.
Nei casi più gravi, le complicazioni possono riguardare ascessi polmonari, endocarditi, meningiti, endoftalmiti, ascessi cerebrali, artriti e, non ultimo, la candidosi disseminata, con un tasso di mortalità che può raggiungere il 50% anche con antibiotico-terapia, la quale nei casi di candidosi e’ assolutamente sconsigliata, perche’ favorisce la proliferazione della candida stessa.
La Candida è un genere di lieviti, la cui specie più importante è Candida albicans che causa infezioni fungine nell’uomo e negli animali, definite candidosi.
Coltivate in laboratorio in piastre agar, le colonie di Candida appaiono tondeggianti e di colore bianco o crema. Da questa caratteristica deriva il nome latino Albicans, che significa biancastro. Si conoscono circa 200 varianti di Candida (fonte Istituto Pasteur – Parigi) Si contano al contrario circa 20 sottospecie di Candida patogene.
Funghi della specie Candida fanno parte della normale flora microbica della pelle, della bocca, del tratto gastroenterico e dellavagina. Il fungo della Candida s’instaura nell’intestino di tutti gli esseri umani poco dopo la nascita e qui rimane sempre presente. In condizioni normali, la Candida è benefica e svolge un ruolo importante nella digestione degli zuccheri, oltre all’eliminazione di materia organica morta.
La Candida anche se in piccole concentrazioni è normalmente presente nella vagina insieme ad altri batteri (più numerosi), che formano l’ecosistema vaginale.
All’origine dell’infezione c’è quasi sempre la rottura del delicato equilibrio della flora vaginale, composta da diversi abitanti (batteri, funghi) che convivono in armonia, sorvegliati da un garante dell'”ordine”, il bacillo di Doderlein, responsabile di mantenere l’acidità vaginale (indicata con una sigla, pH) a un livello ottimale.
Un pH alterato fa saltare questo delicato gioco di pesi e contrappesi: il bacillo di Doderlein non assolve più la sua funzione di controllo e la variegata popolazione vaginale entra in conflitto per ottenere la supremazia nella zona. Spesso la Candida ha la meglio e la sua moltiplicazione non ha più freni e prolifera a dismisura.
La Candida ha un’elettività per le mucose e per la pelle e questo fa capire molte cose sul meccanismo di propagazione e sui danni di questo fungo.
La Candida e’ parte della micro Flora batterica Autoctona Intestinale. – vedi: flora microbica autoctona
Quando essa prolifera a dismisura per mancanza di antagonisti e/o per un terreno ad essa propizio, è un fungo che rappresenta un forte attacco al sistema immunitario e, quindi, apre la via a tutte le forme patologiche, tra cui il cancro, di cui la Candida è un’importante causa favorente.
La Candida vive quindi da ospite nel nostro corpo e passa dalla forma latente e asintomatica alla forma clinica, molto fastidiosa quando trova condizioni favorevoli fra cui possiamo ricordare:
– la presenza di zucchero (è infatti un’affezione frequente e difficile da debellare nei diabetici) e/o di antibiotici che distruggono la flora antagonista ai funghi;
– la mancanza d’aria (può affliggere le unghie dei piedi per eccessivo uso delle scarpe da ginnastica e prende il nome di piede d’atleta)
– le scarse difese immunitarie in genere causate sopra tutto dalle profilassi vaccinali (infatti la bocca dei neonati vaccinati presentano frequentemente candidosi che prende il nome di mughetto);
– la distruzione, tramite farmaci e/o Vaccini, dei suoi naturali nemici (è molto facile avere una candidiasi dopo una terapia antibiotica che elimina dalla vagina il bacillo di Doderlein, al centro dell’ecosistema vaginale).
La candidosi o candidiasi è un’infezione da funghi del genere Candida, di cui Candida albicans è il più comune. è detta anche moniliasi. In alcuni casi di infezione, è possibile riscontrare la presenza di organismi fungini nel circolo sanguigno, in tal caso si parla di candidemia.
Recentemente anche Candida dubliniensis é stata segnalata come causa di infezioni, principalmente in pazienti immunodepressi, proprio perche’ ne e’ una concausa scatenante.
Negli individui immunocompromessi, l’infezione da candida può coinvolgere anche l’esofago e diventare sistemica. Nei casi più gravi la candida si moltiplica in modo anomalo e, attraverso l’intestino, può raggiungere il sangue dove libera le proprie tossine provocando la candidemia; essa puo’ anche emigrare in qualsiasi parte del corpo, se vi trova condizioni ideali di Terreno (acidosi e/o cellule malate e/o morte da metabolizzare; infatti essa e’ uno degli spazzini della flora batterica residente).
La Candida e’ quindi responsabile di un enorme gruppo di patologie, definite candidosi: essa e’ un nemico insidioso, non ben conosciuto dalla medicina ufficiale allopatica, molto più diffuso e molto più pericoloso di quanto non si pensi, essa e’ un parassita residente appartenente alla famiglia dei miceti (funghi).
La candidosi intestinale è dunque una particolare forma di disbiosi, un’alterazione dell’equilibrio intestinale.
La Candida è un organismo dimorfico, si presenta cioè in due forme.
1 – Normalmente, la candida è un simbionte, un fungo che appartiene, cioè, alla flora batterica “amica” e che partecipa alla digestionedegli zuccheri tramite un processo di fermentazione.
– In condizioni normali, la candida è benefica, ma in alcune situazioni particolari, come un calo delle risposte immunitarie, in caso di terapie cortisoniche, antibiotiche, profialassi vaccinali, questo fungo può replicarsi eccessivamente, superare le difese dell’organismo e dare luogo alla candidosi.
– Nei soggetti non molto immunocompromessi, la candidosi si rileva generalmente solo nelle parti esposte e umide del corpo, come ad esempio:
– la cavità orale: il termine mughetto è comunemente usato per indicare una stomatite da Candida albicans, cioè una micosi a carico della mucosa orale.
– ascelle
– la vagina (vulvovaginite da candida); tenere presente che la Candida costituisce un normale saprofita della flora vaginale
Il giusto rapporto tra i vari componenti della flora vaginale (candida, bacillo di Doderlein, ed altri) consente di mantenere un pH normale (compreso tra 3,8 e 4,5) ed una giusta lubrificazione della vagina.
2 – Nella forma patologica, la candida diventa, invece, un parassita e crea una struttura molecolare molto lunga, che tramite la mucosa intestinale entra nel flusso sanguigno.
La presenza di candidosi è stata costantemente rilevata nell’apparato digerente, soprattutto negli immunodepressi (pazienti affetti da AIDS e pazienti sottoposti a chemioterapie per problemi oncologici) e nei cancerosi.
Essa prolifera a dismisura SOLO quando vi e’ un Terreno alterato
– alterazione del pH digestivo –
Uno degli effetti chiave della candidosi cronica è dato dai danni da essa causati alle pareti dell’intestino; danni che permettono l’infiltrazione di diverse sostanze tossiche ed antigeniche nel flusso sanguigno.
vedi: Malassorbimento
Gli effetti di questo passaggio si manifestano anche in forma allergica nelle persone che hanno le funzioni immunitarie abbassate, specie dalle profilassi vaccinali ed alle assunzioni di farmaci, specie cortisonici ed antibiotici, infatti l’assunzione di antibiotici sconvolge l’equilibrio, i giusti rapporti in cui vive la flora autoctona permettendo alle specie resistenti (funghi, che, ovviamente, non sono sensibili agli antibiotici, anzi se ne nutrono) di aumentare notevolmente la loro popolazione e quindi sopraffare la resistenza dell’ospite.
Candida albicans e cancro: questo lievito può indurre sviluppo o progressione del cancro ?
Crit Rev Microbiol. 2016; 42 (2): 181-93. doi: 10.3109 / 1040841X.2014.913004. Epub 2014, 25 giugno.
By: Ramirez-Garcia A 1, Rementeria A 1, Aguirre-Urizar JM 2, Moragues MD 3, Antoran A 1, Pellon A 1, Abad-Diaz-de-Cerio A 1,Hernando FL 1 – Informazioni sull’autore
1 – Dipartimento di immunologia, microbiologia e parassitologia.
2b – Dipartimento di stomatologia II, e.
3c – Dipartimento di Infermieristica, Università dei Paesi Baschi (UPV / EHU), Leioa, Spagna.
Estratto
Attualmente è in aumento la preoccupazione per la relazione tra infezioni microbiche e cancro.
Sempre più studi sostengono l’opinione che esiste un’associazione, soprattutto, quando gli agenti causali sono batteri o virus. Questa recensione aggiunge a questo, riassumendo prove che il fungo opportunistico Candida albicans aumenta il rischio di carcinogenesi e metastasi.
Fino agli ultimi anni, Candida spp. era fondamentalmente legato ai processi cancerosi in quanto è un agente patogeno opportunista che sfrutta lo stato immunosoppressivo dei pazienti, in particolare a causa della chemioterapia.
Al contrario, i risultati più recenti dimostrano che C. albicans è in grado di promuovere il cancro attraverso diversi meccanismi, come descritto nella revisione: produzione di sottoprodotti cancerogeni, innesco di infiammazione, induzione della risposta Th17 e mimetismo molecolare. Sottolineiamo la necessità non solo di controllare questo tipo di infezione durante il trattamento del cancro, specialmente dato il ruolo principale di questa specie di lievito nelle infezioni nosocomiali, ma anche di trovare nuovi approcci terapeutici per evitare l’effetto pro-tumorale di questa specie fungina.
PAROLE CHIAVE: Cancerogeno; cancerogenesi; infiammazione; metastasi; tumore
PMID: 24963692 DOI: 10,3109 / 1040841X.2014.913004 – Tratto da: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24963692
[Indicizzato per MEDLINE]
Candidosi Vaginale:
La composizione della flora vaginale va incontro a modificazioni qualitative e quantitative che sono in rapporto all’età, stato dello stress, utilizzo o meno di farmaci ma e soprattutto Vaccini, stato ormonale, attività sessuale e condizioni generali di salute della donna. In età prepubere il pH vaginale è maggiormente alcalino rispetto all’età adulta e tale dovrebbe rimanere, ma l’acidosi corporea con l’eta’ avanza se non ci si alimenta nel modo appropriato.
Al contrario, in età adulta il pH vaginale è più acido. In questo caso nel microambiente vaginale prevalgono i lattobacilli. Quest’ultimi sono destinati a ridursi progressivamente in menopausa quando, a causa dell’acidosi corporea e quindi della carenza estrogenica, la mucosa va incontro ad un processo di atrofia con diminuzione del glicogeno necessario per il loro metabolismo
L’elevata frequenza delle infezioni vaginali, massima intorno ai 30 anni, è sostanzialmente legata a due fattori fondamentali: la scarsa igiene personale del partner, le infiammazioni intestinali, disbiosi croniche e la conformazione anatomica del tratto vulvo-anale.
A ciò si sommano fattori concomitanti, quali ad esempio la variazione del pH vaginale, dovuta alla lenta e progressiva acidosicorporale (vedi sopra). Fisiologicamente esso è mantenuto acido dalla flora lattobacillare.
Altre variazioni del pH sono causate da farmaci e Vaccini o da modificazioni metaboliche che alterano l’ecosistema vaginale e favoriscono l’attecchimento e la crescita di forme patogene o lo sviluppo abnorme di forme saprofite.
Altri cofattori importanti sono il grado di ossigenazione e di umidità a livello vaginale, legati alla situazione fisiologica, cellulare e quindi ormonale della donna, il continuo contatto di fibre sintetiche, l’uso di detergenti intimi aggressivi e non ultimo, l’abuso di spray intimi deodoranti .
Il variare dei livelli di estrogeni durante il ciclo mestruale modifica la concentrazione di lattobacilli (maggiore durante il ciclo mestruale e minore durante la fase luteale) e ciò fa sì che si abbia un aumento dell’incidenza di vaginosi in fase post-mestruale.
La dott.ssa Eunice Carlson dell’Università del Michigan ha dimostrato che quando all’interno dell’organismo la Candida è attivamente presente contemporaneamente ad un altro agente come, per esempio, lo Stafilococco aureo, la tossicità di quest’ultimo ne risulta fortemente potenziata e può dar luogo alla letale Sindrome da Shock Tossico.
L’antibiotico disturba la produzione di sostanze nutritive (soprattutto la produzione di vitamina B, che viene prodotta dalla flora abituale) compromettendo l’integrità delle membrane mucose ed aprendovi delle brecce per gli organismi che non sarebbero in grado di attraversarle in condizioni di salute.
La normale flora batterica autoctona tiene a bada i funghi – quando essa viene danneggiata dagli antibiotici, permette ai funghi di colonizzare in modo abnorme l’intestino.
Poiché la flora autoctona non è più in grado di produrre anche la vitamine B, la quale svolge anche la funzione di mantenere il giusto grado di acidità del terreno intestinale, il rivestimento dell’intestino ne risulta danneggiato, permettendo l’infiltrazione nel flusso sanguigno non solo dei funghi ma anche di tutti i tipi di scorie che possono causare reazioni tossiche ed allergiche; esistono anche prove del fatto che la Candida prospera con gli antibiotici – (vedi l’aureomicina).
Anche il cortisone e’ responsabile di alterazioni tali da far proliferare la Candida.
Non dobbiamo dimenticare che l’intestino, specie il colon fino all’ampolla rettale, costituiscono il principale “serbatoio” per la Candida.
Una particolare frequenza di infezione è stata riscontrata nelle utilizzatrici di contraccettivi orali in quanto favorirebbero una maggiore adesività del fungo alla parete delle cellule, specie nelle donne obese ed in quelle che solitamente indossano pantaloni molto aderenti.
Queste le principali cause delle candidosi:
– terapia antibiotica sistemica o profilassi vaccinale di qualsiasi tipo.
– contraccettivi orali o vaginali
– biancheria intima non di cotone (sia per maschi che per le femmine)
– rapporti sessuali troppo frequenti ed irritanti.
Fattori di rischio associati ad episodi recidivanti (5% del totale), in genere dovuti ad una eradicazione parziale:
– immunodepressione
– gravidanza
La candidosi – dà luogo a molti sintomi disturbi più o meno gravi: irritabilità, alterazioni dell’umore, ascessi, eruzioni cutanee, disturbi di deglutizione, gonfiore addominale, rallentamento della digestione, disturbi intestinali (stipsi o diarrea ), infezioni vaginali, candidosi in varie parti del corpo, infiammazioni in genere, bronchiali e polmonari, asma, allergie, affaticamento cronico, depressione, immunodepressione, cancri e tumori, sclerosi, aids, poliomielite, distrofie, autismo, ecc.
.La candidosi induce anche un malassorbimento delle sostanze nutritive e, a lungo andare, uno stato di malnutrizione.
La Candida Albicans è solo uno di questi funghi che possono arrecare disturbi significativi, ma sicuramente il più frequente. Decisamente di minore importanza sono il Tricomonas ed i Batteri, che ormai negli ultimi 20 anni non rappresentano per l’area vaginale una problematica. Se la flogosi vulvo-vaginale risulta resistente ad un primo trattamento, sia esso locale o sistemico, con ogni probabilità si è di fronte ad una infezione da Monilia (cioè Candida). La Candia puo’ anche favorire l’insediamento di altri tipi di parassiti nell’intestino.
L’infezione da miceti può essere difficile da diagnosticare, anche per un bravo medico.
L’infezione è altamente contagiosa da donna a uomo (basta un contatto, ove esiste la candidosi, occasionale anche non sessuale) ma più difficile da uomo a donna in quanto nel liquido prostatico dell’uomo contagiato è presente solo una piccola carica, insufficiente a causare il contagio.
Si ha quindi necessità di molti rapporti sessuali che aumentino il pH vaginale e la deposizione di funghi con l’eiaculazione affinché ci sia il passaggio da uomo a donna. Tipiche le infezioni a “ping pong” nelle coppie sessuali.
La candidosi non influisce sulla gravidanza (un terzo delle gravide la presenta) ma la presenza di funghi di Candida nel liquido prostatico dell’uomo al concepimento è legato al rischio di malformazioni uro-genitali del nascituro (megauretere, criptorchidismo, ecc.). Sul piano clinico si osservano, vaginite o vulvo-vaginite e leucorrea bianca, densa e asciutta.
La diagnosi si pone sui rilievi clinici e dopo osservazione microscopica delle ife su di uno striscio del secreto vaginale.
Dott. Luciano Lozio, video su Intestino e salute
https://youtu.be/pVOK6opU7xE
Ecco il meccanismo del passaggio dei batteri (microbiota) dalla madre al neonato, con la nascita attraverso il canale uterino, immunizzando il piccolo appena nato !
Per riportare la Candida ai suoi naturali valori quantitativi e qualitativi e’ necessario curare con attenzione, ricordando che le reazioni individuali sono diverse cosi come diverso sara’ il tipo di approccio terapeutico di ognuno:
– l’alimentazione: CRUDISMO, eliminare i dolci, specie quelli industriali, assumere frutta e verdura CRUDE, regolarmente ogni giorno, legumi, cereali senza glutine (pane, pizza, farine raffinate ecc.), in certi casi pesce NON grasso, oltre ad enzimi, il tutto per rendere meno acide le digestioni.
– Assunzione di probiotici: Enzimi e fermenti lattici, Per l’elenco dei principali batteri utili per l’intestino:
Fare attenzione: occorrono almeno da 5 ai 10 miliardi di batteri al giorno, quindi assumere le capsule necessarie per ottenere tali quantita’; per i bambini le dosi debbono essere dimezzate.
La Candida Albicans può essere combattuta efficacemente con capsule resistenti ai succhi gastrici di acido caprilico (Mycopril Biocare, in Germania: Runge Pharma), ricavato dalla noce di cocco, con biotina (vitamina H), con aloe vera e sostanze probiotiche (Bevanda di pane Kanne, acidi lattici destrogiri, Vitabiosa, EM, Mankoso), con i batteri bifidus e acidofilus e con artemisia annua.
Con tamponi di acqua basica al 5% introdotti in vagina.
E c’è un rimedio straordinario contro le infezioni da lieviti (candidosi vaginale), vaginite (infiammazione della vagina), e secchezza vaginale. È stato a lungo utilizzato dai naturopati e si basa sui batteri (lattobacilli) dello yogurt, che sono particolarmente efficaci per avviare il processo di ricostruzione della flora vaginale, se danneggiata da funghi o da infiammazioni.
Come ?
Il principio è quello di immergere in un yogurt un tampone di rilievo sanitario, in cui avremo precedentemente aggiunto un po ‘di miele (per le sue proprietà antisettiche). Questo tampone con lattobacilli, agirà come un probiotico sulla ricostituzione della flora vaginale. Il tampone deve essere inserito in vagina per diverse ore. L’operazione può essere ripetuta più giorni.
Molti studi hanno dimostrato che l’uso di yogurt in vagina, può aiutare nel trattamento di infezioni vaginali da fungo (candida).
Anche gli integratori alimentari possono essere utili:
– assunzione di complessi (in capsule) multivitaminici/multiminerali, ben formulati ed ipoallergenici, può essere sufficiente a fornire almeno il quantitativo giornaliero dei più importanti elementi nutritivi, oltre al carbone vegetale e l’argilla e del bicarbonato e/o del magnesio.
– Contemporaneamente a queste assunzioni occorre effettuare l’idro colon terapia in tutti questi casi.
vedi: Micro Diete
Molto utili in caso di Candida e’ l’utilizzo di questi batteri:
Enterococco Faecium (attenzione NON il Faecalis) ed il Saccaromyces Boulardii !
In definitiva, l’alimentazione dovrebbe essere molto ricca di ortaggi, verdure, frutta, meglio eliminare i cereali raffinati ed assumere solo e pochi di quelli integrali in chicchi (meglio il riso ma senza eccedere), legumi, semi, oli di semi, particolarmente consigliato è l’assunzione di un cucchiaino di olio di lino al dì e di oliva spremuti a freddo.
– vedi: Crudismo + Emodieta
Di grande importanza sono anche le fibre (di cui sono particolarmente ricchi legumi e cereali integrali in chicchi) che oltre all’azione positiva sulla flora intestinale, evitano i ristagni intestinali e i fenomeni di fermentazione e putrefazione ad essi collegati. Inoltre nella dieta non devono mancare i minerali tipo: zinco, magnesio, vitamina C (si trovano soprattutto in ortaggi, agrumi e semi oleosi, kiwi e specialmente nella rosacanina).
Un alimento particolarmente indicato nei casi di candidosi è l’aglio (almeno due spicchi al dì, oppure utilizzare aglio in compresse gastroresistenti: due al mattino e due alla sera), dotato di un’eccellente azione antifungina.
Altri prodotti utili:
1 – Assumere 2-3 gocce di olio essenziale di Melaleuca alternifolia (tea tree oil) su una zolletta di zucchero o diluite in una soluzione idroalcolica che può essere di uva Ursina (30 gocce) allungata con un po’ di acqua. L’olio di Melaleuca è forte quanto i semi di pompelmo per quanto riguarda la cura della candida, ma di effetto pressochè immediato.
2 – Acido caprilico (un estratto antimicotico del cocco) – una capsula ad ogni pasto (tre volte al giorno).
3 – Biotina – 500 microgrammi (mcg) due volte al giorno. Questa vitamina del gruppo B contribuisce a controllare l’aggressività dei miceti.
4 – Aglio – 1 capsula a pasto (tre volte al giorno). Fungicida ed antibiotico.
La scuola della Salute e delle Scienze dell’Universita’ del Massachussets à Worchester (USA)
con le sue ricerche ha confermato che l’utilizzo dell’Aglio e’ molto consigliato per ridurre od eliminare parassiti, candida albicans, e batteri patogeni.
5 – Pau D’arco tè – da 3 a 4 volte al giorno.
6 – Una qualsiasi delle 3 erbe seguenti, da sola o combinata:
Hidrastis canadensis (rizoma d’idraste) – Berberis vulgaris (crespino) – e/o Echinacea angustifolia (vedi qui altri particolari sui benefici della Echinacea – in Inglese)
3 volte al giorno come fungicida, antibatterico e sostegno per il potenziamento immunitario:
Estratto Concentrato di Semi di Pompelmo.
7 – L’ossigenazione dei tessuti e quindi quella cellulare.
8 – Infine come per TUTTI sintomi (malattie) controllare le emozioni ed evitare lo stress intenso.
9 – Oli essenziali antiCandida albicans specifici, come trementina, volgare timo thuyanol 4, o verbena.
10 – Lapacho Pau d’Arco, Alchemilla e la famosa Echinacea (2 capsule di 300 mg al mattino).
11 – OLIO di COCCO E’ tra le piu’ POTENTI sostanze naturali per le candidosi.
Come funziona l’olio di cocco contro le infezioni da lieviti ?
L’olio di cocco ha diverse proprietà uniche che lo rendono un ottimo trattamento per le infezioni da lieviti. Tra le più potenti sostanze naturali lievito-combattimento sono l’acido laurico e acido caprilico, sia derivato da olio di cocco.
Eliminare:
– Zuccheri ed i dolci a base di lieviti.
La caffeina, caffè, thé, cioccolato, cola, ecc.) devono essere banditi, perché producono un inopportuno rilascio di zucchero dove si è diffusa la Candida.
– tutti i cibi a base di lievito (chimico e/o di birra), pane compreso, assieme a tutto ciò che ne viene a contatto durante la preparazione o contenga delle muffe.
– Latte e derivati oltre ai formaggi in quanto questi cibi forniscono sostanze utili per la crescita e la proliferazione abnorme della Candida, cosi come certi farmaci, specie gli antibiotici ed i VACCINI (qualsiasi tipo).
– Non usare indumenti sintetici, non usare la microfibra per gli slip perché aderisce eccessivamente e alza la temperatura e quindi cambia il pH in zona, ne’ pantaloni aderenti e comunque, in generale, non portare sempre i pantaloni, meglio toglierli e passare alle gonne al primo fastidio.
Questi metodi in genere sono molto efficaci, ma possono necessitare anche di 6 mesi ed alle volte anche più, per riportare a valori normali la presenza della Candida nell’organismo.
L’alcol dev’essere evitato totalmente perché, allo stesso modo dello zucchero, viene metabolizzato dal corpo
Libri consigliati:
Candida Berkhout, Schimmelgesl. Monilia: 41 (1923).
Mangani Valeria – Panfili Adolfo, Candida, l’epidemia silenziosa: allergia del XX secolo ?
Ediz. Tecniche Nuove.
vedi: Bibliografia su Candida e Candidosi
vedi anche: Disbiosi e disfunzioni intestinali + Batteri Autoctoni + Candidosi-1 + Candidosi-2 + Candidosi cronica + Disbiosi+ Candida cura naturale + Candida, Bibliografia + Candida Albicans nei TUMORI + Candidosi 1 + Lieviti, Funghi, Spore + Micosi da Candida + Terapia fitoterapica (per vaginiti) + Umeboshi ed altri prodotti naturali + Porfiria
CANDIDA e BATTERI INTESTINALI – per COMBATTERE i MICOBATTERI ETEROLOGHI=ESTRANEI
CANCRO e Candida Albicans
La Candida (fungo con 7-8 coppie di cromosomi) che vive normalmente nel nostro intestino come fungo residente, si insedia molto facilmente anche nei tessuti (specie nelle mucose) degli organi indeboliti (intossicati, infiammati e/o in acidosi) o “feriti”, per aiutare il processo di disintossicazione ed il processo di riparazione del tessuto o dell’organo investito, cio’ avviene assieme ad altri tipi diflora microbica autoctona, ma se NON incontra (nei luoghi ove “emigra”) i suoi antagonisti (microbi che se la “mangiano”, quando prolifera a dismisura) essa inizia a produrre ife (simili a radici, per proliferare, riprodursi) e crea massa con tessuti nei quali e’ insediata, succhiando risorse all’organismo, Il tessuto e/o l’organo interessato si difende producendo del tessuto in eccesso (“carne” con 23 coppie di cromosomi). Ecco come si forma la massa del tumore.
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La Candida intestinale ha proporzioni epidemiche.
Secondo stime riportate in siti statunitensi colpirebbe 6 persone su 10 con poche differenze fra i sessi. Le mie personalissime statistiche si attestano al 38% dei pazienti trattati. In ogni caso cifre considerevoli. Ed è epidemia silenziosa in quanto non esistono ancora esami medici attendibili che siano in grado di emettere una diagnosi esatta e inconfutabile.
Oggi, l’unico esame di laboratorio che riguarda la Candida intestinale è l’esame delle feci. In pratica si valuta se la quantità di Candida nelle feci sia uguale o superiore al normale. Tale esame però non fornisce indicazioni utili alla diagnosi di candidosi intestinale vera e propria ed i suoi esiti sono difficilmente utilizzabili.
Al momento però tutta la problematica sulla candidosi intestinale non è arrivata al grande pubblico che nella maggior parte dei casi non ne ha mai sentito parlare. Purtroppo anche i medici di base, in molti casi, considerano il problema in maniera molto superficiale; qualcuno addirittura la definisce “leggenda metropolitana”, almeno così mi ha riferito un paziente.
La Candida è un lievito che in condizioni articolari diventa fungo. In quella forma emette dei filamenti con i quali si aggrappa alle pareti dello spazio biologico che lo contiene causando danni alle sue mucose.
Inoltre in forma di fungo si moltiplica in maniera esponenziale invadendo i luoghi che abita. – vedi: Nozione di Terreno
La presenza di Candida, soprattutto Albicans, sulla pelle, in bocca e soprattutto ai genitali è ben documentata e facilmente individuabile.
E’ a livello intestinale dove invece nascono i problemi.
Ogni individuo ha Candida Albicans nell’intestino, ma in forma di lievito ed in quantità “normali”. I problemi nascono quando la Candida diventa un fungo e la sua quantità sfugge al controllo del sistema immunitario.
E’ in questi casi che si parla di candidosi intestinale.
Quando il problema si manifesta il soggetto che ne soffre manifesta sintomi evidenti quali : difficoltà di transito (stipsi, diarrea o un’alternanza delle due), gonfiore addominale e una stanchezza strana non spiegabile con l’attività svolta
Il problema che crea è però più profondo e consiste sostanzialmente in una difficoltà digestiva che non permette all’organismo di utilizzare tutti i nutrienti contenuti nei cibi.
Questa carenza nutrizionale, che è ovviamente indipendente dall’alimentazione e che solo in parte può essere corretta con essa, causa diversi problemi accessori difficilmente riconducibili alla Candida stessa
Negli Stati Unti, per esempio, la candidosi intestinale è considerata la causa più importante di depressione endogena.
Le cause che conducono ad una candidosi intestinale possono essere molteplici, dall’uso di antibiotici o cortisonici o pillola anticoncezionale, a periodi di stress o depressione, all’inquinamento atmosferico o dei cibi, ad una dieta inadeguata.
In generale, tutto ciò che può portare ad un abbassamento delle difese immunitarie può produrre candidosi intestinale.
(NdR: questo medico si e’ “dimenticato” di parlare delle profilassi vaccinali quali cause primarie delle piu’ gravi disbiosi)
La cura naturopatica non utilizza antibiotici allopatici, in quanto tale terapia, anche se a livello locale può portare dei momentanei miglioramenti della sintomatologia, in genere peggiora il quadro generale.
Nella normalità dei casi la cura naturopatica che utilizzo per curare la candidosi intestinale produce una remissione completa dei sintomi nell’arco di tempo che varia dai quindici giorni ad un mese e mezzo, ma richiede una cura che va’ dai due ai cinque mesi per una guarigione completa della candidosi e di tutti i danni che essa produce all’organismo.
Il fatto che la candidosi intestinale sia stata debellata non implica automaticamente che tutti i danni che la Candida ha prodotto nell’organismo ospite debbano scomparire.
Uno dei danni più comuni che la candidosi intestinale produce è la sensibilizzazione delle mucose del colon e di conseguenza della colite.
Tratto da: odontotecnicanaturale.it
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La Candidosi: cos’e’ la Candida
Uno dei corresponsabili di un nutrito gruppo di patologie, definite candidosi, e’ la Candida: un nemico insidioso, molto più diffuso e molto più pericoloso di quanto non si pensi. e’ un parassita appartenente alla famiglia dei miceti (funghi).
La forma più diffusa di candidosi e’ un’affezione vaginale, del cavo orale (mughetto) e della pelle (chiazze che compaiono con l’esposizione solare) e a volte viene riconosciuta come causa di uretriti. Chi soffre di Candida vaginale, sa che con le medicine convenzionali e’ difficile sconfiggerla, e che in genere e’ recidivante (cioe’, tende a ripresentarsi).
In realta’, la Candida puo’ attaccare moltissimi tipi di tessuti ed e’ anche contagiosa; la sua diffusione e’ enorme e in costante crescita. In qualsiasi forma si presenti, la candidosi presuppone un’infezione intestinale.
Puo’ essere una malattia sessualmente trasmessa, ma puo’ anche essere un sintomo di accompagnamento di altre malattie sessualmente trasmesse.
Più di frequente, e’ una semplice infezione micotica, iniziata senza una causa specifica e non necessariamente contratta sessualmente, ma spesso trasmessa al partner e ritrasmessa alla donna. Per questo motivo, e’ sempre bene rivolgersi al medico dopo un rapporto sessuale non protetto.
Come nasce ?
La Candida e’ un organismo dimorfico, si presenta cioe’ in due forme. Normalmente, la Candida e’ un simbionte, un fungo che appartiene, cioe’, alla flora batterica “amica” e che partecipa alla digestione degli zuccheri tramite un processo di fermentazione.
(NdR: Essa nasce e prolifera per le mutate condizioni ambientali del Terreno intestinale – leggasi pH digestivo il quale determina le alterazioni degli Enzimi e della flora batterica autoctona e le successive infiammazioni della mucosa della parete intestinale e successive immunodepressioni – i vaccini ne sono la principale causa).
Cio’ significa che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
Nella forma patologica, la Candida diventa, invece, un parassita e crea una struttura molecolare molto lunga, che tramite la mucosa intestinale entra nel flusso sanguigno. La candidosi intestinale e’ dunque una particolare forma di disbiosi, un’alterazione dell’equilibrio intestinale.
Il fungo della Candida s’instaura nell’intestino di tutti gli esseri umani poco dopo la nascita e qui rimane sempre presente.
In condizioni normali, la Candida e’ benefica, ma in alcune situazioni particolari, come un calo delle risposte immunitarie, in caso di terapie cortisoniche o antibiotiche, questo fungo puo’ replicarsi eccessivamente, superare le difese dell’organismo e dare luogo alla candidosi.
La presenza della Candida e’ stata costantemente rilevata nell’apparato digerente, soprattutto negli immunodepressi (pazienti affetti da AIDS e pazienti sottoposti a chemioterapie per problemi oncologici – cancro).
Tratto da: automedicazione.it
Commento NdR: cio’ che l’articolista “dimentica” di dire e’ che i Vaccini generando alterazioni del pH e della flora battericaintestinale, generando anche immunodepressione, favoriscono e non poco, la proliferazione della Candida e quindi delle candidosi !
Ecco uno dei meccanismi di proliferazione e “distribuzione” della Candida:
La Candida puo’ migrare seguendo il percorso: intestino-ano-vulva-vagina dato che l’ambiente vaginale e’ acido (quindi favorevole ad essere colonizzato), come e’ anche scritto qui in benesseredonna.it
“Nella donna l’infezione vulvo-vaginale da Candida solitamente avviene non per via sessuale ma per colonizzazione dei genitali da parte di miceti (funghi), provenienti dal tratto intestinale della paziente stessa, dato che questo microrganismo e’ normalmente presente nell’intestino.
Quando poi si verifica un’alterazione della flora batterica intestinale con l’emergenza di ceppi potenzialmente patogeni come i miceti, ad esempio dopo terapie antibiotiche o diarrea, la probabilita’ di infezione da Candida e’ molto elevata.”
Cio’ significa che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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La Candida (Candida Albicans) e’ un nemico insidioso, molto più diffuso e molto più pericoloso di quanto non si pensi.
e’ un parassita appartenente alla famiglia dei miceti (funghi), ed e’ responsabile di un nutrito gruppo di patologie che va sotto il nome di candidosi.
La Candida e’ nota perché si presenta spesso come affezione vaginale, del cavo orale (mughetto) e della pelle (chiazze che compaiono con l’esposizione solare) ed a volte viene riconosciuta come causa di uretriti.
Chi soffre di Candida vaginale sa che con le medicine convenzionali e’ difficile “sradicarla”, e che in genere e’ recidivante (tende a ripresentarsi), e vedremo il perché.
In realta’ la Candida puo’ attaccare moltissimi tipi di tessuti, ed e’ anche contagiosa; la sua diffusione e’ enorme ed in crescita.
In ogni forma di candidosi c’e’ la presenza della Candida intestinale.
Questo fungo s’instaura nell’intestino di tutti gli esseri umani, in genere poco dopo la nascita, e vi rimane sempre presente; in condizioni normali e’ pero’ benefico.
Per essere più precisi la Candida e’ un organismo dimorfico, cioe’ che si presenta in due forme.
Normalmente e’ un simbionte, quindi appartenete alla flora batterica “amica”, e partecipa alla digestione degli zuccheri tramite un processo di fermentazione.
Nella forma patologica diventa un parassita e crea una struttura molecolare molto lunga, che tramite la mucosa intestinale entra nel flusso sanguigno.
La candidosi intestinale e’ dunque una particolare forma di disbiosi.
Il meccanismo della candidosi
La Candida ha un’elettivita’ per le mucose e per la pelle e questo fa capire molte cose sul meccanismo di propagazione e sui danni di questo fungo.
Nell’articolo Antigeni e anticorpi abbiamo visto che tutte le mucose dell’organismo sono collegate tra di loro e rappresentano una componente fondamentale del sistema immunitario (MALT, Mucosal Associated Lymphoid Tissue).
Risulta dunque chiaro che la Candida rappresenta un forte attacco al sistema immunitario, e quindi apre la via a tutte le forme patologiche, tra cui il cancro di cui la Candida e’ un’importante causa favorente.
Effetti
Riflettendo anche sulle funzioni dell’intestino (vedi cervello enterico) e della pelle si capisce bene come la Candida possa provocareintolleranze alimentari, e a causa della stretta relazione tra intestino, sistema immunitario, sistema endocrino e sistema nervoso, sintomi come la depressione, sindrome premestruale, alopecia, insonnia, impotenza, patologie digestive, allergie, dermatiti, diabete, malattie autoimmuni e così via.
La Candida polmonare e’ difficilissima da guarire e provoca anche scompensi cardiaci, perché ostruisce il flusso di sangue cuore – polmone.
Insomma e’ coinvolta in buona parte dello spettro delle patologie umane.
Paradossalmente, anche a causa di questa vastissima patologia associata e’ molto difficile da diagnosticare.
Chi andrebbe a pensare che la causa primaria di una depressione sia una candidosi ?
Bisogna avere conoscenza delle recenti ricerche scientifiche sul cervello enterico e conoscere i meccanismi della Candida, che viene in genere vista come un problema secondario (Candida vaginale recidivante …).
Si spiega così ad esempio la scarsa efficacia delle cure locali della Candida vaginale, che indeboliscono il sistema immunitario nella mucosa vaginale e non ripristinano le funzionalita’ della Candida nell’intestino.
Le cause
Le cause della candidosi sono molte: dalla disbiosi, ad un indebolimento del sistema immunitario (antibiotici, vaccini, malattie debilitanti, metalli pesanti, inquinamento ecc.), fino anche al contagio anche per via parentelare (sangue), che e’ anche stato studiato tramite confronto del DNA.
Ci sono casi ad esempio in cui tra due partner si verifica un continuo contagio reciproco tra la Candida vaginale e irritazioni o dermatiti del pene, che magari si presentano solo come un senso di fastidio o di bruciore. Peraltro spesso nel maschio la candidosi, oltre a generare infezione prostatica, provoca la balanopostite, che si presenta sotto forma numerose chiazze eritematose (rosse) spesso ricoperte di materiale biancastro, piccole, vellutate, lucide, localizzate al glande (parte terminale del pene) ed al prepuzio (pelle che ricopre il glande) accompagnate da prurito e bruciore.
Tra le cause principali non va dimenticato l’onnipresente stress.
Una causa primaria dell’instaurarsi e del mantenimento della candidosi e’ l’alimentazione, che provoca disbiosi.
Trattamento della candidosi
Questo fattore va sempre tenuto presente nella cura, che come sempre sara’ diversa da persona a persona.
Spesso va associato al trattamento delle allergie e/o a quello di altri parassiti.
Tutti i protocolli hanno in comune il trattamento della disbiosi e delle intolleranze alimentari, il drenaggio per l’eliminazione delle tossine ed una dieta che in questo caso e’ particolarmente dura.
Vanno in genere eliminati i lieviti (pane, pizza ecc), tutti gli zuccheri raffinati (dolci, zucchero, pasta, pane non lievitato), le patate, le bevande come la coca cola, gli alcolici ed anche parte della frutta, come gli agrumi, i funghi e la frutta secca, caffe’ e cioccolate, i coloranti ed i conservanti. Si possono mangiare con moderazione pasta e riso integrali (e biologici per non fare il pieno di pesticidi), carne due volte alla settimana e pesce tre volte alla settimana. Le verdure vanno bene quelle che non generano fermentazione. Attenzione: i vari yogurt alla frutta contengono zuccheri, e sono altamente controindicati.
Tratto da: lauraquinti.net
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In Italia, dagli anni 1965 in avanti, cioe’ da quando sono iniziate le campagne di vaccinazioni di massa (polio, difterite, tetano e successivamente nell’anno 1991 anche per l’EpatiteB) le micosi e le Candidosi stanno dilagando esageratamente nella popolazione plurivaccinata.
Il New England Journal of Medicine riporta già nel 1969 che la vaginal candidiasis viene collegata alla presenza di candidiasis gastrointestinale
Ne sono maggiormente responsabili i vari vaccini, in primis quello per la Polio che produce forti acidosi intestinali e quindi induce la mutazione dei saccaromiceti simbionti in quelli patogeni, TUTTI i Vaccini alterano la flora batterica intestinale per via diretta ed indiretta !
I miceti simbionti si alterano e producono anatossine e la Candida Albicans prolifera inizialmente nell’intestino, emigrando facilmente negli altri tessuti del corpo che sono in acidosi ed intossicati.
La Candidosi si evidenzia facilmente anche in tenera eta’, specie dopo le vaccinazioni effettuate a 2 o 3 mesi, nel cavo faringeo nell’esofago; altre volte viene ad instaurarsi nel neonato dopo la nascita da una madre con Candidosi vaginale. Quest’ultima e’ la localizzazione femminile più evidente e frequente, assieme ad altre manifestazioni fungine e presuppone una alterazione delle flora batterica antagonista preesistente in vagina (sopra tutto riduzione o mancanza del lattobacillo “Doenderlein”).
Le Candidosi (proliferazione del funghi) sono sempre derivanti dall’alterazione della flora simbiotica autoctona, biovitale e patogeno/antagonista nell’intestino. In assenza di funghi e batteri antagonisti simbionti, la Candida Albicans puo’ emigrare e colonizzare anche altre parti del corpo; essa e’ portata dal sangue e/o dalla linfa, in tessuti con acidosi ed intossicazioni, di altri organi e puo’ produrre nel tempo e se il soggetto sta vivendo forti conflitti spirituali irrisolti, anche il cancro.
Un trattamento con farmaci chimici non fa che aumentare la proliferazione della Candida che in primis si ritira nei tessuti circostanti ed interni, poi se ne nutre, divenendo quindi insensibile a qualsiasi ulteriore trattamento farmacologico, ed una volta che il farmaco viene abolito, essa ritorna piu’ “potente” di prima.
La Candidosi e’ una malattia opportunistica che insorge con particolare frequenza e virulenza in soggetti che hanno utilizzato alimenti industrializzati (anche il latte artificiale lo e’), subiscono vaccinazioni, usano farmaci in genere ed in particolare antibiotici, antivirali, cortisonici, chemioterapia, radioterapie e nei soggetti immunodepressi.
vedi Micosi
Una delle cause di questa abnorme proliferazione e’ dovuta alle cause sopra elencate, in soggetti con carenza o mancanti di un determinato microrganismo chiamato “saccaromyces elypoideus cervisiae” derivante dalla fermentazione naturale del pane – quello fermentato senza lievito di birra.
E’ ormai noto che tutti i prodotti industriali e quelli della attuale panificazione ne sono esenti essendo stati sostituiti nella loro preparazione/fermentazione dall’inadatto “lievito di birra”, generando la moria lenta ed inesorabile dell’insostituibile micete prima presente negli esseri umani che utilizzavano la fermentazione naturale del pane a base cerealicola.
La mancanza di questo miceto bio-antagonista della Candida e di altri batteri patogeni, assieme all’alterazione del tipo di alimentazione ormai industrializzata (piena di elementi chimici tossici) con l’eliminazione della fermentazione naturale del pane, l’utilizzo delle vaccinazioni, l’uso di farmaci di sintesi chimica, ecc., ha permesso ed incrementato ogni tipo di possibile patologia, per la proliferazione e l’insediamento fungino/batterico patogeno (saccaromiceti alterati) in “terreni” fisiologici composti da tessuti/organi disordinati, acido/inquinati.
I lattobatteri autoctoni biovitali, sono quindi la migliore tutela per fornire elementi oligodinamici e sostanze minerali all’organismo intero e quindi sono la “polizia” della Perfetta Salute.
Il dott. Ionesco si e’ occupato di ricerche sulla scomposizione di tutti gli agenti patogeni tramite una bevanda di pane (contenente il saccarimyces elypoideus cervisiae) nell’organismo umano e nella capsula di Petri.
L’alimentazione curativa + multi batteri e funghi biovitali nell’intestino garantiscono la produzione di sangue sano e vitale, un ottimo metabolismo e sono le uniche garanzie per mantenere ogni giorno un sano benessere.
La cura naturale consiste in:
Vi e’ un detto italiano dell’antichita’ che dice:
il pane ha memoria della salute; i russi dicono:e’ il pane che tiene caldo l’uomo, non la pelliccia…….
Il lievito del pane di Grano (cereale=frumento) – oggi si utilizza il grano detto Creso derivante da una mutazione del Grano Cappello – non quello di birra che proviene dalla fermentazione del luppolo, viene preparato con la sola fermentazione per qualche giorno della farina integrale del grano.
Un cucchiaio di bevanda del pane in ½ bicchiere di acqua, tre volte al dì, terra’ lontano i microrganismi patogeni. In certi casi occorre aumentare le dosi fino ad 1 bicchiere al dì. In altri casi occorre ridurre la dose.
E’ anche utile fare delle frizioni sull’intero corpo con la bevanda del pane, di cui sopra, perché gli enzimi ed i principi attivi presenti, possono essere assorbiti anche dalla pelle.
Serve anche per le irrorazioni vaginali, cutanee, ecc.
Oli essenziali di timo, malaleuca alternifolia, lavanda, mirra (3 gocce della miscela di questi oli, al dì, in 1 cucchiaio di olio di oliva extra vergine); ma e sopra tutto si considera fondamentale l’alimentazione curativa (tendenzialmente vegetariana a base di alimenti più crudi che cotti + integratori + micro diete + determinati sali) che rendano basiche le digestioni intestinali, anche con l’assunzione per un periodo di 30 gg., di una puntina di bicarbonato di sodio, in ½ bicchiere di acqua, al mattino a digiuno.
Molto utile sono i semi di Pompelmo (attenzione che non contengano del benzetonio) ed altri prodotti contaminanti agricoli e/o in Commercio
Oppure con Ascorbato di Potassio seguendo le indicazioni adatte.
– timo e origano in oli essenziali: sono tra gli oli più potenti e più ad ampio spettro d’azione (con azione antibatterica, antimicotica, antivirale, antiparassitaria).
Indispensabile l’appropriata alimentazione curativa, acqua basica compresa + semi di Pompelmo (attenzione che non contenga del benzetonio) + micro diete + frutta e verdure crude + preparati multibatterici, ecc.) perché aumentano le difese immunitarie e tendono a ripristinare il tratto intestinale ad avere un pH neutro o leggermente basico, terreno ideale per il ritorno della flora batterica autoctona simbionte.
Anche quando si usano sostanze non farmaceutiche per diminuire la crescita eccessiva di Candida nell’intestino (tisane di Pau D’arco, aglio, goldenseal, acido caprilico, magnesio perossido) e’ utile usare un lassativo per rimuovere la porzione di Candida che si stacca morta, altrimenti questa diventa cibo per i suoi simili più resistenti.
vedi Prodotti Naturali + Enzimi
L’aglio (in estratto, vedi aglio) e’ un ottimo alimento assunto non crudo, ma sottoforma di estratto oleoso e puo’ aiutare lo stomaco a produrre più HCl.
Puo’ anche prevenire uno squilibrio dei batteri (autoctoni mutati)nell’intestino, prevenire la formazione e l’assorbimento di tossine nel sistema e calmare tutto il tratto digestivo, tanto da arrestare la diarrea.
Aiuta le secrezioni del fegato e della cistifellea, migliora l’appetito e difende da polio, polmonite, difterite, tifo e tubercolosi, nonché infezioni respiratorie. Distrugge vermi di tutti i tipi. Aiuta ad abbassare la pressione sanguigna. Meglio non assumere forti dosi di aglio crudo, in quanto esso contiene delle sostanze neurotossiche, ma utilizzarlo sotto forma di estratto/macerato.
Molti di questi effetti sono probabilmente il risultato delle sue proprieta’ antibatteriche paragonabili alla penicillina, senza naturalmente avere le controindicazioni della stessa. L’aglio fornisce anche lo zolfo necessario alla dieta.
vedi anche Protocollo della Salute
Questa e’ la sola strada da percorrere per recuperare la vera e definitiva guarigione dalla malattia !
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Test utile a rilevare la presenza di Candida
Candia 5: Named srl
Le infezioni da Candida sono una causa significativa di morbosita’. Tali infezioni sono di due tipi, candidosi invasiva e candidosi mucocutanea.
La prima rappresenta una forma pericolosa che colpisce soprattutto i pazienti ospedalizzati per lunghi periodi e raggiunge una mortalita’ del 70%. L’incidenza della candidosi invasiva e’ in aumento in funzione del maggior uso di terapie antibiotiche ad ampio spettro, della cateterizzazione invasiva e delle terapie immunodepressive o antineoplastiche.
I più vulnerabili sono i pazienti con malattie ematologiche, trapiantati di midollo osseo e grandi ustionati in terapia intensiva. Le analisi per i lettizzati, emoculture, diagnostica d’immagine e biopsia (quali fonti di istopatologia e culture tissutali) sono gli strumenti standard clinici e di laboratorio per la diagnosi ed il monitoraggio della candidosi cronica.
Questi metodi hanno pero’ bassa efficacia nella diagnosi precoce e sono imprecisi come markers di una completa eradicazione dell’infezione. Esisteva quindi un preciso bisogno di una diagnosi veloce che potesse essere usata nel rilevamento delle infezioni da
Candida per facilitare un rapido intervento terapeutico.
Candia 5 e’ un nuovo metodo Elisa brevettato che, in meno di 10 minuti fornisce un risultato estremamente preciso (indice di predittivita’ pari al 96,8%) su un’eventuale infezione da Candida. Il test e’ monouso e richiede come campione del sangue capillare. Candia 5® fornisce immediatamente il referto al medico.
Va inoltre considerato che molte donne con sintomi simili alla Candida iniziano terapie OTC senza una visita dello specialista e comunque fino al 50% di esse sbaglia e instaura trattamenti errati che le fanno spesso entrare in un circolo vizioso diagnostico-terapeutico.
Bibliografia:
1. Egan ME. Lipski MS. Diagnosis of Vaginitis. American Family Physican; Kansas City; Sep 1, 2000; 62(5): 1095-1104.
2. Hyslop R. Australian Survey on Vaginal Candidiasis. 2003 ACSHP Conf.: Abst 36 (20-21).
3. Sobel JD. Vaginitis. NEJM 1997; 337(26): 1896-1903.
4. Foxman, B., et al. (2000). Candida Vaginitis. Selfreported Incidence and Associated Cost. STD, 27(4), 230-235.
5. Tan SW, Mackay A., Warmington J. A serologic test for Vulvovaginal Candidianis. Int J Gynaecol Obstet, 82(1): 79-81 2003.
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Linea Kolorex: Named srl
Crema – Capsule – Herbal tea – Ovuli e crema vaginale
IMPORTANTE:
Come Portale segnaliamo vari personaggi che hanno avuto contrasti con le autorita’ mediche, e per essere precisi, affermiamo che NON condividiamo in toto le loro terapie, in quanto per noi seguaci della Medicina Naturale la malattia (cancro compreso)e’ MULTIFATTORIALE, quindi NESSUN prodotto puo’, da solo, guarire dalla malattia della quale si e’ malati !
Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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Almeno il 75% delle donne ha avuto un episodio di vulvovaginite micotica nella vita e tra queste il 40-50% ha avuto delle recidive, che per altro negli ultimi anni sono in aumento. Nella quasi totalità dei casi ad infettare è un lievito del genere Candida, soprattutto la specie albicans. In generale, non è un’infezione trasmessa sessualmente o acquisita dall’esterno, ma piuttosto una condizione che si associa ad una riduzione delle difese immunitarie. Si tratta di un microrganismo opportunista, spesso presente anche in donne sane, che prende il sopravvento se l’equilibrio ecologico vaginale si altera e la componente batterica buona, costituita soprattutto da lattobacilli, si riduce. L’ecologia vaginale è a sua volta influenzata da quella intestinale.
Quindi, disfunzioni digestive, intestinali ed errate abitudini alimentari, sono tutti cofattori che possono influire sull’insorgenza e cronicizzazione di una candida vaginale.
Altre condizioni possono essere importanti e sono la gravidanza, il diabete scompensato, le sindromi immunodepressive, le terapie cortisoniche e antibiotiche e lo stress emotivo e fisico.
La vaginite micotica da candida è la seconda forma di vaginite in termini di frequenza, dopo quella da batteri.
Nonostante l’uso di farmaci locali e orali, la candida non guarisce e tende invece a ritornare con una certa regolarità, anche perché sempre più frequenti sono le infezioni causate da altre specie di candida, come la C. tropicalis e la C. glabrata, che purtroppo sono più resistenti ai comuni farmaci antimicotici. Oltre che nelle forme acute, l’approccio curativo olistico delle medicine non convenzionali è di particolare efficacia soprattutto nelle forme cronicizzate.
Alimentazione – la candida è capace di un fenomeno chiamato “switch fenotipico””, cioè la possibilità di trasformarsi da una forma innocua ad una virulenta, proliferativa e aggressiva. I motivi possono essere diversi e tra questi c’è l’eccessiva disponibilità di zuccheri nel suo ambiente. Quindi un’alimentazione basata su molti carboidrati, soprattutto raffinati, come quella moderna, può predisporre alla candida. L’intervento alimentare poggia sulla riduzione, a volte drastica, degli alimenti carboidratici, soprattutto derivati dalle farine. L’ideale è una dieta Low carb o inizialmente una Paleodieta (dipende dalla costituzione della persona), comunque sempre a base di alimenti nutrient-dense, prevalentemente proteici, inizialmente escludendo i latticini, freschi e interi, buoni grassi, verdure e un po’ di frutta. Un’adeguata alimentazione, protratta però per diversi mesi e unita ai farmaci naturali, può aiutare a far ritornare la candida in condizioni di quiescenza, dato che per fortuna lo switch fenotipico è reversibile.
INDISPENSABILE in questi casi l’alimentazione crudista per alcuni mesi.
Probiotica – il secondo più importante intervento deve essere indirizzato all’intestino. Non dimentichiamoci che la flora vaginale è per quasi il 50% della sua composizione condizionata da quella intestinale. La situazione immunitaria intestinale, quindi, ha una grande influenza. Una candidosi intestinale spesso precede o è contestuale, a quella vaginale, che a sua volta può anche alternarsi con degli episodi di cistite. In questo caso, si deve intervenire con appropriati pre e/o probiotici, che agiscano direttamente sulla candida (es. Saccharomyces boulardii), sul versante della flora intestinale (es. Lattobacilli) e su quello del sistema immunitario (E. coli, E. faecalis). E’ importante agire anche sulla permeabilità intestinale, che in caso di candidosi intestinale è quasi sempre accentuata.
La candida rilascia ben 79 diverse tossine che, una volta entrate nel torrente circolatorio, possono causare una serie di problemi extraintestinali, come aumento di peso, emicranie, allergie, depressione e stanchezza. D
ue di queste tossine, l’alcol e l’acetaldeide possono essere prodotte in tali quantità da creare addirittura uno stato simile all’ubriachezza. L’acetaldeide, in particolare, reagisce con il neurotrasmettitore dopamina e può causare disturbi mentali ed emozionali, come ansia, depressione e scarsa concentrazione
Omeopatia – sia nelle forme acute che croniche, ho avuto modo di verificare la particolare efficacia delle diluizioni omeopatiche (D3) di alcuni ceppi di Candida e di Penicillinum.
Omotossicologia – tra gli altri farmaci omotossicologici, le fiale di Engystol e il nosode Fluor albus, che io prescrivo da oltre 20 anni, si sono dimostrati particolarmente efficaci. L’importante è sempre accompagnarli alla dieta e saperli somministrarli per parecchi mesi.
Fitoterapia – tra le erbe indicate per la candida, certamente il Lapacho, Tabebuia spp, è una delle più efficaci (proprietà antimutagene, antinfiammatorie, antimicotiche e antibatteriche). Si utilizza la corteccia sotto forma di decotto, sia per uso interno che per uso locale (irrigazioni vaginali). Per uso interno, è molto utile è anche l’Echinacea angustifolia.
Aromaterapia – tra le medicine non convenzionali è certamente quella più dotata di proprietà antisettiche.
Oltre al più noto Tea tree oil, Melaleuca alternifolia, io utilizzo, a seconda delle situazioni, alcuni oli particolari, come l’Origanum compactum (notevole azione fungicida), la Melaleuca quinquenervia chemiotipo cineolo (specifico per molte affezioni ginecologiche), Thymus vulgaris chemio tipo thuyanolo (notevole antisettico), Laurus nobilis (per le perdite dense) e Lavandula spica (antinfiammatoria, lenitiva e antisettica).
Questi preziosi oli possono essere variamente miscelati tra loro e utilizzati per via locale e per via interna
Bicarbonato di sodio e prodotti alcalinizzanti – la candida prolifera in ambiente acido, quindi è bene ridurre l’eccesso di acido tissutale e vaginale. Il bicarbonato può essere vantaggiosamente utilizzato per irrigazioni vaginali, associandolo agli oli essenziali. I prodotti alcalinizzanti, che numerosi si trovano in Farmacia, possono essere assunti per bocca; (NdR: meglio l’assunzione giornaliera diacqua basica)
Argilla – contiene parecchi minerali alcalinizzanti (calcio, potassio, sodio, silicio, ecc.) e può essere utilizzata per bocca o localmente.
Si prepara una soluzione in questo modo: in mezzo litro di acqua, precedentemente bollita e lasciata intiepidire, si aggiunge mezzo cucchiaio raso di argilla verde ventilata. Si mescola bene e si utilizza l’acqua per le irrigazioni vaginali.
Anche in questo caso, si possono aggiungere degli oli essenziali. Per via orale, si fa in questo modo: la sera si versa un cucchiaino di argilla in un bicchiere di acqua e si mescola in senso orario per circa un minuto. La mattina si mescola di nuovo e si beve il tutto.
Se c’è stitichezza, non mescolare e limitarsi a bere la sola acqua e lasciare il sedimento.
Non dimentichiamoci che la candida vaginale può essere particolarmente tenace e difficile da debellare. Ad un apparente miglioramento, può subentrare poi un’altra ricaduta, se si abbassa la guardia. Per questo motivo le cure, dieta compresa, devono essere protratte per diversi mesi, anche un anno, sotto il controllo di un medico esperto. Infine, la condizione mentale e dell’umore sono di grande importanza.
L’ambiente vaginale e tutto l’assetto ormonale della donna sono fortemente influenzati e regolati dagli “impulsi” che giungono dalla mente. Se necessario, alle cure suddette, andrebbero aggiunte erbe adattogene, come per esempio, l’Eleuterococco, o preparati che agiscono sull’ansia o sulla depressione.
Tratto da: dottorperuginibilli.it
Promemoria: Il tempo richiesto per la rigenerazione di un soggetto altamente contaminato dalla anomala proliferazione dellaCandida Albicans, è dell’ordine di 2 a 6 mesi a seconda del tempo della candidosi e dell’eta’ del soggetto.
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Des traitements simples des candidoses externes (Francais) – Trattamenti esterni per la candidosi
Pour commencer, en cas de mycose externe (orteils) ou de la bouche, on peut traiter avec une solution d’eau oxygénée et debicarbonate de soude dans de l’eau.
Mélanger dans un verre d’eau tiède (environ 300 ml) une cuillère à café d’eau oxygénée officinale à 10 % et une cuillère à café de bicarbonate de soude. Faites tourner cette mixture dans votre bouche pendant une minute, gargarisez, crachez et rincez-vous la bouche avec de l’eau. Au cours de ce processus, l’eau oxygénée joue son rôle de désinfectant mais est rapidement décomposée en oxygène et en eau par les enzymes de la salive (une catalase). Cette désinfection doit être répétée pendant plusieurs jours jusqu’à la disparition de la mycose.
Ensuite, faite la même opération avec un extrait de pépin de pamplemousse (CitroBiotic) qui va parfaire l’action. L’extrait de pépin de pamplemousse va séjourner dans les espaces inter-dentaires et va entretenir l’effet désinfectant du bain de bouche. Toutefois, comme la bouche risque de se réensemencer avec des bactéries et des champignons de l’environnement et des aliments, il est recommandé de poursuivre le traitement à l’extrait de pépin de pamplemousse, le soir au coucher, pendant plusieurs jours et même de l’entretenir longtemps pour éviter une récidive.
En cas d’infection vaginale, utilisez de la pommade à l’oxyde de zinc (inflammation des lèvres), par exemple Sénophile (pour la partie externe). En cas de mycose vaginale profonde, commencer par faire un rinçage, chaque soir, avec une solution d’extrait de pépin de pamplemousse pendant une semaine, puis introduire des ovules de Lactobacillus rhamnosus pour réensemencer le vagin avec une flore de protection.
Pour les pieds, badigeonnez vos orteils avec une solution concentrée d’eau oxygénée et de bicarbonate de soude, puis appliquez de la teinture d’iode diluée dans l’eau avec un coton sur tout le pied, et enfin mettre du Sénophile. Comme les champignons sont aussi dans les chaussettes et dans les souliers, verser du talc boriqué dans ceux-ci.
Ongles : appliquez de la teinture d’iode concentrée sous l’ongle, jusqu’à ce que l’infection disparaisse (la teinture d’iode a un effet très antiseptique qui se prolonge dans le temps). Si vous êtes très infecté, vous allez peiner à faire pénétrer la teinture d’iode en profondeur sous les ongles. Il est donc nécessaire de nettoyer très soigneusement les ongles avant le traitement.
Traitement de fond
Il ne suffit pas de se limiter à traiter les mycoses externes. Il faut aussi empêcher que la flore fongique (levures) devienne majoritaire dans l’intestin et les voies uro-génitales.
A noter que certains médecins prétendront détecter la présence excessive de Candida dans vos intestins en faisant une analyse d’excréments (coproculture). Cela paraît frappé au coin du bon sens, mais cela ne fonctionne pas. Il existe des mycoses cachées qui se développent au début de l’intestin grêle et qui ne sont plus détectables par une coproculture, parce que le pH de l’intestin (mesure d’acidité) est favorable aux levures au début, près de l’estomac, mais devient de plus en plus basique, ce qui fait disparaître les traces de Candida à l’expulsion des excréments, même si la candidose est très importante dans les voies intestinales supérieures.
Seule une analyse très spécialisée du sang ou d’urine permet de dépister la présence de métabolites d’origine fongique et de suspecter une infection cachée.
Trois mesures simultanées sont à prendre en considération pour rétablir un bon équilibre de votre microflore :
La première consiste à adopter un régime alimentaire exempt de sucre simples (saccharose, glucose, maltose, lactose) et de levure (pain, bière,etc.), mais riche en ail, oignons, échalotes et en crucifères (tous types de choux) et en huile d’olive.
Consommer de la poudre de noix de coco riche en acide caprylique et boire des infusions de romarin, fenouil et gentiane. Proscrire les fromages moisis (à croute fleurie et les bleus).
La seconde mesure consiste à ensemencer le tube digestif avec une flore probiotique inhibitrice de la flore fongique.
Certaines souches des genres Lactobacillus et Propionibacterium ont été sélectionnées sur ce critère d’inhibition de la flore fongique. Notons que pour être efficace il faut que ce probiotique en poudre soit dilué dans un verre d’eau tiède (30 à 35°C) et consommé le matin à jeun, au moins ¼ h avant de manger de la nourriture solide, afin que le probiotique puisse traverser rapidement votre estomac et aller directement dans l’intestin; c’est-à-dire à un moment où votre pylore est encore ouvert (le pylore est la porte qui ferme l’estomac par le bas, pour que la nourriture solide y reste jusqu’à ce qu’elle soit complètement digérée).
Le problème est que les probiotiques risqueraient d’être détruits dans l’estomac s’ils y séjournaient avec les aliments pendant la digestion, car ils ne pourraient pas supporter la très forte acidité du suc gastrique). Le temps nécessaire à la régénération d’une microflore fortement contaminée par Candida albicans est de l’ordre de 2 à 6 mois selon l’ancienneté de la mycose.
La troisième mesure est de consommer avant les repas de midi et du soir (et jamais en mélange avec les probiotiques), des extraits végétaux et des huiles essentielles ayant un caractère inhibiteur de la flore fongique. On peut citer les extraits de propolis, d’ail, de sarriette des montagnes, de pin sylvestre, de feuille d’olivier, de cannelle, de clou de girofle, d’arbre à thé, de thym, de pépin de pamplemousse, etc.) Ces derniers doivent être utilisés avec précaution car il s’agit de produits actifs pouvant provoquer à la longue l’irritation des muqueuses.
Il est toujours recommandé de faire appel à des conseillers et thérapeutes expérimentés avant d’entreprendre ce troisième mode de traitement.
Veuillez m’excuser de la longueur de ma lettre aujourd’hui, mais je tenais absolument à prendre le temps de décrire, en détail, un problème qui touche un bien plus grand nombre de personnes qu’on ne le suppose généralement. En fait, comme toutes ces maladies peu médiatiques dont on ne parle pas, la candidose est pourtant un facteur majeur de maladie dans notre société, et je pense que, si mon message circulait et qu’il était pris au sérieux, il pourrait effectivement épargner, dans les années à venir, des milliers de maladies parfois graves voire fatales.
Je vous remercie de votre patience et vous redis…
A votre santé !
By Jean-Marc Dupuis – Tratto da: sante-nature-innovation.fr
Sources (Fonti) de cet article:
1 – Koenig, Vicki, « Candida Overgrowth/Yeast Hypersensitivity », http://www.stonyfield.com
2 – Murray, Michael T, “Chronic Candidasis : The Yeast Syndrome, Prima Health Publishing, Rocklin, CA, (1997)
3 – Il s’agit du Doct. Tullio Simoncini: http://www.curenaturalicancro.com/fr/dr-simoncini/
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Le RICERCHE MOSTRANO un NESSO fra MICROBIOMA Intestinale (intestino) e CERVELLO – 09/01/2015
Chiamate collettivamente microbioma, le migliaia di miliardi di microbi che abitano il corpo umano vivono principalmente nell’intestino, dove ci aiutano a digerire il cibo, a sintetizzare le vitamine e a difenderci dalle infezioni. Ora, recenti ricerche sul microbioma hanno dimostrato che la sua influenza si estende ben oltre l’intestino, fino ad arrivare al cervello. Negli ultimi 10 anni, vari studi hanno collegato il microbioma intestinale a una serie di comportamenti complessi, come umori ed emozioni, appetito e ansia.
Il microbioma intestinale sembra contribuire al mantenimento della funzionalità cerebrale, ma non solo: potrebbe anche incidere sul rischio di disturbi psichiatrici e neurologici, fra cui ansia, depressione e autismo. Una delle modalità più sorprendenti con cui il microbioma influisce sul cervello è durante lo sviluppo.
“Esistono delle finestre evolutive critiche in cui il cervello è più vulnerabile poiché si sta preparando a rispondere al mondo circostante”, spiega Tracy Baie, docente di neuroscienze presso la facoltà di veterinaria dell’Università della Pennsylvania. “Così, se l’ecosistema microbico della madre si modifica – per esempio a causa di infezioni, stress o diete – ciò cambierà il micro bioma intestinale del neonato, e gli effetti possono durare tutta la vita.”
Altri ricercatori stanno esplorando la possibilità che il microbioma abbia un ruolo nelle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com : http://tinyurl.com/kaa2j36
Un possibile collegamento tra Alzheimer e infezioni da funghi – 09/01/2019
Nei topi, il comune fungo Candida albicans è in grado di penetrare nel cervello e innescare un processo infiammatorio, accompagnato dalla formazione di strutture di tipo granulare e di precursori della proteina beta amiloide simili a quelle che si osservano nei malati di Alzheimer.
Sono considerate uno dei rischi più importanti per i soggetti immunodepressi, e la loro prevalenza sta aumentando in diverse parti del mondo. Ma le infezioni da funghi potrebbero minacciare la nostra salute anche con meccanismi del tutto inattesi, stando ai risultati di uno studio condotto sui topi e pubblicato su “Nature Communications” da un gruppo di ricercatori del Baylor College of Medicine guidato da David Corry.
Gli autori hanno infatti scoperto che un comune tipo di fungo, Candida albicans, può innescare una risposta infiammatoria nel cervello.
Quest’infiammazione si accompagna alla formazione di strutture granulomatose e a deficit di memoria, e un aspetto particolarmente interessante del risultato è che le placche osservate nel cervello dei topi sono assai simili alle tipiche placche che si riscontrano nel cervello dei malati di Alzheimer.
Da qui l’ipotesi, che dovrà essere approfondita con ulteriori studi, di una possibile correlazione tra infezioni fungine e degenerazione del sistema nervoso.
L’idea iniziale dei ricercatori era di sviluppare un modello animale di infezione da C. albicans non in grado di causare gravi malattie, ma con potenziali influenze negative per la funzione cerebrale.
Hanno così inoculato C. albicans nel flusso sanguigno di topi a diverse concentrazioni e hanno scoperto che può attraversare la barriera emato-encefalica, il meccanismo protettivo che il cervello usa per respingere tutti i tipi di molecole grandi e piccole, oltre a un certo numero di microrganismi.
Una volta penetrato nel cervello dei topi, il fungo ha attivato le cellule della microglia, che hanno una funzione immunitaria.
Nell’arco di circa 10 giorni, la microglia è riuscita a combattere efficacemente l’infezione, ma è rimasta attiva anche dopo aver svolto il proprio compito, lasciando nel cervello alcuni materiali di scarto in forma di strutture di tipo granulare, che gli autori hanno battezzato granulomi gliali indotti dai funghi (fungus-induced glial granuloma, o FIGG).
La formazione dei granulomi, inoltre, era accompagnata dalla produzione di precursori della proteina beta amiloide, il cui accumulo nel cervello è uno dei segni caratteristici dell’Alzheimer.
La correlazione con questa malattia neurodegenerativa ha trovato poi conferma nei risultati di alcuni test condotti sui topi dopo aver indotto l’infezione: Corry e i suoi colleghi hanno scoperto che gli animali infetti avevano una memoria spaziale alterata, che ritornava normale una volta scomparsa l’infezione.
“Questi risultati ci hanno spinto a considerare la possibilità che, in alcuni casi, anche i funghi possano essere coinvolti nello sviluppo di malattie neurodegenerative croniche come l’Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi multipla: stiamo attualmente esplorando questa possibilità” ha spiegato Corry.
“Se comprendiamo meglio come il nostro sistema immunitario affronta questa minaccia costante e quali sono i punti deboli della nostra difesa immunologica che accompagnano l’invecchiamento e che consentono alle radici di funghi di attecchire, allora probabilmente aumenteremmo la possibilità di trovare un modo per contrattaccare”.
Tratto da: lescienze.it
Commento NdR: ma cio’ puo’ accadere anche e non solo per i vaccini che il neonato subisce dai due, tre mesi in avanti…infatti se una madre ha delle amalgami dentali in bocca (contengono mercurio) il neonato potra’ subire delle conseguenze anche gravi.
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