RAMADAN (un mese di digiuno per i Musulmani)
Il Digiuno a scopo terapeutico ha regole precise da rispettare in mancanza delle quali può essere pericoloso, per questo va SEMPRE sconsigliato, se non si è seguiti da chi ha l’esperienza per farlo e SEMPRE consigliato come curativo e comunque sostanzialmente migliorativo delle condizioni di salute e non sofferenza di un ammalato se si è invece seguiti a dovere. Il digiuno non ha nessuna controindicazione se non in qualche caso.
vedi: Disintossicazione del Corpo + DIGIUNO e salute 2 + Digiuno terapeutico + Digiuno PDF + Vomito Volontario
1 – Nel caso di sottonutrizione, ma come si può immaginare è una causa che non riguarda in maniera determinante la nostra società occidentale.
2 – In caso di paura nel farlo o di convivenza con chi non condivide la scelta terapeutica e potrebbe danneggiare emotivamente il digiunante.
3 – In caso di gravidanza non è completamente controindicata, basta praticarla per un numero ridotto di giorni e sicuramente ciò gioverà al nascituro (molto ci sarebbe da dire ….sull’alimentazione consigliata in quel periodo, alle madri da parte dei “pediatri” ufficiali).
4 – Durante un digiuno e’ molto meglio utilizzare l’acqua distillata (*) o quella proveniente da un buon depuratore ad osmosi inversa; quell’acqua aiutera’ e non poco l’eliminazione delle tossine dalle cellule, tessuti e quindi organi.
vedi: Legge di guarigione = Crisi di eliminazione
5 – Buona norma e’ digiunare 1 giorno alla settimana (il Venerdi) ed ogni 3 mesi fare almeno 3 o 7 giorni di digiuno.
In casa propria, si può ottenere una buona depurazione dell’acqua dai microbi fino a 25 micron e anche del cloro contenuti nell’acqua dell’acquedotto di città, installando un buon depuratore ad osmosi inversa; comunque se non avete un depuratore, di norma la bollitura per almeno 7 minuti dell’acqua usata per cucinare, elimina quasi totalmente il cloro contenuto, in quanto esso evapora.
Prima di iniziare un periodo di digiuno (che può variare dai 1 – 3 giorni fino ai 30-45 giorni in casi estremi e/o per pazienti di grosso peso corporeo) è necessario un periodo di circa 10 giorni di alimentazione controllata dal supervisore al digiuno.
Alcuni sintomi che solitamente si presentano durante il digiuno che naturalmente variano da persona a persona:
Dopo 2 – 4 giorni lo stimolo della fame solitamente scompare, spesso si ha paura di digiunare perché si crede di non saper resistere alla fame.
Durante il digiuno ci si sente più forti e pieni di vitalità, la vista è più acuta, la mente è più sveglia e si sentono i riflessi più pronti, nonostante una leggera spossatezza fisica.
Le feci e le urine potranno essere più scure e maleodoranti (il corpo sta lentamente espellendo anche tossine), l’alito e il sudore può avere cattivo odore.
E’ possibile che si risveglino e rivivano sintomi come mal di denti, mal di testa e molto altro (dovuto in buona parte alle vaccinazioni a cui siamo stati sottoposti, ai medicinali assunti, alle amalgami dentali presenti nella propria bocca, ed ai cibi di pessima qualità) ma non ci si deve preoccupare perché tendono a scomparire in breve tempo lasciando una piacevole sensazione di benessere. Se i sintomi non scompaiono velocemente interrompere il digiuno e rimuovere le cause !
Alle tecniche di digiuno prolungato bisogna avvicinarsi per gradi, per cui imparare a digiunare per 3 giorni in una prima fase, quindi per 7 giorni o più giorni.
E’ importante imparare a digiunare almeno per 7 giorni 2 volte all’anno, prima ed alla fine dell’inverno.
Si può digiunare anche per periodi di 14 – 21 – 28 – 45 giorni circa, però è opportuno effettuare questi digiuni sempre sotto controllo di un tecnico esperto.
Si consiglia di iniziare a provare da 3 giorni, fino a 21 giorni e quindi scegliere cosa si intende fare nel futuro.
In queste settimane, potete bere anche dei centrifugati di frutta o da prodotti dell’orto oppure le alghe in forma liquida, in certi casi è utile anche il “latte di soia+avena+riso; la terza potete ripetere come la seconda oppure vivere solo della propria urina. Ovviamente tutto deve essere rigorosamente biologico e/o biodinamico.
L’unico giusto approccio al digiuno è ricordarsi che sono comunque le alterazioni Termico/Nutrizionali debbono essere riordinate, disintossicando l’organismo per conseguire la guarigione, quindi con l’utilizzo anche della Dottrina Termica e di quelle altre tecniche necessarie ad ognuno.
Comunque se qualcuno volesse cimentarsi in digiuni prolungati, è bene iniziare con una settimana a base di sola frutta cruda frullata; questo per preparare l’intestino a periodi di non lavoro.
E‘ utile all’inizio di un digiuno, bere acqua tiepida con 1 un cucchiaino di sale marino integrale, per pulire bene l’intestino, oppure fare un clistere per togliere le feci che molte volte ristagnano nell’intestino.
Indicazioni utili per fare 3 – 5 – 7 – 15 – 21 – 28 giorni di digiuno.
Al mattino appena alzati 1/3 cucchiaino di Cloruro di Magnesio in ½ bicchiere di acqua (facoltativo per i soli primi 3 giorni) e dopo, semi di lino, 1 cucchiaino messi in ammollo alla sera prima, i semi di lino sono importanti per continuare al minimo il transito intestinale e per disinfiammare bene la mucosa della parete intestinale.
Bere al mattino e/o a mezzo giorno, 1/2 litro di “latte” di soia + avena + riso (biologico); non berlo alla sera perché in genere eccita e non rilassa.
Durante la giornata bere acqua distillata (*) con estratti di erbe contenente Magnesio e/o Calcio, 1 misurino in 1 bicchiere di acqua 1 o 2 volte al dì.
Bere anche 1,5 lt di acqua, se possibile distillata (*), a quasi nullo tenore di minerali inorganici.
“Consigli per digiuno, in sintesi
Fate un digiuno ad aria e acqua di 3 giorni, e poi, al termine di esso, ripartite mangiando normale, cioè tutta la frutta che volete fuori dai 2 pasti principali, riservando per pranzo e cena il piatto di verdure crude e di ravanelli, seguito da un piatto di amido (che è la vera proteina dei vegani) il più naturale possibile. Se scegliete il gaspacho, sarà molto meglio del minestrone di verdure, cotto per soli 16-18 minuti.
Se optate per le patate e zucche cotte conservativamente, sarà meglio rispetto alla pizza e alla pasta integrale alle verdure.
In ogni caso, a fine pranzo, inserite la manciata di mandorle e noci, meglio se schiacciate o gratuggiate.
Pane integrale ammesso, avocado raccomandato, crema di avena con semini pestati raccomandata, popcorn con banane, o fichi o datteri, raccomandato. Panini con spesso strato di foglie e germogli, con noci o pinoli, carciofini e crema di olive, in alternativa al pranzo, promossi a pieni voti.
Il vero carburante umano arriva solo a Primavera inoltrata: Fin quando non arrivano i frutti freschi di stagione tipo le ciliegie, i lamponi, le more di rovo e di gelso, le fragole, le pesche e le albicocche, le mele novelle e l’uva precoce, inondate pure il vostro intestino con centrifugati di carote, sedano e ananas, di rape, patate e batate (patate dolci), di topinambur, zenzero e carote, sempre da prendere all’istante e a piccoli sorsi, ed a stomaco vuoto !.
Questi i consigli di un igieneista V. Vaccaro.
Per coloro che conoscono l’Urino terapia, bere 1 bicchiere della propria al mattino fra le 9 e le ore 12; se per caso vi è repulsione al gusto, non berla.
Il digiuno a scopo terapeutico ha regole precise da rispettare in mancanza delle quali può essere pericoloso, per questo vaSEMPRE sconsigliato, se non si è seguiti da chi ha l’esperienza per farlo e SEMPRE consigliato come curativo e comunque sostanzialmente migliorativo delle condizioni di salute e non sofferenza di un ammalato se si è invece seguiti a dovere
Durante il digiuno e’ opportuno assumere, in molti casi, dei Fermenti lattici e degli enzimi, oltre a frullare tutte le sostanze introdotte con il digiuno liquido, es.: i semi, frutta e verdure crude di stagione.
Nel periodo di digiuno l’organismo è altamente ricettivo ad assimilare ogni sostanza anche per via epidermica.
Il digiuno sarà finito allo spontaneo ritorno nel paziente della fame e da quel momento ci sarà una lenta (1 – 2 settimane ) riabilitazione al cibo con inizialmente poche decine di grammi di succo di frutta e successivamente piccole dosi di verdura cotta e quant’altro sarà utile:
vedi Protocollo della Salute + Mangiare crudo = Crudismo
Autofagia o autofagocitosi nelle cellule:
L’autofagia cellulare o autofagocitosi è un meccanismo cellulare di rimozione selettiva di componenti citoplasmatici danneggiati.
L’autofagia permette la degradazione e il riciclo dei componenti cellulari.
Durante questo processo, i costituenti citoplasmatici danneggiati, sono isolati dal resto della cellula all’interno di una vescicola a doppia membrana nota come autofagosoma.
La membrana dell’autofagosoma fonde poi con quella di un lisosoma ed il contenuto viene degradato e riciclato.
(NdR: Con il Digiuno si ottiene proprio anche questo meccanismo e SENZA farmaci)
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Il DIGIUNO
Il digiuno viene utilizzato spesso come metodo di disintossicazione, poiche’ è uno dei metodi più rapidi per accelerare l’eliminazione delle scorie e per stimolare i processi di rigenerazione dell’organismo. Viene definito come astinenza da ogni genere di cibo o bevanda ad eccezione dell’acqua (*), per uno specifico periodo di tempo.
Questo procedimento non intacca i tessuti essenziali come ad esempio gli organi vitali, e utilizza al tempo stesso quelli non essenziali, come tessuti adiposi e muscoli, come fonte di materiale energetico.
Le ricerche sul digiuno terapeutico risalgono al 1880. Da allora le riviste mediche hanno pubblicato articoli sull’uso del digiuno nel trattamento dell’obesità, dell’intossicazione da sostanze chimiche, dell’artrite, delle allergie, della psoriasi, dell’eczema, della tromboflebite, delle varici, della sindrome del colon irritabile, del troppo o del troppo poco appetito, dell’asma bronchiale, della depressione, della nevrosi e della schizofrenia.
Il digiuno breve (da tre a cinque giorni) è una buona occasione per l’organismo per ottenere un riposo ottimale, sia mentale che fisico. I digiuni più prolungati richiedono uno stretto controllo medico, ma in ogni caso prima di iniziare un digiuno è sempre consigliabile il parere del medico di fiducia.
Anche se un digiuno breve può essere iniziato in qualsiasi momento, è meglio farlo durante un periodo di inattività, per esempio un fine settimana. Maggiore è il riposo e migliori saranno i risultati, in quanto le energie possono venire indirizzate al processo di guarigione, anziche’ ad altre funzioni fisiologiche.
E’ buona norma prepararsi per il digiuno il giorno prima di smettere di mangiare, facendo l’ultimo pasto solo con frutta fresca e verdure (alcuni specialisti raccomandano un giorno intero di cibi crudi). Durante il digiuno si dovrebbe consumare solo acqua, meglio se naturale. Alcuni specialisti raccomandano succhi di frutta o di verdura, ma questa è in realtà una dieta di eliminazione piuttosto che un digiuno.
Di solito si sconsiglia l’attività fisica. Brevi passeggiate o leggeri esercizi di stretching sono utili, ma quelli impegnativi gravano sull’organismo, impedendo l’azione di ripristino o di eliminazione.
Sono di giovamento 10-20 minuti di esposizione ai raggi solari al giorno: la luce del sole è essenziale per la salute delle cellule, ma una eccezione sottopone i meccanismi di protezione dell’organismo a notevoli sollecitazioni.
Durante il digiuno avviene di norma un abbassamento della temperatura corporea e della pressione sanguigna, e una diminuzione delle pulsazioni e della frequenza del respiro: sono le indicazioni del rallentamento dei processi metabolici. E’ importante quindi, stare al caldo.
Tratto da: milleunoalimenti.it
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Il RAMADAN (un mese di semi digiuno per i Musulmani)
Dedicato al sacrificio e alle privazioni.
Da stamani all’alba il mondo islamico entra ufficialmente nel primo giorno del mese di Ramadan.
Per 28 giorni, la durata del ciclo lunare su cui si basa il calendario islamico, i musulmani osserveranno strette regole comportamentali che vietano loro di mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali dall’alba al tramonto.
Questo e’ il mese dedicato al sacrificio e alle privazioni perche’ tutti vivano le stesse esperienze, dal piu’ ricco al piu’ povero.
E’ il mese del digiuno islamico in cui al profeta Mohammad (Maometto) venne rivelato il Corano ed e’ il quarto pilastro dell’Islam: può essere una buona occasione di riflessione e di confronto fra le varie religioni.
Il digiuno del Ramadan prevede che per tutta la durata del mese lunare dalla prima luce dell’alba al tramonto ci si astenga dal cibo, dalle bevande e da molte altre attività.
Il suo significato non è esclusivamente religioso, ma deriva in parte da pratiche alimentari connesse alla zona geografica dove nacque.
Anche Cristianesimo ed Ebraismo reputano fondamentale il concetto di digiuno come tappa del cammino spirituale dei credenti.
Il digiuno di Ramadan inizia all’alba e dura fino al tramonto del sole.
Prevede l’astensione assoluta da cibo, bevande, rapporti sessuali, piaceri corporei, come specificato nel Corano. Attraverso il digiuno, i musulmani intendono avvicinarsi alle sofferenze dei più poveri e deboli, mentre l’astinenza dai rapporti sessuali e da altri piaceri carnali (come il fumo) li predispone alla purificazione spirituale, alla contemplazione ed alla preghiera.
Digiuno e astinenza sono osservati dall’alba al tramonto, e sono seguiti dal pasto dell’ “Iftar”.
Sebbene gli studiosi ricordino che il Profeta Maometto usava rompere il digiuno con una modesta razione di datteri e latte o con un tozzo di pane, oggi il pasto del tramonto assomiglia più a un banchetto per i fedeli di ceto medio-alto.
In alcuni Paesi, come Giordania, Siria ed Egitto i governi lanciano persino speciali campagne ammonendo contro i dannosi effetti delle abbuffate dell’Iftar.
Viaggiatori, malati, donne in stato di gravidanza, bambini e professionisti con speciali responsabilità, come medici, militari e persino giudici, sono esentati dal digiuno. Tutti coloro che sono impossibilitati a rispettare il Ramadan possono osservare il digiuno in qualsiasi altro periodo dell’anno.
Insieme alla professione di fede, l’elemosina, la preghiera e il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita, il Ramadan è uno dei pilastri dell’Islam. La festa è anche un’occasione per riunire le famiglie: uffici statali e imprese private riducono le ore lavorative e il tempo a disposizione per gli affetti è maggiore.
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RAMADAN
Cosa è il mese di Ramadan ? Il Ramadan nella religione islamica è il nono mese del calendario musulmano. Ha una durata di 29 o 30 giorni a seconda del ciclo lunare. Seguendo l’anno lunare, ogni anno la data d’inizio del Ramadan si sposta di undici giorni indietro rispetto all’anno precedente e al calendario solare gregoriano.
Durante il Ramadan, gli osservanti devono digiunare e astenersi dal bere durante il giorno, mentre possono mangiare e bere dopo il tramonto. Inoltre devono rinunciare al sesso, al fumo e ad altre attività che possono disturbare gli esercizi spirituali e la preghiera. Nel mese di Ramadan, i musulmani dovrebbero fare beneficenza. Inoltre è tradizione scambiarsi dei regali.
Come si decide la data d’inizio del Ramadan ?
La legge islamica stabilisce che per dichiarare l’inizio del mese di Ramadan ci si basa su testimoni oculari che dichiarino davanti a un giudice di aver visto la nuova luna del nono mese. Però in molti paesi nel mondo ci si affida a calcoli astronomici. Nel 2013 il mese di digiuno comincia il 9 luglio.
In Gran Bretagna il canale televisivo Channel 4 da quest’anno trasmetterà la chiamata alla preghiera che all’alba, con il sorgere del sole, segna l’inizio del digiuno, spiega il Guardian.
Chi deve osservare il Ramadan ?
Tutti gli adulti, uomini e donne, in buone condizioni di salute. Invece possono non osservare il Ramadan i bambini, i malati, le donne incinte o quelle che allattano o che hanno il ciclo mestruale, e chi sta viaggiando.
Come si fa in paesi in cui il giorno dura di più come in Norvegia d’estate ?
Con l’emigrazione dei musulmani oltre i confini dei paesi arabi, in posti in cui le ore di luce e di buio non variano molto a seconda delle stagioni, si è posto il problema di come digiunare rispettando la regola senza dipendere troppo dalla durata del luce, che cambia in estate e in inverno a seconda della latitudine.
A questa questione, spiega l’Economist, si è cercato di rispondere in vari modi. Le scuole di legge coranica dell’Arabia Saudita impongono che si pratichi il digiuno finché c’è luce, secondo quello che dice il Corano, rispettando la luce del sole ne paese in cui si vive.
In questo modo si può digiunare anche per 23 ore in paesi in cui il sole in estate non cala quasi mai, oppure per poche ore quando il Ramadan cade in inverno. La scuola di diritto dell’università Al Azhar del Cairo, in Egitto, ha stabilito invece che non si può digiunare per più di 18 ore. Le comunità islamiche dell’Alaska e della Svezia seguono invece il fuso orario dell’Arabia Saudita e osservano gli orari di digiuno della Mecca.
Il Ramadan nello spazio. Nel 2007, Sheikh Muszaphar Shukor, un astronauta malese, è stato il primo musulmano ad andare nello spazio durante il Ramadan. Il governo malese ha pubblicato un libro di venti pagine con le linee guida da seguire dall’astronauta nello spazio per osservare il mese di digiuno. Sheikh Muszaphar Shukor ha seguito gli orari di digiuno vigenti nel paese in cui era decollato, Baikonur, in Kazakistan.
Tratto da: internazionale.it
Viaggiare e spostarsi nel mondo arabo, sia via terra, sia in aereo, durante la festività del Ramadan può rappresentare un problema. Quasi tutti i ristoranti restano chiusi durante il giorno, bar e discoteche sono, invece, chiusi del tutto e gli orari di apertura dei negozi, musei e monumenti vengono ridotti.
I viaggiatori occidentali, nell’intero periodo del Ramadan, dovrebbero mangiare e bere privatamente senza farsi vedere durante il giorno e non consumare alcolici per rispettare le usanze locali.
Il Ramadan corrisponde al nono mese del calendario musulmano e la cadenza di questo periodo varia di anno in anno. In questo mese, corrispondente al periodo in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza, i musulmani sono tenuti a digiunare astenendosi dal mangiare, bere, fumare, avere rapporti sessuali durante il giorno e limitandosi a consumare un piccolo pasto serale chiamato iftar dopo una preghiera che interrompe il digiuno fino al mattino successivo. Sono astenuti dall’osservare il Ramadan i bambini, i malati, le persone in viaggio, le donne in cinta, quelle che allattano o quelle che hanno il ciclo mestruale.
Durante il Ramadan, è pratica comune per i fedeli recarsi a pregare in moschea. Oltre alle solite cinque preghiere giornaliere, in questo periodo, si aggiunge una preghiera speciale detta Taraweeh (preghiera notturna). La sera del 27 del mese, che coincide con la credenza che Maometto ricevette proprio in quel giorno la rivelazione del sacro Corano, i musulmani celebrano la Laylat-al-Qadr (la notte del potere).
La fine del Ramadan è festeggiata, in corrispondenza del primo giorno del mese di Shawwal, con una festività di tre giorni (Id-al-Fitr) che vede il ricongiungimento di amici e parenti, scambi di regali e pranzi di famiglia.
– Il Corano stabilisce l’obbligo del digiuno:
” O voi che credete! Vi è prescritto il digiuno, come fu prescritto a coloro che furono prima di voi, nella speranza che voi possiate divenire timorati di Dio.” (sura II, v.183)
«Credenti ! vi è stato prescritto il digiuno come è stato prescritto a coloro che san venuti prima di voi e può esser che siate timorati per giorni contati- e chi di voi sia malato, o sia in viaggio, lo faccia per un numero corrispondente di altri giorni e per coloro che potevano farlo c’è un riscatto: il nutrimento di un povero; e chi fa di sua scelta di meglio, ciò è meglio per lui: che digiuniate è meglio per voi se sapeste ! E’ il mese di Ramadan nel quale fu fatto scendere il Corano a guida per gli uomini e chiare evidenze della Guida e discriminante definitiva; chi di voi attesti direttamente il mese vi digiuni e per chi sia malato od in viaggio, vi sia un numero corrispondente di altri giorni Iddio vuole per voi quel che vi è facile non vuole per voi quel che vi è duro, e ne completiate il numero e magnifichiate Iddio per aver-vi dato la Guida, e può darsi siate riconoscenti»”.
Si tratta di un mese di purificazione, ricco di grazie, e durante il quale, in una delle sue ultime notti dispari, detta Lailatu l-Qadr (notte del destino), le porte del cielo sono più dischiuse.
L’Inviato di Dio disse:
«Quando arriva il Ramadan vengono aperte le porte del Paradiso, e chiuse quelle del Fuoco, e i demoni vengono legati».
L’Inviato di Dio disse:
«Iddio Potente e Glorioso ha detto: “Ogni azione del figlio di Adamo gli appartiene, eccetto il digiuno, che appartiene a Me, ed Io ne dò ricompensa; il digiuno è un’armatura, e quando sia giorno di digiuno per uno di voi, non nutra propositi osceni né vociferi, e se qualcuno lo ingiuria o lo combatte, dica: ‘Sto digiunando’; e per Colui nella Cui Mano è l’anima di Muhammad, l’alito cattivo che promana dalla bocca di colui che sta digiunando è migliore davanti a Dio del profumo del muschio. Chi digiuna ha due motivi di cui rallegrarsi: si rallegra quando lo rompe, e si rallegrerà del digiuno fatto quando incontrerà il suo Signore».
L’Inviato di Dio disse:
«Non vi è servo che digiuni un giorno sulla via di Dio, senza che per quel giorno Iddio gli tenga lontano il volto dal Fuoco per settanta annate».
Tratto da: http://www.sufi.it/Islam/ramadan.htm
vedi: chi e’ e cosa e’ dov’e’ dio ?