DIETA LEGGERA – La dieta IPOCALORICA allunga la Vita
“Che il Cibo sia la Tua medicina, e che la Medicina sia il Tuo cibo…” (Ippocrate di Kos)
Il pasto della giovinezza per tutti
Trovate nanoparticelle di metalli tossici nelle farine utilizzate anche per la panificazione
Il corpo umano ogni giorno è attaccato da decine di migliaia di agenti patogeni, ma il nostro sistema immunitario riesce a distruggerli. Infatti non ci ammaliamo tutti i giorni. Molti igienisti o naturisti, che asseriscono di condurre una vita sana e naturale, sostengono di non ammalarsi mai, neanche di un raffreddore. D’altronde è risaputo che alcune persone, pur conducendo una vita normale, si ammalano molto raramente. Inoltre ci sono dei rari casi di remissioni spontanee di malattie incurabili. Si parla in questi casi di guarigioni “miracolose”, ma nei miracoli dovuti ad un intervento divino si ha sempre una guarigione pressoché istantanea, mentre nelle remissioni spontanee la guarigioni si hanno in settimane o mesi.
Si può allora ipotizzare che tali guarigioni spontanee siano dovute ad un improvviso miglioramento del sistema immunitario.
Tutto ciò ci conduce alla considerazione che noi abbiamo in realtà un sistema immunitario molto efficiente, in grado di sconfiggere tutte le malattie.
Le malattie vengono quando alcuni agenti patogeni, molto virulenti, trovano il nostro sistema immunitario indebolito.
Da sempre la medicina ufficiale ha cercato di trovare sostanze in grado di distruggere le cellule tumorali lasciando intatte le cellule sane.
Ma finora non è ancora riuscita a trovare delle medicine o dei sistemi del tutto selettivi, col risultato che dopo una chemioterapia il paziente si ritrova molto indebolito proprio nel sistema immunitario, per cui sono sufficienti poche cellule tumorali, rimaste attive, per far ritornare la malattia. Mentre sarebbe più opportuno combattere il cancro rinforzando il più possibile il nostro sistema immunitario, ovvero rimediare a tutte le cause che lo rendono debole.
Lo stesso si può dire per le malattie incurabili provocate da virus.
Sicuramente le cause che indeboliscono il sistema immunitario sono molteplici, ma le più comuni dovrebbero essere le carenze alimentari.
Come disse Ippocrate: “noi siamo ciò che mangiamo”. vedi CRUDISMO + Combinazioni alimentari + Molecole Buone = Cibo adatto
In effetti tutto il nostro essere e il nostro divenire deriva da ciò che entra nel nostro corpo, ovvero il cibo, le bevande, l’aria che respiriamo e le radiazioni che ci colpiscono.
In realtà il sistema immunitario, molto complesso, ha sicuramente bisogno di molti elementi per poter funzionare.
Tra questi, ritengo che le carenze maggiori si hanno negli elementi necessari per uccidere i microrganismi, ovvero negli elementi con cui i fagociti li distruggono.
Così scrivono i prof. Domenico De Mattia e Baldassarre Martire (Università di Bari): “Una volta raggiunto il focolaio infiammatorio i fagociti, che sono globuli bianchi che circolano nel sangue, svolgono la loro azione antimicrobica attraverso l’ingestione (“fagocitosi”) e l’eliminazione intracellulare (“killing”) dei microrganismi responsabili dell’infezione.
L’attività microbicida dei fagociti è essenzialmente legata alla capacità della cellula di produrre molecole, come i radicali liberi superossido(02-) e perossido di idrogeno (H202), che danneggiano la membrana del microbo fagocitato provocandone la morte.
Il processo metabolico che porta alla formazione di questi prodotti reattivi dell’ossigeno è definito “burst respiratorio”.
Un ruolo essenziale nella produzione dello ione superossido è svolto da un particolare enzima, la nicotinamide-adenina-dinucleotide-fosfato-ossidasi (NADPH-ossidasi).
Questo enzima serve al trasporto degli elettroni che, nel corso della attivazione metabolica del fagocita, porta alla riduzione dell’ossigeno molecolare (O2) a ione superossido (O2-)”. Ovvero è stato più volte sperimentato che introducendo in vitro in una cellula fagocitaria un microrganismo patogeno, si ha come risposta immediata una forte richiesta di ossigeno da parte del fagocito stesso: il così detto “burst (esplosione) respiratoria” a cui segue una forte produzione dei su citati radicali liberi, ovvero il superossido e il perossido di idrogeno. La produzione del radicale libero perossido d’idrogeno (acqua ossigenata) è in realtà dubbia.
Considerando le ricerche del 1997 di Przemyslaw Wojtaszek dell’ Institute of Bioorganic Chemistry di Noskowskiego (Polonia), si nota evidente che in quasi tutti i suoi esperimenti sulle piante (che hanno un killing identico a quello dei fagociti) il radicale libero largamente predominante nel killing è l’acqua ossigenata. D’altronde è risaputo che i comuni disinfettanti non sempre riescono ad uccidere i virus ed è ritenuto senz’altro il più efficace proprio l’antica acqua ossigenata.
Solo che, essendo essa velenosa per tutte le nostre cellule, non può essere assunta per bocca in quanto ucciderebbe anche le cellule sane. Ma la Natura ci viene incontro producendola a diretto contatto dei microrganismi patogeni nei suddetti fagociti.
A mio avviso a produrre l’acqua ossigenata nei fagociti dovrebbe essere il SOD (superoxide dismutase), un enzima molto diffuso tra gli organismi viventi sia vegetali che animali.
Tale enzima è conosciuto da decenni ed è presente nel citosol di tutte le cellule che metabolizzano l’ossigeno.
Fino a pochi anni fa era considerato l’unico in grado di dismutare il radicale libero superossido, però ottenendo come risultato l’altrettanto pericoloso perossido d’idrogeno (acqua ossigenata), il quale a sua volta deve essere eliminato da altri antiossidanti quali il catalase o il glutatione.
Ora si sa che il superossido può essere reso innocuo anche da altri antiossidanti quali la vitamina C, l’enzima Acido Lipoico Alfa ed altri ancora. Pertanto è un controsenso che la Natura, o meglio il Creatore, che ha infuso nel creato una tanto immensa intelligenza, abbia inventato una sostanza che per eliminare un radicale pericoloso ne debba produrre un’altro ancora più pericoloso. E’ così logico pensare che il vero compito del SOD sia di produrre l’acqua ossigenata che dovrà eliminare gli agenti infettanti, ovvero, una volta prodotto nel fagocita il superossido mediante l’enzima NADPH-ossidasi, esso viene tramutato dal SOD in acqua ossigenata. Inoltre il SOD, come tutti gli enzimi, è dipendente dalla temperatura, ovvero aumenta la sua velocità d’azione con l’aumentare della temperatura ed è stato calcolato che il suo optimum (alla pari di tutti gli enzimi umani) si ha intorno ai 40°. Questo spiegherebbe l’importanza della febbre come meccanismo di difesa immunitaria. Infatti, trovandosi l’organismo a doversi difendere da una infezione di virus o batteri che si riproducono molto velocemente aumenta la sua temperatura per velocizzare l’uccisione degli stessi da parte dei fagociti.
Mentre, quando l’organismo si raffredda per motivi climatici diminuisce l’efficacia dei suoi enzimi difensivi, rendendo così più facile il contagio delle malattie da raffreddamento quali raffreddori, bronchiti, ecc. Al contrario se l’agente infettante si riproduce lentamente non si instaura la febbre in quanto richiederebbe un forte dispendio di energia non necessario.
Invece nel caso che il nostro sistema immunitario si trova ad affrontare una infezione dovuta a microrganismi molto resistenti avrà bisogno per ucciderli di una notevole quantità di acqua ossigenata e di tutti gli elementi necessari per ottenerla.
Bisogna tener presente che non basta una sola molecola di acqua ossigenata per uccidere il virus o il batterio, ma un numero notevole e, non essendo il SOD “riciclabile”, si ha un notevole consumo di esso come anche di altri elementi.
Allora è facile che l’organismo entri in carenza di qualcuno di questi elementi, anche perché essi sono indispensabili per altre funzioni vitali.
Così, se con l’alimentazione non si riesce a colmare tali carenze, la malattia progredisce e può diventare cronica.
Allora, trovandosi il sistema immunitario in carenza, sarà più facile che si instaurano malattie “opportunistiche” come il cancro e altre malattie mortali.
La stessa SARS (polmonite atipica), che sta attualmente dilagando, pur non essendo in realtà una malattia killer, riesce ad uccidere i contagiati più deboli, come gli anziani e coloro che hanno una storia di gravi malattie croniche, e questo, a mio avviso, perché il loro sistema immunitario è gravemente carente di elementi essenziali per la sua funzione.
Altri elementi essenziali, oltre al SOD, sono senz’altro il rame e lo zinco che il SOD utilizza nella sua attività.
Quindi gli elementi che, come su descritto nel burst respiratorio, portano alla produzione del radicale superossido (02-) necessario al SOD per ottenere l’acqua ossigenata. Tra questi elementi: il fosforo, il nicotinamide (vitamina PP), l’ossigeno, gli zuccheri e l’acqua.
Naturalmente per quanto riguarda l’acqua basta bere ogni volta che si ha sete, preferendo le bevande ricche di antiossidanti e di zuccheri come i succhi di frutta e, magari, di ortaggi come carote, patate e ravanelli.
Per l’ossigeno sembrerebbe che il nostro corpo possa averne a sufficienza, ma spesso non è così. Infatti, il nostro apparato respiratorio è fatto per respirare in un ambiente con almeno il 40% di ossigeno come era l’aria fino a 100 anni fa, mentre attualmente è stato calcolato che l’ossigeno si è ridotto al 20% e nelle città inquinate si può ridurre anche meno del 10%.
Se poi consideriamo che, dormendo in una stanza chiusa, l’ossigeno si riduce ancora di più in quanto da noi consumato, l’apparato respiratorio dei malati, che hanno bisogno di una quantità di ossigeno superiore al normale, è costretto ad un super lavoro. Tale lavoro implica un forte dispendio di energia con conseguente notevole produzione di radicali liberi che andrà ad interferire con il loro sistema immunitario rendendo più difficile la guarigione.
Pertanto bisognerebbe arieggiare bene la stanza del malato, eventualmente utilizzando una bombola di ossigeno, per riportare lo stesso nella proporzione idonea al nostro apparato respiratorio.
Mentre per il rame, lo zinco, il fosforo e la vit. PP, oltre che dall’alimentazione sarebbe opportuno assumerli anche con pillole o altro.
Altro elemento importante dovrebbe essere il magnesio perché è presente in numerosi enzimi e forse anche negli enzimi necessari al sistema immunitario, in quanto è stato spesso osservato che una sua regolare assunzione rinforza lo stesso. Per quanto riguarda il SOD è da tener presente che, anche se è possibile estrarlo dagli animali, esso è molto instabile e quindi non è possibile al momento ottenere dei farmaci idonei.
Ma esso è fortemente contenuto nel lievito di birra (saccharomyces cerevisiae), per cui assumendo in modo regolare dei lieviti di birra attivi, essi porteranno direttamente nell’intestino il SOD necessario ed ancora idoneo.
E’ da tener presente come da tempo si è constatato che il lievito di birra come anche lo zinco ed il rame siano dei rinforzanti il sistema immunitario. Questo, a mio avviso, può essere dovuto all’azione determinante del SOD, il quale, comunque è prodotto dall’organismo stesso per circa il 50% del suo fabbisogno durante la crescita mentre il restante 50% deve essere assunto dall’alimentazione. Dopo la crescita il gene preposto alla produzione del SOD comanda la riduzione della stessa fino a cessarla del tutto intorno ai 50 anni e, siccome l’alimentazione degli anziani è simile a quella dei giovani, si ha facilmente una sua carenza con conseguente aumento delle malattie.
Lo stesso avviene ad altri enzimi antiossidanti del nostro organismo come la melatonina e l’acido lipoico alfa (ALA). Quest’ultimo antiossidante, l’ALA (anche detto antiossidante della patata in quanto essa ne è ricca come in genere i tuberi ed i bulbi) è particolarmente importante per il sistema immunitario. Esso, infatti, essendo solubile sia nell’acqua che nei grassi, penetra in tutte le cellule del corpo e può sostituire il SOD nella sua funzione antiossidante contro il superossido, in modo che il SOD possa essere maggiormente utilizzato per la fagocitosi.
Lo stesso si può dire per la vit.C, avendo anch’esso funzione antiossidante contro il superossido, anche se è solubile solo nell’acqua.
Per ambedue, l’ALA e la vit.C, si è constatato da tempo che hanno proprietà antivirali.
E’ altresì importante anche ridurre al massimo la produzione dei radicali liberi nocivi nel corpo del malato.
Noi, infatti, per le nostre molteplici attività fisiche, mentali o psichiche, consumiamo una grande quantità di energia e nella produzione della stessa vengono inevitabilmente prodotti, come produzione di scarto, i dannosi radicali liberi.
Pertanto, oltre all’assunzione degli antiossidanti che li annullano, sarebbe opportuno cercare di minimizzare tale produzione. Questo, naturalmente, si potrà ottenere con il massimo riposo sia fisico che mentale, col ridurre i problemi psichici come ansie, paure e depressioni e cercando di dormire molto e bene. Infatti la guarigione avviene principalmente nel sonno, quando il corpo richiede il minimo di energia per le sue normali attività e si può maggiormente dedicare alla “pulizia” del suo corpo, ovvero eliminare le sostanze estranee: microrganismi, radicali liberi, tossine, ecc..
Pertanto, se la gravità della malattia lo richiede sarebbe opportuno che il malato sia seguito, oltre che dal medico curante e dallo specialista del ramo, anche dallo psicologo e dal dietologo i quali potranno consigliare le cure e la dieta più idonee per la persona malata.
Un’altra grossa fonte di radicali liberi è la digestione, per cui sarà opportuna una dieta molto leggera, composta di alimenti facilmente digeribili anche se ricchi delle sostanze necessarie.
A riguardo di ciò è bene ricordare i notevoli successi ottenuti nella cura del cancro dal medico empirico Rudolf Breuss, che utilizzando il digiuno per 42 giorni, intervallato dall’assunzione di succhi di patate, rape rosse, ravanelli, carote e sedani, ha ottenute personalmente o in diverse cliniche nel mondo, compreso l’Italia, la guarigione di più di 50.000 malati di cancro, leucemia ed altre mali inguaribili.
Come asserisce a riguardo di questa cura il dott. Paolo Castaldi di Torino (specializzato in malattie dell’apparato digerente): “L’apparato digerente, è quello che, più di ogni altro organo del nostro corpo, ha bisogno di energia per funzionare. Nel digiuno, questa attività così impegnativa viene completamente eliminata e nell’organismo accadono cose sorprendenti. Il corpo, libero da questo impegno, concentra la sua forza nel rigenerare gli organi, espellendo tutte le tossine accumulate nel corso del tempo, si tratta dei radicali liberi, delle sostanze acide che vengono scartate dal metabolismo, veri e propri veleni.”
Pertanto, a mio avviso, tutte queste guarigioni sono dovute al fatto che con il digiuno si riducono fortemente i radicali liberi, mentre nei succhi dei precedenti ortaggi e in special modo nelle patate sono contenuti sia il SOD che l’acido lipoico, la vit.C e altre sostanze necessarie al nostro sistema immunitario.
Comunque il digiuno, molto difficile da attuare, si potrà sostituire, come già detto, con una dieta molto leggera, cioe Crudista.
Comunque e bene bere almeno 4 bicchieri al giorno di succhi di ortaggi quali carote, rape rosse e ravanelli e due bicchieri di infuso freddo di bucce di patate.
By Domenico Tricarico – e.mail: tricarico47@live.it
vedi: Fitoterapici nel rapporto fra Alimentazione e Patologie delle vie respiratorie superiori
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La chiave dell’eterna giovinezza è nel cervello. Dei vermi
Una dieta ipocalorica allunga la vita. La novità è che ci sono delle sostanze capaci di ingannare il cervello…
Una dieta ipocalorica allunga la vita, questo l’abbiamo imparato. La novità è che ci sono delle sostanze capaci di ingannare il cervello, addirittura facendogli credere di essere a dieta. E, cosa ancora più sorprendente, il grande inganno attiva un meccanismo che, di fatto, allunga la vita di almeno un terzo. È un peccato che tutto ciò, per adesso, funzioni solo con i vermi.
Vivere a lungo e in buona salute: un obiettivo a portata di mano (o dell’equivalente della “mano”) per un certo tipo di vermi, e a cui forse potremo aspirare anche noi umani. Secondo i ricercatori della Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle (Usa) i risultati di un loro studio rappresentano una nuova base per le ricerche sui farmaci che rallentano gli effetti dell’età e, in particolare, l’insorgenza di patologie senili.
Il gruppo di scienziati guidato da Linda Buck, biologa molecolare e premio Nobel nel 1994 per i suoi studi sulle percezioni olfattive, ha ottenuto dati sorprendenti sui caenorhabditis elegans, un tipo di verme nematode usato da decenni negli studi sull’invecchiamento.
Basta il pensiero
La scoperta del team di Seattle è che una sostanza, utilizzata come antidepressivo per l’uomo, è in grado di ingannare il cervello dei vermi facendo loro credere che stanno introducendo poche calorie. Il farmaco, che nell’uomo blocca alcune risposte cerebrali alla serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell’umore e in quella dell’appetito, sembra attivare nei vermi un meccanismo che rallenta l’invecchiamento.
Ma il rapporto tra questa prolungata giovinezza e l’apparenza di un’alimentazione povera di calorie è ancora tutto da esplorare: perché, sottolinea Linda Buck, in realtà i vermi non mangiavano meno del solito e neppure sono effettivamente sottoposti a dieta ipocalorica.
È tutto nella mente
Una seconda popolazione di vermi, tenuti invece a dieta rigorosa, non ha infatti ottenuto gli stessi risultati – in “giovinezza” e longevità – del gruppo trattato col farmaco. E un terzo gruppo, un ceppo mancante dei geni noti per essere coinvolti nell’effetto della limitazione calorica, ha ottenuto benefici limitati dal farmaco in questione. È come dire che tutto quello che serve è convincere il cervello che è in corso una dieta…
Umani e vermi: qualche differenza c’è !
Oggi la ricerca di sostanze in grado di rallentare l’invecchiamento è solo agli inizi. E sebbene diversi studi abbiano indicato che c’è un rapporto tra alimentazione ipocalorica e rallentamento dei processi di invecchiamento, i meccanismi che nei vermi – e nell’uomo, soprattutto – controllano questo rapporto sono ancora tutti da scoprire.
Tratto da: focus.it
Commento NdR: Pur essendo d’accordo in linea di massima con questo scritto, ricordiamo che ogni tipo di “fanatismo” anche nel campo dell’alimentazione puo’ produrre altri problemi….di malnutrizione, in certi soggetti.
Noi, come specialisti in Medicina Naturale, consigliamo a tutti i Vegetariani di nutrirsi almeno una volta alla settimana e con parsimonia, di qualche alimento con proteine animali, preferendo: uova, pesce, e/o carne di animali piccoli (come stazza, meglio i volatili). Ma ricordiamo sopra tutto di ridurre il latte ed i formaggi dalla propria alimentazione.
L’alimentazione e’ alla base di ogni tipo di malattia, che non derivi da traumi, avvelenamenti o da farmaci e vaccini, mangiate quindi POCHI carboidrati, aumentate la frutta e le verdure fresche (crude) ed eliminate i dolci – mangiate proteine animali (meglio pesce e carne di uccello e pochi formaggi) di tanto in tanto e siate tendenzialmente vegetariani !
vedi: vedi: Consigli Alimentari + Crudismo + Vegetarianesimo + Vegetariani 1 + Vegetariani 2 + Germogli