Il DIGIUNO REGOLARE MIGLIORA la SALUTE oltre a ridurre i grassi depositati
DIGIUNO e’ SALUTE – 29 Apr. 2003 – By Associated Press – (04-29) – PDT WASHINGTON (AP)
I benefici alla salute dovuti al ridurre le calorie possono verificarsi grazie ad un digiuno periodico, anche se il digiuno non risulta in una diminuzione generale del cibo.
Gli scienziati stanno ora pianificando uno studio per vedere se il digiuno, che sembra dare benefici ai topi, sia buono anche per le persone.
Benefici che vanno da una vita più lunga a meno stress e più grande sensibilità all’insulina sono stati osservati in recenti studi su severe riduzioni nella dieta.
Ma i topi che mangiavano solo un giorno sì ed uno no, e che erano autorizzati ad ingozzarsi nel giorno in cui mangiavano, avevano gli stessi benefici di quelli che mangiavano tutti i giorni il 40% in meno della normale razione: questi i risultati riportati da alcuni scienziati nell’edizione online di martedì del “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
Anche se le cause dei miglioramenti della salute dovuti al diminuire la dieta non sono ancora pienamente compresi, molti ricercatori avevano ipotizzato che fosse dovuto ad una riduzione a lungo termine delle calorie. Il nuovo studio di Mark Mattson e colleghi al National Insititute on Aging ha trovato, invece, eguali benefici anche per i topi che mangiavano a giorni alterni, anche se in totale non avevano ridotto le calorie, poiché mangiavano il doppio nei giorni in cui non digiunavano. Mattson ha detto che uno studio è in fase di sviluppo per testare gli effetti del digiuno sulle persone. Il piano è di comparare la salute di un gruppo nutrito con 3 pasti
normali al giorno ed un gruppo simile, che mangia le stesse cose e le stesse quantità di cibo, ma che le consuma in sole 4 ore, digiunando per 20 ore prima di mangiare di nuovo.
“Il mangiare troppo è un grande problema in questo paese. In particolare è problematico il fatto che molti bambini siano in sovrappreso. È ancora poco chiaro quale sia il miglior modo per far si che le persone mangino di meno,” ha detto Mattson. “Una possiblità è saltare un pasto al giorno. Il nostro studio suggerisce che saltare i pasti non fa male.”
Il dott.. Carol Braunschweig of the University of Illinois at Chicago, che non faceva parte del gruppo di studio, ha detto che era affascinata dalla possibilità che un dott.astico cambiamento nei ritmi della dieta possa dare benefici. “Con l’attuale epidemica obesità ed inattività fisica negli Stati Uniti oggi, l’identificazione di un ritmo di dieta che possa ridurre alcuni degli effetti del peso eccessivo sarebbe una scoperta decisamente significativa,” ha dichiarato.
Mattson ha detto che un precedente studio aveva scoperto che i topi che digiunavano a giorni alterni vivevano più a lungo.
Il nuovo esperimento ha rilevato che i topi hanno avuto vantaggi anche in fattori quali il diabete ed i danni al sistema nervoso come quelli causati dall’Alzheimer.
“Pensiamo che questo avvenga quando le cellule sono libere dallo stress del cibo: cosa che permette loro di sostenere stress più severo,” dice Mattson.
Egli ha detto che i ricercatori pensano che questo stress avvenga su tutto il corpo, ragion per cui il digiuno sembra aumentare la vita media e gli animali diventano più resistenti alle malattie dell’invecchiamento. I topi a dieta consumavano il 40% di cibo in meno di un topo che mangia normalmente ed avevano perso quasi metà (49%) del loro peso corporeo nell’esperimento, mentre i topi che praticavano il digiuno pesavano solo poco meno di un topo normale.
In anni recenti, alcuni nutrizionisti hanno raccomandato di mangiare di meno ma più spesso, ma questo studio non ha seguito questi tipo di schema alimentare.
Nel nuovo rapporto, i ricercatori hanno detto che sia i topi a digiuno che quelli con la dieta ristretta avevano concentrazioni di zucchero ed insulina nel sangue sensibilmente minori di un topo cui fosse permesso di mangiare ogni volta che lo volesse. I livelli di insulina erano leggermente inferiori nei topi a digiuno rispetto a quelli a dieta.
Alla fine dell’esperimento a tutti e tre i gruppi di topi è stato iniettata una tossina che danneggia le cellule nella parte del cervello dell’ippocampo. Danni cellulari in quel luogo sono riscontrabili negli umani affetti da Alzheimer.
Quando i cervelli dei topi sono stati poi analizzati, gli scienziati hanno trovato che i cervelli dei topi a digiuno erano più resistenti ai danni della tossina rispetto ai cervelli dei topi a dieta o che mangiavano normalmente.
vedi anche: Digiuno Terapeutico + Digiuno, consigli + Mangiare crudo = Crudismo + Disintossicazione del Corpo + DIGIUNO 2 + Digiuno PDF + Dieta Sequenziale del dott. Cocca
vedi anche:
Consigli Alimentari + Vegetarianesimo + Vegetariani 1 + Vegetariani 2 + Germogli
Autofagia o autofagocitosi nelle cellule:
L’autofagia cellulare o autofagocitosi è un meccanismo cellulare di rimozione selettiva di componenti citoplasmatici danneggiati.
L’autofagia permette la degradazione e il riciclo dei componenti cellulari.
Durante questo processo, i costituenti citoplasmatici danneggiati, sono isolati dal resto della cellula all’interno di una vescicola a doppia membrana nota come autofagosoma.
La membrana dell’autofagosoma fonde poi con quella di un lisosoma ed il contenuto viene degradato e riciclato.
(Ndott.: Con il Digiuno si ottiene proprio anche questo meccanismo e SENZA farmaci)
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Ogni Ottobre in Asia, per la cultura Confuciana e Buddhista, inizia il “periodo della Purificazione”. Lo si fa con il digiuno.
Per lunghi dieci giorni, il Mondo Buddhista non mangia che vegetali, una sola volta al giorno.
Chi e’ in sovrappeso, ormai una fetta pari al 50% della popolazione (in special modo i piu’ giovani,e, quelli vicine alle grandi citta’ dove da diversi anni stanno conoscendo le abitudini gastronomiche occidentali e i fastfoods); da questo lungo digiuno hanno una perdita di circa sette kilogrammi di peso,del quale due vengono assunti nel corso dei tre giorni successivi.
Dietro questa tradizione culturale e religiosa, ci sta tuttavia uno dei meccanismi meno conosciuti dello scibile medico, anche se, in questo momento le migliori Universita’ e i centri di ricerca Americani stanno raggiungendo conoscenze, impensabili solo pochi anni fa.
Il digiuno, una “sorta di deframmentazione” del DNA, e, sopratutto l’eliminazione della cellula non del tutto sana.
Il Fegato si rimpicciolisce, sempre per l’apostosi cellulare (la morte delle cellule non sane), i punti del DNA “metilati”, cioe’ punti di anomalie di trascrizione tipiche di quelli eventi che gli anatomopatologi chiamano “lesioni Precancerose” vengono eliminate.
L’Organismo in altre parole si rigenera.
Dopo il digiuno, nei giorni a seguire, circa 2-3 giorni dopo) si ha un fenomeno di presa del peso nel corso di “poche ore” sono le cellule che si sono rigenerate, cellule nuove.
Altro prodigioso meccanismo biologico del digiuno e’ la “produzione endogena di cellule staminali” sopratutto quelle “totipotenti” cioe’ quelle che, vanno a rigenerare i punti specifici degli organi ove esse necessitano,sangue compreso.
Nel corso dei milioni di anni, l’agricoltura non industriale come quella di oggi, offriva “digiuni forzati”, che erano espressamente i periodi di magra, che nel nostro Continente coincidevano sopratutto da Novembre a Marzo, oggi molti antropologi e studiosi ritengono che, tale comportamento sia una forma di simbiosi tra Natura ed Uomo per la conservazione della specie Umana e, sopratutto per la salvaguardia della buona funzionalita’ del DNA, al pari di tanti altri meccanismi biologici come “gli impulsi sessuali” attui alla riproduzione sopratutto quella “promiscua” che in tempi diversi contribuiva al “buon “rimescolamento” del DNA” e quindi una riduzione massiva dei suoi errori biologici.
Ancora oggi, la Scienza Medica, e’ modicamente “omertosa” nel sottolineare,che ” il bacio” sopratutto quello “mosso dal desiderio” e’ uno dei migliori “farmaci” che l’essere umano possa avere con interrelazioni biologiche che solo madott.e Natura puo’ fare, scambio immunitario, enzimatico, e, molto altro.
Un medico che ama i suoi pazienti, dovrebbe incoraggiare (ogni femminuccia) di “baciare” tutti i maschietti che loro stesse desiderano di baciare; ai maschietti, tutte le signorine che loro desiderano di baciare.
Non stanno semplicemente baciando, si stanno “rinforzando con dei farmaci autoindotti biologici, i rapporti raffinatissimi con tutto quello che si ha nella sfera emotiva e sessuale, cominciando dalla produzione di “Ossitocina” ed “endorfine”.
Ritornando all’Asia ed al digiuno, questi popoli, purtroppo dopo i dieci giorni riprendono a imbottirsi seduti alla Mac Donald, ed il richiamo di occidente e di novita’ e’ molto piu’ forte in Asia che nello stesso Occidente.
Probabilmente nelle tradizioni dei Cristiani del primo periodo, il digiuno era insito nelle loro pratiche religiose, ed aveva delle simbiosi con i ritmi della Natura, e, sicuramente Gesu’ il nazareno lo praticava.
Purtroppo di quelle tradizioni nella Chiesa cattolica moderna non se ne intravede alcuna traccia.
Hanno fatto una trasformazione culturale singolare,” quaresima” e Pasqua” arrivano nel momento della “primavera” quando c’e’ un “rifiorire” e il “rigenerarsi” della Natura, ma l’organismo Umano non puo’ rigenerarsi, intasato di tutto.
Non gli si e’ data possibilita’ nemmeno nel momento di “magra” da Novembre a Marzo, coincidendo con il Santo Natale, che dovrebbe essere “festa del digiuno” invece, e’ “festa del pappare di tutto e di piu'”….
By dott. G. Parisi
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Digiuno e Longevità – Come rinnovare le cellule per vivere più a lungo in salute
Ritardare l’invecchiamento e mantenersi sani è il sogno non solo di nutrizionisti, medici e altri esperti della salute, ma anche della maggior parte delle persone comuni. La Scienza ha scoperto e decifrato un meccanismo biologico fondamentale – l’autofagia cellulare (A) – in grado di porre rimedio ai danni indotti alle nostre cellule (e quindi al nostro organismo) dallo stress ossidativo, il nemico subdolo alla base praticamente di tutte le patologie che ci colpiscono e direttamente responsabile del nostro invecchiamento.
Le ricerche più recenti hanno individuato nel digiuno (accoppiato alla somministrazione contemporanea di un farmaco antilipolitico) il meccanismo più semplice per attivare intensamente, nel nostro organismo, tale fenomeno autofagico. (vedi qui lo studio di riferimento)
La macroautofagia e la sua proteolisi permettono infatti la “demolizione” e il “riciclo “ delle molecole e delle componenti cellulari danneggiate dal logorio (legato al tempo) operato dai radicali liberi.
Esse operano quindi una sorta di “ringiovanimento” delle cellule stesse, mantenendone la salute ed aumentando la loro durata di vita (e di quella dell’intero organismo). La Scienza quindi rivaluta e migliora tecnicamente (rendendole attuali) antiche pratiche salutistiche provenienti dal passato della nostra (e di altre) civiltà. Tratto dalla Prefazione del libro: Digiuno, Autofagia e Longevita’
By prof. Ettore Bergamini
(A): Autofagia è il processo biologico che determina la degradazione di componenti della cellula stessa, siano essi macromolecole o organelli. In questo caso questi vengono circondati da vescicole derivanti dalla membrana del reticolo endoplasmatico, portando alla formazione del cosiddetto autofagosoma. Successivamente questo si fonde col lisosoma che è quindi libero di riversarvi il proprio contenuto, formando l’ autofagolisosoma.
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Il digiuno rappresenta un metodo efficace e sicuro per disintossicarsi, in quanto l’organismo necessita di periodi di riposo in cui non venir bombardato da sostanze chimiche e da tossine, ma sempre sotto controllo di un medico o di un naturopata.
Digiunare non significa morire di fame, ma solamente utilizzare una tecnica che i saggi usano da secoli per guarire dalle malattie e per rinforzare il proprio corpo: infatti è una terapia consigliata per tutti i tipi di problemi, basti pensare che nella cura del cancro di Breuss, il primo insindacabile punto è proprio il digiuno.
Ma non serve a nessuno, e non giova certo al morale, mettersi a digiuno completamente da ogni qualsivoglia alimento. Il digiuno terapeutico ha una complessità e una profondità di pulizia tale, da scegliere di ripeterlo spesso visti gli evidenti benefici che apporta. E, in ogni caso, non si dovrebbe mai digiunare a sola acqua !
In pratica cosa fa il digiuno ?
Il lavoro principale dei nostri organi, deriva dell’assunzione di alimenti: infatti stomaco, intestino, pancreas, fegato, reni ed apparato urinario, lavorano principalmente per gestire ed eliminare gli alimenti introdotti. Se il cibo entra senza orari di sosta nel nostro corpo, gli organi in questione non riusciranno mai a fermarsi dal lavoro continuo per risolvere magari dei piccoli problemi.
Basti pensare come la pratica di cenare prima delle 17, oppure di saltare il pasto serale, apporti alla mattina una lucidità e una leggerezza davvero impagabili.
Quindi il digiuno permette ai nostri organi principali di riposarsi dal lavoro di routine per passare a pulire o sistemare piccoli danni presenti, le tossine più a portata di mano vengono prelevate ed eliminate (con conseguente perdita di peso), il grasso in eccesso viene trasformato in energia e si purifica un po’ tutto l’organismo.
Esempio di approccio al digiuno in 8 giorni
A – Scegliere un periodo di otto giorni durante i quali preciso che è bene lavorare normalmente (sempre che il lavoro non sia causa di stress, altrimenti, conviene durante questo periodo, diminuirne il ritmo).
Il lavoro soprattutto quando è sano e ben gestito tiene la mente occupata evitando di porvi continuamente all’ascolto di ipotetici disturbi che “secondo voi” la pratica potrebbe causarvi.
B – Preparatevi psicologicamente e quando iniziate siate forti e determinati ad andare fino in fondo. Una interruzione della pratica vi danneggerebbe moltissimo dal punto di vista psicologico, rendendovi ancora più deboli.
C – Diminuite, nei primi tre giorni, gradatamente, la quantità di cibo, passando, soprattutto, da cibi solidi a liquidi, fino ad assumere brodi vegetali nelle ultime ore.
D – Osservate due giorni di digiuno completo bevendo, tuttavia, molta acqua, durante tutto il giorno.
E – Riprendete negli ultimi tre giorni ad assumere cibo passando con gradualità da liquidi nel primo giorno a solidi nel terzo.
Un digiuno di minimo 3 giorni aiuta l’organismo ad eliminare le tossine, uno di 5 giorni dà il via al processo di guarigione, uno di 10 giorni dovrebbe porre riparo alla maggior parte dei disturbi prima che si presentino.
I diabetici non dovrebbero mai digiunare (tranne sotto strettissimo controllo medico), ed allo stesso modo coloro che hanno problemi di ipoglicemia.
Vediamo quali sono le condizioni per effettuare un buon lavoro di dott.enaggio e pulizia.
1 – Prima di iniziare il digiuno e dopo averlo terminato, mangiare per 2 giorni solo alimenti crudi (verdura e frutta biologica di stagione). Questo punto è molto importante in quanto è possibile eliminare gli effetti benefici del digiuno, mangiando subito dopo alimenti cucinati.
2 – Se si sente il bisogno di mangiare qualcosa durante il digiuno, o si opta per una o due mele (con tutta la buccia, purchè bio), oppure si assumono 5 capsule di spirulina con un po’ di acqua.
3 – Durante il digiuno la parte del leone la fa proprio la spirulina, in quanto contiene tutti i minerali, le vitamine e le proteine che il nostro corpo ha bisogno, con in più la clorofilla nota per le sue capacità depurative. Và presa in pastiglie nella quantità di 5 per 3 volte al giorno.
4 – E’ molto importante la presenza di fibre nel digiuno, in parte assunte dalla buccia della frutta e dalle verdure, ma anche un’integrazione con semi di psillio o di glucomannano serve a molto, l’importante è che siano di buona qualità. Quando si assumono questi integratori, è essenziale bere molta acqua per permettere alle fibre di gonfiarsi e svolgere così il loro lavoro di spazzino. Evitare la crusca di grano in quanto può irritare le pareti del colon.
5 – Bere moltissima acqua, ma non certo quella del rubinetto in quanto piena di elementi tossici, di cloro (inibitore del sistema immunitario) e con un pH errato. Scegliere acqua adatta a tale lavoro di pulizia profonda, con residuo fisso inferiore a 50 mg/lt e con ph compreso fra 6.4 e 6.9.
6 – Per ripristinare il sistema immunitario, si deve assumere Echinacea (in polvere è preferibile, in quanto degli studi hanno dimostrato che immersa nell’alcool la sua potenza ne viene diminuita) e pau d’arco miscelati con succo di mirtillo (biologico) nero. Bere molti infusi di rosa canina, tarassaco e alfa-alfa.
7 – Una valida alternativa può essere l’assunzione di vitamina C con bioflavonoidi assieme alla vitamina A ed E, per contrastare i radicali liberi del nostro organismo, una delle primissime cause dell’insorgere delle patologie degenerative.
8 – Bere molte centrifughe di frutta o verdura fatte al momento. Alcune idee: mele e carote, carote e sedano, carote e barbabietole rosse. I più coraggiosi possono aggiungervi anche aglio e cipolla, eccezionali per la pulizia.
9 – A proposito di aglio; le capsule di aglio aiutano il processo di guarigione, e quindi se ne dovrebbero assumere 2 al giorno.
10 – primi 2 giorni sono i più difficili, in quanto la fame apparirà spesso, ma esclusivamente a livello mentale. L’essenziale è camminare, fare esercizio fisico leggero ma soprattutto tenersi occupati: tale movimento non potrà che giovare al lavoro di pulizia.
11 – Aspettarsi una “crisi di guarigione”, consistente in cefalea, stipsi o diarrea, dolori sparsi per il corpo, brufoli, ecc.
Sono semplicemente tossine stagnanti che finalmente sono state portate in superficie. Tali crisi generalmente passano entro 2-3 giorni, per lasciare una sensazione di leggerezza.
12 – Scegliere di iniziare la giornata con una tisana di equiseto ed ortica, per rimineralizzare, purificare sia reni che intestino. Mettere una presa di erba in una tazza di acqua bollente: coprire per 2 minuti, indi bere tiepido a sorsi. Aspettare 20 minuti prima di mangiare o bere la frutta.
Tratto da: cysurya.milano.it
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Digiuno e riduzione rischio coronarico
Gli effetti più evidenti riguardano i livelli di ormone della crescita, che aumenterebbero del 1300 per cento nelle donne e del 2000 per cento negli maschi.
Il digiuno è stato per lungo tempo associato a pratiche religiose, alle proteste politiche o ai disturbi alimentari come l’anoressia, mentre sul fronte medico, i nutrizionisti hanno messo in guardia dagli “effetti nocivi che comporta” (?).
Un nuova ricerca dell’Intermountain Medical Center Heart Institute presentata nell’ambito dell’American College of Cardiology, tenutasi a New Orleans, negli Stati Uniti, ha riscontrato però un beneficio per la salute, in particolare per quella cardiovascolare, prodotto da un digiuno periodico di routine.
In particolare, il digiuno non solo sembra diminuire i livelli di parametri che determinano il rischio individuale di malattie coronariche e di diabete, come i livelli di glicemia o di trigliceridi, ma cambia anche i livelli di colesterolo.
Lo studio prende le mosse da uno studio del 2007 in cui gli stessi ricercatori dell’Intermountain Healthcare avevano correlato il digiuno con una riduzione del rischio coronarico.
In quest’ultimo studio i ricercatori hanno coinvolto complessivamente 230 soggetti sottoposti a digiuno per 24 ore, durante le quali potevano consumare solo acqua, seguite da altre 24 ore di dieta normale.
Con sorpresa dei ricercatori, si è osservato come nel periodo di digiuno si sono innalzati sia i livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo”, sia i livelli di colesterolo HDL, o colesterolo “buono”.
“Il digiuno causa fame e stress; l’organismo rilascia più colesterolo, permettendo di utilizzare il grasso corporeo come fonte energetica invece del glucosio, diminuendo così il numero di cellule lipidiche”, ha spiegato Horne.
“Questo aspetto è particolarmente importante poiché la diminuzione di adipociti porta a sua volta a un decremento della probabilità di sviluppare insulino-resistenza o diabete”.
I risultati in sostanza confermano gli effetti del digiuno sulla maggiore produzione di ormone della crescita (HGH) che ha un effetto protettivo sulla muscolatura e sul bilancio metabolico: in 24 ore di digiuno i livelli di HGH sono cresciuti in media del 1300 per cento nelle donne e del 2000 per cento negli uomini.
“Questi nuovi risultati dimostrano che la nostra scoperta originale non fu casuale”, ha commentato Benjamin D. Horne, direttore della divisione di epidemiologia cardiovascolare e genetica dell’Intermountain Medical Center Heart Institute e primo autore dello studio.
La conferma in una nuova coorte di pazienti che il digiuno è associato a un minor rischio delle più comuni patologie sollevano nuove questioni sugli effetti del digiuno sull’organismo”.
I ricercatori mettono in guardia dalle possibili applicazioni dei risultati: si tratta di una ricerca sperimentale che non deve in alcun modo essere considerata la base per pratiche dietetiche. (fc)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: ecco una importante “scoperta” della impreparata medicina ufficiale, che conferma cio’ che la Medicina naturale afferma da millenni;….ci sono arrivati solo ora…meglio tardi che mai…
Il MASSIMO ESPONENTE MONDIALE del DIGIUNO a SECCO È il dott. SERGEI IVANOVICH FILONOV
Il massimo espositore del digiuno secco è Sergei Ivanovich Filonov, un dottore con 20 anni di esperienza nel campo del digiuno secco nel suo centro di Sinegorye in Russia. Ci sono poche letture in rete che parlano di digiuno secco.
Il dott. Filonov ha scritto un libro di 337 pagine dal titolo “dott.y Medical Fasting: Myths and Reality”, del quale però non vi è traduzione professionale, nemmeno in inglese. Ovvio che, non essendoci molto materiale chiaro e scientifico al riguardo, bisogna fare extra attenzione prima di intraprendere un digiuno di questo genere.
COSA SUCCEDE nel CORPO DURANTE un DIGIUNO a SECCO
Quello che succede durante un digiuno secco è davvero interessante. Le tossine, invece di passare attraverso i canali ordinari di eliminazione (colon, reni, fegato, pelle) trasportate dai fluidi corporei, vengono incenerite nelle cellule stesse. Le cellule diventano come delle fornaci. Esse bruciano le tossine e recuperano, quando possibile, ciò che può essere riutilizzato dal corpo.
Questa è la grande e fondamentale differenza fra il digiuno ad acqua e il digiuno secco.
L’ACQUA di MANTENIMENTO si ORIGINA dalle CELLULE LIPIDICHE
Da dove ottiene il corpo l’acqua necessaria per il suo mantenimento ?
L’acqua deriva dalle cellule stesse, in particolare dalle cellule grasse. Il dott. Filonov sostiene che creiamo 1 litro e oltre di acqua metabolica al giorno, della quale si dice essere la più pura di tutte perché già distillata dal corpo. Essendo questa acqua di alta qualità, il corpo avrà bisogno di meno acqua in generale per il suo funzionamento.
Il DIGIUNO a SECCO VALE TRE VOLTE di PIÙ del DIGIUNO ad ACQUA
Pare che il digiuno a secco sia estremamente efficace e che equivalga a 3 giorni di digiuno ad acqua. La pelle, fra le tante funzioni, è eccellente organo di eliminazione e può essere utilizzata per espellere le tossine accumulate.
Durante il digiuno secco, la pelle lavora quasi al contrario, visto che i pori si aprono sviluppando una capacità maggiore di assorbimento di aria umida atmosferica. Il digiuno a secco rallenta la divisione cellulare, garantendo più energia per la riparazione e il mantenimento del corpo.
DIGIUNO a SECCO VERA e PROPRIA RINASCITA di CORPO e SPIRITO
La somma di questi processi, di riciclo dell’acqua e degli elementi nutritivi utili, la disintegrazione di cellule e tessuti danneggiati, il rallentamento della divisione cellulare fanno sì che un rinvigorimento del sistema e un ringiovanimento generale avvenga nel corpo e si percepisca fisicamente. Durante il digiuno si vanno a distruggere parte vecchie del corpo, tessuti deboli e danneggiati, grazie ad un processo chiamato autolisi. Quando si riprende l’alimentazione, facendo attenzione a ciò che si consuma, si ha modo di costruire tessuti sani e forti per un corpo vitale e pulito. In Russia si parla ormai del digiuno a secco come di una vera e propria rinascita.
AUTOLISI e RICICLAGGIO CELLULARE
Durante un digiuno viene innescato un processo fisiologico chiamato autolisi. Una evidente caratteristica nella riutilizzazione delle riserve. Il giapponese dott. Yoshinori Ohsumi ha nominato recentemente questo processo autofagia ed ha vinto il premio Nobel in fisiologia e medicina per le sue scoperte. Un concetto però niente affatto nuovo agli igienisti, i quali ne parlano diffusamente e lo praticano con successo, nella versione ad acqua, da almeno un centinaio di anni.
L’AUTOLISI MEDIANTE LISOSOMI
L’autolisi è un meccanismo di autodistruzione che risiede dentro la cellula e si avvale di enzimi chiamati lisosomi. Un lisosoma è un organulo intracellulare che costituisce l’apparato digerente della cellula. Il suo ruolo è di rimuovere (digerire) cellule morte o danneggiate od esauste e in fase di ricambio fisiologico. Se il danno è lieve si degrada solo parte della cellula. Ciò che può essere scomposto e riutilizzato dall’organismo viene riciclato, il resto sarà espulso.
Questo processo di disintegrazione è chiamato autolisi. Con le deprivazioni nutritive chiamate digiuno esiste una autosili intensificata ed accelerata dove, per ordine d’importanza, le cellule dei tessuti vengono auto-lise (auto-distrutte, auto-digerite).
BENEFICI SPECIALI e DIMOSTRATI del DIGIUNO a SECCO
Il digiuno a secco viene praticato con modalità diverse per motivazioni religiose e spirituali, ma è strumento di grande potenza anche a livello fisico. Al pari di ogni altro tipo di digiuno e di ogni dieta depurativa, non va considerato come fattore curativo, ruolo riservato solo e sempre all’unico vero attore protagonista di autoguarigione che è il corpo stesso mediante le sue dotazioni protettive-immunitarie.
Il digiuno va considerato una comparsa positiva di aiuto al protagonista.
Quando si digiuna si mettono semplicemente in moto forze e proprietà del corpo umano di riabilitazione e guarigione.
È il corpo, in definitiva, che fa il lavoro e guarisce non appena gli viene data la possibilità, il tempo e le energie per farlo.
EFFICACIA STRAORDINARIA per ALCUNE MALATTIE e QUALCHE CONTROINDICAZIONE per ALTRE
Detto e chiarito questo, ci sono diverse malattie importanti e diffuse che il dott. Filonov ha visto guarire con efficacia mediante il digiuno a secco, come cisti uterine, infertilità, infezioni parassitarie-batteriche-virali, infiammazioni, tumori benigni, asma, sciatica, ulcere (stomaco-colon- intestino), arteriosclerosi, colon irritabile, emorroidi.
Qualche prudenza va usata, perché la forte efficacia a volte diventa arma a doppio taglio. Pare infatti che il digiuno a secco sia controindicato per tumori maligni, cirrosi epatica, sottopeso, ipotiroidismo e altre malattie al sistema endocrino (ormonale).
INFIAMMAZIONI PARTICOLARMENTE BENEFICIATE
L’infiammazione è una comune azione di difesa dell’organismo come risultato di una lesione. È normale trovare batteri durante un’infiammazione perché essi sono vivi e si cibano di elementi metabolici e di scarto, di scorie e detriti cellulari ovvero di virus endogeni nostri, morti e polverizzati, che arrivano a getto continuo a miliardi, e di virus esogeni esterni, pure morti ma provenienti dall’esterno, specie dalle proteine animali assunte. I batteri vivono in un terreno umido, ma, quando si comincia a non bere, nel corpo inizia una battaglia all’ultima risorsa d’acqua. Le cellule più sane e forti vincono e ciò che rimane non è più un ambiente adatto ai batteri. È come prosciugare uno stagno. Le zanzare finiranno per essere devastate e, infine, morire. L’infiammazione non può sopravvivere senza acqua e la disidott.atazione che risulta da un digiuno secco è sterminante per gli organismi vivi.
CONCORRENZA TRA CELLULE VIVE e BATTERI VIVI
Non solo i batteri sono in competizione per l’acqua, ma anche le cellule stesse. Diventa una battaglia del più forte.
Cellule danneggiate, malate e compromesse tendono a perdere contro le cellule sane, le quali si assicurano la poca acqua presente. Questo porta ad una diminuzione in massa e all’incenerimento e alla scomposizione delle cellule e dei tessuti meno utili, attraverso il citato processo di autolisi.
DIGIUNO a SECCO CONTRO le RADIAZIONI NUCLEARI
Interessante sapere che il digiuno secco viene impiegato con successo in contrasto alle radiazioni nucleari. Tonya Zavasta parla nel suo libro, Quantum Eating, di diversi dottori russi che sono riusciti a riabilitare pazienti sopravvissuti alla tragedia di Chernobyl e credono fermamente che il digiuno, sia a secco che ad acqua, sia l’unico modo per la ristorazione degli acidi nucleici, Dna e Rna. Anche le cellule danneggiate cominciano poi a dividersi normalmente.
DURATA IDEALE del DIGIUNO a SECCO
Anna Yakuba suggerisce di non oltrepassare i 3 giorni di digiuno a secco per gli autodidatti, cominciare con un periodo di 24 o 36 ore. Il dott. Filonov fa digiunare i suoi pazienti a secco fino ad un tetto massimo di 14 giorni. E nel libro dei Guinness Book of Records è stata testimoniata la sopravvivenza di una persona senza mangiare o bere per 18 giorni.
Ci sono comunque diverse testimonianze su youtube di persone che hanno fatto delle esperienze con il digiuno secco e che hanno deciso di condividere le loro emozioni e sensazioni. Sono spesso arrivati ad un periodo di digiuno secco di 7, 9 o anche 12 giorni.
La Yakuba stessa ha portato a termine un digiuno a secco di 3 giorni e mezzo assieme al suo ragazzo ed è stata per entrambi un’esperienza molto piacevole, anche più di un digiuno ad acqua.
COME INTERROMPERE il DIGIUNO a SECCO e COME RIALIMENTARSI
Come per il digiuno ad acqua, il modo di terminare il digiuno secco è importantissimo.
Bisogna fare attenzione a come si riprende a bere e a mangiare. Il dott. Filonov suggerisce di bere 2 litri di acqua pura in 2 ore, pianissimo, tenendo ogni sorso in bocca il più a lungo possibile. E di continuare per le successive 12 ore a sorsi piccolissimi e a brevi intervalli. Per la rialimentazione, Anna Yakuba suggerisce di spezzare un digiuno a secco con un succo di 2 arance, 1 limone, mezzo pompelmo.
Di sera consiglia un’insalata cruda. Non vengono raccomandati digiuni autodidatti di oltre 3-5 giorni.
NESSUN TIPO di IMPEDIMENTO CLIMATICO
Il digiuno a secco è molto popolare in Russia, paese assai avanzato dal punto di igienistico- naturale e paese dalle lunghe tradizioni digiunistiche. Anna Yakuba gestisce il suo centro in Ukraina. Il freddo non è affatto un impedimento. Anzi, le cellule diventano delle camere inceneritrici di tossine, fornendo un sottile e costante tepore all’interno del corpo. Questo fatto viene confermato in concreto dall’esperienza diretta.
IMPORTANZA dell’ARIA PURA e FRESCA, NONCHÉ dell’UMIDITÀ ATMOSFERICA
Ad ogni modo viene suggerito di fare questo tipo di digiuno in montagna, in campagna o anche al mare, dove l’aria è pura e fresca, dove non c’è smog. Ricordiamoci che la pelle diventa più permeabile e quindi tenderà ad assorbire l’aria e l’acqua atmosferica. Sarebbe un peccato riempirsi di monossido di carbonio e altri veleni proprio quando si cerca di fare pulizia e depurazione. Viene consigliato anche di dormire all’aria aperta, ancor meglio vicino ad un fiume.
Una TECNICA STRAORDINARIAMENTE EFFICACE che TROVERÀ GRANDE DIFFUSIONE nel MONDO INTERO
Il digiuno a secco può portare importanti cambiamenti. Cambiamenti fisici in meglio, ma anche sblocchi emozionali e profonda riconnessione con il sé e il creato. Si tratta dunque di una tecnica straordinaria che tenderà a diffondersi sempre di più diffusa anche nel mondo occidentale, perché molto potente ed efficace. “La nostra esperienza con il digiuno a secco ci ha particolarmente sorpresi per la sua leggerezza e la sua semplicità, per cui intendiamo ripeterla quando ne sentiremo la necessità”, ha concluso Anna Yakuba.
By Valdo Vaccaro – Tratto da: valdovaccaro.com