EMODIETA o dieta del Gruppo Sanguigno – 3
La DIETA del DONATORE di Sangue
Abbiamo ritenuto opportuno far conoscere ai nostri donatori, traendo le notizie da una pubblicazione di Natura e Scienza, la proposta rivoluzionaria di Peter D’Adamo (naturopata statunitense) secondo la quale i gruppi sanguigni sarebbero lo specchio in cui è possibile leggere il passato dei nostri antenati, con la progressiva evoluzione della specie umana. (Questa teoria, che non si limita ad una ricostruzione antropologica della vita sul pianeta, propone anche il gruppo sanguigno come impronta genetica che caratterizza la nostra identità individuale e condiziona la nostra reattività ed i nostri comportamenti)
La scoperta di Peter D’Adamo consiste essenzialmente nel considerare i 4 gruppi sanguigni 0, A, B, AB come la chiave interpretativa dei misteri della vita, della salute e della malattia. La appartenenza di ogni individuo a uno dei
gruppi sanguigni costituisce l’impronta genetica che caratterizza la nostra identità e condiziona la nostra reattività ed i nostri comportamenti. Nei 4 gruppi sanguigni della popolazione umana sono pertanto iscritte le capacità di adattamento soprattutto del sistema digerente e di quello immunitario, che hanno reso possibile la vita dei nostri antenati e la nostra.
Nasce dunque un profilo per ciascuno dei 4 gruppi sanguigni che permette di suggerire un programma ottimale, con la consapevolezza dei propri punti di forza e della vulnerabilità nei confronti di determinate malattie, con la possibilità di una scelta corretta degli alimenti adatti e dei cibi da evitare, con la proposta di comportamenti capaci di assicurare la risposta personale ottimale nei confronti dello stress al fine di rallentare il processo di invecchiamento.
COSA SONO E QUALI SONO I GRUPPI SANGUIGNI
I sistemi di classificazione dei gruppi sanguigni umani sono numerosi. Il gruppo sanguigno AB0 è il più importante di tali sistemi. L’identificazione AB0 permette di individuare 4 tipi diversi di gruppo sanguigno: 0, A, B, AB. Questi “gruppi” vengono detti “sanguigni” in quanto formano i diversi gruppi di persone che possono scambiare il sangue tra di loro senza reazioni avverse.
Vengono riassunte, in breve, le caratteristiche dei 4 gruppi:
vedi: Emodieta 1 + Emodieta 2 + Crudismo + Scienza della Nutrizione + Molecole Buone = Cibo adatto
vedi anche: Sangue succo peculiare + Test goccia di sangue + Circolazione sanguigna
LECTINE
“Molte lectine (proteine presenti negli alimenti, dotate della proprietà di agglutinazione) presentano caratteristiche simili a quelle degli antigeni dei gruppi sanguigni e si comportano pertanto come nemici per le persone che possiedono anticorpi diretti contro quello specifico antigene. Il latte per esempio possiede lectine simili all’antigene B: se una persona con sangue di tipo A ne beve un po’, il suo sistema immunitario metterà subito in moto i meccanismi di agglutinazione nel tentativo di eliminare l’intruso (…).
Ciascuna lectina, però, ha le sue predilezioni e quindi gli organi che possono essere colpiti sono diversi. Una volta giunta a destinazione, la lectina esercita un effetto magnetico sulle cellule che la circondano; le attira e favorisce la formazione di microscopici agglomerati che, in un secondo tempo, vengono distrutti”.
COSA SONO LE INTOLLERANZE ALIMENTARI
Le intolleranze alimentari rappresentano l’incapacità di soggetti appartenenti ad un determinato gruppo sanguigno di digerire normalmente certi alimenti per la presenza di sostanze dannose, capaci di innescare fenomeni minimi di agglutinazione che sommandosi nel tempo possono esitare in varie espressioni di malattia.
Per identificare le sostanze verso cui si è intolleranti si propone di fare riferimento al proprio gruppo sanguigno, espressione dell’adattamento della specie umana ad un determinato contesto alimentare che ha consentito la sopravvivenza ai nostri antenati, ma che continua a condizionarci. Le stesse reazioni gravi di agglutinazione, che mettono in pericolo la vita di soggetti che ricevono trasfusioni da persone di un gruppo sanguigno incompatibile, si verificano, anche se in misura minima ed impercettibile, quando introduciamo alimenti ricchi di sostanze con struttura chimica simile agli antigeni del sangue incompatibile, capaci di indurre fenomeni dannosi progressivi.
COSA SONO LE LECTINE E COME SI POSSONO INDIVIDUARE
Uno degli elementi cardine dell’ipotesi sostenuta da Peter D’Adamo è l’intolleranza di ciascuno dei 4 gruppi sanguigni per alcune categorie di alimenti, conseguente alla presenza di lectine.
Ogni gruppo sanguigno ha la capacità di metabolizzare alcune di tali proteine e non altre. Così quando ingeriamo un cibo contenente lectine incompatibili con il nostro gruppo sanguigno, queste ultime possono provocare fenomeni di agglutinazione nel sangue o precipitare nel contesto di diversi organi-bersaglio.
In tal modo sono stati caratterizzati 4 profili dietetici, per ciascuno dei 4 gruppi sanguigni, consigliando una dieta ideale basata sulla riduzione o eliminazione dei cibi difficili da digerire, contenenti le lectine capaci di provocare reazioni di agglutinazione.
Sarà così possibile correggere errori alimentari, trattare le varie manifestazioni morbose, prevenire la comparsa delle affezioni, ridurre il peso in caso di sovrappeso o obesità, ottimizzare il potenziale di salute di ciascuno, secondo il gruppo sanguigno di appartenenza.
Ovviamente il consumo di cibi ricchi di lectine incompatibili con il proprio gruppo sanguigno comporta un’aumentata eliminazione di indacano a livello urinario. Secondo l’esperienza di Peter D’Adamo i risultati delle reazioni con il test dell’indacano vanno interpretati secondo la seguente valutazione:
* 0-2: valore buono
* 2-3: presenza di qualche problema,
* 3-4: condizione critica.
Il test dell’indacano (sulle urine) consente anche di monitorare nel tempo i successi conseguiti seguendo la dieta adatta al proprio gruppo sanguigno, tanto da essere evidenti già dopo le prime 2 settimane.
COME SI POSSONO CLASSIFICARE GLI ALIMENTI DELLA DIETA IN BASE AI GRUPPI SANGUIGNI
Nella parte finale del testo vengono elencati i principali alimenti in relazione ai 4 gruppi sanguigni. Per ciascuno di essi vengono distinti gli alimenti adatti e benefici, quelli indifferenti e quelli sconsigliati (da limitare o evitare).
Gli alimenti “adatti” ad ogni singolo gruppo sanguigno svolgono un ruolo nutrizionale ottimale, assicurando inoltre un’attività antiossidante, antimutagena ed anticancro.
Gli alimenti indicati come “indifferenti” svolgono principalmente un ruolo nutrizionale in quanto assicurano al corpo umano il necessario apporto di calorie.
Gli alimenti “sconsigliati” vanno limitati o evitati in quanto, contengono sostanze indigeribili per i soggetti di quel determinato gruppo sanguigno, come le “lectine”, capaci di formare addensamenti ed aggregati collosi che mobilitano le funzioni di eliminazione dell’organismo e che possono indurre un insieme estremamente vario di disturbi, da quelli più semplici a quelli più gravi.
QUALI SONO I VANTAGGI DI UNO STILE DI VITA BASATO SUL PROPRIO GRUPPO SANGUIGNO
Essere in sintonia con il proprio programma genetico nel quale è prevista in larga misura l’espressione della vita di ciascuno, significa saper governare con saggezza il proprio corpo, nella consapevolezza dei propri elementi di forza e della propria vulnerabilità, nella scelta di un modello alimentare e di uno stile di vita che assicuri il benessere nella sua pienezza ed il rallentamento della vecchiaia.
La conoscenza del proprio gruppo sanguigno costituisce la base per il raggiungimento dell’equilibrio biologico e dell’armonia totale di ciscuna persona.
Oltre a queste considerazioni di ordine generale, è opportuno un comportamento alimentare ed uno stile di vita conforme al gruppo sanguigno di appartenenza, soprattutto quando si tratta di perdere peso o di controllare il proprio peso.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE GENERALI DEL TIPO 0
Il tipo 0 indicato come “il Cacciatore-Raccoglitore”, sarebbe il gruppo sanguigno più antico, comparso circa 40.000 anni fa nel continente africano e da lì successivamente diffuso verso Asia ed Europa in cerca di nuovi territori di caccia. I nostri progenitori erano cacciatori che si nutrivano della carne degli animali, di radici e di semi. I soggetti di tipo 0 conserverebbero la robustezza, il coraggio, la minor capacità di adattamento ai mutamenti sociali ed ambientali con ridotta tendenza alla cooperazione, propria dei loro antenati.
In genere il tipo 0 presenta le seguenti caratteristiche
– apparato digerente efficiente;
– sistema immunitario attivo;
– difficoltà di adattamento a nuove condizioni ambientali e nutrizionali;
– tendenza ad un rallentamento dell’attività tiroidea;
– benessere da un’attività fisica o sportiva e particolarmente intensa;
– benessere seguendo una dieta ricca in proteine (carni magre, pesce), frutta e verdura;
– scarsa tolleranza per cereali, legumi, pasta, latte e latticini;
I soggetti del tipo 0 presentano una maggiore tendenza alle seguenti affezioni morbose:
– disturbi della coagulazione;
– processi infiammatori;
– dolori articolari;
– ulcera gastroduodenale;
– manifestazioni allergiche.
DIETA E STILE DI VITA OTTIMALE
La dieta e lo stile di vita ottimale sono riassunte nelle seguenti 10 linee guida:
1. Consumare carni magre (agnello, fegato, manzo, vitello, pollo, coniglio, anatra, tacchino) bilanciando l’apporto di proteine con l’assunzione di verdura e frutta.
2. Favorire il consumo di pesce, crostacei, frutti di mare, (ricchi di acidi grassi Omega 3), evitando aringhe in salamoia, caviale, pesce gatto, polpo, salmone affumicato, pesce salato, essiccato o conservato.
3. evitare o ridurre carne di maiale, salumi, insaccati, affettati, carni conservate, cibi in salamoia.
4. limitare il consumo di latte, latticini, formaggi e uova. E’ consentito l’uso del burro, mozzarelle, fiocchi di latte magro, latte e formaggio di soia.
5. Limitare i prodotti a base di farina di frumento, mais e cereali (pane, pasta, polenta). Il glutine contenuto nei prodotti a base di frumento è ricco di lectine che frenano l’attività dell’insulina e rallentano l’utilizzazione energetica. Eliminando pane e pasta si ottiene, con facilità, un rapido calo ponderale.
6. Consumare frutta e verdura in abbondanza. Ridurre il consumo di ortaggi (cavoli, cavoli di Bruxelles, verze), in quanto potrebbero deprimere l’attività tiroidea. Limitare il consumo di ortaggi appartenenti alla famiglia delle Solanacee (melanzane, patate, ad eccezione dei pomodori) in quanto ricchi di lectine che tendono a depositarsi nelle strutture delle articolazioni, provocando processi infiammatori articolari dolorosi.
7. Privilegiare l’olio d’oliva, evitare i sottaceti. Il massimo potere antiossidante si manifesta nell’olio vergine.
8. Limitare il caffe’, preferire il tè. Il caffe’ e’ controindicato per i soggetti di tipo 0, in quanto induce un incremento della secrezione gastrica e pancreatica. Sono pure da evitare le bibite frizzanti e a base di cola. E’ consentito bere uno o due bicchieri al giorno di vino rosso, durante i pasti.
9. Evitare la sedentarietà. Praticare attività fisica regolare e intensa. Si può ridurre il peso e superare le condizioni di stress, vincendo tensione, stanchezza e depressione con una regolare attività fisica o sportiva.
10. In presenza di disturbi utilizzare fitocomplessi o infusi specifici adatti (Fieno greco, Liquirizia, Luppolo, Menta, Olmo, quercia marina, Rosa canina, Tarassaco e Tiglio)
Particolarmente efficace nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità risulta l’impiego della Quercia marina (Fucus vesiculosus). Evitare preparati o infusi a base di Aloe, Bardana, Echinacea, Genziana, Rabarbaro, sconsigliati a motivo della loro attività stimolante sulle secrezioni gastriche e sul sistema immunitario o per la presenza di lectine dannose.
In definitiva si riassume in modo efficace la dieta e lo stile di vita più consoni al gruppo 0:
“Le persone con gruppo sanguigno di tipo 0 stanno bene seguendo una dieta ricca di proteine animali ed un programma di attività fisica intensa (…) Non tollerano bene i prodotti caseari e cereali”.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE GENERALI DEL TIPO A
Il tipo A definito come “l’Agricoltore”, sarebbe comparso circa 15.000 anni fa, in Medio Oriente, a seguito delle mutate condizioni di vita che si verificano con l’introduzione della coltivazione e dell’addomesticamento degli animali. Inserito in gruppi, il soggetto del tipo A, appare meno aggressivo del tipo 0, dotato di maggiore capacità di pianificazione e di collaborazione.
In generale, il tipo A presenta le seguenti caratteristiche biologiche:
– apparato digerente fragile;
– sistema immunitario vulnerabile;
– adattamento a condizioni ambientali e nutrizionali stabili;
– benessere da un’attività fisica o sportiva rilassante;
– benessere da una dieta ricca in cereali e legumi (dieta vegetariana);
– scarsa tolleranza per carne, frumento, latte e latticini. Per molti aspetti, il metabolismo del tipo A è l’esatto opposto di quello del tipo 0.
I soggetti del tipo A manifestano più frequentemente la tendenza alle seguenti affezioni:
– anemia;
– affezioni epatiche;
– disturbi cardiocircolatori;
– diabete del tipo I°;
– neoplasie.
DIETA E STILE DI VITA OTTIMALE
La dieta e lo stile di vita ottimale sono riassunte nelle seguenti 10 linee guida:
1. Preferire una dieta a base di cereali, legumi, verdure. Ottimale per il benessere delle persone appartenenti al tipo A è la dieta di tipo vegetariano.
2. Consumare frutta in abbondanza (almeno 3 volte al giorno).
3. Limitare o evitare il consumo di carne, introducendo semmai piccole quantità di pesce. Evitare il consumo di cibo conservato, salato, sotto-sale o affumicato (insaccati, salumi stagionati, carni conservate, cibi in salamoia).
4. Ridurre latte, latticini, formaggi. I soggetti che manifestano una produzione eccessiva di muco con affezioni di tipo catarrale a livello delle prime vie aeree (raffreddore, sinusite, otite, bronchite) dovranno limitare fortemente il consumo di latte e latticini. La soia e i suoi derivati sono particolarmente utili per i soggetti del tipo A.
5. Evitare i cibi precotti e le carni insaccate, conservate o affumicate.
6. Consumate pesce in piccole quantità (carpa, cernia, coregone, merluzzo, salmone, sardine, trota) escludendo i pesci piatti come le sogliole e le passere di mare, in quanto contengono un tipo di lectina particolarmente irritante per l’apparato digerente.
7. Consumare semi oleosi e frutta secca (riducono il colesterolo e proteggono cuore e vasi) Evitare noci brasiliane e pistacchio.
8. Contenere il consumo di prodotti a base di farina di frumento.
9. Praticare attività fisica rilassante (Yoga, bicicletta, attività natatoria, escursioni).
10. Utilizzare fitocomplessi o infusi specifici adatti (Aloe, Bardana, Biancospino, Camomilla, Cardo marino, Echinacea, Valeriana). Evitare preparati o infusi a base di Barba di mais e Rabarbaro.
In definitiva si riassume in modo efficace la dieta e lo stile di vita più consuni al gruppo A:
“Le persone di tipo A si sentono meglio seguendo una dieta vegetariana, un’eredità tramandata dai loro antenati che erano diventati stanziali, contadini e poco aggressivi (…). Per molti aspetti, il metabolismo del tipo A è l’esatto opposto di quello del tipo 0”.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE GENERALI DEL TIPO B
Il tipo B, definito “il Pastore e il Nomade”, avrebbe fatto la sua comparsa, circa 10.000 anni fa, tra le popolazioni Mongoliche e Caucasiche dell’Asia centrale, penetrando successivamente in Europa con le invasioni barbariche. Rappresenta il culmine dell’evoluzione dell’uomo e sarebbe caratterizzato essenzialmente da equilibrio, adattabilità e creatività.
In generale, il tipo B presenta le seguenti caratteristiche biologiche:
– apparato digerente efficiente;
– sistema immunitario attivo;
– facilità di adattamento ambientale e nutrizionale;
– benessere da un’attività fisica o sportiva moderata ed equilibrata;
– benessere seguendo una dieta variata ed equilibrata con latte e latticini;
– scarsa tolleranza per salumi, carne di maiale, frutti di mare, semi e frutta secca.
I soggetti del tipo B presentano una maggiore tendenza alle seguenti affezioni:
– sindrome da affaticamento cronico;
– diabete;
– malattie autoimmuni.
DIETA E STILE DI VITA OTTIMALE
La dieta e lo stile di vita ottimale per i soggetti appartenenti al gruppo sanguigno B sono riassunte nelle seguenti 10 linee guida:
1. Seguire una dieta varia ed equilibrata. Il tipo B è dunque un perfetto onnivoro.
2. Consumare latte e latticini. Il tipo B è l’unico che tollera bene i prodotti caseari e le uova.
3. Consumare carni magre. Da evitare le carni di maiale, i salumi ed il pollo.
4. Limitare il consumo di salumi (salame, pancetta, prosciutto, salsicce, mortadella, affettati ed insaccati)
5. Consumare pesce, evitare i frutti di mare. Sono sconsigliati: acciughe, anguilla, cozze, gamberi, granchi, lumache, ostriche, polpo, vongole.
6. Consumare ortaggi a foglia verde e frutta in abbondanza.
7. limitare i prodotti a base di frumento e granoturco. In generale il tipo B non tollera le lectine presenti nel glutine del frumento e del granoturco. In particolare, il frumento induce un rallentamento sia del processo digestivo e di quello metabolico con la conseguenza di una tendenza all’accumulo di grasso, spesso associato a senso di stanchezza, ritenzione idrica ed ipoglicemia.
8. limitare il consumo di semi e frutta secca ricchi di lectine che non riescono a digerire (arachidi, nocciole, pistacchi, sesamo).
9. Praticare un’attività fisica moderata ed equilibrata Ideale per il tipo B è la pratica di attività fisica e sportiva che comporti un equilibrio tra componente fisica e mentale (esercizi aerobici, la bicicletta, il nuoto, il tennis, le arti marziali). Evitare sport eccessivamente competitivi (calcio, basket).
10. Utilizzare fitocomplessi o infusi specifici adatti (Eleuterococco, Ginseng, Liquirizia, Menta e Salvia). Evitare preparati o infusi a base di Aloe, Barba di mais, Fieno greco, Luppolo, Rabarbaro e Tiglio.
In materia concisa si coglie l’essenziale dei soggetti del gruppo sanguigno B in questa affermazione:
“Per molti aspetti, il tipo 0 e quello A sembrano essere uno opposto dell?altro. Il tipo B, invece, è dotato di caratteristiche del tutto uniche (…). La dieta del tipo B è molto bilanciata e include una grande varietà di alimenti”.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE GENERALI DEL TIPO AB
Il tipo AB viene definito “il Moderno” o “l’Enigmatico”. Il gruppo sanguigno AB è relativamente giovane e raro: ha fatto la sua prima comparsa meno di mille anni fa ed è posseduto solo dal 2-5% della popolazione. La presenza di due antigeni, infatti, gli conferisce caratteristiche simili, per certi aspetti, a quelle del gruppo A, per altri a quelle del gruppo B, e per altri ancora a una fusione di entrambi i gruppi. Il gruppo sanguigno AB è comparso in Europa, a seguito della mescolanza di popolazioni diverse, nel corso delle invasioni barbariche. Il tipo AB presenterebbe una capacità di adattamento ai mutamenti di tipo ambientale, alimentare, sociale e culturale della vita moderna.
In generale, il tipo AB presenta le seguenti caratteristiche biologiche:
– apparato digerente fragile;
– sistema immunitario vulnerabile;
– facilità di adattamento alle condizioni di vita moderna;
– benessere da una attività fisica o sportiva rilassante e moderatamente impegnativa;
– benessere da una dieta mista, ma con moderazione;
– scarsa tolleranza per carni rosse, pasta, fagioli, frutta secca.
Il tipo AB presenta più frequentemente la tendenza alle seguenti affezioni:
– malattie cardiocircolatorie;
– anemia;
– neoplasie.
DIETA E STILE DI VITA OTTIMALE
La dieta e lo stile di vita ottimale per i soggetti appartenenti al gruppo sanguigno AB sono riassunte nelle seguenti 10 linee guida:
1. Limitare il consumo di carni rosse, evitare carni insaccate, conservate o affumicate;
2. Consumare pesce e frutti di mare, importante fonte di proteine animali. Evitare acciughe, anguilla, aragosta, gaberi, granchi, ostriche, polpo, spigola, vongole.
3. Ridurre i prodotti a base di farina di frumento, in caso di sovrappeso, obesità e produzione eccessiva di muco con affezioni di tipo catarrale a livello delle prime vie aeree.
4. Limitare il consumo della pasta (1-2 volte alla settimana). Il riso è perfettamente digeribile per il tipo AB.
5. Consumare latte, latticini e formaggi. Soggetti che manifestano una produzione eccessiva di muco con affezioni di tipo catarrale a livello delle prime vie aeree (raffreddore, sinusite, otite, bronchite) dovranno limitare fortemente il consumo di latte e latticini.
6. Consumare ortaggi, in particolare pomodori e frutta in abbondanza.
Gli antiossidanti presenti nel succo di pomodoro inibiscono la formazione di composti N-nitroso ad alta attività cancerogena. Particolarmente indicati sono i frutti alcalini (prugne, uva, frutti di bosco) e l’ananas. L’uva nera contiene numerosi polifenoli antiossidanti e anticancro (920 mg/Kg.). Nell’uva è presente, inoltre, l’acido ellagico, ad azione anticancro contro i tumori di esofago, fegato, polmoni e pelle.
7. Privilegiare i grassi vegetali, in particolare l’olio d’oliva. Evitare l’aceto ed i sottaceti. Evitare l’uso dell’aceto e del pepe, in tutte le varietà.
8. Vino rosso,caffe’ e the’ sono bevande adatte. Il vino rosso aumenta la protezione cardiaca e vascolare inducendo un aumento del colesterolo “buono”. E’ bene bere uno o due bicchieri al giorno di vino rosso, durante i pasti. Negli ultimi anni si è scoperto il ruolo antiossidante e anticancro del tè verde.
9. Preferire attività fisica e sportiva rilassante e moderatamente impegnativa (Yoga, Tai Chi, passeggiate, bicicletta, nuoto, tennis).
10. Utilizzare fitocomplessi o infusi specifici adatti (Biancospino, Camonilla, Cardo mariano, Echinacea, Eleuterococco e Valeriana). Evitare preparati o infusi a base di Aloe, Barba di mais, Fieno greco, Luppolo, Rabarbaro e Tiglio.
Si riassume in modo efficace la dieta e lo stile di vita più consoni al gruppo AB:
“Il gruppo AB è relativamente giovane e raro: ha fatto la sua comparsa meno di mille anni fa ed è posseduto solo dal 2/5% della popolazione (…) La presenza di due antigeni, infatti, conferisce caratteristiche simili, per certi aspetti, a quelle del gruppo A, per altri a quelle del gruppo B, e per altri ancora a una fusione di entrambi i gruppi”.
FONTI BIBLIOGRAFICHE:
Queste notizie sono state tratte da:
Bruno Brigo, Dieta e gruppi sanguigni, la proposta rivoluzionaria di Peter D’Adamo, I Tascabili di Dieta & Salute, supplemento n.1 a Farmacia News febbraio 2000, ed. Tecniche Nuove.
Bruno Brigo, medico con specializzazione in Medicina interna, Terapia fisica e Riabilitazione, vive e lavora a Verona. Pratica e insegna omeopatia, filoterapia, e oligoterapia.
Chi volesse avere ulteriori dettagli e informazioni sugli alimenti adatti, indifferenti e sconsigliati potrà trovarli nel Libro dei Tascabili n° 19, con i disegni di Maria Brigo, al modico prezzo di Euro 2,58 (Lire 5000).
Tratto da: cliomg.clio.it