Crudeltà a tavola: ecco cosa c’è dietro il “foie gras”
Ha un bel dire l’Unione Europea col suo divieto all’alimentazione forzata degli animali. In Francia la tradizione del foie gras è considerata al di sopra delle direttive Ue e il diritto del gourmet al suo antipasto di paté di fegato d’oca, superiore al diritto degli animali a una vita senza inutili sofferenze.
Ma cosa c’è dietro la cremosa prelibatezza francese? Il foie gras (letteralmente “fegato grasso”) è il fegato malato di un’oca o di un’anatra che è stata sovralimentata forzatamente, più volte al giorno, per mezzo di un tubo metallico, lungo 20-30 cm, infilato in gola e spinto giù fino allo stomaco. Per costringere il suo organismo a produrre il foie gras, l’animale deve ingerire un’enorme quantità di mais in pochi secondi. Questo comporta l’aumento delle dimensioni del fegato quasi di dieci volte superiore rispetto a quelle normali e lo sviluppo di una malattia nell’animale: la steatosi epatica.
Visto che cercano di divincolarsi per fuggire alla loro sorte orrenda, le oche vengono tenute in gabbie che impediscono loro ogni movimento. Ma se si agitano durante la fase di “ingozzamento”, rischiano lacerazioni al collo e il soffocamento. È infatti normale che l’esofago dei poveri animali si contragga quando il tubo gli viene inserito in gola e la perforazione del collo può essere per loro fatale.
Nel periodo di alimentazione forzata il tasso di mortalità delle anatre è da dieci a venti volte superiore al normale
Subito dopo ogni sessione di alimentazione forzata, l’animale soffre di dispnea e diarrea. L’allargamento del fegato comporta difficoltà respiratorie e rende doloroso qualsiasi movimento. Questo trattamento porta alla morte dell’animale alimentato forzatamente ma in genere si cerca di macellare i volatili prima che muoiano per le ripetute sofferenze. In ogni caso gli animali più deboli sono già moribondi al momento dell’arrivo al macello.
Ma le violenze non finiscono qui visto che a molti viene amputata parte del becco, senza anestesia, con pinze o forbici per facilitare l’alimentazione o per evitare che le oche si becchino a vicenda.
Quando il loro fegato è giunto alle dimensioni volute gli animali vengono appesi a testa in giù per essere fulminati con l’energia elettrica, per poi essere sgozzati. Solo i maschi subiscono questo trattamento in quanto i fegati delle femmine hanno più vene di quelli dei maschi, cosa che, evidentemente rende il foie gras meno pregiato. I pulcini di anatre e oche appena nati vengono infatti selezionati in modo che solo i maschi vengano avviati all’alimentazione forzata. Gli altri vengono semplicemente buttati.
Il video-documentario mostra come i piccoli scartati vengano lanciati in un imbuto e distrutti per diventare, probabilmente, mangime per altri animali. Alcune femmine vengono fatte crescere per produrre e covare le uova che daranno nuovi pulcini, ma una volta giunte a fine carriera vengono macellate anch’esse. Gli allevatori più pietosi usano stordirle brevemente col gas prima del sacrificio.
Sono molte le associazioni animaliste che da anni si mobilitano per porre fine a queste crudeltà ma nel 2005 il Parlamento francese ha votato un emendamento che attribuisce al paté di fegato d’oca l’etichetta di “patrimonio culturale e gastronomico”. Sul Web si può trovare la petizione da firmare e inviare al governo francese perché decida, finalmente, di rispettare le direttive europee ponendo fine alle sofferenze di questi poveri volatili.
By Claudia Mura – tratto da: animali.tiscali.it
Ricordiamo che:
1 – le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
2 – Nel grasso sono contenute anche TUTTE le tossine liposolubili, o lipoaggregabili, in specie i metalli tossici contenuti nei cibi, materiali dentari, Vaccini e Farmaci, cosmetici ecc.