La nuova tecnologia degli integratori in sospensione Gel
Meglio la Frutta e la verdura CRUDA + Crudismo + Scienza della Nutrizione + Tracciabilita’ dei Cibi + Integratori + Molecole Buone = Cibo adatto
Gli integratori alimentari oggi in commercio, hanno alcuni grossi svantaggi :
Pillole: si assorbono in modo inefficiente, difficili da inghiottire e creano problemi allo stomaco.
Polveri: non sono pratiche, necessitano di acqua, e shaker.
Bibite energetiche: non sono comode da portare, devono essere conservate in frigo.
Barrette: Sono difficili da digerire, vengono assorbite solo in 4/5 ore.
Recentemente gli scienziati di una multinazionale hanno aggiunto una scoperta tecnologica nell’’assunzione di integratori attraverso l’introduzione della tecnologia Gel in sospensione.
Questa nuova scoperta scientifica nell’assimilazione dei nutrienti sta rivoluzionando l’industria del benessere. La tecnologia del gel in sospensione (brevettata) offre una migliore via per bruciare grassi ed aumentare l’energia corporea.
Scelti gruppi di atleti, tra cui corridori, maratone e triathlon hanno sperimentato per diversi anni piccoli pacchetti di gel ottenendo un aumento di energia temporanea.
Fondamentalmente ci sono tre fattori critici che influenzano l’efficienza di ogni supplemento nutrizionale che normalmente assimilate.
Essi sono:
a – ingestione a tempo dovuto o corretto
b – corretta quantità dei componenti nutrizionali
c – elevata possibilità di assimilazione dei nutrienti
Gli integratori in sospensione Gel, soddisfano tutti e tre questi fattori. Attraverso questa tecnologia i nutrienti giornalieri possono essere assunti dappertutto velocemente e facilmente.
Essi sono formulati per contenere le quantità perfettamente fisiologiche di nutrienti vitamine e minerali. La tecnologia gel in sospensione brevettata assicura che i nutrienti siano altamente assimilabili a livello biologico cellulare.
In genere si utilizza fruttosio granulare (non sciroppo di grano altamente ricco di fruttosio) per addolcire tutti i prodotti, pero’ e’ sempre meglio utilizzarne il meno possibile ! (NdR: recenti ricerche hanno dimostrato che il fruttosio altera centinaia di geni cerebrali)
Il fruttosio è pericoloso ? – 12 Dic. 2010
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Fallimento totale e irreversibile degli integratori minerali e delle vitamine sintetiche
Edizione Straordinaria On-line del Journal of the American Medical Associatio. – Una notizia e una pagina storica che l’Igienismo Naturale aspettava da anni.
In data 10/12/08 il Financial Time parte con un articolo di Clive Cookson da Londra, che riporta la notizia che noi igienisti-naturali aspettavamo da anni. L’America rivela al mondo i risultati veraci, nudi e crudi, scioccanti e sconvolgenti, dei due maggiori esperimenti mondiali su vitamine sintetiche e integratori salino-minerali:
Esperimento 1: 35000 soggetti maschi di mezza età, durata 5 anni, suddivisi in 2 gruppi A e B.
Gruppo A sottoposto a dosi giornaliere di vitamine C ed E sintetiche più selenio inorganico come integratore salino, e Gruppo B sottoposto a dosi placebo di pillole apparentemente identiche, ma contenenti solo innocente mollica di pane.
Esperimento 2: 15000 soggetti maschi, tutti medici volontari, durata 8 anni, suddivisi in 2 gruppi A e B.
Gruppo A sottoposto a dosi giornaliere di vitamine C ed E sintetiche, e gruppo B sottoposto a dosi placebo di pillole colorate identiche alle precedenti ma contenenti solo innocente mollica di pane.
Ironia della sorte, o tiro mancino del destino, entrambi gli studi sono stati sovvenzionati con straordinari fondi della Pfizer e dei maggiori gruppi farmaceutici americani, con la dichiarata intenzione di confermare le prime menzognere indicazioni degli anni 90, le quali promettevano mari e monti agli ammalati di cancro e di altre malattie gravi.
Ebbene, e questa è la notizia scoop del secolo, i due esperimenti hanno rivelato, con estremo scorno delle industrie farmaceutiche, l’esatto contrario di quello che si proponevano di dimostrare.
In pratica Pfizer and Company si sono dati una grande botta sui già fiappi attributi.
I due esperimenti hanno provato infatti, in modo inconfutabile, che i minerali inorganici degli integratori, gli antiossidanti farmacologici, le vitamine sintetiche che stanno alla base dei tutte le scelleratezze mediche e dietologiche di questi ultimi venti anni, non solo non fanno da schermo protettivo contro il cancro alla prostata (che era poi l’argomento topico di partenza), contro il cancro più in generale, contro l’infarto e le malattie in genere, ma addirittura comportano un peggioramento consistente e progressivo delle varie situazioni patologiche, visto che i gruppi placebo utilizzati sono usciti dai due separati esperimenti in condizioni marcatamente migliori rispetto ai gruppi vitaminizzati e mineralizzati artificialmente.
I commenti a caldo di una Medicina sconvolta e disorientata.
Non un’onda distruttrice ma uno tsunami planetario.
I due esperimenti americani del 2008 sugli integratori promettono fuoco e fiamme.
Non è un’onda distruttrice, ma uno tsunami planetario.
C’è già molta gente che sta mugugnando contro l’imbecillità della Pfizer di aver voluto e sostenuto tali prove, quando si sapeva già che gli integratori drogano e non guariscono.
Questo significa darsi la zappa sui propri piedi, dicono dalle parti di Atlanta.
I medici del mondo sono tutti con le antenne allungate. Sono ammutoliti. Non sanno cosa dire e cosa fare.
Non sanno davvero quali pesci pigliare.
Hanno prescritto integratori a destra e manca fino a ieri, tessendone doti sperticate e prendendoli pure per sè e per i propri familiari.
Con quale faccia affrontare adesso la clientela ? Ci mancava proprio anche questa tegola in testa.
Il dr Peter Gaun della University of Illinois di Chicago ha invitato i medici a non raccomandare e prescrivere più selenio e vitamine C ed E, e nessun altro antiossidante sintetico, visto che i dati degli anni 90, dove si guardava a quelle cure integrative con religiosa attesa non erano stati mai sottoposti a test abbastanza prolungati ed affidabili.
Il commento del dr Jody Moffat, health specialist al Cancer Research Institute-UK, è che i supplementi sintetici, non possono assolutamente sostituirsi a una dieta sana, e che alla fine diventano essi stessi fattore cancerogeno aggiuntivo.
Mangiare una dieta ad alto contenuto di frutta e verdura è il migliore modo, l’unico modo, per ottenere tutte le vitamine e i minerali di cui abbiamo bisogno, ha concluso il dr Moffat.
Le industrie produttrici di integratori mineral-vitaminici, faccia tosta più che mai, sono subito intervenute a dire la loro, sostenendo che i risultati dell’esperimento non inficiano e non azzerano le motivazioni per cui la gente prende le loro pillole.
Chiaro che il 12% della popolazione americana vive integrandosi in continuazione di vitamina C ed E.
Una fetta troppo importante di mercato per rinunciarci a cuor sereno.
Nessuna assoluzione dunque per i fabbricanti di integratori salini e vitaminici, per i produttori di bevande gatoradiche che rimangono nelle liste dei produttori di droga, di malattia e di morte.
Conferma puntuale e millimetrica dei risultati di Cambridge
L’esperimento 2000 di Cambridge era stato un duro colpo proibito all’America, un brutto rospo mai digerito per diversi motivi:
- A) Veniva dall’Inghilterra che sta sempre in Europa, e l’America non può farsi scavalcare e ridicolizzare dai suoi ex-colonizzatori anglosassoni su argomenti top-priority come quelli attinenti la salute.
E’ l’America che detta le regole sanitarie al mondo, non la vecchia Inghilterra di Carlo e Camilla.
- B) Sbriciolava e metteva in berlina tutte le peggiori malefatte degli ultimi 30 anni della FDA, della WHO, e del marciume medico ufficiale americano, come la scandalosa sovra-valutazione delle proteine, come la distorsione del fattore B12, come la criminale sotto-valutazione della vitamina C naturale.
- C) Rilanciava e riconfermava implicitamente le mai ben-digerite ricerche di un altro grande e proibito Europeo (russo e magari marxista) di nome Kautchakoff sulla leucocitosi, generata dalla carne e dalle proteine animali sul corpo umano fruttariano (ricerche tenute rigorosamente nascoste e insabbiate in America per decenni).
- D) Dava un duro colpo alla Pfizer, alla Roche, alla Merck, alla GlaxoSmithKline (GSK), alla Sanofi-Aventis, ai colossi mondiali del medicamento, per le affermazioni autorevoli e a voce grossa delle dottoresse Khaw e Welch sui 5 pasti di frutta matura al giorno atti a moltiplicare per 5-6 la quota minima di acido ascorbico e a stravolgere i dati FDA sull’apporto minimo giornaliero di vitamina C naturale (e non sintetica).
- E) Dava una sonora bastonata a tutte le male-industrie americane dei cibi proteici cotti (Kraft Foods) e alle bevande (Coca-Cola, Fanta, Seven-Up, Pepsi), a tutte le catene della fast-food restauration (McDonald, KFC, Burger King, Wendy), del caffé (Starbuck Coffee, The Pacific Coffee, The Coffe Bean & The Tea Leaf), dei dolcetti (Donkin’s Donuts) e dei gelati (Baskin-Robbins).
- F) Dava una mazzata mortale alla famigerata dieta-tranello Atkins e a tutte le diete assassine che si stavano già elaborando negli ultimi anni 90 (Gruppi Sanguigni di Peter D’Adamo, Zona di Barry Sears, South Beach di Arthur Agatson, Antiossidante di Ray Strand, e decine di altre diete minori tutte basate sulla farabutta e abominevole formula scassa-uomo del low-carb (bassi-carboni) e della high- protein (alte proteine), ispirate e supportate dalla Ndc (National Dairy Council) che incorpora i casari d’America, e dai potenti mega-gruppi dell’allevamento e della macellazione industriale americana, ruotanti intorno alla Ndc.
E fu per questi motivi che scattò implacabile l’apparato della CIA e dei servizi segreti ad insabbiare e nascondere i risultati di Cambridge agli occhi del mondo intero per quasi dieci anni, a ordire una feroce e sistematica congiura del silenzio, a impedire che tali risultati finissero sui telegiornali e sulle prime pagine dei giornali del mondo intero o addirittura, per carità, sui libri di testo e sui manuali medici e nutrizionisti delle università e degli ospedali, tutti ancorati e controllati militarmente dalla Santa Madre Chiesa Medica di Atlanta, tutti imbalsamati intorno ai perversi e svianti dati 1960 della FDA.
Erano gli anni 60, e le ambizioni dei casari-macellai americani divennero ambizioni planetarie.
La bella e ringiovanita America vincente del dopoguerra, andava di moda in ogni angolo del pianeta.
Il mondo intero era incollato alla radio per contendersi i vari The Platters, Elvis Presley, Neil Sedaka, Paul Anka, Roy Orbison, Pat Boone, Frank Sinatra, Bob Dylan.
L’America bella e accattivante del ritmo e della melodia, ed anche quella fantasmagorica e luccicante di Hollywood, con Marilyn Monroe, Rock Hudson e Jane Mansfield, stavano conquistando il mondo intero.
L’America lercia e puzzolente dei macelli e delle stalle-penitenziario sniffò la grossa opportunità e il grosso business che si poteva realizzare, sfruttando quella formidabile e irripetibile scia di ambasciatori eccellenti. Si trattava di agganciare i mercati del mondo intero, col prodotto made in USA, o meglio ancora col prodotto made nei macelli USA.
I primati ideologici di un incognito ricercatore privato italiano che prende appunti in proprio ed elabora teorie di opposizione frontale al marciume americano, e al trend macellatorio mondiale che affligge non solo l’Italia ma l’intero pianeta Terra
A inizio febbraio 2008, in una timida ma decisiva conferenza per pochi soci e accoliti all’AVA di Roma, il prof Franco Libero Manco presenta alla sua gente un Illustre Sconosciuto, spuntato per quasi-magia grazie a una tesi universitaria e a un libro circolante miracolosamente per fotocopie underground, presentandolo pubblicamente come elemento di spicco (a livello nazionale e mondiale, bontà e follia sua) della congiunzione tra etica e salutistica, prendendo il malcapitato in contropiede, sorprendendolo, e dandogli responsabilità e pesi che tale ospite non era abituato a immaginare e sostenere.
L’episodio viene seguito da altri che si susseguono a ritmo frenetico, grazie anche a un favorevole accoglimento della editoria on-line verso gli scritti di quel ricercatore strano e sui generis il quale, mancando una struttura universitaria adatta ad accogliere i suoi studi, ha pensato nel frattempo di rimboccarsi le maniche e di fondare una sua piccola università privata, libera e indipendente, di comportamento etico e di nutrizionismo igienistico-naturale.
Alla luce di questo ultimo strabiliante esperimento americano, che la CIA cercherà di bloccare ma con poche chance di riuscirci, l’incognito ricercatore si rende conto che tutto il suo schema ideologico ventennale prende più che mai forma, concretezza e valenza scientifica.
Non pensa e non dice che Franco Libero Manco avesse visto giusto nel percepire con arguzia e intuito i valori che stavano dietro quel libercolo di fortuna, giuntogli nelle proprie mani da un ex-Provveditore agli Studi di nome Giuseppe Maraglino, che lo aveva a sua volta ricevuto da uno scrittore-medico di nome Bruno Melas.
Ma riconosce che Manco seppe cogliere alcuni aspetti unici e originali delle sue posizioni.
Se il prof Giorgio Calabrese, che impazza e riempie giornalmente con autorevolezza e spocchia aristotelica gli schermi televisivi di questo paese, ha avuto il coraggio di annunciare sulla televisione di stato il proprio Teorema Calabrese (vedi articolo Tigre di Carta pubblicato on-line da Luigi Boschi), l’Illustre Sconosciuto si prende qui la briga di fare altrettanto, su Internet, mettendo in evidenza i lati essenziali del suo lavoro.
Raccontare se stessi è più imbarazzo che vanità
Esistono di sicuro in questo paese e nel mondo molte persone che, in assoluto anonimato, si comportano bene e mangiano bene, senza doverlo dire in giro e senza farsene alcun vanto.
Ero tra di loro per una vita intera ed ora, avendo guadagnato qualche critico e qualche estimatore, sono costretto a raccontare me stesso, non per vanità, ma per chiarezza.
Mentre abbozzavo le mie personali teorie sulla alimentazione, provenienti da una vita da vegetariano-fruttariano autodidatta e da diversi studi sull’argomento, decisi 15 anni fa di andare con tutta la mia famiglia alla Conferenza Annuale dell’ Igienismo Naturale Americano a Baltimora, tutto in privato e tutto di tasca propria, a testimonianza di un genuino interesse per l’argomento.
Non fu dilapidazione di capitali. Conobbi e parlai personalmente con Alec Burton, Ralph Cinque, Frank Sabatino, Harvey e Marilyn Diamond (autori del best seller Fit for Life).
Mi resi conto dei punti forti e di quelli deboli della ANHS, delle loro grandi verità, e di qualche loro minore debolezza.
Elenco dei punti chiave del mio schema ideologico etico-salutistico
1) Rivalutazione, in contrasto con la stessa ANHS, della figura di George Clement, scrittore igienista americano, totalmente sconosciuto in Italia, costretto a stampare i suoi testi in America sotto il falso nome di Hilton Hotema, a causa delle persecuzioni cui era sottoposto. Hotema fu un grande maestro fruttariano, che finì la sua vita ultracentenario nelle Hawaii.
Il furore con cui le autorità americane lo avversarono era determinato non solo dalle sue posizioni vegane, ma anche da quelle anti-cerealicole.
La prova di queste mie posizioni sta nel testo I Papiri di Hygea che scrissi nel 1995 e che sarà pubblicato penso entro il 2009.
2) Contestazione scientifica e rigorosa dei trucchi e delle blasfeme provocazioni filo-carnivore messe in cantiere dalla sponda opposta, ovvero dei cosiddetti fiori all’occhiello dell’antivegetarianismo, come la B12, il Ferro-eme, le Proteine Nobili, gli Aminoacidi Essenziali, gli Omega-3 da pesce.
3) Contestazione scientifica e rigorosa della macrobiotica e della tendenza a cuocere (in concomitanza e direi in anticipo sul chimico Nico Valerio, e con sostanziali diversità dal medesimo per le sue posizioni di accondiscendenza verso i latticini).
4) Totale supporto e introduzione in questo paese del concetto di food-enzyme del prof Edward Howell, uno dei principi-base del crudismo, senza il quale si capisce ben poco in fatto di nutrizione.
Posizioni testimoniate pure dai già citati I Papiri di Hygea.
5) Pieno appoggio alle opere del medico bavarese di Friburgo Arnold Ehret e del medico zurighese Max Bircher-Benner (1836-1939).
6) Affermazione vigorosa su basi scientifiche della fruttarianità spiccata del corpo umano. Per cui più un essere umano si attiene alle condizioni del proprio apparato frutto-compatibile e meno problemi fisici avrà. Più uno trasgredisce invece le proprie condizioni esistenziali e più problemi fisici, e più malattie dovrà affrontare nella sua vita.
7) Dura e sistematica sconfessione, a livello scientifico, di tutte le assurde diete basso-carboniche con cui i commercianti americani della peso-riduzione hanno invaso il mercato mondiale (Atkins, D’Adamo, Sears, Agatson).
8) Denunzia continuata sull’imbroglio mondiale delle vitamine sintetiche e degli integratori minerali, nonché dell’uso assurdo e indiscriminato delle integrazioni mineral-vitaminiche (cioè delle integrazioni farmacologiche, in quanto i prodotti sintetici sono veri veleni e veri farmaci e non vitamine e non minerali) nei cibi di uso comune.
9) Denunzia e demolizione delle malefatte degli untori e dei monatti dell’Aids, delle malefatte di Clinton, della regia diabolica di Soros, dei Nobel comprati e addomesticati (Montagnier), dei Nobel prossimi venturi (Gallo).
L’importanza strabiliante delle vitamine vere e dei minerali organicati per il genere umano e per le donne in particolare
Quando si parla di vitamine e di minerali tutti drizzano le orecchie.
E’ proprio lì che si gioca la complessa partita della salute. Le calorie sono tutto sommato facili da mettere vicino. Uno mangia fin quando è sazio e le cose si mettono a posto automaticamente da sole.
Il problema, il mistero, i dubbi amletici ti assalgono quando si parla di questi piccolissimi ed evanescenti elementi, su questi micronutrienti di traccia che non si sa mai se li prendiamo tutti, se li prendiamo nel modo giusto, se ne prendiamo pochi o troppi, se ne siamo carenti come e perché.
Ricordo che qualche anno fa l’amico psicologo dr Alessandro Orlando, autore di un ottimo testo sulla respirazione dal titolo Intelligenza Emotiva e Respiro, mi chiese di preparare una ricerca specifica sul ferro, proprio perché alle sue conferenze in giro per il Friuli e il Triveneto, il pubblico femminile gli chiedeva con sistematica cadenza come fare per risolvere le proprie carenze di quel minerale.
Alla fine, gli scrissi una prima tesina di poche pagine che mi parve buona ma troppo sintetica.
Fu per questo che mi misi a lavorare ancor più alacremente sul Ferro, l’Enzima, l’Anima, di cui una prima metà sarà in libreria a Marzo col titolo L’Alimentazione Naturale dalla A alla Z, dove le pagine dedicate al ferro sono una cinquantina.
Ho la fortuna di essere partito col piede giusto, e di non dover fare sconvolgenti opere di ristrutturazione e di aggiornamento mentale sull’argomento minerali, come dovranno fare la FDA, gli Ospedali, le Usl, le farmacie e i medici in generale.
Come reagirà il dr Ray Strand, grande sostenitore delle cure a base di integratori
I due esperimenti sugli integratori citati in questa tesina hanno messo una definitiva pietra sulle porcherie chimiche che la sanità mondiale ha fatto ingoiare alla popolazione per oltre venti anni.
Più corruzione o più imbecillità?
Difficile dirlo.
Di sicuro è che a pagare sono sempre e solo gli ignari consumatori.
C’è gente che ha preso il Nobel per la sua ricerca sulla vitamina C, come il dr Paul Linus, e che l’ha prescritta il lungo e in largo.
Roba da rivoltarsi nella tomba per il rimorso.
C’è da chiedersi come reagirà a questa autentica bomba deflagrante il dr Ray Strand, che ha fatto il giro del mondo con le sue conferenze e il suo best-seller dal titolo chilometrico What your doctor doesn’t know about nutritional medicine may be killing you (Quello che il tuo medico non sa sulla medicina nutrizionale può ucciderti).
Strand, buon conoscitore del corpo umano e ottimo medico internista per 20 anni, e convertitosi di recente agli integratori sintetici, ha ammesso che i medici di Cambridge avevano pienamente ragione, e che per combattere le malattie killer del cancro e dell’infarto, ed anche tutte le altre derivanti dalla ossidazione e dai radicali liberi, i 5 pasti minimi quotidiani di solo frutta erano una manna.
E’ arrivato pure a dire che a suo avviso cinque non bastano, e che ce ne vorrebbero almeno 7.
Ma, vista la scarsa intelligenza della popolazione mondiale per niente disposta ad abbracciare la sua sola ancora di salvezza del frugivorismo, del ricorso sistematico al suo cibo di elezione che è la frutta, lui è costretto a ripiegare pesantemente sugli integratori, a prescrivere a dosi massicce minerali come lo zinco e il selenio, vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C ed E, vitamina A, coenzima Q1, acido alfa-lipoico e bioflavonoidi.
La Banda dei Quattro delle diete micidiali
Un consiglio al dr Ray Strand glielo potrei anche dare.
Faccia anche lui un bel viaggio alle Bahamas sullo yacht del dr Barry Sears.
E magari si faccia raggiungere dal cardiologo Arthur Agatson e dall’altro furbastro di nome Peter D’Adamo.
In Cina li chiamerebbero la banda dei Quattro, in mancanza del quinto componente, dr Atkins, finito malissimo nel 2004. E li condannerebbero come minimo ai lavori forzati.
Hanno venduto per anni, a prezzo di oro, merce avvelenata e diseducazione culturale.
Hanno proposto diete insensate e sbilenche, regolarmente sorrette da stampelle chimico-farmaceutiche.
I Quattro che più hanno imbrogliato e danneggiato la salute mondiale negli ultimi dieci anni.
Stiano pure lì alle Bahamas a mangiarsi tutti i miliardi accumulati con le loro diete micidiali e le loro malefatte, coi soldi tolti in modo truffaldino alle loro stesse vittime.
Hanno anche rovinato ulteriormente la già precaria reputazione dell’Ordine Medico.
A patto che restino là a godersi il sole tropicale per sempre, senza più farsi vedere in giro, senza la faccia tosta di mostrarsi sorridenti e pimpanti su Internet o da altre parti.
Già il solo guardarli fa venire il voltastomaco.
By Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA (Associazione Vegetariana Animalista) – Roma
Direzione Tecnica ABIN (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)
Commento NdR: anche se condivido in linea di principio cio’ che dice Valdo Vaccaro, quando spara a zero sulle vitamine naturali assunte con gli integratori, vorrei ricordargli che i cibi moderni, sono ormai coltivati su terreni agricoli impoveriti da decenni di pioggie acide, sementi inadatte ai terreni e magari anche super selezionate (cioe’ impoverite ed indebolite), se non addirittura OGM, oltre alla contaminazione dell’aria e dell’acqua utilizzate in agricoltura, diviene ormai utile arricchire l’alimentazione con minerali e vitaminein capsule, ovviamente non di sintesi chimica, ma quelle derivanti da frutta e verdura liofilizzate.
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ALLEANZA per la SALUTE NATURALE – CAUSA LEGALE CONTRO la DIRETTIVA EUROPEA ANTI – INTEGRATORI
COMUNICATO STAMPA
Tra le migliaia di consumatori europei che sostengono la ANH (Alliance for Natural Health – Alleanza per la Salute Naturale) nella causa giuridica contro la Direttiva Europea per gli integratori alimentari, sono tre donne nobili: Judy Dench, Joan Plowright e Bianca Jagger. La causa verra’ discussa presso l’High Court londinese venerdi’ 30 gennaio. Secondo i proponenti della causa, la Direttiva europea vietera’ dal 2005 la vendita di migliaia di prodotti sicuri ed efficaci che sono disponibili sul mercato europeo gia’ da molti anni.
Il direttore esecutivo della ANH, il Dottor Robert Verkerk, afferma che: “La gente si e’ stufata – la Direttiva dovrebbe promuovere il commercio degli integratori alimentari in Europa ma in realta’ ha l’esatto effetto contrario. Di fatto, proibirà la vendita di molti dei piu’ moderni e sicuri integratori attualmente disponibili nel Regno Unito, in Svezia, in Irlanda e in Olanda, forzando questi paesi ad aderire ad un regime molto più restrittivo, tipico degli attuali regimi in atto in paesi come la Germania e la Francia. I governi di questi paesi sono apertamente ostili agli integratori alimentari piu’ avanzati. Venerdi’ andremo a sollecitare un precedente per richiamare l’attenzione su questa grave anomalia con l’obiettivo di ottenere un regolamento legale degno del ventunesimo secolo.
Vogliamo far si’ che la Direttiva sostenga l’importante ruolo della nutrizione al centro della politiche Sanitarie.”
“Sottoscriviamo prontamente la nozione di legislazione ragionevole e proporzionale per i prodotti naturali.
Ma l’intenzione di vietare intorno alle 300 delle circa 420 forme di vitamine e minerali attualmente sul mercato deve essere fermata, perche’ impedira’ la vendita di alcuni degli integratori alimentari piu’ efficaci, peraltro con un lungo trascorso storico di uso sicuro.”
L’ANH viene sostenuta da consumatori, professionisti, fornitori e rivenditori di integratori alimentari innovativi, in 43 paesi diversi. Più dell’80% dei fondi raccolti per questa causa legale provengono dagli utilizzatori finali di integratori alimentari, che sono notevolmente preoccupati del fatto che la Direttiva impedira’ loro l’accesso ai prodotti piu’ avanzati, naturali ed efficaci che sono oggi liberi di scegliere.
David Hinde, procuratore e direttore legale dell’ANH aggiunge: “Abbiamo messo insieme una squadra legale del più alto calibro con avvocati provenienti dalla Brick Court Chambers e dalla Simkins Partnership.
La causa dell’ANH è basata su diritti costituzionali europee.
Secondo noi, il divieto d’accesso agli integratori alimentari imposto dalla Direttiva e’ praticamente inutile al fine di facilitare il mercato interno e percio’ va oltre i poteri legislativi della Comunità Europea. Questa causa potrebbe diventare un importante precedente per l’interfaccia tra il potere legislativo europeo e la sovranità degli stati membri, come per la protezione dei diritti dei singoli cittadini e delle aziende nazionali. Sosteniamo una legislazione appropriata, ma la Direttiva nella sua forma attuale è inattuabile ed avrà effetti catastrofici sull’emergente mercato degli integratori ad alto potenziale ed efficacia.”
Erica Murray della Irish Association of Health Stores ha lavorato insieme con l’ANH, raccogliendo dati commerciali provenienti dall’Irlanda. Il suo commento: “Questa direttiva deve essere modificata se si vuole un regime ragionevole per le migliaia di piccole imprese che trattano prodotti salutistici naturali e innovativi in tutta Europa. Se cosi’ non sara’, tutto questo dara’ un grosso vantaggio competitivo alle grandi multinazionali che gia’ ora godono di un netto predominio nelle vendite di vitamine e minerali a bassissima efficacia nei supermercati e nelle farmacie.
Sono numerose le nostre prove provenienti dal Regno Unito, dalla Svezia, dall’Irlanda e dall’Italia per mostrare che la direttiva – se non contestata – portera’ gravi conseguenze per centinaia di piccole imprese del Regno Unito e di altre nazioni europee.”
La signora Murray aggiunge: “Siamo soddisfatti nel vedere che altre associazioni si siano risvegliate. In particolar modo, ci congratuliamo con la decisione delle associazioni dei commercianti inglesi – la National Association of Health Stores e la Health Food Manufacturers Association – di organizzare una causa parallela alla nostra. Speriamo che l’Europa capisca il fatto che la gente vuole i suoi integratori alimentari. Sempre più gente sceglie prodotti naturali e questa libertà di scelta non deve essere negata”.
CONTATTI per ulteriori informazioni: Country Contact details UK/Europe
Dr Robert Verkerk – Executive Director – E-mail: robv@alliance-natural-health.org
David Hinde – Legal Director – E-mail: davidh@alliance-natural-health.org
Ireland: Erica Murray – ANH Strategy Committee – E-mail: hopsack@iol.ie
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Caffeina nascosta negli integratori Usa, rischio overdose
Il contenuto in caffeina nei supplementi dietetici varia considerevolmente e le etichette dei prodotti non sono sempre accurate nel riportare se e quanta caffeina è presente. Ciò non rende un prodotto pericoloso di per sé, ma può rappresentare un rischio per la salute degli ignari consumatori qualora dovessero associare all’integratore un altro alimento o bibita “caffeinati”. E leggere attentamente l’etichetta alcune volte non basta, come evidenziato da uno studio statunitense che ha ana lizzato la composizione di 31 prodotti dietetici venduti nelle basi militari dell’esercito Usa.
Dai risultati, pubblicati su Jama Internal Medicine, è emerso che dei 20 integratori contenenti caffeina: 9 riportavano in etichetta informazioni corrette sul contenuto; in 5 prodotti il contenuto in caffeina era maggiore o minore di quanto dichiarato in etichetta; nei rimanenti 6 erano presenti alti livelli di caffeina (da 210 a 310 mg per porzione, mentre una tazza di caffè ne contiene 100 mg) ma l’etichetta non specificava il quantitativo.
La legislazione Usa in materia di etichettatura dei supplementi dietetici presenta delle omissioni che consentono, di fatto, ai produttori di evitare legalmente la segnalazione puntuale dei quantitativi di caffeina. Così però esiste il rischio di overdose, dato che la caffeina è presente anche in molte bibite e alimenti di uso estremamente comune come il caffè, il cioccolato, gli energy drinks e le be vande a base di cola. Tra l’altro un eccesso di caffeina sarebbe particolarmente dannoso proprio per i militari, per i quali effetti collaterali come tremori e ansia si andrebbero a sommare a una condizione di base già sufficientemente stressante. Troppa caffeina ha dichiarato uno degli autori, Pieter Cohen dell’Harvard Medical School di Boston «potrebbe far passare una persona dall’essere semplicemente un po’ nervoso all’avere un vero e proprio attacco di panico». Tratto da: JAMA Intern Med. 2013;():1-2. doi:10.1001/jamainternmed.2013.3254
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COSE DA SAPERE: Carenze di micronutrienti nella dieta quotidiana
Anche se le autorita’ sanitarie continuano a dichiarare che sia possibile ottenere i micronutrienti necessari da una “alimentazione varia e bilanciata”(1), c’e’ un crescente numero di studi scientifici a dimostrare che larghi gruppi di persone non raggiungono il fabbisogno minimo giornaliero – stabilito tramite livelli raccomandati d’assunzione – senza parlare dei livelli di nutrienti necessari al conseguimento di una salute ottimale. Lo stato micronutrizionale si e’ mostrato particolarmente inadeguato per alcuni gruppi di persone come i giovani, gli anziani, i vegetariani e le persone con problemi di malassorbimento.(2,3)
Sono molti i fattori che riducono l’assunzione dei micronutrienti, come l’inadeguata assunzione di frutta fresca e verdura, l’aumentata consumazione di cibi processati, scelte alimentari limitate, una minore assunzione di cibo a causa di uno stile di vita meno attivo e metodi di cottura inappropriati. Inoltre, la richiesta fisiologica di particolari micronutrienti aumenta con regimi di allenamento intensivo e le conseguenti richieste fisiche aumentate, con lo stress, col fumo e con l’esposizione ambientale a prodotti chimici. Un esempio sono i fumatori che hanno bisogno di consumare 4 volte il dosaggio RDA della vitamina C per avere lo stesso livello plasmatico di Vitamina C dei non fumatori.
Ricerche nel Regno Unito hanno mostrato che delle minoranze considerevoli non arrivano alle quantita’ raccomandate secondo i cosiddetti Reference Nutrient Intakes. (5,6,7) Per esempio nel caso delle persone anziane, un’insufficiente assunzione di vitamina D, magnesio, vitamina K e rame desta particolare preoccupazione.(9)
Una vasta indagine svolta in Inghilterra sulle abitudini alimentari tra i 4 e i 18 anni di eta’(8) ha mostrato che i cibi piu’ comunemente consumati sono pane bianco, merendine, patatine, biscotti, patate e cioccolato. In piu’, si e’ visto che i ragazzi mangiano, in termini di peso, 4 volte di piu’ biscotti rispetto alle verdure a foglia verde, mentre le ragazze, sempre in termini di peso, mangiano dolci e cioccolata per un quantitativo 4 volte superiore rispetto ai vegetali a foglia verde. La stessa indagine ha rilevato anche che il 91% delle ragazze tra i 4 e 6 anni non raggiunge l’RNI per lo zinco (un minerale chiave per il sistema immunitario); mentre il 97% delle ragazze tra i 15 e i 18 anni non raggiunge l’RNI per il magnesio, il 73% non raggiunge l’RNI per lo zinco e il 53% non raggiunge l’RNI (200 microgrammi) per l’acido folico. E’ da considerare che studi recenti dimostrano che e’ necessaria un’assunzione che va’ oltre i 400 microgrammi per minimizzare il rischio di problemi neurali.
Le ragioni per la supplementazione
Recentemente si e’ avuta una rapida espansione della mole di evidenze scientifiche a dimostrazione che l’uso degli integratori alimentari possa migliorare lo stato nutrizionale ed importanti parametri biologici cosi’ come ridurre il rischio di malattie croniche.(11)
Pero’ la maggior parte degli studi clinici sono stati improntati per investigare gli effetti della integrazione nutrizionale con un singolo nutriente o comunque con un numero limitato, spesso con dosaggi non ottimali.
Questi studi tendono a sottostimare il beneficio dell’integrazione, beneficio che si basa in gran parte sulle sinergie tra i singoli nutrienti.
Un grande lavoro di valutazione degli studi che rivelano relazioni tra l’assunzione vitaminica e alcune malattie pubblicate tra il 1966 e il 2002 dimostra che i livelli non ottimali di vitamine sono associati ad un aumento dell’incidenza di malattie croniche inclusi cancro, malattie cardiache e osteoporosi.(10)
Gli autori di questo lavoro hanno concluso che molti medici potrebbero essere inconsapevoli delle migliori fonti di vitamine negli alimenti e potrebbero mancare di certezza su quali vitamine dovrebbero consigliare ai loro pazienti. Gli ultimi studi scientifici consigliano che per gran parte delle persone adulte sarebbe consigliabile integrare la dieta giornaliera con un multivitaminico.(11)
Uno studio che ha seguito 11.178 persone tra i 67 e i 105 anni di eta’ tra il 1984 e il 1993 ha concluso che il rischio di morte e’ stato ridotto del 42% per quei partecipanti che prendevano alti dosaggi di Vitamina C e Vitamina E.
E’ stato dimostrato con una prova a doppio cieco condotta in 7 paesi che, se le donne assumevano integratori con 400 microgrammi di acido folico, avevano un rischio ridotto di circa il 72% di avere bambini con difetti neurali come la spina bifida.(11)
Un vasto studio ha seguito 88.756 donne partecipanti nel Nurses’ Health Study (Studio sulla salute delle infermiere) che non presentavano cancro nel 1980. Si ottenevano valutazioni aggiornate della dieta, compreso l’uso di integratori multivitaminici, e si sono seguiti i casi di cancro al colon.
L’uso a lungo termine (oltre i 15 anni d’utilizzo) di multivitaminici con acido folico ha ridotto di circa 5 volte la frequenza di cancro al colon. Questo effetto invece non si e’ avuto con l’utilizzo a breve termine (meno di 4 anni).
In un ulteriore studio epidemiologico con la partecipazione di 87.245 infermiere, è stato osservato, aggiustando i risultati per età e fumo, che la sola assunzione a lungo termine di Vitamina E era associata ad una riduzione del 9% nell’incidenza di malattie cardiache.(13) L’assunzione di integratori di Vitamina C (1000mg al giorno) e di Vitamina E (800UI al giorno) ha ridotto in modo significativo lo sviluppo dell’arteriosclerosi.(14)
In uno studio clinico d’intervento (CHAOS) basato su 2002 pazienti coronarici portato avanti dagli scienziati dell’Università di Cambridge e’ risultato che l’integrazione giornaliera di 800UI di Vitamina E (nella forma di alfa-tocoferolo) per oltre due anni e’ associabile ad una riduzione di attacchi cardiaci del 75% circa.(15)
E’ stato dimostrato che carenze a lungo termine di micronutrienti possono danneggiare il DNA in modo simile alle radiazioni e un simile stress ossidativo contribuisce, con alta probabilita’, allo sviluppo del cancro.(16)
Ricordiamo (NdR): anche che la profilassi della medicina cellulare consiste nel riordino del fabbisogno di vitamine e minerali degli organismi viventi, attraverso degli apposti integratori di vitamine + minerali (in genere capsule), oligoelementi (in genere liquidi), ed alcuni amminoacidi, da assumere giornalmente per un periodo di tempo minimo di 45 giorni, prima dei pasti.
Inoltre occorre tener presente che il giusto apporto di ossigeno alle cellule e’ FONDAMENTALE per il buon funzionamento della cellula stessa, infatti l’ipossia e’ fondamentalmente la condizione in cui si trova una cellula che non ha un adeguato apporto di ossigeno.
“Qualunque dolore sofferenza o malattia cronica, e’ causato anche da una insufficiente ossigenazione a livello cellulare”; questo e’ quanto ci riferisce nel suo libro di Fisiologia Umana
il dr. Arthur C. Guyton, M.D. – Autore del testo.
Bibliografia:
(1) Statements made in the media, including by Sir John Krebs (Chair, Food Standards Agency), following release of the UK Expert Group on Vitamins and Minerals Draft Report on Upper Safe Levels of Vitamins and Minerals, 8 May 2003: see media references on NHS Online (http://www.nelh.nhs.uk/hth/vitamin_warning.asp)
(2)Krebs-Smith SM, Cook A, Subar AF, Cleveland L, Friday J. US adults’ fruit and vegetable intakes, 1989 to 1991: a revised baseline for the Healthy People 2000 objective. Am J Public Health, 1995; 85 (12): 1623-9.
(3) Krebs-Smith SM, Cleveland LE, Ballard-Barbash R, Cook DA, Kahle LL. Characterizing food intake patterns of American adults.Am J Clin Nutr, 1997; 65 (4 Suppl): 1264S-1268S.
(4) Losonczy KG, Harris TB, Havlik RJ. Vitamin E and vitamin C supplement use and risk of all-cause and coronary heart disease mortality in older persons: the Established Populations for Epidemiologic Studies of the Elderly. Am J Clin Nutr, 1996; 64 (2): 190-6.
(5) Gregory J, Foster K, Tyler H, Wiseman M. The Dietary and Nutritional Survey of British Adults. 1990. HMSO, London.
(6) Bates CJ, Prentice A, Cole TJ, van der Pols JC, Doyle W, Finch S, Smithers G, Clarke PC. Micronutrients: highlights and research challenges from the 1994-5 National Diet and Nutrition Survey of people aged 65 years and over. Br J Nutr, 1999; 82 (1): 7-15.
(7) Finch S, Doyle W, Lowe C, Bates CJ, Prentice A, Smithers G, Clarke PC. National Diet and Nutrition Survey: people aged 65 years and over. Volume 1: Report of the diet and nutrition survey. 1998. TSO, London.
(8) Gregory JR, Lowe S, Bates CJ, Prentice A, Jackson LV, Smithers G, Wenlock R, Farron M. National Diet and Nutrition Survey: young people aged 4 to 18 years. Volume 1: Report of the diet and nutrition survey. 2000. TSO, London.
(9) Wald MJ, Law MR, Morris JK, Wald GS. Quantifying the effect of folic acid. Lancet, 2001; 358: 2069-2073.
(10) Fairfield KM, Fletcher RH. Vitamins for chronic disease prevention in adults: scientific review. JAMA, 2002; 287 (23): 3116-26.
(11) MRC Vitamin Study Research Group. Prevention of neural tube defects: results of the Medical Research Council Vitamin Study.Lancet, 1991; 338 (8760): 131-7.
(12) Giovannucci E, Stampfer MJ, Colditz GA, Hunter DJ, Fuchs C, Rosner BA, Speizer FE, Willett WC. Multivitamin use, folate, and colon cancer in women in the Nurses’ Health Study. Ann Intern Med. 1998; 129 (7): 517-24.
(13) Stampfer MJ, Hennekens CH, Manson JE, Colditz GA, Rosner B, Willett WC. Vitamin E consumption and the risk of coronary disease in women. N Engl J Med, 1993; 328 (20): 1444-9.
(14) Fang JC, Kinlay S, Beltrame J, Hikiti H, Wainstein M, Behrendt D, Suh J, Frei B, Mudge GH, Selwyn AP, Ganz P. Effect of vitamins E and C on progression of transplant-associated arteriosclerosis: a randomised trial. Lancet, 2002; 359 (9312): 1108-13.
(15) Stephens NG, Parsons A, Schofield PM, Kelly F, Cheeseman K, Mitchinson MJ. Randomised controlled trial of vitamin E in patients with coronary disease: Cambridge Heart Antioxidant Study (CHAOS). Lancet. 1996; 347 (9004): 781-6.
(16) Ames BN. Micronutrient deficiencies – A major cause of DNA damage. Ann New York Acad Sci, 1999; 889: 87-106.
By Ivan Ingrilli’
Tratto da: newmediaexplorer.org/ – laleva.cc
vedi: Consigli Alimentari + Crudismo + Micro diete – 1 + Micro diete – 2 + MINERALI + Vitamine