MINACCIA e Contaminazioni degli OGM
INDIA e OGM
L’india ha rinunciato agli aiuti alimentari provenienti dagli USA per il sospetto che contenessero OGM.
Il carico in questione composto da mais e soia, per un valore di 100 milioni di dollari, fa parte degli aiuti alimentari che ogni anno gli USA donano all’India. L’India, così come la Zambia l’anno scorso, rifiuta di accettare organismi modificati geneticamente in quanto considera che non siano ancora chiare le implicazioni per la salute umana e l’ambiente.
Per quanto riguarda gli USA, che comunque si sono appellati contro la decisione dell’India, questi dichiarano che normalmente vengono mescolati Ogm e non-Ogm, ragion per cui è in pratica impossibile proporre un carico assolutamente omogeneo.
A monte di questa decisione le fonti ufficiali indiane, dichiarano di non essere contro in toto gli Ogm, ma che a fronte di un ipotetico danno alla salute umana è doveroso il rifiuto di qualsiasi forma di importazione.
Ufficialmente si dice che il rifiuto agli Ogm è anche dovuto al timore che questi possano rappresentare il veicolo per autorizzare le multinazionali a gestire le scelte e la vita di milioni di indiani, ma è anche vero che questo rifiuto però contrasta con la decisione dello scorso anno circa l’utilizzazione di cotone modificato geneticamente approvato da Nuova Delhi.
Va inoltre aggiunto che alcuni, come Kameswara Rao, capo della Foundation for Biotechnology Awareness con sede a Bangalore, dichiarano che il vero obiettivo di tale rifiuto è più da guardarsi nel senso della difesa della nascente industria GM indiana che non in quello della salvaguardia della salute umana.
E’ chiaro ai più che l’importazione di Ogm anche se in forma di aiuti umanitari non passerà più facilmente neanche fra quelle popolazioni ammalate di fame cronica, e che, inoltre, questo rifiuto pone altri interrogativi circa il commercio in generale con tali paesi.
Infine, ribadendo di non voler dire un no assoluto agli Ogm, M.M. Verna, capo del dipartimento dell’ambiente indiano, ha dichiarato che le valutazioni in merito andranno fatte caso per caso.
In genere però vale l’indicazione che la presenza di Ogm dovrà essere chiaramente indicata altrimenti per l’India sarà difficile accettare altri alimenti di importazione.
Fonte: The Financial Times – vedi: OGM minaccia PDF + Libro sui danni degli OGM + Tracciabilità dei Cibi + OGM NO ! – Carta di Montebelluna
E l’Italia invece:
ACCADEMIA MEDITERRANEA per l’AGROECOLOGIA e la VITA (A.M.A. La VITA) – RETE ZEROGM
L’inviolabilità della Memoria Genetica di tutti gli Organismi Viventi (DNA), regolata da Leggi fisiche perfette, sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per il rispetto della Vita”
(By Michele Trimarchi, Candidato Premio Nobel per la Pace, 1986)
Apr. 2011 – IL NOSTRO BENVENUTO AL MINISTRO ROMANO CHE SUGLI OGM PARLA CHIARO ED ITALIANO
Dopo anni di illegittimità nelle importazioni e rilasci ambientali di OGM, tra “commistioni” europee, raccomandazioni e raccomandanti, propaganda pseudoscientifica basata sull’esatto opposto della verità , omissione di informazioni sulle etichette verso i consumatori, superata ogni soglia di intolleranza, che inizi finalmente l’unica politica possibile nei confronti degli OGM:
il bando nazionale ed internazionale di una tecnologia irreversibile, pericolosa per la salute, l’ambiente e la sovranità alimentare dei popoli.
Fratelli d’Italia, salviamo la nostra agricoltura e la salute dei nostri figli da OGM, Disseccanti e Pesticidi.
By Giuseppe Altieri, Agroecologo
Divieto di coltivare OGM in Friuli, anzi no… coltivazioni sperimentali concesse a cielo aperto ?
E chi controlla il Vento e gli insetti ? e l’Acqua che trasporta i frammenti di OGM ? e i Batteri che li incorporano trasferendoli da una specie all’altra (Trasferimento Genico Orizzontale) minacciando tutta la Vita del Pianeta ?
Cosa dobbiamo sperimentare in Italia, la contaminazione irreversibile degli OGM ?
Per fortuna che il neo Ministro Romano comincia a far Politica con la P Maiuscola con una dichiarazione di presentazione tutta Italiana: “Nessuno spazio agli OGM nel nostro mercato”. E poi poche altre parole, chiare e decise: “Occorre alzare un muro altissimo nei confronti degli OGM. La qualità dei nostri prodotti va difesa e tutelata e da ministro mi impegno in tale direzione”.
Ciò mentre riceviamo notizia che in sostanza il Friuli, mentre vieta le coltivazioni di OGM, darebbe l’avvio alle contaminazioni del territorio attraverso le cosiddette sperimentazioni… affinchè¨ non si possa più coltivare, un giorno, prodotti 100% liberi da OGM ?
Secondo il notiziario on line Bioagricoltura, l’AIAB (Associazione Biologica) si dichiara soddisfatta, ma… forse quelli di Futuragra e Monsanto lo sono molto di più, pensando che potranno contaminare il Friuli (e non solo) con coltivazioni OGM “sperimentali”…
Ci spiegassero poi, dal momento che non lo abbiamo capito, cosa si dovrebbe sperimentare in Friuli, visto che sono 15 anni che gli stessi OGM sono già diffusi ed hanno inquinato irreversibilmente vasti territori, soprattutto in USA, Canada, Argentina, Brasile, Messico.
Ormai sappiamo tutto degli OGM, soprattutto che è vero l’esatto contrario di ciò che affermano le Multinazionali che li producono, le quali non mentono, bensì dicono sempre l’opposto della verità, mentre continuano ad avvelenarci con Pesticidi, DIsseccanti, Ormoni, ecc. di cui l’Italia è il primo consumatore Europeo, con oltre il 35% del totale Comunitario.
Qual’è lo scopo della regione Friuli: impedire di distruggere i campi OGM ? Speriamo proprio di no !
Visto che l’anno scorso le coltivazioni illegali di OGM sono state distrutte a norma di Legge (Decreto Zaia). Legge che non risulta abrogata… così come la Costituzione Italiana, che, di fatto, vieta gli OGM.
Coltivazioni illegittime in quanto il rilascio ambientale di OGM non è stato sottoposto al previsto referendum popolare (Dir 2001/18 CE), obbligatorio per poter avere l’autorizzazione, trattandosi di azione dalle conseguenze irreversibili per la contaminazione del territorio agricolo e dell’ambiente, su cui è necessario, pertanto, la consultazione popolare preliminare.
Tra Raccomandazioni, raccomandanti, Commistioni, conflitti di interesse, brevetti illegittimi… ma chi ha autorizzato gli OGM ?
Ricordo che le Raccomandazioni Comunitarie sulla cosiddetta “coesistenza” con gli OGM (contraddizione in termini) sono equivalenti a Carta Straccia, non essendo vincolanti per gli Stati membri. Esse rappresentando il frutto di qualche “raccomandazione” partorito da uffici della Commistione europea, sui quali occorrerebbe fare un pò più di chiarezza (es. EFSA). Ma le Carte scritte “raccomandanti” hanno fatto audience tra le persone in buona fede, che non conoscono il diritto Europeo, consentendo sino ad oggi alle Multinazionali di invadere i paesi con OGM (negli alimenti e nei campi coltivati) illegittimamente, soprattutto in quanto nessun voto dell’organo deliberante, il Consiglio dei Ministri UE, ha mai approvato a maggioranza qualificata alcun OGM, ne alla semina , ne’ per l’alimentazione…
Vuol dire, insomma, che sino ad oggi si è cercato di scavalcare il Diritto e la Legge con trucchi, e “Commistioni”, mass media ed oppositori confusi (o di facciata?), tentando di portare l’Italia ad uno stato di fatto di irreversibile contaminazione da OGM. Dal quale non potremmo poi tornar indietro.
Cosa per fortuna ad oggi evitata, almeno per le coltivazioni OGM, grazie al Ricorso alla Corte Costituzionale delle regioni Marche e Puglia, contro le norme di cosiddetta coesistenza e per la difesa del territorio regionale libero da OGM, ricorso sostenuto dall’Associazione Sementieri Mediterranei (Asseme).
Purtroppo, dal 2003 ad oggi (guarda caso l’anno della prima concessione delle soglie di tolleranza di OGM senza etichettatura negli alimenti venduti in Italia), nel nostro paese l’aspettativa di vita sana è crollata di circa 10 anni, anche grazie all’abbondante uso di Disseccanti (Roundup) e Pesticidi agricoli di ogni sorta, che si continua imperterriti a vendere senza prescrizioni, ne necessità tecniche, essendo disponibili mezzi biologici alternativi più efficienti e sovvenzionati da oltre 20 miliardi di € di pagamenti agroambientali europei che dovrebbero essere destinati agli agricoltori biologici a compensare il loro servizio sociale.
Ma nessuno sostiene i tecnici indipendenti “Agroecologi”, mentre quelli delle ditte antiparassitarie fanno il bello e cattivo tempo da almeno 50 anni. A proposito, cari colleghi, ma come fate a vivere e lavorare avvelenando l’agricoltura e la Salute dei vostri connazionali? “Fratelli d’Italia”… non vi viene un rimorso di coscienza? Perchè voi tecnici delle multinazionali chimiche non passate al Biologico ?
Rifletterei un momento sul fatto che oggi in Italia si vende 1 miliardo di € di Pesticidi Chimici che provocano (quali fattori di concausa aggravanti) malattie degenerative e cancro che oggi incidono alla spesa sanitaria nazionale per oltre 40 miliardi di €.
Mentre si potrebbero vendere 3-4 miliardi di prodotti biologici per la difesa e la coltivazione Agroecologica, sostenuti dai Pagamenti Agroambientali Europei (che rappresenterebbero la vera Spesa Sanitaria Nazionale per la Cura della nostra Sana Salute), salvando la spesa nazionale… per le Malattie Degenerative che ha superato ogni livello di tolleranza.
Ma i PSR Regionali oggi spesso sovvenzionano l’acquisto di Pesticidi, chiamandola Agricoltura Integrata (nella Chimica, ndr)Pesticidi di cui l’Italia è il primo consumatore UE, con oltre il 35% di tutto il fatturato comunitario !
Questo e’ materiale per le Procure della Repubblica e della Corte dei Conti.
Ma le nubi all’orizzonte promettono anche guai peggiori…
Sta passando la tolleranza di OGM nelle sementi ?
Se non la fermiamo con il Voto del parlamento UE e la clausola di salvaguardia nazionale… tutta l’Italia verrà contaminata dagli OGM e perderemo tutta la nostra biodiversità e l’Agricoltura Biologica naturale, diventando schiavi delle Multinazionali in modo irreversibile.
Addirittura a Bruxelles hanno proposto la tolleranza di OGM “non autorizzati in UE” allo 0,1 %, (1 grammo per kg) negli alimenti… anche in quelli Biologici.
OGM che nel biologico, per legge, non dovrebbero esserci …si tollera ciò che è intollerabile ?
Aboliamo le soglie di (in)tolleranza, in quanto illegittime, poichè non rispettano la libertà di scelta dei consumatori, oltre che per il pericolo per la salute, accertato da molte ricerche scientifiche indipendenti pubblicate.
Bandire gli OGM, cosi’ come l’energia atomica, i pesticidi, i disseccanti e tutti i crimini contro l’Umanità e l’Ambiente, entità inscindibili, è un imperativo per il futuro dei nostri figli, nel rispetto dei diritti costituzionalmente inviolabili alla salute (Art.32), all’ambiente integro (Art. 9), al progresso e conservazione dell’Agricoltura e della fertilità dei suoli (Art.44) e alla libertà di iniziativa economica che, nel contempo, non deve violare tali diritti (Art.41)
Tuteliamo il prodotto 100% Biologico, 100% libero da OGM e 100% coltivato in Italia.
Anche in questo caso contiamo nel voto del Parlamento UE e nella clausola di salvaguardia nazionale, istituendo il Test di presenza/assenza su ogni importazione di OGM e nelle sementi, per un’Italia a Tolleranza ZEROGM”
Visto che nessuno può imporre all’Italia di importare, mangiare occultamente, ne coltivare OGM, non avendo ancora abrogato la nostra Costituzione… pur nel rispetto del Trattato Europeo.
Alleghiamo la sintesi della Carta di Montebelluna con comunicato stampa, che preghiamo di pubblicare nel Bollettino di Bioagricoltura, Greenplanet e in tutti gli organi di diffusione dell’informazione
P.S.
Ci chiediamo come si fa ad esprimere soddisfazione per le proposte del Friuli (allegasi nota stampa AIAB) ed approfittiamo dell’occasione per chiedere ancora una volta all’AIAB (Associazione Culturale che rappresenta una parte degli agricoltori biologici italiani e molti tecnici che gestiscono tanti bei progetti a sostegno pubblico) di sottoscrivere e sostenere anche la “Carta di Montebelluna”, firmata da numerosi scienziati, artisti e uomini di cultura indipendenti, per le azioni necesarie a fermare gli OGM in Italia e in Europa. E per un BANDO MONDIALE DI TALE TECNOLOGIA PERICOLOSA ED IRREVERSIBILE.
La Carta di Montebelluna è stata da tempo inoltrata alla Presidenza e a tutte le sedi regionali AIAB, cui chiediamo l’ adesione alla Carta.
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La minaccia degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM)
Il Cancro è una malattia degenerativa dovuta a carenze di vitamine e a intossicazione da sostanze chimiche presenti nei cibi. Le vitamine e le sostanze pro-vitaminiche presenti nelle piante naturali di comune alimentazione umana possono essere stimate in numero superiore a 13.000-15.000 tipi. L’introduzione nell’agricoltura moderna degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) è una ingiustificata e pericolosissima alterazione di ciò che l’Evoluzione ha prodotto nelle piante in centinaia di milioni di anni: piante sulle quali si è basata la successiva evoluzione biochimica dei complessi organismi animali superiori, culminati con l’avvento dei Mammiferi negli ultimi 65 milioni di anni e quindi con la comparsa dell’Uomo; pertanto il delicato equilibrio biochimico della specie umana dipende dall’integrità delle specie vegetali così come l’Evoluzione le ha condotte fino a noi, poiché la Salute di ciascuno di noi è basata sulla Biochimica cellulare umana, e questa dipende, nella propria complessità genomica (DNA), dall’utilizzo di migliaia di vitamine e di complessi fitochimici presenti in Natura.
La personale visione dell’autore del presente lavoro che, come medico nucleare, ha avuto modo di studiare per anni gli effetti delle radiazioni ionizzanti su organismi complessi, è che la pianta è anch’essa un organismo complesso, frutto dell’evoluzione biologica avvenuta in centinaia di milioni di anni: ogni modificazione genetica provocata in essa dall’Uomo (con radiazioni come a Chernobyl, o con virus come attualmente compiuto con gli O.G.M.), per quanto minima possa essere tale modificazione, essa produrrà comunque un danno, un danno irreparabile che spesso non potrà essere riconosciuto, poiché l’Uomo conosce con sicurezza soltanto poche decine di vitamine e di altre sostanze pro-vitaminiche. Viceversa, le vitamine e le altre sostanze contenute nelle piante sono decine di migliaia, e sono queste le responsabili del corretto funzionamento della complessa biochimica umana e del genoma umano (DNA).
Ma oggi, per ottenere il vantaggio di una maggiore produzione agricola, si ricorre al metodo di modificare il patrimonio genetico delle piante naturali, allo scopo di modificarne la struttura, renderle sterili (per obbligare gli agricoltori a comprare nuovi semi ogni anno), brevettarne la trasformazione indotta, e rivendere in tutto il mondo il prodotto così ottenuto. Si afferma inoltre che esista sostanziale equivalenza tra il prodotto geneticamente modificato (OGM) e quello ottenuto con la selezione dei caratteri genetici (cioè tramite incrocio naturale di piante come da sempre fatto dall’umanità nel corso di migliaia di anni).
Da parte dell’autore del presente lavoro, si afferma invece che tale “sostanziale equivalenza” è assolutamente insostenibile, perché l’incrocio naturale di piante avviene con semi naturali della stessa specie, mentre la manipolazione genetica (OGM) avviene superando le barriere di specie vegetali, mediante introduzione di geni di altre specie vegetali, o addirittura di batteri, virus o animali. Infatti la maggior parte dei geni usati dall’ingegneria genetica provengono da specie viventi che non hanno mai fatto parte dell’alimentazione umana e, addirittura, sono provenienti da DNA non appartenenti a piante ma ad animali, batteri o virus e/o retrovirus transgenici.
Si possono così ravvisare SETTE minacce immediate:
PRIMO: Depauperazione dei complessi pro-vitaminici e vitaminici delle piante
Depauperazione di complessi vitaminici e pro-vitaminici non più presenti negli alimenti, con conseguente incremento delle malattie degenerative e carenziali come ad esempio il Cancro (vedi Settima e Nona Dichiarazione). Gravissimo è, ad esempio, il deliberato tentativo di disattivare (con Bcl-2, Bcl-xl) le sostanze naturali contenute nelle piante, cioè quelle vitamine che entrano in complessi meccanismi enzimatici nel DNA dei mammiferi, e inducenti il fenomeno di apoptosi (suicidio) in queste cellule di mammifero se ammalate da cause infettive o di altro genere (come ad esempio il Cancro). Tale fenomeno di blocco dell’apoptosi (azione di anti-apoptosi), introdotto sperimentalmente nella pianta del tabacco tramite virus (748,751) è un gravissimo atto di danno deliberato inflitto all’Ecosistema tramite gli O.G.M.: un danno che, se propagato a piante alimentari di uso comune, potrebbe rendere del tutto impossibile la cura dei tumori e di molte altre malattie tramite quanto considerato in questo lavoro.
SECONDO: mutazioni genetiche delle piante e conseguente alterazione della Biochimica umana
A causa dell’introduzione di geni estranei (es. di animali, batteri, virus, retrovirus) nel DNA della pianta, si verifica in essa l’alterazione della normale sequenza genomica, con la comparsa di nuove proteine e/o la perdita di altre proteine di sequenza genomica. Di qui la comparsa di nuove sostanze simili alle vitamine naturali, ma in realtà con caratteristiche di reattività enzimatica e biochimica diverse da quelle naturali, con induzione pertanto di modifica della loro componente di attività biochimica sul genoma umano, una volta introdotte con l’alimentazione.
Di qui la comparsa potenziale di nuove malattie (vedi anche: malattie transgeniche, di prossima pubblicazione in rete) di cui in Natura non esistono meccanismi biochimici di riparazione (a differenza invece del Cancro, del diabete, delle patologie cardio-vascolari, etc…), poiché sono da considerarsi nuove malattie insorte “artificialmente” a causa di manipolazione genetica (OGM) di nuovi organismi vegetali, deprivati di qualsiasi deriva filogeneticamente compatibile con la normale realtà genomica evolutiva dei Mammiferi e su cui non possono andare ad interagire (poiché distrutti) una certa parte delle migliaia di complessi fitochimici vitaminici presenti in natura, e probabilmente inquinati geneticamente da nuove molecole simil-vitaminiche dagli effetti induttivi sul DNA umano e sulla sua complessa biochimica del tutto sconosciuta, ma probabilmente foriera di gravi danni data l’estrema complessità e quindi vulnerabilità del DNA umano.
TERZO: fallimento della dieta-anti-cancro
Come già dimostrato da Gerson eda altri autori (749,750), moltissime sostanze contenute solo in frutta e verdura cruda e biologica sono in grado d’indurre cascata immunitaria contro il tumore, detossificazione e il particolare fenomeno dell’apoptosi (suicidio) delle cellule malate, senza quindi necessità di laboriose e costosissime ricerche. Così, nella Dieta anti-cancro del dott.Gerson applicata a 153 pazienti sofferenti del caso del peggior Cancro conosciuto (Melanoma) si giungeva, dopo 5 anni di Dieta-Gerson, a percentuali di guarigione variabili dal 90% (se tumore ancora localizzato) a percentuali di guarigione del 40-70% (se tumore già metastatizzato), purchè in pazienti non sottoposti precedentemente a Chemio-Terapia. Viceversa, con la ChemioTerapia, la percentuale di guarigione da Melanoma a 5 anni è notoriamente del 6%, ( 1% nel caso del cancro del pancreas, 3% nel caso del cancro del fegato, 5% nel caso dei tumori al cervello(1035), 7% nel caso del cancro dell’intestino, meno del 12% considerando globalmente tutti i tumori (749). La chiave di spiegazione di tale efficacia curativa di queste particolari diete vegetariane risiede nel fatto di non assimilare mai cibi contenenti tutti i potenziali fattori di crescita cellulare, in particolare l’assimilazione contemporanea di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali (Valina, Isoleucina, Leucina, Lisina, Metionina, Istidina, Triptofano, Fenilalanina, Treonina [Arginina nel bambino]), degli acidi nucleici, della vitamina B12, dell’acido folico e, relativamente, anche acido para-aminobenzoico [PABA]): una volta, i cibi che contenevano tutto ciò erano unicamente i cibi di origine animale (carne, pesce, uova, latte, formaggio, burro..) che sia Gerson che altri autori (compresa anche la medicina cinese e indiana) proibivano di assumere per almeno 1 anno. In particolare risultava così vincente la sola alimentazione vegetariana, cioè a base di sola frutta e di verdura, compresi i cereali e i legumi. Questi ultimi cibi sono ricchi di proteine, e ciò può stupire che venivano comunque impiegati nella terapia del Cancro da Gerson e da molte altre scuole di medicina naturale occidentale, indiana e cinese. Ma il motivo del loro uso riposava sul fatto che nessun cereale e nessun legume conteneva da solo tutti e 9 gli aminoacidi essenziali. Questi alimenti però, se uniti insieme nello stesso pasto, determinavano l’assimilazione di tutti e 9 gli aminoacidi. Di qui il divieto assoluto di non mangiare assieme Pasta (o Polenta, o Pane [anche se azimo] o Riso) con Legumi, poiché si ha integrazione dei nove aminoacidi essenziali (8 contenuti nei cereali + 8 contenuti nei legumi), con effetto nutrizionale simile a quello ottenuto dalla Carne (in fondo, una volta , un piatto di Pasta e fagioli era anche chiamato ….la carne dei poveri….)
Oggi però, tramite l’introduzione in commercio di cereali, legumi e altri vegetali modificati geneticamente (O.G.M.) in molti di questi alimenti sono contenuti TUTTI gli aminoacidi essenziali (1065), rendendo in tal modo effettivamente NON più curabile il Cancro secondo quanto descritto in questo lavoro, nella terapia Gerson, e da molti altri autori.
QUARTO : malattie indotte da virus transgenici
I virus transgenici con cui oggi si fanno gli Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.) entrano nel DNA della pianta, modificandola in maniera a noi sconosciuta. Questi virus dovrebbero restare latenti, ma nulla può escludere che possano anche riattivarsi in maniera analoga ai ben noti virus tumorali a RNA (Oncornavirus) o come i virus tumorali a DNA (entrambi induttori di leucemie, sarcomi, carcinomi, gliomi…). Questi virus possono anche essere portatori di malattie nuove o di malattie abbastanza simili a ben note sindromi purtroppo ancora poco comprese nella loro dinamica (AIDS, Mucca Pazza, etc…), e di cui è ancora molto vaga l’origine….
(forse virus trangenici ?).
In merito a virus impiegati per costruire O.G.M. vi è un’ampia bibliografia (738-747).
Ma anche ammettendo che non vi possa essere rischio di infezioni virali latenti nel nostro DNA, resta il gravissimo danno genetico inflitto alla pianta, cioè la modifica permanente apportata alla pianta.
QUINTO : intossicazione da veleni sintetizzati da piante transgeniche
Intossicazione cronica di cibi a causa di sostanze tossiche insetticide contenute nelle piante per renderle resistenti ai parassiti (ad esempio: “Roundrup” nel Mais transgenico), con conseguente possibile incremento di Cancri, Aborti spontanei, Mutazioni genetiche sulla discendenza, Sindromi da Immunodeficienze acquisite, malattie degenerative e da sostanze tossiche, etc….
SESTO: modificazione transgenica di piante naturali
Passaggio a specie “indigene” naturali delle sostanze tossiche artificiali (es.: “Roundrop”) o di altro tipo, tramite impollinazione incrociata, con potenziale minaccia anche per le piante e le erbe mediche oggi impiegate in Fito-Terapia poiché queste ultime saranno inquinate dai geni transgenici provenienti dalle grandi zone agricole a coltura transgenica (OGM).
SETTIMO: scomparsa irreversibile del patrimonio genetico delle piante naturali
Graduale ed irreversibile scomparsa delle diversità biologiche, cioè della normale flora naturale: fenomeno che si sta già evidenziando in U.S.A. a causa delle moderne pratiche di coltivazione che enfatizzano la monocoltura transgenica (OGM) rispetto ai metodi di coltivazione differenziati. Le coltivazioni transgeniche arrecheranno infatti una gravissima minaccia alle zone ricche di bio-diversità (genomi naturali): il flusso transgenico che andrà dalle piante modificate alle piante naturali sarà inevitabile quando il rapporto numerico fra aree coltivate con piante artificiali supererà le superfici delle piante naturali, determinando così la perdita irreversibile di gran parte del patrimonio genetico naturale di tutte le piante esistenti al mondo, attualmente pari a circa 442.000 specie già classificate, su un totale stimato di circa 600.000-800.000 specie.
In sostanza:
Numerose piante sono già scomparse nel corso di questi ultimi anni perché gli agricoltori hanno abbandonato le piante naturali, per adottare invece varietà di piante artificiali, cioè geneticamente modificate, poiché rese uniformi nel proprio genoma, ad alto rendimento di produzione (ma povere di vitamine), intrinsecamente malate (poiché incapaci di sopravvivere in assenza di pesticidi), rese sterili per ragioni di mercato, e infine manipolate geneticamente per essere rese resistenti agli insetti e ad altri animali poiché capaci di produrre esse stesse dei veleni, cioè delle sostanze tossiche che verranno infine mangiate dagli animali di allevamento e dall’uomo stesso.
Persino nelle foreste la varietà genetica è oggi minacciata dalle perdite di habitat, non solo da pratiche di deforestazione scorrette, ma persino dalla contaminazione del patrimonio genetico adattatosi a situazioni locali da parte di ibridi creati dalle grandi ditte sementiere produttrici degli OGM.
I prodotti transgenici rappresentano quindi, proprio per come sono concepiti, una formidabile spinta per accentuare le caratteristiche di unilateralità delle monocolture, e quindi di scomparsa del patrimonio genetico naturale esistente da centinaia di milioni di anni. Non avremo quindi più, nel futuro più o meno prossimo, tutte quelle varietà di piante (alimentari e non) caratteristiche di ogni particolare regione nazionale o locale.
La contaminazione genetica ambientale indotta da parte di ibridi creati dalle grandi ditte sementiere degli OGM, che inevitabilmente s’incroceranno con le varietà presenti in natura, porterà ad una perdita del patrimonio genetico naturale (non recuperabile in alcun modo), di tutte quelle particolari caratteristiche che sono entrate nel genoma delle piante nel corso dei lunghi processi di adattamento alle varie situazioni ambientali.
Tale perdita è oggi gravissima persino per gli ambienti naturali come le foreste. Sostanzialmente, la base stessa della Biochimica umana è oggi minacciata nella sua più intima essenza (DNA umano) dall’impiego sconsiderato di queste piante artificiali, senza alcuna possibilità di recuperare un patrimonio genetico di oltre 440.000 specie di piante classificate (su un totale 600.000- 800.000 stimate), di cui una buona parte scompariranno nel giro di poche centinaia di anni, minate alla base dai danni genetici introdotti dall’Uomo.
In conclusione:
la pianta è un organismo complesso, frutto dell’evoluzione biologica avvenuta in centinaia di milioni di anni. Ogni modificazione genetica provocata in essa dall’Uomo, per quanto minima, produrrà comunque un danno, un danno irreparabile che spesso non potrà essere riconosciuto, poiché l’uomo conosce con sicurezza soltanto poche decine di vitamine e di altre sostanze pro-vitaminiche. Viceversa, le vitamine e le altre sostanze contenute nelle piante sono decine di migliaia, e sono queste le responsabili del corretto funzionamento della complessa biochimica umana e del genoma umano (DNA).
By Dott. Giuseppe Nacci – Dirigente Medico della Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia
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Erbe contaminate da OGM – USA, 15 novembre 2010
Scoperti nell’Oregon altri casi di piante divenute resistenti all’erbicida Roundup a causa delle semine sperimentali del 2002
– Nuovi casi di erbe che hanno sviluppato il gene della resistenza all’azione dell’erbicida a base di glifosato sono stati scoperti nell’Oregon orientale, negli Stati Uniti.
Dalle verifiche effettuate dagli agronomi è emerso che si tratta della contaminazione dell’ Agrostide stolonifera, una graminacea foraggiera utilizzata soprattutto per i tappeti erbosi dei campi da golf e presente nei canali e nei campi di Ontario e Nyssa.
L’inquinamento genetico dell’erba perenne risalirebbe ad alcune semine sperimentali della varietà geneticamente modificata per la resistenza all’erbicida glifosato, il Roundup della Monsanto, e la cui commercializzazione è ancora in sospeso per decisione del Dipartimento per l’agricoltura.
Già nel 2004, da una ricerca condotta dall’Agenzia per la protezione ambientale (EPA), era emerso che alcuni campioni di Agrostide stolonifera selvatica presentavano nel proprio genoma il transgene della resistenza all’erbicida, e quindi che i semi e i pollini si erano dispersi fino a ventuno chilometri di distanza dai campi sperimentali dell’Oregon centrale, dove l’erba transgenica era stata seminata nel 2002.
Una indagine successiva, pubblicata nel 2006 sulla rivista di Ecologia Applicata, aveva fatto emergere che il 62% delle piante non OGM testate presentavano la resistenza al glifosato, e questo tre anni dopo l’interruzione della sperimentazione su campo.
La Scotts LLC., l’azienda che ha acquisito il brevetto della Monsanto, è stata condannata al pagamento di una multa di 500.000dollari, la penale più alta imposta fino ad ora. Anche il ricorso da parte dell’azienda alla Corte di Appello è stato rigettato in base alla motivazione che il via libera alla sperimentazione in campo aperto era stato concesso dal Dipartimento per l’agricoltura in assenza di una valutazione di impatto ambientale.
By Nicoletta De Cillis
FILE in PDF SCARICABILE da: https://sites.google.com/site/studioolisti…alute/documents
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Rapporto contaminazioni OGM
Greenpeace e GeneWatch pubblicano oggi “Il registro su OGM e contaminazione genetica”.
Il nuovo rapporto fornisce una dettagliata panoramica delle più significative contaminazioni registrate nel corso del 2006 a livello mondiale e mostra che le contaminazioni hanno raggiunto livelli record, con un totale di 24 incidenti rilevanti riportati. Il registro on-line, elenca un totale di 142 casi di rilasci in ambiente non intenzionali, semine illegali, impatti negativi di colture Ogm in agricoltura, avvenuti a livello globale nell’ultimo decennio.
Secondo il rapporto, il mais Ogm è una delle colture più problematiche: è infatti presente in almeno un terzo di tutti gli incidenti registrati nel corso degli ultimi dieci anni, incluse quattro contaminazioni delle sementi riportate nel 2006. Anche il mercato del riso ha risentito pesantemente delle contaminazioni dello scorso anno dovute al riso Bt proveniente dalla Cina e al riso Ogm della Bayer di provenienza statunitense scoperto anche in Italia.
La contaminazione delle sementi costituisce un serio problema sia per gli agricoltori che per i consumatori, in particolare nelle aree dove vengono coltivate varietà tradizionali. Il lancio del rapporto coincide con il meeting internazionale di Montreal, dove esperti a livello tecnico e giuridico valuteranno se le aziende produttrici di sementi Ogm debbano essere ritenute responsabili per la contaminazione di coltivazioni tradizionali da parte di varietà transgeniche. Greenpeace ritiene indispensabile che venga avviato a livello internazionale un regime vincolante che faccia rispettare tale responsabilità.
Fonte: http://www.gmcontaminationregister.org/
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Gravi danni sull’uso degli Ogm nel lungo termine
Ebbene a conferma c’è una ricerca francese
www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=553&IDSezione=0&ID=349093 condotta nei laboratori dell’Università di Caen e Rouen e pubblicata sull’lnternational Journal of Biological Sciences, che ha dimostrato, dopo 90 giorni di esperimenti, che i topi-cavia alimentati con mais biotech hanno subito danni al fegato e ai reni, al cuore, alle ghiandole surrenali e al sistema ematopoietico.
In particolare i mais indiziati sono il mon810, il mon863 e NK603, già approvati in Europa dall’EFSA sia come mangime animali che come alimento umano.
I ricercatori chiedono una moratoria sull’importazione e coltivazione di Ogm in Europa in attesa di verifiche scientifiche più approfondite.
Intanto il 24 dicembre il quotidiano francese ‘Le monde’ ha pubblicato un avviso dell’HCB (Consiglio Superiore della Biotecnologia) nel quale si legge che il Mon 810 presenta più inconvenienti che vantaggi e se ne chiede la definitiva interdizione (mentre ora è in vigore quella provvisoria).
E in Italia? Luca Zaia, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, si è dichiarato contrario agli Ogm ed ha affermato di voler continuare a battersi perché la linea dell’Unione europea sia improntata ad un maggior rigore sui temi della commercializzazione e della coltivazione di Organismi Geneticamente modificati con particolare riferimento alla trasformazione e commercializzazione del mais Syngenta Mir 604.
Condivisibili le parole del Ministro, ma si sa le parole volano, gli scritti restano, e dunque passiamo ai fatti !
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PARERI di autorevoli scienziati sugli OGM
Dr. George Wald (1), Premio Nobel per la Medicina nel 1967, Professore di Biologia all’Università di Harvard: “La tecnologia del DNA ricombinante [ingegneria genetica] mette la nostra società di fronte a problemi senza precedenti non solo nella storia della scienza, ma anche nella storia della vita della Terra. Essa mette nelle mani umane la capacità di riprogettare gli organismi viventi, i prodotti di circa tre miliardi di anni di evoluzioni.”
“Tale intervento non deve essere confuso con le precedenti intrusioni nell’ordine naturale degli organismi viventi; la riproduzione degli animali e delle piante, per esempio, o l’induzione artificiale delle mutazioni con i raggi X. Tutte queste procedure lavoravano all’interno di una singola specie e tra specie strettamente correlate. Il nocciolo della nuova tecnologia è di muovere i geni avanti e indietro, non solo attraverso le linee della specie, ma attraverso ogni confine che ora divide gli organismi viventi. I risultati saranno essenzialmente nuovi organismi, auto-perpetuantesi e quindi permanenti.
Una volta creati, essi non possono essere fermati.”
“Fino ad adesso, gli organismi viventi si sono evoluti lentamente, e nuove forme di vita hanno avuto molto tempo per stabilirsi.
Ora intere proteine saranno trasposte in una notte in associazioni completamente nuove, con conseguenze che nessuno può predire, né per l’organismo ospite, né per i suoi vicini.” “È tutto troppo grande e sta avvenendo troppo velocemente. Così questo, il problema centrale, rimane quasi non considerato. Esso presenta probabilmente il più grande problema etico che la scienza abbia mai affrontato.
La nostra moralità fino ad oggi è stata di andare avanti senza restrizioni per imparare tutto quello che potevamo sulla natura. Ricostruire la natura non faceva parte dell’accordo. Andare avanti in questa direzione può non solo essere poco saggio, ma pericoloso. Potenzialmente, esso può produrre nuove malattie di animali e di piante, nuove forme di cancro, nuove epidemie.” Bernard Rollin (2) professore di fisiologia, biofisica e filosofia dell’Università del Colorado si chiede: “Sappiamo con certezza che se prendiamo animali le cui caratteristiche sono ben conosciute, ben comprese e ragionevolmente prevedibili, e li introduciamo in ambienti che non sono familiari, molto probabilmente rischiamo di provocare un disastro, a cui, talvolta non possiamo rimediare. Ma se ciò è vero, quanto di peggio possiamo fare con i nuovi organismi di cui non comprendiamo ancora le caratteristiche ?”
Professor Richard Lacey (3), microbiologo e Professore di sicurezza alimentare all’Università di Leeds, è diventato una delle figure più conosciute della scienza alimentare dalla sua previsione della crisi della BSE (malattia della mucca pazza) fatta più di sette anni fa. Recentemente il Professor Lacey ha parlato chiaramente e fortemente contro l’introduzione dei cibi geneticamente modificati, a causa dei ‘fondamentalmente illimitati rischi per la salute’:
“Il fatto è che è in pratica impossibile anche solo concepire una procedura di testing per stimare gli effetti sulla salute dei cibi geneticamente modificati quando essi vengono introdotti nella catena alimentare, né vi è una qualche valida ragione di interesse nutrizionale o pubblico per la loro introduzione.”
Professor Dennis Parke (3) dell’Istituto di scienze biologiche dell’Università del Surrey, ex consulente capo sulla sicurezza alimentare per la Unilever Corporation e consulente britannico per la US FDA sugli aspetti di sicurezza delle biotecnologie, scrive: “Nel 1983, centinaia di persone in Spagna morirono dopo aver consumato olio di semi di colza adulterato. Questo olio di semi di colza adulterato non era tossico per i topi”.
Dr Parke avverte che le attuali procedure di testing per i cibi geneticamente modificati, incluso i tests sui roditori, non stanno dimostrando la sicurezza per gli uomini. Egli suggerisce una moratoria sul rilascio di organismi, cibi e farmaci geneticamente modificati.
Dr Peter Wills (3), biologo teorico all’Università di Auckland scrive: “I geni codificano proteine coinvolte nel controllo, in pratica, di tutti i processi biologici. Trasferendo geni oltre le barriere delle specie che sono esistite per milioni di anni tra specie come gli uomini e le pecore, noi rischiamo di aprire un varco nelle soglie naturali a processi biologici inattesi. Per esempio, una forma non correttamente chiusa di una comune proteina cellulare può sotto certe circostanze essere replicativa e dare origine ad malattie neurologiche infettive”.
Dr John Fagan (3), biologo molecolare e ricercatore sul cancro vincitore di awards, Professore di Microbiologia alla Maharishi University of Management, ha rinunciato a tre milioni di dollari in assegnazioni di ricerche da parte del governo degli Stati Uniti per pubblicizzare i pericoli di un uso scorretto delle biotecnologie. Egli sostiene un approccio scientifico precauzionale che richiede l’etichettatura di tutti i nuovi cibi. Egli dice: “senza etichettare, sarà molto difficile per gli scienziati tracciare la fonte di nuove malattie causate dai cibi geneticamente modificati”.
Dr Norman Ellstrand (3), Professore di genetica alla University of California, è una delle principali autorità nel mondo nel campo dell’ingegneria genetica. Egli commenta le implicazioni economiche per gli agricoltori dello scambio di geni tra i raccolti e le erbacce imparentate. “Noi lo vediamo come un problema da molti milioni di dollari. In Europa, c’è già un grande problema con il flusso di geni tra la barbabietola selvatica e la barbabietola coltivata. Anche la colza per semi da olio è in stretta relazione e causerà problemi nel futuro. Ci si aspetta che il tipo di geni che si stanno ingegnerizzando siano quelli che hanno una maggiore potenzialità per causare problemi”.
Dr Michael Antoniou (3), Senior Lecturer in patologia molecolare al London teaching hospital dichiara, “La produzione di piante e animali geneticamente modificati coinvolge l’integrazione casuale di combinazioni artificiali di materiale genetico da specie non correlate nel DNA dell’organismo ospite. Questa procedura si risolve nel disgregamento del ‘progetto’ genetico dell’organismo con conseguenze totalmente imprevedibili.
La produzione inattesa di sostanze tossiche è stata ora osservata nei batteri, lieviti, piante e animali modificati geneticamente con il problema che rimane non identificato fino a che non si presenti un maggior pericolo per la salute.
Inoltre, il cibo geneticamente modificato può produrre un effetto immediato o può impiegare anni perché venga alla luce una completa tossicità.”
Dr Erwin Chargaff (3b), eminente biochimico a cui ci si è spesso riferito come il padre della biologia molecolare, avverte che non tutte le innovazioni finiscono in “progresso”. Egli una volta si è riferito all’ingegneria genetica come “un Auschwitz molecolare” e avverte che la tecnologia dell’ingegneria genetica pone una minaccia più grande per il mondo che l’avvento della tecnologia nucleare. “lo ho la sensazione che la scienza ha violato una barriera che avrebbe dovuto rimanere inviolata,'” egli scrisse nella sua autobiografia, “Heraclitean Fire”.
Notando la ‘terrificante irreversibilità’ degli esperimenti di ingegneria genetica che si stanno progettando, Chargaff avverte che, “… non si può revocare una nuova forma di vita … Essa sopravviverà a te e ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli. Un attacco irreversibile sulla biosfera è qualcosa di cosi inaudito, cosi impensabile per le precedenti generazioni, che io potrei solo desiderare che la mia non sia stata colpevole di questo.”
Vandana Shiva (4), scienziata e filosofa indiana, direttrice della Research Foundation for Science Technology and Natural Resource Policy di Dehra Dun, scrive: “È necessario mettere a confronto il paradigma ecologico con quello dell’ingegneria, collocando la biotecnologia nel secondo. Il paradigma dell’ingegneria genetica prospetta una soluzione tecnologica dei problemi complessi, ma ignorandone la complessità genera nuovi problemi ecologici, successivamente giustificati come ‘effetti collaterali indesiderati’ ed ‘esternalità negative’.
Con la logica dell’ingegneria genetica, è impossibile prevedere le rotture ecologiche prodotte da un intervento d’ingegneria. Le soluzioni ingegneristiche sono cieche circa il loro stesso impatto. La biotecnologia, come l’ingegneria biologica, non è in grado di fornire il quadro di valutazione dei suoi impatti ecologici sull’agricoltura.” E ancora: “La biotecnologia può ridurre la diversità genetica e accrescere la vulnerabilità genetica.”
Jeremy Rifkin (5), presidente della Foundation on Economic Trends a Washington, da anni si occupa di studiare come l’innovazione scientifica e tecnologica potrà influire sull’economia, sul lavoro, sulla società e sull’ambiente. Dal punto di vista ambientale, egli sostiene: “Ogni organismo manipolato geneticamente rappresenta una potenziale minaccia per l’ecosistema”.
E ancora: “Ogni volta che un organismo trattato geneticamente viene liberato, esiste almeno una piccola probabilità che esso diventi pericoloso perché … è stato introdotto artificialmente in un ambiente complesso, che ha sviluppato una complessa rete di relazioni integrate attraverso un lungo periodo nella storia evolutiva. Introdurre nell’ambiente esseri nuovi significa innescare una specie di ‘roulette ecologica’ …
Si prevede che le società che si occupano delle scienze della vita introdurranno nell’ambiente, nel prossimo secolo, migliaia di nuovi organismi manipolati geneticamente …
Mentre molti di questi organismi modificati geneticamente saranno benigni, calcoli statistici sulle probabilità suggeriscono che almeno una piccola percentuale di essi si dimostrerà pericolosa e altamente distruttiva per l’ambiente.”
References:
(1) Da: The case against genetic Engineering by George Walt, in “The Recombinant DNA Debate”: Jackson e Stich, eds. P. 127-128. (Ristampato da “The Sciences”, Sept./Oct. 1976)
(2) Bernard E. Rollin, The Frankestein Syndrome: Ethical and Social Issues in The Genetic Engineoring of Animals (New York, Cambridge University Press, 1995), pp 118-119, citato in (5) pag. 131.
(3) Compilato dal ‘New Zealand Natural Food Commission’ – ScientistsonDangers
(3b) Compilato dal ‘New Zealand Natural Food Commission’
(4) Vandana Shiva, Monocolture della mente – Biodiversità, biotecnologia e agricoltura “scientifica Bollati Boringhieri, 1995, Torino.
(5) Jeremy Rifkin, IL SECOLO BIOTECH – Il commercio genetico e l’inizio di una nuova era, Baldini&Castoldi, 1998 Milano. Fonte: altrogiornale.it
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ACCADEMIA MEDITERRANEA PER L’AGROECOLOGICA E LA VITA (A.M.A. LA VITA) – RETE ZERO OGM – 2008
“L’’inviolabilità della Memoria Genetica di tutti gli Organismi Viventi (DNA), regolata da Leggi fisiche perfette, sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per il rispetto della Vita” (Michele Trimarchi, Candidato Premio Nobel per la Pace, 1986)
Un rapporto da far venire i brividi sta circolando per il Cremlino in questi giorni, redatto dall’Accademia russa per la medicina e le scienze tecniche e inviato al primo ministro, riporta che la “misteriosa scomparsa” di più di 2 milioni di persone negli Stati Uniti sarebbe legata ad un “incrocio” di malattie vegetali ricollegabili a Organismi Geneticamente Modificati.
(NdR: occorre prendere questi dati con le pinze…perche’ potrebbero essere stati amplificati per propaganda politica.., ma potrebbero essere anche veri, per ora non possiamo controllarli)
Secondo questo rapporto la misteriosa e non meglio identificata malattia polmonare, sarebbe responsabile della massiccia scomparsa di cittadini statunitensi, iniziata nella primavera del 2008 nello stato agricolo dell’Iowa dove (molto ironicamente) sono state colpite almeno 36 persone che presenziavano ad un evento, svoltosi al palazzo governativo, e organizzato da un’associazione di persone affette da patologie polmonari.
È importante sottolineare che l’Iowa è uno dei maggiori produttori di grano al mondo, coltivando più di 2 miliardi di piante di grano, distribuite in quei 32 milioni di acri delle sue fattorie, di cui più del 99% è geneticamente modificato, OGM, e le cui varietà sono state prodotte da quel colosso dell’agricoltura che è la Monsanto, identificate con il nome commerciale di Mon 863, la varietà insetticida-produttore Mon 810 e la varietà NK 603 capace di assorbire l’erbicida Roundup®.
Gli americani non sono stati informati dello studio realizzato dall’International Journal of Biological Sciences riguardante la coltivazione di queste tipologie di grano geneticamente modificate Monsanto, e che avvertiva dei pericoli per l’organismo legati agli OGM. Monsanto si è fatta subito sentire rispondendo a questo studio, sostenendo che questa ricerca fosse “Basata su errori di analisi metodologica e di ragionamento, e non mette in discussione i risultati sulla sicurezza di questi prodotti.”
Gli scienziati russi in questo rapporto hanno comunque definito la dichiarazione di Monsanto riguardo l’OGM Mon 863, definito sicuro per il consumo da parte di uomini e animali, come “Senza nessuna convalida”, opinione supportata dalla francese Commision du Génie Biomoléculaire (CGB) che nel suo rapporto sostiene che “Con i dati attualmente a disposizione non è possibile concludere che il grano OGM MON 863 sia un prodotto sicuro…..”
Anche Greenpeace International ha supportato questi risultati degli scienziati russi, che nel suo rapporto intitolato “MON 863:
“A chronicle of systematic deception” avvertiva che la sua campagna per scoprire e valutare dati su questa che è la più pericolosa varietà di grano OGM dimostrava, oltre ogni dubbio, che MON863 non è adatto al consumo.
(NdR: animale o umano)
Sfortunatamente per gli americani, tutti questi avvertimenti sono stati ignorati dal loro governo (NdR: volutamente o meno per le pressioni delle lobbies), che aveva avallato il progetto di piantare in massa grano OGM, tanto da arrivare alla situazione attuale in cuil’80% del grano e il 93% della soia prodotti fanno parte di queste pericolose varietà; uno scienziato russo nel rapporto avverte che il mondo sta andando incontro ad un disastro ecologico “Di proporzioni bibliche.”
E ancora, secondo questo rapporto russo, il disastro ecologico sarebbe stato taciuto dagli Stati Uniti ma convalidato dai dati statistici annuali sui decessi, con circa 2.5 milioni di morti, riportate e definite come “morti improvvise” che sarebbero aumentate del 40%, raggiungendo e superando i più di due milioni di casi di morti “misteriose o inspiegabili” contate dai primi di Marzo del 2008 al 2010.
Ora, sempre nel rapporto, la maggior parte di questi misteriosi ed inspiegabili decessi negli Stati Uniti sono stati classificati come morti legate ad influenza o polmonite, con il preciso fine di non diffondere il panico nella popolazione americana, ma che in realtà sarebbero state causate da un virus non ancora identificato contenuto nelle piante che sarebbe stato in grado si superare le difese immunitarie dell’essere umano. A supporto degli scienziati russi esiste una ricerca conclusa recentemente da Didier Raoult dell’Università del Mediterraneo di Marsiglia, in cui per la prima volta nella storia dell’uomo un virus proveniente dalle piante sarebbe stato in grado di causare patologie all’uomo.
Inoltre gli scienziati russi sostengono nel loro rapporto che le vaccinazioni di massa compiute negli Stati Uniti per la presuntainfluenza H1N1 (l’influenza suina o maiala) fossero in realtà un “tentativo molto goffo” di arrestare la diffusione di questa misteriosa patologia polmonare, grazie all’iniezione di DNA “fissativo” per questo tipo di grano OGM e che, con tutta evidenza, ha fallito nel suo intento.
Coloro che si sta chiedendo come gli Stati Uniti possano aver sostenuto un oltraggio simile perpetrato ai danni dei propri cittadini, sappiano solo che negli ultimi 10 anni Monsanto ha pagato qualcosa come 500 miliardi di dollari in tangenti verso gli uffici responsabili della salute del cibo mentre entrava in società con altri colossi americani come la General Electric e la Exxon Mobil, senza per questo pagare alcuna tassa, a dispetto dei miliardi di profitto mietuti.
E quegli americani che credono che il Presidente Obama li proteggerà da questi soprusi, non possono essere più in errore di così, e lo si può capire leggendo l’Huffington Post News Service nel loro articolo “You’re Appointing Who? Please Obama, Say It’s Not So!” (Obama chi stai nominando ? Per favore dicci che non è così !) che scrive:
“La persona che potrebbe essere responsabile più di chiunque altro per l’aumento delle malattie e le morti legate al cibo è stato nominato lo zar del cibo sano. Non è uno scherzo. Ecco cosa c’è dietro.
Quando è stato chiesto all’FDA (Food and Drugs Administration) di riflettere su quale sarebbe potuto essere il più radicale e potenzialmente pericoloso cambiamento nelle nostre forniture alimentari, la risposta è stata l’introduzione degli OGM.
Dei documenti rimasti segreti rivelano ora come gli esperti ne fossero convinti. Nota dopo nota vengono descritte tossine, nuove malattie, deficienze nutrizionali e allergeni sempre più difficili da riscontrare. Era palese come quella tecnologia portasse con sé “seri pericoli per la salute” e richiedesse prudenza, ricerche a lungo termine che includessero anche gli esseri umani prima che un qualsiasi OGM potesse essere distribuito nel mercato delle forniture alimentari.
Ma l’industria delle biotecnologie ha manipolato i giochi piazzando il suo uomo all’FDA, cosicché né la scienza né gli scienziati continuassero su quella via e perché non fossero in nessun modo condizionati da quei deboli argomenti legati alla salute dei cibi. No, quella persona continuerà a fare quello che le corporation hanno fatto per decenni, scansando questi fastidiosi argomenti, e lo farà mentendo .”
Forse ancora peggio per gli americani sono quelli che credono di essere capaci di cambiare il proprio governo alle prossime elezioni nazionali di Novembre, per le quali le ultime notizie riportano che Obama si sta preparando anche con una nuova unità speciale chiamata “Consequence Management Response Force” che si dice pronta a schierarsi durante queste elezioni, dal suo comando dall’interno della fortezza-Casa Bianca e che il Washingston Post descrive quasi come una “Mosca dell’era Sovietica” in cui, però, le case del popolo avrebbero dovuto aiutare questi americani ad iniziare a ribellarsi contro le politiche delle corporazioni che li circondano.
Le ultime notizie dall’America avvertono che il governo sempre più da stato di polizia di Obama sta continuando ad andare contro ai propri cittadini ordinando ai giganti di Internet di consegnare [alle autorità N.d.r.] ogni messaggio scritto negli stati USA, una mossa insidiosa che Yahoo, per primo, ha dichiarato di voler contrastare.
Non è possibile prevedere quale sarà il risultato di tutto questo, anche perché nella stessa settimana in cui una delle corti federali di Obama ha dichiarato illegale ogni festeggiamento del National Prayer Day e in cui il presidente ha dichiarato ufficialmente di smantellare ogni arma nucleare in suo possesso, il presidente Putin ha dichiarato invece che la sicurezza interna ed esterna della Russia dipende solo e soltanto da due cose: “Le sue tradizioni religiose e la sua forza nucleare”…
Senza lasciare alcun dubbio che qualsiasi sia il nostro mondo, di certo si è tramutato in uno in cui gli USA stanno andando verso la tirannia e la Russia forse verso la libertà.
Titolo originale: “Russia Reports Over 2 Million Dead In US As Mysterious Die-Off Accelerates “
By Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo – Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca