Proposta: dimostrare che OGM provocano malattie – Alternative
OGM
Spett.le: Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Regione Lombardia Ass. alla Salute, Associazione Nazionale dottorandi e dottori in Ricerca
Oggetto: Proposta operativa per dimostrare che gli OGM provocano il Cancro, la Leucemia e altre malattie Oncoequivalenti.
Si cominceranno a diffondere lavori scientifici per iniziare a cercare il modo di mettere in Protocollo una proposta operativa di analisi del sangue e delle urine (ed OVVIAMENTE del CANCRO STESSO) di pazienti malati di cancro, allo scopo di dimostrare che il loro tumore e’ stato provocato da PROMOTER 35 S – vedi i lavori del: dott. Giuseppe Nacci
Importante:
Il prof. Joseph Cummins riportava già che il virus del mosaico del cavolfiore, largamente usato dalle multinazionali OGM per modificare le piante , e’ “closely related” al RETRO VIRUS dell’epatite B e a quello dell’HIV (AIDS),
Questi lavori sono stati poi ripresi e seguiti dal sottoscritto nei laboratori di ricerca, i lavori sopra citati dal prof. Cummins sono degni di interesse ed in questa sede confermo la presenza in alcuni pazienti sottoposti ad esami dell’esistenza del Promoter.
Invito le istituzioni preposte al controllo di queste affermazioni, ritengo che prima di diffondere qualsiasi panico al settore produttivo e commerciale bisogna verificare le affermazioni.
Ritengo che sia ora farlo e con urgenza, la mia coscienza di uomo di fede, mi spinge verso il coinvolgimento degli addetti alla comunicazione ed una divulgazione urgente dei lavori in modo pubblico, da ricercatore capisco che bisogna approfondire ogni dato cercando di non creare allarmismi di cui oggi il cittadino ne e’ super stimolato.
RIPORTO l’articolo di Xiong and Eickbush, EMBO Journal 9, 33-53, 1990, che vi allego come origine dei miei studi, dimostrando anche da quanto tempo se ne parla a livello scientifico, e chiedo che venga fatto iniziare un programma per studiare un sistema di analisi dal sangue e dalle urine di pazienti malati di cancro, leucemia o altri tumori per la ricerca del PROMOTER da 35 S o da 19 S .
Sarebbe anche interessante estendere tale ricerca anche agli animali malati di tumori maligni e , se possibile, anche a quelli malati del morbo della mucca pazza, essendo tale malattia molto simile a quella delle pecore pazze, NOTORIAMENTE INFETTATE dal retro-virus VISNA, CHE e’ PRATICAMENTE IDENTICO ai RETRO-VIRUS NATURALI che PROVOCANO il CANCRO e le LEUCEMIE…
“Feel free to reprint this article in unalterated form”
The majority of crop plant constructions for herbicide or disease resistance employ a Promoter from cauliflower mosaic virus (CaMV). Regardless of the gene transferred, all transfers require a promoter, which is like a motor driving production of the genes’ message.
Without a promoter, the gene is inactive, but replicated. CaMV is used because it is a powerful motor which drives replication of the retrovirus and is active in both angiosperms and gymnosperms. The CaMV para-retrovirus replication cycle involves production vegetative virus containing RNA which is reverse transcribed to make DNA similar to HIV, Human Leukemia Virus and Human hepatitis B. (Bonneville et al. RNA Genetics Vol.11, “Retroviruses, Viroids and RNA
Recombination” pp. 23-42, 1988).
CaMV is closely related to hepatitis B and is closely related to HIV (Doolittle et al. Quart.Rev.Biol. 64,2, 1989; Xiong and Eickbush, EMBO Journal 9, 3353, 1990).
Nell’attendere comunicazioni al riguardo spero in una coscienza attiva.
By dott. prof. Samorindo Peci (Medico chirurgo) – Ricercatore in Scienze metaboliche in malattie rare endocrinologia ed endocrinochirurgia sperimentale – Direttore consorzio Inter-universitario Cerifos
email: rarediseases@cerifos.com
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RETE ZERO OGM: Comunicato Stampa
L’inviolabilità della Memoria Genetica di tutti gli Organismi Viventi (DNA), regolata da Leggi fisiche perfette, è sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per il rispetto della Vita.
La Commissione approva le importazioni di OGM …e anche le coltivazioni (per ora solo il Mais MON 810, definito pericoloso dalle Ricerche dell’INRAN e causa di sterilità dal Prof. Jurgen Zentek)… Ma i ministri non approvano… ne rifiutano…. se ne lavano le Mani….
Questi ultimi hanno paura di finire in tribunale, per disastro doloso ? Chi Comanda in Europa ?
Alla fine ci si basa su un parere dell’EFSA, il cui regolamento prevede che i dati li forniscano solo le Multinazionali produttrici di OGM… e non le Ricerche indipendenti.
Se, come afferma il Ministro Zaia, il mondo della ricerca è spaccato al 50% sugli OGM, con posizioni diametralmente opposte, sapendo che il 90% delle ricerche è finanziato dalle Multinazionali che gli OGM li producono, insieme ai pesticidi correlati allora vuol dire che molti ricercatori pur finanziati dalle Multinazionali, danno pareri indipendenti e contrari agli OGM
La Rete delle Regioni OGM Free ha chiesto che si cambino queste procedure di autorizzazione di lobby, in palese conflitto di interessi senza una comparazione di pareri basati sulla scientificità di ricerche indipendenti in mancanza del rispetto del principio di precauzione, visto che la scienza è divisa senza rispetto delle libertà individuali di scelta di non mangiare ne coltivare, ne essere contaminati da OGM, addirittura senza etichettatura.
Propongo di portare la Commissione e l’EFSA… al tribunale per i diritti Umani.
Ed intanto a tutti gli Stati membri e le Regioni di vietare ogni forma di coltivazione e commercio di OGM in quanto non autorizzati dalla Maggioranza dei Ministri Europei ed in applicazione della Clausola di Salvaguardia Nazionale per il rispetto dei diritti inviolabili alla salute ed all’Ambiente, non delegati a nessun trattato internazionale.
L’inviolabilità della Memoria Genetica di tutti gli Organismi Viventi (DNA), regolata da Leggi fisiche perfette, è sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per il rispetto della Vita.
By Giuseppe Altieri – Accademia Mediterranea per l’Agroecologia e la Vita
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Studio Agernova – AAM Terra Nuova ed altre associazioni impegnate nel sostegno di un comitato per le vertenze tecnico-giuridiche, legali e costituzionali atte ad evitare la liberalizzazione degli OGM in Italia ed in Europa
Di fronte alle recenti evidenze scientifiche sui Pericoli degli OGM per la salute umana ed animale e le sovranità Nazionali ed alimentari dei popoli, in considerazione dell’irreversibilità di eventuali accettazioni di contaminazioni ambientali da OGM,
A seguito dell’entrata in vigore del nuovo regolamento Europeo sull’Agricoltura Biologica, il quale prevede la “tolleranza” di organismi geneticamente modificati (senza etichettatura) anche nei prodotti biologici, così come negli alimenti convenzionali, pur lasciando agli Stati membri la possibilità di istituire Marchi e garanzie Nazionali 100% OGM Free.
In conseguenza delle pressioni delle Multinazionali che chiedono di coltivare OGM anche in Italia con conseguente rischio di inevitabile ed irreversibile contaminazione di tutte le filiere agroalimentari, Multinazionali che pertanto hanno bisogno dell’accettazione di livelli di contaminazione da OGM generalizzati a tutte le filiere agroalimentari, quale “Cavillo di Troia” al fine di rendere possibile la “Commistione” delle Coltivazioni OGM, con conseguente eliminazione dal mercato delle filiere 100% OGM Free.
Per il conseguente rischio di dipendenza dell’agricoltura e degli esseri umani dagli OGM Brevettati in considerazione del diritto precedente dell’agricoltura Tradizionale e biologica Italiana, inimitabile a livello mondiale e straordinariamente ricca di biodiversità, a rischio di irreversibile contaminazione da OGM con minaccia per i diritti umani inviolabili Agernova, AAM Terra Nuova, assieme e altre organizzazioni hanno lanciato una campagna informativa scientifica e indipendente.
Il rispetto del principio di precauzione europeo e dei dettati costituzionali nazionali in materia di ambiente e salute impongono il mantenimento dell’assenza di OGM negli alimenti biologici, con proroga “sine die” del divieto totale di ogni rilascio ambientiate di OGM in Italia ed in Europa, al fine di garantire la “co-esistenza” di “mercato” tra le diverse forme di produzione agricola (l’unica possibile in termini giuridico-costituzionali con gli OGM), e “l’esistenza” stessa dell’Agricoltura biologica e Tradizionale Italiana, oggi ancora al 100% libere da PGM e, pertanto, garanti della libertà di scelta dei consumatori e dei produttori agricoli, che in grande maggioranza non intendono produrre o nutrirsi di OGM. Ciò e’ stato sancito da una sentenza della Corte Costituzionale che ha legittimato le Regioni OGM Free, nel 2005 (allegato).
La tolleranza zero OGM nel biologico, come nelle sementi e nei prodotti agricoli d’origine protetta Nazionali, protegge di fatto il “diritto precedente” di tutta l’Agricoltura Italiana tradizionale dai rischi di contaminazioni irreversibili, conseguenza naturale nel caso di coltivazioni transgeniche autorizzate e brevettate, finalizzate al controllo dei mercati, ad interesse esclusivo delle multinazionali agrochimiche e dei grossi gruppi commerciali alimentari.
In osservanza della Dir. 2001/18/CE, sugli OGM, inoltre… , gli Stati membri possono adottare tutte le misure opportune per evitare la presenza involontaria di OGM in altri prodotti ed e’ prevista la consultazione popolare nazionale, preliminare alle decisioni legislative sul rilascio ambientale degli OGM”. Oltre all’applicazione della clausola di salvaguardia, in caso di evidenze scientifiche sui rischi e/o danni da OGM, per la salute umana e per l’ambiente. La stessa normativa sul biologico lascia la possibilità agli Stati membri di mantenere la Tolleranza Zero OGM sui Prodotti alimentari nazionali.
– i risultati di recenti ricerche sui rischi e pericoli da OGM per la salute, la Biodiversità, l’inquinamento irreversibile dell’ambiente e la sovranità Nazionale ed alimentare,
– le alternative Agroecologiche praticabili (Agricoltura Biologica) in linea con i recenti Programmi Europei di Sviluppo Rurale Agroambientale (oltre 100 miliardi di € stanziati dall’UE nel periodo 2007-2013)
– Proposta di decreto urgente del Ministero Agricoltura che mantenga l’assenza di OGM nei Prodotti Biologici e Tradizionali italiani, come nelle sementi di qualsiasi natura ed introduca il test di presenza/assenza per l’etichettatura di qualsiasi livello rilevato di OGM anche negli altri alimenti convenzionali, per la corretta informazione dei consumatori e al gestione delle eventuali contaminazioni ed inquinamenti dei prodotti e dell’ambiente, con criterio di responsabilità per i detentori dei diritti sugli OGM.
– In osservanza della sentenza della Corte Costituzionale che ha legittimato le Regioni OGM Free, Norme Regionali/Nazionali di Coesistenza che prevedano il divieto di rilascio ambientale di qualsiasi OGM. E non norme di �Commistione di Coltivazioni� con OGM, basate sulle distanze di semina e sulle soglie di tolleranza di contaminazioni, naturali ed inevitabili, che diventerebbero irreversibili, precludendo la (co)esistenza delle filiere 100% libere da OGM.
– Proposta di legge (eventualmente di iniziativa popolare) o in alternativa un Decreto Ministeriale che, in recepimento della Dir. 2001/18 UE, istituisca il Referendum Consultivo sugli OGM, preliminare alle decisioni in materia di OGM.
– Divieto di importazione di OGM per qualsiasi uso, consumo o destinazione sotto forma di semi vivi (mais, soia, colza, cotone, Biocarburanti, Agro-farmaceutici, ecc.) che potrebbero inquinare e/o contaminare l�ambiente italiano in maniera irreversibile.
– In considerazione delle recenti ricerche sugli accertati Pericoli da OGM per la salute e l’ambiente, una Moratoria sine die, a partire dall’Italia, sulla produzione, importazione, commercio e diffusione nell’ambiente di OGM, in attesa delle necessarie ricerche “indipendenti” sulla tossicologia degli OGM e del pronunciamento popolare sulla materia, evitando inutili sperimentazioni di coltivazioni OGM che potrebbero contaminare irreversibilmente il territorio. Contestuale revisione del criteri di autorizzazione degli OGM e dei pareri scientifici dell’EFSA, che devono basarsi su Ricerche indipendenti e non sui dati forniti delle ditte produttrici di OGM
– Abolizione dei diritti di brevetto sul DNA o suoi frammenti, in quanto scoperte e non invenzioni e per la natura non stabile della materia vivente e degli OGM. Definizione di una legge nazionale a protezione del Germoplasma Autoctono, patrimonio comune di tutti gli esseri umani, con mappatura genetica e pagamento di diritti pubblici in caso di usi privati
– L’Italia deve adoperarsi per un Bando mondiale sulla produzione e rilascio ambientale di OGM.
Allegati:
– Sentenza della Corte Costituzionale che ha legittimato le Regioni OGM Free (estratto p.to 6 che distingue nettamente la Coesistenza di Commercio dalle Commistioni di Coltivazioni con OGM le quali possono e devono essere vietate per la contaminazione irreversibile dell’ambiente agricolo, naturale e non accidentale.
Il Governo Berlusconi fece ricorso contro le leggi delle Regioni Puglia e Marche (Art 2. che si son dichiarate OGM Free e lo sono ancora attualmente (Art 2.) insieme a tutte le altre Regioni dichiaratesi OGM free.
L’unico problema procedurale sembrerebbe quello che le regioni dovrebbero di volta in volta dichiararsi OGM free per ogni eventuale OGM che venisse autorizzato alla Semina in Europa (per ora solo il Mon 810 MAIS).
Ma applicando il Principio di precauzione sui rischi di contaminazione non ci siano problemi ad applicare la clausola di salvaguardia per le coltivazioni OGM in generale
Dopo questa sentenza, la Regione Marche ottenne fece ricorso contro la Legge 5 Alemanno di Coesistenza (che prevedeva le coltivazioni di OGM), che fu abrogata dalla Corte Costituzionale, rimandando alle Regioni le Norme Stesse…
Ecco perche’ secondo il Diritto Europeo e Nazionale (Art 32, e 9 della Costituzione Italiana, sui Diritti inviolabili alla salute e all’ambiente, non delegati ai trattati internazionali di Commercio) le Regioni potrebbero attuare oggi solo una eventuale coesistenza Commerciale con OGM Importati e ben etichettati per garantire la libertà di scelta ed informazione dei consumatori, quest’ultima legittimata da una sentenza della Corte di Giustizia UE. Evitando Commistioni di Coltivazioni che contaminerebbero le altre filiere tradizionali e biologiche.
C’e’ il problema della soglia di tolleranza nel Bio che complica le questioni. Ma deve essere garantite le possibilità di produrre 100% OGM free perche’ non si può imporre a tutti i cittadini di mangiare OGM addirittura a loro insaputa.
La stessa normativa sul Biologico prevede la possibilità di Marchi Nazionali a Tolleranza ZerOGM, sia nel biologico che nel convenzionale.
By Dr. Giuseppe Altieri
– Sentenza Corte Costituzionale n° 150/2005 … estratto p.to 6 dalla sentenza CC…
6. – Le questioni di costituzionalità sollevate dai due identici ricorsi governativi nei confronti dell’art. 2 di entrambe le leggi regionali impugnate devono essere dichiarate inammissibili in conseguenza di una evidente erronea indicazione delle norme interposte che dovrebbero dimostrare la illegittimità costituzionale di tali disposizioni per violazione dell’art. 117, primo comma, e dell’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione.
La direttiva europea 2001/18/CE, adottata ai sensi dell’art. 95 del Trattato che istituisce la Comunità europea al fine del ravvicinamento delle “legislazioni degli Stati membri riguardanti l’immissione deliberata nell’ambiente di OGM ed al fine di garantire il corretto sviluppo dei prodotti industriali che utilizzano OGM” (cfr. “Considerando” n. 7), riguarda sia l’emissione deliberata nell’ambiente degli organismi geneticamente modificati, che la loro immissione in commercio; l’art. 2 della legge della Regione Puglia n. 26 del 2003 e l’art. 2 della legge della Regione Marche n. 5 del 2004 – oggetto del presente giudizio – si riferiscono invece soltanto alla coltivazione di prodotti agricoli o all’allevamento di animali geneticamente modificati.
Peraltro, le norme interposte che, secondo la prospettazione del Governo, sarebbero state specificamente violate dalle disposizioni impugnate – e cioe’ gli artt. 22 e 23 della direttiva 2001/18/CE e
l’art. 25 del d.lgs. n. 224 del 2003 – si riferiscono esclusivamente al commercio degli alimenti contenenti organismi geneticamente modificati. Infatti, sia la direttiva europea, sia il d.lgs. n. 224 del 2003 distinguono nettamente la disciplina della “emissione deliberata di OGM per qualsiasi fine diverso dall’immissione in commercio” da quella concernente la “immissione in commercio di OGM come tali o contenuti in prodotti”. La asserita violazione del primo comma dell’art. 117 Cost. da parte di disposizioni delle leggi regionali impugnate, che riguardano soltanto tipiche forme di emissioni di OGM nei settori dell’agricoltura e della zootecnia, non può dunque conseguire alla violazione di disposizioni che, invece, regolano specificamente il diverso profilo della immissione in commercio di OGM.
Lo stesso riferimento alla presunta violazione da parte delle disposizioni regionali impugnate della competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente viene solo accennata in relazione al presunto contrasto delle discipline in questione con i poteri riconosciuti al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio per l’attuazione delle prescrizioni contenute nella direttiva europea e nella legislazione nazionale, con evidente riferimento, in particolare, ai poteri di cui all’art. 25 del d.lgs. 224 del 2003, relativi appunto alla “clausola di salvaguardia” prevista per “limitare o vietare temporaneamente l’immissione sul
mercato, l’uso o la vendita sul territorio nazionale di un OGM, come tale o contenuto in un prodotto”.
By Dr. Giuseppe Altieri