OGM = Organismi Geneticamente Mutati nel RISO
Nel cuore della California, ….la Applied Phytologics Incorporated (API) con il benestare del California Department of Food and Agriculture sta coltivando riso modificato con proteine umane. Due, la lattoferrina e la lisozima, di solito presenti nel latte materno e nella bile, sono state identificate dai ricercatori di Greenpeace. Obiettivo della coltura, produrre farmaci.
Informazioni, scarse (.. Le componenti umane introdotte nel riso sarebbero otto, e non solo le due identificate dai ricercatori di bioingegneria di Greenpeace. ..) e tenute segrete al grande pubblico.
Precauzioni nessuna.
Il campo è situato al centro di altri terreni coltivati, in gran parte destinati alla produzione agricola alimentare, il che modifica ovviamente il normale ciclo riproduttivo delle piante attraverso la contaminazione dei raccolti destinati alla catena alimentare.
Soltanto l’anno scorso lo StarLink, una varietà geneticamente modificata e non approvata per consumo umano, ha contaminato oltre 300 prodotti normalmente distribuiti nei supermercati Sua degli Stati Uniti che dei loro partner commerciali, Europa compresa. Stavolta è un po’ peggio. ..
Dopo la lunga serie di episodi di contaminazione del riso USA con l’OGM LL601, il Dipartimento dell’Agricoltura americano vieta (anno 2002) la coltivazione di un’altra varietà di riso, a causa di una contaminazione genetica, questa volta con un gene GM della BASF e uno ancora ignoto.
Fonte: http://www.sicurezzadeglialimenti.it/notizia70072.htm
Il Dipartimento dell’agricoltura Usa autorizza la Bayer a vendere il riso Ogm LL601……….
Nel novembre 2006 l’Agenzia di ispezione sanitaria del Dipartimentodell’agricoltura americano (Usda) ha dichiarato che la varietà di riso Ogm LLRice601 della Bayer è privo di rischi per la consumazione alimentare umana. Si tratta di una varietà sviluppata dalla multinazionale negli anni ’90 e resistente all’erbicida LibertyLink, la cui produzione è stata abbandonata dalla Bayer nel 2001. Nell’agosto 2006 l’Usda aveva reso ufficialmente nota la contaminazione della filiere di produzione del riso a grano lungo americano da parte della varietà Ogm LL601, una notizia che ha scatenato un embargo a questo prodotto diffuso in molti paesi, compresa tutta l´Unione Europea, con la scoperta di riso Ogm Usa anche nel porto di Livorno.
Gli esperti stimano in 150 milioni di dollari il mancato guadagno legato all’embargo sul riso Usa. La produzione del riso negli Stati uniti (l’80% costituito da varietà a chicco lungo) è stimata a 1,88 miliardi di dollari e la metà viene esportata. Ma la contaminazione negli Stati Uniti non sembra più arginabile ed ha ormai raggiunto centinaia di appezzamenti coltivati a riso e depositi di semi, la Bayer ha allora immediatamente ripreso una domanda di autorizzazione alla commercializzazione della varietà che è stata rapidamente concessa perché secondo l’Uda il gene resistente introdotto è presente in più varietà di piante (e anche di riso) che hanno già ricevuto un´analoga approvazione.
I contrari alla scelta di autorizzare LL601 dicono che così la contaminazione si estenderà presto al riso rosso ed a quello selvatico, importantissimi per i risicoltori. Secondo l’organizzazione non governativa francese “Centre de la sûreté de la nourriture”, «questa approvazione di contaminazione è una messa in guardia sulla negligenza di queste aziende».
L’Usda risponde che «l’autorizzazione non implica una condanna della Bayer per il non rispetto delle regole dell’Animal and plant health inspection service (Aphis)»
Secondo gli anti-OGM la facilità con cui l’Usda ha autorizzato la varietà LL601 senza alcuna sanzione per la Bayer, mostrerebbe chiaramente una posizione favorevole dell’industria delle biotecnologie e l’indifferenza verso i problemi della salute umana e dell’ambiente.
Fonte: www.greenreport.it – Giugno 2007
vedi: Contaminazione da Colza OGM in Germania
Riso OGM, nuova multa per la Bayer – By De Cillis Nicoletta – 21/04/2010
La multinazionale tedesca Bayer dovrà risarcire con 48 milioni di dollari gli agricoltori statunitensi danneggiati dalla contaminazione di riso Ogm. È il quarto verdetto emesso a sfavore dell’azienda che si mostra negligente e omissiva non avendo dichiarato l’inquinamento così da poterne limitare i danni.
Il tribunale federale di St. Louis in Arkansas (Usa) ha condannato la multinazionale tedesca Bayer CropScience a risarcire dodici agricoltori per la contaminazione da riso OGM sperimentale.
Si tratta del quarto verdetto emesso a sfavore dell’azienda da quando, nell’Agosto 2006, il Dipartimento Usa per l’agricoltura (USDA) denunciò la presenza nel riso convenzionale a grani lunghi dell’evento genetico LLRICE601, per la resistenza al diserbante Liberty Link, prodotto dalla Bayer.
La commercializzazione del particolare OGM non era autorizzata e l’allerta sanitaria causò forti perdite sulle piazze finanziarie nonché il blocco delle importazioni, in particolare da parte dei compratori europei e giapponesi.
Nella recente sentenza emessa dai giudici federali la Bayer risulta non solo negligente rispetto al proprio prodotto sperimentale, ma anche omissiva, non avendo notificato l’avvenuto inquinamento in maniera da limitarne i danni. I coltivatori ricorsi al tribunale, dislocati nelle contee dove si concentra la coltivazione del riso – Arkansas, California, Louisiana, Mississippi, Missouri e Texas – lamentano infatti di aver saputo della contaminazione solo in seguito all’annuncio fatto dall’USDA e denunciano che l’azienda si mobilitò in ritardo, quando ormai si era prossimi alla raccolta.
La Food and Drug Administration (FDA) diffuse un rapporto in cui si dichiarava sicura la proteina transgenica presente nel riso della Bayer, deregolamentata poi nel Novembre del 2006, ma le cause legali per le perdite commerciali subite dagli agricoltori andranno comunque avanti, così come i controlli per garantire l’assenza del Liberty Link nei carichi esportati oltre Atlantico.
Intanto in Europa la Commissione, basandosi sul parere favorevole dell’Agenzia per la sicurezza alimentare (NdR: EFSA ben legata alle multinazionali….), ha chiesto agli esperti del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale, che si riuniranno il 20 aprile a Bruxelles, di approvare la commercializzazione nell’UE del riso geneticamente modificato LL62, prodotto dalla Bayer, destinato a uso alimentare….
Tratto da: fondazionedirittigenetici.org – Per saperne di più: Jury tells Bayer to pay Ark. rice farmers $48M
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Riso OGM illegale: di nuovo, e sempre più
I funzionari federali statunitensi del Dipartimento dell’Agricoltura americano (USDA) hanno annunciato, recentemente, che la varietà di riso che molti agricoltori americani (in particolare nel sud) hanno utilizzato in sostituzione di quella recentemente contaminata con il riso GM illegale della Bayer (LL601) è stata trovata anch’essa contaminata geneticamente.
Questa volta il gene (in realtà ne sono stati trovati due, uno non ancora identificato) è differente; rimane il fatto che anche questo non è stato approvato per la coltivazione, ma solamente per la sperimentazione. Le due varietà contaminate rappresentano circa un terzo del raccolto di riso del sud degli USA per l’anno 2006 e la semina per il 2007 sta già per cominciare.
Recentemente, infatti, gli agricoltori degli Stati Uniti stavano piantando una varietà convenzionale di riso, denominata Cheniere, almeno su buona parte dei loro terreni, fino a che non sono venuti a conoscenza che questa varietà era stata contaminata con un gene resistente ad un erbicida (LL601), prodotto dalla Bayer CropScience per la sperimentazione e che non era stato approvato per la coltivazione.
Dopo questo episodio essi hanno ordinato il Clearfield131, (un’altra varietà di riso non modificata, sviluppata dalla BASF).
Il 5 marzo, l’USDA ha emesso un provvedimento d’emergenza per impedire la piantagione di quella varietà di riso. Gli ufficiali del dipartimento, infatti, avevano trovato due transgeni che non avrebbero dovuto trovarsi in quella varietà. In particolare, un gene appartiene alla Bayer, mentre l’altro non è ancora stato completamente identificato.
L’industria americana del riso a chicco lungo, spinta anche dalla decisione di molte nazioni, prudenti nei confronti delle biotecnologie, di limitare le importazioni del riso degli Stati Uniti fino a quando le questioni di purezza non saranno risolte, ha affermato pubblicamente quanto sia vulnerabile il settore agricolo. Infatti, essa ritiene che gli episodi di contaminazione genetica possano costare al settore circa 1 miliardo di dollari; il riso, infatti, non è l’unica coltura ad essere interessata dall’inquinamento genetico.
Alcuni coltivatori hanno indicato come colpevoli i produttori di semi geneticamente modificati, la cui disattenzione, sostengono, abbia permesso che le varietà sperimentali finissero nelle varietà convenzionali. Secondo altri, il Dipartimento dell’Agricoltura è stato ripetutamente condannato da tre corti federali per non controllare adeguatamente le colture geneticamente modificate……
La causa della contaminazione è purtroppo ancora ignota. Il riso, infatti, è una pianta ad autoimpollinazione, per cui il suo polline, generalmente, non si disperde in lontananza. Tuttavia la mescolanza accidentale dei semi modificati e convenzionali si verifica facilmente, in modo particolare quando le varietà GM non vengono limitate ai flussi all’interno dei loro canali di distribuzione.
La commistione genetica sembra, dunque, essere un problema crescente. Sono passati solo undici anni dai primi raccolti di varietà geneticamente modificate (1996, anno di prima commercializzazione degli OGM negli USA) e la superficie (in acri) di colture GM ha già raggiunto valori elevati. Infatti, quasi il 90 per cento della soia e del mais degli Stati Uniti, così come circa il 60 per cento del cotone degli Stati Uniti, sono modificati con i geni di altri organismi.
** In un panorama di questo tipo sembra inevitabile che non si verifichino episodi di contaminazione tra sementi e tra polline. Si tratta di una sfida anche per la coesistenza in Europa. – 16/03/2007
Link: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/03/10/AR2007031001323_pf.html
(lingua inglese – la notizia dal Washington Post)
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Allerta Europee 10/2007: ancora riso GM dagli USA, questa volta tocca all’Italia
Questa sezione riporta le notifiche di allerta del sistema europeo RASFF pubblicate nel bollettino 10/2007. Le allerta riguardano prodotti che presentano un rischio e sono sul mercato al momento dell’allarme, che è stato lanciato da un’autorità di uno dei paesi membri. Al momento della notifica, le autorità hanno ritirato o stanno ritirando il prodotto in questione dal mercato. Al momento non sono generalmente disponibili informazioni più specifiche di quelle che riportiamo, che permettano, per esempio, al consumatore o all’azienda distributrice di disfarsi o restituire i prodotti già acquistati. Questa lista ha carattere informativo. Non indica che i consumatori devono evitare tutti i prodotti provenienti da quel paese. Indica piuttosto la presenza di un problema, cui solo autorità e l’industria alimentare possono porre rimedio.
Link alla tabella in lingua italiana: http://www.sicurezzadeglialimenti.it/notizia70078.htm
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Le autorità USA, (evidentemente colluse con le multinazionali) hanno dato via libera alla compagnia californiana biotecnologica Ventria, per la produzione sperimentale del primo esemplare di pianta di riso contenente geni provenienti dall’uomo.
Il riso conterra’ nei sui semi proteine del sistema immunitario destinate a diventare prodotti contro la diarrea. Gli stessi semi potranno essere aggiunti a prodotti destinati ai consumatori di “health food”, dallo yogurt al cioccolato…..
Commento NdR: Ecco un’altra follia (per denaro $$$) delle multinazionali propagandate falsamente come un aiuto all’umanità…..vedrete cosa succederà a quei poveretti che se ne nutriranno…! – vedi RISO non OGM
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Vaccini nel riso – – Vaccini distribuiti col riso modificato –
Questo articolo pone interrogativi sul futuro utilizzo di generi alimentari per la prevenzione e diffusione capillare di farmaci e vaccini.
Gli OGM sembrano ormai aver preso piede ovunque, colture sempre più resistenti a parassiti e carenza d’acqua, hanno sostituito le sementi che i contadini tramandavano di generazione in generazione.
L’intero patrimonio genetico e la qualità del seme è così stata distrutta, per far largo a nuove sementi tecnologiche in larga scala. Non è obbiettivo di questo post analizzare i risvolti di tali politiche agricole ed economiche, anche se sarebbe il caso dedicare ampie pagine di giornali per denunciare tale scempio.
L’attenzione è posta su questo nuovo modo di utilizzo del riso e di ogni possibile genere alimentare come veicolo per vaccini e medicinali in genere.
Alcuni ricercatori hanno impiantato alcune proteine del colera in riso modificato geneticamente, per osservare la reazione che tale modifica ha sviluppato nelle cavie. Questo tipo di impianto funzionerebbe come una vera e propria vaccinazione, inducendo i ratti a sviluppare gli anticorpi contro il colera.
Questa “rivoluzionaria” tecnica apre la strada ad innumerevoli applicazioni future. Molti farmaci potrebbero essere inseriti in alimenti comuni all’alimentazione dell’uomo, per vaccinare preventivamente oppure curare malattie già presenti. Questo approccio sembra violare ogni forma di diritto alla vita di ogni essere vivente. Una inadeguata politica di diffusione di tali alimenti, porterebbe a vaccinazioni di massa e larghe campagne di prevenzione, raggiungendo la totalità degli uomini sul pianeta.
Ovviamente molti di voi penseranno che questo sia poco realistico, tuttavia la possibilità che ciò possa avvenire nei prossimi anni, non è poi una soluzione così remota. La scienza sembra essersi votata al controllo e alla diffusione capillare di principi attivi, piuttosto che adoperarsi a migliorare la vita dell’uomo nella sua natura perfetta.
La farmacologia moderna sembra purtroppo l’unica forma di contrasto delle patologie, l’unico modo per curare questo tipo di disturbi. Il rischio che corriamo è di vedere questi strumenti mal utilizzati da governi e lobby farmaceutiche per controllare (se ce ne fosse ancora bisogno) le persone e la loro salute. Un individuo sano non è un buon consumatore agli occhi delle corporazioni alimentari efarmaceutiche. L’obiettivo finale per queste multinazionali è mantenerci in perenne stato di malattia, in modo da essere continuamente soggetti a cure e vaccinazioni, contribuendo ad aumentare i profitti e i giochi di poteri che li regolano.
Il controllo delle nascite (basti ricordare la soia OGM in India), la diffusione di malattie, l’indebolimento del sistema immunitario, potrebbero essere veicolate tramite questo tipo di “rimedio”.
Il futuro prevede molta tecnologia e tanti farmaci, il tutto immerso in aria irrespirabile e onde elettromagnetiche ovunque.
Vi sembra uno scenario biologicamente adatto ? ……ASSOLUTAMENTE NO !
Vedi: articolo originale del 2007, su:
http://www.ims.u-tokyo.ac.jp/imsut/en/research/ricebased_mucosal_vaccine_as_a.php
vedi: Influenza suina, A, H1N1 + Cibi che vaccinano
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Colera, influenza e molte altre malattie “curate” mangiando riso
In apparenza un bizzarro esperimento di ingegneria genetica nelle piante (OGM), ha suscitato l’idea di utilizzare un ceppo di riso, che renderebbe le iniezioni per le vaccinazioni una cosa del passato.
Ricercatori che lavorano presso la University of Tokyo’s Institute of Medical Science stanno lavorando con gli esperti in materia di farmaci, agrobiologi e genetisti, per modificare la composizione del riso e includere le proteine del colera.
Tecnologia anti-malattia
Quando il riso è usato come cibo per topi di laboratorio, induce a sviluppare anticorpi de colera nello stesso modo in cui si manifesta in una normale vaccinazione.
Le implicazioni – se i ricercatori possono aumentare il carico ad un livello adatto per l’uomo – sono che importanti farmaci potrebbero essere impiantati facilmente nel riso, che può essere cotto e mangiato, invece di dover essere trasportati con cura e distribuiti come medicine tradizionali.
Si stanno vagliando anche altre malattie, come ogni altro genere alimentare. Finora, queste includono il vaccino influenzale nel riso e farmaci contenenti interferone per vaccini anti-cancro impiantati nelle fragole.
Maggio 2008 – By freenfo – Fonte: http://freenfo.blogspot.com/