(in genere e’ tossica se ingerita per lunghi periodi, ma certe persone sensibili possono
avere dei gravi danni anche con piccolissimi quantitativi)
ACQUE MINERALI – minerali tossici nelle acque imbottigliate
Il bisfenolo A (Policarbonato) è una sostanza ampiamente usata per le bottiglie in plastica, il sottile film interno alle scatolette di cibi conservati, le tettarelle per lattanti e le confezioni alimentati.
vedi: Intossicazione + Infiammazione + Malassorbimento
Se ne producono annualmente 2,8 milioni di tonnellate. vedi: www.molecularlab.it
Lattine, tubi, bottiglie: sostanza plastica blocca sviluppo cerebrale. I contenitori di plastica (anche i biberon per lattanti) per portare il cibo al lavoro sono belli, colorati e comodi, ma contengono tracce di questo contaminante.
Fonte: Zsarnovszky A, Le HH, Belcher SM et al. Ontogeny of Rapid Estrogen-Mediated Extracellular Signal-Regulated Kinase Signaling in the Rat Cerebellar Cortex: Potent Nongenomic Agonist and Endocrine Disrupting Activity of the Xenoestrogen Bisphenol A. Endocrinology 2005; 146: 5388-96.
A quanto pare, già dal 1936 si sapeva che questa sostanza contaminava gli alimenti con cui veniva a contatto, ed era sospettata di alterare gli ormoni sessuali umani. Ma ora uno studio ha scoperto che è collegata col cancro alla prostata. In particolare, l’assunzione nella dieta umana di quantità piccole ma costanti di bisfenolo è particolarmente pericoloso nelle donne in gravidanza, alterando in modo cruciale, ma invisibile, lo sviluppo dei neonati.
La sostanza provoca infatti alterazioni microscopiche nella prostata del feto, che non sono riscontrabili alla nascita. Gli effetti si fanno sentire con gli anni, nella terza età, con ipertrofia delle prostata e tumore. Le alterazioni possono causare anche malformazioni dell’uretra.
In Italia si registrano ogni anno 11 mila nuovi casi di cancro prostatico, e 6.300 morti per questa patologia: è la seconda causa di morte per cancro negli uomini, dopo il cancro al polmone.
Il 60% dei casi è concentrato nel nord del Paese, evidentemente più «avanzato» e quindi più esposto al bisfenolo. Nell’ancor più «avanzata» Gran Bretagna, che ha una popolazione pari a quella italiana, i casi nuovi di cancro alla prostata sono 27 mila all’anno. Il fatto è che il bisfenolo è un estrogeno-simile, che “mima” l’ormone femminile.
Piccolissime quantità di questa plastica bastano dunque, nella vita fetale, a scombinare il sistema genitale dei maschi. La scoperta è dovuta all’equipe del professor Frederick vom Saal, che lavora all’Università del Missouri.
Il gruppo ha somministrato a topine gravide piccolissime quantità di bisfenolo-A, mentre ad altre cavie è stato somministrato in pari quantità dell’estradiolo, l’ormone usato nella pillola contraccettiva.
Il test mirava a verificare se certi danni alla prostata del neonato avvenivano quando la madre, prendendo la pillola, restava accidentalmente incinta. Invece la prova ha dimostrato che entrambe le sostanze alteravano la prostata: e in quantità minime, molto minori di quelle che gli esseri umani ingeriscono bevendo dalle bottiglie di plastica.
E gli italiani sono i massimi consumatori mondiali di acqua cosiddetta minerale: 184 litri a testa, per una spesa di circa 500 euro all’anno a famiglia (i tedeschi non arrivano a 145 litri). Spesso questa acqua proclamata “minerale” viene dall’acquedotto comunale; ed è di sicuro peggiore, perché contenuta in bottiglie quasi sempre di plastica.
vedi: Idrocolonterapia + Protocollo della Salute
Bevete acque minerali con il piu’ basso tenore di minerali – se possibile NON in bottiglie di plastica; leggete le etichette e controllate il residuo fisso dei minerali entro contenuti.
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FRANCIA – Di nuovo allerta sul bisfenolo A – 6 Feb. 2010
Per i politici e le associazioni si deve agire subito; per l’Agenzia francese responsabile della sicurezza sanitaria degli alimenti (Afssa) si tratta, per ora, di “effetti sottili”, di “segnali d’allerta” da verificare. Il soggetto della controversia è il bisfenolo A, un composto chimico presente nelle plastiche alimentari, e che da anni è tema di discussione.
Il 5 febbraio Afssa ha pubblicato nuovi studi internazionali sul bisfenolo A (BNA). Se nel 2008, essa aveva concluso che non ci fossero rischi, oggi fa marcia indietro, e annuncia che continuerà a lavorarci ma intanto raccomanda di “evitare di riscaldare a temperature alte l’alimento da versare nei biberon che contengono BPA o in recipienti di policarbonato. C’è da dire che oggi i biberon si riscaldano soprattutto a microonde.
Il bisfenolo A è accusato d’intaccare il sistema endocrino con conseguenze su obesità, cancro al seno e alla prostata, su diabete, disfunzioni tiroidee e problemi d’attenzione nell’infanzia.
Tratto da: http://avvertenze.aduc.it/notizia/nuovo+al…nolo_115826.php