TETRA PAK, NESTLE’ e LATTE CONTAMINATO da ITX: Negli USA E’ DANNOSO, in EUROPA NO !
COMUNICATO STAMPA ANTIPLAGIO del 29/11/05
Dirigenti di multinazionali, uomini politici ed esperti della salute, tra cui l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e l’Istituto Superiore di Sanita’ hanno affermato che l’Itx, la sostanza brevettata dalla General Electric che il Corpo Forestale dello Stato ha trovato nel latte per neonati Nestle’, in quantita’ pari a 250 microgrammi per litro, penetrata attraverso i contenitori Tetra Pak, non costituisce un rischio per la salute dei bambini.
Alla nostra associazione e’ stato segnalato invece che l’agenzia governativa USA di protezione ambientale E.P.A. (Enviromental Protection Agency), nella pubblicazione ‘Human Health and Ecological Hazard Results’, in particolare alla tabella 3-B.4 (Environmental Hazard Ranking of Flexographic Ink Chemical), elenca una serie di sostanze chimiche, tra cui l’Itx: alla voce 2-isopropyl thioxanthone (Itx) dice che il ‘Lowest chronic value’ (il valore cronico piu’ basso) e’ 0,004 mg/L, che corrisponde a 4 microgrammi per litro; alla voce 4-isopropyl thioxanthone (Itx) e’ 0,030mg/L, ovvero 30 microgrammi. Il rischio (hazard rank) e’ evidenziato con la lettera H, che significa alto (High).
Per approfondire invitiamo ad entrare nel sito: www.epa.gov/dfe/pubs/flexo/ctsa/App3-b.pdf .
E’ molto improbabile che in Italia e in Europa 250 microgrammi siano innocui, mentre negli Stati Uniti valori che oscillano tra 4 a 30 microgrammi rappresentino un rischio elevato. In realta’ l’Itx, secondo la rivista americana ‘Pesticide and toxic chemical news’, puo’ provocare irritazioni alla pelle, macchie e arrossamenti; quindi non si puo’ escludere a priori che tali danni colpiscano anche chi la ingerisce.
Telefono Antiplagio chiede urgentemente al signor Ministro della Salute che vengano fatti gli opportuni confronti e controlli, per mettere i cittadini nelle condizioni di essere informati e tutelati.
AGGIORNAMENTO 7/12/05: ANTIPLAGIO REPLICA ad un ESPERTO
In risposta al prof. Ugo M.Pagnoni, ordinario di Chimica Organica presso l’Universita’ di Modena e Reggio Emilia e collaboratore della Tetra Pak Carta Spa, che il 5/12/05 ha minimizzato i risultati di uno studio USA sulla tossicita’ dell’itx contenuto nei tetra brik, contestando il comunicato Codacons-Adusbef-Antiplagio dell’1/12/05, Telefono Antiplagio precisa quanto segue:
1) Il prof. Pagnoni afferma che nella tabella 3-B.3 dello studio in questione sono effettivamente citati i valori riportati nel comunicato, ma in riferimento alla tossicita’ per pesci, invertebrati ed alghe. Questi stessi valori, aggiunge Pagnoni, si ritrovano nella tabella 3-B.4, che si riferisce alla valutazione del rischio per l’ambiente acquatico. Il prof. Pagnoni, pero’, non chiarisce se tra acqua e latte c’e’ differenza, o meglio: se un litro d’acqua contenente 0,004 microgrammi di itx e’ tossico per la flora e la fauna marine, come riportato nello studio USA, si puo’ sostenere a priori che una quantita’ da 8 a 62 volte superiore di itx nel latte non sia tossica per l’uomo e non debba essere motivo d’allarme?
2) Il prof. Pagnoni afferma, tra l’altro, che non e’ corretto ed e’ fuorviante estrapolare dati da contesti diversi da quello che si sta considerando; e aggiunge che tanto doveva per dare un significato ai numeri, per evidenziare la necessita’ di cautela nell’informazione, al fine di evitare allarmismi ingiustificati.
Correttezza per correttezza, il prof. Pagnoni dimentica forse che il thioxanthone (itx), del gruppo dei thioxantheni derivati, e’ mutageno e carcinogeno ed e’ presente, come molecola, sia come fotoiniziatore nell’inchiostro utilizzato da Tetra Pak, sia in diverse classi di farmaci. La valutazione della tossicita’ è stata fatta in campo medico, a seguito degli effetti collaterali dei farmaci antipsicotici ed antidepressivi, e in campo ambientale per inquinamento da residui d’inchiostro. Inoltre, secondo la rivista americana ‘Pesticide and toxic chemical news’, l’itx puo’ provocare irritazioni alla pelle, macchie e arrossamenti; quindi non si puo’ escludere che tali danni colpiscano anche chi lo ingerisce.
Le dosi di itx indicate nello studio americano EPA (Enviromental Protection Agency), riguardo la tossicita’, sono comprese tra 4 e 30 microgrammi per litro; le dosi rilevate dal dottor Corradetti dell’Arpam di Ascoli Piceno, nel latte di proseguimento Nestle’, sono in media di 250 microgrammi per litro: questo non e’ allarmismo, ma realta’. Tanto dovevamo per completezza d’informazione.
NUOVA DENUNCIA di TELEFONO ANTIPLAGIO – 16/01/06
Alla c.a. pm dr. Giulio Benedetti, Procura della Repubblica di Milano – giulio.benedetti@giustizia.it
Alla c.a. dott. Silvio Garattini – garattini@marionegri.it
Premesso che:
1) alla nostra associazione sono stati segnalati nuovi sequestri di confezioni tetra pak di latte contaminato da itx (per esempio in Abruzzo), messe in vendita con etichette sovrapposte e la dicitura ”nuova confezione”;
2) due mesi fa le confezioni di latte a rischio sono scomparse dalle farmacie, ma non in alcuni supermercati, perche’ solo le farmacie, essendo collegate in rete con l’autorita’ sanitaria, possono ritirare in poche ore un prodotto su tutto il territorio nazionale;
3) ci giungono continue richieste di delucidazioni – anche su dessert, formaggi, bevande alla soia, yogurt, creme, succhi di frutta ecc. – da parte di persone preoccupate per la loro salute e quella dei loro figli;
4) una signora pugliese ci ha raccontato che ai suoi bambini sono state riscontrate serie patologie, con un’inspiegabile allergia al latte, e che tutti i laboratori a cui si e’ rivolta si sono rifiutati di eseguire le analisi relative all’eventuale presenza di itx nel sangue;
5) il prof. Enrico Malizia, docente di tossicologia clinica e direttore del centro antiveleni dell’Universita’ ”La Sapienza” di Roma, sostiene che l’Isopropyl Thioxantone, secondo la concentrazione, e’ una sostanza nociva soprattutto per l’apparato gastroenterico e puo’ provocare disturbi al fegato ed allo stomaco;
6) un altro studioso sostiene – www.ilquotidiano.it/articoli/index.cfm?ida=47991 – che la molecola Isopropil ThioXantone (ITX), trovata nelle confezioni di latte per neonati, costituisce un elemento di un gruppo di farmaci classificati come antipsicotici, sedativi ed antidepressivi e fa parte di medicinali utilizzati come broncodilatatori, vasodilatatori delle coronarie e, a livello sperimentale, per la terapia genica; gli studi sulla molecola, inoltre, hanno evidenziato rischi per morte cardiaca improvvisa, oltre che per ischemia cerebrale e cardiaca; negli ultimi 50 anni sono stati compiuti ampi studi sul thioxanthone, del gruppo dei thioxantheni derivati, sia in campo ambientale (riguardo l’inquinamento da residui di inchiostro), sia in campo medico-scientifico (a proposito degli effetti collaterali dei farmaci), ed e’ risultato mutageno e carcinogeno; nel 1955 fu usato per i famosi esperimenti sulla drosophila melanogaster dal prof. H. Luers.
v. http://redacon.radionova.it/index2.php?/leggi_news.php?id=1737&origin=H&ogg=notizie
7) l’EPA (Enviromental Protection Agency, USA) ha pubblicato uno studio sulla tossicita’ dell’Isopropil Thioxanthone; le dosi indicate per la tossicita’ ”cronic” sono comprese tra 4 e 30 microgrammi per litro, mentre le dosi rilevate dal’Arpam di Ascoli Piceno nel latte sequestrato dal Corpo Forestale dello Stato sono, in media, 250 microgrammi per litro;
8) il 24/11 u.s. l’EFSA (European Food Safety Authority) ha assicurato che avrebbe fornito il suo parere sull’ITX entro marzo 2006; ma dopo appena 20 giorni ha stabilito che non e’ pericoloso ed ha aggiunto, contraddicendosi, che se la contaminazione dovesse continuare, sarebbero necessari ulteriori studi;
9) l’EFSA si e’ espressa in maniera analoga anche su un’altra sostanza utilizzata nella stampa, l’ethylhexyldimetithylaminobenzoato (EHDAB), che e’ stata riscontrata in prodotti liquidi confezionati in cartoni, quali il latte, ma a livelli piu’ bassi;
10) sarebbe opportuno a questo punto, in attesa di dati certi, invitare i produttori ad usare contenitori di vetro oppure suggerire alla Tetra Pak di non stampare sul tetrabrik, ma su etichette adesive da applicare a posteriori.
Si chiede alle SS.VV. in qualita’, rispettivamente, di pubblico ministero e consulente tecnico della Procura della Repubblica di Milano, di: a) verificare le informazioni in nostro possesso; b) accertare per quanti mesi e/o anni l’ITX e’ stato utilizzato nei tetra brik e valutare la possibile nocivita’ dell’EHDAB; c) individuare i responsabili; d) rubricare eventuali illeciti penali.
Tratto da: antiplagio.org