AGRICOLTORI SUICIDI per alti costi delle attrezzature e per….
http://www.sapereeundovere.it/pericoli-ogm-rivelati-da-un-ex-scienziato-del-governo-degli-stati-uniti/
Monsanto condannata in Francia per avvelenamento !
http://www.greenews.info/rubriche/sentenza-storica-in-francia-monsanto-condannata-per-lintossicazione-di-un-agricoltore-20150914/
CONTINUANO i SUICIDI fra gli AGRICOLTORI INDIANI
vedi: AGRICOLTORI Sardi che Falliscono
India, echi di una strage (suicidi degli agricoltori, le cause) – 23/09/2016
http://temi.repubblica.it/micromega-online/india-echi-di-una-strage/
L’anno scorso 249 casi nel Maharashtra: l’85% del reddito se ne va in mezzi tecnici – India News) – MUMBAI, gennaio 2005: L’Alta Corte di Bombay ha chiesto quest’oggi al Tata Institute of Social Sciences (TISS) di inoltrare entro 4 settimane un rapporto del loro studio sulle cause dei suicidi avvenuti l’anno scorso tra gli agricoltori di Maharashtra.
Un affidavit messo agli atti sostiene che sono stati riportati 294 casi di suicidio e che è stata data una compensazione di centomila rupie a 71 famiglie.
L’Avvocato Generale V. A. Thorat, ha dichiarato che le restanti famiglie potrebbero presentare domanda al TISS, il quale ha a sua volta la facoltà di raccomandare il loro caso al governo per una compensazione, nel caso in cui la loro rivendicazione venga considerata autentica.
La corte ha anche concesso ai giudici del distretto di Nandes, Jalna e Parbhani due settimane per presentare i loro rapporti sui suicidi commessi dagli agricoltori.
Qualche tempo prima la corte aveva chiesto al Capo Segretario di Maharahstra di preparare e presentare un rapporto sul numero degli agricoltori suicidi in Maharashrta ed anche di dichiarare quali passi erano stati fatti per evitare queste morti.
La corte, prendendo nota della lettera, ha chiesto allo Stato di indagare sulle morti ed identificarne le cause.
La lettera è stata scritta da V B Karmakar, segretario di All India Biodynamic and Organic Farming Association (l’associazione Indiana di agricoltura biologica e biodinamica) che ha dichiarato che bisognerebbe esaminare a fondo la vera ragione che sta dietro le morti degli agricoltori.
A suo parere gli agricoltori si sono suicidati a causa dei raccolti scarsi, risultato di un utilizzo eccessivo di fertilizzanti chimicinonché di varie altre ragioni.
Ha inoltre detto che gli agricoltori spendevano circa l’85% del loro introito nell’acquisto di questi fertilizzanti, il che li lasciava con poco o niente e che depauperavano i terreni agricoli. (T.A.)
La lettera era già stata spedita all’esattore di Jalna, ma era stata ignorata e per questo motivo Karmakar ha scritto al Giudice Capo. – Traduzione di Barbara Garofoli
(T.A.) – Per terreno agricolo si intende il terreno adibito all’esercizio delle attività agricole, e viene qualificato come “imprenditore agricolo” chi esercita una attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all’allevamento del bestiame e alle attività connesse, quali la trasformazione o l’alienazione dei prodotti agricoli, quando esse rientrano nell’esercizio normale dell’agricoltura.
…..ed intanto: SYNGENTA, UTILE 2004 A +124% – Il colosso dell’agro business vede in positivo anche il 2005
(ANSA) – LONDRA, 10 FEB – Syngenta, tra i principali produttori di composti chimici per l’agricoltura, ha chiuso il 2004 con un utile netto cresciuto del 124%. Il bilancio mostra una crescita dell’utile da 340 milioni di dollari del 2003 a 762 milioni del 2004.
In forte crescita anche le vendite salite dell’11% (da 6,5 miliardi di dollari del 2003 a 7,3 miliardi del 2004).
L’ebitda e’ cresciuto del 18%. In forza dei risultati, i vertici di Syngenta si dicono ottimisti, almeno per il 2005 e per il 2006.
Commento NdR: Se non avessero dato ascolto alle multinazionali della chimica, ma seguito l’Agricoltura naturale cio’ NON sarebbe avvenuto !
Dai Vulcani e dalla Lava, carica di Silicio, si trae un ottimo concime per l’agricoltura; le piante (di qualsiasi tipo) divengono piu’ sane, cioe’ non vengono facilmente attaccate dalle malattie, sono piu’ belle, ed i loro frutti piu’ odorosi e saporiti ! questo e’ cio’ che la natura ha messo a ns disposizione e che le multinazionali della chimica e dei farmaci e vaccini, hanno nascosto per vendere i loro veleni pericolosi per l’uomo, il regno animale e quello vegetale.
Molti allevatori stanno iniziando ad alimentare i loro animali con questi vegetali coltivati con questi concimi naturali, ed hanno dimostrato che i loro animali sono molto piu’ sani (non utilizzano farmaci nei loro allevamenti), piu’ vivaci e piu’ belli ed a minore tenore di grassi nell’organismo ( -4%).
vedi: Appello agli Allevatori
OGM, 250.000 suicidi tra gli agricoltori. “Il mercato in mano alle multinazionali” – 09/11/2011
Quindici milioni di contadini sono ostaggio degli Ogm, e 250.000 agricoltori – ridotti sul lastrico – si sono tolti la vita negli ultimi anni. È l’agghiacciante denuncia lanciata dalla studiosa ed attivista indiana Vandana Shiva: il 70% del commercio globale di sementi è ormai controllato da appena tre grandi multinazionali, e gli organismi geneticamente modificati, che dovevano aumentare le produzioni e ridurre i pesticidi, stanno condizionando il sistema agricolo mondiale.
Lo afferma senza mezzi termini un nuovo rapporto, intitolato “L’imperatore Ogm è nudo”, redatto da ben 20 organizzazioni internazionali e pubblicato da Navdanya International, associazione con sede a Firenze. Presentati sin dall’inizio come potenziale soluzione alle crisi alimentari globali, all’erosione dei suoli e all’uso di sostanze chimiche in agricoltura, oggi gli Ogm coprono oltre un miliardo e mezzo di ettari di terreni in 29 diverse nazioni. Ma non sembrano aver mantenuto le promesse.
Tra le delusioni degli Ogm, la lotta contro i parassiti: le nuove colture hanno favorito la diffusione di specie nocive e ancora più pericolose. In Cina, dove il cotone Bt resistente agli insetti è largamente diffuso, i parassiti sono infatti aumentati di 12 volte dal 1997. Non solo, una ricerca del 2008 dell’International Journal of Biotechnology ha rivelato che tutti i benefici dovuti alla coltivazione di questo tipo di cotone erano stati annullati sia nella Repubblica Popolare che nella vicina India dal crescente uso di pesticidi, necessari in quantità sempre maggiori proprio per combattere questi nuovi “super-parassiti”.
Stessa sorte per i coltivatori di soia ogm in Brasile ed Argentina che, dalla conversione delle loro colture, hanno dovuto raddoppiare l’uso di erbicidi per disfarsi di super-weeds capaci di crescere anche di un centimetro al giorno (come l’erba infestante pigweed).
E ciò senza neppure il vantaggio di avere coltivazioni più resistenti al sole o alla siccità.
Secondo The Gmo Emperor has no clothes. Global Citizens Report on the State of GMOs, gli Ogm hanno solamente portato poche multinazionali ad un inquietante strapotere. Basti pensare che le sole Monsanto, Dupont e Syngenta controllano oggi il 70% del commercio globale di sementi. Un fatto che permette ai tre colossi biotech di stabilire (ed alzare) i prezzi a loro piacimento. Ma che proprio per questo, secondo gli scienziati, sta avendo conseguenze devastanti su molti degli oltre 15 milioni di agricoltori diventati loro clienti.
In Africa, Sud America e soprattutto in India, i suicidi di contadini impossibilitati a sostenere i costi sempre più elevati dell’agricoltura intensiva imposta dagli organismi geneticamente modificati sono arrivati a livelli inaccettabili. Solo nel Paese asiatico, ricorda Vandana Shiva (che presiede Navdanya International), negli ultimi 15 anni le persone che si sono tolte la vita per questo motivo hanno superato le 250mila unità: quasi una ogni mezz’ora, dal 1996 ad oggi.
Oltre che gli effetti ambientali e sociali, gli studiosi temono conseguenze sulla salute, anche se ufficialmente non ancora dimostrate. Non solo nei Paesi “poveri”, ma anche negli Usa, che 15 anni fa lanciarono le coltivazioni gm: oggi gli Stati Uniti ne sono il primo produttore mondiale, con il 93% delle coltivazioni di soia, l’80% del cotone, il 62% della colza e il 95% della barbabietola da zucchero.
In Europa gli organismi geneticamente modificati non sono ancora penetrati come nel resto del mondo, ma manca poco: “L’Ue – spiega il rapporto – importa il 70% dei mangimi, in massima parte soia e mais provenienti dagli Stati Uniti” e quasi sempre geneticamente modificati. Di conseguenza, anche dove non permessi, gli Ogm “sono potenzialmente presenti nelle farine di mais e di soia, che figurano come ingredienti di tantissimi prodotti alimentari”.
Un fatto che non dovrebbe creare allarmismi, per Mark Buckingham della GM’s industry’s Agriculture and Biotechnology Council, che al contrario elogia gli enormi potenziali benefici di queste tecnologie. “Dall’India al Sudafrica, milioni di contadini hanno già valutato l’impatto positivo che la tecnologia degli Ogm può avere sul loro lavoro”, afferma il dottor Buckingham: “La popolazione mondiale raggiungerà i nove miliardi entro il 2050. Un significativo aumento dei raccolti è quindi necessario, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”.
Il continuo progredire della ricerca, inoltre, secondo Buckingham potrà portare gli Ogm a fronteggiare anche sfide come quella dei cambiamenti climatici: “Si sta sviluppando una tecnologia per la tolleranza alla siccità, che permetterà alle colture di affrontare senza problemi periodi di bassa umidità dei terreni”. Ogm come soluzione ai problemi ambientali? Per Vandana Shiva, in realtà “il modello degli Ogm scoraggia i contadini nel provare metodi di coltivazione più ecologici”, e le corporation che lo promuovono stanno “distruggendo le alternative” al solo scopo di “perseguire il profitto”.
By Andrea Bertaglio
Fonte: Movimento per la Decrescita Felice [scheda fonte]
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1,500 Indian Farmers Commit Mass Suicide: Why We Are Complicit in these Deaths – April 17, 2009
To read more articles by this Premier Partner, follow the link at the end of this post. Crop failure may have pushed farmers over the edge, but American companies have been leading them to the cliff for years.
By Tara Lohan, AlterNet.
The headline has been hard to ignore. Across the world press, news media have announced that over 1,500 farmers in the Indian state of Chattisgarh committed suicide. The motive has been blamed on farmers being crippled by overwhelming debt in the face of crop failure.
The UK Independent reported: The agricultural state of Chattisgarh was hit by falling water levels.
“The water level has gone down below 250 feet here. It used to be at 40 feet a few years ago,” Shatrughan Sahu, a villager in one of the districts, told Down To Earth magazine.
“Most of the farmers here are indebted and only God can save the ones who do not have a bore well.” While many may have been shocked by these deaths, farmer suicides in India, and increasingly across the world, are not new.
In the last ten years, the problem has been reaching epidemic proportions. In one region of India alone 1,300 cotton farmers took their own lives in 2006, but the culprit cannot rest solely on a falling water table.
As the Independent article continues:
Bharatendu Prakash, from the Organic Farming Association of India, told the Press Association: “Farmers’ suicides are increasing due to a vicious circle created by money lenders. They lure farmers to take money but when the crops fail, they are left with no option other than death.”
But there’s more to the story than that. Farmer suicides can be attributed to, “something far more modern and sinister: genetically modified crops,” the UK’s Daily Mail reports.
Shankara, like millions of other Indian farmers, had been promised previously unheard of harvests and income if he switched from farming with traditional seeds to planting GM seeds instead.
Beguiled by the promise of future riches, he borrowed money in order to buy the GM seeds. But when the harvests failed, he was left with spiraling debts — and no income.
So Shankara became one of an estimated 125,000 farmers to take their own life as a result of the ruthless drive to use India as a testing ground for genetically modified crops.
And no company has been as notorious in the business as the U.S. agra-giant Monsanto. As Nancy Scola explained in a piece forAlterNet:
Here’s the way it works in India. In the central region of Vidarbha, for example, Monsanto salesmen travel from village to village touting the tremendous, game-changing benefits of Bt cotton, Monsanto’s genetically modified seed sold in India under the Bollgard® label. The salesmen tell farmers of the amazing yields other Vidarbha growers have enjoyed while using their products, plastering villages with posters detailing “True Stories of Farmers Who Have Sown Bt Cotton.” Old-fashioned cotton seeds pale in comparison to Monsanto’s patented wonder seeds, say the salesmen, as much as an average old steer is humbled by a fine Jersey cow.
Part of the trick to Bt cotton’s remarkable promise, say the salesmen, is that Bollgard® was genetically engineered in the lab to contain bacillus thuringiensis, a bacterium that the company claims drastically reduces the need for pesticides. When pesticides are needed, Bt cotton plants are Roundup® Ready — a Monsanto designation meaning that the plants can be drowned in the company’s signature herbicide, none the worse for wear. (Roundup® mercilessly kills nonengineered plants.)
Sounds great, right? The catch is that Bollgard® and Roundup® cost real money. And so Vidarbha’s farmers, somewhat desperate to grow the anemic profit margin that comes with raising cotton in that dry and dusty region, have rushed to both banks and local moneylenders to secure the cash needed to get on board with Monsanto. Of a $3,000 bank loan a Vidarbha farmer might take out, as much as half might go to purchasing a growing season’s worth of Bt seeds.
And the same goes the next season, and the next season after that. In traditional agricultural, farmers can recycle seeds from one harvest to plant the next, or swap seeds with their neighbors at little or no cost. But when it comes to engineered seeds like Bt cotton, Monsanto owns the tiny speck of intellectual property inside each hull, and thus controls the patent. And a farmer wishing to reuse seeds from a Monsanto plant must pay to relicense them from the company each and every growing season.
The cycle of debt continues into a downward spiral. And to be sure, water problems are adding to the crisis. In this most recent instance dam construction nearby was a significant contributor. While changes in water availability may be the jumping point for some farmers in India, it has been the globalization model of agriculture hyped by companies like Monsanto and Cargill that have led farmers to the cliff in the first place.
As renown physicist and anti-globalization activist Vandana Shiva (who has also fought against big dam construction) said in an interview with Democracy Now! in 2006:
A few weeks ago, I was in Punjab. 2,800 widows of farmer suicides who have lost their land, are having to bring up children as landless workers on others’ land. And yet, the system does not respond to it, because there’s only one response: get Monsanto out of the seed sector–they are part of this genocide — and ensure WTO rules are not bringing down the prices of agricultural produce in the United States, in Canada, in India, and allow trade to be honest. I don’t think we need to talk about free trade and fair trade. We need to talk about honest trade. Today’s trade system, especially in agriculture, is dishonest, and dishonesty has become a war against farmers. It’s become a genocide.
The recent mass suicide in India should be a wake up call to the rest of the world. The industrial agriculture model is literally killing our farmers.
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http://www.macair.co.uk/environmental-advice-businesses/
Visionare questo VIDEO:
http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2009/05/05/Could-Monsanto-Be-Responsible-for-One-Indian-Farmers-Death-Every-Thirty-Minutes.aspx