Eliminare la DESERTIFICAZIONE, rendere FERTILI i deserti.
http://www.sapereeundovere.it/pericoli-ogm-rivelati-da-un-ex-scienziato-del-governo-degli-stati-uniti/
Lista delle aziende che nel mondo utilizzano i prodotti della Monsanto:
http://edgytruth.com/2016/05/26/printable-list-companies-use-monsanto-products/
Abbiamo già parlato del problema del depauperamento (impoverimento) dei terreni agricoli e della conseguente diminuzione del valore nutrizionale degli alimenti. Questo è anche il motivo per cui consigliamo oggi l’uso integrativo di nutrimenti selvatici primordiali come le microalghe verdi azzurre che ancora hanno mantenuto un elevato spettro quantitativo e qualitativo di nutrienti essenziali.
A causa sia di una pratica agricola sconsiderata, sia di attività umane che generano forti squilibri ambientali, il grave problema delladesertificazione si sta sempre più diffondendo a livello planetario e nel giro di soli 40 anni il fenomeno ha colpito ben il 30% anche del nostro paese, in particolare il sud della penisola.
La desertificazione, come si legge in una recente nota ANSA comporta impoverimento e degrado del territorio e interessa suolo, acque, ecosistemi vegetali. Il comunicato riporta i dati di una ricerca che ha esaminato alcune zone di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna, aree dove la desertificazione costituisce una vera e propria emergenza ambientale. Leggere l’articolo completo.
Questo grazie anche all’agricoltura chimica !
L’argomento è stato trattato in dettaglio anche da Luciano Vecchi (Il Professor Echos) in questo suo post e, per quanto riguarda specificamente l’Italia, da Marco Pagani (Eco alfabeta) in questo post.
By lgline@interfree.it
Tratto da: http://protonutrizione.blogosfere.it
India, echi di una strage (suicidi degli agricoltori, le cause) – 23/09/2016
http://temi.repubblica.it/micromega-online/india-echi-di-una-strage/
Invece di aiutare … si fa per dire, e gli aiuti sono dispersi in mille rivoli belle sedi, (vedi sede F.A.O. Roma) magnifici uffici e via di seguito. Rendiamo fertili le terre desertiche !.
Mezza popolazione del Mondo soffre la fame e cosa si fa ?.
Da 10 anni Ricerco metodologie per Cambiare radicalmente l’ambiente, sia per l’alimentazione, la terra, l’aria, l’acqua e l’induzione di nuove malattie che si presentano.
Forse sono partito con una illusione, ma … ora Illusione non è più: Ho delle realtà:
Esperimenti su 2.136.063 piante affette da: Flavescenza dorata/rossata, Mal dell’esca, Colpo di Calore batterico e Sharka, sono perfettamente state sanate dai terreni ben concimati con concime organico.
Scompongono qualsiasi terreno arieggiandolo (rendendole friabili), drena ottimamente, mantiene una salubre umidità alle radici e termoscambia le temperature.
Avremo piante sane per la forte attivazione della circolazione linfatica, la predisposizione dell’autodifesa del sistema endocrino e metabolico (elimineranno ogni fungo,muffa e batterio dalla linfa vitale della pianta.)
Alla schiusura delle uova, la pianta REPULSERA’ gli insetti.
Con risultati di: ottime produzioni, sviluppo di zuccheri superiori, lunga conservazione dei frutti e rilasceremo la Certificazione di: Agricoltura SOLO Naturale.
Si eviteranno: le irrorazioni chimiche,tossiche di prevenzione e cura, non sarà necessario prendere la strada degli OGM, perche’ si potrà produrre dai semi 7,5 volte in più.
Inoltre con i terreni ben concimati con concime organico, sparsi sui terreni assoggettati alla desertificazione, in tre anni li farà diventare fertili, abbinato al sistema di irrigazione perenne goccia a goccia.
Far crescere le piante senza annaffiarle:
http://nexusedizioni.it/it/CT/il-metodo-pascal-per-far-crescere-le-piante-ricche-di-nutrienti-senza-annaffiarle-5206
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
DISTRUGGE di PIU’ la SICCITA’ o l’ALLEVAMENTO ? – Lo SPRECO DERIVANTE dall’ALLEVAMENTO di ANIMALI ha un IMPATTO ANCORA PEGGIORE dell’ATTUALE SICCITA’ – 16 Ago. 2012
Si parla molto in queste settimane della siccità che ha colpito gran parte del mondo, soprattutto gli USA (la cui produzione di mais ammonta al 50% del totale di questo cereale disponibile sui mercati mondiali), ma anche l’Italia. Un fenomeno che, giustamente, desta preoccupazione. Per fortuna la siccità non ha colpito i raccolti di riso, il cereale che sfama la gran parte delle popolazione mondiale. Vale la pena, in questo scenario, fare una riflessione su un aspetto che pochi conoscono o al quale dedicano considerazione: la siccità sarà certamente un grave danno per gli agricoltori, che perderanno i loro guadagni (ma saranno rimborsati dai sussidi), ma non mette certo in pericolo la sopravvivenza delle persone.
Infatti, un dato importante da considerare è che i raccolti più colpiti (mais, frumento, soia) vanno solo in piccola parte a nutrire gli esseri umani, ma vanno invece in gran parte a nutrire gli animali d’allevamento, di ogni specie. La metà dei cereali coltivati nel mondo e il 90% della soia servono a fare mangimi per gli animali, non a nutrire le persone.
Considerando che, mediamente, per ottenere 1 kg di carne servono 15 kg di vegetali forniti agli animali come mangime, risulta ben chiaro lo spreco enorme di risorse causato dalla produzione di carne (compreso il pesce), latticini e uova, tutti prodotti derivanti dall’allevamento di animali.
Con la stessa quantità di risorse si possono nutrire circa 10 persone che si nutrono direttamente di vegetali oppure una sola che basa la sua alimentazione su carne, pesce, latte e uova. Appare chiaro dunque quale sia la scelta più sostenibile, corretta, logica e intelligente.
La siccità è un problema, certo, ma lo spreco derivante dall’allevamento di animali è un problema ben peggiore, che è costantemente presente ed è globalmente in crescita di anno in anno.
Inoltre, senza le coltivazioni richieste dagli allevamenti, la quantità di vegetali necessaria sarebbe circa un decimo rispetto all’attuale, il che ridurrebbe di molto il problema stesso della siccità e comporterebbe anche un uso più razionale e sostenibile dei terreni: le coltivazioni per il diretto consumo umano non avrebbero bisogno di un’agricoltura intensiva spinta, e si eviterebbe così l’impoverimento del terreno e il ricorso a fertilizzanti chimici.
Gli esseri umani hanno solo da guadagnare nel consumo diretto di cereali e legumi (tra cui la soia, ma soprattutto tutti gli altri legumi) anziché passare attraverso la “trasformazione” da cibo vegetale ad animale.
Questa trasformazione viene realizzata sfruttando gli animali come “fabbriche di proteine alla rovescia”: alla rovescia perché vengono nutriti con cibi che hanno un certo contenuto di proteine e ne “restituiscono” una quantità molto minore in forma di carne, latte e uova. In compenso, questi “cibi” contengono una serie di sostanze dannose per la salute umana che i vegetali non contengono proprio (in primis i grassi saturi), e mancano di vari nutrienti salutari che i vegetali invece contengono: fibra, vitamine, sostanze antiossidanti.
Sarebbe dunque giusto che gli eventuali rincari dei prezzi del cibo dovuti alla siccità colpissero SOLTANTO i cibi animali, gli unici colpevoli di questo assurdo spreco di cibo e risorse (acqua, energia, terreno).
La carne, pur se decisamente più costosa di cereali e legumi, ad oggi ha un costo troppo basso per il consumatore, un costo che viene pagato però dalla collettività attraverso le tasse (perché gli allevamenti e le coltivazioni di mangimi per animali sono pesantemente sostenuti da sussidi pubblici) e il carico dei danni ambientali causati.
Spostare i propri consumi dai cibi animali ai cibi vegetali è la mossa più responsabile e saggia che possiamo fare: non ci porta alcuno svantaggio, nemmeno dal punto di vista più superficiale della “soddisfazione del palato”, perché la varietà di piatti che possiamo preparare a base di ingredienti vegetali è la stessa, anzi, è ancora maggiore, dato che nelle abitudini comuni ormai si utilizza una ben ristretta quantità di ingredienti. In compenso, otteniamo innumerevoli vantaggi: riduciamo (fino al 90%, per un’alimentazione 100% vegetale) lo spreco di risorse, l’impatto sull’ambiente causato dalla produzione alimentare (effetto serra compreso), l’insorgere delle malattie degenerative (maggior causa di morte e invalidità nei paesi industrializzati). E in ultimo, ma non certo per importanza, evitiamo la sofferenza estrema e l’uccisione di milioni di esseri senzienti oggi usati come macchine: gli animali d’allevamento.
Comunicato del NEIC – Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione – info@nutritionecology.org
vedi Clima tenebroso.. + Clima ed ambiente + Ortopertutti + Le Piante Aromatiche