La POLIZIA GENETICA….. per gli agricoltori
http://www.sapereeundovere.it/pericoli-ogm-rivelati-da-un-ex-scienziato-del-governo-degli-stati-uniti/
Lista delle aziende che nel mondo utilizzano i prodotti della Monsanto:
http://edgytruth.com/2016/05/26/printable-list-companies-use-monsanto-products/
Abbiamo deciso di dare lo spazio dell’editoriale di questo numero a Percy Schmeiser, 73 anni, da 57 contadino nel Saskatchewan (Canada). – La sua storia è tutta da leggere (e da diffondere). – vedi OGM
Faccio l’agricoltore dal 1947 quando ho ereditato l’azienda da mio padre.
Mia moglie e io siamo famosi nelle prairies (ovvero le immense distese coltivate che si trovano nelle zone centrali degli Stati Uniti e del Canada) per il nostro lavoro di ricerca e di sviluppo sulle sementi di colza.
Sono stato parte di molti comitati agricoli, sia a livello provinciale che come rappresentante a livello federale.
Sono stato sindaco del mio paese, poi consigliere comunale per più di 25 anni.
Ho lavorato tutta la mia vita per l’approvazione di leggi e regolamenti per il miglioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori. Per anni, io e mia moglie abbiamo ricercato e selezionato le migliori sementi per la produzione di colza da olio.
Nell’agosto 1998 mi è arrivata una denuncia da parte della Monsanto.
Fino a quel momento non avevo avuto niente a che fare con la colza OGM della Monsanto. Non avevo mai comprato le loro sementi e non ero mai andato ad un loro meeting. Non conoscevo neanche un rappresentante della loro società. C’erano vari elementi nella denuncia.
Innanzitutto, diceva che qualche modo ero entrato in possesso di semi di colza OGM della Monsanto senza una loro autorizzazione, li avevo piantati, cresciuti e che quindi avevo violato il loro brevetto.
Quando ci venne fatta causa io e mia moglie immediatamente ci rendemmo conto che 50 anni di ricerche e sviluppo di un seme puro di colza che fosse adatto alle prairiers, alle condizioni del suolo e del clima e in particolar modo alle malattie, erano andate in fumo, perché probabilmente la nostra colza era stata contaminata.
Così ci siamo ribellati.
Ci sono voluti due anni di procedure legali e in quei due anni la Monsanto ha ritirato l’accusa di aver ottenuto le sementi illegalmente.
Ma ha continuato a sostenere che, dato che si era trovata colza OGM Monsanto nel fossato che delimitava i miei campi (a dire il vero, neanche dentro ai miei campi) significava che avevo violato il loro brevetto.
Così la mia accusa è diventata ufficialmente di violazione della loro proprietà intellettuale.
Questa decisione ha portato il mio caso all’ attenzione internazionale, col rischio di diventare un esempio per altre vertenze legali del genere.
I punti principali della sentenza sul mio caso sono:
1. Non importa come la colza OGM della Monsanto, o la soia o qualsiasi altra pianta OGM entri nel capo di un contadino.
Il modo più comune in cui può avvenire è l’impollinazione, o il trasporto dei semi da parte del vento, di uccelli o altri animali…
Dal momento che avviene la contaminazione, il raccolto e le sementi non sono più tue.
2. L’intero raccolto dei nostri campi di colza del 1998 è andato alla Monsanto. Il giudice decise anche che non avevamo il diritto di ri-utilizzare di nuovo le nostre sementi: i semi che noi avevamo impiegato 50 anni a selezionare non sono piu’ nostri.
Questo è quello che sconvolge I contadini di tutto il mondo quando gliene parlo: che un contadino che utilizza metodi convenzionali o biologici può perdere tutto da un giorno all’altro.
Un’altra cosa importante su cui soffermarsi e di cui i media non sinora occupati è il tipo di contratto che le aziende come la Monsanto utilizzano.
I punti principali del contratto con la Monsanto sono i seguenti:
1. Un agricoltore non può mai utilizzare le proprie sementi;
2. L’agricoltore si impegna a comprare sempre le sementi dalla Monsanto:
3. L’agricoltore si impegna a comprare solo i diserbanti chimici della Monsanto;
4. Se l’agricoltore viola questo contratto in qualche modo, e la Monsanto gli fa pagare una penale, si impegna a non parlarne con i media o con i vicini.
Nel contratto del 2003, poi, è stata aggiunta un’altra clausola: non é più possibile fare causa alla Monsanto per nessun motivo.
E’ impossibile portare la Monsanto in tribunale, questo è il loro contratto standard.
Un altro punto importante: gli agricoltori sono costretti a permettere agli investigatori della Monsanto di ispezionare i loro campi e i loro granai per tre anni dopo la firma del contratto, anche se -per esempio- hanno deciso di coltivare sementi OGM solo per un anno.
Negli Stati Uniti la forza di polizia della Monsanto è la “Pinkerton Investigation Services”.
Nelle pubblicità della Monsanto si sollecitano gli agricoltori a denunciare il vicino, se sospettano che stia coltivando colza o soia OGM senza autorizzazione. Chi lo fa, otterrà in regalo una giacca di cuoio dalla Monsanto.
Appena alla Monsanto arriva la soffiata, vengono mandati due investigatori per controllare la situazione. Nelle prairies li chiamano “la polizia genetica”. I due fanno sapere all’agricoltore di aver ottenuto una segnalazione sulle sue coltivazioni: è una vera e propria forma di intimidazione.
Cosa pensate che succeda quando questi investigatori lasciano la casa dell’agricoltore ?
L’agricoltore si domanderà quale dei suoi vicini l’ha denunciato.
Così si arriva ad una rottura dei rapporti tra gli agricoltori, che cominciano ad aver paura di parlare fra loro e a sospettare l’uno dell’altro.
Un altro mezzo di controllo sono quelle che possiamo considerare vere e proprie “lettere di estorsione”. Una lettera tipo potrebbe dire una cosa del genere: “abbiamo motivo di ritenere che lei stia coltivando colza o soia OGM della Monsanto senza autorizzazione. Invece di costringerci a portarla in tribunale lei ha la possibilità di inviarci un pagamento di 100.000 o 200.000 dollari”.
Se la Monsanto non riesce a rintracciare l’agricoltore, può andare al comune e scoprire dove si trovano i suoi terrreni.
Poi viene utilizzato un piccolo aereo o un elicottero per spruzzare sul campo il diserbante “Roundup” della Monsanto.
Circa 12 giorni dopo che è stato spruzzato il diserbante, vengono a controllare: se le piante sono morte, vuol dire che l’agricoltore non ha usato le sementi OGM, ma se sono vive, Dio lo salvi !
Va sempre ricordato che non è possibile “trattenere” gli OGM.
Una volta che introduci una nuova forma di vita nell’ambiente non c’è più modo di richiamarla indietro. Non è possibile trattenere il vento.
Non è possibile trattenere il trasporto dei semi da parte di uccelli, api e altri animali.
Non è possibile trattenere gli OGM, che si diffonderanno ovunque con la stessa facilità con la quale è avvenuto nelle prairies.
Un’altro fatto importane è che non può esserci la “co-esistenza”. Credetemi, dalla mia esperienza di mezzo secolo da agricoltore, so che se viene introdotto un gene modificato in un qualsiasi organismo, questo gene sarà dominante. Alla fine il gene modificato prevarrà. Non è possibile avere allo stesso tempo in un paese coltivazioni OGM e biologiche o convenzionali.
Il rischio è che alla fine tutto diventerà OGM.
Non c’è più scelta.
Credetemi, gli agricoltori biologici nelle prairies non possono più coltivare la soia o la colza. Tutti I nostri semi adesso sono contaminati da OGM. La possibilità di scelta è stata tolta sia agli agricoltori biologici che a quelli convenzionali.
Mi viene spesso chiesto perché mai gli agricoltori hanno cominciato a coltivare OGM quando questi furono introdotti nel 1996.
Allora la Monsanto disse agli agricoltori che, tra le altre cose, avrebbero portato a raccolti più elevati, prodotti più nutrienti e, soprattutto, che richiedevano un utilizzo ridotto di sostanze chimiche. Penso che sia il terzo punto quello che ha colpito di più gli agricoltori.
Dal 1946-47, dopo la seconda Guerra mondiale, gli agricoltori cominciarono ad utilizzare tonnellate di sostanze chimiche all’anno. Alcune erano estremamente potenti e gli agricoltori cominciarono a rendersi conto del danno fatto all’ambiente, alla salute umana e agli animali.
La Monsanto ha detto anche altre cose, e continua a dirle: saremo finalmente stati in grado di dare da mangiare ad un mondo affamato. Credetemi, per dare una mangiare ad un mondo affamato, non servono tutte le Monsanto di questo mondo.
Quello che ci vuole è un cambiamento nella politica, nelle modalità di commercio e nell’economia.
Quando parlo ai contadini dei paesi del terzo mondo – Africa, India, Bangladesh eccetera – gli dico che loro almeno hanno ancora una scelta. Noi in Canada non abbiamo più una scelta per quanto riguarda molto tipi di colture.
E’ tutto contaminato.
E nessuno ci aveva informati prima di quello che sarebbe potuto succedere.
Per concludere, perché ci siamo ribellati alla Monsanto ?
Mia moglie ed io abbiamo 72 e 73 anni.
Non sappiamo quanti anni abbiamo ancora a disposizione e guardiamo alla cosa in questo modo: come nonno mi chiedo che tipo di eredità voglio lasciare ai miei nipoti.
I miei nonni e i miei genitori mi hanno lasciato un’eredità di terra coltivabile. Io non voglio lasciare ai miei figli un’eredità di terra, aria e acqua sature di veleni. Sono sicuro che su questo sarete d’accordo con me.
Dunque, continueremo a combattere per il diritto degli agricoltori in tutto il mondo di utilizzare le proprie sementi.
By Percy Schmeiser
In due gradi di giudizio (si è in attesa del terzo) Percy è stato condannato dai giudici canadesi a pagare 170.000 dollari a Monsanto, e ha speso 300.000 dollari in spese legali, trovandosi costretto a ipotecare casa e terreni.
Accetta donazioni (si possono fare con carta di credito dal sito: www.percyschmeiser.com*
Tratto da: http://www.greenplanet.net/
L’ITALIA i suoi Ulivi….e la Xylella propinata agli ulivi….
Vittoria: In Messico un Giudice ha sentenziato contro Monsanto a favore delle api …19/08/2014
Da: Altieri Giuseppe agernova@libero.it
Inviato: lunedì 21 ottobre 2013 03:06
A: Destinatari nascosti:
Oggetto: Fwd: (diffondere) NAZIONI UNITE: Rapporto 2013 UNCTAD: gli OGM non sono la soluzione sostenibile (Scaricate il PDF)
ACCADEMIA MEDITERRANEA per l’AGROECOLOGICA e la VITA (A.M.A. la VITA) – RETE ZEROGM
“L’’inviolabilità della Memoria Genetica di tutti gli Organismi Viventi (DNA), regolata da Leggi fisiche perfette, sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per il rispetto della Vita” (Michele Trimarchi, Candidato Premio Nobel per la Pace, 1986)
NAZIONI UNITE: Rapporto 2013 UNCTAD: gli OGM non sono la soluzione sostenibile
Il rapporto 2013 dell’UNCTAD (United Nations Conference on Trade And Development) su commercio e ambiente presenta un’analisi delle sfide e delle proposte ritenute più strategiche per la soluzione di problemi complessi e interrelati, quali povertà, fame, iniquità sociale e di genere, nonché cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale. E il titolo, “Wake up before it is too late”, suona come un vero e proprio grido d’allarme
Più di 60 esperti mondiali sono concordi nel sostenere che lo sviluppo agricolo sia giunto al limite e che sia necessario un cambiamento rapido e significativo degli attuali sistemi di produzione agricola che hanno caratterizzato la cosiddetta “rivoluzione verde”, basata su monocolture fortemente dipendenti dagli input chimici esterni.
L’eccessiva specializzazione di poche commodities, lo sviluppo dei biocombustibili e la corsa all’accaparramento delle terre (land grabbing) sta aggravando, inoltre, la crisi ambientale ed agricola, esacerbando le condizioni dei paesi del sud del mondo.
Le soglie di contaminazione del suolo e dell’acqua sono già state superate, la biodiversità è a rischio e la crisi è ormai evidente sotto molto aspetti: tra il 2011 e il primo semestre del 2013 i prezzi delle materie prime alimentari sono stati di circa l’80% più alti rispetto a quelli registrati per il periodo 2003-2008; negli ultimi 40 anni l’uso dei fertilizzanti è aumentato di 8 volte, mentre i tassi di crescita della produttività agricola sono diminuiti dal 2% all’1% annuo. Nel documento si ribadisce inoltre che gli OGM (organismi geneticamente modificati) non costituiscono una soluzione tecnologica sostenibile e, di fatto, rendono più difficile l’innovazione dal basso, la conservazione in situ e l’accesso ai semi.
Secondo l’UNCTAD, il nuovo paradigma di sviluppo dovrà prevedere l’adozione di sistemi di produzione “rigenerativi” e di tipo olistico, all’interno dei quali l’agricoltore possa diventare, da mero produttore, il manager di un sistema agro-ecologico capace di fornire un insieme di servizi eco- sistemici, in termini di difesa del suolo e della biodiversità, di energia, acqua e benefici culturali e ricreativi.
Si tratta di una trasformazione profonda, che riguarderà non solo i paesi in via di sviluppo ma anche quelli industrializzati, e che prevede una migliore comprensione della multifunzionalità dell’agricoltura, del suo ruolo chiave per lo sviluppo rurale, la scarsità delle risorse e le sfide climatiche. (Scaricate il PDF): http://unctad.org/en/PublicationsLibrary/ditcted2012d3_en.pdf
OGM. Osservatore Romano: “Nessun sì dal Vaticano” (Ansa)
Da parte del Vaticano non c’è stato nessun sì agli OGM in agricoltura, e tanto meno alla patata transgenica Amflora, la cui coltivazione è stata ieri autorizzata dalla Commissione europea. Lo sottolinea l’Osservatore Romano, parlando delle reazioni, ‘per lo più di segno negativo’, alla decisione dell’Ue e prendendo nettamente le distanze da alcune interpretazioni di stampa.
‘Tra le diverse prese di posizione – scrive il quotidiano della Santa Sede – alcuni media hanno creduto di leggere anche un ipotetico pronunciamento favorevole da parte del Vaticano. Che non c’è stato’. ‘Si è parlato – prosegue – di un esplicito ‘si’ all’uso di organismi geneticamente modificati in agricoltura, confondendo ancora una volta commenti e punti di vista di singoli ecclesiastici con dichiarazioni ‘uff iciali’ attribuibili alla Santa Sede o alla Chiesa’. Secondo l’Osservatore Romano, che cita a tale proposito l’enciclica ‘Caritas in veritate’, nella missione della Chiesa rientra ‘la severa denuncia dello scandalo della fame nel mondo’, che oggi ‘non dipende tanto da scarsita’ materiale, quanto piuttosto da scarsità di risorse sociali, la piu’ importante delle quali è di natura istituzionale’.
‘E non è un caso – conclude – che proprio nel 2009, anno in cui nei Paesi in via di sviluppo le coltivazioni OGM sono cresciute del 13 per cento (contro una media mondiale del 7) raggiungendo quasi la metà dell’intera superficie del pianeta coltivata con piante transgeniche, gli affamati nel mondo abbiano superato per la prima volta quota un miliardo’. (Ansa).
Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG) – Email: agernova@libero.it – http://www.agernova.it
OGM: esperti divisi su via libera Commissione Ue a patata Amflora in Italia
Milano, 3 mar. 2013 – (Adnkronos)
Gli esperti del settore sono divisi sul via libera della Commissione europea alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora in Italia. Se qualcuno teme che gli OGM costituiscano un grave rischio per la salute dei cittadini e chiede di vietare anche le importazioni di questi prodotti nel nostro Paese, c’e’ anche chi parla di un passo positivo, che puo’ portare indiscutibili vantaggi. Giuseppe Altieri, docente di agricoltura biologica, entomologia e fitopatologia all’Istituto agrario di Todi (Pg) e agroecologo di Studio Agernova, si schiera decisamente contro gli OGM:
“siamo sicuri che facciano male, ma solo nel tempo sapremo in che modo facciano male”, ha detto all’ADNKRONOS.
Secondo Altieri, “il ministro Zaia deve vietare le importazioni e la semina di OGM e lo puo’ fare con una clausula di salvaguardia a tutela del consumatore: abbiamo una sentenza di un trubunale che si basa su una raccomandazione non vincolante. Adesso la palla e’ nelle mani del ministro Zaia”, ha detto. Citando “tante ricerche scientifiche che dimostrano la pericolosita’ degli OGM” e la loro responsabilita’ nella creazione di “alterazioni al metabolismo umano e animale e nell’inquinamento irreversibile del territorio”, l’esperto sottolinea la necessita’ di dare forza e sostegno al ministro dell’Agricoltura, un sostegno che deve venire “anche da parte del mondo cattolico, perche’ si sa, la politica e’ sottoposta alle pressioni delle multinazionali”.
Altieri sostiene che gli unici a trarre benefici dagli OGM siano i grandi produttori che, “essendo grandi possono accontentarsi di guadagni piu’ bassi e fanno chiudere le aziende piu’ piccole”. Insomma, conclude l’esperto, “noi vogliamo combattere gli OGM con l’arma del diritto: questa e’ un’economia della morte e noi dobbiamo passare all’economia della vita”.
“. Che siano in ballo questioni di interesse, per Altieri e’ fuori da ogni dubbio: “le multinazionali basano la loro propaganda sull’esatto opposto della verita’: e’ un gioco di commercio per far fallire i nostri agricoltori. Per salvarci la salute -aggiunge – non possiamo andare a fare la spesa in un supermercato, bisogna rivolgersi ai gruppi d’acquisto, ai gruppi solidali”. (Bin/Ct/Adnkronos)-
OGM (divulgazione scientifica)
Sul sito del MIPAAF, www.agricolturaitalianaonline, trova nel dibattito “OGM cui Prodest” le relazioni dei referenti della Nostra Accademia Internazioanle per l’Agroecologia e la Vita, Prof. Michele Trimarchi, Candidato Nobel per la Pace 1986, Pietro Perrino della Banca del germoplasma di Bari CNR e Enrico Lucconi direttore Asseme, Ass. Sementieri Mediterranei.
Dopo la diretta RAI Ambiente Italia di febbraio al Convegno internazionale scientifico “Puglia Libera da OGM”, da noi Organizzato insieme all’Associazione SUM e al Comune di Lecce, in cui tenni una intervista televisiva in diretta, il Ministro Zaia, attuò il decreto di divieto di cotivazione degli OGM, il giorno dopo la nota ufficiale dell’Osservatore Romano contro gli OGM.
Di seguito
– un mio articolo di sintesi delle relazioni ai convegni contro i Pesticidi e gli OGM di questi ultimi anni.
girate pure agli interessati
saluti Cari
Prof. Giuseppe Altieri
Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
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Il “CODICE ECOLOGICO” PERFETTO
Fermiamo gli OGM con le armi dei Diritti Inviolabili
di Giuseppe Altieri, Agroecologo
Il PRESTITO dei NOSTRI FIGLI, la NATURA che VOGLIAMO SALVARE dagli OGM
In riferimento alle recenti cronache di attualità in materia di OGM, giova ricordare innanzitutto che l’Unione Eurppea non ha mai autorizzato nessun OGM per mezzo del voto a maggioranza qualificata del Consiglio dei Ministri UE, ovvero l’organo preposto alle decisioni in materia, il quale non si è mai esposto direttamente, conscio dei pericoli, da tempo accertati, di danni alla salute e alla biodiversità, dovuti agli organismi transgenici (OGM).
Dobbiamo solo scoprire “come ci faranno male” e non “se” ci faranno male gli OGM. E non certo sottoponendoci a modo di “cavie umane”, come sta accadendo negli Stati Uniti e, seppur in modo subdolo, anche in Europa, da qualche anno, con le cosiddette “tolleranze” di OGM, accettate negli alimenti, senza obblighi di etichettatura.
Così come è chiara l’irreversibile contaminazione dell’ambiente e dell’agricoltura da parte degli OGM, definita come inevitabile dalla stessa DIR 2001/18/CE in materia, a seguito del rilascio nell’ambiente ed a causa del Trasferimento Genico Orizzontale (TGO) di particelle di DNA transgenico non digerito, che si diffondono attraverso le catene alimentari e i microrganismi. Con rischi imprevedibili ed incommensurabili, per l’uomo, e tutta la biodiversità planetaria.
E’ per tali motivi che, prima di introdurre OGM in Italia addirittura nelle coltivazioni, vedrete che verranno sottoposti ad una Moratoria Nazionale ed Internazionale, possibilmente europea, applicando il principio di precauzione e i criteri di Biosicurezza, ovvero la tolleranza zero nelle sementi e negli alimenti, per evitare rischi per la salute e l’ambiente.
La corretta informazione dei consumatori, è un diritto sancito da una sentenza della Corte di Giustizia UE. Diritto oggi negato dalle soglie cosiddette di (in)”tolleranza” senza etichettatura (9 grammi per ogni chilogrammo di componente alimentare), che è necessario impugnare nelle sedi competenti, in quanto illegittime.
E’, per gli stessi motivi, obbligatorio sottoporre tutta la materia a referendum consultivo, prima di decidere eventuali immissioni di OGM nell’ambiente. Le norme in tal senso sono chiarissime (Dir. 2001/18/CE). Laddove immissione nell’ambiente significa anche importazione di alimenti e prodotti OGM e derivati, che oggi contaminano i mangimi e numerose derrate alimentari.
L’EFSA, l’ente che dovrebbe garantire la sicurezza alimentare, basa oggi i suoi Pareri “scientifici” (?!) (ben inteso, non vincolanti) solo sui dati forniti dalla Monsanto o dalle altre ditte produttrici di OGM, proprietarie dei brevetti… come chiedere all’oste se il vino è buono.
Per l’Insicurezza alimentare dei cittadini europei? O per la sicurezza… che il cibo ci faccia male?
Il regolamento dell’EFSA dovrà pertanto, come richiesto dal Parlamento UE, essere revisionato con l’inserimento obbligatorio dei pareri scientifici indipendenti.
Sui pericoli accertati per la salute degli OGM, leggiamo il libro di Arpad Pusztat: “La sicurezza degli OGM” – Edilibri MIlano.
E, in attesa delle confutazioni scientifiche alle ricerche citate nel testo, è necessario vietare ogni importazione di OGM in Italia e, se possibile, in Europa.
Quella sulla “coesistenza”, una contraddizione in termini, dal momento che non ci sarebbe più agricoltura libera da OGM in caso di rilascio ambientale di coltivazioni transgeniche, è anch’essa solo una “raccomandazione” della Commissione, pertanto non vincolante, come citato espressamente anche nella sentenza del Consiglio di Stato, che intenderebbe, secondo qualcuno, autorizzare la semina di OGM in Italia. Si può “raccomandare” forse un posto di lavoro, non certo di inquinare irreversibilmente il territorio agricolo di una nazione, facendola rinunciare alla propria agricoltura e biodiversità tradizionale e alla sicurezza e sovranità alimentare.
Mi pare che l’autorizzazione alla semina del Mais Mon 810, in questione, sia scaduta; e ad oggi non rinnovata, come afferma il Ministro Zaia. Germania e Francia hanno fatto un brusco dietrofront in tal senso, sugli OGM, di fronte all’evidenza dei pericoli per la salute e l’ambiente accertati dalle ricerche indipendenti pubblicate in questi anni.
E In ogni caso non è certo un tribunale l’organo preposto all’Autorizzazione alla semina di OGM in Italia, così come in Europa, ne tantomeno l’EFSA.
Barroso è stato chiaro qualche giorno fa… sugli OGM in Europa vige la politica di “Ponzio Pilato”… ed ognuno fa quello che vuole, applicando la Clausola di Salvaguardia Nazionale, in caso di accertati rischi e pericoli per la salute e l’ambiente, con conseguenti divieti di coltivazione ed importazione di OGM.
E’ bene rammentare che nessun stato membro europeo, con l’adesione all’Unione ha rinunciato ai propri diritti inviolabili alla salute e all’ambiente integro, Costituzionalmente tutelati dalle singole nazioni, potendo in ogni caso applicare in tali materie delle norme più restrittive e garantiste, rispetto alle indicazioni Comunitarie. Le quali, pur tuttavia, dovrebbero riferirsi all’applicazione rigorosa del “Principio di Precauzione”, ovvero dell’esclusione di ogni rischio per la salute e l’ambiente su ogni nuova tecnologia proposta per il commercio.
Principio giuridico troppo spesso scavalcato da procedure troppo permissive, non solo in materia di OGM, ma anche, ad esempio, di Pesticidi, senza tenere conto del criterio di “comparazione”, ovvero dell’inutilità di tali tecnologie, facilmente sostituibili con quelle Ecologiche.
L’Agricoltura Biologica è oggi sostenuta con oltre 200 miliardi di € dalla Comunità Europea attraverso i Piani di Sviluppo Rurale delle regioni 2007-2013, con pagamenti agroambientali obbligatori e prioritari, atti a compensare i minori redditi e maggiori costi per gli agricoltori, più un 20%, per il beneficio sociale complessivo che ne deriva (100% a fondo perduto ed esentasse).
L’Agroecologia degli agricoltori tradizionali e moderni è oggi sufficiente a sfamare due volte l’intero pianeta. Soprattutto se teniamo conto che l’Agricoltura Industriale delle Multinazionali oggi alimenta circa 10 miliardi di Bovini equivalenti, animali che mangiano almeno quanto 20 miliardi di persone……mentre 1 miliardo di esseri umani sono denutriti o muoiono di fame, per mancanza di denaro per acquistare il cibo.
200.000 contadini indiani si sono SUICIDATI per il fallimento delle coltivazioni industriali di Cotone OGM, avendo perso la terra per pagare i debiti !!
Gran parte degli agricoltori e soprattutto allevatori europei è indebitata con le banche, che obbligano a produrre per ripianare i debiti; ma il raccolto con compensa i costi… e i debiti aumentano, finchè la banca non vende la terra dei contadini per rientrare sui debiti. In Italia 800.000 agricoltori hanno chiuso la loro attività negli ultimi 10 anni e gli agricoltori rappresentano ormai meno del 3% della popolazione. I fondi europei per l’agricoltura biologica potrebbero risolvere la situazione riducendo al spesa sociale per le malattie degenerative, che oggi supera l’80% dei bilanci regionali.
Questi finanziamenti sarebbero sufficienti a riconvertire in biologico gran parte dell’Agricoltura Europea. In Italia, con la riforma medio termine della PAC, abbiamo circa 20 miliardi di € disponibili.
Ma, ormai da almeno quindici anni, dall’avvio delle misure agroambientali europee nel 1992, divenute obbligatorie e prioritarie nel 2000, le Regioni scoraggiano le adesioni degli agricoltori alla produzione Biologica, riducendo in maniera arbitraria i relativi Pagamenti agroambientali ed inserendo misure concorrenziali non conformi, come l’Agricoltura Integrata. Che secondo le norme dovrebbe prevedere la “sostituzione prioritaria dei pesticidi chimici di sintesi”, mentre in realtà oggi rappresenta un semplice elenco di pesticidi chimici ammessi in quantità molto superiore al normale uso in agricoltura convenzionale.
Tale distrazione di fondi è in contrasto con gli obiettivi comunitari che prevedono il potenziamento dell’Agricoltura Biologica, in particolare nelle aree intensive e per le colture ortofrutticole,, dove forte è l’uso della chimica ed è necessario aumentare i Pagamenti agroambientali per compensare gli impegni degli agricoltori biologici. Il risultato di tale politica regionale distorta è che, mentre in nord Europa l’impiego di Pesticidi chimici è stato drasticamente ridotto già dalla fine degli anni 90, in Italia le vendite di Pesticidi di sintesi e le loro quantità di impiego sulle superfici coltivate convenzionali sono continuate ad aumentare.
Per tali motivi gli agricoltori dell’Umbria, Marche, Toscana e Campania sono ricorsi ai tribunali amministrativi con vertenze attualmente in corso e decisive per il futuro dell’agricoltura Italiana biologica e tradizionale
Le grandi Bugie sugli OGM: Non è falso quello che dicono le multinazionali sugli OGM… è vero l’esatto contrario
Consiglio di guardare il servizio di Report (Rai 3) del 1998: “Il Gene Sfigurato” di Carlo Pizzati… nel quale, a detta del dirigente Novartis intervistato con le spighe di Mais (pannocchie) OGM in mano, piene di larve di piralide “vive e vegete”… gli OGM nemmeno funzionano, “…in quanto la Piralide del Mais si sposta tutta sulla granella nella spiga, dal momento che la tossina BT pesticida si esprime solo nelle parti verdi delle piante transgeniche (OGM)”… Pertanto, i danni da piralide sugli OGM, aumenteranno o al massimo rimarranno uguali. Con conseguente rischio di maggior sviluppo di micotossine negli OGM, le quali, come dimostrato ampiamente, dipendono soprattutto dalla mancanza di rotazione delle coltivazioni (monocolture di MAIS, che andrebbero semplicemente vietate), dal fatto che si usa raccogliere il Mais in autunno, spesso troppo tardi, con forte umidità e grandissimo spreco di energia per essiccarlo artificialmente. Ma, soprattutto, le micotossine famose si sviluppano nei lunghi stoccaggi (spesso di anni) di merci provenienti dai silos Americani e Canadesi, Argentini o Brasiliani e durante i trasporti nelle stive delle navi (spesso ammuffite) per lunghi periodi… …ovviamente di Mais e Soia OGM…
Inoltre, in Italia, la cosiddetta Piralide del Mais arreca danni molto limitati, che non superano mai le cosiddette soglie economiche di Intervento e, pertanto, nessuno spreca soldi per trattare il Mais con insetticidi chimici. Nel caso servisse, si può impiegare con maggior successo proprio il Bacillus Thuringiensis, irrorandolo sulle piante e sulle spighe (pannocchie) al momento opportuno, ovvero quando schiudono le uova, in modo da uccidere le piccole larve di Piralide prima che facciano danni, con un metodo biologico e biodegradabile in pochi giorni. Le coltivazioni di MAIS OGM, invece, rischiano di innescare la resistenza degli insetti dannosi nei confronti della tossina BT, prodotta massicciamente dalle piante transgeniche, la quale inquina il terreno per anni, come dimostrato dalle ricerche del MIPAAF. Con seri rischi di aumento futuro dei danni degli insetti resistenti al BT, dichiarati anche dalle stesse ditte produttrici di OGM. Pertanto, potremmo perdere anche un prezioso insetticida microbiologico naturale, che ogni paese oggi si può auto-produrre a basso costo, senza necessità di pagare brevetti. Dopo aver inquinato i terreni di tossine BT e di DNA transgenico che si diffonderebbe attraverso il Trasferimento genico Orizzontale, attraverso i microrganismi e le catene alimentari, l’acqua, ecc.
La conseguenza drammatica sarebbe un futuro impiego massiccio di Pesticidi chimici sempre più potenti.
Senza tener conto che il miglior metodo, molto efficace ed economico, di controllo biologico della Piralide è rappresentato dalla diffusione preventiva di Insetti utili, parassiti delle uova della Piralide stessa, efficaci al 100%, come dimostrano numerose ricerche ed applicazioni su larga scala (es. in Cina), per cui le larve di piralide nemmeno nascono… E dalle uova deposte dalle farfalline spuntano degli insetti utili che se ne nutrono.
La Natura, come volevasi dimostrare, ci fornisce tutte le soluzioni… basta applicarle. Senza sprecar soldi per macchine costose e carburanti per i trattamenti con pesticidi chimici, per la cui produzione si impiega inoltre moltissimo petrolio.
Insomma, gli OGM rappresentano un vero fallimento premeditato per gli agricoltori… con rischio di perdita della sovranità alimentare delle Nazioni… da cui deriva solo miseria e FAME.
Si pensi, inoltre, al fatto che molte erbe infestanti sono ormai resistenti al Raundup, l’erbicida chimico che viene irrorato in modo massiccio sulle coltivazioni OGM, assorbendosi nei semi delle piante OGM (di soia e di mais, cotone, colza, ecc.) “resistenti ai disseccanti chimici totali”, che vengono mangiati dagli uomini e dagli animali. Con conseguente accumulo nell’ambiente e nelle acque. Un’avvelenamento di massa, che si bio-accumula nelle catene alimentari e nelle carni degli animali alimentati con OGM.
Lo dimostra il fatto che la soglia di cosiddetta soglia di “tolleranza” dei residui del disseccante chimico negli alimenti è stata notevolmente aumentata con l’entrata in commercio degli OGM. Un prodotto chimico pericolosissimo, pubblicizzato come biodegradabile, invece tossico e mortale per le cellule, responabile secondo una ricerca svedese, dell’epidemia di linfomi non Hodgkin (un tumore del sangue) e di mortalità delle cellule della placenta. La Monsanto ha recentemente ricevuto una multa pesantissima per pubblicità ingannevole e pericolosa.
Ce dell’altro e in abbondanza da dire contro gli OGM.
Soprattutto va citato il Trasferimento Genico Orizzontale del DNA transgenico inserito negli OGM, molto instabile e reattivo, in quanto estraneo alla specie vivente, il quale, si diffonde nell’ambiente e lungo le catene alimentari, passando dai microrganismi alle acque, al sangue e negli apparati digerenti. Hanno trovato DNA transgenico non digerito nei feti dei topi… cosa succederà ai poveri animali d’allevamento, che per loro “sfortuna” vengono macellati giovani… e soprattutto agli esseri umani che se ne nutrono (carni, latte, uova, formaggi, ecc)… oggi sempre più “macellati dal Cancro”?
Si ricorda che i cosiddetti geni (pezzi di DNA manipolato), non sono microchips, e quando si modifica il normale funzionamento del DNA , inserendo pezzi estranei, nessuno potrà mai prevedere quello che succederà all’interno dell’OGM, con rischi incommensurabili per la salute e l’ambiente.
E modificazioni nel tempo all’interno del DNA, a causa della naturale instabilità dell’OGM, dichiarate dalla stessa Monsanto, ad esempio per la soia.
A proposito: come è stato possibile brevettare ciò che non è stabile ne esattamente riproducibile, come una manipolazione genetica? Non sarà il caso di ricorrere alla Corte di Giustizia ?
Il “Codice ecologico perfetto”
Insomma, mi sembra che il futuro transgenico sia tutt’altro che roseo… forse è meglio scendere dal treno prima che si schianti.
Non c’è scienza nelle tecnologie rozze di manipolazione del DNA. La vera scienza sta nello studio ed utilizzo della Biodiversità naturale, determinata dal proprio DNA, “codice ecologico” evolutosi in maniera perfetta nei miliardi di anni di vita sul pianeta Terra. “Una memoria genetica regolata da leggi fisiche perfette, inviolabile per il semplice rispetto della vita e dei diritti umani”, come ci ricorda il Prof. Michele trimarchi, candidato Premio Nobel per la Pace nel 1986.
E’ necessaria pertanto una Moratoria Nazionale ed Internazionale sulla produzione e rilascio ambientale di OGM, orientando la Scienza, che nel terzo millennio deve appllicare il paradigma di “Conoscenza ed utilizzazione ecologica della natura”.
Puntando in casa nostra al Made in Italy da mettere all’asta internazionale del mangiar bene, biologico, 100% OGM free, tradizionale a partire dalla sua biodiversità.
Quello che chiede il mercato…
…il libero mercato, (che oggi praticamente non esiste se non nel rapporto diretto dal produttore al consumatore)
Dove siamo vincenti… per “natura”. La Natura che vogliamo salvare.
Una tradizione ricevuta in eredità dai Padri, ma soprattutto… in prestito dai nostri Figli.
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo – pubblicato da ariannaeditrice.it
ACCADEMIA MEDITERRANEA PER L’AGROECOLOGICA E LA VITA (A.M.A. LA VITA) – RETE ZEROGM
“L’’inviolabilità della Memoria Genetica di tutti gli Organismi Viventi (DNA), regolata da Leggi fisiche perfette, sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, per il rispetto della Vita”
(Michele Trimarchi, Candidato Premio Nobel per la Pace, 1986)