GAS = gruppi di acquisto solidale di prodotti naturali
Documento base dei GAS – MOTIVAZIONI e LINEE GUIDA
– vedi: Agricoltura Naturale
Possono essere divise in quattro filoni.
A) – SVILUPPARE e METTERE in PRATICA il CONSUMO CRITICO
Inteso come atteggiamento critico dei consumatori, che non subiscono i messaggi pubblicitari ma valutano e scelgono i prodotti in base a criteri stabiliti da loro stessi e non imposti dal mercato.
Acquistare e consumare prodotti etici e biologici con questi obiettivi:
– RISPETTO dell’UOMO, i prodotti che si acquistano, non devono essere coinvolti nel circolo dell’ingiustizia, che caratterizza, salvo rare eccezioni, i prodotti delle imprese che comunemente si trovano sul
mercato. Al contrario devono “attivare” le risorse umane, consentire a molti che sono esclusi dai circuiti economici e da un mercato del lavoro iper-competitivo (vedi disabili, piccolissimi produttori, e tante altre categorie svantaggiate) di lavorare e partecipare ad uno sviluppo sociale sostenibile.
– RISPETTO dell’AMBIENTE, ovvero l’attenzione all’impatto sulla natura che la produzione ed il consumo può avere a seconda del grado di rispetto riservato all’ambiente. Per quanto riguarda i prodotti
alimentari, si tratta di scegliere prodotti biologici e biodinamici, ottenuti nel profondo rispetto della natura e delle sue leggi. Inoltre, scegliere prodotti locali significa ridurre l’inquinamento, il consumo di energia ed il traffico per il trasporto della merce. Nell’economia globale i beni viaggiano da una parte all’altra del pianeta in seguito a considerazioni economiche sul costo della manodopera e delle materie prime nei diversi luoghi. Questo calcolo economico svolto dalle aziende non tiene però conto dei costi indiretti dei trasporti che vengono scaricati sulla collettivita’. Tali costi comprendono l’inquinamento, l’utilizzo delle strade, l’impiego di energia fossile, gli incidenti stradali, le perdite di tempo dovute alla congestione del traffico. Se tali costi venissero attribuiti direttamente su chi li genera, scopriremmo quanto incide il costo del trasporto su di un prodotto e saremmo naturalmente portati a scegliere prodotti locali. In assenza di questo sistema di attribuzione dei costi, possiamo supplire con la nostra intelligenza e preferire prodotti locali.
Detto in un altro modo, scegliere tali prodotti e’ un modo per diminuire il nostro carico ambientale. Inoltre, dovendo viaggiare di meno, gli alimenti possono arrivare piu’ freschi sulle nostre tavole e quindi richiedono meno conservanti. L’arrivo di grosse quantita’ di prodotto, smistate e ripartite tra le famiglie in modo “casereccio”, come si faceva un tempo, riduce gli imballaggi o comunque impone il riutilizzo di quelli gia’ esistenti (buste di carta o plastica usate, imballaggi per le uova, bottiglie di vetro o plastica per la distribuzione interna di detersivo olio ecc..).
– SALUTE: consumare e mangiare prodotti realizzati senza l’uso di pesticidi e diserbanti e’ sano.
– SOLIDARIETA’: come favorire l’acquisto presso i piccoli produttori locali che altrimenti risulterebbero schiacciati da tutto ciò che e “Extra Large” (multinazionali, grandi produttori, larga distribuzione).
– SOSTENIBILITA’: ovvero consumare biologico contribuisce a non depauperare la ricchezza naturale del Pianeta, e quindi come tale e’ un consumo “sostenibile” nel tempo.
– GUSTO: i cibi biologici sono “buoni”.
– RIAVVICINAMENTO ai RITMI NATURALI: consumando i cibi solo quando e’ la loro stagione ci riavviciniamo ai ritmi naturali.
Informarsi e formarsi sviluppando nei componenti del gruppo la mentalita’ di consumatori critici. In tal senso le riunioni e gli incontri del gruppo possono diventare un vero e proprio momento di scambio e formazione reciproca.
Limitare il senso di frustrazione e impotenza che deriva dal vivere in una cultura capitalistica, in cui l’accumulo ed il reinvestimento dei capitali e’ vissuto in modo esclusivo e totalitario. Spesso la realta’
in cui viviamo ci opprime, non risponde a quello in cui crediamo.
Emergono interrogativi profondi e senso di ansia circa il futuro dei nostri figli e dell’umanita’, in un pianeta regolato da relazioni sociali inique: i GAS sono una possibile risposta. Cominciare a cambiare le relazioni economiche a livello interpersonale e locale e’ un primo passo importante. E’ senz’altro uno strumento che ci consente in qualche modo di cominciare a cambiare qualcosa, a costruire relazioni economiche piu’ eque intorno alla nostra sfera di rapporto personale. In un sistema complesso come quello attuale, anche una piccola modifica può determinare a catena risultanti non preventivabili.
B) – SVILUPPARE e CREARE SOLIDARIETA’ e CONSAPEVOLEZZA
E’ una solidarieta’ che si estende, a partire dai membri del gruppo stesso, ai piccoli produttori che forniscono i prodotti biologici, fino a comprendere, nel rispetto dell’ambiente, i popoli del Sud del mondo, e tutti coloro che, a causa dello spreco e della ingiusta ripartizione delle ricchezze, subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo. Interessandoci alle problematiche dell’ambiente, del suo sfruttamento e delle condizioni di lavoro, acquisiamo una maggiore consapevolezza del mondo che ci circonda e delle sue contraddizioni.
L’occupazione
I produttori piccoli sono in generale ad elevata intensita’ di mano d’opera (ore di lavoro utilizzate per un prodotto), rispetto alle aziende grandi che sono per lo piu’ ad elevata intensita’ di capitale (quota di finanziamenti utilizzata per un prodotto). La scelta dei primi rispetto ai secondi e’ quindi uno strumento importante per creare occupazione, ovvero per fare in modo che i soldi che spendiamo servano a pagare in misura maggiore chi ha lavorato rispetto alle banche o agli azionisti.
Le condizioni di lavoro
L’economia mondiale, nell’era della globalizzazione, sta portando ad una corsa verso il fondo nelle condizioni di lavoro: le multinazionali spostano la loro produzione dove i costi sono piu’ bassi, ovvero dove la manodopera e’ pagata meno ed i diritti dei lavoratori sono meno rispettati. Il prezzo basso a cui possiamo comprare un giocattolo in plastica proveniente dall’Asia e’ una magra consolazione se pensiamo che i posti di lavoro in Italia si trovano a competere con paghe enormemente inferiori in qualche angolo del mondo. L’unico modo per uscire da questa corsa che danneggia tutti e’ richiedere un livello minimo accettabile nelle condizioni di lavoro, che venga rispettato in qualsiasi parte del mondo.
C) – SOCIALIZZARE
Vale a dire il bisogno e il desiderio di condividere con altri le proprie idee, posizioni, decisioni.
Creare una rete di amicizia e solidarieta’ tra i componenti del gruppo
L’attenzione alle relazioni ed allo scambio di idee, nel tempo, può arrivare fino alla condivisione di uno stile di vita comune, basato sulla ricerca quotidiana dell’essenzialita’ e della sobrieta’ semplicemente come conseguenza naturale delle scelte attuate sino a quel momento. Inoltre trovarsi in gruppo con un obiettivo comune aiuta a vivere delle relazioni e favorisce il confronto di idee. Analizzare prodotti e produttori porta ad uno scambio di esperienze tra i partecipanti utile per definire insieme dei criteri per guidare le nostre scelte. Il gruppo fornisce un importante appoggio psicologico, e le immancabili cene a base di prodotti tradizionali aiutano a presentare l’economia come un’esperienza conviviale.
Poter rendere possibile l’organizzazione di un sistema di “uso collettivo” dei prodotti, es. automobili, elettrodomestici, libri, …. possono essere utilizzati in modo comunitario.
Consentire un contatto diretto tra produttore e consumatore
Un altro vantaggio nella scelta di prodotti locali e’ la possibilita’ di conoscere meglio il comportamento della ditta che li produce. I gruppi di acquisto cercano un contatto diretto con i produttori, ad esempio andandoli a trovare per conoscerli e vedere quali sono i metodi di lavoro. In alcuni casi si organizzano delle gite presso il produttore con degustazione di prodotti tipici. In questo modo e’ piu’ difficile che un produttore adotti comportamenti che non condividiamo senza che noi lo veniamo a sapere. Quando conosciamo la storia di un prodotto che mangiamo o utilizziamo, cambia anche il nostro rapporto verso di esso. L’oggetto o il cibo escono dall’anonimato ed acquistano una loro storia.
D) – L’UNIONE fa la FORZA
Acquisto da piccoli produttori, possibilmente locali
Ciò consente di evitare l’intermediazione della multinazionale in modo da realizzare un vantaggio economico, equo sia per il produttore che per il consumatore. Il risultato finale e’ inoltre quello di favorire la nascita e la crescita di piccole aziende e cooperative di lavoro con maggiore attenzione a quelle sociali. Lo scambio attivo di idee ed informazioni tra consumatori del GAS e produttori e’ un aspetto di
ulteriore interesse, che può portare a risultati innovativi. Per esemplificare, nel settore alimentare il consumatore può stimolare la produzione di prodotti biologici, garantendone il successivo acquisto.
Ridurre il prezzo di acquisto dei prodotti etici e biologici
Trattandosi spesso di prodotti di nicchia, con uno scarso mercato ed una scarsa capacita’ distributiva da parte dei produttori, i prezzi sono alti e disincentivanti per le molte famiglie a basso reddito.
Il GAS, oltre ad aumentare gli sbocchi di mercato di questi prodotti, consente di far accostare al consumo critico anche chi sarebbe altrimenti tagliato fuori per motivi di reddito.
Consentire una riduzione dei tempi necessari a fare la spesa, sfruttando i vantaggi organizzativi.
Cultura e coltura
I prodotti locali spesso si accompagnano a colture e culture tradizionali della propria zona; entrambe rischiano di scomparire sotto le spinte di uniformita’ del mercato globale. Mangiare prodotti tradizionali e’ un modo per allungare la loro vita e proteggere la biodiversita’, oltre che conservare un mondo di sapori, ricette e tradizioni.
Consumatori consapevoli crescono
Cresce l’auto organizzazione dei consumatori, sulla base di principi etici, salutistici, economici, ambientalisti.
Comincia in questo numero una breve inchiesta per presentare alcuni Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) tra quelli presenti a Padova, per indagare sul senso di questo fenomeno e delle sue potenzialità. Il nostro viaggio inizia con Matteo Sandon, dell’associazione Bio Rekk, che promuove e coordina il GAS “spesa Bio & Solidale ”, che coinvolge circa duecento famiglie.
Com’è nata l’idea di costituire un GAS ?
L’idea nasce da un gruppo di amici interessati a riflettere sui propri consumi per acquistare prodotti di uso comune, utilizzando come criterio guida il concetto di giustizia e solidarietà.
Il vostro GAS su quali principi si basa ?
Il gas Bio Rekk si basa sulla divulgazione dei principi e dei valori del consumo critico e sulla promozione di prodotti da agricoltura biologica e del commercio equo-solidale rigorosamente certificati da enti esterni riconosciuti.
Quali prodotti distribuite e come ?
Il progetto “spesa Bio & Solidale ” propone, cassette miste di frutta e verdura biologica con cadenza settimanale o quindicinale.
Le casette contengono l’equivalente di frutta e verdura per 15€ o 25€.
È possibile a richiesta anche comperare prodotti trasformati, carne, parmigiano, pane bio integrale e alcuni prodotti trasformati del Commercio Equo e Solidale.
Si rivolge a persone interessate a ricevere, consegnata direttamente presso il luogo di lavoro o presso vari luoghi di aggregazione sociale, da individuare o da costruire, una spesa – una cassetta – mista di frutta e verdura biologica, di stagione e, per quanto possibile, locale.
Quali sono le principali difficoltà che trovate ?
Uno degli aspetti che più ci sta impegnando è quello di trasmettere l’importanza del concetto di auto organizzazione di piccoli gruppi di famiglie; unire le forze comporta sì qualche onere in più per il consumatore, ma permette allo stesso tempo l’abbattimento di molti dei costi che oggi gravano sul prezzo finale dei prodotti.
Quali le maggiori soddisfazioni ?
Le maggiori soddisfazioni arrivano dagli incoraggiamenti che riceviamo dalle famiglie che partecipano alle iniziative che promoviamo come associazione, e negli ambienti in cui siamo invitati a presentare la nostra esperienza e le motivazioni che la muovono.
Giudichiamo questa esperienza in maniera positiva: abbiamo sviluppato un lavoro che è riuscito a coinvolgere molte famiglie, è riuscito ad entrare nelle scuole attraverso dei percorsi educativi rivolti agli alunni di tutte le età e in generale sta riscuotendo consensi e sostegno da più parti.
Come sono i vostri rapporti con le istituzioni, con le associazioni e in generale con il mondo del terzo settore ?
I rapporti sono sicuramente buoni; noi siamo un’associazione che vuole divulgare il consumo critico e i suoi valori e le istituzioni, le associazioni e il mondo del terzo settore stanno dedicando sempre più attenzione a queste tematiche.
Per saperne di più si può contattare l’associazione all’indirizzo e-mail biorekk@frege.homeip.net
Tratto da: www.grenplanet.net
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I Gruppi di Acquisto Solidale, sono formati da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Organizzazioni di questo tipo sono sostanzialmente finalizzate all’acquisto di beni particolari o a prezzi inferiori, ne esistono diverse nate in modo spontaneo tra i consumatori.
Questo modo di organizzarsi dei consumatori dà vita ad un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) nel momento in cui si decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nelle scelte quotidiane di consumo del gruppo.
Appunto per questo si parla di gruppo solidale, intendendo una solidarietà ampia che a partire dai membri del gruppo stesso si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, fino a comprendere il rispetto dell’ambiente ed i popoli del Sud del mondo e tutti coloro che, a causa dello spreco e della ingiusta ripartizione delle ricchezze, subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.
L’esperienza dei GAS realizza quindi una rete di solidarietà che si estende al mondo circostante, consentendo a coloro che hanno pochi soldi di praticare il consumo critico. Infatti, mentre è ormai possibile trovare nei supermercati prodotti biologici a prezzi competitivi, i prodotti garantiti da un punto di vista solidale continuano ad essere cari poiché al di fuori del giro della grande distribuzione. Un gruppo di acquisti cerca di superare questo ostacolo grazie alle grosse quantità comprate, consentendo di realizzare un risparmio notevole.
Ogni gruppo d’acquisto nasce con motivazioni sue, che possono essere anche in parte diverse da un gruppo ad un altro. Spesso però alla base di questa esperienza si trova una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito.
A volte i gruppi si ritrovano nella ricerca di prodotti biologici che costino meno rispetto ai negozi specializzati.
Diverse persone trovano nella ricerca dei piccoli produttori della loro zona una soluzione positiva per tirarsi fuori dal circuito delle multinazionali e della grande distribuzione; e ci si rende anche conto che il gruppo aiuta molto in questo processo, soprattutto per gli aspetti organizzativi e motivazionali.Il gruppo si occupa allora di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, raccogliere gli ordini tra chi aderisce, acquistare i prodotti e distribuirli.
La storia dei gruppi d’acquisto solidali in Italia inizia nel 1994 con la nascita del primo gruppo a Fidenza, quindi a Reggio Emilia e in seguito in diverse altre località. Nello stesso periodo si diffonde in Italia l’operazione “Bilanci di Giustizia”, lanciata a fine ’93, che chiede alle famiglie di verificare sul bilancio famigliare l’incidenza delle loro modifiche allo stile di vita. Dove possibile, le famiglie si ritrovano in gruppo in cui affrontano temi di interesse comune e si organizzano per praticare comportamenti equi nella loro zona. Spesso i gruppi dei Bilanci di Giustizia praticano gli acquisti collettivi tra le loro attività. Nel 1996 viene pubblicata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo la “Guida al Consumo Critico”, con informazioni sul comportamento delle imprese più grandi per guidare la scelta del consumatore; l’ampio elenco di informazioni documentate sulle multinazionali accelera il senso di disagio verso il sistema economico e la ricerca di alternative. Nel 1997 nasce la rete dei gruppi d’acquisto, allo scopo di collegare tra loro i diversi gruppi, scambiare informazioni sui prodotti e sui produttori, e diffondere l’idea dei gruppi d’acquisto.
Questa esperienza è ora in fase di crescita, sia per la creazione di nuovi gruppi che per la sua visibilità.
Una delle caratteristiche di questi gruppi (quelli più evoluti) e’ di abbracciare in modo completo l’approccio alla Medicina Naturale che fa sempre a meno di Farmaci (di sintesi) e di Vaccini (prodotti altamente tossici), per gli ormai noti gravi danni che essi producono nei loro utilizzatori.
Cos’è è un Gas
Un Gruppo di Acquisto Solidale si fonda sulla solidarietà di consumatori che decidono di acquistare all’ingrosso prodotti di uso comune da produttori che lavorano nel rispetto dell’ambiente, del lavoro, dei popoli che subiscono le conseguenze dell’ingiusta ripartizione di ricchezze.
I consumi del Gas si orientano dunque verso piccoli produttori trasparenti nel loro lavoro, verso produttori locali per ridurre inquinamento e spreco energetico, verso prodotti biologici/biodinamici, che rispettano la terra e l’ambiente, la persona e la biodiversità, verso produttori che lavorano e impiegano lavoro senza ricorrere allo sfruttamento e alla sola logica del profitto.
Atto Costitutivo e Statuto, per costituirsi in Associazione
L’anno ……., il giorno ……… del mese di ……… in …….., si sono riuniti i Sig…….
Cognome e Nome – Residenza – Luogo e data di nascita – Codice Fiscale
… omissis (elencare i nomi) …….
che hanno stipulato e convenuto quanto segue:
- É costituita una Associazione con sede in ……………. in via …….. n°…………., denominata………………….
- L’Associazione ha per oggetto quello indicato all’art. 2 dello Statuto Sociale di cui in seguito.
- L’Associazione funzionera secondo le norme stabilite in questo atto costitutivo e nello statuto che si allega al presente atto sotto la lettera “A” e da regolamento deliberato dall’assemblea dei soci.
- L’Associazione e’ amministrata da un Consiglio Direttivo (d’ora in poi C.D.) che decade dopo tre anni dalla nomina o per dimissioni, di cui al relativo articolo dello statuto sociale, nelle persone dei Sig……..………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Viene eletto Presidente ………. cui viene conferita la legale rappresentanza.
Viene eletto Tesoriere…………………….. e viene eletto vice presidente e Segretario ……………. cui vengono conferiti, unitamente al Presidente, poteri d’ordinaria amministrazione.
- Il Sig. …………………….. viene delegato a presentare all’Ufficio del Registro il presente atto e viene autorizzato ad apportare, accettare ed introdurre nel presente atto e allegato statuto le modifiche richieste dalle autorita’ competenti.
- L’Associazione potra’ aderire a Cooperative, consorzi ed altre forme che siano nei propri fini. Il Presidente e’ delegato ad aderire in nome e per conto della Associazione.
Firmato
… omissis …
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Allegato A
STATUTO
- É costituita una Associazione denominata …………………….
- L’Associazione non ha fini di lucro ed ha per scopo l’operare nel campo sociale e cooperativistico al fine di promuovere:– il consumo e la diffusione di prodotti biologici, naturali, eco-compatibili.– il sostegno dei piccoli produttori biologici stabilendo con essi rapporti diretti che garantiscano un’equa rimunerazione.– la solidarieta’ tra i soci.
- Gli strumenti utilizzati sono:– acquisti collettivi di prodotti;– assistenza ed informazione ai soci nel campo alimentare biologico e nei settori ad esso collegati (modalita’ di produzione e di distribuzione, “ricette” per l’uso, impatto ambientale, ecc.);– promozione dei prodotti eco-compatibili e delle loro tecniche di produzione ed utilizzo;
– tutte le operazioni commerciali, finanziarie, immobiliari atte al raggiungimento dello scopo sociale.
- L’Associazione ha sede in ……………… e potra’ istituire altrove altre sedi.
- Il domicilio fiscale dei soci, per quanto concerne i loro rapporti con l’Associazione, si intende eletto a tutti gli effetti presso la sede sociale.
- La durata dell’Associazione e’ fissata dalla data dell’atto costitutivo sino al 31/12/2030 e potra’ essere prorogata per deliberazione dell’Assemblea.
- Il patrimonio sociale e’ costituito dalle quote sociali annuali, versate dai soci, che saranno stabilite di anno in anno dal C.D. Per il primo anno la quota sociale e’ di Lire ………………..Faranno parte del patrimonio anche lasciti.ASSEMBLEA
- L’assemblea regolarmente costituita rappresenta l’universalita’ dei soci. Le sue deliberazioni, prese in conformita’ alla legge e al presente statuto, obbligano tutti i soci. Essa e’ ordinaria e straordinaria ai sensi di legge e potra’ essere convocata anche al di fuori della sede sociale. L’assemblea ordinaria e’ convocata almeno una volta l’anno dal C.D. entro cinque mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale.L’assemblea può essere convocata anche da un quinto dei soci.
- Le convocazioni dell’assemblea saranno fatte a cura del C.D. con lettera raccomandata spedita ai soci almeno otto giorni prima della data fissata, oppure a mezzo manifesti affidati alla pubblica affissione, oppure sull’eventuale organo di stampa dell’associazione con l’obbligo di invio a tutti i soci in regola con le quote sociali.
- Possono intervenire all’assemblea tutti i soci in regola con il versamento delle quote sociali.Ogni socio può farsi rappresentare per delega scritta (max una delega) con le limitazioni previste dalla legge.
- L’assemblea sara’ presieduta dal presidente del C.D., dal vice presidente, o da altra persona designata dall’assemblea.
- L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, delibera validamente con le maggioranze stabilite dal Codice Civile. Il verbale di ogni assemblea verra’ stilato a cura del Segretario e controfirmato dal Presidente.AMMINISTRAZIONE
- L’associazione e’ amministrata da un C.D. composto da tre o cinque o sette membri (a scelta dell’assemblea nel momento del rinnovo delle cariche sociali). Gli amministratori rimarranno in carica per anni tre rinnovabili o sino a dimissioni. L’assemblea ordinaria può variare il numero dei consiglieri anche durante il mandato. In caso di dimissioni della maggioranza dei consiglieri si intendera’ decaduto tutto il C.D.
- Qualora non abbia provveduto l’assemblea dei soci, il C.D. nominera’ tra i suoi membri il presidente e il tesoriere.
- Le riunioni del C.D. si terranno presso la sede sociale o altro luogo, purché nella provincia. Vengono convocate dal presidente a norma di legge.
- Il C.D. e’ validamente riunito se sono presenti la meta’ più uno dei membri e delibera a maggioranza.
- Il Presidente ha tutti i poteri necessari per il conseguimento dell’oggetto sociale sia per l’ordinaria che per la straordinaria amministrazione, ad eccezione dei poteri che la legge e lo statuto riservano all’assemblea dei soci. Il C.D. può delegare parte dei suoi poteri a singoli membri.
- I membri del C.D. non percepiscono alcun compenso salvo diverso deliberato assembleare.
- Il potere di rappresentanza dell’associazione nei rapporti con terzi e in giudizio, e il potere di firma per l’associazione, spettano al presidente.BILANCIO E UTILI
- Gli esercizi sociali si chiuderanno al 31 dicembre di ogni anno. Alla fine di ogni esercizio il Presidente e il tesoriere provvederanno alla formazione del bilancio sociale da presentare all’assemblea dei soci.SCIOGLIMENTO
- In caso di scioglimento i beni ed il patrimonio dell’Associazione saranno devoluti ad enti con simili finalita’ o ad associazioni senza fini di lucro operanti nel campo del volontariato e della solifarieta’.VARIE
- Il presente statuto può essere integrato da un “Regolamento” approvato all’assemblea dei soci.
ARTICOLO FINALE
Per quanto non previsto dal presente statuto ci si riferira’ al dettato del Codice Civile.
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Regolamento per una Associazione
- Le prestazioni dei soci per i fini dell’Associazione sono da ritenersi di VOLONTARIATO e quindi gratuite.
- Chiunque condivida le finalita’ e i metodi dell’Associazione e si impegni a rispettarne il carattere solidaristico può associarsi a titolo personale o come famiglia.
- La quota di iscrizione e’ definita dall’assemblea e costituisce un fondo cassa per le spese organizzative.
- L’assemblea delibera inoltre la quota sociale annuale che ha lo scopo di finanziare tutte le iniziative di informazione, divulgazione ecc. previste dallo statuto.
- Il pagamento della merce richiesta dai soci e’ da effettuarsi all’ordine. Esso dovra’ essere in contanti o con versamento su conto corrente dell’Associazione.
- É previsto il rimborso spese ai soci su presentazione di adeguata documentazione. Per le spese non documentabili si effettuera’ un rimborso di tipo forfettario deliberato dal Presidente.
- Il costo del trasporto di ogni singola consegna verra’ addebitato in modo proporzionale alle singole ordinazioni.
- Qualora il trasporto sia effettuato da soci, verra’ calcolato dal C.D. un costo che tenga conto sia delle spese vive sostenute e documentate che di una tariffa chilometrica. Detto costo gravera’ sulle ordinazioni come al punto precedente.
- Le ordinazioni verranno effettuate, in genere, in date prefissate. I soci, di conseguenza, sono tenuti a consegnare le proprie richieste con congruo anticipo.
I fornitori effettueranno la consegna in un solo luogo, da definirsi volta per volta. É compito dei soci prelevare i prodotti ordinati nel più breve tempo possibile.
É DA ESCLUDERSI QUALUNQUE TIPO DI RESPONSABILITA’ (SUI PRODOTTI, SULLA LORO CONSERVAZIONE, ecc.) DA PARTE DEL SOCIO CHE SI INCARICA DI QUESTA OPERAZIONE.