L’ACQUA del CORPO – ACQUAPORINE
visionare questi VIDEO sull’acqua e le sue proprieta’ (1° video)
http://www.youtube.com/user/leallo1#p/a/u/1/ixonZkxEzXo (2° video)
Un corpo in acidosi e’ un corpo malato, anche se non ha ancora sintomi apparenti…prima o poi…questi compaiono
E’ INDISPENSABILE per stare sempre BENE e’ l’assunzione quotidiana, per certi periodi, di acqua Basica a pH min. di 7,35 > 11 (almeno 1,5 lt)
Le bevande troppo saline e/o le bevande industriali, non vanno bevute giornalmente e/o spesso, anche e per le loro forti acidita’, in quanto influiscono sull’alterazione dei giusti valori di pH dell’acqua del corpo.
“Che il Cibo sia la Tua medicina, e che la Medicina sia il Tuo cibo…” (Ippocrate di Kos)
Il pasto della giovinezza per tutti
L’Acqua del CORPO
Per i 6/8 siamo costituiti di acqua ed ogni nostra cellula è costituita da citoplasma che e’ basato sull’acqua essa e’ permeata dalle sue molecole; essa e’ veicolo di vita e di informazione.
Molti ricercatori nel corso dei secoli si sono occupati dello studio dell’acqua, per motivi molto diversi fra loro.
E’ bene parlare della grande capacità dell’acqua di contenere dei messaggi, delle informazioni che vanno oltre il semplice legame chimico che la compone.
Anche abbastanza recentemente diversi illustri personaggi hanno messo in relazione le capacità dell’acqua di rappresentare un veicolo per tali messaggi. Ad esempio Hahnemann, il padre dell’Omeopatia, ne descrisse i principi più di un secolo fa.
Ultimamente anche il francese, ricercatore e studioso Benveniste il quale visse purtroppo anni molto difficili, fi boicottato in ogni modo dalla scienza ufficiale (quella al potere), dopo aver studiato a fondo questi e altri principi legati all’acqua e alla sua memoria, mori’ in uno strano indicente stradale !
Ma sono le recenti scoperte di Masaru Emoto, che ha anche fotografato i cristalli di acqua ai quali era stato precedentemente associato un messaggio musicale (suoni) od un messaggio verbale, ricerche che sono state ripetute da altri ricercatori, aggiunengo sempre piu’ aprticolari a queste meravigliose proprieta’ dell’acqua.
Di fatto l’acqua risponde ai messaggi sonori come la sabbia – vedi Cimatica, ma in piu’ l’acqua (solvente) memorizza l’informazione per esempio da un qualsiasi soluto, per ridarla al momento opportuno quanto le condizioni sono propizie, cioe’ quando vi e’ risonanza per esempio, negli atomi, molecole, cellule del corpo.
L’acqua negli organismi viventi, interviene anche nel mantenimento della temperatura corporea (negli animali a sangue caldo e nell’uomo), attraverso il meccanismo della sudorazione, che sottrae calore alla superficie cutanea.
Per tale motivo la quantità di acqua nel nostro corpo, ovvero il cosiddetto “bilancio idrico”, deve essere continuamente reintegrata bevendo o mangiando alimenti che la contengono, altrimenti si rischia di compromettere le funzioni dell’organismo.
Nel corpo umano, per esempio, la quantità di acqua (liquidi) alla nascita è attorno allo 90%, rispetto al peso corporeo e durante la vita diminuisce a poco a poco, più o meno velocemente a seconda della buona o cattiva salute o meno del soggetto, riducendosi verso la vecchiaia attorno al 70-% e fino alla morte, che avviene quando la concentrazione dei minerali rispetto all’acqua arriva attorno al 60-65%.
Ecco, a titolo di esempio, quanta acqua contengono alcune parti del nostro corpo:
corpo vitreo dell’occhio | 99,5% |
succhi digestivi | 98,0% |
cervello | 86,0% |
cuore e polmoni | 79,0% |
intestino | 77,0% |
pelle | 72,0% |
fegato | 70,0% |
ossa | 22,0% |
denti | 10,0% |
Se nel nostro organismo il bilancio idrico è in negativo, speciali sensori trasmettono al nostro cervello un messaggio e subentra la sensazione di sete. Ma anche quando il bilancio idrico è in equilibrio si può sentire bisogno di acqua: quando si è mangiato troppo o determinati alimenti, lo stomaco richiede acqua, la quale aiuta la digestione; infatti, poiché è un grande solvente, favorisce lo scioglimento dei cibi in particelle più piccole; inoltre, regola le reazioni chimiche della digestione e, se contiene minerali appropriati, corregge anche eventuali disfunzioni dei succhi gastrici che devono assicurare la digestione.
Contenuto idrico del corpo – LIC = Liquido Intracellulare + LEC = Liquido extracellulare – Essi pesano in media circa 40 Kg, di cui 15 Kg sono il LEC e 25 Kg il LIC
Nel corpo umano, varia dal 60 al 80% del peso corporeo.
Il contenuto idrico varia a seconda:
– dell¹età
– del sesso
– del peso corporeo
I liquidi che compongono il nostro corpo possono essere distinti in liquido intracellulare ed extracellulare.
Il liquido extracellulare è diviso in tre compartimenti:
– intrestiziale
– sanguigno
– transcellulare
– Linfa, liquido cerebro-spinale, liquido sinoviale sono considerati parte del liquido extracellulare.
I liquidi extracellulari (LEC) hanno la funzione di mantenere un ambiente interno relativamente costante per le cellule e assicurano il trasporto delle sostanze da e per le cellule stesse – Il sodio è il principale catione dei liquidi extracellulari (LEC).
Il liquido intracellulare (LIC) è l’acqua contenuta all’interno delle cellule.
Serve per consentire le reazioni chimiche intracellulari atte a mantenere la vita.
Per volume il LIC forma il più grande compartimento idrico del corpo.
Per cui tutta l’acqua di cui siamo composti è contenuta all’interno (per la gran parte) dentro le nostre cellule e NON si vede perché ogni cellula è separata dall’esterno da piu’ sistemi di membrane impermeabili, proprio per evitare che l’acqua in esse contenuta evapori.
Questa acqua salata corporea, deve mantenersi il più possibile costante a pH 7,35, altrimenti la salute scompare e nasce la “malattia“.
L’acqua entra nel corpo attraverso il tratto digerente; si aggiunge il volume di liquido proveniente dalle cellule quando catabolizzano (scindono/smontano) i cibi e l¹acqua risultante entra nel circolo sanguigno.
L¹acqua esce dal corpo per quattro vie:
– Come urina attraverso i reni.
– Come vapore acqueo espirato dai polmoni.
– Attraverso la pelle come sudore.
– Attraverso l’intestino, con le feci.
vedi: Proprietà dell’acqua + INFORMAZIONE, CAMPO UNIVERSALE e SOSTANZA – Campi MORFOGENETICI + Memoria dell’acqua
vedi anche la nuova scoperta fatta, dopo cento anni, dalla medicina ufficiale:
http://www.adnkronos.com/salute/medicina/2018/03/27/scoperto-nuovo-organo_G48zD7kS2r4WSbDEiu5JMJ.html
pH e SALUTE
L’Acqua in Corpo
Quando ha vinto il premio Nobel per la chimica, nel 2003, molti si sono chiesti che cosa avesse di tanto importante la scoperta di Peter Agre. E solo adesso, tre anni dopo, si inizia a comprendere la straordinaria rilevanza degli studi di questo scienziato americano di 57 anni premiato dagli accademici di Stoccolma per aver rivelato l’esistenza delle acquaporine.
Prima delle pubblicazioni di Agre infatti non era chiaro come l’acqua (NdR: che rappresenta circa il 80-60 per cento del nostro corpo e varia con l’età – maggiore percentuale alla nascita minore alla morte, ed il peso) si muove nei tessuti, come si accumula, come si disperde.
Dopo la sua scoperta, invece, lo si sa. E così si è potuta comprendere l’origine e l’evoluzione di molte malattie, in primis quelle del rene, che è l’organo chiave per la regolazione dei liquidi corporei. Non solo: oggi è proprio Agre a dirci che in una buona parte delle cosiddette “morti di caldo”, che le autorità sanitarie contano in seguito alle ondate anomale di calore, sono coinvolte le acquaporine.
Dopo aver vinto il Nobel, Agre è diventato famoso e ha usato questa nuova notorietà per condurre battaglie di tipo sociale e politico: « Gli Stati Uniti non hanno avuto uno scienziato al Congresso dai tempi di Thomas Jefferson.
I parlamentari che prendono decisioni importantissime sulle cellule staminali o sull’effetto serra sono tutti avvocati o uomini di affari», dice. In attesa delle elezioni (ma Agre ha escluso di candidarsi personalmente al Senato), gira gli Usa come una trottola, ambasciatore itinerante per i diritti umani e a favore dell’accesso all’assistenza sanitaria.
Di origine scandinava, Agre è un personaggio anomalo tra i premi Nobel: maratoneta, fondista (ha persino fatto la terribile Vasaloppet, la gara di fondo di 90 chilometri che si svolge ogni anno in Svezia), calciatore dilettante. Non certo alunno modello: andava male in chimica e ammette di essere stato ammesso all’università grazie ai buoni uffici del padre, professore di chimica. Eppure quello che sappiamo oggi su come l’acqua circola nelle nostre cellule lo dobbiamo in gran parte a lui.
“L’espresso” lo ha intervistato.
Professore, che cosa sono le acquaporine ?
“Vede, gli esseri viventi (gli uomini, le piante, gli animali) sono fatti per la maggior parte d’acqua. Il movimento dell’acqua all’interno e all’esterno delle cellule viventi è orchestrato in modo molto sofisticato. Non è che ci facciamo caso più di tanto, ma l’acqua del nostro corpo è in movimento costante. Quando beviamo un bicchiere di limonata, per esempio, assorbiamo acqua attraverso gli intestini. Sudando espelliamo acqua e sali. Produciamo fluido spinale per nutrire e lubrificare il nostro cervello. Riempiamo le orbite craniali con umori acquei nei quali galleggiano i bulbi oculari mentre per pulirne la superficie produciamo lacrime. L’acqua nel nostro corpo è in moto perpetuo. Questo movimento è reso possibile dall’esistenza di un sistema specializzato, una specie di impianto idraulico localizzato all’interno delle cellule, sia di quelle animali che di quelle vegetali.
Il sistema in questione è costituito dalle acquaporine. Ma noi le abbiamo scoperte per puro caso…”.
In che senso ?
“Questo è il bello della scienza. Gli scienziati formulano ipotesi a man bassa, ma dimostrarle è un’altra cosa. Qualche volta poi la natura ci mette lo zampino, e ci presenta risultati completamente inaspettati.
Io sono un ematologo, il laboratorio in cui lavoravo alla Johns Hopkins University stava studiando gli antigeni del sangue, i gruppi Rh che sono molto importanti dal punto di vista clinico. Bene: purificammo delle cellule, ma una sostanza sconosciuta contaminò i campioni. E così ci trovammo davanti a due proteine nello stesso campione di sangue: il fattore rH, che volevamo studiare, e una proteina sconosciuta.
Che cosa ci facesse nel mio microscopio e quali fossero le sue proprietà era un mistero. Ricavammo la sequenza Dna dei suoi aminoacidi, e anche quella era misteriosa. La proteina era unica e inoltre sembrava simile a quelle che ci sono nelle radici delle piante”. Cosa hanno in comune i globuli rossi e le cellule delle radici delle piante ?
«È quello che ci domandammo. John Parker, un caro collega che purtroppo non c’è più, propose ingegnosamente: “Sono entrambe permeabili all’acqua”.
Fu John a suggerire che si potesse trattare delle aquaporine, il meccanismo che permette l’osmosi tra l’ambiente intra ed extra cellulare che qualcuno aveva ipotizzato. Ma, poiché nessuno era riuscito a dimostrarne l’esistenza, il mondo scientifico non le accettava. Così un piccolo laboratorio catturò una grande preda: un po’ come quando una squadra di provincia batte una di serie A».
Come agiscono concretamente le acquaporine ?
«Faccio due esempi. Se bevo un paio di birre so che entro 20 minuti dovrò andare a urinare. Questo accade perché nel sistema vasocircolatorio è presente una grande quantità di acqua in eccesso e l’organismo cerca di eliminarla. Se invece gioco per una ventina di minuti a tennis al sole le mie urine, a causa del sudore, saranno molto concentrate, e per difendermi da danni irreversibili dovrò bere, idratarmi. Le acquaporine sono responsabili della diluizione o della concentrazione del volume dell’acqua nel nostro corpo».
In che modo ?
«Sono dei canali che permettono il movimento dell’acqua attraverso una membrana della cellula. Quando c’è una concentrazione maggiore d’acqua all’interno della cellula le acquaporine la muovono verso l’esterno quando invece si tratta del contrario l’acqua si muove verso l’interno».
Che cosa rende questa scoperta meritevole del premio Nobel ?
«Le acquaporine permettono il passaggio dell’acqua. Sono piccoli sistemi di pulizia: lo scambio dell’acqua è fondamentale per le cellule. Un suo cattivo funzionamento è all’origine di molte malattie.
L’acquaporina 1 è importante nella concentrazione renale e nei movimenti dell’acqua a livello dei capillari, ed è anche un antigene del sangue, la scoprimmo nei globuli rossi e gioca un grande ruolo nei problemi delle trasfusioni sanguigne. Inoltre siccome la si trova nella parte prossimale dei reni quando subisce mutazioni compromette la capacità del rene di concentrare l’urina, e così una insufficienza di fluidi può essere fatale.
L’acquaporina 2 è responsabile del diabete nefrogenico insipido. Coloro che ne soffrono devono bere ogni giorno una grande quantità d’acqua perché non riescono a riassorbirla. Alcuni malati finiscono col dover bere oltre 20 litri al giorno.
La corretta funzione delle acquaporine diventa più importante man mano che diventiamo vecchi».
Le acquaporine hanno a che fare con l’invecchiamento ?
«Da vecchi non riusciamo più a muovere tanto ossigeno come facevamo quando eravamo giovani, e il nostro cuore non batte con la stessa velocità e precisione. In queste estati molto calde, che abbiamo registrato da un po’ di anni a questa parte, si verificano morti improvvise di persone non più giovani. E le autorità sanitarie calcolano che parte di esse possono essere addebitate alle temperature perché, a parte l’età, si tratta di persone che godevano di salute ottima. Io sono convinto che le acquaporine sono all’origine di molti di quei decessi.
Quando invecchiamo non soffriamo la sete, né evacuiamo le urine o sudiamo alla stessa maniera di quando eravamo giovani; e questo può determinare squilibri chimico-fisici di grande rilevanza. Pare proprio che le acquaporine diventano più importanti in situazioni di stress».
È possibile pensare a delle terapie basate sulla sua scoperta ?
«Alcune terapie agiscono già sulle acquaporine, ma nessuno lo aveva ancora capito. Per esempio, nel caso delle nascite premature: i polmoni dei neonati non sono maturi e per proteggerli dai danni si somministrano dosi massicce di glucocortisone.
Gli steroidi esercitano varie azioni sui polmoni del bambino, una delle più importanti è quella di incrementare l’espressione delle acquaporine così che i fluidi che si accumulano nei polmoni del neonato possono essere evacuati con maggiore rapidità.
Lo stesso accade quando ci troviamo ad aver a che fare con la congestione cardiaca: i diuretici forzano le acquaporine a liberarsi di ingenti quantità d’acqua perché sebbene i problemi abbiano a che fare col cuore, quello che uccide il paziente è il liquido che si accumula nei polmoni».
Così una scoperta apparentemente teorica ha grandi risvolti sanitari ?
«Già. I maggiori miglioramenti nella qualità della nostra vita non sono dovuti ai politici, alla Chiesa o agli operatori di Borsa. Ma emergono da ricerche scientifiche. È il nostro lavoro».
By Paolo Pontoniere
Quando l’infezione è in agguato
Le malattie del rene sono in aumento, complice l’invecchiamento della popolazione e la crescita di patologie come il diabete e l’ipertensione che possono danneggiare questa struttura anatomica fondamentale per ripulire il sangue. Ogni giorno infatti i reni filtrano il sangue ed eliminano, attraverso l’urina, le sostanze di scarto prodotte dal metabolismo dell’organismo.
A parte le infezioni, che possono iniziare all’interno dei reni oppure propagarsi da altri organi vicini come la vescica o la prostata nel maschio, le malformazioni come il rene policistico o altre condizioni legate all’infiammazione o al malfunzionamento del sistema immunitario, ecco, in sintesi, i principali problemi renali.
I sintomi di questa patologia sono estremamente difficili da interpretare e spesso vengono sottovalutati: il paziente può avere gonfiore agli arti e al volto, ipertensione, tendenza a urinare spesso, soprattutto di notte, una spiccata debolezza con stanchezza immotivata. Un semplice controllo degli esami del sangue che indicano la funzionalità renale consente di identificare io stato di sofferenza dell’organo, e permette di iniziare il trattamento. In genere, oltre ai tarmaci che possono essere consigliati caso per caso per proteggere il rene e controllare la pressione alta, viene indicata una particolare dieta a ridotto contenuto proteico.
In ultima istanza si può arrivare alla dialisi, ovvero a una pulizia esterna dei prodotti tossici accumulati nel sangue. Il trapianto rappresenta l’ultima, definitiva opzione per assicurare il ritorno ad un efficiente funzione renale.
Calcolosi
La calcolosi renale presenta un rilevante impatto economico, sanitario e sociale. Si ipotizza infatti che una persona su dieci abbia almeno un episodio di calcolosi nel corso della vita, e che circa trenta persone ogni mille vengano ricoverate in ospedale ogni anno in seguito alla presenza reale o presunta delle pietre. La formazione dei calcoli appare legata a uno squilibrio tra sostanze che facilitano la loro produzione e altri composti che ne impediscono la crescita, e sicuramente esiste una predisposizione genetica a svilupparli. Favoriscono l’insorgenza della calcolosi le infezioni ripetute dell’apparato urinario, una dieta eccessivamente ricca di sostanze che favoriscono la formazione di calcoli, l’abuso di alcuni tarmaci e il ristagno di urina.
I sintomi possono essere diversi: si va dalla classica colica, con fortissimi dolori nel lato del corpo interessato che si diffondono alla schiena, presenza di sangue nelle urine o segni di infezione, come la febbre. In alcuni casi il calcolo non provoca alcun disturbo.
Il trattamento prevede la distruzione del calcolo con uno strumento che agisce sulla concrezione dall’esterno e ha quasi completamente sostituito il classico intervento chirurgico.
La prevenzione di nuovi episodi si basa sull’assunzione di elevate quantità di acqua (NdR: a pH basico) e su principi dietetici indicati caso per caso.
In Italia colpisce ogni anno circa 4 mila persone, e si manifesta soprattutto in età avanzata. Tende a svilupparsi lentamente e a volte non da segni della sua presenza. Solo in una ridotta percentuale di casi possono essere presenti dolore, presenza di sangue nelle urine e altri disturbi. La diagnosi precoce è fondamentale e può essere effettuata con una semplice ecografia.
Il trattamento va ovviamente deciso caso per caso. In alcune forme molto piccole e ben delimitate si può eliminare esclusivamente la lesione, risparmiando le parti del rene ancora integre, ma in molti casi si rende necessaria l’asportazione dell’organo.
Questi interventi possono anche essere eseguiti in laparoscopia, pur se questa pratica richiede normalmente un tempo più lungo rispetto alla tradizionale operazione chirurgica. La radioterapia non ha dimostrato una particolare efficacia perché il tumore non è “radiosensibile” mentre si stanno facendo strada nuovi farmaci in grado di agire su questa forma tumorale.
By F. Mereta
Tratto da l’Espresso – Sett. 2007
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L’acqua non finisce mai di stupirci – Nov 2016
Quella che crediamo essere una sostanza semplicissima mostra infatti un’altra sua bizzarra caratteristica: sembrerebbero, infatti, esistere ben due tipi di acqua allo stato liquido. A scoprirlo sono stati i ricercatori della Oxford University, che ora aggiungono questa nuova curiosità alla già crescente lista di strani fenomeni che orbitano intorno alle molecola d’acqua.
E, come spiegano gli esperti sul Journal of Nanotechnology, la loro scoperta potrebbe avere importanti implicazioni sia per la produzione e l’utilizzo di nanoparticelle, sia per una maggiore comprensione dei meccanismi con cui le proteine causano alcune malattie neurodegenerative, come per esempio il morbo di Alzheimer.
Cosa c’entra la struttura dell’acqua con nanoparticelle, proteine e malattie neurodegenerative ?
Andiamo con ordine.
Laura Maestro e il suo team internazionale (Italia, Messico, Spagna e Stati Uniti) si sono concentrati su alcuni strani comportamenti dell’acqua, mai osservati in altre sostanze.
Per esempio, quando l’acqua congela espande il suo volume, al contrario di quanto fanno quasi tutte le altre sostanze nel momento in cui vengono raffreddate.
Inoltre, l’acqua esiste allo stato solido, liquido e gassoso in un intervallo di temperatura relativamente piccolo (100 gradi), mentre i punti di fusione ed ebollizione della maggior parte degli altri composti abbracciano una gamma molto più ampia.
Il team di ricercatori ha esaminato diverse proprietà fisiche dell’acqua, tra cui la sua costante dielettrica (una grandezza fisica che misura la predisposizione di un materiale a trasmettere il campo elettrico ed è determinata dalle sue capacità di polarizzarsi in presenza del campo) e il rilassamento spin-reticolo (il processo secondo cui i campi magnetici degli atomi di idrogeno in acqua possono perdere energia essendo stato eccitati ad un livello superiore).
Dalle analisi è emerso che queste due grandezze sembrano cambiare repentinamente in un intervallo di temperatura compreso tra i 40 e i 60 gradi centigradi: l’effetto è che la dilatazione termica, la velocità di propagazione del suono in acqua e altri fenomeni passano in un altro regime in questo preciso intervallo di temperatura.
Secondo i risultati dello studio, questi 2 stati dell’acqua (l’acqua ne ha 4 di stati) potrebbero avere implicazioni importanti per lo studio e l’utilizzo di nanoparticelle, dove le caratteristiche dell’acqua a livello molecolare diventano fondamentali per le proprietà termiche e ottiche di queste particelle.
Per esempio, le nanoparticelle di oro e di argento sono sempre più utilizzate in nano-medicina per la diagnostica o come agenti antibatterici. Inoltre, secondo i ricercatori, i dati preliminari suggeriscono che la struttura dell’acqua liquida possa influenzare fortemente la stabilità delle proteine e la loro DENATURAZIONE, ovvero il fenomeno chimico che consiste nel cambiamento della struttura chimica iniziale, con conseguente perdita della funzione originale della proteina.
Questa distinzione in due stati dell’acqua liquida apre così la strada a una maggiore comprensione sulla trasformazione delle proteine nell’industria alimentare, ma anche su quali meccanismi proteici provocano alcune malattie neurodegenerative.
Tratto da: wired.it
Commento NdR: il meccanismo della denaturazione delle proteine e’ uno dei molteplici danni e meccanismi delle alterazioni prodotte dai vaccini e dalle loro sostanze tossiche, nelle acque dei corpi viventi !
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I CLUSTERS o “SUPERMOLECOLE”
“Capire e comprendere bene l’importanza che ha l’acqua nelle nostre vite ed in quella di tutta la Terra ed i suoi sistemi viventi, non per nulla essa si chiama globo terracqueo.
Nella vita macroscopica, quando l’acqua è pulita e fluisce liberamente fa crescere bene la vita; quando tende a stagnare e si accumulano in essa residui contaminanti arriva inevitabilmente l’ammalamento e/o la morte.
Lo stesso accade con la nostra “acqua interna” od acqua del corpo.
Da qui l’importanza del fatto che le nostre cellule siano correttamente circondate da acqua pura, “l’acqua madre”, la matrice, cioe’ i liquidi extracellulari, dalla quale le cellule ottengono i componenti nutrizionali a loro necessari in forma ionica.
Ogni cellula dispone di quelle che possiamo chiamare ‘porte fotovoltaiche’ attraverso le quali possono transitare elementi delle dimissioni di tre molecole di acqua accoppiate, e ciò al fine di permettere l’arrivo delle sostanze nutrienti”.
È evidente che le molecole di acqua, per la loro peculiare costituzione atomica, possono convertirsi in magneti capaci di far aderire alla loro superficie le molecole dei prodotti contaminanti che continuamente ingeriamo. La parte positiva delle molecole attrae la negativa delle altre molecole viceversa e con questo meccanismo si formano grappoli di molecole di acqua denominati “cluster”.
È a causa della presenza costante nei nostri organismi di gas, metalli e altri componenti tossici, sempre più presenti nella nostra vita quotidiana, sostanze che possono essere introdotte facilmente anche con le acque ed i cibi contaminati, che le molecole di tali composti tossici finiscono per aggregarsi a questi grappoli rendendo sempre più difficile le nostre funzioni metaboliche.
Da un lato, i componenti trasportati dall’acqua tendono a bloccarsi nel cluster, rendendo difficoltosa l’alimentazione e l’eliminazione delle scorie cellulari. Dall’altro, i cluster sono macromolecole che non riescono a causa delle loro dimensioni a passare attraverso la membrana cellulare in modo fluido, ostacolando in tal modo l’interscambio degli ioni o di cariche elettriche e alterando funzioni bioelettrica cellulare e quindi la funzionalita’ cellulare.
La formazione di un cluster da luogo ad un aumento del volume e ad una diminuzione della densità dell’acqua intracellulare, il che provoca una minore adesione del liquido interstiziale (l’acqua madre) alla membrana plasmatica e conseguentemente, una diminuzione nel travaso del Ca++ (calcio) all’interno della cellula.
Uno dei metodi più semplici per rompere i clusters e farli roteare, al fine di conseguire la loro frammentazione. Per ottenere questo effetto bisogna applicare, a livello atomico, un preciso impulso energetico.
Della molecola di acqua sappiamo ancora molto poco riguardo alle innumerevoli potenzialita’ e funzioni, ma grazie alla fisica quantistica, sappiamo che si producono continuamente al suo interno dei complessi movimenti di rotazione e vibrazione in diversi piani, responsabili delle sue caratteristiche fisico-chimiche, ed affinché si producano questi movimenti, è necessario disporre di un’energia estremamente precisa. Possiamo misurare tale energia utilizzando la cosiddetta equazione di Planck, che ci indica che l’energia necessaria per ottenere questo effetto è quella irradiata ad una lunghezza d’onda che sta tra 4 e 14 microns”.
Uno dei metodi più semplici per rompere i clusters e farli roteare, al fine di conseguire la loro frammentazione. Per ottenere questo effetto bisogna applicare, a livello atomico, un preciso impulso energetico.
Della molecola di acqua sappiamo, grazie alla fisica quantistica, che si producono continuamente al suo interno dei complessi movimenti di rotazione e vibrazione in diversi piani, responsabili delle sue caratteristiche fisico-chimiche. E che affinché si producano questi movimenti è necessario disporre di un’energia estremamente precisa.
Possiamo misurare tale energia utilizzando la cosiddetta equazione di Planck, che ci indica che l’energia Bioinfrarossa necessaria per ottenere questo effetto è quella irradiata ad una lunghezza d’onda che sta tra 4 e 14 microns.
I nutrienti ingeriti che ci forniscono l’energia e sostengono la nostra vita vengono in tal modo assorbiti con maggiore facilità poiché il trasporto di nutrienti nel corpo dipende dalla corretta circolazione del sangue.
Quando il sistema circolatorio migliora sotto l’influenza dei raggi Bioinfrarossi, gli effetti risultanti a livello microscopico e dei quali stiamo parlando ed abbiamo parlato in precedenza, si trasformano in benefici visibili per la nostra salute.
– Migliora il flusso sanguigno delle estremità, favorendo i processi termoregolatori del corpo, aumentando o riducendo il calore degli organi con l’obiettivo di mantenere i livelli di pH ottimale (7,20-40) per il corretto funzionamento cellulare.
– Aumenta l’intensità dei ritmi cerebrali facilitando l’ingresso di glucosio nelle cellule e aumentando in tal modo l’energia disponibile per le cellule del cervello, requisito fondamentale per migliorare la sintesi delle molecole ATP (adenosina trifosfato), la molecola che trasporta l’energia all’interno del nostro organismo.
– Favorisce l’espulsione di gas e materiale tossico dall’interno dell’organismo grazie alla frammentazione dei clusters di acqua.
Questo produce una diminuzione dell’acidificazione dei liquidi del corpo e regola il potenziale redox (ossido-riduzione) anche per la circolazione sanguigna.
– Migliora l’ingresso dei nutrienti all’interno della cellula favorendo l’adesione di gruppi di molecole maggiormente frammentati ed il loro passaggio attraverso la membrana cellulare. Rompendo i clusters favorisce un migliore contatto con la membrana cellulare delle molecole di acqua e delle sostanze presenti in quelli extracellulari”.
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Luc Montagnier ha scoperto che le malattie croniche, come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Multipla, Artrite Reumatoide, e le malattie virali, come HIV-AIDS, influenza A ed epatite C, “informano” l’acqua del nostro corpo della loro presenza emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono essere letti e decifrati.
Possibili sviluppi di tale scoperta sono sia in termini diagnostici che di trattamento e terapia delle malattie croniche sopra citate che sono collegate a precise condizioni informative presenti nell’acqua biologica.
In Italia alcuni fisici e ricercatori collaborano allo studio delle proprietà per cui l’acqua presente nel corpo diffonde e trattiene le informazioni biologiche grazie ad un fenomeno fisico chiamato Coerenza.
I leader del gruppo italiano sono Emilio Del Giudice [Fisico teorico, Premio Prigogine 2009, INFN (Istituto Nazionale Fisica Nucleare), Milano, IIB (International Institute of Biophysics), Neuss, Germania] e Giuseppe Vitiello [Professore di Fisica teorica, Dipartimento di Matematica e Informatica e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Università di Salerno].
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Acqua Alcalina ionizzata, la risorsa in più per il nostro benessere !
I medici, gli studiosi e i ricercatori, in tutto il mondo, insistono giustamente sul concetto di prevenzione: molte malattie, anche degenerative, e numerosi disturbi possono essere evitati, o almeno ridotti, con un’adeguata prevenzione.
Una forma di prevenzione dimostrata scientificamente, e non ancora conosciuta in tutta la sua forza in Italia, è rappresentata dall’adeguato controllo dell’equilibrio acido-basico dell’organismo. È stato infatti ampiamente verificato che l’iperacidità accumulata nel nostro organismo, causata da fattori quali stress, inquinamento e alimentazione inappropriata, è una delle principali cause di patologia per il corpo umano.
L’accumulo dei “rifiuti” acidi avviene, nei diversi individui, in zone differenti del corpo, e pertanto i sintomi possono essere diversi per ognuno di noi. Inoltre, sembra appurato che la diminuzione dei bicarbonati nel sangue è una delle principali cause dell’invecchiamento.
La ricerca applicata mette oggi a nostra disposizione uno strumento semplice ma efficace, il quale ci permette di intervenire sulla struttura fisica dell’acqua naturale per esaltarne le potenzialità. Questo apparecchio, collegato al rubinetto di casa, permette di ottenere acqua alcalina ionizzata.
Bevendo tutti i giorni l’acqua alcalina ionizzata è possibile prevenire un’ampia serie di malattie e disturbi: reflusso acido, diabete, gotta, artrite, crampi, nausea, insonnia, problemi renali, obesità, cellulite, acne, asma, emorroidi, stipsi, disturbi cardiaci, osteoporosi, tendinite, funghi, cataratta, allergie, pressione alta, arteriosclerosi, mal di testa, tumori, melanoma, ictus, miopia. Ed è possibile farlo in modo assolutamente naturale !
Vantaggi dell’acqua potabile alcalina (Ionizzata):
1 – I metalli pesanti vengono eliminati.
2 – I pesticidi-Insetticidi vengono eliminati.
3 – Gli ormoni o prodotti simili vengono eliminati.
4 – I medicinali (Antibiotici) vengono eliminati.
5 – I Batteri-Germi vengono eliminati.
6 – L’acqua alcalina ionizzata contrasta l’iperacidita del tessuto ed equilibra il bilancio acido-base del corpo.
7 – L’acqua viene arricchita di Calcio di coralli di Okinawa. Il calcio è un minerale molto importante per le ossa e funge da regolatore nel processo elettrolitico del corpo umano.
8 – Le molecole d’acqua formano i cosiddetti Cluster. Acqua potabile = un Cluster ca.15 molecole. Acqua lonizzata = Un Cluster ca. 5 molecole = acqua più ossigenata. Risultato: un’idratazione del corpo 6 volte più alta. (Ottima per i diabetici)
9 – Valore pH Alcalino > 9-10 . Minerali alcalini ottimi per il corpo umano.
10 – Antiossidante dovuto al suo alto potenziale Redox. (Rallenta l’invecchiamento)
11 – Disintossicazione. Le scorie acide vengono eliminate dal corpo con più facilita. (Metabolismo migliore) 12: Buon gusto dolce dell’acqua per bere e cucinare.
Bevendo ogni giorno da 1 bicchiere ad 1 litro d’acqua alcalina ionizzata, a seconda dei casi, aiutate ad incrementare la vostra vitalità fisica, mentale e quindi il vostro benessere. Le scorie acide vengono eliminate.
Tratto da: mondobiologicoitaliano.it
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L’ACQUA nel CORPO UMANO: CENNI di FISIOLOGIA
I liquidi corporei ricoprono nei processi fisiologici un ruolo di straordinaria importanza; infatti possiamo vivere per settimane senza mangiare, ma solo qualche giorno senza bere: in media beviamo durante la nostra vita una quantità d’acqua pari a circa 600 volte il nostro peso corporeo…
Considerando in generale un individuo si può affermare che il corpo è costituito essenzialmente da acqua che rappresenta la parte principale di tutte le cellule e dei fluidi extracellulari e partecipa a numerose reazioni biochimiche tra cui:
– solvere i composti organici
– permettere tutte le reazioni fisiologiche
– fornire il medium di trasporto intra ed extracellulare
– trasportare i materiali metabolici
– allontanare i prodotti di scarto (scorie, tossine metaboliche…)
– permettere la termoregolazione (evaporando attraverso la superficie cutanea e polmonare determina la perdita di circa il 25% del nostro calore)
– servire come lubrificante.
La quantità totale d’acqua varia dal 85% del peso corporeo nel neonato per subire una progressiva diminuzione nei primi dieci anni di vita, attestarsi nell’adulto intorno al 75% per poi ridursi al 45%, alla morte dell’anziano.
Curiosa la similitudine di queste percentuali nell’analogia costitutiva tra macro e microcosmo, tra Uomo e Universo: il corpo del primo e la terra del secondo. Quest’ultima è costituita approssimativamente dall’80% di acqua e da 20% di sostanza solida.
Ogni 28-29 giorni avviene il ricambio dell’acqua contenuta dal nostro organismo; acqua che subisce gli stessi influssi lunari dell’acqua terrestre.
Nonostante l’importanza simbolica e clinico-olistica tra i concetti: acqua, il numero 28, luna e fasi lunari, mente, donna, ciclicità femminile, relazioni endocrine, l’ambito di tale relazione non può includerle. Per alcuni ricercatori un sovraccarico corporeo di liquidi può provocare “alterazione della personalità” che peggiora con l’attrazione gravitazionale della luna che scatena una vera e propria alta marea biologica.
L’acqua nei vari distretti organici:
– polmoni 86%
– sangue 83%
– reni 82%
– muscoli 72%
– cervello 74%
– fegato 69%
– ossa 22%
Bi-ripartizione dell’acqua corporea
L’acqua corporea è distribuita in due comparti principali: intracellulare ed extracellulare.
BILANCIO IDRICO ORGANICO
Liquido intracellulare
Dei circa 40 litri del liquido corporeo totale di un individuo adulto di 70 kg, 25 si trovano all’interno dei 75 bilioni di cellule dell’organismo e sono chiamati liquido intracellulare, considerando tutte le cellule come un’unica grande ripartizione.
Liquido extracellulare
Dei circa 40 litri del liquido corporeo totale di un individuo adulto di 70 kg, 15 si trovano all’esterno delle cellule, in costante rapporto di scambio tra loro e costituiscono il liquido extracellulare. Questo può essere distinto in liquido interstiziale, plasma, liquido cerebrospinale, liquido intraoculare, liquidi dell’ambiente gastrointestinale e liquidi degli spazi virtuali.
Il potassio è il principale catione dentro le cellule mentre il sodio quello principale fuori.
Il fosfato è il principale anione intracellulare sostituito dal cloruro a livello extracellulare.
Entrate ed uscite dell’acqua.
E’ controllato da complicati meccanismi che determinano il giusto equilibrio fisiologico.
Entrata giornaliera di acqua.
La maggior parte dell’acqua che entra giornalmente nell’organismo è quella assunta oralmente, per circa 2/3 come acqua semplice o sotto forma di altre bevande, e per il resto come acqua contenuta negli alimenti. Una piccola quantità (circa 150-250 ml/die) è ottenuta per sintesi dalle ossidazioni dell’idrogeno delle sostanze metabolizzate. Normalmente, la quantità di acqua che entra ogni giorno nell’organismo si aggira intorno a 2300 ml che diventa “acqua biologica” per effetto del rene.
RITENZIONE IDRICA
Con questa definizione si indica uno squilibrio del bilancio idrico (ritenzione-rilascio) e il conseguente accumulo anormale di acqua negli spazi extracellulari che è in grado di distanziare le cellule tra loro provocando gonfiori diffusi e disturbi circolatori. Può verificarsi in qualunque parte del corpo e a qualsiasi età.
ALCUNE POSSIBILI CAUSE DELLA RITENZIONE IDRICA
– sovraccarico tossinico (se non sono correttamente eliminate, le tossine, si accumulano nei tessuti richiamando acqua e generando un’infiammazione)
– obesità
– sedentarietà
– effetti collaterali di terapie farmacologiche (contraccettivi orali, cortisone, farmaci per il cuore, ipotensivi etc.)
– accumulo di acidità tissutale (per ridurre lo stato infiammatorio l’organismo aumenta la ritenzione di acqua)
– fattori ormonali, anche ciclici
– squilibri minerali
– intolleranze alimentari
– scarsa assunzione di liquidi
– predisposizione biotipologica
Per citare soltanto le cause di ritenzione che non sono secondarie a patologie gravi.
Tra le cause più diffuse vi è l’assunzione della pillola anticoncezionale
La ritenzione idrica sottocutanea permanente è uno dei più frequenti e fastidiosi disturbi provocati dall’assunzione di estroprogestinici (la pillola), benché oggi un po’ limitata dalla presenza di prodotti a più basso dosaggio.
E’ doveroso, inoltre, ricordare che la pillola ostacola l’assimilazione delle vitamine E e C, e particolarmente dello zinco tra i minerali; “brucia” letteralmente la vitamina B6 e, come se ciò non bastasse, causa un considerevole stress ossidativo.
RITENZIONE IDRICA E CELLULITE
Ancorché la cellulite non sia mai un semplice “accumulo di liquido”, evolve attraverso fasi intimamente congiunte alla ritenzione idrica. All’inizio abbiamo un rallentamento della circolazione veno-linfatica con facile travaso di tossine nei tessuti producendo gonfiori localizzati e ristagno cronico.
Successivamente, se non s’interviene con mezzi appropriati, il ristagno di liquidi distanzierà le cellule adipose una dall’altra inficiando la loro funzione metabolica.
La cute diviene opaca e meno elastica, i capillari si infrangiliscono e si rompono peggiorando il ristagno tossinico che inficia l’attività enzimatica sino a causare in molti casi dei veri e propri blocchi; le fibre di collagene s’induriscono ed ecco la cosiddetta pelle a “buccia d’arancia” per peggiorare ancora poi in formazione nodulari di grasso imprigionato ovvero, in “pelle a materasso”.
Mantenere ben efficienti i sistemi venoso e linfatico, effettuare degli interventi drenanti a livello di tutti gli emuntori e controllare l’igiene di vita, sono criteri decisivi per prevenire nelle zone geneticamente predisposte questo vero e proprio flagello.
POSSIBILI TRATTAMENTI DELLA RITENZIONE IDRICA
I consigli interessano le forme di ristagno di liquidi non secondarie a patologie gravi.
Diciamo subito che l’uso abituale o saltuario di diuretici di sintesi causa danni renali, perdita di sali minerali e cronicizza la ritenzione idrica. Il loro utilizzo dev’essere lasciato al trattamento medico di particolari patologie.
Se ristabilire migliori e più igieniche abitudini di vita non apporta buoni risultati, può essere benefico assumere, al bisogno, un fitodiuretico in grado di rinforzare l’attività disintossicante dell’emuntorio renale, favorire dolcemente la diuresi e l’eliminazione dei metaboliti azotati e mantenere l’equilibrio di alcuni parametri ematici come l’acidità, l’osmolarità ecc.
FITODRENANTI AD AZIONE DOLCE
Sono in commercio formulazioni fitoterapiche in grado di aumentare la diuresi in modo dolce e indirettamente attraverso differenziate dinamiche farmacologiche, comprese quella antiflogistica ed epatobiliare.
Ecco una formulazione studiata per diverse tipologie di persone:
Betulae folia
Diuretica volumetrica, azoturica, uricosurica e clorurica. Inoltre, è diaforetica, antimicrobica e antinfiammatoria.
E’ elettiva nelle ritenzioni con cellulite molle, localizzata soprattutto nella regione posteriore delle cosce e glutei, con pelle secca e disidratata nonostante vi sia imbibizione tissutale.
Pilosellae herba
Diuretica volumetrica, azoturica e clorurica. Inoltre, è antimicrobica ecolagoga.
Ha un’azione profonda nei soggetti anergici e con rallentamento metabolico.
Orthosiphonis folia
Diuretica volumetrica, azoturica, e clorurica non irritante. Inoltre, è spasmolitica, antibatterica e antiflogistica delle vie urinarie; colagoga e ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante.
Ha un’azione elettiva nelle adiposità infiltrate di acqua e cellulite dei lati esterni degli arti che peggiorano con estro-progestinici.
Maydis stigma
Diuretica volumetrica, azoturica, uricosurica, clorurica e natriurica. Inoltre, è depurativa, coleretica, colagoga e antinfiammatoria. Tratta i ristagni di origine cardio-renale (Leclerc) ed energeticamente agisce molto bene nei soggetti obesi e nelle donne che non riescono a destrutturare la loro vivacità per evitare gli scompensi yang (eccesso di attività).
Ha un’azione elettiva nelle adiposità addominali e della faccia antero-laterale degli arti inferiori.
Questa formulazione può apportare dei benefici anche nei casi di:
cellulite, oliguria, ritenzione premestruale, gotta, iperuricemia, litiasi urinaria, cistite, renella… e quale coadiuvo al trattamento dell’ipertensione arteriosa.
I fitoterapici ad azione diuretica generalmente agiscono a dosaggi abbastanza elevati.
Anche i diuretici fitoterapici devono essere usati in caso di reale bisogno e in modo discontinuo per evitare possibili effetti collaterali tra cui perdita di vitalità.
FITODRENANTI BIOLOGICI PROFONDI
Drenanti non ponderali del linfatico e dell’emuntorio renale associati a un fitodiuretico agevolano la rimozione profonda dei liquidi e dei rifiuti tossici dalle cellule permettendo un miglioramento del microcircolo, la depurazione cellulare e il ripristino della funzione d’organo.
BREVI NOTE DIETETICHE AGGIUNTIVE
– Prima regola ridurre i carboidrati. Un’alimentazione ricca di carboidrati aumenta la ritenzione di sodio nei tessuti. La riduzione dei carboidrati facilita ed aumenta l’attività dei trattamenti naturali volti ad aumentare la diuresi. Infatti, l’organismo immagazzina anche 2,7 grammi di acqua per ogni singolo grammo di glicogeno. Acqua che tralascia disgregando queste riserve.
– Ridurre drasticamente il sodio e assumere alimenti ricchi di potassio.
– Riequilibrare l’acidità tissutale e sfiammare i tessuti con prodotti alcalinizzanti.
– Evitare gli alimenti acidificanti.
– Bere molto, ogni giorno e tra i pasti.
– Il movimento aiuta moltissimo.
E’ importante che faccia flettere bene le ginocchia come quando si cammina lungo un pendio, salendo le scale…
Purtroppo sembra che i lavori domestici stanchino, ma non apportino benefici alla circolazione.
BIBLIOGRAFIA
– Ganong W.: Fisiologia medica, Ed. Piccin Padova, 1979.
– Guyton A.: Trattato di fisiologia medica, Piccin Editore, Padova, 1995.
– Hodiamont G.: Trattato di farmacologia omeopatica: Omeopatia e fisiologia, IPSA, Palermo, 1983.
– Mantovani S.: E dapprima un drenaggio efficace, Holus Ed. Akros, 4,2000, Verona.
– Mantovani S.: L’Equilibrio Acido Basico, Aspetti clinici, dietetici e bioterapici dell’acidosi tissutale, Ed. Akros, Verona, 1996.
– Martin JR. D.W.: Harper’s Biochimica, et al. Piccin Editore, Padova, 1990.
Tratto da: Holus.it
VIDEO INTEGRALE. Dimostrazione scientifica del dott. Alessandro Buccieri, Segretario Generale di Mille Medici per la Costituzione.
https://rumble.com/v1qo46j-esiste-il-sars-cov2-il-tampone-ha-funzione-diagnostica.html?fbclid=IwAR3a8QuvppO25KIAZDfWlF1gEXF4tOLmhB41oW7dEoxTjD1LUuj8ccqy3Tg
La quarta fase dell’acqua è spiegata molto bene Anche dal dottor Alessandro Buccieri nel video qui sopra, nel congresso di Roma di settembre 2022
La quarta fase è acqua viva e funzionale. È anche chiamata acqua EZ, dove questa sigla sta per “exclusion zone – zona di esclusione”. Quest’acqua, a carica negativa, può trattenere energia e probabilmente informazione, proprio come una batteria. Come una batteria, è molto conduttiva e quindi anche in grado di fornirne – 26 feb 2017
https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/memoria_acqua/la-quarta-fase-dell-acqua
https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=quarta+fase+dell%E2%80%99acqua
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Le sorprendenti meraviglie dell’Acqua – 13 giugno 2022
Fig. 1 – Il sistema linfatico è il sistema immunitario, ricco di acqua e capace di generare anticorpi che annichilano le tossine che vengono introdotte od autocreate.
L’Acqua è l’unica sostanza che si manifesta nei tre stati (solido, liquido e aeriforme) ricopre il 70% della superficie terrestre e compone il 70% della nostra massa corporea, abbonda nei nostri fluidi, quali il sangue rosso e il sangue bianco ovvero la linfa. Essenziale per la salute umana, perché capace di generare gli anticorpi che annichilano i virus nocivi, la linfa circola nei nostri corpi senza avere una pompa (cioè un cuore), ed è ricca Acqua. Il 93% delle molecole che compongono la nostra linfa sono acqua che ora svela le sue tante meraviglie.
Una è il Suo debole per il “debole”, il campo universale ed ecumenico che anima tutte le particelle e le antiparticelle. Lo ha scoperto nel 1933 Enrico Fermi che lo chiamò “debole” perché così appariva rispetto al campo nucleare già noto e chiamato “forte“, entrambi usati per produrre la bomba atomica che il governo USA gettò su Hiroshima e Nagasaki. Già questo fatto indica che il nome “debole” non è quello più idoneo a definirlo.
Sin dalla sua scoperta il campo “debole” svelò le sue tante meraviglie, tra cui i suoi testimoni esclusivi – neutrini e antineutrini – particelle minutissime e copiosissime – che ogni secondo attraversano ogni corpo, quelli umani inclusi. Simili ai “granellini di sabbia” di cui parla Gesù nei Vangeli, i neutrini hanno di recente svelato la loro abilità a compiere una metamorfosi, fenomeno riconosciuto e premiato con il Nobel 2015 (Fig. 1). La metamorfosi concerne non la forma dei corpi visibili, ma quello stato intimo e segreto che la fisica chiama “sapore“, una qualità anche questa citata da Gesù, quando dice ai discepoli, che lo ascoltano sul Monte Sinai, “voi siete il sale della Terra”. Il sale, si sa, dona sapore ma sono stati necessari quasi due mila anni, per capire quale fosse il “sale” di cui parlava Gesù, non solo….
“Voi siete gli unti del Signore… “ diceva sempre Gesù ai suoi discepoli. Le recenti ricerche, compiute sull’ACQUA hanno mostrato le sue straordinarie proprietà chimiche e fisiche. L’ACQUA è alla base della VITA. Più voluminosa e densa nello stato solido che in quello liquido, l’ACQUA presenta peculiarità straordinarie che la scienza sta scoprendo.
Un gruppo di ricerca, di cui fa parte l’università di Stoccolma, ha dimostrato che l’ACQUA esiste in due stati liquidi diversi che non si possono mescolare tra loro. Quindi congiunta all’acqua liquida, che vediamo, c’è un’olio che non vediamo con gli occhi, ma che ora osserviamo tramite i raggi X. L’ipotesi, già avanzata in precedenza, era difficile da provare ma il gruppo di Stoccolma c’è riuscito. I risultati sono pubblicati sulla rivista Science.
Quindi l’Acqua liquida oscilla tra due stati – simili, uno all’acqua e, l’altro, all’olio – ed è la Sostanza Madre, nel senso che genera il magnetismo ELF (ELF = Extremely Low Frequency).
Rivelato dall’ESA un secondo campo magnetico terrestre, molto debole e generato dalle maree oceaniche.
Sebbene molto debole – 2-2,5 nano tesla, all’altezza dei tre satelliti SWARM dell’ESA (European Space Agency), 20.000 volte più debole del primo campo magnetico generato dal Cuore Cristallino al centro della Terra. L’ESA ha prodotto un video che mostra gli effetti del secondo campo magnetico sugli oceani e le sue note peculiari. (su Youtube: ESA – The Earth has a second magnetic field). Il secondo campo magnetico è generato dall’ACQUA e ciò svela la Sua segreta e intima natura.
Fig. 2 – La geometria di Hopf mostra il “segreto” della Natura: il doppio movimento a destra e a sinistra che si auto alimenta.
L’Acqua è la SOSTANZA MADRE che genera il magnetismo il quale, a sua volta, genera moti ruotanti sia a destra sia a sinistra (Fig. 2).
L’acqua sembra a volte sfidare le leggi fisiche, si mantiene unita nonostante la forza di gravità e la pressione di oggetti pesanti che potrebbero dividerla. La natura sociale dell’acqua è ben nota e confermata da studi recenti che hanno riconosciuto i water cluster (Fig. 3) organizzazioni unite e coerenti di centinaia di molecole d’acqua. Nei water cluster sono evidenti forme geometriche quali icosaedri, tetraedri e dodecaedri, che Platone attribuiva ai tre elementi Acqua, Fuoco ed Etere.
Quale informazione anima la Natura? La risposta è nel suo stesso termine: ciò che in-forma, cioè forma dentro. Per gli organismi pluricellulari è il DNA, il seme tramite il quale si genera e rigenera tutta la biosfera, seme legato a una Memoria genetica che comprende l’evoluzione delle specie,
Nel 1988 Jacques Benveniste, medico e immunologo, propose l’esistenza della Memoria dell’Acqua in un articolo pubblicato su Nature, prima accettato e poi denigrato in modo aspro e violento. I fisici Giuliano Preparata, Emilio Del Giudice Tale memoria dell’acqua avrebbe potuto spiegare non solo l’omeopatia ma anche le tante meraviglie dell’acqua, tra cui la sua abilità a fluttuare tra due diverse fasi liquide e la sua predilezione per i campi magnetici ultra-deboli. La memoria dell’acqua svelare la natura informatica di ciò che consideriamo “unica realtà” ed è invece una delle tante matrix che esistono e delle quali abbiamo ignorato l’esistenza.
“Goodbye Big Bang, hello white hole
La teoria del Big Bang ha vari problemi irrisolti tra cui lo stesso, misterioso Big Bang. Ora una nuova teoria. Un Universo eterno – composto di infiniti mondi e ricco di Acqua – comunica con la matrix in cui siamo immersi tramite buchi neri e buchi bianchi, ovvero le porte che potremmo aprire e attraversare, così passare da un mondo a un altro.
Tra gli infiniti buchi neri e buchi bianchi, anche i nuclei delle nostre cellule? Si è probabile, perché da questi nuclei emerge materia nuova in forma di lunghe catene di amminoacidi che poi si ripiegano in tempi brevissimi nei ribosomi, le zone periferische delle stesse cellule. I nuclei cellulari si comportano quindi come buchi bianchi e potrebbero essere connessi all’istante con i buchi neri osservati in cielo e/o con universi paralleli. Stupisce l’estrema celerità del ripiegamento che, evidentemente, non è effetto del caso, ma di un Progetto Intelligente di cui siamo partecipi.
L’emoglobina, la proteina presente nel sangue è connessa al respiro, al trasporto dell’ossigeno e all’eliminazione dell’anidride carbonica. Il termine “proteina” deriva dal greco proteios che significa protagonista; è idoneo per le proteine che, dopo l’acqua, sono le componenti primarie delle cellule. Ora si sa che il ripiegamento delle proteine è già codificato nelle lunghe catene di amino-acidi che emergono dai nuclei delle cellule. Ciò svela la natura informatica dei processi vitali, cioè l’abilità a codificare e a generare le forme vitali. È evidente l’Intelligenza Organica che connette forme e funzioni, geometria e musica, come diceva Pitagora, millenni fa.
In tutti i fenomeni vitali abbonda l’Acqua che in-forma cioè forma dentro e può a Sua volta essere informata dai campi magnetici che operano anche nei nostri cervelli che esprimono, pensieri, sentimenti e sensazioni, emozioni. Lo ha dimostrato Masaru Emoto.
Tratto da: https://www.giulianaconforto.it/post/11819