AIDS e le SUE BUGIE – AIDS and LIES – Consigli per Cure
QUELLO che NON si è PUBBLICATO sull’AIDS
Un rapporto dell’organismo dell’AIDS delle Nazioni Unite (ONU-SIDA) avverte dell’aumento dell’AIDS nei paesi del Terzo Mondo.
Il rapporto critica il fatto che i (presunti) utili “cocktail di farmaci” non vi vengono applicati a causa del loro costo, con gran danno per le persone colpite.
Un padre negli Stati Uniti ha iniettato a suo figlio il “virus dell’AIDS” (come avrebbe fatto se nessuno al mondo è ancora riuscito ad isolarlo ? probabilmente ha iniettato del sangue prelevato da un “malato di aids” = immunodepresso – come avviene per i trapiantati con organi espiantati da immunodepresssi – e quindi ha ammalato il figlio di “immunodepressione”) perché questi morisse ed egli potesse smettere di pagare alla madre gli alimenti stabiliti dal tribunale. Il figlio, di cui non si spiega che cure stia ricevendo, “ha sviluppato la malattia” (l’immunodepressione) ed è in fase terminale.
Il giudice ha condannato all’ergastolo il padre ammonendolo che il suo castigo non sarà sufficiente finché “marcisca all’inferno”.
Questo è il tipo di notizie (per terrorizzare) che appaiono nei mezzi di comunicazione quando si parla dell’AIDS.
La gran maggioranza della popolazione ignora gli argomenti e le tesi fuori da quelle sostenute dalla linea ufficiale e riceve soltanto l’informazione che da appoggio al terrore del presunto virus HIV.
Ma quello che la gran maggioranza della popolazione non sa è che c’è una corrente di oltre 800 scienziati (fra i quali due premi Nobel e tre membri della Accademia Americana delle Scienze (AAAS)) che mettono in dubbio i tre aspetti fondamentali: la validità dei test applicati; la bontà delle cure ricevute; e addirittura, l’esistenza stessa del “retrovirus” HIV.
vedi: Bugie sull’aids + L’altra storia dell’Aids + Hiv virus inventato
Gli sconvolgenti documenti ufficiali, alcuni dei quali totalmente inediti in Italia, che provano la truffa dell’Hiv-Aids.
Fatti a me ben noti, da giornalista investigativo e dati per scontati gia’ nel 1983….
Frutto di 3 anni di ricerca intesa e ostacolata di un dottore italiano che, minacciato di morte, è emigrato all’estero. Facciamo girare e diffondiamo il più possibile per favore. Grazie a tutte/i.
http://www.scribd.com/doc/135713547/Hiv-La-Frode-Scientifica-Del-Secolo-documenti-Ufficiali
I test:
I principali “test dell’AIDS” utilizzati per esempio nello stato spagnolo (e non solo) sono due: l’ELISA e il Western Blot. L’ELISA viene considerato il meno affidabile ed è usato come “test di rilevamento”.
Per contro, il Western Blot viene considerato completamente affidabile ed è usato come «test di conferma». Quando una persona viene trovata positiva a due test ELISA, le applicano un test Western Blot; se risulta positiva anche al Western Blot, allora viene definitivamente diagnosticata “infetta dal HIV”.
Molte persone trovate positive con l’ELISA sono risultate negative con il Western Blot, per cui viene considerato che gli ELISA danno molti falsi positivi.
È pertanto importante sapere che in Inghilterra ed in Galles il test Western Blot è proibito dal 1992, perché il Centro di Riferimento di Londra lo considerò poco affidabile e si utilizza soltanto l’ELISA.
Sarebbe quindi logico supporre che in proporzione ci siano molti più sieropositivi in Inghilterra, per esempio, che nello stato spagnolo. Ma questo non è vero: si pensa che ci siano circa 30.000 sieropositivi inglesi contro i 150.000 sieropositivi spagnoli (sebbene non si sappia la cifra esatta).
La causa di questo è che si può variare la soglia dei «test del HIV» al di sopra della quale si viene considerati positivi e al di sotto negativi. Pertanto il numero di persone trovate “sieropositive” dipenderà da dove si metta questa soglia.
Per illustrare questo fatto basti ricordare che quando il Dr. Robert Gallo offrì nel 1984 il suo primo test del HIV all’industria del sangue per controllare le trasfusioni, si vide che il 30% dei donanti risultò positivo, per cui questo fu respinto immediatamente dato che una percentuale così alta avrebbe rovinato questa redditizia attività. Allora il Dr. Gallo decise di spostare verso l’alto la soglia di reazione del test fino a dare una percentuale di “positivi” sufficientemente piccola, un 3%, perché questo fosse accettabile per gli imprenditori.
A quanto pare, più avanti si fece ancora salire questo limite fino ad avere dei risultati attorno allo 0,3%.
La rivista americana Zenger’s, della California, in settembre 1996 pubblicò una lista di 64 articoli apparsi in diverse riviste scientifiche, dove si avvertiva che i cosiddetti “test del HIV” reagiscono con risultato positivo in più di 70 malattie (come l’emofilia, l’epatite, la tubercolosi, l’influenza, la malaria) o situazioni (come le gravidanze multiple, il sesso anale ricettivo, il ricevere trasfusioni di sangue o trapianti di organi, l’essere vaccinati contro l’epatite, l’influenza, il tetano,…) che non hanno nulla a che vedere con il HIV.
È quello che viene chiamato “reazioni incrociate”.
È illustrativo il caso di un bimbo nato nella provincia di Malaga. Nell’ospedale dove vide la luce gli fu fatta (illegalmente) la “prova del HIV” con risultato positivo. Nonostante ciò furono fatti i test ai genitori e tutti e due diedero risultato negativo. Per fortuna, un amico che conosceva il tema, comunicò loro che il criteri d’interpretazione cambiano da un paese all’altro. I genitori decisero di fare la prova al figlio nell’ospedale inglese di Gibilterra con risultato negativo. Quando tornarono all’ospedale dove erano stati fatti i primi test, i genitori furono informati che il test fatto in Gibilterra non era valido perché non era stato fatto nel territorio spagnolo.
Per fortuna il bimbo cresce sano ed è ormai fuori pericolo.
Teoricamente i “test di HIV” scoprono degli anticorpi che reagiscono davanti a certe proteine “dell’involucro del HIV”. Quello che il pubblico ignora è il modo come sono state stabilite le presunte “proteine del HIV”, ma dalla XII Conferenza Mondiale sull’AIDS, tenuta a Ginevra dal 28 giugno al 3 luglio 1998 sappiamo esattamente come ciò avviene. Il Dr. Gallo riconobbe involontariamente in questo congresso che aveva aggiunto l’idrocortisone alle sue colture, secondo lui per stimolare la crescita cellulare.
Questo era già stato denunciato a suo tempo da un suo collaboratore, il Dr. Popovic.
Per comprendere questo fatto bisogna sapere che l’idrocortisone in realtà non stimola ma riduce la crescita cellulare e provoca la comparsa di certe proteine da stress, che sono le stesse che si trovano nelle persone stressate. Questo spiega perché la maggioranza delle persone che danno risultati positivi ai «test del HIV» si trovano in stati di stress cronici di diversi tipi: tossico (droghe, metadone, poppers, farmaci di sintesi chimica, proteine strane che accompagnano il Fattore VIII amministrato agli emofiliaci), psico emozionale, infettivo (infezioni ripetute con malattie di trasmissione sessuale), nutrizionale, abitudini di vita cattive, cattiva alimentazione, Terzo Mondo, ecc.
Attualmente in Occidente si applica un parametro relativamente nuovo chiamato “di carica virale”.
Si ritiene ufficialmente che il marcatore indiretto “carica virale” indica il numero di “virus HIV” per millilitro di sangue. Ma la quantità data per la “carica virale” viene ottenuta per mezzo della tecnica PCR inventata dal Dr. Kary Mullis, per la quale ricevette il Premio Nobel della Chimica nel 1993.
Ebbene, il Dr. Mullis stesso spiega che la tecnica PCR non serve per misurare nessuna carica virale e si è rammaricato pubblicamente di averla inventata, considerando il cattivo uso che ne è stato fatto nel caso dell’AIDS.
Per documentare questo cattivo uso, due membri dell’organizzazione HEAL di Los Angeles misurarono la loro “carica virale”. Il risultato fu che Rodney Knoll, ufficialmente sieronegativo, aveva una “carica virale” molto maggiore che Christine Maggiore, ufficialmente sieropositiva.
Inoltre bisogna ricordare che in una riunione della OMS, che ebbe luogo a Bangi (Africa Centrale) nel 1985, si stabilì che nei paesi del Terzo Mondo non era necessario, a causa della mancanza di mezzi, risultare positivo in alcun test per essere considerati “un caso AIDS” e quindi “infettati dal HIV”, è soltanto necessario presentare due su tre indizi maggiori, ed uno su sette indizi minori, d’altronde comuni nel continente africano, per essere diagnosticati “malati d’AIDS”.
Questo suppone una ridefinizione come “casi AIDS” di malati con sintomi di malattie abituali in Africa e spiega la tanto strombazzata “terribile epidemia di AIDS” nel continente.
Le cure:
Nella XI Conferenza Mondiale sull’AIDS, tenuta a Vancouver in luglio 1996, fu deciso ufficialmente di somministrare subito ed a grandi dosi la terapia combinata di diversi farmaci, i cosiddetti «cocktail». In genere sono composti da tre farmaci: due della famiglia dei nucleosidi analoghi (AZT-Retrovir, ddl-Videx, ddC-Hivid, 3TC-Epivir, D4T-Zerit…) ed uno della famiglia dei cosiddetti “inibitori delle protease” (Indinavir-Crixivan, Saquinavir-Invirase, Ritonavir-Norvir…).
L’affare delle cure dell’AIDS passava così dall’antico monopolio della Glazxo-Wellcome, con AZT-Retrovir, al posteriore commercio condiviso, secondo un accordo raggiunto da dodici laboratori un mese prima di questa Conferenza.
Una delle molte contraddizioni dei nucleosidi analoghi applicati nella cura dell’AIDS è appunto che sono immunodepressori. Questo è riconosciuto negli opuscoli stessi che accompagnano i farmaci, tanto del fabbricante Sigma dell’AZT, che informa che “gli organi bersaglio sono il sangue e il midollo osseo”, come quello dell’AZT-Retrovir della Glaxo-Wellcome, che riconosce che il farmaco produce anemia e molte altre gravi carenze. Questa è una conseguenza del fatto che i nucleosidi analoghi hanno lo scopo di impedire la divisione cellulare. Infatti, l’AZT fu inventato nel 1964 contro il cancro, ma non fu mai applicato alle persone perché gli esperimenti con animali, dimostrarono che era troppo tossico e allora fu messo da parte.
Soltanto un gran numero di manovre interessate fece che nel 1987 fosse proclamato, con il nome commerciale di Retrovir, come la “prima cura ufficiale contro l’AIDS” e si cominciasse a somministrare a centinaia di migliaia di persone.
Infatti, quando una cellula deve dividersi, i due filamenti dell’ADN dei suoi cromosomi si aprono e si formano due filamenti complementari, mano a mano che si aggiungono dei nucleosidi naturali dell’intorno interiore della cellula. Si avranno quindi quattro filamenti di ADN che, uniti due a due, trasmetteranno la stessa informazione genetica alle due cellule figlie che si avranno dalla divisione.
Ma i nucleosidi analoghi chimici, come l’AZT-Retrovir, si conficcano nella formazione dei filamenti complementari e impediscono che questi continuino a formarsi, per cui evitano la divisione; come conseguenza la cellula madre muore. Questa è una delle spiegazioni del perché quelli che vengono definiti come “malati di AIDS” che prendono i nucleosidi analoghi muoiono, scheletrici, a mezzo termine.
Gli inibitori delle protease artificiali alla fine impediscono il funzionamento cellulare e organico, per cui sono anche loro tossici. Per digerire gli alimenti e riciclare le proteine del miliardo di cellule che muoiono ogni giorno negli umani, in ogni cellula esiste un equilibrio delicato e molto complesso fra le protease, che dividono le proteine, gli inibitori delle protease naturali, che disattivano in modo provvisorio l’azione delle protease e gli attivatori delle protease, che le mettono di nuovo in moto.
Gli inibitori delle protease artificiali sono come delle saldature che impediscono definitivamente il funzionamento delle protease e sono disegnati in modo tale da non poter essere eliminati (per questo i medici di ospedale raccomandano ai loro pazienti di bere molta acqua: per cercare di eliminare gli inibitori artificiali per mezzo dell’urina e cercare di ritardare l’aumento della loro concentrazione nel corpo).
Gli effetti del loro consumo continuo, con il relativo aumento di concentrazione di inibitori chimici delle protease nel corpo del paziente, si traducono in problemi digestivi, calcoli renali, sangue nell’urina, fatica, nausee, diarrea, vomiti, dolori articolari, diabete, accumulo di grasso, flaccidità dei muscoli, ecc.
Il Dr. Anthony Fauci dichiarò nel New York Times del 22.08.1997, che i casi in cui i cocktail avevano prodotto dei recuperi spettacolari, dopo una dozzina di mesi cadevano in picchiata perché, secondo lui, “lo HIV si trasforma, diventa resistente, risorge con raddoppiata energia e finisce con l’uccidere la persona colpita”.
Ma per gli specialisti ufficiali è molto comodo far responsabili della morte dei loro pazienti tutte le capacità possibili attribuite a un “virus HIV”, la cui esistenza stessa è messa in dubbio.
Uno studio del Registro Italiano per infezione da HIV in età pediatrica, evidenzia un decorso molto più rapido verso l’aids nei bambini nati da madri trattate con AZT rispetto quelle non trattate !
Ciò conferma il “completo fallimento della terapia con AZT”, ma malgrado ciò, i “medici” continuano a trattare i maladi di immunodepressione (aids) con quel potente veleno (topicida) produttore di morte !
Il presunto virus HIV: Mitocondri, stress ossidativo, AIDS e tutte le altre malattie:
Dr. Stefan LANKA (virologo e biologo molecolare)
Da giovane studente entrò in risonanza con le “premonizioni” di Erwin Chargaff, uno scienziato austriaco di Vienna, che è uno dei più importanti biologi nel campo dell’ingegneria genetica, che affermò “sappiamo troppo poco della vita per permetterci queste cose”, e le fece proprie. Sempre da studente ha partecipato ad uno studio molto importante in cui si poteva osservare, per la prima volta e direttamente, un sistema stabile di una cellula eucariota con un virus ospite.
Queste ricerche hanno fatto riconoscere la funzione dei virus nello scambio di informazioni fra determinati tipi di cellule, in contrasto con l’idea generale del virus, induttore di un meccanismo di morte.
Si è laureato in Scienze Naturali presso l’Università di Costanza, e si sta facendo conoscere in tutto il mondo per le sue ricerche scientifiche, soprattutto nel campo dell’AIDS.
Come “Senior” del suo gruppo di studio, esperto di virologia, è stato spinto infatti ad occuparsi del problema AIDS ed è riuscito da un lato a stabilire che non è mai avvenuto il reale isolamento dell’Hiv, dall’altro a negare l’esistenza di una intera classe di virus, i cosiddetti “retrovirus”. Inventando “la scoperta dei retrovirus” si è giustificata la chemioterapia nella guerra contro il cancro. In realtà la presenza di trascrizione inversa, interpretata arbitrariamente come “esistenza dei retrovirus”, è semplicemente un processo di riparazione.
L’impegno sulla problematica AIDS ha condotto S. Lanka a collaborare con il dott. KREMER nel gruppo di ricerca “REGIMED”, di cui Lanka è il portavoce. Secondo loro, non sono state compiute le condizioni scientifiche necessarie per dimostrare che è stato isolato il “virus HIV”. Questo mette in dubbio la sua stessa esistenza.
Assieme al sociologo Karl KRAFELD e altri collaboratori di Dortmund ha intrapreso anche un’attività scientifico legale in campo sociale.
Si è presentato spontaneamente in un processo per “sangue contaminato da HIV” (nel quale era imputato un medico accusato di 14 omicidi e 5.800 tentati omicidi) dichiarando sotto giuramento che l’HIV non esiste.
Il Tribunale, che non ha trovato un solo scienziato ufficiale in grado di dimostrare scientificamente l’esistenza del virus in questione, il 24.02.1997 ha assolto l’imputato, riconoscendo nei fatti che l’HIV non è né mortale né pericoloso.
Dr. Heinrich KREMER (medico)
Nato nel 1937 in Germania, si è laureato in medicina nel 1965 e ha poi studiato sociologia, psichiatria e politica nella Università libera di Berlino.
Tra il 1968 e il 1975 è stato primario della clinica specializzata per adolescenti e giovani adulti tossicodipendenti di cinque Land, compresi Berlino, Brema e Amburgo. Durante il suo incarico introdusse il primo monitoraggio clinico del test HIV nella Repubblica Federale Tedesca.
La conoscenza clinica che sviluppò lo portò a porre critiche fondamentali alla teoria secondo la quale “l’HIV causa l’AIDS”.
Da allora, come consulente indipendente, ha pubblicato articoli nel campo della medicina sociale quali: “Quanto è seria la medicina dell’AIDS”, “Avere paura e mettere paura” (1990), “Il mito mondiale dell’AIDS” (1994), “Attenzione alla medicina dell’AIDS: pericolo mortale” (1996, coautore il dr. Stefan LANKA).
Dal 1996 è membro del “Study Group on Nutrition and Immunity”, guidato dal prof. Alfred HASSIG di Berna (Svizzera), ed ha fondato col dr. Stefan LANKA “REGIMED” il “Research Group for Investigative Medicine and Journalism”, una cooperazione internazionale di medici, scienziati e giornalisti.
Informazioni più dettagliate sui relatori ed alcuni loro articoli sono reperibili nel sito: http://virusmyth.com
In sintesi ecco il loro pensiero, frutto di anni di studi e di attente analisi scientifiche, ovviamente e nettamente in contrasto con la “medicina ufficiale”:
1. Vi è uno strettissimo legame fra produzione di energia e stato di salute della cellula e quindi dell’organimso in toto. Ad esempio, era noto fin dagli inizi del secolo che i tumori non riescono a produrre energia utilizzando l’ossigeno (fenomeno di Warburg).
2. Gli organelli intracellulari deputati alla produzione della maggior parte dell’energia (sottoforma di ATP) sono i mitocondri. Una cellula del fegato ne contiene circa 5000, una cellula muscolare circa 3000.
3. I mitocondri erano in origine batteri che sono entrati in simbiosi con le cellule primitive (protisti); è dalla cooperazione fra esseri viventi che nasce l’evoluzione verso forme di vita più complesse, non dalla selezione (polemica con il Darvinismo).
4. Come i batteri, i mitocondri conservano un loro DNA (di circa 37 geni) che è meno protetto ed ha meno efficienti meccanismi riparativi di quello contenuto nel nucleo della cellula; risulta quindi più esposto all’azione di agenti tossici e mutageni (1, 2).
5. Un aumento dei radicali liberi determina un rallentamento della produzione di energia nel mitocondrio (meccanismo protettivo).
6. All’interno della cellula, il principale detossificante dei radicali liberi e degli agenti ossidanti in genere è il glutatione, un tripeptide, costituito da tre amminoacidi (ac. glutammico, cisteina e glicina).
7. Nell’AIDS e nei sieropositivi sani a rischio c’è un deficit del glutatione all’interno della cellula e nel plasma (3)
8. E’ incredibile come, pur essendo questo fatto noto dalla fine degli anni ottanta, la correzione del livello intracellulare del glutatione non sia entrata nella pratica terapeutica; questo si può ottenere facilmente somministrando alte dosi di cisteina (4 gr/die), oppure n acetil cisteina (Fluimucil) (5). Il latte fresco (non pastorizzato) e in minor misura nelle uova contengono un precursore del glutatione, la gamma glutamil cisteina; ma non deve essere utilizzato in quanto produttore di acidità digestiva e quindi di proliferazione della candida (fungo).
9. Il dosaggio del glutatione (in Italia sarebbe possibile solo a Torino e a Roma, non so dare maggiori indicazioni) permette di distinguere quali sieropositivi sono a rischio di AIDS e quindi necessitano di trattamento.
10. Non c’è nessuna ragione di trattare i sieropositivi altrimenti sani con la terapia antiretrovirale. Questi farmaci sono tossici soprattutto per il DNA mitocondriale(2). Fra questi farmaci non ci sono solo gli analoghi dei nucleosidi (AZT, ddI, ddC, 3TC etc.), ma anche antibiotici come il Bactrim.
11. Nel trattamento nella prevenzione della trasmissione materno infantile con antiretrovirali si deve tenere conto della possibile comparsa di malattie mitocondriali nel neonato, che possono essere letali o portare a gravi deficit neurologici e cecità (6).
12. Secondo H. Kremer il meccanismo col quale l’AZT (zidovudina) causerebbe i noti danni a livello mitocondriale, non sarebbe dovuto al blocco dell’enzima gamma polimerasi mitocondriale, perché questa azione presuppone la trifosforilazione del farmaco che invece sembra avvenire in quantità esigua.
Sempre secondo Kremer la degradazione del gruppo azidico dell’AZT produrrebbe ossido di azoto (NO) in eccesso che come agente ossidante, al pari dei radicali liberi, causa il blocco dell’attività mitocondriale e danni al DNA (cancerogeno).
13. Normalmente alcune cellule generano piccole quantità di ossido di azoto, come le cellule immunitarie (linfociti T e Natural Killer) che l’utilizzano per distruggere i germi. Un eccessivo stress ossidativo derivante dall’eccesso di NO può però portare alla morte cellulare per apoptosi. L’AZT inizialmente potrebbe dare un vantaggio nei soggetti compromessi a forte rischio di infezioni opportunistiche per il suo effetto antibiotico, ma alla lunga la sua tossicità non perdona (vedi risultato dello studio Concorde: 20% di mortalità maggiore nel gruppo trattato immediatamente, cioè il sieropositivo sano, rispetto a chi ha assunto il farmaco solo a malattia conclamata [7]).
Referenze Bibliografiche:
1) Johns DR, “Mitocondral DNA and Disease”, N Engl J Med 1995 Sept 7;333:638-45
2) Brinkman K. et al., “Adverse effects of reverse trascriptase inhibitors: mitocondrial toxicity as common patway”. AIDS 1998;12:1735-44.
3) Buhl R et al. “Sistemic Gluthatione Deficiency in Symptom-free HIV-seropositive Individuals” The Lancet, December 2, 1989 pp. 1294-7
4) Papadopulos Eleopulos E. et al. Oxidative stress, HIV and AIDS. Res Immunol. 1992;143: 145-48. http://www.virusmyth.com/aids/frames/frfind.htm
5) Droge W, “Role of cysteine and gluthatione in HIV infection and other diseases associated with muscle wasting and immunological dysfunction” FASEB J. 11, 1077-89 (1997)
6) Blanche S. et al., “Persistent Mytochondrial dysfunction and perinatal exposure to antiretroviral nucleoside analogues”, Lancet 1999; 354: 1084-89.
7) Seligmann M. et al., “Concorde MRC/ANRS Randomized Double-Blind Controlled Trial of Immediate and Deferred Zidovudine in Symtom-free HIV infection”, Lancet 1994; 343: 871-81
Il Dr. Lanka èanche uno dei pochi virologi del mondo che è riuscito a isolare un nuovo virus; è lo Ectocarpus Siliculosus Virus (EsV), il primo trovato in un’alga marina eucariota.
Egli afferma che: “per isolare un virus bisogna presentare quattro foto: del virus che infetta le cellule, del virus solo, delle proteine del suo involucro e del suo acido nucleico. Dopo bisogna stabilire quali amminoacidi compongono le sue proteine, e quali lettere genetiche il suo acido nucleico, in che ordine sono disposti, cioè bisogna poterli sequenziare. Bisogna anche effettuare gli esperimenti di controllo, cioè bisogna lavorare in parallelo con lo stesso tipo di cellule, ma senza infettare. Ciò significa che bisogna fare esattamente le stesse operazioni con gli stessi prodotti, nelle stesse concentrazioni, durante lo stesso tempo, alla stessa temperatura, cioè esattamente nelle stesse condizioni tecniche. Il risultato dev’essere che non si trovi nulla che coincida con le foto del virus. Finalmente, a misura che la ricerca prosegue, si devono pubblicare le conclusioni in riviste scientifiche adatte, allo scopo che quanto si è fatto possa essere riprodotto in altri laboratori e si possano raggiungere gli stessi risultati”.
Per denunciare che non si è compiuta nessuna di queste fasi nel caso del HIV, la rivista dei sopravvissuti dell’AIDS “Continuum” di Londra, offre, a partire dal dicembre 1995 un premio di 1000 Sterline a chi produca le prove della sua esistenza.
Altre associazioni a livello internazionale si sono unite a questa iniziativa ed attualmente, il premio offerto supera già i 25.000 Euri.
Finora nessuno è riuscito a vincere questi premi.
Il ruolo dei mezzi di comunicazione.
Le notizie che si ricevono sull’AIDS dai mezzi di comunicazione più importanti non riflettono la molteplicità di approcci che esistono nella comunità scientifica, dato che non raccolgono i dati e le analisi che mettono in discussione la versione ufficiale. Questa circostanza mette in primo piano il ruolo dei mezzi di comunicazione alternativi per liberare il settore più critico della popolazione dalla confusione e dalle manipolazioni potenziate da interessi commerciali ed altri.
By Brauli Tamarit (Articolo pubblicato nel numero 2 della rivista “Salud y Vida”, dell’Associazione di Vincitori dell’AIDS. Riassunto pubblicato in catalano nella rivista “Illacrua”.
Testi basati su informazione raccolta dalla pagina web de “FreeNews”: http://freenews.dragonfire.net/)
Associazioni critiche:
Asociación de Medicinas Complementarias (AMC). Prado del Torrejón, 27. Pozuelo de Alarcón. 28224 Madrid. E-mail: amcmh@amcmh.org.
Associación de Vencedors de la SIDA (permanències els dimarts de 18 a 21 hores).
Continuum Magazine. 4a Hollybush Place, London E2 9QX. U.K. Tel.: [+44] (0) 1716133909. Fax: [+44] 1716133312. E-mails: continu@dircon.co.uk, projects@dircon.co.uk.
Plural 21. Cartagena, 230 5º 1ª. 08013 Barcelona.
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Il dott. Grmek, docente di Storia della Medicina presso la Scuola Alti Studi di Parigi in Francia, ha analizzato migliaia di campioni di sangue proveniente dall’Africa congelato nel primo dopo guerra (1946) e molti risultano siero positivi !
Le importanti modifiche (alterazioni Termico Nutrizionali), cioè le intossicazioni del “terreno”, dei liquidi di tutti gli esseri viventi e dei corpi umani sono la causa primaria anche della recrudescenza dell’aids; esse sono concausate anche da: alimentazione industrializzata, acque ed aria inquinate, uso di medicinali non naturali nelle malattie della gioventù, ma sopra tutto dalle vaccinazioni, specialmente se plurime ed effettuate in tenera età (3, 6, 15 mesi, 3 e 12 anni per le mutazioni genetiche indotte, ecc.
Tutti sanno, che i giornali di tutto il mondo hanno affermato che l’aids è “nato” in Africa, cioè nelle nazioni del centro Africa; ma pochissimi sanno che negli anni 1970-80 si sono effettuate vaccinazioni su intere popolazioni nere del Centro Africa (anti vaiolosa ed altre a titolo di esperimento vaccinale) ed in quelle nazioni e solo in quelle ci sono voluti circa 8 anni per far “nascere” l’aids, mentre nelle nazioni vicine non vaccinate, questa “epidemia” non esiste; persino all’OMS (Org. Mondiale della Sanità) se ne sono accorti, ma siccome il partito al comando anche in questa organizzazione è quello aggressivo, vaccinatorio, si è nascosto tutto e si è proibito di continuare le inchieste e le ricerche.
Nello stesso modo nelle nazioni del Centro America (Perù, Bolivia, Colombia) 5 anni or sono si è provveduto a vaccinare in modo massiccio la popolazione, ebbene già da 2 anni è scoppiata una “epidemia” di colera in quelle nazioni ed in futuro assisteremo ad altre e più gravi calamità in quelle stesse popolazioni e l’aids avanzerà.
I piani vaccinali fanno parte di una forma di presa di potere sulle nazioni, senza l’uso delle armi ma con la dittatura e le armi sanitarie, che agiscono sulla psiche con il ricatto della paura: ”se non ti vaccini ti verrà la malattia oppure se vuoi star bene devi usare il tal farmaco e fare il tal test, vaccinarti, ecc.”.
Vi riferiamo alcune scoperte ed affermazioni di eminenti scienziati:
H. E. Gendelmann e la sua equipe, al National Institute di Health, hanno scoperto che la “famiglia” dei virus, come quelle della varicella o dell’erpes possono almeno in laboratorio, scatenare l’attività dei virus dell’aids, come potete vedere in terreno adatto essi si trasformano, ecco un’altra prova di quanto affermiamo.
Pr. Saliu (direttore scientifico di “Pasteur Vaccins”, centro Francese ove si producono i vaccini):
“I problemi sollevati potrebbero effettivamente condurre a rimettere in causa certi vaccini come il B.C.G., quello anti polio o quello contro la pertosse“; egli parlava dell’aids e dei problemi ad esso connessi.
Pr. Chretien (nel giornale Medicina e Igiene) “tutti i programmi di vaccinazione B.C.G. in questo paese (Francia) probabilmente a forte proporzione di sierologia positiva sollevano nuovi problemi. Tutti i programmi di lotta contro la tubercolosi devono essere ripensati”.
R. R. Redfield & al. del Walter Red Army, Institute of Research-department of virus disease nel giornale: “New Englad journal od Medecine”: …….“Ci si può inquietare particolarmente dell’eventualità che delle vaccinazioni multiple, dalle quali risulterebbe un’attivazione delle cellule T ed un accrescimento della produzione di Interlukina 2, abbiano accelerato la morte delle cellule T helper indotte dal terreno ove si produce il virus HIV, per il fatto che hanno accelerato lo sviluppo dell’aids nel paziente”.
Infatti ormai è risaputo ciò che i giornali Italiani hanno scritto che almeno fino agli anni 1969, tutti i vaccini contenevano lo SV 40, virus che si duplica in terreno pre cancerogeno, l’aids è il cancro del Sistema immunitario.
Il prof. Procopio dell’Università di Perugia, ha confermato che lo SV 40 produce un tipo di cancro ai polmoni detto “mesotelioma” che viene somatizzato solo dopo decenni dalle vaccinazioni subite.
D. Fuchs & al. dell’Institute for Medical Chemistry and Biochemistry, University of Innsbruck in “Science”: “Questi dati corroborano la teoria secondo la quale la sollecitazione delle cellule T è un’importante co-fattore dello scatenamento dell’attività dello HIV non solamente in vitro, ma anche in vivo”.
Il Dott. Kalokerinos and Dettman del Biological Research Institute -Australia- nel libro:
I pericoli dell’immunizzazione: “Secondo ricerche sofisticate realizzate all’Aurtur Research Corporation, Tucson, Arizona ed altrove, gli effetti prodotti dai programmi vaccinali dell’infanzia sui linfociti T, dimostrano che il sistema immunitario viene sostanzialmente danneggiato al seguito delle vaccinazioni di routine “.
In Italia Il dott. Massimo Montinari, al policlinico di Bari già nel 1996, con la sua equipe di ricercatori ha controllato molti pazientisicuramente lesi da vaccino ed ha potuto accertare con opportuni esami (tipizzazione tissutale) che hanno avuto mutazioni genetiche: il braccio corto del cromosoma 6 è stato leso dai vaccini; egli ha controllato anche famiglie intere (nonni, figli, nipoti) ed ha constatato che la mutazione si trasmette e si virulenta ad ogni generazione !
Ad oggi il dott. M. Montinari ha controllato e seguito oltre 3.500 pazienti quasi tutti lesi dai vaccini.
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Vi è nel mondo intero una vera e propria “Congiura del Silenzio” per le Vaccinazioni come per l’aids, da parte della grande massa dei medici e dei ricercatori.
Ricordiamo che i vaccini purtroppo contengono:
1) Virus patogeni anche se attenuati o parti di essi.
2) Batteri pericolosi e patogeni che facilmente destabilizzeranno comunque in futuro l’organismo debilitandolo.
3) Metalli altamente tossici per tutti gli organismi viventi tipo: Mercurio ed Alluminio, solfato di Potassio.
4) Prodotti cancerogeni (formaldeide), oltre ai contaminanti che nelle soluzioni biologiche non possono non esistere.
5) Antibiotici che creano allergie ed assuefazione ad altri antibiotici utilizzati in futuro.
Ma quello che è gravissimo è che le vaccinazioni che vengono mescolate in questo brodo pericoloso ed altamente tossico, sono iniettate direttamente nel sangue, senza passare dalle naturali barriere difensive del Sistema Immunitario, generando mutazioni genetiche.
In più tutto questo avviene su neonati e bambini (In Italia le vaccinazioni sono obbligatorie a: 3 mesi e 6 mesi; 1 anno, 3 anni, 12 anni) con un Sistema Nervoso ed Immunitario in fase di formazione, per cui di fatto le vaccinazioni vanno ad interferire con le normali funzionalità dell’organismo che se robusto di costituzione soffrirà meno, ma per colui che è un po’ debole, sarà facilmente , malattie croniche, malattie degenerative negli anni futuri, allergie varie non guaribili ed anomalie che porteranno per TUTTA la Vita coloro che “superano” la vaccinazione, ma ed i certi casi l’handicap perenne o la morte.
Nelle nazioni “civilizzate” invece l’aids si è evidenziato prima, solamente e facilmente sulle persone a “rischio”, quelle con un’etica ed errori comportamentali gravi ed in America la prima nazione ad essere informata su questa grave manifestazione patologica, il partito dei “religiosi” ha preso la palla al balzo e prendendo la scusa di questo fatto ha emarginato ancor più gli emarginati ed ha continuato ad insegnare che l’aids si prende con il sesso, con il sangue e la droga… non si è detta tutta la verità ed il tempo chiarirà molte delle bugie tanto reclamizzate alla TV, radio, giornali e da quei religiosi.
Si cercherà in futuro di vendere molti preservativi continuando a dire la bugia che l’aids si prende solo con il contatto sessuale, mentre sappiamo benissimo che non è così perché è dimostrato che nelle comunità ove si recuperano i tossicodipendenti, anche i soggetti sieropositivi si accoppiano con dei non sieropositivi dell’altro sesso, eppure questi non divengono sieropositivi come i medici affermano; altri sieropositivi, si sono formati una famiglia e non hanno passato al partner la loro sieropositività.
La sieropositività, ci dicono i medici allopati, si può contrarre solo per mezzo del contatto fisico fra il sangue del malato ed il sangue della persona che ha avuto il contatto; ma in realtà solamente se il “terreno” è favorevole, cioè se fortemente intossicati, (vaccinazioni, alcool, droghe, trasfusioni, trapianti, ecc.), l’aids si scatenerà, tutto il resto sono fantasie; questo in quanto le loro difese immunitarie si affievoliscono sempre più e possono ammalarsi di qualsiasi malattia e di conseguenza morire; il problema è che il sangue contiene tutte le malattie di colui che lo produce e quando vi è scambio di sangue con altri, l’informazione contenuta nel DNA di quel sangue passa nell’altro corpo e più facilmente le malattie si possono manifestare.
Per gli atti sessuali normali fra persone sane nelle parti sessuali, NON vi è pericolo, invece per gli omosessuali il pericolo esiste in quanto, avendo rapporti anali, essi si procurano delle micro ferite con perdita di sangue; idem per le lesbiche che utilizzano corpi diversi dal pene, per penetrarsi.
Tutte le ipotesi fatte da questi medici, che parteggiano per l’ipotesi HIV = aids, per spiegare la genesi e la propagazione dell’epidemia, sono qui sotto riportate.
La “teoria” quasi universalmente accettata è che l’aids sia sopra tutto una malattia venerea “virale” che è causata da un virus (oggi ci dicono sempre quei tipi di medici, non è un virus ma una “famiglia” di virus) e propagata attraverso il sesso, (le prostitute anche quando non usano il preservativo, non sono sieropositive come mai ?) il sangue e l’uso delle siringhe per la droga, ma siccome l’aids colpisce aree geografiche ben precise, mentre ne lascia immuni altre, questo ha mandato in confusione molti ambienti “tecnici”, i quali stanno cercando ancora di capirne i motivi.
Oggi abbiamo nella classe medico scientifica, 3 correnti ideologiche:
1) La maggioranza di questi, che è la parte dominante agguerrita e collegata ai fabbricanti di preservativi, farmaci, vaccini ecc., insegna ai politici ed alla popolazione, che l’aids è una malattia “contagiosa” generata da un virus (HIV) e che va combattuta con armi chimiche (infatti essi sono guerrafondai), cioè con i “vaccini” ed i farmaci di nuova generazione per poter distruggere il virus e perciò dicono, occorrono anche i soldi per la ricerca.
2) La minoranza invece, è legata al concetto “ambientalista” ed insegna queste sue idee in sordina perché non è aiutata né sponsorizzata da nessun politico od industriale; essa dice che l’aids è la perdita dell’immunità causata da un problema di “terreno” corporeo ed ambientale, inquinato da parassiti, tossine e dagli errori Etici, i comportamenti che generano sempre intossicazione, modificando i quali la Salute ritorna, solo se si arriva in tempo a far reagire tutto l’organismo sofferente; ovviamente gli appartenenti alla Medicina Biologica sono legati a quest’ultima idea.
Fra le cause “ambientali” si indicano sopra tutto: tossine che vengono introdotte con i farmaci ed uso sconsiderato degli stessi o quelle introdotte con le vaccinazioni plurime di massa; trasfusioni di sangue, trapianti di organi, uso di droghe per iniezione od inalazione; inquinamento della Natura, aria, acqua, buco nell’ozono, alimenti industrializzati depauperati dai fattori vitali, errori Etici, ma e sopra tutto le intossicazioni per le alterazioni termico nutrizionali.
Per cui è vero che il virus HIV, che è presente in molti, non in tutti i soggetti con tale tipo di terreno, può essere anche trasferita con le vaccinazioni, trasfusioni di sangue, le siringhe sporche di sangue o con penetrazioni sessuali in soggetti con micro ferite al sesso, (in questo caso occorre che tutte due i partner abbiano le micro ferite), ma è altrettanto vero per esempio: che non è detto che colui che ha utilizzato la siringa di un malato debba necessariamente contrarre l’aids, sopra tutto se ha un buon Sistema Immunitario.
NON è vero inoltre che il sieropositivo debba contrarre per forza l’aids, anzi è molto probabile che non lo somatizzi, se le sue acque, il suo terreno è nei giusti rapporti Termico/Nutrizionali; inoltre i test proposti non sono sicuri, né tanto meno danno certezze.
Il dott. Eleni Eleopulos Papadopulos e colleghi (Biochimici) del Royal Perth Hospital in Australia, hanno verificato e scoperto le bugie sui test anticorpali HIV, essi ci dicono:
“E’ correntemente accettato che un risultato positivo al Western Blot (ricerca anticorpi HIV) è sinonimo di infezione da HIV e pure del rischio conseguente di sviluppare l’aids.
Una condizione di siero positività ha implicazioni così profonde che a nessuno dovrebbe essere richiesto di sopportare un simile peso senza solide garanzie della verità del test e della sua giusta interpretazione.
Perché un test anticorpale per l’HIV sia scientificamente valido ed affidabile esso richiede:
A) Una fonte di Antigeni virali specifici.
B) Una standardizzazione.
C) La determinazione della sua riproducibilità.
La nostra valutazione critica dei dati attualmente disponibili sull’isolamento virale e sui test anticorpali ci indica che:
1) I test NON sono standardizzati.
2) Essi non sono riproducibili.
3) Le proteine del Western Blot che sono considerate specifiche dell’HIV possono di fatto rappresentare normali proteine cellulari.
4) Anche se le proteine fossero specifiche per l’HIV, dato che nessun “gold standard” è stato usato per determinarne la specificità, un risultato positivo al Western Blot può rappresentare niente di più che una reazione crociata con anticorpi non-HIV presenti in pazienti con aids o rischio per aids.
Anche gli altri test utilizzati, quali la ricerca dell’antigene, le metodiche d’isolamento virale, la microscopia elettronica, la stessa Polymerase chain reaction, non soddisfano in questo campo i requisiti di validità e di affidabilità indispensabili.
Perciò noi concludiamo che l’uso di test attualmente utilizzati come mezzi diagnostici ed epidemiologici per determinare l’infezione da HIV, sia completamente da rivalutare.
Fatte queste precisazioni, diviene chiaro che come per tutte le altre patologie gli approcci diagnostici e le terapie utilizzate, variano completamente a seconda dell’ottica che si ha anche su questa malattia.
I primi, sostenitori della teoria HIV = aids = morte, vanno verso la ricerca e la fabbricazione di nuovi farmaci e vaccini, con impiego e lo sperpero di enormi somme di denaro pubblico e privato; i secondi, Naturisti e Ambientalisti, verso il ripristino dei giusti rapporti del terreno corporeo ed ambientale.
E’ ovvio che la battaglia fra le due opposte fazioni è anche incentrata sul denaro che tali azioni potranno derivare.
I primi per ricattare l’opinione pubblica ed i politici, per potersi far dare fiumi di denaro per la “ricerca infinita”, cioè quella che non finisce mai e perciò sempre più avida per poi non approdare a nessun risultato od a produrre farmaci tipo l’AZT che produce così tanti danni all’organismo già debilitato del malato, facendoli morire tutti prima, proprio di aids.
Si “scopre” la cura, l’utilizzo dello AZT, AZidoTimina che intossicando l’organismo già debilitato del malato lo porta a morte sicura; ha effetti tossici immediati sui liquidi della colonna vertebrale e sui reni, farmaco che procura subito “benessere” ai suoi produttori, cioè……..centinaia di milioni di DOLLARI ! …….e fa anche realmente scomparire la malattia, assieme al malato.
Abbiamo saputo che moltissimi siero positivi dietro consiglio di molti medici ignoranti, hanno utilizzato questo pericoloso farmaco per, allontanare il “pericolo” della contrazione dell’aids così veniva detto loro dai medici, ebbene TUTTI quei poveretti hanno contratto l’aids o lo stanno contraendo, molti sono già morti e gli altri li seguiranno. Duesberg ha affermato un giorno che l’unico “senso” al suo impiego (AZT) è che con questo farmaco, l’aids si eliminava si, ma assieme al paziente.
L’analista di sondaggi ed autore del libro “Poison by Prescription – The AZT story” (Il Veleno Prescritto – Storia dell’AZT), dimostra le frode della ricerca ufficiale, l’approvazione del prodotto da parte della Food and Drug Administration ed il suo vergognoso utilizzo; l’AZT è inefficace, pericoloso, produce morte, infatti sulle bottiglie da 5 litri che vengono fornite ai centri di assistenza, vi è una chiara ed inequivocabile etichetta con il simbolo del teschio e 2 ossa incrociate, il che significa che produce la morte dell’utilizzatore ! oltre a queste indicazioni della casa produttrice Sigma Chemical Co., “tossico per inalazioni, a contatto con la pelle e se inghiottito. Organo bersaglio: midollo osseo. Se non vi sentite bene, consultate un medico (mostrando se possibile l’etichetta). Conservare il prodotto nel suo involucro protettivo”.
Questo potente veleno è stato “inventato” circa 30 anni or sono per utilizzarlo sui malati di cancro per tentare di distruggere le loro cellule cancerose, ma ci si è accorti che distruggeva anche le cellule sane, quindi non lo si è più utilizzato, ma siccome lo si era fabbricato occorreva trovare altre vie di utilizzo…..lo si è provato anche sui topi e si è visto quanto distruggeva anche il loro sistema immunitario: in seguito si è inventata la balla che esso è un anti virale, e con questa campagna bugiarda con le relative pressioni politiche, si è ottenuto il permesso per poterlo utilizzare sugli uomini come anti virale in seguito ad uno “studio” di 4 mesi su alcuni pazienti nei quali si era trovato che questo veleno provocava un aumento dei linfociti T; come mai ?, semplice siccome trattasi di veleno altamente tossico in quei mesi il corpo reagiva producendo un eccesso di linfociti T come reazione contro la grave invasività del prodotto che tentava di distruggere il sistema immunitario; passato quel periodo di 5 6 mesi, il sistema immunitario crolla e l’AZT dimostra la sua azione di distruzione; fatto che puntualmente si è presentato in tutti quei pazienti che lo hanno utilizzato: sono morti tutti quanti prima del necessario !
I secondi, ovviamente senza mezzi finanziari, a tentare una riscossa per informare meglio e veramente i politici e la popolazione sulle bugie dell’aids.
3) vi è una teoria “religiosa” che dice che l’aids è una “maledizione divina”.
Su questa affermazione vi sarebbe molto da dire ma sicuramente non è con frasi di quel tipo che si aiuta la popolazione, in quanto così facendo si creano delle classi benedette ed altre maledette da “dio”, ma purtroppo i religiosi sono da sempre esseri che dividono tutto in buoni e cattivi , fedeli ed infedeli, salvati e perduti, ecc.
In fin dei conti alla luce dei fatti, per la concentrazione dei mass media in mano a pochissime mani che ha favorito il diffondersi della informazione sbagliata sull’aids, quasi tutto il mondo è favorevole alla prima ipotesi quella farmacologica ed alla terza ipotesi di tipo “religioso” conservatore.
Rimane il fatto comunque che vi è un dibattito serrato fra le due correnti scientifiche che raggiunge i toni accesi di una vera e propria disputa di cui i capostipiti principali sono: il Biologo Peter Duesberg (USA) per l’ipotesi “ambientale” e Robert Gallo (USA, italo americano) che con Luc Montagnier è per quella “virale”.
Duesberg che è una delle massime autorità internazionali sui retrovirus, sostiene che l’aids NON è una malattia virale; Robert Gallo che lavora in un’industria americana che fabbrica farmaci, sono con Luc Montagnier, (un Francese che lavora alla fabbrica Parigina di vaccini “Pasteur”), i capo fila che insistono nell’origine virale dell’aids.
I due hanno lo ricordiamo, un contratto finanziario per dividersi al 50 % i proventi derivanti dai test anti Aids.
Quest’ultimo però ha accusato il suo collega Gallo di avergli rubato la scoperta del virus dell’aids (che dice di aver “scoperto” il virus HTLV III); di fatto pare che Montagnier (che dice di aver scoperto il virus LAV) gli abbia inviato parte del virus che egli sostiene di aver scoperto e che Gallo ne abbia approfittato per rubargli la scoperta, dando la notizia della scoperta in anteprima, questo per ottenere la possibilità di essere il padre dei futuri brevetti per i test ed i futuri vaccini.
Se acquistate per esempio il libro di L. De Marchi che si intitola: “Aids, un libro bianco anzi giallo”, l’autore afferma che questa epidemia è solo una “creazione” dei fabbricanti di angoscia, non negando comunque la diffusione del sintomo; egli nega soltanto che vi sia una dimostrazione accettabile dell’automatismo del passaggio da siero positivo a malato di aids e che la situazione di siero positività sia irreversibile.
Egli afferma anche che l’aids è contenuto solamente in particolari categorie a rischio mentre in un’attività sessuale normale, è dimostrato che non esiste nessun rischio di contagio; ovviamente se leggete altri libri avrete pareri totalmente diversi.
Tutto ciò manda in confusione la popolazione che è all’oscuro delle trame che si ordiscono sulla pelle e sull’ignoranza dei popoli.
E’ comunque evidente che nella ricerca sull’aids si agitano grandi interessi economici, per cui taluni hanno scoperto che più si agitano, più si hanno quattrini dai politici, con il ricatto della paura.
Soffermiamoci per esempio sulla “epidemia” di Colera a Napoli o Bari di qualche anno fa, sul comportamento della classe politica e di quella medico “scientifica”; allora si proibì subito l’uso commestibile dei mitili (molluschi) che come ogni medico sa, non possono trasmettere l’infezione.
A quel tempo furono date indicazioni drammatiche, tanto che molti cittadini non bevevano acqua dal rubinetto e mangiavano solo cibi cotti, disertavano i ristoranti, bar, pizzerie e non sapendo che pesci pigliare, anche i medici spararono nel gruppo proibendo tutto, sapendo che più comportamenti a rischio si vietavano, più lenta si sarebbe dimostrata la diffusione dell’epidemia; insomma si mise in atto la macchina della paura, la stessa prassi si usa per l’aids; questo è il loro comportamento “scientifico”.
Per esempio sulla colpa della “droga” anche qui vediamo come la bugia sia la norma: molti medici sanno che su molti drogati che loro curano da anni, essi non riscontrano alcun segno di inizio della malattia (sieropositività con HIV), malgrado che questi siano regolari assuntori di droga.
Però la classe medica insegna anche alla televisione cose diverse.
Si potrebbe parlare a lungo di questo sintomo: l’aids, ma lasciamo al lettore la possibilità e la facoltà di istruirsi cercando da solo la fine del racconto.
Per noi Naturisti l’aids è come il raffreddore: un sintomo di una più grave e profonda malattia, la Trasgressione alle Leggi che regolano i sistemi Viventi; l’Etica sbagliata, i comportamenti errati generano sempre i Conflitti Spirituali che modificano l’ambiente corporeo, il terreno, creando l’alterazione dei giusti rapporti Termico/Nutrizionali, che determinano la nascita dei parassiti e tossine con la successiva intossicazione derivante, ecco i veri fattori destabilizzanti del Sistema Immunitario.
I vaccini, l’abuso di sostanze farmacologiche, la chemioterapia, gli stress intensi, i Conflitti Spirituali, sono le Vere Cause e che assieme alla DROGA e/o alle gravi intossicazioni con malnutrizione sono i cofattori essenziali di scatenamento delle cadute importanti delle difese Immunitarie, che poi possono tradursi in qualsiasi altra malattia, ma e sopra tutto in Aids che lo ricordiamo, non è causato dal virus HIV, come si vuol far credere, infatti in molti malati di aids (il 44%) che muoiono di quella malattia, quel virus non è presente nel loro sangue.
L’AZT (farmaco prescritto normalmente dai medici ai sieropositivi) genera l’aids in quasi tutti i casi, infatti tutti quanti muoiono, mentre vi sono sieropositivi che non usano l’AZT ma che campano bene da 10 anni senza nessun sintomo di aids. E’ stato effettuato un test in “doppio cieco” che ha confermato questo fatto.
Recentemente si è iniziato ad utilizzare un “coktail” di farmaci detto “inibitori delle proteasi”, ebbene se leggiamo il bugiardino accompagnatorio dei farmaci utilizzati, scopriamo che il Crixivan ha controindicazioni impressionanti….fra le quali emorragie, disturbi renali, anemie e si afferma “non si sa ancora se il prendere questo farmaco prolungherà la vostra vita o ridurrà le vostre possibilità di sviluppare delle malattie associate al virus HIV”, per forza questo veleno è stato studiato e testato in studi clinici per soli 3 mesi ed in appena 42 giorni il FDA ha approvato la sua commercializzazione battendo il record del Ritonavir, altro inibitore delle proteasi che era di 72 giorni !
Questa è la scientificità applicata in materia di farmaci che “dovrebbero” tutelare la salute……..
Questo coktail sta finendo la sua nefasta azione, perché si è dimostrato ancora una volta che le cure contro l’ipotetico virus HIV NON funzionano, in quanto l’aids NON è provocato da quel virus, che fra parentesi NON è stato MAI fotografato con il microscopio elettronico, le foto passate sui giornali anni fa sono dei falsi !
La “banda” elettromagnetica, utilizzata per localizzare i virus riguarda tecniche di ultra centrifugazione. Nel caso particolare dell’HIV, al gradiente di densità di 1,16 g/ml di saccarosio sono stati osservati dei corpuscoli, riferibili pare a particelle virali. Che siano proprio quelle responsabili dell’AIDS, è cosa estremamente controversa e fino ad ora MAI dimostrata.
Come mai le autorità sanitarie ed i ministri della “Sanità”, si accaniscono in questo modo e con queste bugie, uccidendo le persone con terapie dette ufficiali e somministrate senza nessun controllo sulla loro innocuità ai poveri pazienti ignari e fiduciosi ? la risposta è semplice: trovato il “capro espiatorio”, ci si accanisce contro di esso, tanto un virus NON PARLA, NON PUO’ DIFENDERSI, NE’ RECLAMARE, al limite se esiste può solo MUTARSI per fare maggior danno in futuro a colui o coloro che si accaniscono contro di esso.
E’ quindi molto più facile e pratico dichiarare guerra ad un virus con le medicine (bombe biologiche), piuttosto che risolvere i problemi della società (droga, malnutrizione, sottomissione, disperazione, smettere di vaccinare, abolire i farmaci. Attribuendo, per mezzo della confusione effettuata dalla disinformazione, lo stesso nome/significato al virus ed alla malattia, si permette di scambiare l’uno con l’altro.
“Trovando” i responsabili dell’epidemia nei “gay” (omosessuali), si evita di dire la verità sui vaccini contro l’Epatite B ad essi propinati, uomini (maschi e femmine) che sono stati colpiti in seguito dall’aids, perdita delle difese immunitarie e successiva morte, impedendo così di creare il legame vero: VACCINI = AIDS
Si stabilisce la prevenzione: l’utilizzo del preservativo e si è puniti per aver “peccato”, …..dio, ci hanno raccontato, castiga con la morte colui che ama, cioè fa l’amore….., i religiosi e la loro morale sono salvi ed anche i vaccini !
I paesi del terzo mondo sono investiti dalla disinformazione che afferma che la promiscuità causa la trasmissione del virus, che diffonde la malattia e fa morire tutti; è molto più semplice che ammettere che la Banca Mondiale li impoverisce e l’UNICEF li VACCINA……creando nuove malattie per attivare la ricerca infinita !
Si crea l’oggetto della “ricerca” che inghiotte miliardi di DOLLARI e cosa si cerca in realtà….un nuovo vaccino antiAids ! di fatto si vuole inventare un vaccino per combattere virus provenienti dai vaccini già inoculati ! ecco la FOLLIA TOTALE del sistema sanitario.
Si dispone quindi di un sottile mezzo “sanitario” per eliminare le popolazioni, povere, emarginate e magari non bianche…..La Trilaterale (Commissione per un Governo Mondiale) ha convenuto che negli Stati Uniti la popolazione auspicabile sarebbe di 100 milioni di individui….invece che 260 milioni, come è attualmente !
Con il pretesto del “pubblico bene o dell’interesse della collettività” si raccolgono i nomi di coloro che sono sieropositivi (ancora in salute) e di quelli colpiti da patologie classificate come aids, denunciandole alla pubblica opinione, perché si richiedono i certificati con i risultati del test (sieropositività = aids) creando gli “indesiderabili” i non frequentabili ecc., limitando di fatto il diritto alla vita privata e con la violazione dei diritti fondamentali della persona, il diritto al lavoro ed allo studio.
Bisogna ad onor del vero anche dire che la strumentalizzazione dell’aids è stata anche e sicuramente promossa dalle forze economico medicali (infatti guarda caso prima del lancio delle campagne di “prevenzione dell’aids” con l’uso del preservativo, esse si sono premurate di acquistare i pacchetti azionari delle aziende produttrici di preservativi e questo in tutto il mondo), ma queste lo hanno fatto anche in combutta con quelle conservatrici e con quelle “religiose”, quelle che separano il sacro dal profano, cioè separano la testa dal basso ventre dicendo che sopra vi è il sacro e sotto vi è il demonio.
Un inciso: Uno sconcertante studio su 1.900 prostitute di Nairobi, in Kenia, mostra che quattro donne che erano state frequentemente “esposte all’HIV” (ovvero avevano rapporti sessuali ANCHE senza condom – preservativo) si sono infettate con il virus solo dopo aver smesso di fare le prostitute o essersi prese una pausa di più di due mesi.
Alla 7° Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections, i ricercatori hanno detto di non essere in grado di spiegare il fenomeno……
PER FORZA NON è IL VIRUS Hiv, l’agente scatenante dell’aids !
Infatti è vero che il “demone” inferiore (la parola demone significa portatore di Luce) cioè il sesso, porta “materialità” in quanto esso serve anche alla formazione dei corpi materiali e fisici dei Viventi che però contengono Dio, lo Spirito, il Pensiero, ma il sesso porta anche al “godimento” (quando questo è fatto con amore, cioè con il consenso completo e senza remore dei partner) e questo piacere è solamente una sensazione di ordine spirituale e di altissima nobiltà, infatti esso serve per AMARE e per farsi amare, proprio come il “Dio” dell’Amore vuole che sia.
Il tentativo di queste “forze” divisorie religiose che non sanno “religere”, cioè ricollegare assieme ciò che “sembra” diviso, cioè saper unire il sacro al profano, è quella di percorrere la strada dell’uccisione di Eros e tentando di uccidere il sesso esse divengono diaboliche, ma per fortuna il sesso è la forma più complessa e completa dell’Amore e quest’ultimo è un attributo divino, di conseguenza NON lo si può distruggere, perché Egli è Indistruttibile; infatti attorno ad Eros tutti si mostrano nella loro “nudità”, tutti tolgono la maschera e sono veramente senza “pudori”.
Nel “letto” ognuno tende a dover comprendere e vivere i propri tabù, ma deve saperli vincere o trasformare, sublimandoli nella “gioia”, nel godimento comune.
Nel “letto della vita” ognuno deve capire i propri limiti e saperli superare per il godimento comune, questo per non avere qualsiasi tipo di psico dipendenze, le quali sono sempre delle vere e proprie “violenze”, come quelle sessuali degli stupratori.
L’Universo pensante/fisico, è basato solamente sulla “penetrazione” dei vari “imeni” che le varie dimensioni dello stesso rappresentano e che devono essere scoperte, amate, toccate e godute e peneTrate (parola che significa entrare ed uscire, penetrare + ritrarre con il pene dell’intelletto), ecco il simbolo sacro di Eros il divino Dio dell’Amore.
Ma tentando di uccidere Eros, queste forze non si sono accorte che stavano per uccidere anche Dio; infatti come ogni parte dell’Amore: Comunicazione – Riflessione – Azione – Godimento, sono il motore della Natura e cioè parte integrante di Dio, l’InFinito, il pensiero dell’UniVerso ed esse NON si possono separare dalla Vita, così NON si può separare Dio da Eros.
Chi invece si ostina a percorrere un’altra strada di divisione deve necessariamente essere infelice in se stesso e nei rapporti con gli altri, in quanto egli si nega un lecito godimento che gli sarebbe utile per comprendere la vera religiosità; infatti i più accaniti contro Eros guarda casi sono in genere i “religiosi”: pastori, preti, frati, suore, papi, ecc., ricordiamoci però che i preti, frati e suore, sono i primi negatori della loro piena sessualità.
Ecco perché essendo “castrate” queste forze religiose hanno tentato di strumentalizzare l’aids, cercando di farlo passare anche come “castigo di dio” e punizione per i “malvagi”, infondendo paura nelle popolazioni a loro dedite nel mondo.
In realtà non ci riusciranno perché l’aids NON si “trasmette” attraverso il sesso (se non si è malati in quelle parti) ma lo si contrae solo attraverso l’indebolimento del proprio Sistema Immunitario continuando nella “Trasgressione” delle leggi che regolano l’UniVerso, cioè andando contro i princìpi che la Natura madre nostra ci insegna.
Gli errori Spirituali (Conflitti irrisolti) fanno compiere al soggetto azioni sbagliate che alterano SEMPRE l’autoregolazione ormonale ed il potere acido/basico (pH) ossido/riducente (rH) e quello dielettrico (rò) di tessuti e cellule, quindi i processi omeostatici si alterano e anche la Termica corporea, producendo moria della flora batterica intestinale, alterazioni Nutrizionali e quindi intossicazione di tutti i liquidi corporei, il terreno.
La Medicina Biologica ci può riportare sulla retta via, insegnando come auto gestire la propria Salute senza psico dipendenze da farmaci, vaccini.
Solo attraverso una attenta Riflessione, Comunicazione, Azione troveremo il Godimento della Salute; solamente “entrando ed uscendo da esperienze qualificanti”, ne otterremo il godimento, cioè le giuste informazioni, ecco come dice il vangelo:…..la Via, la Verità e la Vita.
Non saranno certamente né i medici, né i farmaci, né i vaccini che ci riporteranno sulla strada giusta; dobbiamo solo cambiare i nostri comportamenti, la nostra Etica e metterci in ARMOnia (ARMO è l’anagramma di Amor) con le leggi naturali dell’UniVerso e ritrovare i giusti rapporti con i suoi Esseri Viventi.
Ricordiamo, a tutti coloro che sono stati dichiarati “sieropositivi”, che la sieropositività al virus HIV, NON INDICA NULLA, perciò NON ci si deve allarmare, quello che conta è controllare il livello di reattività del Sistema Immunitario (vi sono test appropriati) e per coloro che sono malati di aids, di effettuare se lo desiderano le tecniche indicate nel ns Protocollo della Salute, utilizzando solo medicinali ATOSSICI, cioè Naturali ed eliminare TUTTI i Conflitti della Personalità derivanti dall’ignoranza sui perché della Vita, che hanno prodotto anche la caduta nel tunnel della droga e nella malattia.
Il trattamento naturale per l’AIDS che proponiamo, è il seguente:
1) Terapia base: vedi Protocollo della Salute + l’eliminazione della proliferazione e colonizzazione della Candida Albicansnell’organismo.
“Il paziente malato di aids non muore a causa del virus dell’HIV ma per alterazioni dell’assorbimento intestinale e quindi per ipoalimentazione (malNutrizione), dovuta a una grave micosi.” (By Dr. Gerhard Orth, Leuthkirch)
2) Eliminazione degli errori di regime alimentare più importanti, e modifiche del bio sistema con tutte le indicazioni di regime e dietetica come indicato in questo sito web: “Guida alla Salute Naturale”.
3) Alcuni consigliano l’utilizzo di un alcaloide (l’IBOGAMINA) derivato da una pianta tropicale Africana Tabernante Iboga) è pare, la cura per eccellenza della Tossicodipendenza (eroina, cocaina, altri eccitanti, alcool).
Questo estratto è classificato come un allucinogeno, ma è stato particolarmente studiato nelle cure per disintossicare e riabilitare tossicodipendenti.
A – Gli effetti per il primo periodo di 6 ore circa, sono: fantasticherie, percezioni di suoni intensi, luci, immagini, pensieri o processi vissuti.
B – Un periodo cognitivo od intellettuale nel quale le esperienze della prima fase sono valutate ed analizzate in un processo altamente energetico, integratore della nuova struttura dell’IO che si va formando.
C – Un periodo di stimolazione residua che infine conduce al rilassamento ed al sonno, alla fine del quale (24 ore fino a 40 ore) il soggetto si risveglia in gran forma e con una nuova sicurezza.
La maggior parte dei pazienti una volta risvegliati, non desidera più procurarsi od assumere nessuna forma di droga, infatti la risposta a questa terapia naturale è molto soggettiva ed allontana completamente gli effetti dell’astinenza. Il protocollo terapeutico si chiama: Procedura Lotsof
Per ulteriori informazioni: Intake Department, NDA International Inc. PO Box 100506 – Staten Island, NY 10310-0506 – USA.
4) Le erbe e le preparazioni di un altro emarginato, il Padre Padrilla con depurazione totale dell’organismo – queste erbe hanno guarito facilmente, a bassi costi e senza complicazioni, migliaia di casi di epatite virali di tutti i tipi e altre malattie strane e indefinibili.
5) Uso di almeno alcune delle migliori fra le antichissime preparazioni tradizionali asiatiche, a base di sostanze aromatiche, oro od argento colloidale (di tipo alchemico), ayurveda, ecc.
6) Accorgimenti vari per migliorare la vitalità dell’organismo od altre tecniche che possono risultare specialmente utili ai malati di AIDS e l’utilizzo di determinati prodotti fitoterapici appropriati e di una alimentazione nutrizionale adatta.
7) Sopra tutto cambiare i Comportamenti e risolvere i problemi Spirituali, cioè le proprie ignoranze sui perché dell’esistenza su questo pianeta.
Ma e sempre seguire le indicazioni del Protocollo della Salute
Continua in: Pag. 1 – Pag. 2 – Pag. 3 – Pag. 4 – Pag. 5
“Il paziente malato di Aids NON muore a causa del virus dell’HIV ma per alterazioni dell’assorbimento intestinale e quindi per ipoalimentazione (malNutrizione), dovuta a una grave micosi.” (By Dott. Gerhard Orth, Leuthkirch)
vedi: Aids its the Bacteria stupid – PDF + Aids its really caused by a virus ?