POLIOMIELITE paralitica in Bambini dello Zimbabwe (Africa), è associata alla Vaccinazione per la polio.
vedi: le molte cose che non sai sulla Poliomielite
Nello Zimbabwe, inoltre, c’è una forte carenza di cibo dovuta alla siccità ed al fatto che i contadini sono sempre più colpiti da malattie, diventando improduttivi (NdR: e ciò grazie anche alla campagne vaccinali dell’OMS e dell’Unicef).
Questo provoca degli effetti dannosi sul 90% dei pazienti malati di AIDS, determinando il 60-80% delle morti.
Fonte bibliografica: “ZIMBABWE: Poverty, Malnutrition Hinder Zimbabwe’s AIDS Battle” – Agence France Presse (06.15.04)-
Alla conferenza di Vienna di luglio 2010, l’allarme è stato lanciato ufficialmente.
Se nel 2008 erano stati raccolti 7,7 miliardi di dollari per la lotta all’Aids, nel 2009 la cifra è scesa a 7,6 miliardi. Le risorse diminuiscono mentre il Sudafrica ha bisogno di un’iniezione supplementare di fondi pari a 272 milioni di dollari l’anno.
Diminuiscono i fondi ma il numero dei malati cresce, anche perché l’Organizzaziono Mondiale della Sanità ha rivisto i parametri in base ai quali il paziente va sottoposto ad Art: il valore di riferimento del CD4, l’esame che calcola il numero di cellule sano in grado di combattere l’infezione, è passato da 200 a 350. Con un 300 fino a poco fa non si poteva chiedere la terapia antiretrovirale, adesso si.
I numeri dell’emergenza. Il picco lo si toccherà nel 2021, quando il Sudafrica da solo avrà bisogno di quattro miliardi di dollari. Quest’anno il governo ha stanziato poco meno di 600 milioni di dollari, ai quali si sono aggiunti altri 500 milioni stanziati dal Pepfar (Presindet’s Emergency Plan for Aids relief, ndr) americano, con un aumento di 120 milioni rispetto all’anno precedente.
Questo nonostante il programma Usa sia in disarmo. E infatti che il Pepfar stia per essere ripensato non è una novità. Il problema è che questo avviene mentre gli stessi donatori internazionali, pressati dalla crisi, chiudono il rubinetto e mentre stati come il Sudafrica hanno bisogno di più risorse.
La Banca Mondiale non offre stanziamenti per l’Art ma solo per la tecnologia medica; il Global Fund ha visto contrarsi bruscamente i suoi fondi, che in parte arrivano proprio da quell’Unitaid che adesso sta smobilitando: dal 2012 si prosciugherà definitivamente il flusso di denaro diretto nella Repubblica Democratica del Congo, in Malawi, Mozambico e Zimbabwe.
Ricercatori sudcoreani collegano i cosiddetti “vaccini” sperimentali per la sindrome influenzale stagionale, alla quale hanno cambiato nome in Covid19 (per spaventare la popolazione) a danni paralizzanti alla colonna vertebrale – 4 gennaio 2025 – By Frank Bergman
Un importante studio condotto da un team di ricercatori sudcoreani ha collegato i “vaccini” per la normale influenza stagionale chiamata e spacciata per Covid ad un’impennata di una condizione neurologica paralizzante che danneggia il midollo spinale.
Lo studio ha rilevato che le iniezioni anti-Covid hanno innescato un picco del 141% di mielite trasversa acuta (ATM).
La mielite è una rara condizione neurologica che causa l’infiammazione del midollo spinale. I sintomi possono includere paralisi, perdita di sensibilità e problemi di mobilità.
Mentre alcune persone con mielite trasversa (nuovo nome della poliomielite che mai è scomparsa dopo i vaccini, ma ha solo “cambiato” nome, per far quadrare le fasulle statistiche della sua presunta scomparsa, in varie malattie sempre legate ai problemi neurologici, indotti da essi), ottengono una guarigione parziale, gli altri hanno effetti permanenti.
La neuropatia non è dovuta a carenza di vitamina B.
I ricercatori osservano che il rischio di sviluppare la malattia aumenta drasticamente entro 42 giorni dalla vaccinazione.
Lo studio, sottoposto a revisione paritaria e guidato da Eunsun Lim e Yoo Hwan Kim, è stato condotto da un team di ricercatori provenienti da importanti centri medici accademici in collaborazione con il Comitato coreano per la sicurezza dei vaccini per la cosiddetta sindrome COVID-19 (CoVaSC).
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista European Journal of Neurology.
Hanno studiato l’associazione tra ATM e iniezioni di Covid utilizzando uno schema di studio basato su una serie di casi autocontrollati (SCCS).
https://slaynews.com/news/korean-researcher-link-covid-vaccines-paralyzing-spine-damage/
vedi: Poliomielite cause + Genocidio con i Vaccini all’AIDS + Contro Immunizzazione + L’altra storia dell’Aids + Hiv virus inventato
Titolo originale: Paralytic poliomyelitis associated with live oral poliomyelitis vaccine in child with HIV infection in Zimbabwe:
case report – Autori: Inam Chitsike, Ralph van Furth Copyright (C) 2000 BMJ
http://www.bmj.com/cgi/collection?coll_id=198
Abstract
Obiettivo: descrivere le complicazioni della vaccinazione con vaccino orale antipolio da virus vivo attenuato in bambini affetti da HIV.
Località: Teaching Hospital, Harare, Zimbabwe.
Soggetti: un bambino di 4 anni e mezzo e la madre. Risultati da sperimentazione clinica e di laboratorio.
Risultati: Due settimane dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino antipolio orale nel corso delle giornate nazionali dedicate all’immunizzazione il bambino ha sviluppato una paralisi alla gamba destra.
Le analisi di laboratorio indicano un titolo elevato di anticorpi contro il virus della polio tipo 2, come pure degli anticorpi contro HIV-1, un basso tenore di CD4, un rapporto CD4/CD8 pari a 0.47 e una ipergammaglobulinemia.
Non manifesta alcun anticorpo contro la difterite, tetano o poliovirus tipo 1 e 3, sebbene sia stato vaccinato anche contro difterite, tetano e pertosse e polio orale durante il suo primo anno di vita e successivamente trattato con una nuova dose di vaccino DTP all’età di 24 mesi. Non manifesta la sintomatologia clinica dell’AIDS anche se la madre risulta affetta da AIDS e tubercolosi.
Conclusioni:
La poliomielite paralitica in questo bambino affetto da HIV è stata causata dal poliovirus tipo 2 dopo la vaccinazione antipolio orale.
“Il paziente malato di Aids NON muore a causa del virus dell’HIV ma per alterazioni dell’assorbimento intestinale e quindi per ipoalimentazione (malNutrizione), dovuta a una grave micosi.”
(By Dott. Gerhard Orth, Leuthkirch)
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Aumento della predisposizione al morbillo ed autismo, nei super vaccinati bambini americani. figli di madri a loro volta vaccinate.
Titolo originale: Increased Susceptibility to Measles in Infants in the United States
Autori: Mark Papania*, Andrew L. Baughman*, Susan Lee*, James E. Cheek, William Atkinson*, Stephen C. Redd*, Kenneth Spitalny, Lyn Finelli, and Lauri Markowitz*
From the * National Immunization Program, and the Division of Field Epidemiology, Epidemiology Program Office, Centers for Disease Control and Prevention, Atlanta, Georgia; the § Department of Health, Austin, Texas; and theDepartment of Health and Senior Services, Trenton, New Jersey. Copyright © 1999 by the American Academy of Pediatrics http://www.pediatrics.org
Traduzione sintetica e commento
Le donne nate negli USA DOPO l’introduzione della vaccinazione per il morbillo, nel 1963, trasferiscono MENO anticorpi specifici di questa malattia ai loro figli rispetto alle donne nate prima di questa data. Questo fatto può comportare un aumento della suscettibilità verso la malattia nei loro figli: i risultati di questa ricerca dimostrano che nei bambini nati da questa generazione di madri (dopo il 1963) il morbillo compare nel 33% dei casi, mentre fra i bambini di donne nate prima del 1963 la percentuale scende al 12%. Altri fattori di rischio significativo in questo caso sono rappresentati dalla maggiore età in cui compare la malattia e il fatto che le madri stesse sviluppano il morbillo dopo il parto.
Le conclusioni della ricerca indicano quindi la maggiore suscettibilità al morbillo dei figli di madri nate dopo il 1963: l’indicazione finale è quella di vaccinare questi bambini contro il morbillo all’età di 12 mesi, al fine di ridurre il fattore di rischio all’esposizione verso la malattia.
Tutto ciò è perfettamente DEMENZIALE secondo una logica scientifica: la vaccinazione delle madri ha sostanzialmente debilitato le capacità difensive dell’organismo dei figli verso la malattia e il continuare a vaccinare i figli non può far altro che potenziale questo danno ! Viceversa, secondo una logica di PROFITTO delle Industrie Farmaceutiche produttrici dei vaccini, il ragionamento non fa una piega:
ECCO COME COSTRUIRSI il MERCATO del FUTURO !
La notizia è stata diffusa in data 3 dicembre anche dalla Reuters Health Information.
Le donne nate negli Stati Uniti dopo l’autorizzazione del vaccino e quindi vaccinate per il morbillo dal 1963 trasferiscono meno anticorpi contro il morbillo ai loro bambini rispetto alle donne più anziane.
Ciò può comportare una maggiore suscettibilità al morbillo tra i neonati.
Abbiamo arruolato in uno studio di coorte retrospettivo 128 neonati non vaccinati di 15 mesi di età che avevano avuto un’esposizione documentata al morbillo dal 1990 al 1992.
Abbiamo intervistato telefonicamente le loro madri per ottenere dati demografici, anamnesi medica e vaccinale, dettagli sull’esposizione al morbillo e sull’esito.
Abbiamo utilizzato l’analisi di regressione logistica per stimare l’effetto dell’anno di nascita materno.
Quindi i neonati le cui madri sono nate e state vaccinate dopo il 1963, hanno avuto un tasso di attacchi di morbillo del 33%, rispetto al 12% dei neonati di madri più anziane.
Nell’analisi di regressione logistica, l’odds ratio aggiustato per l’anno di nascita della madre (nata e vaccinata dopo il 1963) è stato di 7,5 (intervallo di confidenza al 95% 1,8, 30,6). Altri fattori di rischio significativi sono stati l’età più avanzata del neonato, le madri che hanno sviluppato il morbillo dopo il parto e l’esposizione entro 2 giorni dalla comparsa dell’eruzione cutanea del caso esposto.
vedi: le molte cose che non sai sulla Poliomielite
Vedi AIDS dai Vaccini e molti altri Danni: https://mednat.news/?s=aids+dai+vaccini