INIBITORI della PROTEASI + AZT farmaco molto tossico
L’AZT non aveva prospettive per due ragioni: i miei studi hanno mostrato
che era cancerogeno in ogni dosaggio e che era troppo tossico anche per usi di breve periodo….
dice il dr. Richard Beltz – inventore dell’AZT (azidotimina)
L’AZT, sostanza contenuta nello sperma delle aringhe, fu sintetizzato come composto chimico di laboratorio dal chimico della Burroughs Wellcome Richard Beltz nel 1964 nel tentativo di trovare una cura contro il cancro.
AZT, DDI, 3TC, inibitori della proteasi: questi sono i nomi dei farmaci più noti per la lotta all’AIDS. Sono tutti nati qui, negli Stati Uniti d’America, e ad essi è aggrappata la speranza di centinaia di migliaia di ammalati.
Ma da tempo un gruppo di autorevoli ricercatori sostiene che l’approvazione di questi farmaci è passata attraverso test incompleti e pressioni di ogni tipo.
Il tutto per nascondere al pubblico che gli effetti a lungo termine degli inibitori della proteasi sono sconosciuti e che l’AZT sarebbe inefficace o, addirittura, che avrebbe accelerato la morte di migliaia di ammalati.
Quest’ultima accusa è particolarmente scioccante e viene estesa anche alla classe medica ma, soprattutto, alla casa farmaceuticaproduttrice dell’AZT che, secondo alcuni ricercatori, sarebbe sempre stata a conoscenza della pericolosità di questo medicinale.
Alla fine dell’articolo vi e’ in sintesi l’elenco dei farmaci inibitori della proteasi.
L’AZT, data la sua elevatissima tossicità è impiegato come base per il veleno per topi. Quindi, per anni, la medicina ha sperimentato sugli esseri umani un potentissimo topicida, e continua a farlo tuttora.
Non staremo qui a scendere nel “tecnico” su come agisce (per chi volesse saperne di più: “AIDS Gate” http://aliveandwell-eugene.dreamhost.com/aidsgate/, comunque l’AZT era stato utilizzato in medicina per distruggere le cellule malate, cancerose, ed impedirne la riproduzione. Fu un fiasco clamoroso.
Innanzi tutto si scoprì subito che causava altri cancri, e successivamente che tutti i pazienti trattati con AZT morivano molto prima rispetto a quelli che non avevano ricevuto il trattamento (infatti, ripetiamo, si tratta di VELENO PER TOPI).
Anzi, impediva anche di studiare l’evoluzione dei tumori, perché i pazienti morivano precocemente di avvelenamento da AZT.
E la ragione è proprio abbastanza semplice: l’AZT non è come i moderni missili “intelligenti” americani, che lanciati contro obiettivi militari, vanno a colpire infallibilmente gli asili e gli ospedali iracheni. Esso non sa quali sono le cellule buone e quelle cattive, le attacca tutte quante e basta.
Ovviamente la spiegazione scientifica è ben più complessa e articolata, ma più o meno questo è quello che succede con l’AZT.
Si disse allora che era una questione di dosaggi. Alte dosi uccidevano in breve tempo, ma dosaggi più bassi erano presumibilmente “benefici”. Così vennero fatte altre sperimentazioni su svariate patologie, fra cui soprattutto psoriasi e malattie della pelle. Roba da matti. Inutile dire che fu ben presto accantonato.
Va detto che le case farmaceutiche, siccome ricevono parecchi finanziamenti anche in denaro pubblico per le ricerche, spendono ogni anno montagne di soldi nella ricerca e creazione di nuovi farmaci. Ma molti di questi sono puramente speculativi.
Il composto chimico magari funziona, produce alterazioni a vari livelli, e viene anche sperimentato su uomini (carcerati, malati di mente …) e animali, ma non ha malattie specifiche da curare, non si sa a cosa possa servire, così viene messo nel cassetto, in attesa che salti fuori la malattia o la scusa buona per tirarlo fuori.
La HAART sembra sia efficace nella riduzione della mortalità nell’HIV, perche’ i malati muoiono piu’ lentamente che con l’AZT, ma contemporaneamente è fonte di forte epatotossicità.
Uno studio retrospettivo del New England Medical Center di Boston (USA) prende in esame le cause del decesso in pazienti HIV+ nel 1991, 1996, 1998-1999 in cura presso lo stesso centro.
Negli anni 1998-99 il 50% dei decessi era dovuto alle condizioni epatiche, paragonato al solo 11.5% del 1991 e al 5% del 1996.
Nel 1998-99 il 55% dei pazienti aveva carica virale < 50 cp/ml e/o CD4 > 200 cell/mm(3) nell’anno prima del decesso.
La maggior parte dei pazienti era HCV+ (75% nel 1991, 57.7% nel 1996, 93.8% nel 1998-99).
Inoltre nel 1998-9 il 32% dei pazienti fu costretto ad interrompere la HAART per motivi di tossicità epatica, rispetto allo 0% del 1991 e al 5.6% del 1996.
E poi dicono che vogliono ri-sanare i malati di aids……si, ma sotto 2 metri di terra…..
Così è stato per l’AZT
Vent’anni dopo, con l’avvento di una malattia così “mortifera e terrificante” come l’AIDS, la Wellcome rimise prontamente mano alla sua mirabile invenzione, affermando teorie folli, per cui l’AZT, prima di ammazzare le cellule, ammazzava i virus, ed essendo la recentissima scoperta di Gallo causata da un virus (l’HIV), terapie brevi e mirate sarebbero state efficacissime.
La FDA (Food and Drug Administration, l’ente statunitense che verifica l’efficacia dei farmaci) lo approvò ufficialmente solo nel 1987, ma ne consentì l’uso in via sperimentale fin dalla “scoperta” dell’HIV (1984), anche in associazione con altri farmaci, come del resto, aveva già fatto in precedenza autorizzandone l’uso per altre patologie (cancri, ecc.), sin dal 1964.
Ricomincia la storia. La gente trattata con AZT sebbene in alcuni casi sembri avere un temporaneo, brevissimo miglioramento, si ammala definitivamente e muore.
Ma invece di sospenderne l’uso, arriva la teoria più demenziale: non bisogna usarlo da solo, ma associato ad altri farmaci che ne limitino i danni e ne integrino l’azione.
Chissà quanti malcapitati si sono ritrovati a dover prendere dosi incredibili di farmaci di ogni genere, fra cui l’AZT, nella speranza di curare una malattia che neanche esiste nei termini in cui viene presentata, morendo di intossicazione da farmaci.
L’AZT è stato usato indiscriminatamente su soggetti già debilitati, donne in gravidanza, neonati.
Moltissimi sono i casi di persone che accortesi del rapido peggioramento con l’AZT, hanno smesso di prendere ogni farmaco, salvandosi dalla morte, e creando quella casistica che la medicina ufficiale non sa spiegare, di soggetti che pur essendo sieropositivi non si ammalano e non muoiono.
Come cresce la voce del dissenso e l’informazione (controinformazione), sempre di più sono le persone che si salvano da una morte imminente annunciata come inevitabile.
A Londra, i superstiti pubblicano la rivista “Continuum”.
In Olanda collaborano con la Fondazione per la Ricerca Alternativa sull’AIDS (SAAO), in Svizzera da anni sono attivi gruppi di auto aiuto e controinformazione sull’AIDS che hanno preso piede un po’ in tutta Europa.
La maggioranza delle persone colpite dall’AIDS che sono sopravvissute alla malattia lo hanno fatto grazie a grandi dosi di volontà e di senso critico, assumendo costumi di vita coscienti e responsabili, e perché no, anche antagonisti.
Il famoso campione Earvin “Magic” Johnson, risultato sieropositivo nel 1991, pare abbia assunto AZT per pochi giorni, risultandone debilitato, e che abbia subito smesso.
La sua salute migliorò subito, tanto che vinse alle Olimpiadi del 1992.
In una recente conferenza stampa Magic ha dichiarato di non essere più malato di AIDS.
Un altro dei tanti misteri dell’AIDS.
Tratto dal sito http://digilander.iol.it/anok4u/Doc/aidsmm.htm
Gli sconvolgenti documenti ufficiali, alcuni dei quali totalmente inediti in Italia, che provano la truffa dell’Hiv-Aids.
Fatti a me ben noti, da giornalista investigativo e dati per scontati gia’ nel 1983….
Frutto di 3 anni di ricerca intesa e ostacolata di un dottore italiano che, minacciato di morte, è emigrato all’estero. Facciamo girare e diffondiamo il più possibile per favore. Grazie a tutte/i.
http://www.scribd.com/doc/135713547/Hiv-La-Frode-Scientifica-Del-Secolo-documenti-Ufficiali
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INIBITORI della PROTEASI
Nome commerciale: non stabilito
Nome comune: T-20, pentafuside
Produttore: Roche
Classe: Inibitore della fusione sperimentale
Il farmaco, ancora in via di sperimentazione, previene l’aggressione dei linfociti T da parte dell’HIV. Va assunto per iniezione sottocutanea, quattro dolorose iniezioni al giorno, fonte di irritazioni o infezioni.
Potenziali effetti collaterali:
– irritazione o infezione nella sede dell’iniezione
– febbre
– emicrania
Nome commerciale: non stabilito
Nome comune: Tipranavir
Produttore: Boehringer Ingelheim
Classe: Inibitore della proteasi sperimentale
E’ ancora in fase di sperimentazione.
Potenziali effetti collaterali:
– diarrea
– nausea
– vomito
– stanchezza
– dissenteria
Nome commerciale: KALETRA
Nome comune: Lopinavir-Ritonavir
Produttore: Abbot Laboratoires
Classe: Inibitore della proteasi
Assumeto questo farmaco vi e’ la possibilita’ di divenire resistenti a due farmaci (Loponavir e Norvir)
Potenziali effetti collaterali:
– esantema nei bambini
– aumento di LT e AST, segni di danno epatico
– aumento di colesterolo e trigliceridi e probabilmente patologie cardiache correlate
– emicranie
– diarrea
– nause
– debolezza muscolare
– dissenteria
Nome commerciale: non stabilito
Nome comune: Tenofovir
Produttore: Glaxo Wellcome
Classe: Analogo nucleosidico sperimentale
Il farmaco, ancora in via di sperimentazione, diminuirebbe la carica virale in casi pretrattati. Probabilmente non sarà approvato quest’anno per la preoccupazione dell’FDA riguardo la densità ossea, infatti, perdita di densità del tessuto osseo è stata osservata in animali trattati con questo farmaco.
Potenziali effetti collaterali:
– aumento della creatininemia di grado 3° o 4° (segno di danno renale o muscolare)
– aumento di ALT e AST, segno di danno epatico
– aumento della creatina-fosfochinasi (CPK)
– mal di testa
– diarrea
– nausea
– vomito
– neutropenia
Nome commerciale: RETROVIR
Nome comune: AZT, azidotimidina, ZDV, zidovudina
Produttore: Glaxo Wellcome
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa, antitumorale
Questo farmaco è stato sviluppato inizialmente come antitumorale, però si è mostrato troppo tossico. Oggi è uno dei farmaci maggiormente utilizzati per il ‘trattamento dell’HIV’
Potenziali effetti collaterali:
– cefalea
– febbre
– patologia respiratoria da freddo
– dolore muscolare
– affaticamento
– anemia
– nausea
– decolorazione delle unghie
– Nelle anemie acute possono essere necessarie trasfusioni o l’ospedalizzazione, quando il farmaco viene associato con idrossiurea.
Nome commerciale: VIDEX
Nome comune: ddI, didanosina
Produttore: Bristol – Myers Squibb
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa
Viene somministrato ad adulti e bambini di età superiore ai sei mesi.
Potenziali effetti collaterali:
– L’assunzione di ddI dovrebbe essere evitata in quei pazienti con una storia di elevato consumo di alcool o di neuropatia periferica (formicolio, bruciore, insensibilità o dolore alle mani o ai piedi, indicanti un danno ai nervi che può divenire permanente se non trattato in tempo e che può essere debilitante e doloroso).
– Per prevenire l’indebolimento della vista, i bambini dovrebbero fare un esame della retina dilatata ogni sei mesi.
– cefalea
– aumento dei livelli di acido urico (che indicano numerosi disordini, quali danno ai reni e malattie metaboliche)
– insonnia
– diarrea
– insufficienza epatica
– epatite (infiammazione del fegato)
– acidosi lattica (gravi innalzamenti di acido lattico nel sangue)
– La pancreatite (l’infiammazione del pancreas) può essere fatale ed è rilevata dall’aumento dei livelli di amilasi nelle analisi di laboratorio
– dolore allo stomaco e dolore lombare, accompagnato da nausea, vomito e sangue nelle urine
– l’aumento dei livelli di amilasi può anche verificarsi dopo l’avvenuto della pancreatite. Il rischio di pancreatite aumenta con l’aumentare delle dosi, con l’aumentare delle dosi, con gli stadi più avanzati di HIV e con l’uso di alcool.
Nome commerciale: HIVID
Nome comune: ddC, dideossicitidina, zalcitabine
Produttore: Hoffman – La Roche
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa
Utilizzato in terapia combinata
Potenziali effetti collaterali:
– cefalea
– febbre
– neuropatia periferica (formicolio e intorpidimento nelle mani e nei piedi, che indicano un danno ai nervi che potrebbe essere permanente se non trattato in tempo e che frequentemente diviene debilitante e doloroso).
– trombocitopenia (diminuzione delle piastrine)
Nome commerciale: ZERIT
Nome comune: d4T, stavudine
Produttore: Bristol – Myers Squibb
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa
Potenziali effetti collaterali:
– cefalea
– nausea
– neuropatia periferica (formicolio o insensibilità alle mani e ai piedi indicanti un danno neurologico che può essere permanente se non trattato in tempo e che frequentemente diviene debilitante e doloroso)
– acidosi lattica (severi innalzamenti di acido lattico nel sangue)
– epatite (infiammazione del fegato)
– insufficienza epatica
– Sebbene non si sappia se Zerit venga trasmesso nel latte materno, esiste la potenzialità di effetti collaterali per i neonati.
Nome commerciale: EPIVIR
Nome comune: 3TC, lamivudine
Produttore: Glaxo Wellcome
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa
E’ ampiamente utilizzato in combinazione con AZT o d4T e 3TC.
Viene utilizzato anche nella terapia contro l’epatite B
Potenziali effetti collaterali:
– cefalea
– nausea
– affaticamento
– naso colante e congestione nasale
– diarrea
– leucociti bassi
– anemia
Nome commerciale: COMBIVIR
Nome comune: AZT/3TC, zidovudine/lamivudine
Produttore: Glaxo Wellcome
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa
Potenziali effetti collaterali:
– cefalea
– febbre
– raffredamenti
– muscoli doloranti
– nausea
– malessere
– affaticamento
– anemia
– decolorazione delle unghia
– naso che cola
Nome commerciale: ZIAGEN
Nome comune: abacavir solfato, 1592U89, 1592
Produttore: Glaxo Wellcome
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa
Viene combinato can AZT e 3TC
Potenziali effetti collaterali:
– Ricominciare con il farmaco dopo una reazione di ipersensibilità si è risolto in eventi pericolosi e in reazioni fatali.
– nausea
– vomito
– diarrea
– affaticamento
– cefalea
– dolore addominale
– febbre
– dolore muscolare
– disagi gastrointestinali
– malessere
– esantema
Nome commerciale: RESCRIPTOR
Nome comune: Delavirdina
Produttore: Pharmacia & Upjohn Pharmaceuticals
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa
Viene utilizzato in combinazine con altri farmaci
Potenziali effetti collaterali:
– esantema
– cefalea
– nausea
Nome commerciale: VIRAMUNE
Nome comune: nevirapina
Produttore: Boehringer Ingelheim
Classe: Inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa
Viene somministrato a donne incinte per ‘prevenire la trasmissione dell’HIV’ dalla madre al neonato.
Potenziali effetti collaterali:
– esantema
– cefalea
– vomito
– diarrea
– affaticamento
– test delle funzioni epatiche anormali, compreso lo sviluppo dell’epatite.
– nei pazienti trattati con nevirapina si sono verificate reazioni della pelle gravi e pericolose ed epatotossicità (danno al fegato), in alcuni casi fatali
– granulocitopenia (deficienza dei leucociti granulari nel sangue), più comune nei bambini che nei adulti
– febbre
– formazione di vesiche
– lesioni orali
– congiuntiviti (congiuntivite batterica contagiosa che, se non trattata, può condurre alla perdita della vista)
– rigonfiamento
– dolori muscolari o articolari
– malessere generale
Nome commerciale: SUSTIVA
Nome comune: efavirenz, DMP 266
Produttore: DuPont Pharmaceuticals
Classe: Inibitore della transcriptasi inversa non nucleosidico
Viene spesso combinato con AZT e 3TC
Potenziali effetti collaterali:
(sintomi al sistema nervoso: 52% dei pazienti
esantema della pelle: 27% degli adulti, 40% dei bambini)
– esantema
– nausea
– vomito
– diarea
sintomi al sistema nervoso centrale:
– vertigini
– cefalea
– sonnolenza
– trance ipnotica
sintomi psichiatrici:
– confusione
– insonnia
– allucinazioni
– sogni iperrealistici o incubi
– depressione
– euforia
– psicosi
– agitazione
– le donne che assumono questo farmaco non dovrebbero concepire figli
Nome commerciale: CRIXIVAN
Nome comune: indinavir, MK-639
Produttore: Merck & Company
Classe: Inibitore della proteasi
Crixivan è uno dei inibitori della proteasi più prescritti negli Stati Uniti, viene spesso combinato con AZT e 3TC
Potenziali effetti collaterali:
– cefalea
– nausea
– calcoli renali che possono portare a problemi più seri come l’insufficienza renale o l’infiammazione dei reni. I segni dei calcoli renali comprendono dolore lombare, sensibilità addominale e dolore durante la minzione
– lo sviluppo di diabete e di elevate concentrazioni di zucchero nel sangue (iperglicemia) può condurre a chetoacidosi, una condizione pericolosa
– livelli elevati di colesterolo e trigliceridi nel sangue (adipe)
– malattie cardiache
– diabete
– lipodistrofia (assottigliamento del viso, delle braccia e delle gambe con accumulo di grasso nello stomaco, nel seno e qualche volta nella parte superiore della schiena)
– perdita dei capelli
– cambiamento del colore della pelle
– reazioni cutanee gravi (come l’estrema disidratazione della pelle)
– affaticamento o debolezza
– malessere
– diarrea
– perdita dell’appetito
– bocca secca (che può aumentare il rischio di infezioni orali)
– cambiamento del gusto
– tossicità epatica
Nome commerciale: NORVIR
Nome comune: ritonavir, ABT-538
Produttore: Abbott Laboratories
Classe: Inibitore della proteasi
Viene generalmente combinato con Saquinavir
Potenziali effetti collaterali:
– astenia (debolezza)
– affaticamento
– nausea
– diarrea
– vomito
– formicolio, intorpidimento della bocca
– livelli sanguigni di colesterolo e trigliceridi elevati (grassi)
– malattie cardiache
– diabete
– lipodistrofia (assottigliamento del viso, delle braccia e delle gambe con accumulo di grasso nello stomaco, nel seno e qualche volta nella parte superiore della schiena
– aumenta i livelli sanguigni di MDMA (ecstasy) e può portare a un’overdose e al decesso
– tossicità epatica
– pochi casi di sintomi gastrointestinali gravi (vomito, diarrea e dolore addominale)
Nome commerciale: VIRACEPT
Nome comune: nelfinavir
Produttore: Agouron Pharmaceuticals
Classe: Inhibitore delle proteasi
Attualmente non vi sono i risultati delle sperimentazioni sotto controllo. E’ in commercio per il trattamento di adulti e bambini (da 2 a 13 anni)
Potenziali effetti collaterali:
– diarrea
– dolore allo stomaco
– astenia (debolezza o perdita delle forze)
– nausea
– flatulenza
– esantema
– livelli sanguini elevati di colesterolo e di trigliceridi (grassi)
– malattie cardiache
– diabete
– lipodistrofia (assottigliamento del viso, delle braccia e delle gambe con accumulo di grasso nello stomaco, nel seno e qualche volta nella parte superiore della schiena)
Nome commerciale: FORTOVASE
Nome comune: saquinavir
Produttore: Hoffmann-La Roche
Classe: Inibitore delle proteasi
Potenziali effetti collaterali:
Confrontando Invirase con Fortovase, la nuova formulazione aumenta il rischio di
– diarrea
– nausea
– disturbo addominale
– flatulenza (aria)
– cefalea
– dolore addominale
– insonnia
– alterazione del gusto
– cattiva digestione
– livelli sanguigni elevati di colesterolo e trigliceridi (grassi)
– malattie cardiache
– diabete
– lipodistrofia (assottigliamento del viso, delle braccia e delle gambe con accumulo di grasso nello stomaco, nel seno e qualche volta nella parte superiore della schiena.
– problemi gastrointestinali
– rialzo dei livelli di colesterolo e trigliceridi
– tossicità epatica
Nome commerciale: AGENERASE
Nome comune: amprenavir
Produttore: Glaxo Wellcome
Classe: Inibitore della proteasi
Potenziali effetti collaterali:
– nausea
– vomito
– stanchezza
– sintomi di aerofagia
– cefalea
– esantema (20 % dei pazienti)
– anemia
– coliti (infiammazione del colon)
– perestesia periorale (formicolio intorno alla bocca)
Nome commerciale: HYDREA
Nome comune: idrossiurea
Produttore: Bristol-Myers Squibb
Classe: agente antineoplastico (farmaco antitumorale)
Non è stato approvato dall’FDA per il ‘trattamento dell’HIV’
Potenziali effetti collaterali:
– anemia
– soppressione del midollo osseo (anemia, basse conte dei globuli bianchi e/o leucopenia, perdita dei globuli bianchi, che sono necessari per combattere le infezioni)
– sintomi gastronintestinalei (nausea, vomito, anoressia e diarrea)
– costipazione
– perdita dei capelli
– può causare difetti alla nascita
“Il paziente malato di Aids NON muore a causa del virus dell’HIV ma per alterazioni dell’assorbimento intestinale e quindi per ipoalimentazione (malNutrizione), dovuta a una grave micosi.” (By Dott. Gerhard Orth, Leuthkirch)
vedi: Aids its the Bacteria stupid – PDF + Aids its really caused by a virus ? + L’altra storia dell’Aids + Hiv virus inventato