AIDS = CRONISTORIA del cosiddetto e presunto virus HIV
Un po’ di storia può essere utile a schiarirci le idee…
HIV e la FRODE SCIENTIFICA del NOSTRO SECOLO – DOCUMENTI GOVERNATIVI UFFICIALI.
ESTRATTO della TESI di LAUREA in MEDICINA e CHIRURGIA del Dott. DANIELE MANDRIOLI,
(UNIVERSITÀ degli STUDI di BOLOGNA, VOTAZIONE 110/110 E LODE, REPERIBILE in FORMATO VIDEO su YOUTUBE)
LEGISLAZIONI NAZIONALI ed INTERNAZIONALI CHE SI CONTRADDICONO da SOLE e INCOERENZE DIAGNOSTICHE e CLINICHE.
PER INFORMAZIONI ed APPROFONDIMENTI CONSULTARE su WWW.YOUTUBE.COM:
Intervista al Dottor Pisani (in due parti):
– https://www.youtube.com/watch?v=WLuyxIx2Tfk
– https://www.youtube.com/watch?v=hCNgBJP1oXw-
-“House of Numbers Epidemiologia e Aids”
– https://www.youtube.com/watch?v=BwgmzbnckII
-“HIV-AIDS 2014: Ricercatore smaschera e rende pubblica la truffa dell’HIV”
– https://www.youtube.com/watch?v=hHcm3KUcM8o
-“L’Altro lato dell’Aids”
– https://www.youtube.com/watch?v=PBYmlXGxI94
-“The Emperor’s New Virus ?”
– https://www.youtube.com/watch?v=PQFxratWh7E
-“La scienza del panico”
– https://www.youtube.com/watch?v=0fu-qy4X-WI
– HIV INFORMA: Intervento Prof. Marco Ruggiero
– https://www.youtube.com/watch?v=2VCeQyaV3Bw
– Daniele Mandrioli “DOES HIV CAUSE AIDS?”.
– https://www.youtube.com/watch?v=kzeD8Bbu-zk
Qui nasce la cosiddetta “Peste GAY”, anno 1974….
Alan Cantwell, MD riporta : A partire dal 1974, i lavoratori di una motoslitta fornita dal Blood Center di New York a Manhattan iniziarono a sollecitare 8 906 uomini gay per uno studio di ricerca sui vaccini contro l’epatite B (Koblin et al, 1992).Nel corso dei prossimi anni, oltre 10.000 campioni di sangue sono stati donati da uomini gay disposti a partecipare allo sviluppo di un vaccino che potrebbe prevenire l’epatite B.
Questa malattia virale era una MST che colpiva in modo sproporzionato gli omosessuali sessualmente attivi. L’epidemia di AIDS negli Stati Uniti risale direttamente a questo esperimento di vaccino sponsorizzato dal governo! Alla fine, 1.083 uomini gay sono stati reclutati per essere iniettato con un vaccino sperimentale contro l’epatite B presso il New York Blood Center.
Nei mesi precedenti l’esperimento vero e proprio, il vaccino è stato sottoposto a test preliminari per la sicurezza e la risposta immunitaria su duecento medici presso il New York Medical Center e su ventotto dipendenti di Merck & Co, che hanno prodotto il vaccino. Il primo gruppo di uomini nel processo effettivo fu inoculato nel novembre 1978. L’esperimento era confidenziale.
Continua QUI la cronistoria:
https://www.vivereinmodonaturale.com/2019/09/lhiv-e-aids-sono-causati-da-esperimento-dei-vaccini-contro-epatite-b-del-cdc.html?m=1
Qui, invece “nasce” (si inventa), l’HTLV
1980 – Robert Gallo dichiara di aver isolato nelle cellule di un leucemico tracce di acido nucleico che non può essere altro che un nuovo virus, e lo battezza Human T-cell Leukemia Virus, HTLV.
E’ l’atto di nascita del virus dell’Aids, che ancora viene chiamato “virus della leucemia”. Ma dopo un paio d’anni, quando l’Aids sarà su tutti i giornali, questo virus cambierà nome e diventerà Human T-cell Linphoma Virus, sempre HTLV.
NESSUN RICERCATORE INDIPENDENTE RIUSCIRA’ a RIPETERE LA SCOPERTA di GALLO. E nessun altro ricercatore, nella storia della medicina, è riuscito a scoprire l’agente patogeno di una epidemia “prima” che l’epidemia stessa scoppiasse…..
1981 – Molti omosessuali cominciano a soffrire della perdita dell’immunità biologica, che si manifesta spesso con il sarcoma di Kaposi, un tumore dei vasi sanguigni estremamente raro. A giugno nasce ufficialmente la parola Aids.
La definizione è fornita dagli epidemiologi del Cdc (sostenuto finanziariamente da Big Pharma) i quali stabiliscono anche che si inizi il conteggio dei malati e dei morti e che questo conteggio venga tenuto sempre aggiornato.
Le famose statistiche dell’Aids partono dal mese di giugno del 1981.
Il 6 ottobre il dottor Robert Gallo del National Cancer Institute di Bethesda completa un test sull’HTLV in Giappone. L’intento era quello di controllare se il suo virus HTLV era responsabile della leucemia che in Giappone rappresenta una patologia molto diffusa. Gallo riferirà in seguito che solo i malati presentavano gli anticorpi contro il virus HTLV (ovvero risultavano sieropositivi all’HTLV) mentre tra le persone sane non vi erano sieropositivi. Ma più tardi Gallo riferirà che “il virus HTLV non è stato mai trovato associato alla leucemia, al linfoma, ne’ ad altri cancri” (Nature, 14/4/83).
E’ una contraddizione ? No, perchè il virus di Gallo non lo ha mai trovato nessun ricercatore esterno al clan di Gallo.
1982 – Il Cdc rende noto che l’Aids è diffuso in molti paesi (New England Journal Of Medicine, 1982 – Scienze, 20/5/83). Questo è un momento delicatissimo per la scienza medica, perché in questa fase il Cdc è l’unico ente al mondo, oltre al dottor Gallo, in grado di definire quando il calo del sistema immunitario è Aids e quando non lo è. I medici vengono tenuti fuori dalle decisioni sull’Aids con la scusa che è una condizione inspiegabile e inguaribile, e i pareri che vengono pubblicati sono solo di virologi (come Gallo) oppure epidemiologi, che sostanzialmente sono dei ragionieri.
1982, agosto – Arrivano i primi dollari per il mondo scientifico affinché le ricerche sin dall’inizio prendano la direzione “giusta”. Sin dall’inizio il Cdc indirizza ricercatori e giornalisti in direzione del contagio e si oppone a che vengano effettuate ricerche su eventuali fattori tossici non contagiosi.
1982, settembre – M. S. Gottlieb e J. Groopman forniscono la prima definizione di Aids ad uso del pubblico colto. Groopman informa che “il 70% di coloro che erano casi nel 1980, sono già morti” attingendo alle statistiche del Cdc. Dice che la metà dei casi si sono verificati a New York, il 25% in California e il 7% a Miami. In questo articolo, apparso in Nature nel settembre 1982, Groopman presenta anche Gallo:
“Robert Gallo del National Cancer Institute sta studiando i pazienti di Aids in funzione del virus HTLV perché il virus HTLV ha una simpatia per le cellule T, e perché è endemico nei Caraibi”.
A questo punto qualcuno potrebbe pensare di aver saltato l’articolo in cui veniva spiegato su quali basi Gallo e il Cdc fondavano la certezza che l’Aids era trasmesso dal virus HTLV. L’articolo, se mai fosse stato pubblicato, avrebbe dovuto spiegare anche come mai esisteva già il test in confezione kit. Infatti, proprio in questo periodo l’Institut Pasteur Productions fu accusato di aver venduto vaccino contro l’epatite B inquinato con l’Aids e il Cdc fornì dei kit per fare il test di sieropositività! (Nature, 28.7.1983)
Nasce l’HTLV-II
1982, novembre – Ecco di nuovo il dottor Gallo con un nuovo virus della leucemia/linfoma, presentato nella rivista Scienze con la sigla HTLV-II. La monografia scientifica di solito reca in fondo la documentazione (altre monografie) che gli autori mettono per provare la veridicità di quanto via via asseriscono. Nell’articolo di Gallo questa prova manca, perché i riferimenti sono quasi tutti costituiti da precedenti affermazioni dello stesso dottor Gallo. Nessun ricercatore davvero indipendente ha mai potuto valutare se le tracce di materiale genetico che Gallo ha visto nei suoi strumenti sono davvero quelle di un virus.
Su quanti pazienti Gallo ha rinvenuto il nuovo virus? Uno. (Scienze, 5.11.1982)
1983 – E’ confermato che la cosa conosciuta come “virus dell’Aids” non si moltiplica in laboratorio con le normali linee di cellule fornite dai grossisti per laboratori di biologia. Ci vuole un procedimento speciale, noto solo a Gallo, e gelosamente protetto da brevetto.
1983, febbraio – Secondo la cronologia allegata al patto USA – Francia (marzo 1987), Gallo solamente adesso, a febbraio dell’83, si rende conto che il responsabile dell’Aids forse è proprio il suo virus HTLV
della leucemia/linfoma. La bugia è firmata sia da Gallo che da Montagnier, ed è solo la prima di una serie necessaria perché si potesse legittimare il patto stesso.
Resta affidato alla storia il primato di Gallo, che ha scoperto un agente patogeno prima ancora che scoppiasse l’epidemia.
La colpa è dei neri
1983, marzo – I medici si rifiutano di credere che possano esistere malattie che contagiano solamente categorie bibliche di persone tipo gli omosessuali maschi. Fa una certa impressione quindi il settimanale inglese The Lancet, che ha un grandissimo prestigio perché è il più antico tra tutte le pubblicazioni periodiche per medici, il quale si schiera decisamente dalla parte dei biblici. Lancet, nel solo mese di
marzo ’83, pubblica tre articoli sull’Aids sostenendo tra l’altro che in Africa molti neri sono sieropositivi e che forse è il sole che li rende tali (12.3); che c’è Aids in Belgio per colpa dei neri che vengono dallo Zaire (19.3); e che anche in Francia c’è molto Aids, forse per colpa dei neri africani (26.3).
Si scoprirà in seguito che sono tutte bugie, ma intanto il danno è fatto. A molta gente i neri cominciano veramente a dare fastidio.
1983, aprile – Gallo pubblica uno studio sugli effetti del suo virus HTLV in cui afferma che “è collegato alle cellule T e, salvo eccezioni, non è stato mai trovato associato alla leucemia, al linfoma, né ad altri cancri”. (Nature, 14.4.1983)
Evidentemente si era dimenticato di quello che aveva detto nell’ottobre 1981.
Nature pubblica un articolo anonimo in cui si attribuisce l’Aids al fatto che il comportamento degli omosessuali è peccaminoso. L’articolo probabilmente è stato scritto da un biblico ortodosso perché contiene affermazioni che alcuni lettori di Nature, nei numeri successivi della rivista, definiranno “tendenziose e bigotte”. (Nature, 28.4.1983 e 2.6.1983)
1983, maggio – Vengono pubblicate le prime foto del virus di Gallo. Sono di W. Feremans e N. Cumek, dell’Electron Microscope Department dell’Università Libera di Bruxelles.
Più in là si saprà che il materiale fotografato non era il virus di Gallo ma un componente comune della cellula (vedi settembre 1983).
Nature pubblica che “non è stata ancora trovata la causa dell’Aids, ma esistono le prove che si trasmette col sangue”. E quali sono queste prove ?
Eccole: il Cdc fa sapere che tra le prime 1.000 vittime dell’Aids in USA ci sono 11 (undici) emofiliaci. E poi un numero di The Lancet riferisce che in Spagna si sono verificati i primi tre casi di Aids,e sono tutti emofiliaci.
E come viene l’Aids agli emofiliaci ? Con il sangue. Infatti il fattore VIII viene prodotto mescolando insieme le donazioni di 3 – 4.000 persone, informa la rivista, e tra i donatori può trovarsi il portatore dell’infezione (Nature, 12.5.1983). In questo periodo i quotidiani e i settimanali hanno convinto tutti che l’Aids è estremamente contagioso. Per rassicurare i lettori Nature dice che “comunque nell’85 il sangue sarà sicuro” (Nature, 12.5.1983)
Sicuro da che cosa ? La gente comincia davvero a preoccuparsi.
1983, 20 maggio – E’ arrivato finalmente il momento di presentare il virus HTLV insieme all’Aids e le cose bisogna farle in grande. Scienze esce con un numero in cui ci sono ben cinque articoli collegati all’Aids, ma tutti parlano della stessa cosa: tutti parlano di virus.
Un degli articoli sostiene che “HTLV è un virus linfotrofico che infetta a preferenza le cellule T” (pag. 864). Tutti i pazienti di Aids hanno scarsità di linfociti T. L’articolo è di Max Essex, Dep. of Cancer Biology, dell’Università di Harvard, un collega di Gallo, ed è basato su documentazione fornita dallo stesso Gallo. Il ragionamento è circolare: i malati di Aids hanno poche cellule T perché coloro che hanno poche cellule T sono definiti malati di Aids. Max Essex è lo stesso che più tardi affermerà di aver isolato il virus HTLV-IV, poi rivelatosi inesistente.
Torna il peccato tra le cause della malattia; fino a pochi anni fa questa idea era limitata alla masturbazione, ma ora lo stesso Gallo fornisce l’ordine di gravità delle categorie: 1) gli omosessuali maschi ed i bisex, 2) quelli che si bucano per iniettarsi l’eroina, 3) gli abitanti dell’isola di Haiti, 4) gli emofiliaci.
Gallo ha ufficialmente avallato il concetto di “categoria a rischio”.
Il virus si trasmette da una persona all’altra, spiega Gallo, ma perché avvenga il contagio “è necessario un contatto intimo”. E’ confermato quindi che l’Aids è una malattia venerea.
Negli anni successivi, invece, si saprà che di contatti intimi ce ne vogliono almeno mille con un sieropositivo, oppure 5 milioni di tipo casuale.
E se a qualcuno restano dei dubbi sul collegamento che c’è tra i neri e l’Aids, provvede lo stesso Gallo a dissiparli: “I neri forse sono predisposti al virus HTLV” (Scienze, maggio 1983, pag. 864).
Che casistica ha esaminato ? Due casi. Come ha documentato la predisposizione ? Anche qui bisogna credere alla parola di Gallo perché, contro la prassi, non esiste documentazione.
Intanto, Montagnier dice che ha trovato il suo virus esaminando un paziente che mostrava “segni di” e “sintomi di” immunodeficienza acquisita. Il ritrovamento di Montagnier è costituito dalla prova strumentale che sono state trovate “proteine che sono in rapporto con, ma chiaramente diverse da, le proteine di precedenti isolati HTLV”.
Anche Montagnier ha detto una bugia, ma questo lo scopriremo più avanti.
1983, giugno – Epatite B e Aids. Mentre gli omosessuali morivano tra pene atroci e la gente era tornata a guardarli con astio, il 27 giugno dell’83 il quotidiano Libération uscì con la notizia in prima pagina che i gay stavano morendo a causa del vaccino dell’epatite B fornito dall’Istitut Pasteur Productions che era inquinato col presunto virus di Gallo.
L’OMS confermava che le accuse erano fondate e che l’IPP aveva mancato una promessa formale, fatta nel ’79, di sottoporre a test il vaccino destinato all’estero, e che questa violazione era grave soprattutto
perché l’IPP si era servito di fonti sospette (di origine americana) per procurarsi il plasma da purificare e trasformare in vaccino.
Accuse gravissime. Si può fare qualcosa per evitare il contagio? Risponde indirettamente il dottor Murray della Biogen: “Un vaccino che non rischia contaminazione Aids sarà prodotto tra tre anni”. (Nature, 14 – 28.7.83)
Cosa ha risposto alle accuse dell’OMS l’Istitut Pasteur Production? Il direttore della ricerca, M. Prunet, ha spiegato che il vaccino è sottoposto a due procedimenti (centrifugazione e trattamento con aldeide formica) che eliminano tutti i virus.
“Se il virus dell’Aids ha proprietà che i biologi possono comprendere, i trattamenti lo eliminano – ha detto Prunet – altrimenti non ho risposta da dare”. (Nature, 14.7.1983)
1983, settembre – Qualcuno è convinto di aver visto ne l’Espresso oppure in Panorama le foto del virus di Gallo e che davanti alle prove fotografiche non si può discutere ! Evidentemente il virus esiste. Ma attenzione visionate prima queste nuove ricerche:
https://mednat.news/2023/03/29/23426/
Le prime foto (fasulle), di questo presunto virus sono state pubblicate con rilievo dalla rispettata rivista medica inglese The Lancet e le più spettacolari sono quelle del fotografo svedese Lennart Nilsson.
La foto (False) di Lancet (ii, 52-53; 1983) di “un virus dell’Aids preso dal sangue di un nero dello Zaire” fu riprodotta con rilievo da molti giornali e provocò grande commozione contro i neri in Belgio, paese che mantiene molti rapporti con il Congo/Zaire.
I neri, e non solo in Belgio, ebbero parecchio a soffrire per quell’ondata di ostilità.
1983, ottobre – Ma era giustificata l’ondata di malcontento contro i neri ? Un mese dopo aver pubblicato quelle foto, The Lancet dovette ritrattare ed ammettere che c’era stato un grosso equivoco.
Il virus dell’Aids di quelle foto non era il virus, ma un organello che si trova in tutte le cellule: un endosoma. (Nature, 27.10.1983)
Da questo momento in poi, gli epidemiologici sostituiscono i medici. I medici non si raccapezzano più su cosa stia succedendo, ma gli epidemiologi dell’OMS non perdono tempo ed organizzano in Danimarca una conferenza sull’Aids. Partecipano 130 rappresentanti di altrettanti stati. Lo scopo è quello di organizzare anche in Europa un equivalente del Cdc.
1984 – Secondo l’esperto J. Groopman in Europa ci sono 300 casi di Aids che possono essere stati contagiati dagli africani. Dice che il Cdc ha mandato una commissione in Zaire ad esaminare la situazione.
Conferma la voce, già accennata l’anno prima da Lancet che gli emofiliaci sono una categoria a rischio (perché il sangue è infetto) e scrive che l’Aids è diventata la seconda causa di morte tra gli emofiliaci, dopo le emorragie (Nature). La causa dell’Aids secondo Groopman è ancora misteriosa ma ci sono “buone probabilità” che sia il virus HTLV.
Nessuno sul momento sospetta che ciò non sia vero, ma dopo qualche anno Duesberg produrrà le cifre e dimostrerà che Groopman ha raccontato una pila di balle.
1984, marzo – E’ un mutante? Interviene il direttore di Nature in persona, Maddox, il quale avanza l’opinione che, se l’agente del contagio dell’Aids è ancora sconosciuto, ciò può dipendere dal fatto che è mutante (Nature, 8.3.1984). Questa ipotesi viene raccolta da tutti e dopo un po’ ogni laboratorio che si rispetti scoprirà il suo mutante.
Nasce l’HTLV-III
1984, aprile – “Scoperto il colpevole!”: Scienze pubblica con grande rilievo che finalmente si è certi che il responsabile dell’Aids è il virus che è stato trovato da Gallo e da Montagnier, così come è certo che il virus si trasmette per contagio. Adesso il virus è chiamato HTLV-III dal gruppo di Gallo e LAV/IDAV dai francesi.
1984, maggio – “E’ proprio lui!”. Nature segue di poche settimane l’annuncio di Scienze, e aggiunge bugie alle bugie. L’editoriale annuncia ai lettori che “l’Aids, un mistero fino a poche settimane fa, è stato trasformato in un’altra malattia virale”. E poi “l’Aids è solo la seconda malattia ed essere associata ad un retrovirus. L’altra è la leucemia delle cellule T, tipica del Giappone del sud”. Probabilmente il redattore non aveva studiato bene la lezione, infatti persino Gallo non pretende che il suo virus della leucemia trasmetta veramente la leucemia (vedi aprile 1983).
L’ipotesi dei retrovirus è nata per dare una causa a malattie ancora incomprensibili o incurabili, per esempio per spiegare la leucemia con il contagio quando invece tutti i parametri puntano in direzione dell’ambiente, che ovviamente non è contagio.
Intanto, per l’Aids hanno deciso di spendere 10 milioni di dollari per costruire un palazzo, negli Stati Uniti, dedicato allo studio… dei retrovirus ! (Commissione Presidenziale, 1987)
Il ministro della salute degli Stati Uniti, signora Margaret Heckler, è raggiante: “La scoperta del virus è un trionfo sulla malattia. Grazie a Gallo e a Montagnier !”.
Si discute anche sui vari virus proposti, e in particolare se HTLV-III e LAV siano proprio uguali. Esaminando gli elementi a disposizione, ossia gli isolati di Gallo e Montagnier, un esperto scrive “secondo me le somiglianze superano le diversità”. Però non bisogna tener conto delle foto che sono state pubblicate da Montagnier, perché “le foto di Montagnier non sono quelle di un retrovirus”. (M. Essex)
La procedura che il governo americano ha seguito per dare in appalto a terzi la produzione in massa del test dell’Aids è stata una farsa.
Ecco i fatti e le date a partire dal giorno in cui viene comunicato al mondo che è finita la caccia al responsabile dell’Aids perché è un virus.
1984, 26 maggio – Comunicazione ufficiale che Gallo e Montagnier hanno finalmente trovato il virus dell’Aids (Scienze). Gallo ha anche preparato il prototipo di test di sieropositività ma non ha la capacità di produrre e distribuire i milioni di test che saranno richiesti ogni anno.
1984, 3 giugno – L’U.S. Publice Health Service, l’ente federale che si occupa della salute, di cui fanno parte sia il Cdc che il Nat. Institute Of Health, lancia improvvisamente un bando di concorso per la produzione in massa del test di Gallo. La prima selezione è realizzata mediante gli stessi tempi del bando, ristrettissimi, in modo da escludere chi non era pronto in anticipo. Alle ditte interessate si concedono solamente dieci giorni per fornire tutta la documentazione necessaria. Quante unità di test serviranno? Secondo uno dei capi della Croce Rossa americana, il dottor Peter Rage, ne serviranno 12 milioni solo per il sangue raccolto dalla Croce Rossa.
Si presenta subito un problema dovuto al fatto che la sostanza che Gallo chiama virus dell’Aids si moltiplica solo con il sistema inventato dallo stesso Gallo. Nel bando è prescritto che i laboratori che dovranno produrre il test debbono impratichirsi con le tecniche di Gallo (Nature, 10.5.1984). Non è concesso cambiare.
1984, 14 giugno – 20 ditte farmaceutiche hanno risposto in tempo al bando di concorso e un comitato si è riunito per valutarle. All’inizio si produrranno test ELISA (Enzime-Linked Immuno-adSorbent Antibody
test). Non è molto preciso, ma è economico.
1984, 5 luglio – Tutto fatto. Tra le 20 ditte il governo USA ne ha scelte cinque. Ciascuna delle cinque ditte dovrà pagare al ministero del tesoro il 5% del prezzo dei test. Tra queste cinque c’è la Du Pont che pochi anni dopo avrà praticamente il monopolio.
1985 – Entra in scena la Francia
A dicembre 95, l’Istituto Pasteur decide di far causa a Gallo per le royalties derivanti dalla vendita del test che scopre gli anticorpi al virus. Montagnier sostiene che Gallo ha approfittato di materiale ed informazioni che l’istituto francese gli aveva fornito. L’accordo era che il materiale dovesse servire solo per la ricerca. Gallo nega di aver usato le informazioni che i francesi gli hanno mandato.
L’argomento che i francesi presentano è che Montagnier fu il primo a presentare il virus dell’Aids in una pubblicazione scientifica, a maggio dell’83 (vedi maggio 1983) (NYT, 31.3.1987)
Intanto tutti sono occupati a parlare di Rock Hudson che ha l’Aids e va a Parigi a curarsi. A Parigi? Nessuno capisce perché, ma l’Istituto Pasteur diventa importante nel campo dell’Aids.
1986 – E’ la data di nascita della sigla HIV (Human Immunodeficiency Virus, l’attuale nome del virus di Gallo) che è stata scelta da un comitato indipendente in sostituzione delle sigle LAV e HTLV-III nell’ambito dell’accordo in preparazione tra Stati Uniti e Francia. (NYT, 10.4.1987, Scienze 9.5.1986)
1987 – Molto presto, l’AZT, col nome di Retrovir, sarà approvato dalla FDA…. Il prezzo è altissimo e molti pazienti non ce la faranno: tra 8.000 e 10.000 dollari l’anno (NYT, 9.2.1988)
Il giornale non dice che l’AZT costa tanto perché rientra nella legge delle medicine orfane, pronta già dall’83.
Dice esplicitamente solo che non serve per guarire, l’AZT infatti causa anemia e morte, è solo questione di dosi e di tempo.
L’Aids diventa una questione di Stato
L’ultimo giorno del mese di marzo 1987 Reagan e il primo ministro francese Jacques Chirac firmano a Washington un accordo tra USA e Francia per coordinare le ricerche sul virus dell’Aids, per l’educazione dei paesi sottosviluppati e per la spartizione delle royalties. In seguito all’accordo, si prevede che l’Istituto Pasteur e i NIH, ossia il governo americano, si divideranno le royalties provenienti dai brevetti per i test atti ad individuare il virus, e ciascuna delle due parti verserà l’80% delle royalties ad una nuova fondazione internazionale per l’Aids. La giustificazione ufficiale per la partecipazione della Francia è che anche Montagnier ha scoperto il virus e il relativo test per gli anticorpi, e quindi ha diritto a metà dei profitti. Ma questa è una bugia povera, di quelle che ne richiedono tante altre per stare in piedi. Montagnier è stato tirato su ad avventura iniziata.
Nessuno si chiede come mai l’accordo non è tra scienziati ma tra governi. Nessuno sembra notare che sono le due metà del mondo colonialista, quella francofona e quella anglosassone a stringere un’alleanza per educare tutto il mondo ad abituarsi all’Aids, un’epidemia che si sta costruendo a tavolino.
La cronologia ufficiale
All’accordo USA – Francia è legata una minuziosa cronologia degli avvenimenti relativi alla scoperta del virus, che è stata firmata da Gallo e da Montagnier e serve a legittimare l’accordo stesso e a stabilire diritti e precedenze. La cronologia parte dal 1970. Nella cronologia è scritto che l’idea dell’Aids nacque presso il Cdc, l’ente federale americano delle malattie infettive, e il dottor Robert C. Gallo è indicato come colui che per primo suggerì che questa nuova malattia era probabilmente causata da un retrovirus. Fin qui tutto bene: i dati confermano la cronologia. Poi i fatti dicono una cosa e la cronologia un’altra. La cronologia infatti prosegue dicendo che questa idea che l’Aids è causato da un virus venne a Gallo a febbraio dell’83, ma questo non è vero. Già a settembre dell’82, ossia cinque mesi prima, Nature aveva pubblicato che:
“Robert Gallo del National Cancer Institute sta studiando i pazienti di Aids in funzione del virus HTLV perché il virus HTLV ha una simpatia per i T-linfociti, e perché è endemico nei Caraibi” (vedi settembre 1982).
Del resto non c’è niente di strano nel fatto che nell’82 Gallo studiasse il virus che lui stesso aveva scoperto due anni prima. Ma perché hanno affidato alla storia una bugia? La scoperta del virus di
Gallo è ritardata fino alla primavera dell’84 per far posto a Montagnier.
Gallo il suo miracoloso virus lo ha pubblicato nel 1980 e ha scoperto anche il test per rivelarne le tracce e ha brevettato i liquidi necessari per farne moltiplicare i frammenti in laboratorio. Nella cronologia ufficiale la scoperta del virus di Gallo è invece ritardata fino alla primavera dell’84 per far posto a Montagnier, che è arrivato sulla scena col suo virus dell’Aids nell’83, quando già tutti i giochi erano fatti, compresa la legge delle medicine orfane (quella su cui era basato il monopolio dell’AZT).
Non è la prima volta che la storia viene calpestata, e in questo caso le parti coinvolte, sia Gallo che Montagnier, hanno fatto finta che tutto il lavoro fatto da Gallo e soci fino al 1983 non valeva nulla ai fini delle precedenze perché, hanno detto, Gallo aveva scoperto e poi studiato… un virus sbagliato. Anzi, due.
Montagnier arriva sulla scena nel mese di maggio ’83 con un documento pubblicato nel numero del 20 maggio del settimanale Scienze in cui si legge che dalle glandole linfatiche di un malato di linfoadenopatia è stato isolato materiale che potrebbe essere interpretato come un nuovo virus. Tutto qui. Una scoperta che a tutti i laboratori del settore capita di fare continuamente e che solo in via molto eccezionale supera il vaglio delle prove successive.
Nella vertenza con gli Stati Uniti Montagnier ha sostenuto che il suo virus e i virus HTLV-I e II di Gallo sono diversi, e che il suo è il vero virus dell’Aids, mentre quelli di Gallo non lo sono. Su questa differenza gli avvocati di Montagnier hanno basato la causa, e le loro tesi sono state accettate. Come è stata presentata al pubblico questa storia ?
Quando il New York Times ha dato la notizia della firma dell’accordo ha riassunto così la vicenda: “A maggio dell’83 il gruppo di lavoro dell’Istituto Pasteur [ossia Montagnier] pubblicò nella rivista scientifica Scienze uno studio in cui mostrava di aver isolato ed identificato un retrovirus diverso da HTLV-I e HTLV-II. Il virus, preso da un paziente con le glandole linfatiche gonfie, fu in seguito chiamato LAV dal gruppo dell’Istituto Pasteur. Le glandole linfatiche gonfie possono essere un sintomo precoce di Aids. Nel settembre ’83 il gruppo del dottor Montagnier rendeva nota con lo stesso mezzo la scoperta del LAV in pazienti con Aids” (NYT, 4.1.1988).
Negli accordi tra gli Stati Uniti e la Francia la monografia di Montagnier pubblicata in Scienze nell’83 è fondamentale, ed è proprio su questo documento che formalmente si basa il patto che i due governi hanno stretto per gestire l’Aids a livello mondiale. E Gallo come ha reagito? Invece di opporsi ferocemente all’intruso, Gallo ha addirittura aiutato Montagnier. Se prendiamo quel numero di Scienze del 20 maggio 1983 vediamo che insieme all’articolo di Montagnier ci sono due articoli di Gallo in cui questi sostiene che esistono diversi tipi di virus HTLV, almeno due, e che lui non è più tanto sicuro che il suo virus HTLV sia il vero responsabile dell’Aids (vedi sopra: 20 maggio 1983). Il suo presunto virus forse arriva come conseguenza della malattia, dice adesso Gallo: “Forse è una infezione opportunista”.
Forse è un imbroglio
Secondo la cronologia ufficiale ci viene chiesto di credere che:
1. Gallo ha scoperto il vero virus dell’Aids solo nell’84, un anno dopo Montagnier, ed è il virus HTLV-III;
2. Il virus che Gallo aveva scoperto nell’80 e su cui il Cdc stava lavorando dal ’78 era un falso virus dell’Aids, ossia evidentemente non causava l’Aids;
3. Solo successivamente Gallo si sarebbe reso conto che il virus HTLV- III, da lui scoperto nell’84, era uguale a quello che Montagnier aveva scoperto nell’83.
Queste affermazioni sono firmate da entrambi gli scopritori, e fanno parte della cronologia ufficiale dell’Aids, ma sono palesemente false. Se invece sono vere, allora è falsa la dichiarazione che il ministro della sanità Magaret Heckler aveva fatto al mondo tre anni prima del patto, quando aveva annunciato che era stato finalmente scoperto il virus dell’Aids, e che si trattava proprio di quello scoperto da Gallo e Montagnier, e che i due virus erano identici.
Insomma: sono diversi, e Montagnier ha qualche diritto da avanzare, oppure sono uguali e allora Gallo è l’unico scopritore ? Che ne dice il professor Montagnier ?
Nossignore, dice Montagnier, non sono affatto uguali, e infatti lui lo aveva scritto chiaramente nella ormai famosa monografia pubblicata da Scienze nell’83: le proteine del suo virus “erano in rapporto con, ma chiaramente diverse da, le proteine dei precedenti isolati da HTLV” (Scienze, 20.5.1983, p. 868).
Se il suo virus fosse stato uguale a quello che Gallo aveva scoperto tre anni prima, il merito della scoperta sarebbe andato tutto a Gallo, e addio accordo tra Francia e Stati Uniti.
E adesso viene il bello.
Come ha fatto Montagnier nell’83 a documentare che il suo incerto virus era “chiaramente diverso” dal virus HTLV che Gallo aveva presentato tre anni prima ?
Montagnier non ha mai documentato questa differenza così cruciale tra i vari virus HTLV, e oggi esiste la certezza che non avrebbe mai potuto farlo. Infatti Montagnier ha avuto queste informazioni personalmente dallo stesso professor Gallo. Questa affermazione, che sembra incredibile, è dello stesso Montagnier e si trova tra le note della sua ormai famosa monografia dell’83, allegata per la storia al patto USA – Francia: “So che esistono differenze tra i vari virus HTLV, perché le ho apprese da una comunicazione personale del professor Gallo”.
E Montagnier come ha risolto il problema di far riprodurre in laboratorio il suo virus, visto che nessuno al mondo ci riusciva ? Non l’ha risolto, e Scienze informa che anche Montagnier ottiene i suoi pezzi di virus dal laboratorio del dottor Gallo.
Quindi Gallo e Montagnier hanno detto entrambi il falso, sono complici, e per l’esistenza del virus dell’Aids siamo ancora una volta ricondotti a credere alla parola di Gallo, il quale però, da quel momento in poi, avrà come garante il potere mondiale.
Se vogliamo credere alla cronologia ufficiale, fino all’83 il virus dell’Aids non era stato ancora trovato, e quello che nell’83 gli americani stavano producendo per clonazione per conto proprio e per conto dei francesi era un virus sbagliato. Tutta la scienza dell’Aids, che non è cambiata dall’83 ad oggi, comprese le categorie a rischio, sarebbe basata su un virus sbagliato ! Più facile credere nel castigo divino…
Signori, questa era (ed è) la “SCIENZA dell’Aids”. – By BandAlex
Tratto dal forum di: luogocomune.net
E per terminare ecco le ultime info sul tema:
Nel 1984 lo scienziato federale USA Robert Gallo annunciò in una conferenza stampa mondiale la “scoperta” di un nuovo letale e presunto virus.
Nessuno aveva mai visto alcuna prova o articolo scientifico che confermasse le sue parole. 24 ore dopo ottenne il brevetto del primo “test fraudolento dello Hiv” per identificare gli anticorpi del virus nel sangue. Una psicosi di massa seguì con la forza di uno tsunami psichico fortemente voluto e sostenuto dai mass media.
Da Liz Taylor a Sharon Stone, da Bono a Carla Bruni: quando la scienza manda sul palco le star e non gli scienziati, qualcosa non torna. E qui, non torna proprio nulla. In seguito divenne sempre più chiaro che questo virus, dotato di poteri straordinari, era in grado di “nascondersi” (nessuno lo ha mai visto al microscopio elettronico, cosa ammessa anche dal Nobel Luc Montagnier in una delle sue tante e sconvolgenti ammissioni/dichiarazioni), “mutare” (quindi anche i test dovrebbero mutare la loro capacità diagnostica per poter continuare ad identificarlo), di discriminare in base al genere (su 10 persone colpite 8 sono uomini, preferibilmente omosessuali o tossicodipendenti, cosa incompatibile con le leggi della virologia e delle malattie infettive, secondo la medicina ufficiale).
In seguito Montagnier iniziò a dichiarare che lui il virus non lo aveva mai isolato in laboratorio, che non lo aveva mai purificato e senza purificazione era impossibile affermare che esistesse.
Vari specialisti di microscopia elettronica come Charles Dauguet, consulente di Montagnier, confermarono il tutto. E questo “tutto” venne addirittura pubblicato nel 1997 sulla più prestigiosa rivista di virologia del pianeta, Virology appunto: “nessuna traccia di ciò che viene chiamato Hiv è osservabile al microscopio elettronico” e ciò vale per qualsiasi altro virus, perché scambiano degli esosomi creati dalle cellule per aiutare le cellule malate, per un presunto virus, in quanto sono incompetenti.
Uno dei tanti articoli dimenticati e nascosti velocemente, mai citati nei testi di medicina, come quelli che dimostrano che le proteine attribuite all’Hiv si trovano naturalmente nella placenta umana, che la cosiddetta “carica virale” si trova anche in persone sieronegative e perfettamente sane, che migliaia di persone sono risultate positive e poi negative ai test Hiv in base al laboratorio di analisi scelto, in base al Paese in cui il test è stato effettuato (già, in ogni Paese i criteri per la diagnosi variano, se prendete un aereo, perdete la “diagnosi”.
Sarebbe bello perdersi un cancro per strada prendendo un aereo.). “Possiamo essere esposti all’Hiv molte volte, senza che si instauri una infezione cronica; il nostro sistema immunitario ERADICHERA’ il VIRUS in POCHE SETTIMANE, se abbiamo un buon sistema immunitario”, anche perché i virus tossici in Natura NON esistono !.
Bisognerebbe spiegarlo a quanti, trovatisi positivi ad un test che secondo chi lo produce non identifica un bel niente, iniziano ad assumere una chemioterapia orale quotidiana e a vita con effetti collaterali indistinguibili da quella definizione politica in continuo mutamento che l’ “l’Aids”. Anche questo è scritto chiaramente nei bugiardini dei farmaci antiretrovirali (anti-Hiv).
Bisognerebbe spiegare loro che proprio lui, Luc Montagnier, il più grande esperto mondiale di Hiv, che ha preso un Nobel 24 anni dopo (??) la “scoperta” di un micidiale virus che ha comunque permesso alla popolazione dell’Africa sub-sahariana di raddoppiarsi in poco più di 20 anni, ha pubblicamente fatto capire che le leggi del mercato non guardano in faccia a nessuno. Una coscienza pentita, dopo decenni di miliardi guadagnati su persone che forse erano malate di altro o forse non lo erano per nulla ?
Persone come il popolo africano, malnutrito, disidratato a causa della poca e ipercontaminata acqua disponibile, e quindi chiaramente immunodepressa per ragioni che la medicina conosce da qualche secolo (Campagne vaccinali).
Bisognerebbe spiegarlo a chi ha bruciato miliardi di dollari nella ricerca di un “vaccino”, promesso entro il 1986 e che ogni tanto ancora si sente nominare quando i fondi iniziano a scarseggiare. Ma porsi una domanda no eh ? Lo scopo di un vaccino qual sarebbe ?
Risposta: creare gli anticorpi., (che comunque è una teoria fasulla). Bene.
E la diagnosi di Hiv come si effettua ? Risposta: con dei test (che sono comunque fasulli) che dicono di trovare gli anticorpi dell’Hiv.
Domanda: se anche esistesse un vaccino e tutti lo facessimo, diventeremmo tutti “sieropositivi”. Come distinguere un “vaccinato” da un “infettato” ?.
La logica sgretola l’intricata matassa di mass media corrotti e complici e di scienziati che su questa bugia hanno non solo guadagnato miliardi. Ma distrutto milioni vite. Incredibile vero ?
E come spieghiamo il fatto che in ognuno dei fogli illustrativi dei “test Hiv” venga scritto a chiare lettere “Non è uno strumento diagnostico per confermare la presenza di Hiv nel sangue umano”.
Non ci credete ?
Lecito. Fate la prova: andate a fare il test ma chiedete prima di vedere il foglio illustrativo. Avrete delle belle sorprese nelle reazioni di chi vi troverete di fronte…
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AIDS: e…… se FOSSE TUTTO un ERRORE ?
Già in diverse occasioni su queste pagine si è sottolineato uno dei più grandi e più taciuti meriti di Internet: quello di far conoscere anche verità “non ufficiali”, alternative, e, perché no, scomode.
Un esempio ? A tutti noi è stato inculcato un “sacro terrore” dell’AIDS, e una serie di informazioni su come evitare questa malattia. Ma dietro al ritardo nel trovare cura e vaccino per questo morbo, forse potrebbe celarsi una terribile e sconvolgente verità… che potrete apprendere “surfando” il Web.
Nel 1984, l’allora Ministro della Sanità statunitense Margaret Heckler ed virologo Robert Gallo dell’Istituto Superiore di Sanità annunciarono in una conferenza stampa che era stata individuata una nuova malattia virale, trasmessa attraverso il sangue o i rapporti sessuali. Fu detto che il virus che causava la malattia era l’HIV, e che sarebbero occorsi circa due anni per individuare un vaccino e sconfiggerlo.
A distanza di ben tredici anni e miliardi di dollari spesi in ricerca, nessun vaccino è stato scoperto né ci sono indizi che siamo in procinto di averlo; e neppure è stata individuata una cura efficace.
È lecito in questa situazione domandarsi perché siamo a questo punto.
Nel corso del tempo sono diventati sempre più insistenti le voci di coloro che credono che l’AIDS sia qualcosa di molto vicino ad una truffa organizzata. Si tratta di un fronte dissidente, forte ormai di centinaia di aderenti, tra cui premi Nobel e scienziati di altissimo livello, che attacca la teoria virale, mettendo in dubbio il legame tra HIV ed AIDS, ed addirittura arriva a negare l’esistenza del virus HIV.
Un fronte di personaggi che – non stentiamo a crederlo – sono stati emarginati ed hanno perso finanziamenti e lavoro per aver osato mettersi contro la teoria dominante.
Molti di questi personaggi, e le loro teorie sconosciute ai più, sono reperibili su Internet.
Fra i principali siti troviamo quello di Peter Duesberg, biologo molecolare di fama mondiale, avversato per le sue spietate critiche alla teoria dell’AIDS. Il suo sito è reperibile all’indirizzo http://www.duesberg.com/.
Il principale accusato da parte dei “dissidenti” è proprio lui, Robert Gallo, il quale nel frattempo è diventato milionario grazie al test dell’HIV da lui brevettato ai tempi dell’annuncio dell”84, ed anche potentissimo dato che gestisce ingenti fondi stanziati per la ricerca sull’AIDS. Anche se Gallo sosteneva di aver isolato lui il virus HIV, l’Istituto Pasteur di Parigi lo denunciò poiché il virus risultò lo stesso già scoperto da un ricercatore francese, Luc Montagner, che aveva inviato alcuni campioni a Gallo.
Fu in seguito deciso che i due fossero considerati co-scopritori, dividendosi i proventi della scoperta.
Un’indagine successiva sempre connessa alla vicenda ha addebitato a Gallo altri comportamenti poco encomiabili, ma non ha danneggiato più di tanto il “padre” di una teoria così importante..
MOLTE STRANEZZE
In effetti sono molte le stranezze di questa malattia, che la teoria virale non riesce a spiegare.
Tanto per cominciare, il suo comportamento non somiglia affatto a quello di un contagio generalizzato. Le prime stime parlassero di 200.000 sieropositivi in Italia, con un tempo di raddoppio dell’ordine dei 10 mesi: oggi tutti gli italiani dovrebbero essere sieropositivi. Invece già da parecchi anni i sieropositivi in Italia sono stabilmente circa 100.000. L'”establishment” obbietta che ciò è dovuto ai risultati positivi della campagna di prevenzione.
Rispondono i dissidenti che i risultati delle campagne di prevenzione non ci sono stati affatto. Prova ne è il fatto che le prostitute, che dovrebbero essere particolarmente colpite da una malattia a trasmissione sessuale, sono invece praticamente immuni dall’AIDS: in Italia, nel 1993 soli 6 (!) casi di malate di AIDS non tossicodipendenti, 22 nel ’95; altre malattie veneree risultano invece in aumento, smentendo che sia cresciuta l’attenzione alla profilassi.
Ma non finisce qui. Quasi tutti ritengono che AIDS e sieropositività siano praticamente sinonimi.
E invece, moltissime persone sieropositive da anni non si ammalano affatto di AIDS, né hanno per questo alcun effetto negativo.
Ma la cosa ancora più sconvolgente è che ci sono persone che sono considerate affette da AIDS, ma non sono affatto sieropositive! Test effettuati in Africa addirittura pongono la correlazione tra sieropositività e malattia intorno al 50%. Una tale situazione è assolutamente anomala per qualsiasi malattia che pretende di essere di origine virale, come ci spiega Michael Martinez, sul documento “Why HIV Does Not Cause AIDS”
(Perché l’HIV non causa l’AIDS), http://www.ot.com/~kevinb/aids.html
Spiega Martinez: perché si possa parlare di infezione da germi, debbono essere verificati i cosiddetti “postulati di Koch“: ovvero i microbi devono essere presenti in tutti i casi di malattia, e devono essere biologicamente attivi; devono poter essere isolati e accresciuti in coltura; i microbi in coltura devono riprodurre la stessa malattia se introdotti in un altro ospite; e devono essere di nuovo trovati nell’organismo ospite. Come si vede, anche se si tratta di microbi e non di virus, siamo di fronte a regole più che altro dettate dal buon senso. Gallo invece sovverte totalmente queste regole, perché è possibile ritrovarsi malati anche senza virus !.
TROPPI ANELLI MANCANTI
La “sindrome da immunodeficienza acquisita”, come ci è stato insegnato, debilita le difese immunitarie, spianando la strada ad altre malattie; sono queste, e non l’HIV, a portare alla morte il paziente. Queste malattie “complicanti” sono attualmente enumerate in 29. Ma, cosa strana, tra esse c’è il carcinoma uterino, che è a tutti gli effetti un tumore, e che di conseguenza non si capisce cosa abbia a che fare con il sistema immunitario…
Un’altra, il sarcoma di Kaposi, è per ammissione degli stessi CDC (centri epidemiologici) statunitensi, “non causata dall’HIV ed indipendente da esso”! E poi, sembrerà incredibile, ma anche l’affermazione “l’HIV causa l’AIDS”, data da tutti per scontata, non è affatto provata con sicurezza. Kary Mullis – premio Nobel nel 1993 per la chimica per aver inventato uno strumento fondamentale di analisi del DNA, la PRC – racconta che nel 1988 stava preparando una relazione in cui doveva giustificare l’affermazione “l’HIV causa l’AIDS”. Essendo un’affermazione importante, decise di citare il lavoro che lo dimostrava, e domandò ai suoi colleghi quale fosse il riferimento bibliografico più opportuno.
Gli risposero che era una cosa nota, e che non era necessario. Ma lui non desistette, e lo cercò nella biblioteca, Nulla. Allora cominciò a chiederlo a tutti i congressi a cui andava, ma nessuno seppe rispondergli; finché non gli capitò di domandarlo addirittura a Luc Montagnier, il co-scopritore dell’HIV. Montagnier, sorpreso, gli disse di citare un certo studio. Mullis rispose che quello studio non si occupava di quella dimostrazione.
“No, in effetti”, disse Montagnier. Guardandosi attorno per trovare una via d’uscita, disse “perché non cita quel lavoro sul retrovirus della scimmia ?” “Ma quello che succede alle scimmie non prova quello che cerco io. E poi si tratta di un lavoro uscito pochi mesi fa. Io cercavo il lavoro originale che dimostrò per la prima volta il legame tra AIDS e HIV nell’uomo”.
A quel punto Montagnier corse a salutare un collega che aveva visto da un’altra parte della sala. Nemmeno lo scopritore dell’HIV sapeva indicare chi avesse dimostrato che esso causava l’AIDS; non lo hanno fatto né lui né Gallo. La domanda di Mullis è ancora lì, irrisolta, su Internet..
La “CURA” dell’AZT (farmaco molto tossico)
Non ci pare questo il luogo adatto per addentrarci in argomenti complessi come il meccanismo d’azione dell’AZT – troverete tutto, anche in italiano, su Internet http://www.geocities.com/Hollywood/Set/2184/pag0.html ; facciamo però notare che l’AZT, considerato come l’unico farmaco efficace contro l’AIDS, è in realtà estremamente tossico, tanto che pochi riescono a sopportarlo per più di poche settimane. Il farmaco venne sintetizzato dalla Burroughs Wellcome nel 1964, sull’onda della scoperta dei retrovirus; esso doveva essere una cura per un’ipotetica origine virale del cancro, ma si rivelò completamente inutile, tanto da non essere nemmeno brevettato, ed anche la teoria da cui nacque fu superata. Con l’arrivo dell’AIDS, il farmaco fu rispolverato ed approvato in tutta fretta dalla FDA (Food and Drug Administration, l’ente statunitense che verifica l’efficiacia dei farmaci), anche grazie a studi, poi smentiti, che ne dimostravano l’efficacia sull’HIV. Ci sono fondati sospetti che l’AZT sia cancerogeno (non meraviglia, poiché esso agisce sulla replicazione del DNA), e che la sua tossicità abbia ucciso molti sieropositivi che prima stavano benissimo! Il famoso campione Earvin “Magic” Johnson, risultato sieropositivo nel 1991, pare abbia assunto AZT per pochi giorni, risultandone debilitato, e che abbia subito smesso.
La sua salute migliorò subito, tanto che vinse alle Olimpiadi del 1992. In una recente conferenza stampa Magic ha dichiarato di non essere più malato di AIDS.
Un altro dei tanti misteri di questo caso..
PERCHÉ ?
Se le cose stanno davvero così, c’è da domandarsi come si possa aver seguito per tanti anni una strada tanto sbagliata. La spiegazione non può essere una sola. Tanto per cominciare, tutti noi “profani” abbiamo un sacro timore della virologia; si tratta di un campo ormai tanto specialistico che poche possono essere le voci in grado di criticare autorevolmente il dettato del luminare di turno. L ‘AIDS si è appigliato perfettamente alle nostre coscienze perché risveglia i nostri timori ancora presenti delle epidemie pestilenziali. Il fatto che si sia sostenuta la trasmissione per via sessuale lo rende perfetto per supportare le tendenze sessuofobiche e moralistiche che sono così forti in gran parte della nostra società. I ricercatori dell'”establishment” hanno ricevuto somme da capogiro per sconfiggere una malattia che è tuttora una causa di morte trascurabile se paragonata all’infarto, al cancro ed agli incidenti automobilistici, e che non si va nemmeno diffondendo. Nei paesi africani l’AIDS è un ottimo modo per ricevere finanziamenti: nel 1992 il governo Ugandese ebbe sei milioni di dollari per lo studio e la prevenzione dell’AIDS, e soli 57.000 per la cura della malaria, che in Africa uccide un milione di persone l’anno !
C’è anche la testimonianza dei coniugi Krynen che, dopo aver creato in Africa un’organizzazione di 230 persone per aiutare i bambini orfani di genitori colpiti da AIDS, sono passati da posizioni “catastrofiste” all’aperta affermazione che “la catastrofe AIDS è in realtà una grossa bolla di sapone”.
Questa bolla di sapone, però, arricchisce moltissime organizzazioni di ricerca ed assistenza, in Africa e fuori….
COSA FARE ?
I “dissidenti” sono stati spesso zittiti con l’accusa di attentare alla salute pubblica, invitando la gente ad abbassare la guardia su una grave malattia. Ma, ora che possiamo leggere il loro pensiero su Internet, ci viene da chiedere: e se invece avessero ragione? Non sono altrettanto gravi lo sconforto e l’emarginazione di coloro che si sono sentiti appestati, i tanti avvelenati dall’AZT, ed i miliardi sottratti alla ricerca su altre gravi malattie o dirottati su avventurieri senza scrupoli? I dissidenti dell’AIDS non vogliono ovviamente la crocifissione dei tanti che, per la maggior parte in perfetta buona fede, sostengono la poco proficua teoria virale dell’HIV; essi hanno solo un appello. Chiedono che un gruppo di qualificati esperti indipendenti riesamini le prove contro o a favore del ruolo dell’HIV nell’AIDS, e che vengano svolti seri studi epidemiologici in proposito.
Nonostante i mezzi ed il potere dell'”establishment”, la loro voce si fa sempre più forte, grazie anche alla forza della democrazia di Internet. In questo articolo troverete molti siti alternativi sull’AIDS; molti sono in lingua inglese.
Esiste un interessante sito italiano, che vi racconta di Magic Johnson e degli effetti negativi della cura con AZT.
Ce n’è abbastanza per farsi venire più di un dubbio. (si ringrazia Fabrizio Ruggeri per la collaborazione).
vedi Protocollo della Salute
“Il paziente malato di Aids NON muore a causa del virus dell’HIV ma per alterazioni dell’assorbimento intestinale e quindi per ipoalimentazione (malNutrizione), dovuta a una grave micosi.” (By Dott. Gerhard Orth, Leuthkirch)
RIQUADRO
Alcuni siti “alternativi” sull’AIDS; gran parte sono in inglese. Se avete problemi con l’idioma d’oltremanica, per una volta vi consigliamo un tradizionale libro cartaceo: “AIDS: la grande truffa”, Edizioni SEAM, ISBN 88-8179-048-3, lire 30.000, scritto dai pionieri dell'”AIDS alternativo” Luigi De Marchi, psicologo, e Fabio Franchi, infettivologo.
Anche se esso sposa l’ipotesi “nichilista” (l’HIV non esiste), su di esso trovate gran parte degli argomenti presenti in questi siti. È anche toccata l’altra “vexata quaestio” della “mucca pazza” e dei “prioni“..
– http://www.duesberg.com – Il sito ufficiale di un famoso virologo e grande oppositore della teoria ufficiale..
– http://www.ot.com/~kevinb/aids.html Why HIV Does Not Cause AIDS – Una lunga dissertazione sul perché la teoria virale non convince, sui guai causati dall’AZT, ed una proposta per ridurre gli isterismi ed adottare una cura meno invasiva..
– http://www.ucmb.ulb.ac.be/~joan/nonwork/AIDS.htmlAIDS – Un articolo del Sunday Times di Londra che passa in rassegna i membri del fronte “dissidente”.
– http://www.africa2000.com/CNDX/aidsvocs.htm AIDS Opposition – Una raccolta di frasi “illuminanti”, scritte da studiosi ed esperti anche non dissidenti (tra cui Sabin, l’inventore del vaccino antipolio), che dovrebbero far pensare sulla vera natura dell’AIDS….
– http://www.geocities.com/SunsetStrip/2587/aidswork.html Colman’s AIDS Page – Anche tra i “dissidenti” le posizioni sono diverse. Questo lungo e ricco ipertesto, che scende molto nel tecnico, non nega l’esistenza dell’HIV, ma propone una spiegazione alternativa dell’AIDS, legata alla sifilide..
– http://www.geocities.com/Hollywood/Set/2184/pag0.html – Distorsioni Temporali Il sito italiano di opposizione sull’AIDS; molto illuminanti sono le storia dell’AZT e di Magic Johnson..
– http://www.refuse-resist.com/iajr/ International AIDS Journalism Review – Un sito di notizie sull’AIDS (poche, per la verità…).
– http://www.virusmyth.com/aids/ Rethinking AIDS – Un sito interamente dedicato alle ipotesi alternative sull’AIDS. C’è un lavoro di Gallo e colleghi dell’88, e una risposta di Duesberg..
– http://www.livelinks.com/sumeria/aids.html The Immune System – Altra raccolta di articoli sull’AIDS “dissidente”. Interessante il documento “whatif.html”, che racconta alcune “papere” della medicina “ufficiale”: ad esempio un’ondata di pellagra in USA, negli anni ’30, che fu scambiata per un’epidemia; furono prodotte alcune bizzarre teorie epidemiologiche, analogamente a quanto accade con l’AIDS, finché non fu scoperto che la causa era solamente alimentare…
sito con finale: / è invece un articolo con le critiche della ricercatrice Eleni Papadopulos – Eleopulos all’attuale inaffidabile test di sieropositività.
– http://thorup.com/HEAL/healindex.html Health Education AIDS Liaison – Un’associazione che vuole aiutare i malati di AIDS con metodi alternativi e non intrusivi..
– http://www.csulb.edu/~d49er/Issue26/26nmullis.html – Un articolo su un altro illustre oppositore del legame HIV-AIDS: il premio Nobel Kary B. Mullis.
Gli sconvolgenti documenti ufficiali, alcuni dei quali totalmente inediti in Italia, che provano la truffa dell’Hiv-Aids.
Fatti a me ben noti, da naturopata e giornalista investigativo e dati per scontati già nel 1983….
Frutto di 3 anni di ricerca intesa e ostacolata di un dottore italiano che, minacciato di morte, è emigrato all’estero. Facciamo girare e diffondiamo il più possibile per favore. Grazie a tutte/i.
http://www.scribd.com/doc/135713547/Hiv-La-Frode-Scientifica-Del-Secolo-documenti-Ufficiali
“Hiv” e la farsa mondiale del 1 dicembre di ogni anno è la: Giornata mondiale del virus che NON crea l’Aids
Gallo US, uno dei 2 “scopritori del virus HIV, l’altro e’ il francese Luc Montagier, smentisce se stesso in tribunale in Australia…confermando tutte le affermazioni di altri eminenti ricercatori che affermano che il virus non crea-produce l’aids, anche perché non è stato mai veramente isolato né fotografato….vedi qui i documenti: http://www.vacciniinforma.it/?p=3686