GALVANISMO = CORROSIONE GALVANICA o ELETTROCHIMICA in ambiente umido
ELIMINAZIONE effetti bioelettrici delle AMALGAMI e Protesi DENTALI
PROTESI SALUBRI
Il Thiomersal dei vaccini produce danni anche gravi
Metalli tossici
Danni al sistema enzimatico da Vaccini e metalli
By Giusy Arcidiacono (CT) – arcidiaconogiusy@hotmail.com – Perito Commerciale – chimico
Sindrome della permeabilita’ intestinale ed autismo
Metalli tossici dei vaccini = Autismo vedi: PDF – dott. M. Proietti
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica
GALVANISMO:
Le Differenze Di Potenziale (DDP) fra mucosa buccale e metalli di protesi, variano a seconda del tipo di metallo, del pH buccale; le DDP fra cavita’, mucosa buccale e metalli variano maggiormente da paziente a paziente, non solo in base al tipo di metallo.
La presenza contemporanea di amalgami dentali ed altri metalli produce “galvanismo” anche senza contatto diretto.
Il “contatto” della saliva (soluzione salina) con l’amalgama, altre leghe o altri tipi di metalli per mezzo della conduzione elettrica che si instaura, può portare disturbi alla salute, anche importanti.
In bocca, i sintomi principali sono: gusto metallico, bruciore alla bocca, edema alla lingua, leucoplachia, lichen, alterazione del pH salivare, disturbi intestinali e digestivi.
Ad azione sistemica invece si hanno sintomi piu’ importanti tipo: alterazione del pH digestivo, del sistema enzimatico, della flora batterica, candidosi, affaticamento, anemie, alterazioni dei valori ematici, cefalee, paresi, vertigini, dolori muscolo-scheletrici, palpitazioni ed alterazioni posturali, cervicali, acufeni, ecc.
Vi sono numerosi casi documentati di guarigione dai sintomi dopo rimozione di otturazioni in amalgama ed altri metalli presenti in bocca.
Qualche esempio:
Maschio, 40 anni, amalgama consistente, in contatto con corona d’oro antagonista, sintomi: costanti correnti, gusto metallico, dispnea, diarrea, dolore alla costola destra, perdita di peso – appena rimosso il contatto fra amalgama e corona d’oro, scomparsa dei primi due sintomi, ci vollero due mesi per ristabilire la salute compromessa..
Femmina, 45 anni, ponte in oro sopra una otturazione di amalgama, nella mascella inferiore, provoco’ costanti correnti e galvanismo, nervosismo, apatia, vertigine, attacchi di epilessia, palpitazioni, dolori alla testa, cervicale, alle braccia, ed alle gambe;
Sostituendo la protesi con un’altra solo in oro, i sintomi scomparvero in 15 giorni.
Il Titanio, il Cromo Cobalto e la Zirconia sono tossici per la salute…….un report mondiale
http://www.mediavida.com/foro/off-topic/titanio-peligro-para-la-salud-533911/2
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Corrosione galvanica (Galvanismo) o elettrochimica in ambiente umido
vedi anche: Elettrolisi + Materiali Dentari e denti tossici + Protesi + Rilascio metalli
Il meccanismo della corrosione galvanica o elettrochimica si produce secondo un processo ad umido e si innesca quando duemateriali di diverso potenziale elettrico (nobiltà differente), vengono posti a diretto contatto tra di loro (accoppiamento galvanico), in presenza di un terzo elemento (elettrolito, es. nella bocca, la saliva leggermente salata).
Le reazione che avvengono durante il processo di corrosione sono tutte redox.
In questa situazione si genera un flusso di elettroni dal materiale meno nobile (avente potenziale maggiore), denominato anodo o polo positivo che si ossida (dissoluzione), verso quello più nobile avente potenziale minore, denominato catodo o polo negativo che si riduce.
Quindi per convenzione, nel materiale si ha la circolazione di una corrente continua i dalla zona catodica a quella anodica e una i in verso opposto nell’elettrolita, trasportata dal movimento degli ioni disciolti.
Pertanto si riscontra un aumento della velocità di corrosione del materiale meno nobile (per esempio zinco, ferro, nichel) e una diminuzione della velocità dell’attacco corrosivo del materiale più nobile (per esempio rame, argento, acciaio inox).
I concetti alla base della corrosione per contatto galvanico di metalli possono essere estesi anche agli accoppiamenti di metalli e leghe con materiali da loro differenti, quali ossidi e solfuri, purché dotati di conducibilità elettronica (per esempio magnetite, solfuri di rame e ferro, grafite).
L’entità della corrosione dipende:
– dalla differenza di potenziale che si crea tra i due elementi e che è tanto più grande quanto più distanti sono gli elementi stessi nella scala dei potenziali standard (scala galvanica o nobiltà);
– dalla quantità di ossigeno presente nell’ambiente;
– dal rapporto tra la superficie complessiva dei due metalli e quella del metallo meno nobile.
La nobiltà relativa dei diversi materiali metallici non risulta essere univocamente definita dai valori termodinamici riportati nella serie elettrochimica dei potenziali di equilibrio di ossidoriduzione per le reazioni di ionizzazione dei vari metalli.
È necessario, infatti, conoscere anche i valori dei potenziali che i diversi materiali assumono una volta immersi in ambienti aggressivi “reali”, stabilendo in questo modo delle serie galvaniche “pratiche”, relative al comportamento dei vari materiali metallici qualora vengano accoppiati nei differenti ambienti in esame.
La nobiltà di un materiale metallico può infatti variare in un ampio intervallo di potenziale in dipendenza delle condizioni sia dell’ambiente (composizione, valore di pH, temperatura, presenza o assenza di condizioni di scambio termico, agitazione,…) che del materiale metallico (passività a seguito della presenza di film superficiali protettivi o attività quando la superficie metallica è direttamente a contatto con il mezzo aggressivo).
In termini applicativi, la realizzazione di accoppiamenti di materiali prossimi tra loro nelle serie galvaniche dovrà essere considerata favorevole, risultando questi materiali tra loro “galvanicamente compatibili”, mentre dovrà essere il più possibile evitato l’impiego di materiali tra loro lontani nella serie galvanica d’interesse.
Nel processo di corrosione per contatto, in qualche caso può verificarsi un’inversione di polarità della coppia per cui il materiale inizialmente si comporta da catodo e viceversa.
Un esempio classico è quello della coppia Zn-Fe in acque naturali a temperatura elevata; lo zinco, metallo meno nobile e inizialmente anodico rispetto al ferro, a seguito della formazione di un film passivante stabile di ossido di zinco dotato di conducibilità elettronica, assumerà nel tempo un comportamento catodico rispetto al ferro.
Tra i fattori che regolano la corrosione per contatto va ricordata la conducibilità elettrica dell’ambiente aggressivo. Infatti, nei mezzi dotati di elevata conducibilità l’attacco è intenso e si fa sentire a distanze elevate, mentre in ambienti con alta resistività la corrosione risulta limitata alla zona anodica in prossimità della giunzione con l’area catodica. Per tale motivo questo tipo di corrosione risulta particolarmente grave in acque di mare ma non in acque dolci che hanno una conducibilità di almeno due ordini di grandezza più bassa.
Un altro fattore importante nella regolazione della corrosione galvanica è rappresentato dal rapporto tra le aree catodiche e quelle anodiche; le condizioni più sfavorevoli si realizzano quando l’area anodica è piccola rispetto a quella catodica, in quanto l’attacco corrosivo si concentra sull’area limitata. Un esempio tipico può essere l’impiego di elementi di giunzione in ferro (chiodi o viti) su strutture in rame.
La prevenzione o il contenimento della corrosione per contatto possono essere realizzati evitando il contatto tra materiali di nobiltà molto diversa o isolando tra loro, ove possibile, materiali metallici differenti. Anche l’impiego di rivestimenti protettivi o di inibitori può ridurre il rischio di corrosione per contatto. Qualora sia impossibile evitare l’impiego di una coppia di materiali metallici tra loro non compatibili, si può ampliare la catena galvanica, introducendo un terzo metallo, meno nobile di quelli costituenti la coppia, agente quindi come anodo sacrificabile.
Tratto da. it.wikipedia.org
MINERALOGRAMMA = test per conoscere il livello ed il tipo di intossicazioni da minerali e metalli tossici
IMPORTANTE: DENTI DEVITALIZZATI e CANCRO
Collegamento scioccante: il 97% di tutti i pazienti oncologici terminali, aveva fatto in precedenza una procedura dentale (denti devitalizzati)
vedere su:
http://humansarefree.com/2014/02/shocking-connection-97-of-all-terminal.html?m=0#sthash.YzBWXGrm.dpuf
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Metalli in bocca, Bimetallismo – Gennaio 2003 – CES-Body
http://www.mces-corporel.fr/Patients/Informations/Bimetallisme.htm
By Jean-Marie Danze – Laurea in Scienze Chimiche, Univ ex-assistente presso l’Institute of Pharmacy, Consultant in Biophysics.
Non esiste un materiale universale adatto a tutti i pazienti! L’intolleranza o persino l’allergia a determinati materiali è una questione di geni o di consapevolezza acquisita. Ogni materiale dovrebbe essere testato su ciascun paziente. Non posso farci nulla se la medicina ha basato tutto il suo sistema su un DOGME errato basato su statistiche. Ci sono un gran numero di persone che rispondono a questi studi statistici, ma ce ne sono altri che non si trovano nella stessa gamma di sensibilità. Non posso farci niente, è la natura che lo vuole.
Vorremmo ringraziare qui la società “Creative Editions & Productions sprl” per averci autorizzato a pubblicare sul nostro sito il seguente articolo, pubblicato nel n ° 114 dell’ottobre 2002 del Dental World.
Note di JM Danze
Bibliografia e documentazione
Leghe metalliche utilizzate in odontoiatria, effetti galvanici … le loro conseguenze sulla salute
Un’intervista con Jean-Marie Danze *
The Dental World: Mr. Danze, sei conosciuto in Europa per le tue posizioni di leader nel campo dell’inquinamento elettromagnetico. Puoi spiegarci da dove viene il tuo interesse per i problemi di salute legati alle leghe dentali?
JM Danze: La biofisica è una scienza sulla relazione tra mondo vivente e fisica. Ciò che è più naturale, da quel momento in poi sarà interessato ai fenomeni elettrochimici che si verificano nelle bocche di alcune persone. Inoltre, ho incontrato diversi anni fa un noto tossicologo belga (i cui libri erano stati tradotti in 29 lingue): Marc Lefèvre, che è morto da allora, che mi ha insegnato la tossicologia. Mi aveva offerto il libro “Toxicity of Industrial Metals” di Ethel Browning (Ed.Butterworh, Londra, 1960).
The Dental World: puoi spiegare questi fenomeni in modo più dettagliato?
JMD: È molto semplice, lo abbiamo imparato tutti quando eravamo alle superiori.
Quando due metalli diversi sono simultaneamente immersi in un elettrolita comune, tra questi due metalli appare una differenza di potenziali elettrici. Questo è misurato in volt (V) o millivolt (mV). Questo è il modello dello stack Leclanché (1877).
The Dental World: Sì, certo, ma nella cavità orale?
JMD: Sappiamo che la saliva è un elettrolita di composizione molto complessa, simile a quella dell’acqua di mare, il cui pH varia tra 6,3 e 7,3 e la cui temperatura oscilla intorno ai 37 ° C. Quando sono presenti nella cavità orale, leghe o amalgama di diverse composizioni, a volte ci sono differenze nel potenziale elettrico tra due parti metalliche. Queste differenze potenziali (misurate in valori relativi) possono raggiungere fino a 1500 mV e anche di più.
The Dental World: Ma come si spiega che è solo di recente che siamo interessati a questo problema?
JMD: C’era poca importanza attribuita a questo fenomeno, probabilmente perché non era concepito che potesse essere la base dei processi iatrogeni, ma oggi lo sviluppo delle conoscenze in fisiologia e in particolare nella tossicologia di i metalli hanno posto la questione dei metalli protesici in prima linea nelle notizie. Molto recentemente, inoltre, il quotidiano francese dell’associazione dei consumatori “Que Choisir” del gennaio 2002 pone molto chiaramente il problema delle corone dentali e delle protesi orali contenenti nichel.
Il prof. R. Soremark del Karolinska Institute di Stoccolma [1] ha mostrato migrazioni ioniche da protesi dentarie. Queste migrazioni erano già state oggetto di numerose pubblicazioni in Germania ben prima della guerra [2]. Solo 21 giorni di sperimentazione per mostrare indiscutibilmente la corrosione dell’amalgama, i ganci in cromo cobalto e l’aumento della concentrazione di argento, il mercurio nello smalto ei denti dentinali chiusi in amalgama.
Lo stesso problema sorge nella chirurgia ortopedica e da essa deriva una nuova disciplina; il suo scopo è la “biocompatibilità” dei metalli. I materiali biocompatibili sono materiali che le cellule viventi accettano e integrano nella struttura tissutale (quindi non rifiutano) [3]. I test di questi materiali possono essere facilmente eseguiti in vitro mettendoli ad esempio in presenza di osteoblasti (tecnica utilizzata per impianti) o espianti di epitelio gengivale [4-5].
The Dental World: quali possono essere le conseguenze sulla salute di questi fenomeni elettro-galvanici?
JMD: gli effetti galvanici nella cavità orale possono avere due tipi di conseguenze dannose:
- La potenziale differenza generata dalla “cellula” (s) può a sua volta disturbare il sistema neurovegetativo del paziente. Non dimentichiamo che attualmente il potenziale operativo delle membrane cellulari (neuroni) è di circa 45 mV (Premio Nobel 1991, B. Sakmann ed E. Neher). Tuttavia, durante il sonno, il contatto tra le mascelle non è fisso e la maggior parte delle persone normali ha un leggerissimo bruxismo, che quindi trasforma la corrente continua di base in impulsi che possono costituire informazioni elettriche dirompenti.
Quando osserviamo i rami del nervo mascellare e la distribuzione dei loro dendriti a ogni radice del dente, possiamo capire che una nevralgia del trigemino può essere posizionata a causa di un effetto galvanico (scariche microelettriche) che si diffonde dal scatto verso il nervo. La vera soluzione è la coagulazione del ganglio di Gasser (praticato nelle cliniche del dolore)? Non dovremmo prima esaminare i denti (potenziali elettrici e overflow della radice)? In altre parole, l’allarme dovrebbe essere distrutto prima di scoprire l’intruso?
Possono anche verificarsi disturbi neurovegetativi, come vertigini, disturbi del sonno, tinnito e disturbi della vista.
- Quando due metalli diversi costituiscono una pila, l’elemento metallico più reattivo (secondo la convenzione scelta, il più elettropositivo) passa gradualmente in soluzione sotto forma di ioni. La saliva, con la sua particolare composizione, è un mezzo ideale per formare l’elettrolita di questa cellula tra le masse di otturazioni o protesi in presenza nella cavità orale. Sviluppa quindi semplicemente un processo di corrosione elettro-galvanica.
La corrosione elettrica non è un fenomeno peculiare dell’odontoiatria; è una delle maggiori preoccupazioni per tutti gli elettrochimici e tutti gli ingegneri metallurgici [6]. È oggetto di una disciplina di specializzazione universitaria. È noto, ad esempio, che gli idraulici, quando su un tubo dell’acqua, un raccordo in ottone è montato su un tubo di acciaio o un radiatore, l’acciaio si corroderà molto rapidamente. In odontoiatria, questo caso dovuto alla presenza di un’amalgama al lato o sotto una corona contenente oro può indurre intossicazione, sottintossicazione o sensibilità allergica, in seguito al rilascio di argento, mercurio, rame, stagno, zinco, gallio, indio …
Tuttavia, abbiamo saputo per alcuni decenni che i nostri processi cellulari sono governati da enzimi specifici e i ricercatori sono stati in grado di identificare tra questi enzimi oltre 600 metallo-enzimi necessari per il profondo metabolismo delle nostre cellule. Questi metallo-enzimi che possiedono nella loro struttura un particolare metallo (per esempio, ceruloplasmin, un enzima a base di rame che consente l’attacco di ferro) possono essere selettivamente bloccati da un certo numero di metalli la cui massa atomica e reattività sono vicine a quello del metallo specifico all’enzima. In breve, questi metalli distruttivi prendono il posto del metallo designato sulla molecola, giocano in qualche modo il ruolo di un’esca e un blocco. Questo aspetto dell’intossicazione metallica non è evidente all’inizio del processo e può provocare una serie di sintomi disparati e inusuali di una particolare sindrome nota.
Inoltre, è anche noto oggi che basse concentrazioni di nichel o cobalto o cromo impediscono la riparazione dei filamenti di DNA danneggiati. Ciò può in alcuni casi indurre un effetto mutageno o addirittura cancerogeno [11-12-13].
The Dental World: come possono i dentisti affrontare questi problemi sul posto per trovare una soluzione?
JMD: In termini di salute pubblica, questi motivi giustificano ampiamente l’interesse che ogni terapeuta deve dare ai fenomeni galvanici nella cavità orale. In un’intervista che ho avuto di recente con il mio amico Jean Huss, uno degli iniziatori di Environmental Ambulance del Granducato di Lussemburgo, ha detto: “Riesci a immaginare che molte persone vengano a consultare il specialisti di ambulanze ambientali vedono i problemi di salute mal definiti che hanno attribuito all’ambiente domestico risolto con la rimozione di metalli dentali? “
The Dental World: Sì, ma in pratica ?
JMD: il punto 1 può essere facilmente compreso e circoscritto misurando le differenze potenziali mediante speciali elettrodi (autoclavabili) adattati a un semplice millivoltmetro. Procediamo con misure incrociate. Il millivoltmetro indica la polarità della cellula della bocca e il polo più negativo sarà la lega da eliminare. Questo di solito sarà una lega di metallo base o amalgama.
Maggiore è la differenza nei potenziali di elettrodi tra le parti metalliche in presenza, più saranno facilitati i passaggi in soluzione sotto forma di ioni. La misurazione dell’intensità della corrente in mA fornisce l’espressione quantitativa del fenomeno, cioè della quantità di metallo che subisce corrosione e rilascio sotto forma di ioni. In breve, la presenza di una corrente misurabile nei microamperi conferma il funzionamento reale e continuo della cellula orale.
Alcuni professionisti contestano questo metodo di misurazione perché vengono utilizzati solo due elettrodi. In effetti, potremmo implementare un terzo elettrodo (di riferimento) per ottenere misurazioni in valori assoluti. Ciò complicherebbe inutilmente le cose, perché quello che stiamo cercando è la differenza potenziale relativa tra due parti metalliche per guidare il professionista nel suo lavoro di eliminazione della (e) lega (o) (o amalgama) responsabile del fenomeno.
The Dental World: i dispositivi messi sul mercato misurano il potenziale tra la parte metallica protesica e il rivestimento della guancia. Questa misura è significativa?
JMD: Alcuni terapeuti misurano la corrente galvanica tra la parte protesica e il rivestimento della guancia o tra la parte protesica e la pelle, questo è un errore perché la resistenza interna della cellula così misurata è molto alta e non riflette la realtà .
L’interesse della misurazione deve risiedere precisamente nella misurazione della differenza di potenziale tra i due punti di contatto di una batteria, come faremmo per controllare una batteria di torcia elettrica. Non c’è bisogno di andare oltre il livello dell’istruzione secondaria per capirlo!
The Dental World: Esistono dispositivi per misurare sia la differenza di potenziale che la corrente galvanica in mA?
JMD: Sul mercato tedesco ci sono dispositivi che misurano simultaneamente e registrano sulla stampante la differenza di potenziale e la corrente galvanica in microampere (intensità del fenomeno di corrosione che indica la quantità di ioni rilasciati). Questi dispositivi sono pratici e affidabili, ma un semplice multimetro per elettricisti con elettrodi adeguati può fornire lo stesso risultato. Hai solo bisogno di divertirti!
The Dental World: Quando si decide di posizionare una protesi metallica o un particolare tipo di chiusura nella bocca di un paziente, devono essere prese alcune precauzioni?
JMD: riguarda il punto 2 sopra menzionato. Vediamo cosa ci dicono le leggi dell’elettrochimica: esiste una scala di potenziali di riduzione dell’ossidazione per i metalli (Tabella 1) [7].
In sintesi, ogni metallo in reazione rilascia uno o più elettroni e questo fenomeno è accompagnato da una differenza di potenziale misurabile in millivolt (mV). Nel 1963, Sargent (Chicago) pubblicò una scala di scorrimento intitolata “Sargent Chemical Predictor” per predire quali metalli potevano muoversi l’un l’altro in una reazione (per esempio analitica) in cui sarebbero stati incontrati.
Troviamo per esempio:
Zn Zn2 + + 2e (+ 763 mV rispetto al normale elettrodo di idrogeno)
Se lo zinco è messo in presenza di rame in una soluzione elettrolitica, sarà dissolto in rame:
Cu Cu2 + + 2e (- 337 mV / ENH)
Poiché un metallo con un potenziale di reazione negativo muoverà un altro metallo il cui potenziale è relativamente più positivo.
La protezione delle parti in acciaio (Fe) mediante zincatura (Zn) è un’applicazione tecnologica di questo fenomeno. Lo zinco protegge il ferro passando in soluzione.
Fe Fe2 + + 2e- (+ 440 mV / ENH)
Zn Zn2 + + 2e- (+ 763 mV / ENH)
DmV = 323 mV
Tabella dei potenziali redox dei metalli utilizzati in odontoiatria (lo zero è dato dal normale elettrodo di idrogeno -ENH)
Durante la seconda guerra mondiale, le “Liberty Ships” potevano scendere lungo lo scafo in attesa di attracco, con cilindri di zinco collegati allo scafo mediante cavi saldati. Lo zinco si corrode polarizzando il guscio e lasciando il ferro intatto, grazie a una differenza di potenziale di circa 323 mV (l’acqua di mare che serve da elettrolito per la batteria così formata). Oggi, lo stesso assemblaggio è realizzato per proteggere le carcasse di acciaio degli edifici, ma usando elettrodi di magnesio (i cui sali sono meno inquinanti di quelli dello zinco)
Il fenomeno è lo stesso per le parti in lega e l’amalgama in bocca, ma qui è il passaggio in soluzione del metallo più elettropositivo (il più reattivo) che ci riguarda. Il contatto diretto metallo / metallo tra le parti della bocca non è necessario per generare questo fenomeno [2], la conduttività della saliva è sufficiente.
The Dental World: nella tabella che ci presenti, ci sono metalli più comunemente usati di altri in odontoiatria. Quali di questi sono più dannosi di altri?
JMD: Oggi sappiamo che 28 metalli diversi (e 2 non metalli) sono utilizzati nella realizzazione di protesi dentali in metallo.
I metalli principali, quantitativamente, sono berillio (o glucinio), alluminio, titanio, tantalio, manganese, rutenio, cromo, gallio, germanio, ferro, cobalto, zinco, nichel , Indio, stagno, molibdeno, rame, palladio, zirconio, rodio, iridio, mercurio, platino, argento e oro.
La tabella ci dice che possiamo generalmente considerare che qualsiasi metallo situato a un livello di questa scala sarà dissolto da un metallo situato più in basso.
Ad esempio, il nichel presente in una lega è in grado di provocare la dissoluzione del ferro, ma l’oro sarà in grado di solubilizzare il nichel. Il gallio è in grado di solubilizzare l’alluminio, il berillio.
Questa scala non è assoluta, perché il pH e la composizione chimica della saliva in determinati momenti della giornata possono fluttuare e modificare il potenziale elettrodico di uno o più metalli nella cavità orale. Ma queste fluttuazioni hanno solo un piccolo impatto sul comportamento elettrochimico generale di una data “batteria della bocca”. Basta che tutti le misurino per realizzarlo. Anche un bambino di 10 anni è in grado di misurare una batteria orale.
Ma, dobbiamo enfatizzare nel passare il caso di berillio, che si trova in cima al tavolo, vale a dire inevitabilmente passando in soluzione quando viene portato in presenza di qualsiasi altro metallo. Quante persone hanno ancora leghe di berillio in bocca? Tuttavia, il potere cancerogeno di questo metallo, anche nelle tracce, è ben consolidato (Enciclopedia Medico-chirurgico Française e Merck Index).
The Dental World: Ma i metallurgici ci dicono che molti metalli, possono essere rapidamente ricoperti da uno strato di ossido o idrossido, che induce una passivazione rispetto ad una corrosione più profonda!
JMD: In tutti i processi di corrosione, i fenomeni di passivazione temporanea o depolarizzazione possono rallentare o attivare il passaggio di ioni in soluzione.
Ma una cosa è certa è che masticando cibo e bruxismo erodono costantemente i sottili strati di ossido (strato di passivazione) e rilasciano queste sostanze nel tratto digestivo dove l’acido cloridrico gastrico contribuirà alla soluzione ossidi metallici finemente suddivisi. Si può ritenere che, nonostante le affermazioni di alcuni cosiddetti specialisti, la passivazione dei metalli nella cavità orale sia inesistente, date le condizioni meccaniche alle quali sono sottoposte le leghe! La prova è che le leghe si consumano nel tempo! Cosa è successo al prodotto di questa usura?
La condizione della superficie ottenuta mediante lucidatura o stampaggio ha un’influenza molto effimera, ritardando al massimo alcuni giorni i fenomeni di corrosione. Le foto scattate con un microscopio elettronico a scansione mostrano questo inequivocabilmente [8]. D’altra parte, la lucidatura di una vecchia lega o di un’amalgama porta in superficie l’area e riattiva l’effetto di stack.
Le Monde Dentaire: alcuni professori francesi di chirurgia dentale ci dicono che includere un metallo in una lega, ad esempio il mercurio in un’amalgama contenente stagno, crea una nuova molecola chimica in cui i componenti perdono le loro proprietà chimiche individuale.
JMD: Un punto importante dovrebbe essere la nostra attenzione: la metallurgia classica ci insegna che i fenomeni di corrosione sono accentuati dalla presenza di impurità contenute nei metalli. E tutto il metallo gioca per l’intera lega in cui è presente, il ruolo dell’impurità.
Un esempio doloroso per i consumatori è ben noto nella moderna industria siderurgica: le lastre sono fatte di minerali di ferro e rottami riciclati (automobili che sono state ripulite da elementi non metallici, rottamate, compattate in balle e caricate come altoforni.Questi pacchi contengono alluminio, zinco, piombo, cadmio, cromo, rame, stagno, ecc.) e i corpi fatti da queste piastre si arrugginiscono spontaneamente se non trattati non immediatamente, a causa degli effetti dei micropali formati dalle impurità metalliche contenute nel ferro. Una leggenda corre tra i dentisti francesi, mantenuta con cura in luoghi elevati: “una lega sarebbe un nuovo composto chimico che non avrebbe nulla in comune con i metalli costituenti presi singolarmente”. Qualsiasi chimico metallurgico può affermare categoricamente e senza errori che in una lega, ogni metallo mantiene le sue proprietà chimiche originali, anche se la lega è stata perfettamente fusa. Inoltre, nessuna lega è un mix perfetto! In qualsiasi lega ci sono micro-zone non omogenee in cui uno dei costituenti forma piccoli edifici cristallini di metalli puri. Ogni metallo presente forma micro zone così eterogenee. Queste aree sono chiaramente visibili al microscopio elettronico a scansione. Dalla superficie appariranno micro-batterie che genereranno aree di corrosione che saranno la fonte di rilascio di ioni metallici. Le quantità di questi ioni non saranno grandi, ma saranno sufficienti per creare sensibilizzazioni di tipo allergenico in soggetti sensibili. (Il semplice contatto con la pelle o le mucose, il nichel o il cobalto, in assenza di corrosione può causare un processo allergico).
The Dental World: se discutessimo ora del caso così controverso dell’amalgama?
JMD: l’ amalgama è un tipo di lega fatta a temperatura ambiente. Il mercurio, che a questa temperatura si trova allo stato liquido (costituisce il 51% dell’amalgama), viene miscelato con una polvere contenente argento, rame, stagno, zinco e mercurio. . Le particelle di polvere sono aggregati di atomi e va da sé che la loro dispersione nel mercurio liquido lascerà molti di questi aggregati. Non ci sarà soluzione totale di metalli nel mercurio. Esaminato da un microscopio elettronico, una sezione in un amalgama mostra aggregati ben differenziati della stessa lega mercuriale periferica (più omogenea). Ogni grano così differenziato si formerà con il mercurio circostante, nella saliva, una micro-batteria con la dissoluzione del metallo più elettropositivo, cioè argento, zinco, stagno o rame. La corrosione progredirà lentamente in profondità … Se, nella cavità orale, mettiamo in aggiunta una corona d’oro, verrà formata una nuova batteria, ma questa volta tra mercurio e oro e il mercurio andranno in soluzione sotto forma di ioni Hg2 +. Micro-scavi appariranno e formano canalicoli che si estenderanno alla massa dell’otturazione. Il fenomeno della corrosione del mercurio delle otturazioni in amalgama era già stato conosciuto dai produttori di amalgama in Germania sin dagli anni ’60, come stabilito formalmente dalla Expertise of the Toxicology Institute dell’Università di Kiel nel 1995 [ 2]. È quindi impensabile che questa conoscenza non sia stata filtrata in altri paesi europei.
Inoltre, uno studio dell’Università di Tubinga, pubblicato nel 1996 [9], eseguito su 17.000 pazienti ha dimostrato che le otturazioni in amalgama rilasciano quantità significative di vapori di mercurio nella cavità orale. Alcuni pazienti sono esposti a oltre 200 volte lo standard tedesco accettato per esposizioni professionali, in termini di dose accettabile.
The Dental World: ci viene spesso detto che il cibo e principalmente il pesce sono i maggiori responsabili del mercurio nei nostri tessuti.
JMD: Le dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sostenendo che il massimo assorbimento di mercurio per il grande pubblico verrebbe principalmente dal consumo di pesce (e preso in coro da funzionari della sanità pubblica) sono semplicemente ridicolizzati da il rapporto degli esperti dell’Università di Kiel. Potrebbe essere utile ora chiedere se gli esperti dell’OMS hanno l’obiettivo di proteggere la salute. In ogni caso, se questa è la posizione di questi esperti, ci si può chiedere quali siano le ragioni di tale mancanza di rigore da parte di personalità che dovrebbero essere al di sopra di ogni sospetto.
The Dental World: Ma come spiegare che in seguito ad una perizia dell’Università di Kiel, come convincere le autorità pubbliche a non legiferare energeticamente?
JMD: Possiamo dire in generale che alcuni funzionari della sanità pubblica sono molto leggeri. Ciò appare già nella relazione degli esperti dell’Università di Kiel (per non parlare della pressione esercitata dall’amministrazione tedesca per sedare il caso). Per quanto mi riguarda, penso che sia come in molti settori della salute pubblica, una visione economica a breve termine. Il costo della soluzione non viene valutato nell’economia della sicurezza sociale che rappresenterebbe un declino delle malattie iatrogene legate a determinati metalli dentali, ma nel costo immediato della rimozione dell’amalgama e della loro sostituzione.
The Dental World: Eppure la nocività del mercurio per l’ambiente è riconosciuta! È stato vietato per l’uso nei trattamenti del legno a causa della sua durata. C’è anche il problema della presenza di otturazioni dentali in amalgama nei residui gassosi dei forni crematori.
JMD: Il mercurio contenuto in un flacone di polietilene flessibile e infrangibile (per evitare di diffondere il metallo volatile a temperatura ambiente), portando un’etichetta di avvertimento contro qualsiasi pericolo di manipolazione diventa innocuo in un riempimento dentale! Il miracolo è compiuto … nell’ambulatorio del dentista. Il paradosso diventa tanto più ovvio in quanto lo scarico dei rifiuti di macinazione di amalgama negli uffici dentistici pone problemi all’ambiente. Quindi, le autorità hanno torto la testa cercando di dimostrare che un’amalgama non gamma 2 non rilascia mercurio, che il mercurio sarebbe stato completamente fissato in un nuovo composto chimico con stagno, perfettamente stabile. L’Istituto di tossicologia di Kiel [2] mostra che in Germania, da più di 20 anni, i ricercatori universitari hanno dimostrato che tutte le amalgame dentali rilascia vapori di mercurio e, in alcuni casi, anche sottili gocce di mercurio sulla superficie. I risultati di questa ricerca sono passati al livello dei dentisti! Perché? La scienza non ha lo stesso significato quando coinvolge grandi lobbies industriali.
The Dental World: Ma, ci viene detto ancora, che il mercurio si trova raramente nel sangue e nelle urine dei portatori di amalgama!
JMD: Sì, alcuni tossicologi stanno cercando di mostrarci che l’avvelenamento da mercurio dovuto alla presenza di amalgama non esiste poiché le dosi di mercurio trovate nel sangue e nelle urine sono praticamente le stesse per tutti gli individui, anche per coloro che non portano otturazioni in amalgama. Ovviamente perdono di vista il fatto che sangue e urina sono solo siti di passaggio per il mercurio, sia sotto forma di vapore o sotto forma di sali o sotto forma di metil mercurio. Il giorno dopo la rimozione dell’amalgama ci sarà un significativo aumento di mercurio nelle urine e nelle urine senza precauzioni, ad esempio [9]
Ricorda che nella tossicologia ci sono organi bersaglio e l’intossicazione da metalli a volte consiste in un lento accumulo progressivo di tracce di metallo in questi organi. Ci sono voluti anni (e quanti morti per cancro) per capire che il DDT si accumula preferenzialmente nei tessuti adiposi e connettivi. La tossicologia del mercurio ci dice che gli organi bersaglio del mercurio sono il cervello, i reni e il fegato [10]. Un recente studio, condotto su lavoratori che lavorano nelle miniere d’oro nelle Filippine [14] (l’oro è estratto per amalgamazione), mostra che i lavoratori molto intossicati dal mercurio hanno tutti i sintomi di avvelenamento cronico da mercurio ( idrargirismo), ma non mostrano concentrazioni patologiche di mercurio nel sangue o nelle urine, mentre altri, a prima vista meno influenzati da sintomi osservabili, hanno livelli molto alti di mercurio nel sangue e nelle urine . G. Drasch e il suo team di ricercatori di Monaco che hanno condotto questo studio di un anno concludono che le differenze di dosaggio sono troppo grandi per consentire l’uso di esami del sangue e delle urine come parametri per monitorare l’avvelenamento da mercurio!
Gli studi tedeschi a Tubinga [9] e Kiel [2] avevano già dimostrato che un gran numero di persone nella popolazione soffriva di problemi di salute legati alle otturazioni in amalgama. A volte questi disturbi sono gravi, a volte si riducono a un malessere che non incoraggia la consultazione con un medico. Ma ancora, questi pazienti con mal di testa, nevralgie, vertigini, insonnia, tremori consumano costantemente droghe (che aggiungeranno un nuovo effetto iatrogeno) e costano alla comunità una diminuzione della produttività. .
The Dental World: intendi che la vaghezza sia mantenuta cercando di presentare dati falsi sotto aspetti di verità indiscutibili?
JMD: sto solo segnalando fatti. I problemi storici del sangue contaminato, dell’amianto, dell’encefalite spongiforme bovina, degli ormoni della crescita, hanno mostrato indiscutibilmente che i decisori eletti dalla popolazione hanno posto le preoccupazioni economiche davanti a problemi di salute pubblica. Questi scandali sono stati portati alla luce solo grazie ad alcuni giornalisti indipendenti che stanno facendo realmente il loro lavoro di informazione. Altri problemi di salute ci verranno imposti nei mesi successivi su telefoni cellulari e antenne a relè e politici continuano a seguire la pressione dell’industria rifiutando il principio di precauzione, in quanto è stato formulato e approvato da queste stesse politiche alla Conferenza di Rio. Tutte queste dolorose avventure per molte famiglie e individui colpiti avrebbero dovuto far pensare gli esperti che consigliano le politiche, a meno che i decisori non siano più i politici!
Questo comportamento ci mostra che la salute dei cittadini ha spesso peso solo nei discorsi politici delle campagne elettorali, ma in realtà spesso lascia il posto a enormi interessi finanziari nascosti sotto la maschera dell’interesse collettivo.
The Dental World: quali soluzioni concrete possiamo proporre?
JMD: È chiaro che le leghe metalliche dentarie e le amalgame presentano una serie di problemi.
A nostro avviso, è giunto il momento di trovare un’alternativa all’amalgama. Sarebbe un vero paradosso se, in un’epoca in cui si studiano i razzi per studiare la luna, Giove e Marte, non possiamo trovare un sostituto per l’amalgama.
Come per gli altri metalli, una certa quantità di dati deve essere presa in considerazione.
Il berillio è indubbiamente uno dei metalli più tossici, e il suo potenziale redox indica che è il più sensibile agli effetti elettro-galvanici (passaggio in soluzione). È ancora più pericoloso che la sua densità sia bassa (1,84), quindi una piccola percentuale in peso di berillio non riflette la superficie di corrosione che presenta in una lega (molto più alta della sua proporzione in peso).
A nostro avviso, dovrebbe essere escluso definitivamente dall’odontoiatria e le leghe che lo contengono dovrebbero essere immediatamente rimosse dalle bocche dei pazienti.
La sensibilità di un paziente a una lega o un’amalgama non è una questione di statistiche: è individuale! Anche in questo caso esistono i metodi di approccio e, se lo permetti, avremo l’opportunità di ritornarci più tardi.
Riferimenti bibliografici
[1] Soremark R. et al., “Influenza di alcuni restauri dentali sulle concentrazioni di costituenti inorganici dei denti”, Dep. Prosth. e laboratorio clinico. di Royal Sch. Dent., 1962.
[2] Wassermann et al. “Kieler Amalgam-Gutach” (competenza svolta dall’Istituto di tossicologia dell’Università di Kiel, su richiesta del Pubblico Ministero di Francoforte), 1997. (presto disponibile in lingua francese)
[3] Harmond MF (INSERM SC 31) et al. “Odontoiatria, stomatologia, sperimentazione in vitro della bicompatibilità e del comportamento dei metalli”, Enjeux, n. 74, novembre 1986.
[4] Sigot-Luizard MF (CNRS) “In vitro” valutazione della citotossicità e citocompatibilità di leghe dentali preziose e non preziose sulla cultura gengivale umana organotipica “di prossima pubblicazione.
[5] Wataha JC, Malcolm CT, Hanks CT “Correlazione tra citotossicità e gli elementi rilasciati dalle leghe per fusione dentale”, Int. J. Prosthodont 8: 9-14 (1995).
[6] Philibert P., »Protezione contro la corrosione» p.12-15, Ed. Presses Universit. Dalla Francia, 1973
[7] Danze JM “The Mora System o Rational in Energetic Medicine”, Ed. Ink Paris, 1992 (aggiornato e ristampato).
[8] Hildebrand HF e Champy F., “Biocompatibility of Co-Cr-Ni Alloys”, Plenum Press, New York, 1988.
[9] Roller E., Weiss HD, Maier KH “Studio dell’università di Tubinga sull’amalgama dentale” (2 parti), Istituto di analisi ambientale e Istituto di ginecologia, Univ. Tubinga 1996 (traduzione francese disponibile)
[10] Testud F. “Patologia tossica nei luoghi di lavoro”, Ed. Lacassagne Lyon, 1993, pp.142-146.
[11] Hartwig A., Mullenders LHF, Schlepegrell R., Krueger I, Beyersmann D. “Interazione di nichel (II) con processi di riparazione del DNA: inibizione della fase di incisione nella riparazione di escissione di nucleotidi”, Metal Ions in Biology and Medicine, Parigi (1994) pp.235-240.
[12] Rodilla V., Miles AT, Hawksworth GM, “Tossicità dei metalli e induzione della metallotioneina nelle cellule tubulari prossimali umane coltivate”, ioni metallici in Biologia e Medicina, Vol. 4, Parigi (1996) pp. 88-90.
[13] Littlefield NA, Hass BS, “Effetto del magnesio sul danno al DNA da cadmio, nichel, mercurio e piombo”, ioni metallici in biologia e medicina, (1994) Parigi, pp. 507-512.
[14] Drasch G., Institut für Rechtmedizin, München “Die Werte streuen viel zu stark” Zeitschrift für Umweltmedizin, Heft 4, p.204 (2001).
Nota di JM Danze:
Gli studi svedesi dell’Università di Uppsala, pubblicati nel 2001, fanno luce sulla nostra posizione riguardo ai blocchi dovuti a metalli di sostituzione in vari meccanismi enzimatici. Gli autori hanno notato che nei pazienti con amalgama, il mercurio era presente in alcune cellule del sangue, mentre nei soggetti di controllo non c’era mercurio. Nelle persone con amalgama, nel plasma sono stati rilevati aumenti di rame, ferro, zinco e stronzio). Gli eritrociti (globuli rossi) contenevano un livello più elevato di calcio e un basso livello di magnesio, rame, manganese e zinco. Livelli più elevati di calcio, magnesio, manganese e rame, nonché diminuzioni dello zinco, sono stati riportati nei granulociti neutrofili dei pazienti interessati [15]. Tutto ciò sembra indicare uno squilibrio del fissaggio di questi metalli presenti anche in tracce (le posizioni normali essendo probabilmente occupate dal mercurio o da altri metalli che compongono l’amalgama: stagno, argento, gallio, indio …).
Dalla pubblicazione di questo articolo, dentisti, medici e naturalisti svizzeri membri della Società francofona scientifica internazionale di biocibernetica ci hanno avvertito che spesso usano test “Melisa” in pazienti con intolleranze latenti. alcuni metalli, rivelati dai test di elettro-agopuntura (MORA). Questi test di elettro-agopuntura sono stati poi seguiti sia mediante analisi spettroscopica delle leghe sospette sia mediante saggi di biomarcatori linfocitari sensibili al Melisa. Questi tre tipi di test sono stati tutti confermati ciechi e quindi hanno indicato una chiara tendenza allergica del paziente ai metalli incriminati e alla cosa inaspettata a prima vista, alcuni pazienti erano allergici all’oro e altri al palladio [16, 17]. Questi risultati presentati a un professore di odontoiatria svizzero specializzato in biocompatibilità di materiali dentali hanno dato origine alla risposta spontanea: “Sì, dobbiamo rivedere tutto il nostro metodo di lavoro”. – vedi: articolo originale PDF
Ulteriori riferimenti bibliografici:
[15] Lindh U., Carlmark B., Grönquist SO, Lindvall A; “L’esposizione metallica da amalgama altera la distribuzione di oligoelementi nelle cellule del sangue e nel plasma”; Clin. Chem. Lab. Med. 39 (2), pp. 134-142 (2001).
[16] Stejskal V., Danersund A., Lindvall A., Hudecek R., Nordman V., Yaqob A., Mayer W., Bieger W., Lindh I; “Linfociti specifici del metallo: biomarcatori di sensibilità nell’uomo”. Lettere di neuroendoctinologia ISSN 0172-780X (1999).
[17] Sterzl I., Prochärzkova J., Hrda P., Bartova J., Matucha P., Stejskal V.; “Allergia al mercurio e al nichel: fattori di rischio nella fatica e nell’autoimmunità” Neuroendocrinology Letters, ISSN, 0172-780X (1999).
(*) Corso di laurea in Scienze chimiche, Univ. Liège, ex assistente presso l’Institute of Pharmacy, consulente in biofisica.