DENARO CREATO dal NULLA dalle BANCHE, ISTITUTI di CREDITO e Finanziarie –
Come pagare Stato e banche con denaro scritturale
PERCHE’ le TASSE NON DEBBONO ESSERE PAGATE – IL DENARO (moneta di carta) è ILLIMITATO per TUTTI
Le BANCHE CREANO DENARO ILLEGALMENTE cosi afferma il CLASS ACTION – vedi: Cosa e’ il Denaro ?
John Ruiz Dempsey, BSCr, LLB, criminologo ed esperto in vertenze forensi, ha intentato una causa collettiva (una class action consente ad un’intera collettività di costituirsi parte civile, ndt) per conto del popolo Canadese, nella quale si asserisce che alcuni istituti finanziari sono dediti alla creazione illegale di denaro.
L’accusa, presentata venerdì 15 aprile 2005 alla Corte Suprema della British Columbia a New Westminster, asserisce che tutti gli istituti finanziari che erogano prestiti, sono coinvolti nel piano deliberato volto a defraudare i borrower (soggetti cui viene concesso un prestito, ndt) dando in prestito denaro inesistente, creato illegalmente dal “nulla” dagli istituti stessi.
Dempsey sostiene che la creazione di denaro dal nulla e ultra vires (aldilà del potere legale, ndt) dei convenuti in giudizio e di conseguenza nullo, e che tutti i prestiti concessi con la frode trasgrediscono il Codice Penale.
La causa, che é la prima di questo genere mai intentata in Canada e che potrebbe coinvolgere milioni di cittadini canadesi, sostiene che i contratti stipulati fra il popolo (i “borrower”) e gli istituti finanziari erano nulli o invalidagli e non hanno validità né effetto in virtù della loro rottura anticipata e per la mancata divulgazione di fatti concreti.
Dempsey afferma che la transazione costituisce contraffazione e riciclaggio di denaro in quanto la fonte del denaro stesso, se è stato realmente connesso in prestito dai convenuti in giudizio e depositato sui conti dei borrower. non poteva essere rintracciata né se ne poteva rendere conto.
La causa cita come cospiratori civili Envision Credit Union, Laurentian Bank of Canada, Roval Bank of Canada, Canadian Imperial Bank of Commerce, Bank of Montreal, TD Canada Trust e Canadian Paymont Association.
La parte civile sta cercando di recuperare il denaro e le proprietà, persi a causa di pignoramento per accumulo di “debito” illegale e soddisfazione della garanzia.
In tutti i periodi materiali tutte le banche convenute in giudizio non hanno alcuna base legale per concedere prestiti ai borrower poiché:
1 – queste banche ed unioni di credito non disponevano del denaro da concedere in prestito e, di conseguenza, nemmeno alcuna possibilità di stipulare un contratto vincolante;
2 – i convenuti in giudizio non disponevano di alcuna riserva di cassa, né é loro legalmente consentito di concedere in prestito il denaro dei propri depositanti o membri in assenza di espressa autorizzazione scritta dei depositanti
3 – i convenuti in giudizio non dispongono di investimenti materiali propri da concedere in prestito e rutti i loro “beni” sono “beni cartacei”, principalmente in forma di “crediti esigibili” da loro creati dal “nulla”, derivati da prestiti sebbene il denaro fosse anch’esso creato dal nulla.
I convenuti in giudizio non hanno prestato alla parte civile alcun denaro o bene di qualche valore se non a livello contabile o informatico. In tutte le transazioni effettuate fra convenuti in giudizio e parte civile, gli istituti non hanno prodotto capitali propri per alcuna transazione.
Tutti i capitali sono stati forniti dai borrower. Le pratiche degli istituti finanziari convenuti in giudizio affermale nella causa contrastano fortemente con quelle di istituii di credito responsabili e corretti, i quali prestano effettivamente valuta contante reale e tangibile.
La causa asserisce che le transazioni di prestito sono fraudolente in quanto i convenuti in giudizio non hanno mai consegnato alla parte civile alcun valore: questi convenuti in giudizio non hanno rischiato né perso alcunché, né avrebbero perso nulla in qualsiasi circostanza e, quindi, contro la parte civile non é stato perfezionalo alcun diritto di pegno conforme alla legge ed alla equity (complesso di norme di diritto civile che non ha corrispondente nell’ordinamento italiano, ndt).
Le iniziative a soddisfazione della garanzia, derivanti dall’inadempienza del borrower relativa ai prestiti fraudolenti, sono state intraprese in malafede dalle banche e dalle unioni di credito convenute in giudizio e, in quanto tali, queste soddisfazioni della garanzia sono state sotto tutti gli aspetti atti illegali di conversione ed illecito sequestro di proprietà in assenza del prescritto procedimento legale, il che determina sempre un iniquo profitto per i convenuti in giudizio.
La causa sostiene che i convenuti in giudizio utilizzano pratiche bancarie fraudolente tramite le quali ingannano i clienti, inducendoli a credere che stanno ricevendo “credito” o denaro, quando in realtà ai clienti stessi non viene prestato alcun denaro reale.
Ad ogni modo, la citazione in giudizio descrive una prassi attraverso la quale non esiste concretamente alcun denaro prestato ai borrower che non sia di registro o virtuale.
I borrower non ricevono denaro concreto ma, piuttosto, sui conti dei loro clienti gli istituti finanziari versano come “prestiti” denaro “elettronico” o “creato in modo digitale”, creato dal nulla e senza costi.
I borrower quindi sono tenuti a corrispondere tassi di interesse criminali per denaro che non hanno mai ricevuto.
La causa sostiene che i convenuti in giudizio effettivamente trasformano i consumatori in virtuali schiavi del debito, costringendoli a pagare per qualcosa che hanno mai ricevuto, e quindi impadronendosi delle loro proprietà quando gli interessati non sono più in grado di pagare le banche con denaro concreto.
Fonte: 15 aprile 2005; National Press Relea.se, Contallo: John R. Dempsey, New Westminster, B.C..
email: ctassaclioncpa@hotmaS.com – Tratto da NEXUS n° 56
GUERRA al CONTANTE
DOVE STA SCRITTO CHE DOBBIAMO PER FORZA AVERE UN CONTO IN BANCA ?
Sei un lavoratore dipendente ? Sei un pensionato ? Hai una piccola impresa individuale ?
Per poter lavorare, e quindi vivere, devi per forza avere un conto in banca, altrimenti è impossibile avere lo stipendio. Lo Stato ha infatti abolito da anni il contante per l’accredito dello stipendio, infatti lo paga in denaro scritturale, come le banche e le aziende ai loro dipendenti, abolendo di fatto il denaro contante.
Per l’acquisto di merce in certi luoghi, si obbliga a pagare esclusivamente con carta di credito impedendo l’acquisto in contanti. Violando l’art. 1277 del codice civile, che impone l’accettazione del pagamento in moneta avente corso legale, e l’art. 693 del codice penale, che punisce chiunque rifiuti il pagamento in moneta avente corso legale…
Il problema è che tutto ciò è ILLEGALE.
– Art. 1277 Codice Civile
“I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale“
– Art 693 Codice Penale
“Chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a trenta euro“
Le leggi dello Stato italiano sono chiare: i pagamenti si effettuano con la MONETA A CORSO LEGALE e nessuno può rifiutarsi di ricevere la MONETA A CORSO LEGALE.
Ma cos’è la MONETA A CORSO LEGALE ?
Ce lo dice la Banca d’Italia:
“L’unica forma di moneta legale è la moneta CONTANTE emessa da una banca centrale – per l’euro la Banca Centrale Europea (BCE)”
Quindi la questione è molto chiara: l’unica moneta a corso legale è il CONTANTE e nessuno può rifiutarsi di ricevere denaro CONTANTE per i pagamenti.
Cos’è quindi la MONETA ELETTRONICA che lo Stato ci obbliga ad utilizzare ?
Leggiamo sempre dalla Banca d’Italia:
“La moneta scritturale bancaria [ovvero la moneta elettronica =denaro scritturale] è una forma di MONETA PRIVATA”.
(NdR: quindi qualsiasi privato la può utilizzare….)
La moneta elettronica non è moneta a corso legale, è una moneta privata che porta LUCRO alle banche.
Come fa lo Stato ad abolire o limitare l’utilizzo del CONTANTE che è l’unica MONETA A CORSO LEGALE e costringere il cittadino ad utilizzare una moneta privata che per definizione porta lucro alle banche attraverso interessi e commissioni ?
Come ci siamo ridotti così ? La decennale propaganda mistificatoria contro il CONTANTE è stata portata avanti con grande forza dal circuito bancario e dai suoi camerieri (giornalisti, politici, boiardi di stato ecc.).
Quella dell’evasione fiscale è soltanto una scusa (la vera evasione la abbiamo proprio con la moneta elettronica e con le Banche che evadono 550 miliardi l’anno solo in Italia….), l’obbiettivo è quello di renderci ancora più schiavi controllando il nostro portafoglio, tracciando ogni spesa che facciamo e prelevando direttamente i soldi quando lo Stato ritiene di farlo. Le banche brindano e banchettano grazie ad una classe politica collusa e incapace.
Ma le leggi rimangono, e sfido i politicanti a modificare la definizione di MONETA A CORSO LEGALE. Il vero problema che abbiamo è quello dell’informazione: facciamo sapere a tutti come stanno realmente le cose, le persone devono capire come ci stanno togliendo ogni libertà.
Come disse Henry Ford: “È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.” È nostro dovere informare.
Causa CARIGE: Tribunale a Genova, sulla creazione di denaro – 18/08/2016
Tribunale di Genova: accertamento tecnico sulla creazione di danaro bancario
http://centralerischibanche.blogspot.it/2016/08/tribunale-di-genova-accertamento.html
Tribunale civile di Genova, 18 agosto 2016, udienza nella causa sulla mancata contabilizzazione della creazione di danaro da parte di Banca Carige. L’avvocato di Carige è Paolo Canepa (fratello del magistrato Anna Canepa, segretaria di Magistratura Democratica), dello studio legale Roppo e Canepa, che aveva assistito De Benedetti nella causa sul Lodo Mondadori…
L’avvocato chiede che la causa sia risolta subito per totale infondatezza, invocando la temerarietà della controparte.
Il Tribunale rimanda a prossima udienza, il 4 ottobre 2016 alle 10.15, davanti al Dott. Luigi Costanzo, presidente di sezione nonché presidente vicario del Tribunale, per decidere sulla nomina del CTU.
L’avvocato Marco Della Luna, che rappresenta la parte attrice, costituita da una società finanziaria britannica e da Marco Saba, sostiene che far emergere i ricavi da creazione di danaro da parte delle banche commerciali, nel caso di Carige oltre 25 miliardi, oltreché a risanare il sistema bancario italiano, porterebbe – attraverso la conseguente tassazione – alla messa in sicurezza del bilancio dello Stato.
Una domanda sorge spontanea: se tutto è in regola, perché il management della Cassa di Risparmio di Genova si oppone all’accertamento ?
DENARO
“Il mio denaro depositato in banca, non è mio, ma della banca”. Questa è la verità, che viene sottaciuta e descritta in modo efficace dall’articolo n° 1834 del codice civile riguardo ai depositi in denaro che dice:
“Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà, ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto, ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi. Salvo patto contrario, i versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto”.
Attenzione alle sfumature:
nel momento in cui effettuo un deposito, anche solo aprendo un conto corrente, istantaneamente perdo la proprietà dei soldi, che diventano per legge della banca, diventando io correntista un creditore della banca stessa. Questa, è tenuta a restituirli a richiesta del “depositante”.
In altre parole, il saldo che vedo sul mio conto corrente, è solo apparentemente mio, in realtà è della banca, fino a quando non mi presento per riavere i “miei” soldi.
Questo è quello che ci dice l’art. n°1834 del codice civile.
Che però è in contrasto con ciò che ha risposto il presidente della UE ad una interrogazione italiana su chi e’ proprietario della somma nel proprio conto corrente. – vedi QUI– vedi anche qui sotto
La domanda sorge spontanea: che cosa ci fa la banca con i nostri soldi ?
La risposta sta nel fatto che la banca presta i soldi a qualcun altro chiedendo interessi a tassi elevati e paga interessi ridicoli sulle giacenze di conto corrente dei suoi correntisti. In questa situazione, è evidente che noi non siamo più “depositanti”, siamo in realtà creditori, prestatori o mutuanti della banca.
Il modo in cui ci viene proposto, fa sembrare tutto ciò un ottimo affare, infatti se qualcuno venisse da noi e ci dicesse: ”deposita presso di me i tuoi soldi, te li custodisco bene e ti li lascio sempre a completa disposizione e in più ti pago gli interessi”, non penseresti che sia un affare ? Queste sono le stesse condizioni che ci vengono proposte dal banchiere/bancario, quando accettiamo il contratto di conto corrente. L’escamotage sta nel fatto che ci chiamano depositanti, definiti così dalla legge, in realtà siamo creditori della banca, siamo mutuanti!!!
In altre parole, noi prestiamo soldi alla banca, questa li presta a qualcun altro, quindi sono nel conto corrente ANCHE di qualcun altro.
Come fanno questi soldi a essere a disposizione anche sul nostro conto corrente personale ?
Di chi sono questi soldi ? Vostri, della banca o del soggetto terzo ? La UE ha risposto che sono di colui che li ha sul proprio conto corrente, il tutto in contrapposizione dalle legge italiana che favorisce solo le banche…., ma a questo punto a chi dobbiamo credere ? …alla UE od alla legge italiana ?
La banca, ha presuntamente “prestato” questi soldi non a uno, ma ad altri soggetti che come noi li tengono sul proprio conto e pensano come noi, di essere i proprietari e di disporne liberamente.
Commento: NON è vero che la banca “presta” della carta moneta, essa crea dal nulla delle cifre e li immette nei conto correnti di coloro che gli chiedono un “prestito” facendo firmare un foglio di carta di consenso alla restituzione del presunto “prestito” in realtà quel foglio di carta firmato dal correntista null’altro è che una truffa /estorsiva perpetuata e reiterata da decine e decine di anni, ai DANNI dei correntisti.
In realtà è il correntista stesso che CREA dal NULLA con la propria firma, il denaro che viene immesso sul suo conto corrente e la banca se ne appropria, NON facendo consenso informato al cliente, e derubandolo dei suoi beni creati, facendogli firmare quel foglio di carta e poi gli immette la cifra sul suo conto corrente.
Inoltre la banca immette quella cifra nel bilancio aziendale, nei debiti e NON negli utili, per cui essa incassa in nero nei fatti, ciò che riesce ad estorcere al correntista, con quel foglio di carta truffaldino che ha fanno firmare dietro estorsione, se non paghi ti prendiamo la casa……, perché azzera il debito (fasullo per cui falso in bilancio) e cosi NON paga le tasse sugli utili, e virtualmente è sempre in deficit, e quindi è il più grande evasore fiscale, pari, cosi dice la Corte dei Conti, a 1.000 miliardi di tasse evase…….all’ANNO !
Che ne pensate ?!
Inoltre dicono di prestare i soldi dei “depositanti”, basandosi sul fatto e sulla “speranza” che i correntisti non richiedano tutti contemporaneamente la restituzione dei propri soldi. Se ciò avvenisse, le banche chiuderebbero in mezz’ora perché non hanno soldi. Il correntista rischia di perdere tutto e non aver indietro il proprio denaro, visto che non è suo per la legge italiana, ma per quella europea si !.
Per riportare un esempio di soldi persi, non occorre andare molto indietro nel tempo, basta ricordare il clamoroso fallimento della banca americana Lehmann Brothers nel 2008 e le notevoli ripercussioni che ha provocato a livello mondiale.
Inoltre la “riserva frazionaria” insieme al signoraggio, sono i due “pilastri” che sono alla base del nostro FALSO e CORROTTO sistema economico e cause dell’attuale situazione economica e dei debiti anche degli stati.
Euro, arriva la conferma dell’UE: ci hanno sempre truffato – 13/03/2012
Finalmente arriva la risposta all’interrogazione presentata dall’Europarlamentare Marco Scurria sulla natura giuridica dell’€uro, e finalmente arriva la conferma: ci stanno truffando. Ci hanno sempre truffati. Ma andiamo per ordine.
Marco Scurria aveva chiesto chiarimenti sulla risposta data dalla commissione europea alla prima interrogazione sulla proprietà giuridica dell’euro presentata dall’On. Mario Borghezio, nella quale si affermava che nella fase dell’emissione le banconote appartengono all’Eurosistema, mentre nella fase della circolazione appartengono al titolare del conto sulle quali vengono addebitate. Attenzione perché le parole negli atti ufficiali e nel linguaggio tecno-eurocratico vanno soppesate per bene.
Quindi il commissario Olli Rehn rispondeva a Borghezio che la proprietà delle banconote cartacee (dove troviamo ben impressa in ogni lingua dell’Unione la sigla della Banca Centrale Europea) è dell’EUROSISTEMA.
Ma cos’è quest’Eurosistema ?
“L’Eurosistema è composto dalla BCE e dalle BCN dei paesi che hanno introdotto la moneta unica. L’Eurosistema e il SEBC coesisteranno fintanto che vi saranno Stati membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro.” Questa è la definizione che si legge sul sito ufficiale della BCE. Quindi le Banche centrali nazionali stampano le banconote e si appropriano del loro valore nominale (ad Es. se stampare un biglietto da 100 ha un costo fisico per chi lo conia di 0,20 centesimi – valore intrinseco – le BCN si appropriano anche del valore riportato sul biglietto stampato). E l’On Scurria chiedeva quali fossero le basi giuridiche su cui poggiava l’affermazione del Commissario Olli Rehn:
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000302/2012 alla Commissione
Articolo 117 del regolamento – Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro
In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che “al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione ?
Nei tempi stabiliti dal Parlamento Europeo arriva la risposta: IT, E-000302/2012
Risposta di Olli Rehn a nome della Commissione (12.3.2012)
L’articolo 128 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea costituisce la base giuridica per la disciplina dell’emissione di banconote e monete in euro da parte dell’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali).
La proprietà delle banconote e delle monete in euro dopo l’emissione da parte dell’Eurosistema è disciplinata dalla legislazione nazionale vigente al momento del trasferimento delle banconote e monete al nuovo proprietario, ossia al momento dell’addebito del conto corrente bancario o dello scambio delle banconote o monete.
Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a costo zero, se si esclude l’energia elettrica che mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori nominali appartiene al nuovo proprietario, ovvero a chi ha accettato l’addebito, a chi ha accettato di indebitarsi. Non solo. Olli Rehn, per giustificare l’affermazione secondo la quale rispondeva a Borghezio che l’Euro appartiene nella fase dell’emissione all’Eurosistema, cita l’articolo 128 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, dove nel comma 1 si legge:
La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione.
E’ chiarissimo. Non c’è scritto da nessuna parte che la proprietà giuridica dell’euro emesso appartiene alla BCE o alle BCN. C’è soltanto scritto che la BCE può autorizzare l’emissione di euro a se stessa e alle BCN, dovendo controllare l’inflazione nella zona euro, così come stabilito dal Trattato di Maastricht.
Ribadisce che solo l’Eurosistema può stampare le banconote o creare elettronicamente i valori nominali. Ma nessun riferimento giuridico, nessun trattato, nessuna legge, nessuna deliberazione, niente di niente ci dice che l’Eurosistema ha la facoltà di addebitare la moneta. E’ evidente che si appropria di questo grande ed esclusivo privilegio.
Ciò che diceva il prof. Giacinto Auriti trova finalmente conferma in un atto ufficiale della Commissione Europea: le Banche Centrali si appropriano del valore della moneta perché emettono solo addebitando, prestando, e il prestare è una qualità esclusiva del proprietario.
Auriti chiamava questo meccanismo la truffa del signoraggio, parola sulla quale oggi si fa volutamente grande confusione, essendo per la massa direttamente associabile alla farfallina di Sara Tommasi e a qualche improbabile personaggio del mondo della politica che fa avanspettacolo che le si accompagna.
Non a caso l’indomito professore dell’Università di Teramo aveva denunciato la Banca d’Italia (organismo privato in mano per il 94% a banche commerciali e fondazioni bancarie) per truffa, associazione a delinquere, usura, falso in bilancio e istigazione al suicidio (grave piaga dei tempi nostri).
Infatti la moneta, essendo il mezzo di scambio con il quale i cittadini riescono ad interagire tra loro dando vita al mercato, ovvero riuscendo a scambiarsi reciprocamente beni e servizi prodotti grazie al loro lavoro, deve appartenere esclusivamente a chi lavora, ovvero al popolo.
Chi si appropria indebitamente del valore della moneta non fa altro che sfruttare il lavoro del popolo, lucrare sulle fatiche e sulla produzione altrui chiedendo che gli vengano pagati gli interessi sul prestito erogato. Questa è la gigantesca distorsione del nostro tempo, questa è la Grande Usura.
E sotto il giogo di questa malefica piaga, sono finiti tutti i popoli d’Europa che oggi pagano sulla propria pelle una crisi sistemica e indotta, figlia di un paradigma che dal 1694 (anno di costituzione della prima Banca Centrale, la Bank of England) si è imposto sulla vita dell’uomo.
Il meccanismo dell’indebitamento degli Stati da parte di organismi privati quali sono le Banche Centrali Nazionali è presente quasi ovunque.
La Federal Reserve conia negli USA il dollaro, la Bank of England conia nel Regno Unito la Sterlina, la BCE conia l’Euro.
Ma per quanto ci riguarda, esiste un’abissale differenza, che rende il sistema ancora più perverso: gli Stati dell’Unione non possono ricevere il credito direttamente dalla BCE (cosa che invece accade in modo diretto e subordinato negli altri paesi, ed Es. negli USA dove il Congresso ordina di stampare e la FED esegue) ma devono finanziarsi sul mercato, la parolina magica con cui ci prendono per i fondelli.
In poche parole funziona così: la BCE crea denaro a suo piacimento, lo da in prestito alle banche commerciali (Draghi ha recentemente creato circa 1000 miliardi di euro prestandoli all’1%) e queste possono decidere se acquistare o meno i cosiddetti BOND, i titoli del debito (con tassi che vanno dal 5 al 7%). Non è possibile, quindi, per i paesi della UE attuare una propria politica monetaria, pur volendo accettare il meccanismo dell’indebitamento pubblico.
Tutto è nelle mani della Grande Usura. I signori della Goldman Sachs, banca d’affari targata USA, siedono vertici delle grandi istituzioni bancarie, Mario Draghi ne è l’emblema. Ora hanno deciso di gestire direttamente anche le Istituzioni politiche, Mario Monti e Papademos sono i primi alfieri al servizio della Goldman. La politica è messa sempre più all’angolo, ostaggio del sistema finanziario che controlla partiti, sindacati e mondo dell’informazione.
L’unica soluzione che abbiamo è quella di informare il più possibile. Questi meccanismi perversi devono essere conosciuti da tutti, nonostante il boicottaggio del sistema dell’informazione del regime usurocratico. Lo sforzo deve essere titanico, la volontà e la determinazione non devono piegarsi di fronte a niente.
A tutti noi un in bocca al lupo.
By Francesco Filini
Tratto da: seigneuriage.blogspot.it
– altri particolari li trovate QUI: Sovranita’ monetaria rubata
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La Mmt ha ragione: parola della Bank of England – 19/032014
La verità è uscita: i soldi non sono altro che dei pagherò, e le banche ne traggono la loro ricchezza
Quella dose di onestà della Banca d’Inghilterra che butta dalla finestra le basi teoriche dell’austerità
Sembra che Henry Ford, negli anni 30, avesse osservato come fosse una buona cosa il fatto che la maggior parte degli americani ignorassero come funzioni davvero il mondo bancario, perché altrimenti “avrebbero dato inizio ad una rivoluzione prima di domani mattina”.
La scorsa settimana è successo qualcosa di notevole. La Banca d’Inghilterra ha vuotato il sacco. In un documento intitolato “La creazione della moneta nell’economia moderna”, redatto da tre economisti del dipartimento di Analisi Monetaria della banca, hanno dichiarato in maniera inequivocabile che le convinzioni generali riguardanti le modalità con cui lavorano le banche sono sbagliate, e che invece le posizioni del tipo più eterodosso e populista, più comunemente associate a gruppi come ad esempio Occupy Wall Street, sono corrette. In questo modo, hanno di fatto gettato dalla finestra l’intera teoria alla base dell’austerità.
Per rendersi conto di quanto siano radicali le nuove posizioni della Banca d’Inghilterra, considerate il punto di vista convenzionalmente accettato, che continua ad essere alla base di tutti i rispettabili dibattiti della politica.
La gente mette i suoi soldi in banca. Le banche prestano poi questo denaro a un certo tasso di interesse sia al consumatore finale che agli imprenditori che vogliano investire in qualche attività redditizia. E’ vero: il sistema della riserva frazionaria permette alle banche di prestare somme considerevolmente superiori a quelle che detengono nelle riserve, ed è anche vero che, se i risparmi dei correntisti non bastano, le banche possono farsi prestare altro denaro dalla banca centrale. La banca centrale può stampare tutto il denaro che vuole. Ma deve anche fare attenzione a non stamparne troppo. Infatti, ci sentiamo spesso ripetere che questo è il motivo principale per il quale le banche centrali sono state rese indipendenti. Se i governi avessero il potere di stampare moneta, sicuramente ne metterebbero troppa in circolazione, e l’inflazione che ne risulterebbe porterebbe l’economia al caos. Istituzioni quali la Banca d’Inghilterra o la US Federal Reserve vennero create per regolare con attenzione la creazione della moneta allo scopo di prevenire l’inflazione. Ed è per questo che è loro vietato dare direttamente il denaro al governo, ad esempio comprando titoli di stato, e finanziano invece l’attività economica privata che il governo semplicemente tassa.
E’ questo che ci porta a continuare a parlare del denaro come se fosse una risorsa limitata, alla stregua della bauxite o del petrolio, a dire che “semplicemente non c’è abbastanza denaro” per finanziare lo stato sociale, a parlare dell’immoralità del debito pubblico o di una spesa pubblica che “svuota le tasche” al settore privato.
Quello che la Banca d’Inghilterra ha ammesso, questa settimana, è che niente di questo è vero. Per citare la loro stessa presentazione iniziale: “Le banche non ricevono i risparmi dai privati per poi successivamente prestarli, sono i prestiti delle banche a creare i depositi“…”In condizioni normali, la banca centrale non determina l’ammontare della moneta in circolazione, e la moneta della banca centrale non è nemmeno ‘moltiplicata’ sotto forma di prestiti e depositi”.
In altre parole, tutto ciò che pensiamo di sapere non solo è sbagliato, è arretrato. Quando le banche prestano, creano soldi.
E questo è il motivo per il quale il denaro non è veramente nient’altro che un pagherò. Il ruolo della banca centrale è quello di presiedere questo ordine legale che garantisca effettivamente alle banche il diritto esclusivo alla creazione di pagherò di un certo tipo, un tipo che il governo riconoscerà come valuta legale dal fatto che sarà favorevole ad accettarli in pagamento delle tasse.
Non c’è davvero alcun limite alla quantità di denaro che una banca può creare, a patto che trovi persone che vogliano prendere in prestito quel denaro. Non rischieranno mai di finire senza soldi, per il semplice motivo che, in genere, i loro mutuatari non prenderanno mai il denaro per metterlo sotto al materasso: alla fine, tutto il denaro che una banca presta tornerà indietro in qualche modo in qualche altra banca.
Perciò, per il sistema bancario nel complesso, ogni prestito diventa semplicemente un altro deposito. Inoltre, nel caso le banche avessero bisogno di prelevare denaro dalla banca centrale, possono prenderne in prestito quanto ne vogliono; tutto ciò che fa quest’ultima è determinare il tasso di interesse, il costo del denaro, non la sua quantità.
Fin dall’inizio della recessione, le banche centrali degli USA e della Gran Bretagna hanno ridotto questo costo a quasi nulla. Infatti, attraverso l’”alleggerimento quantitativo” hanno pompato quanto più denaro potevano nelle banche, senza produrre alcun effetto inflattivo. Il significato di tutto questo è che il tetto dell’ammontare della moneta in circolazione non è dato da quanto le banche centrali siano disposte a prestare, ma da quanto denaro siano disposti a prendere in prestito governi, aziende, e cittadini ordinari.
La spesa dei governi ha il ruolo principale in tutto ciò (e il documento ammette, leggendolo con attenzione, che alla fine le banche centrali forniscono denaro ai governi).
Perciò non c’è alcuna spesa pubblica che “svuoti le tasche” al settore privato. E’ esattamente l’opposto. Perché, così all’improvviso, la Banca d’Inghilterra ammette tutto ciò? Beh, uno dei motivi è perché ovviamente è vero. Il ruolo delle banche è per la precisione quello di far andare avanti il sistema, e ultimamente il sistema non è che stia andando molto bene.
E’ probabile che la Banca d’Inghilterra decida che mantenere in vita la versione ‘fantasilandia’ dell’economia che si è rivelata così conveniente per i ricchi, sia semplicemente un lusso che non si può più permettere. Ma, politicamente, si sta prendendo un rischio enorme. Immaginate cosa potrebbe succedere se i titolari dei mutui si rendessero conto che il denaro che la banca ha prestato loro non proviene in realtà dai risparmi di una vita di qualche pensionato parsimonioso, ma sia invece un qualcosa creato dal nulla da una bacchetta magica in loro possesso, che noi gli abbiamo consegnato.
Storicamente, la Banca d’Inghilterra tende a essere un precursore, esternando quelle che possono sembrare posizioni radicali ma che poi finiscono per diventare la nuova ortodossia. Se questo è ciò che sta accadendo, potremmo trovarci presto nella posizione di scoprire se Henry Ford aveva ragione.
Traduzione Michele Cucca
Tratto da: http://memmt.info/site/la-mmt-ha-ragione-parola-della-bank-of-england/
Fonte: http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
Il parlamento inglese dibatte sulla creazione monetaria da parte delle banche commerciali (credito) – 21/11/2014
Ieri mattina al parlamento inglese si è parlato della creazione monetaria attraverso il credito da parte delle banche commerciali.
Il dibattito è stato molto lungo ed ha portato in evidenza quello che la scuola auritiana dice oramai da molto tempo, e ribadito con il mio intervento a Montegranaro. Le banche commerciali creano il 97% del denaro attraverso il credito.
Video: BBC English version
Purtroppo nel dibattito non sono emerse alcune evidenze proposte dal compianto professor Auriti molto tempo fa. Non si è messo l’accento sul fatto che questa creazione rappresenta un debito fondamentale per la società e che in questo modo il sistema bancario si attribuisce la proprietà giuridica del denaro.
Il discorso si è comunque spostato molto velocemente su argomenti interessanti, più che altro concernenti l’opportunità di lasciare alle banche il potere di creare denaro in considerazione dell’utilizzo che queste ne hanno fatto in questi decenni, creando in particolare bolle speculative e crisi economiche. Qualche accenno è stato fatto anche sugli alti profitti derivati dalla creazione del credito, mentre nella sua risposta il governo ha replicato con alcune proposte di riforma per un maggiore controllo sulla destinazione del credito, senza però mettere in discussione il sistema.
Nel dibattito, sono emerse tutti i limiti della riforma monetaria promossa da Positive Money, che seppur fondata su un’attenta ricerca sui meccanismi di creazione monetaria, non riesce ad uscire da una visione puramente economista e ragionieristica, lasciando così spazio alle classiche obbiezioni sull’opportunità da parte dei governi di controllare questa creazione.
Come auritiani sappiamo bene invece che non solo il governo dovrebbe controllare l’emissione monetaria, ma che questa, essendo di proprietà dei propri cittadini, deve legalmente appartenere al portatore. Non è questione di “opportunità”, ma di giurisprudenza, essendo la moneta una fattispecie giuridica.
La moneta e l’economia sono fenomeni sociali da regolare con la legge convenzionale e finché non si affronterà la questione giuridica i cittadini non potranno mai godere della loro proprietà, così come l’economia non potrà essere veramente libera fintanto che dovrà utilizzare un debito per scambiare le proprie produzioni.
Nel novembre dello scorso anno incontrai Ben Dyson per congratularmi per il suo ottimo lavoro ma anche per evidenziare il passo successivo, quello filosofico e giuridico compiuto già da Auriti, per rendere la sua proposta realmente inattaccabile.
Diamo tempo a Positive Money, specialmente in considerazione dell’articolo di qualche anno fa pubblicato sul The Guardian a firma proprio di Ben Dyson in cui si titolava “Il denaro è stato privatizzato con l’inganno”.
L’atto di privatizzare è esclusivamente giuridico, determinato da una volontà politica oggi assente nelle proposte di riforma anglosassoni per una mancata conoscenza della teoria del valore auritiana.
Ieri si è compiuto in piccolo ma storico passo nel parlamento inglese, sperando che prima o poi quel titolo “Il denaro è stato privatizzato con l’inganno” diventi tema di ricerca anche per gli amici inglesi di Positive Money.
By Daniele Pace – Tratto da danielepaceblog.blogspot.it
Le normali banconote (note del banco), da tutti considerate per vere, sono in realtà FALSE, e producono inflazione, perché sono prodotte illecitamente da soggetti privati, ovvero dalla Banca Italia e dalla BCE che, incredibilmente, sono di proprietà di privati.
LA MONETA: UNA MATERIA GIURIDICA PRIMA CHE ECONOMICA – Set 2011
E’ bene chiarire un aspetto fondamentale sulla figura di Giacinto Auriti in quanto è diffusamente ed erroneamente indicato come economista. Giacinto Auriti era un giurista, un docente di giurisprudenza che collaborò alla stesura di trattati di diritto internazionale e della navigazione nonché alla carta costituzionale greca.
Fu durante il suo percorso professionale di giurista che si imbattè ed affrontò, colmandolo, il vuoto giuridico sulla proprietà della moneta all’atto dell’emissione. E’ inutile ribadire su queste poche righe la storia della moneta ma occorre conoscere il suo significato giuridico per comprendere come abbia origine l’insanabile debito pubblico, causa dell’elevata pressione fiscale e di limitazione degli Stati ad adempiere alle proprie funzioni sociali e sovrane.
http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/IL VALORE INDOTTO DELLA MONETA-libretto.pdf
Ma come può uno Stato essere “sovrano” se non può decidere della propria politica monetaria ?
Questi aspetti giuridici vanno approfonditi illustrando sia le modifiche normative adottate in materia monetaria durante tutti i 150 anni di storia d’Italia http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/storia, sia dimostrando la incostituzionalità ed antidemocraticità del Trattato dell’Unione Europea:
http://www.altalex.com/index.php?idnot=37819
D’altronde gli economisti non hanno mai affrontato la questione monetaria all’atto dell’emissione, specificandone prima la sua caratteristica di strumento di misurazione e scambio dei valori nazionali identificati con il P.I.L., perché altrimenti non si sarebbero permessi di moltiplicare tali valori, svincolandoli dalla quantificazione di beni reali, e non avrebbero creato le famigerate bolle finanziarie.
E’ fondamentale, quindi, illustrare e far comprendere che la moneta all’atto dell’emissione è di proprietà degli stati. Su questo presupposto di natura giuridica, illustreremo come il Tasso Ufficiale di Sconto (il costo del denaro all’atto dell’emissione) sia la madre di tutte le usure bancarie:
http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/TarquiniAnnoGiudiziario.pdf e di come il suo “inesistente” corrispettivo monetario non ci permetterà mai di estinguere il debito pubblico perché MAI EMESSO.
IL DENARO E’ SEMPRE SCRITTURALE
“Si potrebbe quindi sostenere che il denaro è sempre scritturale e che il denaro è intrinsecamente una unità di conto. La valuta, sotto forma di monete, banconote o altri oggetti fisici, può essere vista come manifestazione fisica dell’unità di conto. La valuta fisica sarebbe quindi solo un’altro modo per mantenere i conti, una forma più tangibile di contabilità.”
– Banca centrale della Finlandia, The Great Illusion of Cryptocurrencies, 2018, pag.6
https://helda.helsinki.fi/bof/bitstream/handle/123456789/15564/BoFER_1_2018.pdf?sequence=1&isAllowed=y
Ls DIFESA della COSTITUZIONE ITALIANA E’ COME la VEGLIA ad un MORTO
Un altro aspetto da affrontare e quello legale, relativo alla denuncia fatta nei confronti degli istituti centrali di emissione (un tempo Banca d’Italia oggi BCE ) http://www.noiconsumatori.org/articoli/articolo.asp?ID=246 e la sentenza di Cassazione che “pilatescamente” annullerà la condanna alla Banca d’Italia, nonché i citati aspetti illegittimi ed incostituzionali del Trattato UE che all’ ex-art. 107 del trattato di Maastricht sancisce la indipendenza ed autonomia della BCE dagli stati membri dell’unione….
http://eur-lex.europa.eu/it/treaties/dat/12002E/pdf/12002E_IT.pdf
……lo ha ribadito il governatore Mario Draghi, candidato alla presidenza della BCE, dichiarando che “i governi non devono ingerirsi nella politica monetaria”:
http://www.bancaditalia.it/interventi/integov/2011/21032011/draghi_21_03_2011.pdf
Ma allora di cosa sono sovrani gli stati se non possono decidere della propria politica monetaria? Certamente sono sovrani del debito, come ha dichiarato lo stesso Ministro Tremonti ma il cui significato sfugge alle masse.
Vuol dire che, come per le imprese di Stato tipo Alitalia, anche i debiti degli stati saranno socializzati andando a prelevare dai risparmi delle famiglie http://www.lineaquotidiano.net/node/17650
Riteniamo fondamentale, quindi, l’interesse alla tematica da parte di magistrati oltre che dei semplici cittadini per far luce su queste decisioni che condizioneranno le nostre vite ed analizzare insieme le azioni giudiziarie a difesa della Costituzione e del popolo. Il fine è quello di colmare il vuoto giuridico sulla proprietà della moneta all’atto dell’emissione partendo quindi dalla sua concezione giuridica, come ha tentato di fare per circa quaranta anni il prof. Giacinto Auriti.
Se oggi esistono e si moltiplicano movimenti di cittadini come il nostro che si “uniscono nell’ idea di libertà” di Auriti il motivo va ricercato nella “verità” di quell’idea che le dà la forza. Il compito è arduo, come già detto, perché bisogna sradicare un falso concetto culturale di moneta e non a caso ,con l’accentuarsi in tutta Italia delle nostre iniziative culturali in tal senso,con la presa di coscienza della popolazione, la Banca d’Italia è corsa ai ripari siglando un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione per l’insegnamento e la formazione economica e finanziaria nelle scuole
http://www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/conoscere/edufin-scuola/progetto-miur-bi/materie/moneta/moneta.pdf
Ovviamente omettendo il concetto giuridico di moneta e la sua proprietà all’atto dell’emissione.
Se la situazione economica è giunta a questo punto la causa va ricercata nella ignoranza dei popoli in materia monetaria. Un percorso culturale che va affrontato.
La SOLUZIONE alle CRISI MONETARIE
La diffusione della conoscenza del problema da parte di giovani, di esponenti politici, e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e studiare con il prof. Giacinto Auriti è fondamentale per intraprendere anche delle iniziative sociali per alleviare i cittadini dall’angoscia. In quest’ultimo anno sono aumentati i suicidi per insolvenza, l’incapacità di estinguere debiti soprattutto con la pubblica amministrazione, una piaga sociale che Auriti aveva individuato e per la quale aveva denunciato come istigatori i governatori Ciampi e Fazio. Una denuncia che finì con un non luogo a procedere per “consuetudine” nella politica monetaria della Banca Centrale , come aveva sentenziato all’epoca il procuratore di Roma, Ettore Torri ( lo stesso che lo scorso anno aveva dichiarato di legalizzare il doping nel ciclismo dichiarando che “è consuetudine per i ciclisti fare uso di sostanze dopanti”)
http://www.sport.we-news.com/ciclismo/news/3754-ettore-torri-shock-il-doping-dovrebbe-essere-legalizzato
E’ quindi fondamentale che la politica tuteli la sicurezza e la salute ( anche mentale ) dei cittadini deliberando a favore di strumenti di tutela economica che si rifanno ai concetti ed alla scoperta del “VALORE INDOTTO DELLA MONETA” di Giacinto Auriti ed è altrettanto fondamentale che la magistratura “comprenda” l’origine di questi mali. Le indicazioni per l’adozione di tali strumenti di tutela vanno divulgati con la partecipazione dei mezzi di comunicazione, della cittadinanza e di tutti i movimenti associativi e politici che non si sono ancora avvicinati a tali problematiche e relative soluzioni ed ai quali illustreremo l’importanza di un obiettivo che la politica deve perseguire per una soluzione delle angosce: l’attuazione dell’Art 19 comma 10 della Legge 262/05http://www.camera.it/parlam/leggi/05262l.htm che ridefinisce la proprietà delle quote private della Banca d’Italia detenute, oggi, per il 95% del suo capitale dalle stesse banche private che dovrebbero essere controllate dalla Banca d’Italia.
http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf
I controllati che controllano il controllante ?
Con l’attuazione della suddetta Legge, in ritardo di oltre 3 anni, l’azionariato di Banca d’Italia potrebbe andare totalmente allo Stato per il tramite del Ministero del Tesoro ma i gruppi bancari vogliono essere “liquidati” e, a fronte del capitale sociale di 156.000 euro della Banca d’Italia, essi chiedono miliardi di euro per cedere le quote.
Miliardi di euro che rappresentano gli utili e le riserve accantonate che la Banca d’Italia ha accumulato dall’Unità ad oggi, lucrando sugli interessi del debito pubblico e quindi sul nostro lavoro e sul nostro valore e sui nostri sacrifici economici.
By Gianluca Monaco – Tratto da: Associazione Terra Nostra
vedi anche: Denaro Indipendente con l’ORO
– http://ilporticodipinto.it/content/oro-denaro-indipendente
COSA è il denaro – Precetto Cinese
vedi: http://www.iconicon.it/blog/2013/02/people-public-trust-spiegazione-prima-parte/
IMPORTANTE
La Banca d’Inghilterra conferma attraverso il documento (dettagliatissimo in lingua originale) raggiungibile al link sottostante, la creazione di denaro dal NULLA attraverso la riserva frazionaria e il signoraggio bancario in mano a banche private e autorizzate dalle banche centrali anch’esse di proprietà delle suddette banche in percentuale più o meno variabile:”
http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q102.pdf
In più, quest’altro link come ulteriore, robusta conferma:
http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
AVVISATE TUTTA LA POPOLAZIONE CON QUESTO VIDEO, FATELO GIRARE ALL’INFINITO !!
Che sappiate o meno che cosa sia, il Fondo di Redenzione Europeo (E.R.F.) ci rovinerà la vita per i prossimi 20 anni !!
vedi e’ IMPORTANTE:
http://attivo.tv/player/documentari/i-media-stanno-censurando-allintera-popolazione-un-nuovo-trattato-europeo-sconvolgente.html#sthash.4QWK6rLY.dpuf
EURO FALSO: TUTTI I DEBITI CONTRATTI CON LE BANCHE SONO ANNULLABILI !
Nel contratto non è scritto chi è il proprietario della moneta….quindi: chi è il creditore ? chi il debitore ?…e per cui TUTTI i debiti sono nulli “tutti i debiti contratti con le banche sono infatti annullabili”.
“Il sillogismo è semplice: siccome le banche evitano di iscrivere in contabilità, a patrimonio netto, la quota annuale di denaro virtuale che creano dal nulla, è evidente che lo considerano esse stesse “denaro falso“.
I debiti contratti con denaro falso ovviamente non sono giuridicamente validi.”
Ecco quindi che, se non tutti in generale, almeno quei debiti che implicano come creditore o controparte una banca, devono essere considerati nulli dalla nascita !
In sostanza, parafrasando, se il denaro non risulta “battezzato” contabilmente alla nascita certificandone l’origine, non può godere dei diritti civili.
Tratto dal testo dell’economista Nino Galloni, IL FUTURO DELLA BANCA, da dove si impara che la contabilità bancaria attuale è completamente falsa.
INOLTRE
Interrogazione UE con richiesta di risposta scritta E-000302/2012 alla Commissione Articolo 117 del regolamento
Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro
In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che “al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione ?
Risposta: Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a costo zero, se si esclude l’energia elettrica che mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori nominali appartiene al nuovo proprietario.
….e se uno è proprietario del denaro, non può essere contemporaneamente debitore, dato che il denaro precedentemente all’emissione nei fatti apparteneva al NULLA…..e non alla banca ! e quindi è al NULLA che semmai va reso….
Le banche non prestano denaro, vendono debiti…!
il denaro che inseriscono nei conti correnti dei loro “clienti” è creato dalla vostra firma, quindi è vostro, infatti quel denaro non è nel bilancio della banca precedentemente alla vostra firma….perché è vostro e non della banca, esso è immesso sul vostro Conto Corrente, per voi dalla banca, proprio dal NULLA con la vostra firma !…..quindi non è della banca !
……quindi NON dovete NULLA alla banca, né capitale, né interessi, solo un 2% per pagare il servizio !
Il documento che vi fanno firmare è una TRUFFA !
…fatevi furbi sono dei CRIMINALI TRUFFATORI assieme allo…. stato mafioso che li protegge….sulla pelle dei sudditi SCHIAVI !
Inoltre le banche evadono enormemente il fisco perché immettono le cifre del denaro che hanno emesso dal NULLA nei loro bilanci come “debito” e non come credito, come dovrebbe essere, ed in questo modo non pagano le tasse sui capitali che sottraggono con l’inganno a chi ha firmato quel fatidico modulo, sulla cui firma hanno creato dal NULLA il denaro per il loro cliente che in realtà è suo REGALATO dal NULLA.
QUINDI Sono anche dei LADRI ! ed EVASORI mostruosi ! e non pagano neppure I’VA sul servizio fatto….
Creazione del denaro dal nulla:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1057521914001070
I mutui bancari sono una FRODE: come difendersi ?
http://marcodellaluna.info/sito/2015/07/26/i-mutui-bancari-sono-una-truffa-come-difendersi/
Guardate cosa afferma il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea – BCE – (Tratto dal sito ufficiale www.ecb.int) nel loro documento: “Decisione della Banca Centrale Europea del 6 dicembre 2001 relativo all’emissione delle banconote in euro”, al comma 3: “L’emissione delle banconote in euro non necessita di essere soggetta a limiti quantitativi o di altro tipo, visto che la immissione in circolazione di banconote è un processo indotto dalla domanda.”
Tratto da: http://www.ecb.europa.eu/home/html/index.en.html
Commento NdR: L’Eurosistema è nei fatti di proprietà di PRIVATI cosi come le varie Banche Centrali Nazionali dei paesi aderenti alla UE, quindi tutto il sistema bancario europeo e’ in mano ai privati cosi pure come l’emissione della moneta (denaro)
Ricordiamo a tutti che le Banche facendo sorgere dal “nulla” (che non esiste, per proprietà intrinseca) il denaro, esse lo “prendono” dal TUTTO presente ed esistente SOLO ed UNICAMENTE nell’InFinito, e ce lo accreditano nel nostro conto corrente di cui siamo proprietari e non debitori;, se noi chiediamo ad esse di darci un credito, quindi trattasi di DONAZIONE dell’Infinito a tutti noi, che le Banche ci RUBANO e ci chiedono pure gli interessi, I banchieri e le banche, sono dei veri e propri CRIMINALI, protetti dalle leggi inique degli “stati” (a loro volta aziende private) loro servi, perché i Banchieri immettono, sponsorizzano o pagano, i “loro” uomini politici e non, nei posti chiave degli stati, per ottenere ciò che vogliono… da questi ultimi, alla faccia del popolo che rimane in TOTALE Schiavitù !
Quindi:
Cari amici e lettori, dovete rendervi conto che quando andate a chiedere un “prestito” ad una banca…voi subite un FURTO da parte della banca, perché l’emissione del denaro viene effettuata dal NULLA (che è di proprietà dell’InFinito e quindi vostro che siete un suo punto di osservazione), sulla FINZIONE PERSONA GIURIDICA: COGNOME e NOME; la banca non lo emette/accredita sul suo proprio conto corrente e poi gira la cifra a Voi con un bonifico dal proprio conto, ma lo accredita direttamente sul conto corrente della FINZIONE, e quindi siete voi gli UNICI proprietari del denaro, cosi come ha confermato recentemente anche la UE, in una risposta ad una interrogazione fatta su: chi è il proprietario del denaro..?
Se il denaro viene emesso sulla FINZIONE: COGNOME e NOME, cioè sulla FINZIONE PERSONA GIURIDICA, significa semplicemente che è VOSTRO e NON della banca, e siccome viene emesso dal NULLA (di proprietà dell’InFinito e non della banca), quindi è a credito NON a debito ….. la banca non ha NESSUN titolo, né diritto, per chiedervi di restituire il capitale, che non è mai stato suo, né tanto meno di richiedere degli interessi su di un capitale che nei FATTI e’ SOLO VOSTRO all’atto della emissione fatta per mezzo del vostro NOME e COGNOME, infatti non può mai dimostrare di aver avuta la proprietà del denaro che è stato emesso dal NULLA sul vostro conto corrente, dalla e con la vostra firma !
Inoltre le leggi italiane e quelle dei vari paesi occidentali, sui “prestiti”, confermano che: se un soggetto non è proprietario di un bene non può prestare nulla, anzi se viene attuato, diviene un’atto illegale.
Qui siamo alla totale follia illogica bancaria, per tentare di legalizzare un FURTO !
In più le banche, una volta sottratto il VOSTRO denaro, con la vostra firma, su di un modulo prestampato e senza la firma dell’amministratore della banca, per cui il contratto è nullo, vedi norme U.C.C. …. essa lo immette nel proprio bilancio, nei debiti, e non nei crediti, come dovrebbe essere se fosse tutto regolare oltre ad essere logico amministrativamente, (cosa che non è, commettendo un falso in bilancio) ma è cosi, non solo non paga neppure l’IVA sul servizio, ma non paga neppure le tasse allo stato…perché esse dicono falsamente che trattasi di un “debito”….,ecco perché le banche dichiarano sempre un bilancio facilmente in passivo od a zero….ed invece è un utile netto del capitale più i presunti interessi richiesti al cliente.
…News sulla Banca d’Italia:
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari italiani: BANKITALIA: “Ciò che sta accadendo senza che nessuno lo sappia” – Gennaio 2014
Riportiamo quanto pubblicato nel profilo facebook dell’europarlamentare Marco Scurria, già noto al nostro blog per essersi più volte battuto per la proprietà della moneta. Invitiamo pubblicamente tutti alla divulgazione di questo articolo e di tutti gli altri presenti sulla rete (tra cui questo post di Lucio di Gaetano nel blog beppegrillo.it) che informano sulla vicenda della svendita di Bankitalia.
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari italiani.
By Marco Scurria
Nei prossimi giorni la Camera dei Deputati è chiamata a dare il parere definitivo al Decreto Legge di Letta e Saccomanni emanato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 Novembre, proprio mentre le telecamere dei media di tutto lo Stivale erano concentrate sulla decadenza da Senatore della Repubblica di Silvio Berlusconi. Il DL va a modificare l’assetto dei proprietari della Banca Centrale Italiana, oggi in mano ai maggiori cartelli finanziari operanti nel Belpaese, tra cui Intesa San Paolo, Unicredit e Assicurazioni Generali.
Continua QUI: Banca Italia
vedi: Sovranita’ monetaria e Signoraggio bancario
La competenza europea non è più Costituzionale. Possiamo rientrare, persino “legalmente”.
Ciò non toglie che le regole sono state costruite raggirando i popoli, e che quindi in ogni caso i popoli hanno la sovranità necessaria per ribaltare una qualsiasi legge elitaria.
SOLUZIONE:
Dovremmo per risolvere il problema della Sovranità monetaria, innanzi tutto nazionalizzare le Banche Centrali (FED + BCE, ecc.), togliendole dalle mani dei privati, cosi come la Banca Italia (NON d’Italia, perché anch’essa in mano ai privati), poi stampare carta moneta, come Stati uniti d’Europa (UE), pari al debito “pubblico” delle varie nazioni UE che gli uomini di governo dei vari stati hanno contratto (e’ tutto fatto di carta straccia, che i banchieri, del mondo piazzando i loro uomini negli stati o comprandoseli…hanno fatto si che gli stati si indebitassero con loro….e quindi ci potessero tenere per le palle….ricattandoci con il debito stesso), ed inviare la carta moneta stampata (la parte che li compete) al Fondo monetario internazionale (il FMI e’ di proprietà dei banchieri…è una loro creatura e con esso ricattano gli stati con il loro presunti prestiti, fatti con moneta scritturale/elettronica, cioè con un semplice “Clik”) contemporaneamente, riscatta-ricompra i titoli statali emessi, che hanno acquistato i privati, gli altri stati e le banche) in modo da eliminare il debito, e così ci riapproprieremmo degli interessi che ogni anno paghiamo (in Italia c.a. 100 miliardi di euros l’anno) e li potremmo investire nell’industria, nel turismo, nei servizi…e ciò per i vari stati indebitati…
CMQ ma sarà una gara dura, perché gli USURAI del mondo hanno i loro uomini piazzati ovunque nel mondo e nei posti chiave….che faranno di tutto per impedirci di arrivare a farlo…!
Ma noi ce la possiamo fare !
Altra proposta per la soluzione-annullamento del cosiddetto falso Debito Pubblico:
in circa 30 anni l’Italia ha pagato interessi annui per il debito pubblico per un totale di circa € 3.400.000.000.000 (3 mila quattrocento miliardi), mentre il debito pubblico ammonta al 2014 a c.a. € 2.200.000.000.000 (duemila duecento miliardi) per cui sottraendo dal totale, la somma già pagata, vi è una plus valenza di c.a. 1.200.000.000.000, che le banche dovrebbero ridarci…..ma anche se non ce li ridanno, noi possiamo cessare di pagarle immediatamente investendo la stessa cifra annuale di falsi interessi, nella nostra economia….
vedi: Societa’ senza contanti: l’ultima truffa/ricatto
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QUESTI i SOCI delle VARIE BANCHE Centrali + BCE + FEDERAL RESERVE & C. (nei fatti tutte private)
I SOCI della BANCA d’ITALIA (aggiornata al 2007)
Gruppo Intesa (27,2%), | BNL (2,83%) |
Gruppo San Paolo (17,23%) | Monte dei Paschi di Siena (2,50%) |
Gruppo Capitalia (11,15%) | Gruppo La Fondiaria (2%) |
Gruppo Unicredito (10,97%) | Gruppo Premafin (2%) |
Assicurazioni Generali (6,33%) | Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%) |
INPS (5%) | RAS (1,33%) |
Banca Carige (3,96%) | privati (5,65%) |
I SOCI della BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE) (aggiornata al 2007)
Banca Nazionale del Belgio (2,83%) | Banca centrale del Lussemburgo (0,17%) |
Banca Nazionale della Danimarca (1,72%) | Banca d’Olanda (4,43%) |
Banca Nazionale della Germania (23,40%) | Banca nazionale d’Austria (2,30%) |
Banca della Grecia (2,16%) | Banca del Portogallo (2,01%) |
Banca della Spagna (8,78%) | Banca di Finlandia (1,43%) |
Banca della Francia (16,52%) | Banca Centrale di Svezia (2,66%) |
Banca Centrale d’Irlanda (1,03%) | Banca d’Inghilterra (15,98%) (Non ha l’euro) |
Banca d’Italia (14,57%) |
I SOCI della FEDERAL RESERVE U.S.A. (aggiornata al 2007)
Rothschild Bank di Londra | Kuhn Loeb Bank di New York |
Warburg Bank di Amburgo | Israel Moses Seif Banks d’Italia |
Rothschild Bank di Berlino | Goldman, Sachs di New York |
Lehman Brothers di New York | Warburg Bank di Amsterdam |
Lazard Brothers di Parigi | Chase Manhattan Bank di New York |
I personaggi qui sotto possedevano banche che a loro volta possedevano azioni della FED. Le banche elencate hanno un controllo significativo sul New York FED District, che controlla gli altri 11 FED Districts. Queste banche sono in parte possedute da stranieri e controllano la New York FED District Bank: (aggiornata al 2007)
First National Bank di New York | Levi P. Morton |
James Stllman National City Bank, New York | M.P. Pyne |
Mary W. Harnman | George F. Baker |
National Bank of Commerce, New York | Percy Pyne |
A.D. Jiullard | Mrs.G.F. St. George |
Hanover National Bank, New York | J.W. Sterling |
Jacob Schiff | Katherine St. George |
Chase National Bank, New York | H.P. Davidson |
Thomas F. Ryan | J.P. Morgan (Equitable Life/Mutual Life) |
Paul Warburg | Edith Brevour T. Baker |
William Rockefeller |
ISTRUZIONI PER RATIFICARE il pagamento già effettuato, del presunto debito pubblico
a) CREARE UN NUOVO MESSAGGIO PEC
b) inserisci nei destinatari le seguenti 5 email PEC, a:
bancaditalia@pec.bancaditalia.it
tes@pec.bancaditalia.it
mef@pec.mef.gov.it
dipartimento.tesoro@pec.mef.gov.it
protocollo.centrale@pec.quirinale.it
cc:andrea@pec.castellani.com
d) INSERIRE l’OGGETTO nel seguente modo:
“RATIFICA DI NOTIFICA DI PAGAMENTO PER CONTANTI DEBITO PUBBLICO”
e) Inserire testo nella prima riga la seguente dicitura (SCRIVERE SEMPRE CON IL COLORE BLU) :
“RATIFICA DI NOTIFICA DI PAGAMENTO, email pec del giorno 04/09/2018 alle ore 12:53:06 (+0200) il messaggio
“NOTIFICA DI PAGAMENTO” proveniente da “andrea@pec.castellani.com“
ed indirizzato a:
bancaditalia@pec.bancaditalia.it (“posta certificata”)
tes@pec.bancaditalia.it (“posta certificata”)
dipartimento.tesoro@pec.mef.gov.it (“posta certificata”)
mef@pec.mef.gov.it (“posta certificata”)
protocollo.centrale@pec.quirinale.it (“posta certificata”)
CONSEGNATA E DA VOI RICEVUTA CON
Identificativo messaggio: 46AA1F7F-5A38-E00F-B5F3-0FCCA88623AC@twtcert.it
CONTENENTE NR.1 ALLEGATO PDF A COLORI PROT.AC-2018-08-28-090909 DEL 28/08/’18 PAGAMENTO DEBITO PUBBLICO A SALDO PER CONTANTI”
f) inserire la vostra firma come autodeterminati o come cittadini italiani (sempre in colore blu)
g) cliccare con molta energia positiva (come hanno fatto in ISLANDA) nel tasto “invio”
h) conservare le ricevute di ACCETTAZIONE e di CONSEGNA come prova inconfutabile e casomai inviarne una copia a “andrea@castellani.com“
Continua in:
Denaro mondiale + Usurai = Banchieri + Sovranita monetaria + Sistema monetario + Raggiro del debito “pubblico” + Schiavi delle banche
Siti utili sul tema:
– www.centrostudimonetari.org
– www.signoraggio.com + www.marra.it
Nuovo dollaro americano – Trump e il nuovo Dollaro sostenuto dall’Oro – 2017
Continua alla voce FINANZA ed in:
Risultati della ricerca per “denaro scritturale” – PattoVeraScienza