La Vera Moneta inventata dai Cittadini “contro”:
(La carta stampata/moneta in circolazione, con valore legale inventato dai suoi inventori/stampatori)
L’esperimento monetario di Guardiagrele, la Vera Moneta inventata dai CITTADINI
vedi anche: http://www.signoraggio.info/vera_moneta_complementare.htm + http://www.simec.org/
http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2004/03/15/giacinto_auriti_e_la_proprieta_popolare_della_moneta.htm
http://www.disinformazione.it/soldinonesistono.htm
http://www.sovranitamonetaria.org/component/option,com_wrapper/Itemid,8/
Vedi la nuova “Moneta Sarda” = Sardex …..funziona molto bene, al di fuori dal circuito bancario classico
– la prima rivoluzione finanziaria in Italia !
Guardiagrele, un tranquillo paese di appena 10.000 anime alle pendici della Majella, maestosa montagna abruzzese, in questo storico ultimo anno del secondo millennio, sta vivendo un capitolo di grande importanza della sua storia e di quella della moneta intesa come mezzo di scambio.
I protagonisti sono abitanti e commercianti del paese e di alcuni centri vicini, e Giacinto Auriti, già professore universitario di teoria del diritto, che ha scoperto una mostruosa incongruità nell’attuale ordinamento economico e monetario. Dice, infatti, che il valore della moneta, non è intrinseco ma si basa solo sulla fiducia posta in essa dalla gente che la accetta come mezzo di scambio.
Quindi, al momento della sua emissione questa moneta, che rappresenta il controvalore della produzione di noi tutti, non è, secondo Auriti, proprietà della Banca, da emettere contro una promessa di ripagarla, ma dovrebbe al contrario essere emessa ed accreditata, senza alcuna contropartita, sul conto dei cittadini.
Visto però che le sue spiegazioni non fruttavano niente, che la sua denuncia contro la banca centrale per truffa contro i cittadini non veniva presa sul serio e che neanche un disegno di legge al vaglio del parlamento smuoveva la situazione, il professore ha deciso di avviare un esperimento dimostrativo, per provare appunto il concetto del valore indotto, un valore assegnato alla moneta dalla fiducia degli utenti.
Detto fatto, Auriti ha coniato il termine “Simec” per la sua moneta.
Questo “Simbolo ecometrico di valore indotto” è stato messo in circolazione nella cittadina di Guardiagrele e nei centri vicini nel mese di luglio ed ha presto raggiunto una notevole diffusione, con settanta negozi convenzionati e centinaia o addirittura migliaia di utenti, pare tutti soddisfatti.
La prova dell’efficacia dell’esperimento ?
I “Simec” funzionavano così perfettamente che molti commercianti non aderenti al sistema si vedevano presto senza clienti. Da qui una valanga di esposti contro il professore ed una azione quasi “di guerra” di sequestro dei Simec in circolazione, che ha impegnato ben 120 fra poliziotti e finanzieri.
L’ordine di sequestro era partito dal tribunale di Chieti e dopo l’intervento delle forze dell’ordine, cittadini e commercianti si trovavano, come ha detto Auriti in un’intervista, all’improvviso senza sangue, cioè senza liquidità. Buio pesto, rabbia e disperazione.
Ma il 31 agosto 2000, in una decisione che possiamo definire storica, il tribunale del riesame di Chieti ha disposto il dissequestro, ha dato ragione al professore ed ai suoi che sostenevano che era tutto legale.
L’esperimento continua ? Pare di sì.
Prima di ripartire, si attende comunque la sentenza scritta, per conoscere i ragionamenti del tribunale.
Certamente Auriti ha già ottenuto un traguardo importante, quello di portare la sua idea alla conoscenza del paese. Perfino la Lega Nord si sta interessando all’esperimento dei Simec e potrebbe adottare una moneta simile nella sua roccaforte, la Padania.
Non solo la Padania si sta svegliando. Dal mondo intero i riformatori monetari guardano l’esperimento del professor Auriti con interesse e con una certa trepidazione. Andrà a buon fine ?
La banca centrale si convincerà alla luce dei fatti ?
Si potrà imitare questo esperimento in altri paesi ?
Una cosa è certa. Urge una riforma seria del sistema economico/monetario e sociale.
Le idee non mancano; hanno però il problema di non trovare spazio nei cosiddetti mezzi di informazione.
Ulteriori informazioni sulle teorie monetarie di Auriti ed altri riformatori sociali
1) Articolo: l’Informazione del collezionista: http://www.laleva.org/economia/verita_auriti.html
2) Intervista con il prof. Auriti di Dino Granata: http://www.laleva.org/economia/intervista_auriti.html
3) http://www.calneva.com/money/italy/index.htm
4) La riforma monetaria e sociale di Bellia: http://www.bellia.com
5) Le teorie di Silvio Gesell, riformatore economico tedesco: http://www.hasslberger.com/economy/eco_10.htm
La PROPRIETA’ della MONETA (denaro) – 30/12/2010
E’ un pensiero comune che la proprietà del denaro che conserviamo nel portafoglio od in banca sia nostra, ma è veramente così ?
La risposta è più complessa di quanto non sembri, e non è per nulla scontata. Per cercare una soluzione all’enigma cominciamo col definire cosa sia la proprietà.
Proprietà: Art. 832 Contenuto del diritto [1]
Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico.
Questa la definizione di proprietà secondo il nostro codice civile. Non tutte le scuole di pensiero o culture mondiali potrebbero convenire con questa affermazione, ma non di meno secondo l’ordinamento giuridico italiano la proprietà è descritta in questi termini.
Ma come si ottiene questo “diritto pieno ed esclusivo”? [2]
Mediante il trasferimento da parte di qualcuno che lo possedeva prima di noi. Un caso semplice e conosciuto è l’eredità, mediante la quale l’erede riceve la piena proprietà dei beni di un defunto. Altro caso comune per ottenere una proprietà è la compravendita, ove il soggetto proprietario di un bene cede il suo diritto in cambio di una contropartita monetaria, oppure il baratto, nel quale si scambiano due diritti di proprietà tra le parti.
In pratica dunque per acquisire la proprietà di un bene …. questa deve essere trasferita da chi la aveva precedentemente. Se così non fosse si creerebbero degli spiacevoli inconvenienti. Pensiamo ad esempio ad un inquilino che affitta un appartamento. Questa persona attraverso la corresponsione di una canone mensile al locatario ne acquisisce il possesso ma non certo la proprietà. Se fosse altrimenti potrebbe tranquillamente vendere l’appartamento ad un terzo senza il consenso del proprietario intascandosi la somma. Permettere ad una persona di trasferire una piena proprietà ad un terzo senza che lui stesso ne sia proprietario sarebbe fonte eterna di liti oltre che un palese controsenso che demolirebbe fino alle radici il diritto stesso alla proprietà.
In base a queste considerazioni andiamo ora ad analizzare un caso specifico. Se ci soffermassimo a considerare il credito ottenuto da una banca per l’acquisto di un bene, cosa dovremmo dedurre?
La banca non ci trasferisce la proprietà del denaro, ma semplicemente ce lo presta perché noi possiamo farne un uso. Ma che uso facciamo noi del denaro ?
Lo utilizziamo come carta per scriverci sopra, oppure come spessore sotto la gamba di un tavolo traballante ?
No, tipicamente lo utilizziamo come contropartita in una compravendita, ovvero cediamo quel denaro del quale non abbiamo la proprietà in cambio della proprietà di un bene che ci interessa.
Posso richiedere del denaro in prestito dalla banca per acquisire la proprietà di nuovi macchinari produttivi piuttosto che di una automobile, beni di consumo od anche immobili.
Ma a questo punto chi riceve il denaro da me non ne è proprietario, poiché neanche io lo ero al momento in cui lo ho ceduto. Se io possedevo il denaro solo in prestito non potevo certo trasferirne la proprietà.
Se poi consideriamo che tutto il denaro in circolazione è stato originato esclusivamente da prestiti, arriviamo alla conclusione che nessuno, a parte il prestatore originale, goda del diritto di proprietà della moneta.
Siamo arrivati dunque ad una conclusione che ribalta completamente quello che la maggior parte delle persone credono, ovvero che sono proprietarie del denaro che meramente tengono nel portafogli.
Questo equivale al dire che tutti gli scambi commerciali avvenuti finora sono truffaldini, e vanno tutti annullati, perché la parte che offriva denaro in cambio di beni non ne era proprietaria e dunque non lo poteva fare.
Un epilogo veramente sconvolgente per poterci credere. Ma sarà veramente così ?
In realtà c’è un altro modo per acquisire la proprietà di un bene oltre al trasferimento del diritto da chi lo aveva precedentemente:
Acquisto “a non domino” [3]
In diritto, l’espressione acquisto “a non domino” (dal latino “da chi non è padrone, proprietario”) indica, genericamente, una situazione in cui un soggetto acquista un diritto di proprietà su di un bene proveniente da un soggetto non qualificabile come titolare del diritto medesimo.
Qui interviene nuovamente il codice civile, dichiarando che anche chi non è proprietario di un bene può venderlo trasferendo la proprietà ad un altro. Ecco dunque che il nostro problema è stato semplicemente aggirato. Il cliente che ottiene un mero prestito di denaro dalla banca può trasferire la proprietà che non possiede spogliandone di fatto l’istituto di credito.
Questo comportamento, applicato al caso discusso in precedenza, sembrerebbe espropriare le banche a favore del debitore, ma nella realtà le cose non stanno così. Le banche infatti sanno bene che per poter prestare la loro merce questa deve essere a sua volta ceduta, per cui si garantiscono con diritti di proprietà futuri, quali ad esempio ipoteche su dei beni. L’istituto di credito nei fatti rinuncia al vedersi restituite le esatte banconote che presta (quasi sempre semplici scritture contabili al posto del contante) aspettandosi di ricevere nel futuro una qualsiasi somma di banconote del medesimo valore. Il tutto chiedendo appunto delle idonee garanzie al pagamento futuro, che se non venisse onorato diverrebbero proprietà della banca.
Per mettere una pezza legislativa al controsenso logico nel quale una persona possa vendere una cosa che non possiede, si è però aperto un varco preoccupante. In base a questa legge infatti, ritornando all’esempio iniziale dell’inquilino, qualsiasi affittuario può vendere la casa in cui vive, senza che il proprietario che l’ha concessa in locazione possa opporsi. Per rendere legale una azione che comunemente si considera contraria al buon senso, come vendere qualcosa in prestito, si è veramente ricorsi ad una legge di questa portata ?
In effetti si. Se pur anche questa legge contiene una limitazione. Ovvero il trasferimento della proprietà può avvenire in questa forma solo se l’oggetto dello scambio non è trascritto nei pubblici registri [4]. Una automobile dunque che è iscritta al PRA (pubblico registro automobilistico), come un immobile che lo è al catasto, non possono essere venduti se non dal proprietario originale che figura nel registro. Per tutti i beni che non sono iscritti al pubblico registro questa legge si applica. Se ad esempio chiedo in prestito ad un amico il cellulare per una chiamata, e mentre lo uso trovo qualcuno disposto a comprarlo, posso tranquillamente venderlo senza il suo consenso.
Ed ecco che abbiamo rivoltato un’altra volta il buon senso. Ora in base alle nuove informazioni possiamo dire che siamo proprietari della moneta che abbiamo in tasca seppure il sapere con quali mezzi si sia potuti arrivare a ciò è assolutamente inquietante.
Però il codice civile mette un ulteriore paletto per gli “acquisti a non domino” ovvero la buona fede:
Requisiti
Buonafede[5]
Altro requisito delle fattispecie acquisitive a non domino è la necessità, ai fini della protezione giuridica, della buona fede dell’acquirente. L’acquisto del diritto che segue in capo all’avente causa a non domino ne tutela l’affidamento e la situazione di apparenza che si viene a creare in relazione a casi normativamente previsti. La buona fede conosce dei limiti ove il bene oggetto del diritto sia sottoposto a una registrazione (es. immobili, mobili).
In parole semplici se io, compratore, sono presente nel momento in cui Giulio chiede in prestito il cellulare a Carlo, non posso non sapere che il primo non è proprietario ma ha ottenuto il telefono in prestito. Ecco che dunque se acquisto il telefono da Giulio la vendita è annullabile perché sapevo che non ne era proprietario. Un ministro del tesoro piuttosto che un banchiere, un economista od un commercialista sanno benissimo che il primo utilizzatore del denaro non ne aveva la proprietà, e dunque non poteva trasferirla. A cascata dunque ogni trasferimento successivo di proprietà è nullo, e con quello vanno annullati tutti gli scambi di conseguenza. Ora, insieme alle persone citate in precedenza lo sai anche tu, dunque non si può più presumere la buona fede.
Arriviamo dunque alla conclusione, dopo svariati ribaltoni.
Nessuno è proprietario della moneta se pur la porta con sè, poiché la proprietà della stessa mai è stata ceduta dalle banche. L’essere proprietari della moneta è solo una pia illusione frutto dell’ignoranza sull’effettivo funzionamento del sistema economico che abbiamo ereditato fin dalla nascita. Funzionamento che a sua volta è retto da leggi che per permetterlo violentano il buon senso che dovrebbe essere alla base di ogni convivenza, e rendono ridicolo lo stesso concetto di proprietà, sulla quale alcuni dicono sia basato proprio il sistema capitalistico nel quale viviamo.
By Daniele Framarin (Mande)
[1] http://www.brocardi.it/codice-civile/libro-terzo/titolo-ii/capo-i/art832.html
[2] Esistono anche altri modi contemplati tutti nell’articolo 922 codice-civile http://www.brocardi.it/codice-civile/libro-terzo/titolo-ii/capo-iii/art922.html
[3] http://www.brocardi.it/A/a-non-domino.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Acquisto_a_non_domino
[4] http://www.brocardi.it/c
Tratto da luogocomune.net
vedi anche: Signoraggio + COSA e’ il denaro – Precetto Cinese
….News sulla Banca d’Italia:
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari italiani: BANKITALIA: “Ciò che sta accadendo senza che nessuno lo sappia” – Gennaio 2014
Riportiamo quanto pubblicato nel profilo facebook dell’europarlamentare Marco Scurria, già noto al nostro blog per essersi più volte battuto per la proprietà della moneta. Invitiamo pubblicamente tutti alla divulgazione di questo articolo e di tutti gli altri presenti sulla rete (tra cui questo post di Lucio di Gaetano nel blog beppegrillo.it) che informano sulla vicenda della svendita di Bankitalia.
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari italiani.
By Marco Scurria
Nei prossimi giorni la Camera dei Deputati è chiamata a dare il parere definitivo al Decreto Legge di Letta e Saccomanni emanato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 Novembre, proprio mentre le telecamere dei media di tutto lo Stivale erano concentrate sulla decadenza da Senatore della Repubblica di Silvio Berlusconi. Il DL va a modificare l’assetto dei proprietari della Banca Centrale Italiana, oggi in mano ai maggiori cartelli finanziari operanti nel Belpaese, tra cui Intesa San Paolo, Unicredit e Assicurazioni Generali.
Continua QUI: Banca Italia
IMPORTANTE
La Banca d’Inghilterra conferma attraverso il documento (dettagliatissimo in lingua originale) raggiungibile al link sottostante, la creazione di denaro dal NULLA attraverso la riserva frazionaria e il signoraggio bancario in mano a banche private e autorizzate dalle banche centrali anch’esse di proprietà delle suddette banche in percentuale più o meno variabile:”
http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q102.pdf
In più, quest’altro link come ulteriore, robusta conferma:
http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
AVVISATE TUTTA LA POPOLAZIONE CON QUESTO VIDEO, FATELO GIRARE ALL’INFINITO !!
Che sappiate o meno che cosa sia, il Fondo di Redenzione Europeo (E.R.F.) ci rovinerà la vita per i prossimi 20 anni !!
vedi e’ IMPORTANTE:
http://attivo.tv/player/documentari/i-media-stanno-censurando-allintera-popolazione-un-nuovo-trattato-europeo-sconvolgente.html#sthash.4QWK6rLY.dpuf
EURO FALSO: TUTTI I DEBITI CONTRATTI CON LE BANCHE SONO ANNULLABILI !
Nel contrato non è scritto chi è il proprietario della moneta….quindi: chi è il creditore ? chi il debitore ?…e per cui TUTTI i debiti sono nulli “tutti i debiti contratti con le banche sono infatti annullabili”.
“Il sillogismo è semplice: siccome le banche evitano di iscrivere in contabilità, a patrimonio netto, la quota annuale di denaro virtuale che creano dal nulla, è evidente che lo considerano esse stesse “denaro falso“.
I debiti contratti con denaro falso ovviamente non sono giuridicamente validi.”
Ecco quindi che, se non tutti in generale, almeno quei debiti che implicano come creditore o controparte una banca, devono essere considerati nulli dalla nascita !
In sostanza, parafrasando, se il denaro non risulta “battezzato” contabilmente alla nascita certificandone l’origine, non può godere dei diritti civili.
Tratto dal testo dell’economista Nino Galloni, IL FUTURO DELLA BANCA, da dove si impara che la contabilità bancaria attuale è completamente falsa.
INOLTRE
Interrogazione UE con richiesta di risposta scritta E-000302/2012 alla Commissione Articolo 117 del regolamento
Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro
In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che “al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione ?
Risposta: Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a costo zero, se si esclude l’energia elettrica che mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori nominali appartiene al nuovo proprietario.
….e se uno e’ proprietario del denaro, non puo’ essere contemporaneamente debitore, dato che il denaro precedentemente all’emissione nei fatti apparteneva al NULLA…..e non alla banca ! e quindi e’ al NULLA che semmai va reso….
Guardate cosa afferma il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea – BCE – (Tratto dal sito ufficiale www.ecb.int) nel loro documento: “Decisione della Banca Centrale Europea del 6 dicembre 2001 relativo all’emissione delle banconote in euro”, al comma 3: “L’emissione delle banconote in euro non necessita di essere soggetta a limiti quantitativi o di altro tipo, visto che la immissione in circolazione di banconote è un processo indotto dalla domanda.”
Tratto da: http://www.ecb.europa.eu/home/html/index.en.html
Commento NdR: L’Eurosistema e’ nei fatti di proprieta’ di PRIVATI cosi come le varie Banche Centrali Nazionali dei paesi aderenti alla UE, quindi tutto il sistema bancario europeo e’ in mano ai privati cosi pure come l’emissione della moneta (denaro)
Ricordiamo a tutti che le Banche facendo sorgere dal “nulla” (che non esiste, per proprieta’ intrinseca) il denaro, esse lo “prendono” dal TUTTO presente ed esistente SOLO ed UNICAMENTE nell’INFINITO, e ce lo accreditano nel nostro conto corrente di cui siamo proprietari e non debitori;, se noi chiediamo ad esse di darci un credito, quindi trattasi di DONAZIONE dell’Infinito a tutti noi, che le Banche ci RUBANO e ci chiedono pure gli interessi, I banchieri e le banche, sono dei veri e propri CRIMINALI, protetti dalle leggi inique degli “stati” (a loro volta aziende private) loro servi, perche’ i Banchieri immettono, sponsorizzano o pagano, i “loro” uomini politici e non, nei posti chiave degli stati, per ottenere cio’ che vogliono… da questi ultimi, alla faccia del popolo che rimane in TOTALEschiavitu‘ !
Quindi:
Cari amici e lettori, dovete rendervi conto che quando andate a chiedere un “prestito” ad una banca…voi subite un FURTO da parte della banca, perche l’emissione del denaro viene effettuata dal NULLA (che e’ di proprieta’ dell’INFINITO), sul vostro NOME e COGNOME; la banca non lo emette/accredita sul suo proprio conto corrente e poi gira la cifra a Voi con un bonifico dal proprio conto, ma lo accredita direttamente sul Vs conto corrente, e quindi siete voi gli UNICI proprietari del denaro, cosi come ha confermato recentemente anche la UE, in una risposta ad una interrogazione fatta su: chi e’ il proprietario del denaro..?
Se il denaro viene emesso sul vs NOME e COGNOME, significa semplicemente che e’ VOSTRO e NON della banca, e siccome viene emesso dal NULLA (di proprieta’ dell’INFINITO e non della banca), quindi e’ a credito NON a debito ….. la banca non ha NESSUN titolo, ne’ diritto, per chiedervi di restituire il capitale, che non e’ mai stato suo, ne’ tanto meno di richiedere degli interessi su di un capitale che nei FATTI e’ SOLO VOSTRO all’atto della emissione fatta per mezzo del vostro NOME e COGNOME, infatti non puo’ mai dimostrare di aver avuta la proprieta’ del denaro che e’ stato emesso sul vs conto corrente !
Inoltre le leggi italiane e quelle dei vari paesi occidentali, sui “prestiti”, confermano che: se un soggetto non e’ proprietario di un bene non puo’ prestare nulla, anzi se viene attuato, diviene un’atto illegale.
Qui siamo alla totale follia illogica bancaria, per tentare di legalizzare un FURTO !
In piu’ le banche, una volta sottratto il VOSTRO denaro, con la vostra firma, su di un modulo prestampato e senza la firma dell’amministratore della banca …. essa lo immette nel proprio bilancio, nei debiti, e non nei crediti, come sarebbe se fosse tutto regolare oltre ad essere logico amministrativamente, (cosa che non e’, commettendo un falso in bilancio) ma e cosi, non solo non paga neppure l’iva sul servizio, ma non paga neppure le tasse allo stato…perche’ trattasi di un “debito”….ecco perche’ le banche dichiarano sempre un bilancio facilmente in passivo od a zero….
Le banche non prestano denaro, vendono debiti…!
il denaro che inseriscono nei conti correnti dei loro “clienti” e’ creato dalla vostra firma, quindi e’ vostro, infatti quel denaro non e’ nel bilancio della banca precedentemente alla vs firma….perche’ e’ vostro e non della banca, esso e’ creato per voi dalla banca proprio dal NULLA !…..non e’ suo !
……quindi NON dovete NULLA alla banca, ne’ capitale, ne’ interessi !
Il documento che vi fanno firmare e’ una TRUFFA !
…fatevi furbi sono dei CRIMINALI TRUFFATORI assieme allo…. stato mafioso che li protegge….sulla pelle dei sudditi SCHIAVI !
Inoltre le banche evadono enormemente il fisco perche’ immettono le cifre del denaro che hanno emesso dal NULLA nei loro bilanci come “debito” e non come credito, come dovrebbe essere, ed in questo modo non pagano le tasse sui capitali che sottraggono con l’inganno a chi ha firmato quel fatidico modulo, sulla cui firma hanno creato dal NULLA il denaro per il loro cliente che in realta’ e’ suo REGALATO dal NULLA.
QUINDI Sono anche dei LADRI ! ed EVASORI mostruosi ! e non pagano neppure I’VA sul servizio fatto….
Creazione del denaro dal nulla:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1057521914001070
GUERRA al CONTANTE
DOVE STA SCRITTO CHE DOBBIAMO PER FORZA AVERE UN CONTO IN BANCA ?
Sei un lavoratore dipendente ? Sei un pensionato ? Hai una piccola impresa individuale ?
Per poter lavorare, e quindi vivere, devi per forza avere un conto in banca, altrimenti è impossibile avere lo stipendio. Lo Stato ha infatti abolito da anni il contante per l’accredito dello stipendio. Il problema è che tutto ciò è ILLEGALE.
– Art. 1277 Codice Civile
“I debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso legale nello Stato al tempo del pagamento e per il suo valore nominale”
– Art 693 Codice Penale
“Chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a trenta euro”
Le leggi dello Stato italiano sono chiare: i pagamenti si effettuano con la MONETA A CORSO LEGALE e nessuno può rifiutarsi di ricevere la MONETA A CORSO LEGALE.
Ma cos’è la MONETA A CORSO LEGALE ?
Ce lo dice la Banca d’Italia:
“L’unica forma di moneta legale è la moneta CONTANTE emessa da una banca centrale – per l’euro la Banca Centrale Europea (BCE)”
Quindi la questione è molto chiara: l’unica moneta a corso legale è il CONTANTE e nessuno può rifiutarsi di ricevere denaro CONTANTE per i pagamenti.
Cos’è quindi la MONETA ELETTRONICA che lo Stato ci obbliga ad utilizzare ?
Leggiamo sempre dalla Banca d’Italia:
“La moneta scritturale bancaria [ovvero la moneta elettronica] è una forma di MONETA PRIVATA”.
(NdR: quindi qualsiasi privato la puo’ utilizzare….)
La moneta elettronica non è moneta a corso legale, è una moneta privata che porta LUCRO alle banche.
Come fa lo Stato ad abolire o limitare l’utilizzo del CONTANTE che è l’unica MONETA A CORSO LEGALE e costringere il cittadino ad utilizzare una moneta privata che per definizione porta lucro alle banche attraverso interessi e commissioni ?
Come ci siamo ridotti così ? La decennale propaganda mistificatoria contro il CONTANTE è stata portata avanti con grande forza dal circuito bancario e dai suoi camerieri (giornalisti, politici, boiardi di stato etc).
Quella dell’evasione fiscale è soltanto una scusa (la vera evasione la abbiamo proprio con la moneta elettronica e con le Banche che evadono 550 miliardi l’anno solo in Italia….), l’obbiettivo è quello di renderci ancora più schiavi controllando il nostro portafoglio, tracciando ogni spesa che facciamo e prelevando direttamente i soldi quando lo Stato ritiene di farlo. Le banche brindano e banchettano grazie ad una classe politica collusa e incapace.
Ma le leggi rimangono, e sfido i politicanti a modificare la definizione di MONETA A CORSO LEGALE. Il vero problema che abbiamo è quello dell’informazione: facciamo sapere a tutti come stanno realmente le cose, le persone devono capire come ci stanno togliendo ogni libertà.
Come disse Henry Ford: “È un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.” È nostro dovere informare.
I mutui bancari sono una FRODE: come difendersi ?
http://marcodellaluna.info/sito/2015/07/26/i-mutui-bancari-sono-una-truffa-come-difendersi/
Ma cos’è esattamente l’usura ? È il denaro ricavato dal mero utilizzo del denaro.
Ed Ezra Pound, da annoverare tra i grandi uomini del ‘900, bollava impietosamente taluni governi di servilismo e di sottomissione alsignoraggio sulla moneta esercitato dal sistema bancario privato e dalle banche centrali da questo controllate.
Una ragnatela speculativa dove l’esclusivo interesse privato strangola la sovranità politica e monetaria degli stati nazionali e l’autodeterminazione dei popoli.
Tale sistema perverso nasce in Inghilterra ad opera dello scozzese William Paterson, mercante, avventuriero e banchiere.
Il 27 luglio 1694 Paterson ottiene dal sovrano protestante Guglielmo III d’Orange (al potere dal 1689 come re d’Inghilterra, Irlanda e Scozia dopo la deposizione di suo zio Giacomo II, cattolico.
Ancora oggi l’oppressione “orangista”, incentivata e protetta da Londra, contro i cattolici repubblicani d’Irlanda è oggetto di funesta cronaca quotidiana) l’autorizzazione ad operare come banchiere ufficiale del regno.
Fonderà la Banca d’Inghilterra, prima banca di emissione privata, che godrà così del privilegio di emettere moneta da prestare ad usura allo Stato (il primo prestito al governo inglese ammonterà a 1.200.000 sterline).
Nella sua memorabile sentenza: “La banca trae beneficio dall’interesse che pretende su tutta la moneta che crea dal nulla” vi è racchiuso il nucleo ideologico del significato di signoraggio sulla moneta.
È, quindi, a partire da tale data che i governi perderanno la loro sovranità economica e il potere di emettere moneta sarà delegato ad una banca privata.
Non faranno ovviamente eccezione gli Usa, che nonostante l’indipendenza dalla madrepatria proclamata con la famosa dichiarazione del 4 luglio 1776, saranno sempre soggetti all’usurocrazia monetaria della Federal Reserve, divenendo ben presto il braccio armato del liberismo mondialista.
Con due eccezioni, però, anche se di breve durata per la tragica sorte toccata a chi osò andare controcorrente: Abraham Lincoln eJohn Fitzgerald Kennedy (NdR: tutti e due Assassinati…..)
Tuttavia, ad onor del vero, già Thomas Jefferson, al tempo in cui ricopriva la carica di segretario di Stato durante la presidenza diGeorge Washington, si era fermamente opposto al progetto di fondazione di una banca centrale privata (la First Bank of the United States) caldeggiato dall’allora ministro del Tesoro Alexander Hamilton.
Personaggio ambiguo e contraddittorio (in origine sosteneva esattamente l’opposto, e cioè che la cosa pubblica non potesse essere delegata ad una banca privata poiché questa tutelava esclusivamente i propri interessi), l’Hamilton fu accusato di essere strumento dei banchieri internazionali, probabilmente in combutta con i Rothschild, che proprio in quel periodo, per bocca del fondatore della dinastia, l’ebreo askenazita Mayer Amschel, memore forse della succitata celebre frase del suo predecessore scozzese, aveva sentenziato:
“Lasciate che io emetta e controlli il denaro di una nazione e non mi interesserò di chi ne formula le leggi”.
Come siano andate poi le cose per il XVI e XXXV presidente Usa è cosa tristemente risaputa.
Lincoln sosteneva che il privilegio dell’emissione della moneta dovesse essere prerogativa esclusiva del governo e che il denaro da padrone sarebbe dovuto diventare servitore dell’umanità.
L’applicazione pratica di tali principi portò all’emissione di banconote non gravate dagli interessi da corrispondere ai banchieri privati. Il 15 aprile 1865 Lincoln veniva assassinato in un palco del teatro di Washington.
Stessa sorte, cento anni dopo, toccava a Kennedy, il quale, cinque mesi prima del suo assassinio, aveva firmato l’ordine esecutivo n. 11110 con il quale il governo aveva il potere di battere moneta dietro copertura argentea.
Anche in questo caso lo Stato non pagava più gli interessi alla banca di emissione privata.
Un duro colpo al signoraggio bancario che si infranse il 22 novembre 1963. Da allora nessun altro presidente Usa si è più arrischiato a sfidare i Signori del denaro.
By Salvatore Maiorca
Nuovo dollaro americano – Trump e il nuovo Dollaro sostenuto dall’Oro – 2017
Vedi la nuova “Moneta Sarda” = Sardex …..funziona molto bene, al di fuori dal circuito bancario classico – la prima rivoluzione finanziaria in Italia !
Sovranita’ monetaria e Signoraggio bancario – “DEBITO PUBBLICO”
La competenza europea non è più Costituzionale. Possiamo rientrare, persino “legalmente”.
Ciò non toglie che le regole sono state costruite raggirando i popoli, e che quindi in ogni caso i popoli hanno la sovranità necessaria per ribaltare una qualsiasi legge elitaria.
SOLUZIONE:
Dovremmo per risolvere il problema della Sovranita’ monetaria, innanzi tutto nazionalizzare le Banche Centrali (FED + BCE, ecc.), togliendole dalle mani dei privati, cosi come la Banca Italia (NON d’Italia, perche’ anch’essa in mano ai privati), poi stampare carta moneta, come Stati uniti d’Europa (UE), pari al debito “pubblico” delle varie nazioni UE che gli uomini di governo dei vari stati hanno contratto (e’ tutto fatto di carta straccia, che i banchieri,del mondo piazzando i loro uomini negli stati o comprandoseli…hanno fatto si che gli stati si indebitassero con loro….e quindi ci potessero tenere per le palle….ricattandoci con il debito stesso), ed inviare la carta moneta stampata (la parte che li compete) al Fondo monetario internazionale (il FMI e’ di proprieta’ dei banchieri…e’ una loro creatura)contemporaneamente, riscatta-ricompra i titoli statali emessi, che hanno acquistato i privati, gli altri stati e le banche) in modo da eliminare il debito, e cosi’ ci riapproprieremmo degli interessi che ogni anno paghiamo (in Italia c.a. 100 miliardi di euros l’anno) e li potremmo investire nell’industria, nel turismo, nei servizi…e cio’ per i vari stati indebitati…
CMQ ma sara’ una gara dura, perche’ gli USURAI del mondo hanno i loro uomini piazzati ovunque nel mondo e nei posti chiave….che faranno di tutto per impedirci di arrivare a farlo…!
Ma noi ce la possiamo fare !
Altra proposta per la soluzione-annullamento del cosiddetto falso Debito Pubblico:
in circa 30 anni l’Italia ha pagato interessi annui per il debito pubblico per un totale di circa € 3.400.000.000.000 (3 mila quattrocento miliardi), mentre il debito pubblico ammonta al 2014 a c.a. € 2.200.000.000.000 (duemila duecento miliardi) per cui sottraendo dal totale, la somma gia’ pagata, vi e’ una plus valenza di c.a. 1.200.000.000.000, che le banche dovrebbero ridarci…..ma anche se non ce li ridanno, noi possiamo cessare di pagarle immediatamente investendo la stessa cifra annuale di falsi interessi, nella nostra economia….