ADHD – RITALIN (anche il Prozac) e loro DANNI – 1
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica
Ecco il recente studio che ha coinvolto più di 17.000 bambini fino a 19 anni
Questo studio-indagine attualmente in corso è stato avviato dall’omeopata Andreas Bachmair.
Premi in denaro ai medici che vaccinano… anche nel 2024 le cose stanno in questo modo…corruzione dappertutto…per Vaccinare ammalare ed uccidere con morti improvvise bambini ed adulti vedi SIDS e SADS
Tutti i bambini danneggiati dai Vaccini vengono sottoposti ad intense cure di psicofarmaci:
https://presskit.it/2024/10/12/bambini-danneggiati-vaccino-imbottiti-psicofarmaci-protocollo-la-denuncia-mauro-mantovani/
2007 – L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), presieduta da un ex dirigente di Farmindustria, ha deciso in via definitiva per la reimmissione in Italia del potente e discusso psicofarmaco per i bambini vivaci e di una seconda molecola, l’atomoxetina, sotto accusa negli Stati Uniti.
“Chiariamo innanzitutto cosa è il Ritalin, il farmaco più venduto per lo ADHD. La molecola che lo compone è il METILFENIDATO, sostanzialmente una anfetamina. E’ noto che le anfetamine sono considerate droghe a tutti gli effetti, e infatti nel 1989 il Ministero della Salute italiano tolse dal mercato il metilfenidato, inserendolo nella categoria delle droghe pesanti come l’eroina e la cocaina.
Non si tratta di un caso, dato che uno degli aspetti più inquietanti dei farmaci per lo ADHD è proprio l’esistenza di un mercato nero in cui il metilfenidato viene usato come vera e propria droga ricreativa, e allo stesso tempo come droga di mantenimento, da tutti quei bambini diagnosticati ADHD che la “cura” ha trasformato in tossicodipendenti.
[…]
Il danneggiamento dei neuroni e della loro capacità di neurotrasmissione crea un vero e proprio ottundimento delle funzioni cerebrali, che ovviamente “calma” il bambini iperattivo; solo che contemporaneamente ne uccide la creatività, l’intelligenza e l’emotività stessa. E’ per questo che, a proposito del metilfenidato si parla di “effetto Zombie” tipico del Ritalin, riconosciuto dagli stessi sostenitori del farmaco.
Così, L.E. Arnold and Peter Jensen, accesi sostenitori del Ritalin, descrivono uno dei possibili effetti collaterali della droga: *…la costrizione tipo zombie dell’affetto e della spontaneità può rispondere ad una riduzione del dosaggio, ma a volte richiede un cambio del farmaco.* (Comprehensive Textbook of Psychiatry, 1995.)
[…]
I farmaci stimolanti (anfetamine e simili), oltre a iperstimolare neurotrasmissione e surrenali, provocano importanti danni cerebrali: * I farmaci stimolanti compromettono la funzionalità della porzione del cervello denominata ganglio basale. Disfunzioni nel ganglio basale causano una varietà di sintomi mentali e fisici, incluso il peggioramento delle funzioni mentali elevate, ossessioni e compulsioni (OCD), e anormalità del movimento*.[1]
Lo stesso NIHM fece uno studio in cui dimostrò questo effetto del Ritalin e di altre anfetamine. Nello studio, il 51% dei bambini che assumevano Ritalin sviluppò comportamenti ossessivo-compulsivi.[2]
Tra le conseguenze potenzialmente gravi dell’uso di questi farmaci anfetaminici ci sono quelle legate all’uso prolungato. Tra queste, anche se se ne parla solo negli ambienti dei critici dell’approccio farmacologico, sono state registrate diverse centinaia di casi di adolescenti morti per infarto dopo anni di uso del Ritalin e affini !”
La Missione di: http://www.giulemanidaibambini.org
Commento NdR: ma tutto ciò è voluto e gestito dalle multinazionali dei farmaci e vaccini per incrementare i loro fatturati ed ampliare il mercato dei malati….
vedi: ADHD, RITALIN 2 e Strattera + PSICOFARMACI ed uccisioni, stragi, violenza + Psicofarmaci ai Bambini + Medici venditori di farmaci ? + PSICOFarmaci e loro Danni + Elettroshock + Psichiatria e medicina + Psichiatria – Cospirazione + Psichiatria e psicoFarmaci + I MEDICI, una MINACCIA per la SALUTE ? + Terrorismo con i Farmaci + Dittatura Sanitaria + COME un PEDIATRA PUO’ far AMMALARE BAMBINO in BUONA SALUTE + Ricerca Scientifica + Falsità della medicina ufficiale + 1000 studi sui Danni dei Vaccini + Malassorbimento + Inquisizione medica + Pubblico Credulone + Terrorismo Mediatico + Contenuto dei Vaccini
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FARMACO Pericoloso = Ritalin
COMUNICATO STAMPA DEL 14/10/06
Il metilfenidato (Ritalin ®), utilizzato – anche in Italia – per il trattamento dei bambini iperattivi (ADHD) viene classificato in Inghilterra tra le 20 droghe più pericolose in assoluto.
Ed il British Medical Journal denuncia: “le sperimentazioni di farmaci sponsorizzate dai produttori devono essere valutate con molta cautela, non sono né trasparenti né rigorose”. “Se le tabelle che classificano le sostanze psicoattive contengono anomalie ed hanno scarsi fondamenti scientifici, ciò è dovuto anche ad “interferenze” in quelle che dovrebbero essere oggettive realtà scientifiche”.
La documentata denuncia viene lanciata in questi giorni dall’autorevole “Science and Technology Committee“, una Commissione britannica composta da esperti che ha come missione quella di consigliare il governo su tutto ciò che riguarda le questioni scientifiche di interesse nazionale.
I risultati che questa Commissione ha raggiunto, basandosi su criteri giudicati scientifici ed indipendenti, appaiono rivoluzionari e tendono a rivedere il sistema di classificazione generale degli stupefacenti.
Nella classifica delle venti sostanze psicoattive più dannose redatta da questa Commissione governativa figura appunto – a fianco dell’LSD e prima dell’Ecstasy – anche il metilfenidato, la metanfetamina che è anche il principio base in alcuni discussi psicofarmaci (Ritalin®, ma non solo), utilizzati per il trattamento di presunti disturbi del comportamento nei bambini (ADHD, Sindrome da Iperattività e Deficit d’Attenzione), consigliato spesso con eccessiva disinvoltura anche in Italia.
“E’ tempo di avere un approccio più sistematico e scientifico alla classificazione delle sostanze stupefacenti”, ha affermato Phil Willis, uno dei membri della Commissione in un’intervista alla Tv inglese BBC.
Secondo gli esperti, il governo ha ora il dovere di rivedere i livelli di pericolosità di queste sostanze – stabiliti ormai decine di anni fa – alla luce delle nuove prove scientifiche, e soprattutto indipendentemente dal “sentire” dell’opinione pubblica, dando una corretta informazione sugli effetti dannosi che hanno e correggendo la disinformazione radicata anche grazie alle campagne stampa sponsorizzate dagli interessi economici in gioco.
Dal rapporto emerge l’interferenza di ragioni politiche, culturali ed economiche nella classificazione della pericolosità delle droghe e di certi farmaci operata dalle autorità statali, che invece si sarebbero dovute basare solo su criteri scientifici e sperimentali, e non sulle pressioni di gruppi d’interesse quali sono gli stessi produttori o sui timori, desideri e convinzioni errate inculcate da essi nella cittadinanza.
“E proprio di ieri – dichiara Luca Poma, Portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”, prima campagna indipendente di farmacovigilanza in Italia – la notizia, divulgata dall’autorevole British Medical Journal, secondo la quale le sperimentazioni riguardanti i farmaci – sponsorizzate e rese pubbliche dalle aziende farmaceutiche – devono essere valutate con molta cautela, perché sono meno trasparenti, sono caratterizzate da regole metodologiche meno rigorose, e giungono a conclusioni guarda caso più favorevoli rispetto alle analisi “non sponsorizzate” e realmente indipendenti sugli stessi identici farmaci.
Stesso discorso vale per la denuncia dell’STC sul metilfenidato: l’informazione che giunge al consumatore non è “libera” ed è sempre più viziata da interessi economici e politici. Chi ne fa le spese sono i nostri bambini”.
“Signora, suo figlio è molto intelligente ma non si applica.”
La vecchia frase preferita dai diplomatici insegnanti italiani potrebbe ben presto trasformarsi in un inquietante “suo figlio soffre di ADHD , lo porti dallo psichiatra” , come avviene da tempo negli Stati Uniti.
Anche in Italia arriva il Ritalin e la “moda” dello psicofarmaco ai bambini.
Dal sito del Ministero della Sanità riportiamo questa breve nota a proposito del discusso farmaco commercializzato col nome Ritalin.
Il metilfenidato (Ritalin) trova indicazione nei bambini con disturbi dell’attenzione con o senza iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ADHD).
Anche se in merito al Ritalin, esistono pareri non sempre concordanti, le prove cliniche di efficacia sono sufficienti a considerare il metilfenidato tra i farmaci di scelta nel trattamento dello ADHD.
Il metilfenidato è uno stimolante centrale: come tale appartiene ai farmaci d’abuso ed è incluso nella Tabella I degli stupefacenti.
La sua commercializzazione venne sospesa in Italia nel 1989, su iniziativa dell’azienda che allora lo produceva. Visto il ruolo del metilfenidato nel trattamento dello ADHD, l’elevata incidenza di questa manifestazione in età pre-adolescenziale e l’assenza dal mercato nazionale di farmaci alternativi, la Commissione Unica del Farmaco e il Dipartimento del Farmaco del Ministero della Sanità, in un incontro, hanno invitato NOVARTIS, attuale titolare del Ritalin, a presentare richiesta per la registrazione del farmaco e la sua commercializzazione in Italia.
In data 18/10/2000 la Novartis ha “comunicato” al Dipartimento Valutazione Medicinali e Farmacovigilanza la disponibilità per una rapida registrazione e commercializzazione del farmaco.
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Vittoria in Tribunale contro l’uso di psicofarmaci sui bambini.
Comunicato Stampa del 28 aprile 2006 : www.giulemanidaibambini.org
Milano: esito della 1° udienza di questa mattina per Gianluca, il bambino allontanato da scuola per presunti disturbi del comportamento. Depositata al magistrato la relazione tecnica di “Giù le Mani dai Bambini”. Gianluca verrà riammesso a scuola.
Il Metilfenidato – principio base del Ritalin, psicofarmaco che si voleva somministrare al bimbo – è tornato ad essere classificato come stupefacente.
Un altro caso identico a Gianluca in Lombardia.
Giustamente il tribunale ha decretato che imporre droghe pesanti (metilfenidato) ai bambini per controllarne l’eccessiva vivacità è immorale.
In verità, osservando in luoghi pubblici il comportamento lassista e diseducativo di molti genitori (e nonni) verso i propri bambini, non mi stupirebbe se la stragrande maggioranza dei pargoli italiani fosse candidata all’assunzione del Ritalin.
Metilfenidato ? Spesso un leggero cambiamento di dieta, con meno dolci e cioccolato, ed un’infusione di educazione civile è sufficiente a risolvere il problema.
Se dai Medici e dei loro “padroni” NON CI SI PUO’ FIDARE, confidiamo ancora nella MAGISTRATURA come nel caso DI BELLA…..che ha fatto di tutto per non verificare le cose….come sempre anche la magistratura è collusa con le Big Pharma….
Metanalisi sull’efficacia del Ritalin (Metilfenidato) nel trattamento dell’ADHD negli studi randomizzati e controllati con placebo.
Link al lavoro originale, pubblicato sul Canadian Medical Association Journal, e indicizzato su Pubmed – 2001
http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?tool=pubmed&pubmedid=11762571
Secondo gli autori i lavori presi in esame, tutti su piccoli numeri hanno forti indicazioni di bias e scarsa robustezza nei risultati, mentre il metilfenidato presenta un profilo di effetti collaterali che richiede considerazione. Soprattutto gli autori concludono che *non è dimostrata una significativa efficacia del trattamento in confronto a placebo, dopo 4 (quattro) settimane di somministrazione.
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Cos’è l’ ADHD ? = Danno da Vaccini pediatrici !
La sigla significa “Attention Deficit & Hyperactivity Disorder”, in italiano “disturbo dell’attenzione e iperattività”. In pratica viene diagnosticata questa (presunta) sindrome ai bambini con problemi di rendimento scolastico dovuto alla loro vivacità, alla loro difficoltà nello stare buoni , attenti, ubbidienti ecc.
Negli Stati Uniti l’uso del Ritalin sui bambini è in voga da tempo con incrementi significativi ogni anno e, sebbene l’uso su soggetti di età inferiore ai 6 anni venga sconsigliato dalla stessa casa produttrice, ci sono stati incrementi fortissimi anche nelle prescrizioni a bambini in età prescolare.
Già in un articolo su Repubblica nel 1998 si leggeva: […] Negli Stati Uniti, l’ADD viene curato con un farmaco, il Ritalin, un leggero stimolante del sistema nervoso centrale non in commercio in Italia, che oggi rappresenta uno dei migliori affari di tutto il mercato farmaceutico. Secondo la Drug Enforcement Agency, dal 1990 al 1995 le ricette del Ritalin sono aumentate del 600 per cento, con un giro d’affari valutato sui due miliardi di dollari.
Troppi, dicono i critici, e testate autorevoli come il “New York Times” hanno affrontato più volte il tema dell’abuso del farmaco, usato, invece che per curare, per migliorare il rendimento scolastiche di bambini assolutamente sani ma afflitti da genitori con l’ansia della prestazione. In più, intorno al Ritalin fiorisce il mercato nero, che inserisce il farmaco tra le cosiddette “smart drugs”, le sostanze usate per sovrastimolare il cervello durante gli esami o i periodi di superlavoro: “Jama”, la rivista ufficiale dell’associazione medica americana, nel numero di aprile ha smentito che vi sia un eccesso di prescrizioni rispetto alle necessità, analizzando studi e casi dal 1975 al 1997. Dalle indagini epidemiologiche emergerebbe che l’aumento del consumo di Ritalin è la conseguenza del miglioramento delle diagnosi, così come è avvenuto per altri problemi mentali e cognitivi, ad esempio la dislessia.
Ma più in generale, il dibattito sull’ADD e le sue terapie sembra riflettere una questione più vasta e di implicazioni ancora più ampie, che coinvolge le cause, e quindi le cure, del disagio mentale.
“La comunità psichiatrica americana”, ha dichiarato uno psicoterapeuta al “New York Times” due anni fa, “è passata dal dare la colpa alla madre al dare la colpa al cervello”. […] . senza nessuno studio scientifico……
Ad oggi le prescrizioni sono aumentate ancora vorticosamente e con esse le polemiche.
Ma è lo stesso concetto di classificare come malattia mentale, con conseguente terapia farmacologica, le inquietudini dei bambini a far discutere e preoccupare. E mentre negli Stati Uniti impazzano le polemiche la Novartis , in Italia, riesce addirittura a far si che siano gli stessi Commissione Unica del Farmaco e Dipartimento del Farmaco del Ministero della Sanità a richiederne espressamente l’importazione , sollevando così la multinazionale da qualsiasi accusa di pressione per l’allargamento di un business così cospicuo.
Il Ritalin, leggero stimolante o vera e propria droga ?
Il dibattito in ambito medico sugli effetti a lungo termine di terapie col Ritalin e’ tuttora in corso e lungi dal giungere a risultati chiari. Anche per quanto riguarda gli effetti collaterali in generale vengono minimizzati dai medici, ma sono ormai moltissimi i genitori americani che lamentano di aver osservato gravi effetti collaterali durante la terapia sui propri figli.
In ogni caso il fatto che il Ritalin venga spacciato al mercato nero dai tossicodipendenti dovrebbe per lo meno far riflettere…
Ma il Ritalin funziona davvero ?
Contrariamente a quanto si potrebbe supporre il Ritalin non è un calmante. Il suo funzionamento è simile a quello delle anfetamine e quindi è classificato tra gli stimolanti del sistema nervoso. Come possa uno stimolante agire rendendo i bambini più docili e ubbidienti è poco chiaro anche ai medici e ai ricercatori. In pratica non sono ancora perfettamente noti i meccanismi che lo rendono efficace.
In definitiva il farmaco funziona ma non è chiaro come faccia. Un approccio così empirico in una materia tanto delicata come la psiche dei bambini non dovrebbe indurre maggiore cautela ?
Al contrario, invece, il fatto che funzioni così bene ha spinto i ricercatori Statunitensi a dichiarare che il numero delle diagnosi non è affatto troppo elevato anzi, secondo molti ricercatori americani ,è il resto del mondo a ignorare e trascurare la malattia e la sua cura.
Negli Stati Uniti le diagnosi di ADHD hanno ormai raggiunto i quattro milioni di bambini: un numero
straordinariamente elevato , in pratica circa due alunni per classe. Persino Hilary Clinton recentemente si è detta preoccupata per un aumento così vertiginoso delle prescrizioni di psicofarmaci ai bambini.
Secondo molti critici il fatto che il farmaco funzioni ne aumenta il pericolo: l’uso dei farmaci come forma di controllo sociale è da sempre prerogativa dei regimi fortemente dittatoriali come il Nazismo o lo Stalinismo. Una cultura in cui il diverso, l’eccentrico, chi non si uniforma ai comportamenti dettati dalla società è da considerarsi malato rischia di prendere sempre più campo. A partire dai primi anni di vita.
Qual’è l’opinione della comunità scientifica italiana ?
I ricercatori italiani in questo delicato campo hanno sempre agito con molta diplomazia. E’ ormai posizione comune alla maggior parte dei medici e dei ricercatori che le diagnosi di ADHD negli Stati Uniti siano in numero troppo elevato, ma allo stesso tempo sostengono che , al contrario, in Europa la malattia è sottostimata e sottocurata. In pratica un colpo al cerchio e uno alla botte, da buoni italiani.
Funzionale alla scuola-azienda……sponsor dei vaccini e dei farmaci…….
Attualmente in Italia impazza il dibattito sugli aiuti alla scuola privata e sui cosiddetti buoni-scuola. Negli Stati Uniti da sempre il sistema scolastico assomiglia molto a quello che, a opinione di molti, si vorrebbe attuare in Italia.
In pratica buona parte delle scuole sono private e quelle pubbliche funzionano con una gestione di tipo manageriale, con finanziamenti legati ai rendimenti degli alunni. Più la scuola è produttiva e più riceverà fondi dal governo.
E’ opinione di molti che proprio questo tipo di competitività portata all’estremo abbia favorito la ricerca di metodi sbrigativi per conseguire i risultati. E il Ritalin è uno di questi.
I GENITORI DENUNCIANO gli EFFETTI COLLATERALI del RITALIN
Mentre negli USA dilagano le proteste contro il farmaco, i medici svizzeri ne aumentano le prescrizioni dell’80% !
Genitori disperati denunciano la Novartis a causa degli effetti dannosi del Ritalin !
Bambini depressi, sull’orlo del suicidio, che possono acquisire tendenze criminali o darsi alla droga: chi può fermare l’irresponsabilità di certe prescrizioni ?
Lo scorso mese di maggio, un gruppo di genitori americani, disperati per gli effetti catastrofici che il Ritalin aveva manifestato sui loro figli, si sono uniti ad alcuni pazienti adulti e insieme hanno depositato una denuncia collettiva contro il produttore del farmaco, la multinazionale basilese Novartis.
I denuncianti lamentano fra l’altro di non aver ricevuto informazioni sufficienti sugli effetti secondari del farmaco. Ovviamente la multinazionale ha reagito col ritornello abituale: ha rigettato tutte le critiche, affermando fra l’altro che 170 studi provano la sicurezza e l’utilità del farmaco.
Ma spetterà al giudice di decidere. Il Ritalin, a base di metilfenidato (un derivato delle amfetamine), è soprattutto prescritto ai bambini per “curare” le sindromi ipercinetiche, cioè un aumento patologico della motilità, iperattività e mancanza di concentrazione. È prescritto anche agli adulti. Si tratta di uno psicofarmaco compreso nella categoria degli psicostimolanti.
Le compresse di Ritalin sono da anni nell’occhio del ciclone perché danno assuefazione e modificano la personalità al punto che chi le prende può cadere in forti depressioni con manie suicide. Possono inoltre condurre il paziente a far uso di droghe illegali o trasformarlo in un delinquente. Dal punto di vista fisiologico provocano dolori di stomaco, cefalee, nervosismo, insonnia, capogiri, nausea, tachicardia, alterazioni della pressione sanguigna e contrazioni involontarie: tic nervosi cronici noti col nome di Sindrome di Tourette.
A tutto questo si aggiungono le frequenti psicosi che attanagliano i consumatori di Ritalin.
Mentre negli USA i genitori insorgono contro questo farmaco, in Svizzera le prescrizioni aumentano in modo vertiginoso: nel 1998 furono prescritti nel nostro paese, soprattutto ai bambini, 21,8 chili di Ritalin; nel 1999 la quantità prescritta aumentava a 39,2 chili! Un aumento corrispondente all’80%, di cui sono responsabili medici che, evidentemente, non conoscono la portata delle loro prescrizioni. Quanto ai genitori, che fanno ingoiare ai loro figli questo farmaco troppo discusso, ricevono informazioni unilaterali o nessuna informazione: si fidano semplicemente delle decisioni di medici di cui il minimo che si può dire è che sono incompetenti.
Negli USA, per giustificare le enormi prescrizioni di psicofarmaci per l’infanzia, sono stati “inventati” disturbi del comportamento infantile che offrono agli psicologi e agli psichiatri delle scuole un’ottima arma per mettere i bambini sotto prescrizione medica. In questo modo le vendite delle case produttrici aumentano vistosamente, assieme ai loro profitti.
Nel caso del Ritalin, la produzione mondiale è salita dalle 2,8 tonnellate nel 1990 alle 15,3 tonnellate nel 1997: un aumento del 546% in soli sette anni !
Malgrado negli USA sia stato artificiosamente allargato il cerchio dei disturbi psichici dei bambini creando malattie per lo più inesistenti, l’iperattività esiste realmente e va curata, ma con la psicoterapia, non certamente con farmaci, i quali non hanno niente a che vedere coi disturbi psichici e peggiorano la situazione.
Molti bambini iperattivi lo sono per conseguenza delle vaccinazioni, come scientificamente dimostrato da diversi autori, fra cui Harris L. Coulter.
Secondo la pubblicazione scientifica JAMA (febbraio 2000 ), il Ritalin viene prescritto anche a bambini di 2-4 o 5 anni, malgrado sulle confezioni sia scritto che è indicato a partire dai 6 anni.
Il Ritalin, come tutti gli altri psicofarmaci, è stato elaborato e testato sugli animali. Gli psicofarmaci sono generalmente messi a punto su gatti e scimmie, mediante crudeli procedure che comportano l’apertura del cranio, l’uso di elettrodi, asportazione di materia cerebrale, ecc.
da “ORIZZONTI” n. 85 dicembre 2000 – Fonte: Kontrokultur
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È la società, la scuola, la famiglia, che mancano d’attenzione verso i bisogni dei bambini
Albert Einstein incominciò a parlare all’età di quattro anni e a leggere a sette. Il suo insegnante lo descrisse come “ritardato mentale”, “asociale” e “in balia di folli sogni”. Fu rifiutato dallo Zurich Polytech Institute.
L’insegnante di Thomas Edison affermò che egli era troppo stupido per imparare qualunque cosa.
Isaac Newton ebbe uno scadente rendimento scolastico.
L’insegnante d’Enrico Caruso sosteneva che non aveva abbastanza voce da diventare un cantante.
Winston Churchill fu bocciato al sesto grado.
Beethoven maneggiava goffamente il violino e il suo insegnante gli disse che non aveva alcuna speranza come compositore.
Una strana malattia, che scompare quando i bambini sono in vacanza e si riduce quando si presta loro attenzione, che cambia i “connotati” ad ogni nuova edizione del manuale diagnostico DSM, favorendo sempre più la discrezionalità dell’osservatore.
In Italia si ritiene più prudente non definirla una malattia appellandosi al triplice causalità biopsicosociale.
Chi sostiene questa tesi rimarcare che la causa genetica è la più determinante.
Il problema perciò cambia di poco e questo significa che lo psicofarmaco lo prescrivono comunque.
Psicofarmaci-ADHD/DDAI e atrofia cerebrale:
Comunicato stampa di Proxima sul’esperimento di Castellanos
1- Baughman vs Castellanos: gli ambigui antecedenti alla ricerca di Castellanos del 2002
2- Baughman vs Castellanos: lettera al JAMA (2002)
3- Revisione critica di Baughman alla ricerca di Castellanos publicata sul JAMA, 2002
Henderson, Fischer:Effects of Methylphenidate (Ritalin) on Mammalian Myocardial Ultrastructure.
Ritalin Più Potente della Cocaina, J. West, The Observer, 2001
Bambini ritalin – Ajmone Claudio
Una pillola di troppo – Claudio Ajmone, Gazzetta di Modena, 03.10.2001
Chimica o pedagogia? Ermanno Tarracchini e Valeria Bocchini
Ritalin: Press Release Cancer Prevention Coalition; Samuel S. Epstein, M.D.
Ritalin: segnalato dall’OMS tra i 300 farmaci pericolosi
Baughman sfata il mito dell’ADHD
Small Study Supports Food Allergy-ADHD Link
Are Sleep Problems Linked to Inattention and Hyperactivity?
lettera di Lawrence Smith sulla morte del figlio Matthews causata dal Ritalin
Astenersi dalle droghe adesso è un crimine, Samuel Walker, Detroit News
L’Onorevole Antonio Guidi contro il Ritalin; Corriere della Sera dell’11 maggio 2002
SINPIA: Linee guida diagnostiche e farmacologice per l’ADHD – 24 Giugno 2002
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2007 – Torna in commercio in Italia il Ritalin, (NdR: la forza di corruzione delle Big Pharma) ma per maggiori informazioni provate a leggere qui sotto di cosa si tratta:
La cura per eccellenza è il Ritalin (Metilfenidato) una droga in Italia classificata fino a poco fa nella tabella I degli stupefacenti, con la cocaina, anfetamine, oppiacei, barbiturici, LSD, ed ora declassata nella tabella IV degli stupefacenti per permetterne la somministrazione ai fanciulli. Sono diagnosticati prevalentemente i maschi con un rapporto che va da un minimo di 1 a 3 fino a 1 a 10.
Il 90% del ritalin (Metilfenidato) è consumato negli USA ma il mercato di questo farmaco, come di altre droghe, si va estendendo rapidamente anche in Europa come si evince dal seguente documento di fonte autorevole:
Il Rapporto del Consiglio Internazionale per il Controllo delle Sostanze Stupefacenti (INCB), lanciato oggi a Vienna ed in altre 30 città nel mondo, verte sulle tendenze mondiali del 1998 sull’abuso e sul traffico delle sostanze stupefacenti sotto controllo. […] L’uso di sostanze eccitanti, methylphenidate, per la cura del Deficit di Attenzione / Disturbi per Iperattività (ADHD) è aumentato di un sorprendente 100 per cento in più di 50 paesi. In molti paesi – Australia, Belgio, Canada, Germania, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna e Regno Unito – l’uso delle sostanze stupefacenti potrebbe raggiungere livelli alti quanto quelli degli
Stati Uniti, che al momento consumano più dell’85 per cento della quantità totale mondiale. Il Consiglio si appella affinché le nazioni valutino la possibile sovrastima dell’ADHD e frenino l’uso eccessivo del methylphenidate. I pazienti curati con questa droga, che all’inizio degli anni novanta erano per la maggior parte studenti della scuola elementare includono ora un numero crescente di bambini, adolescenti ed adulti. Negli Stati Uniti, è stata diagnosticata l’ADHD nei bambini di appena un anno. […]
Rapporto del Consiglio Internazionale Per Il Controllo Delle Sostanze Stupefacenti (INCB) Roma, 23 febbraio 1999
Tratto da http://www.oism.info/it/adhd/ritalin/index.htm
La cura per “eccellenza” per l’ADHD è il Ritalin (Metilfenidato) una droga classificata nella tabella I degli stupefacenti, con la cocaina, anfetamine, oppiacei, barbiturici, LSD.
Sono diagnosticati prevalentemente i maschi con un rapporto che va da un minimo di 1 a 3 fino a 1 a 10.
DSM IV | DANNI | PSEUDOBENEFICI | OCD |
Esiste veramente questo disturbo ? Possiamo dubitare per almeno due motivi:
1- non esiste alcuno strumento psicodiagnostico indipendente che ne possa provare l’esistenza; i questionari farmacomirati non sono accettabili in quanto presuppongono che il farmaco sia il vero test per misurare la presenza di questa patologia.
Scrive il Dott Lawrence H. Diller: “Practically every researcher in ADHD now accepts drug company money as do the self help groups for at least a part of their work and projects“;
2- non esiste alcuna prova medica di laboratorio che lo possa evidenziare come malattia organica; tutto si basa sulla compilazione di un questionario da parte dell’insegnante e del genitore e su un colloquio clinico. Non esiste altra malattia che venga diagnosticata con un test carta e matita e una chiacchierata con il medico. Vi fidereste se in questo modo vi fosse diagnosticato un tumore ?
Se è un disturbo neurobiologico, come si sostiene, dovrebbe stare nei testi di neurologia e non in quelli psichiatrici.
Tratto da: www.oism.info
Commento NdR: così, come sempre hanno vinto le multinazionali dei farmaci con i loro rappresentanti i medici, ed ora la droga l’avranno anche i lattanti, i bambini ed i giovanetti….
2000 – Riunione annuale dell’American Academy of Pediatrics Disturbo da deficit di attenzione e iperattività: diagnosi e trattamento attuali Mark L. Wolraich, MD
Tuttavia, la diagnosi di ADHD rimane impegnativa poiché i criteri diagnostici continuano ad avere limitazioni. La diagnosi dipende dalle segnalazioni dei comportamenti di un bambino da parte di più fonti, in particolare genitori e insegnanti. Tuttavia, ci sono spesso discrepanze tra le segnalazioni dei genitori e quelle degli insegnanti, [27] senza un metodo chiaro per gestire queste discrepanze.
Una delle cause delle discrepanze è il fatto che i comportamenti sono influenzati dall’ambiente. Pertanto, l’ambiente scolastico può produrre comportamenti diversi da quelli visti a casa.
Inoltre, i rapporti sono in qualche modo soggettivi perché non ci sono informazioni normative specifiche per ogni comportamento. Gli osservatori devono usare il proprio giudizio. Inoltre, i criteri sono gli stessi indipendentemente dall’età dello sviluppo, ma in realtà il comportamento dei bambini varierà a seconda del loro livello di sviluppo.
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Il 90% del ritalin (Metilfenidato) è consumato negli USA ma il mercato di questo farmaco, come di altre droghe, si va estendendo rapidamente anche in Europa come si evince dal seguente documento di fonte autorevole:
RAPPORTO DEL CONSIGLIO INTERNAZIONALE PER IL CONTROLLO DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI (INCB)
Roma, 23 febbraio 1999
Il Rapporto del Consiglio Internazionale per il Controllo delle Sostanze Stupefacenti (INCB), lanciato oggi a Vienna ed in altre 30 città nel mondo, verte sulle tendenze mondiali del 1998 sull’abuso e sul traffico delle sostanze stupefacenti sotto controllo. […]
L’uso di sostanze eccitanti, methylphenidate, per la cura del Deficit di Attenzione / Disturbi per Iperattività (ADHD) è aumentato di un sorprendente 100 per cento in più di 50 paesi.
In molti paesi – Australia, Belgio, Canada, Germania, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna e Regno Unito – l’uso delle sostanze stupefacenti potrebbe raggiungere livelli alti quanto quelli degli Stati Uniti, che al momento consumano più dell’85 per cento della quantità totale mondiale.
Il Consiglio si appella affinché le nazioni valutino la possibile sovrastima dell’ADHD e frenino l’uso eccessivo del methylphenidate. I pazienti curati con questa droga, che all’inizio degli anni novanta erano per la maggior parte studenti della scuola elementare includono ora un numero crescente di bambini, adolescenti ed adulti.
Negli Stati Uniti, è stata diagnosticata l’ADHD nei bambini di appena un anno. […]
Tratto da: http://www.neurolinguistic.com/oism/sondaggi/01.htm
FOLLIA PURA delle multinazionali dei Farmaci e VACCINI + Big Fharma
vedi anche: www.giulemanidaibambini.org
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Luigi Gallo di Protonutrizione ha interrogato Stefano Scoglio, direttore del Centro di Ricerche Nutriterapiche di Urbino e autore di un libro sulla disattenzione l’iperattività e l’ADHD.
La sua lettera è un importante contributo al nostro speciale sul Ritalin.
Stefano Scoglio scrive:
Sono Stefano Scoglio, Ph.D., N.D., Direttore del Centro di Ricerche Nutriterapiche, convenzionato con l’Università di Urbino, e autore di un libro appena uscito sul tema ADHD, Ritalin e alternative naturali. Vorrei partecipare all’interessante dibattito tra Luca Poma e il dr. Albani con alcune riflessioni.
In linea generale sono d’accordo con Poma sul fatto che lo ADHD è una malattia per molti versi “inventata” e sicuramente gonfiata, anche se capisco alcune delle preoccupazioni del dr. Albani. Mi spiego. E’ assolutamente essenziale porre una chiara distinzione tra patologia e sintomatologia: se io ho un problema di agitazione perché bevo troppo caffé o mangio troppo zucchero, sarò soggetto ad una sintomatologia problematica, ma non posso dire di soffrire di una patologia. Posso parlare di patologia se i miei problemi di agitazione dipendono da una qualche disfunzione fisiologica permanente, un difetto strutturale o magari genetico.
E’ chiaro anche che molto spesso quelle che appaiono come patologie in questo senso non sono che il prodotto di sintomatologie cronicizzate e che fanno danni più o meno permanenti. Così, se io continuo a bere troppo caffé o a fumare, la mia sintomatologia nervosa diverrà danno fisiologico al sistema nervoso e cardiocircolatorio e si trasformerà in patologia. Così, nel caso dello ADHD è possibilissimo che i suoi sintomi derivino per esempio da alterazioni dietetiche, e che in molti casi (non in tutti) potrebbe bastare correggere tali alterazioni.
La dieta dei nostri bambini è ricca di troppo zucchero e caffeina, acidi grassi trans e MSG delle merendine e cibi pronti, etc, tutte sostanze non solo che possono generare sintomi immediati di iperattività, ma che producono danni importanti al sistema nervoso, potendo portare con il tempo ad alterazioni relativamente permanenti. Inoltre, le carenze nutrizionali tipiche della dieta moderna possono produrre stati di incapacità dell’organismo di difendersi dalle offese ossidanti dietetiche e ambientali, anche qui con conseguenti danni sia immediati che cronici.
Il problema è che i numerosi casi in cui la base della problematica ADHD ha questa base nutrizionale/ambientale vengono immediatamente catalogati come “patologie” da indirizzare subito al trattamento farmacologico senza neppure provare ad esplorare altre strade. Che vi siano casi più difficili che non rispondono al solo intervento nutrizionale e/o psicologico, è vero. Il vero problema è quello che è successo in USA, dove ci sono “solo” 2 milioni di bambini diagnosticati come ADHD ma fino a 11 milioni di bambini che assumono il farmaco, proprio perché ci sono enormi interessi che spingono a trasformare subito la sintomatologia in patologia da trattare con il Ritalin.
Se poi vogliamo parlare di fondazioni scientifiche, allora diciamo subito che non esiste alcuna prova definitiva che lo ADHD sia una patologia. Gli studi genetici non sono stati confermati, e non c’è modo di capire se la famigliarità del problema sia legata davvero e presunti difetti genetici o al fatto che la stessa famiglia condivida lo stesso tipo di alimentazione, comportamento, cultura, etc.
L’unica base genetica potrebbe essere quella legata all’esistenza di una diversa capacità di risposta dell’organismo al metabolismo degli zuccheri. Non possiamo sottovalutare la questione: la sindrome metabolica, essenzialmente legata al dismetabolismo dei carboidrati e della insulina, è ormai riconosciuta come la nuova epidemia moderna, e molti dei sintomi ADHD sono assolutamente sovrapponibili a quelli della ipoglicemia (e anche a quelli della iperglicemia). Qui potrebbe esserci la chiave di comprensione di quello che viene definito come il “paradosso Ritalin”: come può una anfetamina calmare un bambino iperattivo ?
Le anfetamine, come la feniletilammina che è il loro corrispondente naturale ed endogeno, stimolano la cascata dopaminergica, e dunque la produzione di noradrenalina dalle surrenali. Ebbene, quando si ha una eccessiva produzione di insulina come risposta all’eccesso di zuccheri, con conseguente ipoglicemia, l’organismo aumenta la produzione di adrenalina, che contrasta la montata insulinica.
Alcuni teorizzano che i bambini più affetti da sintomi ADHD hanno una minor capacità di produzione di adrenalina, e qui il Ritalin “aiuta” stimolando artificialmente tale produzione. Il problema è che, trattandosi di uno stimolo non fisiologico, l’uso prolungato porta a danni anche gravi alle surrenali, con conseguente caduta in forme di ADHD anche peggiori.
Ma non è solo questo il problema del Ritalin. A parte il fatto che è risaputo come le anfetamine provochino gravi sintomi di dipendenza e tolleranza (necessità di aumentare la dose nel tempo). Il vero problema è che le anfetamine causano gravi danni cerebrali. E’ davvero ridicolo vedere come si facciano grandi battaglie antidroga, usando anche l’argomento che le droghe, addirittura l’assai più blanda marijuana, distruggono il cervello; e poi invece questo argomento viene completamente dimenticato quando di parla di farmaci che altro non sono che le stesse droghe rivestite con un nuovo abito.
Così, l’altra ipotesi sullo ADHD come patologia è quella secondo cui i bambini affetti da tale problema avrebbero un cervello più piccolo. Quello che però troppi non sanno è che lo studio fondamentale su cui si basa questa “verità scientifica” è sostanzialmente “truccato”, perché gli autori dello studio hanno nascosto che i bambini ADHD analizzati, e nei quali è stata rinvenuta un’alterazione con riduzione fino a oltre il 10% della corteccia cerebrale, facevano tutti uso da tempo del Ritalin (Swanson J, et al., 1998) !
Ciò significa che è possibile, e infatti altamente probabile, che tale alterazione sia stata proprio la conseguenza dell’uso del farmaco, dato che è noto che le anfetamine usate a lungo hanno proprio un effetto di distruzione neuronale. Così, quella che era la prova dell’elevata dannosità del Ritalin è stata trasformata in prova di una presunto fondamento biostrutturale dello ADHD !
D’altra parte, che il Ritalin possa avere effetti distruttivi sul cervello è riconosciuto dagli stessi propugnatori del Ritalin, quando ammettono che esso possa produrre un “effetto Zombie” (Arnold & Jensen, Comprehensive Textbook of Psychiatry, 1995), ovvero una vera e propria scomparsa di affettività, empatia ed interesse, con bambini che diventano completamente assenti come se fossero stati lobotomizzati.
E’ chiaro che l’effetto Zombie si ha in tempi brevi solo su una certa percentuale di bambini, e purtroppo quando si ha a che fare con bambini incontrollabili e violenti, anche la lobotomizzazione può apparire come una liberazione; ma questa reazione rapida non è che la punta dell’iceberg dei danni cerebrali che si accumulano in maniera più lenta e progressiva in tutti coloro che usano il farmaco.
Purtroppo non c’è interesse ad approfondire questi studi, e semmai ci sono enormi interessi a tenere tali dati nascosti. Detto tutto questo, vengo alle legittime preoccupazioni di pediatri come il dr. Albani.
Bambini affetti da iperattività e disattenzione a livelli tali da creare profonda sofferenza, ci sono, in misure più o meno tollerabili, e ce ne sono sempre di più. E anche se non ci sono basi scientifiche per parlare di questo problema come di una patologia, il problema è che l’alternativa alla farmacologizzazione è troppo spesso solo un invito ad affrontare il problema dal punto di vista psicologico. Non che tale aspetto non sia importante, essendo la mente il fondamento di tutto il nostro essere, anche biochimico.
Ma la realtà è che molto spesso il problema ha davvero radici biochimiche. Solo che si tratta di una biochimica “soft”, legata agli aspetti soprattutto nutrizionali, e che può essere affrontata a questo livello, sia con interventi di eliminazione dei fattori che possono contribuire allo sviluppo della sintomatologia; sia attraverso l’introduzione di specifici alimenti e supercibi dotati di proprietà neuromodulanti. Termino sottolineando come il nostro Centro di Ricerche Nutriterapiche da tempo sta studiando le proprietà in tal senso di uno specifico estratto di alga Klamath, ricco in feniletilammina, la molecola endogena da cui derivano le anfetamine sintetiche, quindi in grado di produrre effetti significativi ma senza effetti collaterali né tolleranza; supportata da molecole sinergiche, nonché da ulteriori molecole utili, anche nei bambini, per sostenere il normale funzionamento fisiologico del sistema nervoso, producendo effetti molto rapidi. Per chi fosse interessato ad approfondire i temi trattati qui, rimando comunque al mio libro “Non è colpa dei bambini”, in uscita presso Macro Edizioni; e mi dichiaro disponibile a collaborare con qualsiasi medico/ricercatore, incluso il dr. Albani, sia interessato a sperimentare l’estratto suddetto come alternativa naturale, e scientificamente fondata, nell’ambito della problematica ADHD.
By Stefano Scoglio
Tratto da: http://kidzone.blogosfere.it
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COMUNICATO STAMPA del 24/09/08
Comunicato con le dichiarazioni del Sen. Valerio Carrara sulla maxi-interrogazione presentata (24 Set. 2008) in Senato sulle associazioni di genitori che promuovono l’uso di metanfetamine e psicofarmaci per bambini distratti ed agitati.
Associazioni pro-psicofarmaci nelle scuole italiane: investito del problema il Senato.
Sen. Valerio Carrara: “ben un sesto dell’intera aula ha interpellato oggi su questo tema i Ministri di Giustizia, Istruzione e Sanità. Fuori da scuola sedicenti psicologi, finti medici e genitori ‘promoter’ dello psicofarmaco. A scuola si deve studiare, non medicalizzare il disagio”.
Roma – Quarantasei Senatori di maggioranza ed opposizione hanno presentato oggi un’identica interrogazione parlamentare urgente, sollecitando tre Ministri ad assumere iniziative per allontanare dalle scuole personale non qualificato che – com’è stato da più fonti documentato – promuoverebbe a vario titolo convegni e seminari di formazione per convincere genitori ed insegnanti dell’opportunità di somministrare psicofarmaci a bambini distratti ed agitati. “Tra finti psicologi, sedicenti medici, e genitori presi dal sacro fuoco della medicalizzazione del disagio a tutti costi – ha dichiarato in Sen. Valerio Carrara, promotore dell’iniziativa – c’è davvero da perdere la pazienza, lo dico come Senatore ma anche come padre: basta con queste ingerenze nella scuola e dintorni”. Il Sen. Carrara ha preso spunto per organizzare
l’iniziativa dalla registrazione telefonica pubblicata sulla homepage sul portale:
www.giulemanidaibambini.org,
nella quale sedicenti esperti promuovono a genitori l’uso di metanfetamine su bambini piccoli per sedarne il comportamento. “Ora c’è da dire la parola fine a queste malepratiche, per questo mi aspetto iniziative rapide ed efficaci dai Ministri On. Mariastella Gemini (Istruzione), Angelino Alfano (Giustizia) e Maurizio Sacconi
(Salute): nella scuola si deve studiare, non medicalizzare, ed in generale chi tiene corsi di formazione anche al di fuori dalla scuola dovrebbe pensarci non una, ma cento volte, prima di permettersi di consigliare o caldeggiare l’uso di psicofarmaci in modo indiscriminato ed indifferenziato su bambini piccoli. Ridurre tutto
ad una scorciatoia, alla bacchetta magica che sistema ogni disagio, e deprecabile. Ma stiamo scehrzando? Sono i nostri bambini, chi vuole fare da ‘promoter’ agli interessi di certe case farmaceutiche lo faccia negli Stati Uniti, non nel nostro paese”. La dura presa di posizione del Sen. Carrara è stata commentata da Luca
Poma, giornalista e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”, primo e più rappresentativo comitato per la farmacovigilanza pediatrica in Italia: “L’onesta intellettuale di questo membro del Parlamento è esemplare: per difendere gli interessi dei più piccoli non esita a prendere una posizione civilissima ma ferma anche nei confronti del Suo stesso Governo, chiedendo a gran voce provvedimenti. Davvero lodevole, sosterremo lui ed i suoi 45 colleghi – di partiti di maggioranza ed opposizione – con ogni mezzo disponibile”.
L’interrogazione urgente è stata presentata a firma dei Senatori Valerio Carrara (proponente), Rossana Lidia Boldi, Sergio Divina, Angela Maraventano, Massimo Garavaglia, Mauro Del Vecchio, Achille Serra, Antonio Fosson, Alberto Filippi, Mario Ferrara, Antonio Azzolini, Luciano Cagnin, Roberto Giovanni, Mario Mura, Cesarino Monti, Giovanni Torri, Gianpaolo Vallardi, Andrea Pastore, Salvatore Mazzaracchio, Oskar Peterlini, Pasquale Nessa, Luigi D’Ambrosio Lettiera, Francesco Maria Amoroso,
Rosario Giorgio, Giuseppe Costa, Vincenzo Speziali, Michele Saccomanno, Giacomo Santini, Cristiano De Eccher, Paolo Barelli, Diana Carla, Carmela De Feo, Sergio De Gregorio, Fabrizio Di Stefano, Antonio D’Alì, Anna Maria Serafini, Lucio Malan, Alfredo Messina, Giampaolo Bettamio, Maurizio Castro, Salvatore Fleres, Vincenzo
Galioto, Francesco Bevilacqua, Stefano De Lillo, Bruno Alicata, Giuseppe Ferruccio Saro, Ombretta Colli, Egidio Digilio.
Un sentito ringraziamento va a questi rappresentanti delle istituzioni per la loro sensibilità in materia d’infanzia.
By: portavoce@giulemanidaibambini.org