ELIMINAZIONE effetti bioelettrici delle AMALGAMI e Protesi DENTALI
Il “genio del rame” colpisce ancora ! – vedi: Allergie da Nickel + Materiali Dentari e denti tossici
Così veniva chiamato il Nickel dai minatori svedesi perchè credevano che uno spiritello maligno nascondesse il rame in questo metallo
MINERALOGRAMMA = test per conoscere il livello ed il tipo di intossicazioni da minerali e metalli tossici
Il Nichel è un elemento chimico che si trova nelle miniere, ma anche come costituente di meteoriti e sideriti in lega con il ferro.
In forma metallica è altamente sensibilizzante, come pure alcuni suoi Ossidi (Ni2 O2) Idrossidi (Ni OH2), ma soprattutto i suoi sali e tra essi in particolare il Solfato di Nichel (Ni SO4) che è a diffusione pressoché ubiquitaria e può determinare manifestazioni cutanee con dermatiti (cosiddette “da contatto”), sono descritti rari casi di asma bronchiale dopo assorbimento entero-parenterale.
Esso si trova in un largo numero di oggetti metallici da bigiotteria o altri: orecchini, piercing, collane, ganci, chiusure lampo, bracciali a cassa di orologio, chiavi, accendini, parti metalliche di occhiali, fibbie, fermagli, bottoni, cinture, cinturini di orologi, forbici, oggetti metallici per arredamento, cosmetici, matite per gli occhi, coloranti e arriccianti per ciglia e cappelli, soluzioni per lenti a contatto, in monete (specie quelle da 1 o da 2 Euro, secondo un recente studio degli svedesi) e protesi, ma anche nei recipienti metallici che si usano in cucina, nei detersivi, si trova anche nei coloranti per oggetti di vetro, stoviglie di terracotta e porcellana, come mordente in certi tessuti, nei lavelli metallici, in molti oggetti di uso domestico, nelle armoniche a bocca e in tanti altri oggetti d’uso professionale. Gli alimenti vegetali ne contengono notevoli quantità.
Esistono Alimenti a contenuto di Nichel solfato basso, scarso o nullo:
per esempio: latte – uova – carni varie etc.. Alimenti a contenuto di solfato di Nichel variabile, ma presente in quantità sufficiente a provocare una recidiva o una cronicizzazione di una preesistente dermatite da contatto (al Solfato di Nichel) o a scatenare una crisi di orticaria con prurito intenso o addirittura un episodio di asma bronchiale o di angioedema, per esempio: alimenti in scatola – alimenti cucinati in recipienti di certi tipi di metallo – aringhe – asparagi – birra – cacao – carote – cavoli – cioccolato (pensate che in 1 Kg. di cioccolato è contenuto 1 mg. di Nichel!) – cipolla – fagioli – farina di mais – funghi – grano turco – lenticchie – lievito in polvere – limone succo e buccia – liquirizia – nocciole – ostriche – pere – piselli – pomodori – spinaci – tè – uva passa – vino et altri. E’ evidente che l’assunzione contemporanea di uno o più di questi Alimenti aumenta il rischio della manifestazione patologica.
Per difendersi dall’aggressione del Solfato di Nichel è necessario valutare il fenomeno in un’ottica tutta particolare, l’allergia al Ni SO4 infatti è un fenomeno a larga diffusione che colpisce tutti gli operatori dei vari settori lavorativi, specie in campo industriale gli addetti ai reparti di alcune fabbriche, dove si effettua la nichelatura. Si consiglia cucinare gli alimenti in recipienti di vetro resistenti naturalmente al calore, di acciaio inossidabile, di alluminio o di altri materiali che non contengano o favoriscano con il calore la liberazione del Nichel. Anche gli oggetti d’oro (oro giallo escluso) possono contenere piccole quantità di Nichel. Particolare da non trascurare è quello riguardante le protesi: dentarie, chirurgiche, artro-protesi, pace-maker, spirali uterine, etc.; se il paziente è allergico al Nichel sarà opportuno, laddove possibile, evitare l’impianto di queste protesi e nello stesso tempo valutare, se portatore di protesi, se l’allergia al Nichel è legata alla protesi o ad altre sostanze o oggetti d’uso anche professionali, con cui il paziente viene a contatto.
Cosa fare quindi quando si hanno manifestazioni cliniche sospette per allergia al Nichel, dermatiti pruriginose localizzate nei punti di contatto con orologi, collane, bracciali, orecchini, piercing etc., o in seguito all’assunzione di alimenti sospetti che determinano una riacutizzazione e/o peggioramento delle dermatiti preesistenti? Rivolgersi allo Specialista Allergologo che, d’accordo con il Medico di fiducia del paziente, provvederà a fare una diagnosi di certezza ed eventualmente allestire una cura mirata con terapia desensibilizzante specifica che consiste nell’assumere per via orale delle capsule contenenti quantità crescenti di Solfato di Nichel per 6-12 mesi. La terapia verrà effettuata sotto il controllo dello Specialista.
Anche quest’anno l’Ambulatorio Allergologico di Via Zagabria 51 Cagliari, durante i primi 15 giorni del mese di Marzo u.s., ha offerto gratuitamente a tutta la popolazione la possibilità di sottoporsi alle prove per la ricerca della sensibilizzazione al Nichel Solfato. Hanno aderito 101 individui di cui 84 femmine (58 positive e 32 negative) e 17 maschi (6 positivi e 11 negativi).
Nell’elenco dei positivi, per quanto riguarda le femmine, figurano in testa le casalinghe, a cui seguono le studentesse, le impiegate, le disoccupate et altre; per i maschi la percentuale dei positivi (6) è poco significativa, ma ciononostante in testa ci sono gli studenti, i pensionati e i disoccupati come nello studio del 2002-2008. I risultati ottenuti hanno confermato i precedenti dati che riguardano uno studio di sei anni realizzato nel nostro Ambulatorio, dal Febbraio del 2002 al Febbraio del 2008, in cui su 701 pazienti osservati e sottoposti al test per il Nichel Solfato, 410 sono risultati positivi (pari al 58%) e 291 negativi (pari al 42%); dei 150 maschi esaminati, 61 sono risultati positivi (pari al 41%) e 89 negativi (pari al 59%), per i maschi positivi in testa ci sono gli studenti, seguiti dai pensionati, dai disoccupati, dagli impiegati et altri. Per quanto riguarda le 551 femmine esaminate, hanno fatto, come ormai accade in tutti i campi, la parte del leone: 349 sono risultate positive (pari al 63%) e 202 negative (pari al 37%). Per le femmine positive ci sono in testa le casalinghe, seguite dalle studentesse, dalle disoccupate, dalle pensionate, dalle insegnanti et altre.
Queste esperienze di sei anni ci hanno permesso di stilare un semplice protocollo che prevede: 1°) test al Nichel Solfato positivo; 2°) quadro clinico significativo per allergia al Nichel Solfato; 3°) con il consenso del Medico di fiducia e con il parere dello Specialista, si decide di effettuare una desensibilizzazione specifica preceduta da una serie di esami di chimica clinica, da una visita cardiologica con ECG e da una XGrafia del torace. Il paziente da sottoporre a desensibilizzazione specifica deve essere sano.
Tratto da: sardegnasalute.com
IMPORTANTE: DENTI DEVITALIZZATI e CANCRO
Collegamento scioccante: il 97% di tutti i pazienti oncologici terminali, aveva fatto in precedenza una procedura dentale (denti devitalizzati)
vedere su:
http://humansarefree.com/2014/02/shocking-connection-97-of-all-terminal.html?m=0#sthash.YzBWXGrm.dpuf
Il Titanio, il Cromo Cobalto e la Zirconia sono tossici per la salute…….un report mondiale
http://www.mediavida.com/foro/off-topic/titanio-peligro-para-la-salud-533911/2