CONTRACCEZIONE – Contraccettivi
Col Vaccino non resti incinta – Nov. 2008 – NdR: FOLLIA delle MULTINAZIONALI dei VACCINI
La “ricetta” britannica contro le gravidanze indesiderate delle teenager: un anticoncezionale a lungo rilascio da somministrare alle 13enni….Hai paura di restare incinta ? Fatti vaccinare……e cosi’ ti ammalerai piu’ facilmente….
Il messaggio arriva dalla Gran Bretagna, ed è la risposta a un problema che – invece di diminuire – continua ad aumentare la sua portata. Troppe gravidanze indesiderate, troppe ragazzine che finiscono nei guai: nonostante le campagne di sensibilizzazione, nonostante l’ampio ventaglio di metodi anticoncezionali proposti dai ginecologi e dal mercato, nonostante la rete dell’assistenza sociale, nonostante l’attenzione al tema da parte della politica. Eppure qualcosa da qualche parte si inceppa, se ancora oggi tocca parlare di teenager che restano incinta. Succede addirittura che in Gran Bretagna, lo stato europeo con il più alto numero di casi tra minori, qualcuno faccia una proposta choc: somministrare un vaccino anti concezionale alle 13enni.
L’idea del governo britannico, prevede che una ragazzina possa richiedere una iniezione contraccettiva, senza dover richiedere il permesso ai suoi genitori. Il progetto prevede anche la realizzazione futura di vere e proprie cliniche della contraccezione dove un’adolescente potrebbe recarsi e dove le potrebbero venir suggeriti altri metodi anticoncezionali anche molto più invasivi e duraturi. L’efficacia dei prodotti proposti dal ministero della Sanità ha un durata12 settimane: vale a dire che per 3 mesi la minore è “coperta”.
Coperta sì, ma soltanto dal rischio di una gravidanza, e non dalle altre malattie trasmissibili sessualmente. Questo particolare, insieme all’idea che sia proprio le autorità ad incoraggiare l’uso di un sistema anticoncezionale fin dalla scuola secondaria, sottintendendo un avvallo della promiscuità tra giovanissimi, proprio non vanno giù ai detrattori dell’iniziativa.
Ma il governo tira dritto, forte delle previsioni statistiche che ha in tasca: con il vaccino anti-bebé, secondo questi dati, si potrebbero evitare fino a 73mila gravidanze non pianificate ogni anno.
La questione del vaccino anti-bebé non è nuova, del resto, e se ne discute almeno da un decennio.
Le associazioni dei genitori ed anche quelle cattoliche portano molte obiezioni: dalla potenziale pericolosità dell’assunzione di ormoni in una fase così delicata dello sviluppo, all’idea che non basti un vaccino per cambiare una mentalità.
Quello che serve a queste ragazzine, dicono in molti, è un po’ di sale in zucca, e questo non si può somministrare, ma insegnare sì. Tratto da. Libero News, donna.libero.it
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Cerotto transdermico
E’ un cerotto contraccettivo di nuova generazione, agisce attraverso il meccanismo di soppressione della gonadotropina mediante l’azione estrogenica e progestinica dell’etinilestradiolo e della norelgestromina.
Il meccanismo d’azione primario e’ l’inibizione dell’ovulazione, ma anche le alterazioni del muco cervicale e dell’endometrio.
Ha le stesse controindicazioni ed effetti collaterali dei contraccettivi orali ma in misura un po’ ridotta.
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I contraccettivi alterano la comunicazione olfattiva nei primati – 29/07/2010
La loro somministrazione tende a far perdere l’individualità odorosa della singola femmina, in una sorta di processo di uniformazione
La contraccezione ormonale altera il modo in cui i lemuri in cattività si rapportano l’un l’altro, sia dal punto di vista sociale sia da quello sessuale. E’ quanto è emerso da una ricerca condotta preso la Duke University, i cui risultati sono pubblicati in un articolo sui Proceedings of the Royal Society B.
La ricerca fa parte di una serie di studi che il gruppo diretto Christine Drea sta conducendo con tecniche gas-cromatografiche per identificare i componenti chimici delle molte sostanze odorose prodotte dai lemuri. Queste sostanze nei lemuri veicolano infatti non solo lo stato di fertilità della femmina, ma anche informazioni sull’identità, la parentela e sulla condizione genetica del soggetto, in modo da evitare incroci intra-familiari.
Se tutte queste informazioni sono sovvertite dalla contraccezione ormonale, ciò potrebbe in parte spiegare le strane modificazioni nel comportamento aggressivo che alcuni studi hanno osservato nei primati in cattività trattati con contraccettivi, ha spiegato la Drea.
A una decina di femmine di lemure del Duke Lemur Center sono state somministrate dosi di MPA (medrossiprogesterone acetato), un noto contraccettivo.
La successiva analisi chimica ha mostrato che con la contraccezione, le femmine esprimevano alcuni odori che non erano presenti nelle femmine di controllo e anche i rapporti relativi fra le altre sostanze odorose apparivano differenti.
Inoltre i ricercatori hanno anche osservato che la contraccezione tendeva a far perdere l’individualità odorosa della singola femmina, in una sorta di processo di uniformazione. In questo modo venivano alterati in maniera significativa i segnali che esse inviavano ai membri del proprio gruppo sociale e al possibile partner.
Nei test comportamentali, i 13 maschi presenti nello studio mostravano una chiara preferenza per l’odore delle femmine di controllo, passando meno tempo a studiare i campioni di odore di quelle che avevano ricevuto l’MPA.
“Il problema è ora capire se queste scoperte sono rilevanti anche per la nostra specie”, ha osservato Christine Drea, ricordando che, per quanto gli studi in questo campo siano difficili e agli inizi, anche nell’essere umano gli odori veicolano informazioni sullo stato ormonale e sulla possibile compatibilità dei partner. (gg)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: ma certamente che la cosa si ripete anche fra gli uomini….non occorre fare degli studi….particolari, basta fare subito un confronto fra donne che utilizzano contraccettivi e quelle che non li utilizzano messe in contatto con uomini che le annusino….e si evidenziera’ la differenza fra i due gruppi di donne e le loro “relazioni” piu’ o meno intense con i maschi….
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Scoperto legame tra contraccettivi e tumore
Ogni metodo contraccettivo puo’ avere le sue conseguenze sulla salute della donna, proteggendo da alcuni tumori, ma aumentando il rischio di ammalarsi di altri. Sotto la lente di ingrandimento tre sistemi: la pillola, la spirale e la legatura delle tube di Falloppio (sterilizzazione tubarica).
L’equipe del Dr. Xiao-Ou Shu del Vanderbilt University Medical Center di Nashville, Tennessee, ha studiato 66.661 donne cinesi tra i 40 e i 70 anni per capire la connessione fra i tre metodi contraccettivi e una serie di tumori.
Tra le donne analizzate, il 19,4% aveva usato la pillola contraccettiva in qualche momento della sua vita, il 44,9% la spirale e il 12,4% la legatura delle tube. Nel corso del follow-up di circa sette anni e mezzo, 2.250 donne si sono ammalate di cancro, come si legge sull’International Journal of Cancer.
E’ risultato che la pillola aumentava il rischio di tumore della cistifellea e, forse, del colon; tuttavia, cominciare a prendere il contraccettivo orale prima dei 29 anni diminuiva il rischio di cancro del seno. La spirale riduceva il rischio di cancro alla tiroide, specialmente nelle donne giovani, ma legare le tube faceva salire il rischio di tumore dell’utero e della cistifellea, pur riducendo il rischio di cancro allo stomaco.
Tratto da: AGI salute – 18/05/2009
Commento NdR: della salute delle bambine/ragazze NON interessa a NESSUNO, basta vendere i farmaci ed i Vaccini….per creare, mantenere e possibilmente ampliare il mercato dei malati…
Questi sono veri e propri criminali (le aziende multinazionali di farmaci e Vaccini che hanno purtroppo in mano la Sanita’ in tutti gli stati del mondo !
ANELLO VAGINALE
L’anello vaginale è uno strumento di contraccezione ormonale, per uso vaginale. Ogni anello contiene una piccola quantità di due ormoni sessuali femminili, cioè etonogestrel e etinilestradiolo.
L’anello rilascia lentamente questi ormoni nel circolo sanguigno. Poiché le quantità di ormoni rilasciate sono basse, l’anello vaginale viene considerato un contraccettivo ormonale a basso dosaggio. Consiste in un anello di copolimero di etilene vinilacetato (un tipo di plastica che non si scioglie nel corpo), ha un diametro di 54 mm di diametro e uno spessore di 4 mm, è flessibile, trasparente (quasi incolore).
Funziona proprio come una pillola contraccettiva combinata ma invece di prendere una pillola ogni giorno, l’anello viene usato per tre settimane consecutive. L’anello rilascia due ormoni sessuali femminili che prevengono il rilascio di una cellula uovo nelle ovaie: se non vi è rilascio di cellule uovo non è possibile rimanere incinta.
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Più problemi con “anello” e “cerotto”
Le donne che fanno uso di contraccettivi ormonali non orali accusano più spesso delle altre problemi nei rapporti. Uno studio tedesco sul Journal of Sexual Medicine
I contraccettivi ormonali possono creare problemi alla sessualità delle donne che li assumono. Secondo uno studio tedesco condotto dall’Università di Heidelberg e pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, queste donne hanno un rischio più alto di incorrere in disfunzioni sessuali – tra cui calo del desiderio e dolore durante i rapporti – rispetto a quelle che adoperano metodi anticoncezionali di barriera come il preservativo.
“Questo tipo di problemi ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sul benessere psicofisico” – ha commentato Lisa-Maria Wallwiener, coautrice dello studio – e spesso sono dovuti a più di un fattore”.
Per indagare il ruolo della contraccezione ormonale, orale (pillola) o meno (cerotto o anello), gli studiosi hanno condotto una ricerca su 1.086 donne. Le partecipanti hanno completato un questionario in cui, oltre a indicare il tipo di contraccettivo adoperato e a fornire indicazioni sul proprio stile di vita, hanno anche riportato eventuali disfunzioni sessuali.
Le donne sono state divise in quattro gruppi, a seconda del metodo anticoncezionale: ormonale orale, ormonale non orale, non ormonale o nessun tipo. La categoria più a rischio sembra essere la seconda (contraccettivo ormonale non orale), mentre quella con meno disfunzioni sessuali è la terza (non ormonale).
Un’altra causa dei problemi sessuali è risultata essere il fumo; né età né precedenti gravidanze sono invece correlate alle disfunzioni, mentre sembra che le donne non coinvolte in una relazione stabile facciano più fatica a raggiungere l’orgasmo.
“Il nostro studio non dà indicazioni definitive”, ha specificato Harald Seeger dell’Università di Tubingen, altro autore dello studio: “Future ricerche dovranno valutare eventuali differenze tra contraccettivi ormonali a diverso dosaggio di estrogeni e progestine”. (c.v.)
Riferimenti: The Journal of Sexual Medicine doi:10.1111/j.1743-6109.2010.01742.x
Tratto da galileonet.it
vedi: Controllo della eiaculazione + PILLOLA ANTI CONCEZIONALE e’ salubre ?? + Coito interrotto + Concepire Naturalmente + Preservativo per le DONNE + Circoncisione