Introduzione – vedi: Test per un matrimonio felice ?
Matrimonio
Lo svela la Biologia, infatti in natura, non c’è nessun “matrimonio” tra i mammiferi che sia monogamico, quello che succede, invece tra i mammiferi, è la “poligamia”. Noi umani siamo semplicemente mammiferi.
Tutti gli altri mammiferi poligamici e felici,dai criceti ai conigli,dai cani agli elefanti, dai gatti ai cavalli, senza dimenticare i Topi, sono organizzati e poligamici. E sono sopratutto felici.
Madre natura fa nascere molte più donne che uomini, e nei mammiferi il sistema è organizzato in branco, ma quasi tutti i “maschi” hanno il loro harem, e, quando il capobranco è vecchio, viene sostituito dal giovane,con la… grande felicità delle mammifere femmine…! senza dimenticare che, spesso durante la notte, ci sono incursioni di giovani scapoli che vanno a trovare le femmine del capo branco…il capo branco non può controllare sempre, deve pur sempre dormire !.
Questo è il sistema con il quale madre natura si assicura la salvaguardia della specie dei mammiferi.
Quindi anche di noi uomini.
Solo che in Italia Vaticana Santa, ve la raccontano diversamente, ingannando tutto e, tutti.
Poveri i bimbi al “catechismo”.
La Poligamia è di fatto praticata in tutto il Mondo.
Ufficialmente è praticata dagli Islamici, non ufficialmente dai Sud Americani, dagli Africani, dagli Asiatici. Vivono molto meglio degli occidentali Europei e Nord Americani… Sono più felici e, stanno meglio in salute.
La clandestinità è la regola degli Europei e Nord Americani, diversamente, si sarebbero già estinti.
Certo tra Nord America e vecchia stanca Europa, c’è anche chi pratica il matrimonio monogamico, eroe !
E’ assolutamente una rarità. Ed in Europa, questa rarità la trovi … sopratutto in Italia !
Grazie alla Santa Romana chiesa !
Non è un caso che, in Italia la natalità è dello 0,2, cioè l’Italiano si sta estinguendo.
E non è un caso che nel mondo, l’occidente, Europeo e Nord Americano, non raggiunga il 10 per cento della intera popolazione Mondiale.
Altrove ove la poligamia è la regola, c’è salute, felicità, popolazione in aumento.
Il matrimonio monogamico, è una invenzione di Santa Romana Chiesa.
Il matrimonio dei “pagani” cioè prima dell’avvento della chiesa cattolica, era poligamico.
Serviva nello specifico alla conservazione del patrimonio.
Per 6 milioni di anni,l’uomo mammifero tra i più intelligenti, ha fatto il libero sesso, solo negli ultimi 2000 si è inventato un essere contronatura. Pensate al Medioevo ed ai monaci Benedettini.
In tutto questo la donna, fattasi “Madonna”, ha preso le cose sul serio, pretendendo l’assoluta fedeltà.
Negli anni ’70 se non fosse stato per un referendum sul divorzio, oggi in Italia avremmo il matrimonio ergastolo, una volta sposato è per sempre.
Meditate gente meditate, giusto, perciò siccome Noi mammiferi umani, abbiamo una intelligenza superiore e quindi possiamo, non dobbiamo, rimanere monogami. Chi riesce a vivere la monogamia, sarà felice più del poligamo.
Viva la libertà delle possibilità umane, non animali.
Se andiamo a ritroso nella Preistoria, troviamo che il matrimonio (vedi: Famiglia Naturale) era basato sul matriarcato (femmina al centro della famiglia) e la coppia antica era a “tempo” finché durava l’amore, il sesso ed i figli erano piccoli, poi ognuno si riteneva libero..
Forse non avevano tutti i torti…saggezza antica….!
Successivamente quando il Patriarcato prese potere (i maschilisti) la donna iniziò ad essere dominata, sfruttata e divenne schiava del maschio….la donna contraeva matrimonio in genere combinato soprattutto per convenienze economiche o familiari.
Piu’ tardi, presso gli Antichi Egizi, donne e uomini godevano di una relativa parità nel matrimonio; è stata l’unica civiltà a favorire e permettere i rapporti tra consanguinei. La sposa egizia indossava una “tunica” di sottile strato di lino finissimo, trasparente, con acconciature o parrucche dai vari ornamenti con bende dorate, fermagli, cerchi d’oro, fiori.
Come è stato osservato da molti moderni, e già in antico da Aristotele, il greco non possiede un termine preciso per indicare l’unione dell’uomo e della donna in una famiglia legalmente riconosciuta: il termine che meglio corrisponde al nostro “matrimonio”, gámos, con tutti i suoi affini e derivati, è per molti aspetti troppo ampio e generico.
Un discorso analogo si può fare per il latino matrimonium, che propriamente indica soltanto la condizione legale della matrona romana; ugualmente sfuggenti a un’esatta corrispondenza con i loro esiti italiani sono i termini nubere («sposare», detto di donna: derivato da nubes «velo», ha dato l’italiano “nozze” attraverso il sostantivo nuptiae), maritare (metafora vegetale applicabile tanto all’uomo quanto alla donna), mulier (in lat. “donna”, da cui l’italiano “moglie”).
Le differenze semantiche sono in questo caso spie di profonde differenze culturali, e il vasto dominio cronologico e geografico rappresentato dalle civiltà greca e latina impone approcci diversificati per le singole realtà storiche: risulta perciò impossibile parlare di “matrimonio greco” o “matrimonio romano” senza operare distinzioni ulteriori.
Nell’antica Roma il matrimonio è visto come una sorta di promozione sociale per passare da una casta all’altra, valido anche per l’uomo. I matrimoni vengono combinati quando gli sposi sono ancora bambini. L’abito della sposa é di colore bianco, simbolo della sua verginità, chiusa da un nodo di Ercole che doveva essere sciolto soltanto dallo sposo.
Altro accessorio molto importante era il “velo”, che veniva tolto il giorno dopo la consumazione del matrimonio ed era di colore giallo zafferano, a simboleggiare il fuoco di Vesta, la dea che proteggeva il focolare domestico. Sui capelli, pettinati con sei trecce in onore delle vergini vestali, si posava una corona formata da gigli, grano, rosmarino e mirto (simboli di purezza, fertilità, virilità maschile e lunga vita).
Il matrimonio religioso (unione civile) è una cerimonia antica, ma non molto antica, fra due persone di sesso diverso (femmina + maschio).
Può essere fatta anche con rito civile (per gli areligiosi) e/o religioso per coloro che hanno credenze religiose.
I PACS – DICO, ecc., sono unioni civili (che non possono essere definito “matrimonio”) fra persone dello stesso sesso per formare una coppia e/o una comune e/o una famiglia allargata Unione famigliare).
Oggi si dice che il “matrimonio”, cioè unione civile e/o religiosa fra uomini dei due sessi (maschio+femmina) dovrebbe essere:
– un dono di amore da costruire giorno per giorno fintanto che uno dei due partners lavora su di esso.
– una scelta di vita per formare una famiglia ed avere dei figli – ovviamente due omosessuali che si amano non possono entrare nel patto di matrimonio, ma solo in un patto di convivenza per formare una unione famigliare, una comune e/o famiglia allargata, fra i due, che oggi si chiama in Italia PACS od altro nome recentemente coniato.
– un atto di estrema fiducia …un aiutarsi ed aiutare ad evolvere
– una sintonia che ha bisogno di tempo, di costanza, di fiducia e di lealtà per realizzarsi e mantenersi tale
– un impegno che comporta reciproche responsabilità per tutto il tempo che si sta insieme
– un si che dura tutta la vita fintanto che l’amore-sesso fa da collante
– Quindi uno dei rischi più gravi, oggi, è quello di arrivare impreparati al matrimonio
– l’armonia della propria famiglia di domani dipende da come ci si prepara e da chi si sceglie
Con il matrimonio, gli sposi acquistano legalmente lo status di coniugi, al quale sono connessi diritti e doveri caratterizzati dalla reciprocità.
L’articolo 29 della Costituzione Italiana afferma che: la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.
Contrarre liberamente matrimonio è un diritto costituzionalmente garantito.
Il matrimonio, inoltre, nella disciplina che riceve dalla legge, deve essere caratterizzato dal fondamentale principio dell’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi.
L’articolo 143 del codice civile, coerentemente con il suddetto principio costituzionale, prevede che: con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.
L’articolo 144 del codice civile, inoltre, nel dare attuazione al principio di parità fissato dall’articolo 143, prevede il criterio dell’accordo fra i coniugi nella definizione dell’indirizzo della vita familiare: i coniugi concordano fra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa.
A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato.
vedi: Definizione della parola FAMIGLIA + Circoncisione
Il Vero e Sacro matrimonio, cioe’ l’UNICO veramente valido e’ quello NATURALE (unione fra due soggetti che si amano).
Nessuno ha incaricato sindaci, preti, guru’, pastori ecc. a celebrare un qualsiasi matrimonio !!
L’unione dell’AmOre cioe’ il Vero matrimonio lo Celebrano SOLO i due (maschio e femmina) che si sposano nel sacro atto sessuale col desiderio di formare una Famiglia Naturale, per avere la propria progenie.
Poi possono esserci le unioni famigliari….
Egregi …..guru’, pastori, preti, sindaci, ……CHI VI INCARICATO ???
NESSUNO, vi siete incaricati da soli…. !
Parafrasando un frase di Napoleone che ben fece….ad incoronarsi da solo togliendo dalle mani la corona… al prete…: dico questo….”l’amore e’ mio e della/per la mia amata/o e guai a chi me lo tocca”…
Fatevi da parte, cari MILLANTATORI ..!
La societa’ DEVE solo registrare legalmente mediante la firma dei due contraenti, su determinati documenti, l’avvenuta dichiarazione dei due soggetti nel matrimonio infatti e’ la registrazione di cio’ che e’ gia’ avvenuto nella coppia che desidera unirsi per formare una Famiglia Naturale per avere una propria progenie
Il Vero “matrimonio” lo ripetiamo e’ l’atto sessuale compiuto nella coppia che vuole formare una famiglia (avere dei figli), il resto sono unioni famigliari.
I giochi sessuali sono solo giochi che danno piacere, nel caso ci si accoppia solo per divertirsi e non per formare una Famiglia.
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Tradimento: è un’abitudine connessa con l’intelligenza ? – 6 Aprile 2010.
Nessuno l’avrebbe mai detto, ma a quanto pare esiste una vera e propria correlazione tra il tradimento e l’intelligenza. A voler specificare meglio si potrebbe dire che gli uomini (maschi) che tradiscono di più, sarebbero meno intelligenti. E non si tratta affatto di un luogo comune, ma del risultato di uno studio condotto da Satoshi Kanazawa.
Lo psicologo, esperto della London School Economics. È riuscito ha dimostrare la fondatezza di questa tesi, mettendo a confronto i dati tratti da due specifici sondaggi, che avevano l’obiettivo di misurare il quoziente di intelligenza, ma anche di indagare sulle abitudini sentimentali di alcuni individui. Mentre per gli uomini maschi il nesso tra tradimento e minor quoziente intellettivo sarebbe chiaro, per le donne non esisterebbero particolari differenze.
Naturalmente, per comprendere il risultato di questo studio, si deve intendere l’intelligenza come una facoltà mentale che racchiude un concetto molto ampio. Si tratterebbe della capacità umana di trovare soluzioni per risolvere problemi e inconvenienti, adottando anche schemi che si possono discostare da quelli tradizionali.
È una capacità che è stata messa a dura prova dal procedere dell’evoluzione e che si è rivelata importante nel corso della storia della specie umana. È come se la monogamia si fosse affermata come una caratteristica più conveniente nell’ambito dell’evoluzione sociale. Ecco perché gli individui più accorti sarebbero in grado di intuirne il valore e di comportarsi di conseguenza.
Comportamenti dettati dall’adattamento e dall’evoluzione che possono spiegare il modo di comportarsi degli uomini di oggi.
Tratto da tantasalute.it