La piccola “MORTE”: l’epilogo della Vita, verso il Paradiso !
Il punto G (della Vagina) recente scoperto, e dove altro poteva essere scoperto, se non in Italia, da un Ricercatore Medico, che risponde al nome di Emmanuele Angelo Jannini, all’inizio dell’anno 2008; attraverso una semplice ecografia trans-vaginale, la quale ha evidenziato un ispessimento della parete del miometrio, tra l’uretra e la vagina, di poco internamente.
Ora, Adam Ostrzenzki, chirurgo plastico dell’Istituto di Ginecologia dell’Università di St. Petersburg in Florida, è convinto di avere risolto l’annoso dilemma. E sul Journal of Sexual Medicine pubblica il risultato delle sue ricerche: il punto G esiste veramente ed è una struttura a forma di sacchetto, con qualche striatura blu, costituita da tre parti (testa, centro e coda) che misura 8,1 mm di lunghezza, da 3,6 a 1,5 mm di larghezza e 0,4 di spessore. Le pareti sembrano fatte di tessuto fibroconnettivo che, una volta rimosso dalla sede originale, sembra essere estendibile fino a oltre 30 millimetri.
Per sintetizzare:
Il punto G (o G-spot) è un’area particolarmente sensibile della parete anteriore della vagina. Per alcune donne, questa struttura rappresenta una zona erogena e, quando viene stimolata, è responsabile di una forte eccitazione sessuale e sembra concorrere al raggiungimento dell’orgasmo femminile.
Il ricercatore avrebbe svelato anche le coordinate per ritrovarlo: si troverebbe tra apparato genitale e urinario. Più precisamente sulla membrana dorsale perineale, a 16,5 millimetri di distanza dalla parte superiore dallo sbocco esterno dell’uretra, con un’angolazione di 35° rispetto al margine laterale esterno dell’uretra.
A rendere ancora più incredibile la scoperta di Ostrzenzki è il fatto che il ricercatore abbia trovato l’organo del piacere femminile, semplicemente grazie alla utilissima, ma difficilmente raccontabile, procedura che fa da pilastro agli studi anatomici: la dissezione di un cadavere. Quello di un’anziana signora di 83 anni.
Difficile credere che finora nessuno avesse mai eseguito la stessa operazione ottenendo un risultato simile. Per oltre un secolo, dal 1900 ad oggi, gli scienziati hanno tentato di realizzare una mappa dei luoghi che custodiscono il piacere sessuale femminile basandosi sulle vaghe indicazioni delle dirette testimoni (un’area approssimativa sulla parete vaginale anteriore) e su campioni anatomici o istologici. Ma nessuno di loro si era mai imbattuto in quella “struttura uniforme, facile da osservare e ben delineata” che ha descritto Ostrzenzki sul Journal of Sexual Medicine.
Qualcuno si era avvicinato alla meta ma era rimasto troppo in superficie, qualcun altro, a detta di Ostrzenzki, aveva invece interpretato male ciò che aveva trovato: quelle due “ piccole masse a forma di palloncini posizionate su entrambi i lati dell’uretra”, considerate da uno studio del 2009 come sicuri punti erogeni erano piuttosto le ghiandole di Skene.
In attesa di conferme di quanto descritto da Ostrzenzki, il chirurgo statunitense si sente in diritto di autoproclamarsi come “il primo ad avere descritto nella letteratura scientifica clinica, la collocazione, le misure e le caratteristiche del punto G”. Ma, ci tiene a dirlo, la sua carriera non può terminare qui: “Intanto bisogna capire se questo ispessimento si trovi sul corpo di tutto le donne e nella medesima posizione. Poi ci sono ancora molte parti sconosciute dell’organo genitale femminile da trovare e studiare”.
La prossima sfida potrebbe giocarsi sull’esistenza della struttura anatomica della cosiddetta prostata femminile, che, come spiega il ricercatore, aspetta ancora di essere individuata.
Riferimenti: Journal of Sexual Medicine DOI: 10.1111/j.1743-6109.2012.02668.x
Da parte mia, cercare di convincere voi lettori, che questo articolo ha a che fare con la Fisica Nucleare, sarà difficile, ma se vi ricordo che il amico medico e fisico ed anche mio collaboratore dott. Corbucci (curriculum), ha spinto la ricerca della intima natura della cosiddetta Forza di Gravità (che invero non è una Forza), fino a trovare degli addentellati con la unzione psichica dell’Intelligenza, qualche speranza c’è !
Ecco cosa scrive:
Dunque, che ci crediate o no, la chiave per comprendere uno dei più grandi misteri del Cosmo (la ragione dell’attrazione gravitazionale) è proprio nella funzione neuro-fisiologica dell’orgasmo femminile.
Non solo una persona priva di vita, cadrebbe per gravita’ con “g” inferiore a 9,81 m/sec2, ma anche una donna in orgasmo.
Il resto che leggerete, è semplicemente scioccante; ma scientificamente serissimo.
In ogni mia conferenza o comunicazione dico: la Scienza è una cosa seria.
Sto spendendo la mia vita immolandola alla Scienza e considero la serietà scientifica un dovere assoluto. Chiunque avesse in animo un giudizio superficiale sul titolo di questo articolo, prima di essersi reso conto di cosa sto parlando, abbia la mia più profonda esecrazione fin da ora.
Che qualcuno abbia trovato risibile il mio tentativo di rendere concettualmente appassionante l’origine di tutto ciò che esiste nell’Universo (coito del “V” vuoto-vuoto con ciò che può riempirlo “T”), correlandola con la stessa ragione per la quale un uomo e una donna si compenetrano nell’amplesso, è solo sintomatico di grassa superficialità.
Sono anche stato messo al corrente dell’opinione che qualcuno ha espresso nei miei confronti, accecato da una specie di rabbia interna, che gli si è accesa dentro, per effetto del modo estremamente anticonformista, con cui mi piace spiegare la Fisica, privilegiando l’autentico amore per la verità scientifica a scapito della convenienza formale e in ultima analisi dei convenevoli, i quali fanno tanto piacere a chi vuole impedire l’evoluzione umana, mantenendo i cervelli spenti e nell’impossibilità di accorgersi di cos’è veramente la …Vita.
Quello che rispondo invariabilmente è: “per favore fateli entrare solo nel merito del contenuto scientifico di quello che dico e non consentitegli di disturbarmi, con ingerenze non richieste su questioni semantiche, di forma, di apprezzamento sugli orientamenti personali”…
Premessa questa facezia, non trascurabile, e rivolgendomi solo a persone intelligentissime e desiderose di “capire” (Poter sollevare il capo), vi metto al corrente di una “epocale” scoperta medica, che può diventare una grande scoperta di Fisica Nucleare e una fondamentale acquisizione epistemologica, per continuare a camminare nel terzo millennio con la mente “frizzante”.
G come Grafemberg, Ginos, Gravità, Gamma e J
Il punto G io l’ho definito 25 anni or sono: – il 2° cuore della donna, ne avevo chiara la funzione da molti anni, ma la chiarezza epistemologica da cui sono stato pervaso quest’anno, apprendendo la notizia del lavoro di ricerca del mio collega Jannini, giusto mentre stavo un bel pezzo avanti nei miei approfondimenti di Fisica, sulla natura della gravitazione.
Non più universale, da quando i Fisici si sono accorti della diversa “g” di Alluminio e Ferro, si mormora in tono seriamente scientifico, che al momento della morte un “cata-fere” pesi apprezzabilmente meno del vivo ed io (che già da immemorabile data ero convinto che i serpenti intrecciati in copula, potessero levitare da terra) ho acceso nel mio cervello la lampadina sulla possibilità, che l’effetto dell’orgasmo sia equivalente alla morte !
Avete letto bene. Sono assolutamente convinto, adesso che Jannini, mi ha tolto la spina nel fianco dell’esistenza effettiva del secondo cuore femminile, della possibilità che una donna in orgasmo, composta di atomi di H,O,C,N e altri elementi…, (Ciascuno dei quali subisce la propria “g”, ho calcolato essere 103 i valori di g dei 112 Elementi) sia sottoposta ad una “g” diversa dallo stato “ordinario” ed è la stessa “g” che già in molti, scienziati degni di questo nome, pensano di trovare diminuita al momento del trapasso. (Non è affatto una scemenza, l’ipotesi che il corpo del “morto”, perda “peso” e se ne parla con circospezione, solo per le scarse cognizioni sul “paradosso gravitazionale” negli ambiti accademici. Io aggiungo a questo, la nozione più temeraria di “piccola morte”).
La piccola morte
Non c’è niente di più desiderabile, per una donna. E’ una condizione particolare, la quale si verifica quando s’incontrano il dolore e l’orgasmo in modo irripetibile.
Stiamo parlando di niente di avulso dal vero: talvolta, capita che una donna facendo l’amore svenga letteralmente, per qualche lungo attimo, perdendo i sensi… Morendo proprio. (Dice lei: caro…mi hai fatto morire !).
Come medico, da poco, ho capito esattamente cosa succede: la spiegazione più dozzinale è che un forte dolore, possa far svenire una donna. E anche questo capiterà certamente.
Quella che celebra la grande scoperta di Jannini, fa partecipare il 2° cuore femminile, ovvero il miometrio uterino, che iniziando a pulsare a frequenza cardiaca, “ferma” il cuore principale, cagionando una morte a “tempo determinato”, finché dura l’attimo paradisiaco.
Effettivamente ci si deve rendere conto che semplicemente le prostaglandine spermatiche, hanno un’azione simil neuro-trasmettitore di “sparo”, sullo speciale nodo “seno-atriale” addensato nel tessuto del miometrio, che è appunto stato visualizzato ecograficamente persino, come zona “g”. Zona gravitazionale !
Ricorrendo il primo caso, il dolore determinerebbe la liberazione di endorfine, noti mediatori del piacere “edonistico”. In concorso con il secondo momento eziologico, vengono gradevolmente a trovarsi appieno insieme le condizioni foriere dell’entrata in Paradiso !
Una piccola sorpresa etimologica sulle lettere g e j
Altre volte ho dissipato le naturali perplessità degli scettici a oltranza, portando l’esempio della validità del Latino aforisma: nomen omen, con Nunzio Filogamo, che fu il primo “annunciatore” radiofonico, onorando il suo nome “presagio” del cognome, se si capisce che l’annunciazione (vedi l’Angelo che annuncia a Maria) non può che essere filo-gama = a favore dell’accoppiarsi del maschio con la femmina.
Oggi vi devo dire che il punto si chiama assai appropriatamente G, intanto per l’eponimia in Greco della femmina, poi per onorare il Medico tedesco Ernst Grāfenberg, che nel 1944 ipotizzò l’esistenza di un punto orgasmico in vagina, nonché per la g di gravità e infine non vi posso non parlare della lettera J del dottor Jannini.
Questa consonante è la più pregnante dell’alfabeto, essendo correlata all’Jdeazione.
Non vi sembrerà vero quello che sto per dirvi, se non altro per quanto sorprendentemente si “chiude il cerchio” epistemologico di questo argomento scioccante, nel modo migliore.
Sapete qual è stata la prima idea della storia dell’umanita ?
Quella, che, per la prima volta si è fatta venire la donna, al precipuo scopo di attuare un tentativo di “azzittirsi” (azzetarsi) durante un coito, in cui si… stavano verificando…quelle condizioni della “piccola morte”.
Intanto diciamolo che la lettera z (zed = tsad in Fenicio e in Ebraico zadì = fianco) è l’ideogramma della donna, rappresentato dal suo profilo, ravvisabile nella minuscola Greca ζ ben rappresentativa).
Azzetare, da cui è derivato il verbo azzittire, con l’A – privativa allude e prelude all’annullamento della donna, ovvero a non farla sentire quando urla per l’avvicinarsi di quella morte “piccola”.
Lei prima di “morire” istintivamente “si mise” il dito tra le labbra e fu la prima idea. Le “altre” si chiamano idee, in memoria di questa.
Vorrei dire al mio caro collega Emmanule Angelo Jannini, che era destino che lui passasse alla storia per questa importante scoperta scientifica. Spero si renda conto di contribuire al progresso della Fisica, viste le “impressionanti” correlazioni tra il punto g e la gravità.
By Massimo Corrucci – Lezioni di Scienza del Tutto.
Tratto da: Scienza & Conoscenza n° 27 – Tema: Il Paradiso
Commento NdR: in sintesi qui si vuol dire che… l’attrazione che abbiamo tutti per la “FICA” è corrispondente e fa parte della legge di gravita…(in fisica) che non è una delle forze (come affermano gli stupiti scienziati che non studiano la “Fica”…), ma è l’unica forza esistente: la forza di attrazione…..che è la parte femminile di quella repulsiva (maschile) le due uniche forze dell’UniVerso = Ynn e Yang, infatti la vita si perpetua all’Infinito per mezzo di questa unica forza; le altre sono “forze” apparenti” nei fatti “armoniche” di questa unica forza duale:
“attrazione-repulsione”….che nei fatti è quella dell’AmOr…anche sessuale, entrare ed uscire dalla “Fica” fino all’orgasmo, la piccola morte; come ci si proietta nell’InFinito ? ….proprio con dei continui tra-passi (morti vere) per mezzo del buco nero, chiamato “FICA COSMICA” ben delineato nel buco atomico….qui identificato.
vedi: La caduta dei paradigmi sull’Atomo + VUOTO QUANTOMECCANICO + Baratro senza fondo
Buchi neri dell’Universo simili a quelli atomici – vedi PDF studio-ricerca di fisici